Anno accademico II Semestre. Corso di laurea interclasse SPE-SEAFC

Documenti analoghi
PROGRAMMA PER L APPRENDIMENTO PERMANENTE

La Scuola e l Europa. Prima metà del Novecento: - i sistemi scolastici sono progettati. - sono uno dei pilastri del sistema

Progetto BETAMAN buone pratiche europee per l apprendimento permanente

Educazione, formazione e apprendimento permanente in Europa per l occupabilità

Cambiare vita, aprire la mente. Presentazione linee guida Erasmus+ VET per il bando 2018: Le priorità europee per i Partenariati Strategici

CITTADINANZA EUROPEA E LIFE LONG LEARNING

e la formazione delle nuove figure professionali

Seminario Provinciale Scuola&Volontariato La scuola promuove il volontariato: la sfida di Europa 2020

Istruzione: dove sta andando l'ue? Katia Castellani Direzione generale traduzione Commissione europea

SERALI e EDA Analisi della situazione

Dimensione europea dell educazione: percorsi possibili. Antonio Giunta La Spada Direzione Generale Affari Internazionali MPI

I Fondi Strutturali sono strumenti finanziari gestiti dalla Commissione Europea per rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale

Istruzione e Cultura LEONARDO DA VINCI SI.SI.FO.

Verso il POR FSE

ErasmusPlus ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus. A cura dell Associazione Tecla Ascoli Piceno, 20/01/2014

EDUCAZIONE NON FORMALE: LA PROSPETTIVA EUROPEA

M i n i s t e r o d e l l I s t r u z i o n e, d e l l U n i v e r s i t à e d e l l a R i c e r c a

in data: 16 febbraio 2009 Oggetto: Messaggi chiave per il Consiglio europeo di primavera nel settore dell'istruzione e della formazione

GLI STRUMENTI EUROPEI PER LA TRASPARENZA

Il ruolo dei CPIA per l apprendimento permanente. Firenze 24 novembre 2015

BUONA PRATICA L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DUALE IN EMILIA- ROMAGNA

Schema del PON "Competenze per lo sviluppo" 2007 IT 05 1 PO 007 F.S.E. Circolare Prot. AOODGAI\2373 del 26/02/2013 Allegato IV Fondo Sociale Europeo

Istruzione e apprendimento permanente degli adulti: la ricerca ISFOL sui modelli e le pratiche di successo di Giovanna Spagnuolo

etwinning: le Competenze chiave per le scuole del Lazio

NUOVI ORIENTAMENTI DEI TOOL EUROPEI RISPETTO ALLE PRIORITÀ DEL MERCATO DEL LAVORO

Fatto salvo lo scioglimento di tale riserva, si invita pertanto il Consiglio ad adottare le conclusioni sulla base del testo allegato.

CATALOGO DELL OFFERTA FORMATIVA REGIONALE ALLEGATO D

IL FONDO SOCIALE EUROPEO Orientamenti alla luce di vincoli ed evidenze

PROTOCOLLO D INTESA. tra. I Ufficio scolastico regionale della Basilicata (di seguito denominato USR Basilicata)

ITCG P. TOSCANELLI CORSO SERALE PERCORSO DI ISTRUZIONE DI SECONDO LIVELLO

Progettare per cultura, giovani e sport Il Programma ERASMUS+

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA CONFCOOPERATIVE TOSCANA

LEGGE 92 del 28 giugno (stralcio) Art. 4 c (Sistema Nazionale di Apprendimento Permanente)

REGIONE TOSCANA UFFICI REGIONALI GIUNTA REGIONALE

Seminario regionale Senigallia 15 aprile 2015

A tal proposito sovviene ricordare la differenza tra l apprendimento formale, non formale e informale.

Scuola 21 Una opportunità per le scuole

Obbligo di istruzione

VISTO l articolo 9 comma 2 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281

Accoglienza linguistica e inserimento in classe degli studenti stranieri

ERASMUS + Un Programma unico per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport ( )

La ricerca educativa sull educazione degli Adulti

PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L EMILIA ROMAGNA LEGA NAVALE ITALIANA

Certificare competenze

ISTITUTO COMPRENSIVO VOLPAGO DEL MONTELLO. certificazioni informatiche a scuola?

Informativa sulla proposta di modifica del PO FSE Basilicata Sintesi della proposta di modifica

Un Programma unico per l istruzione, l formazione, la gioventù e lo sport ( )

La risposta del sistema educativo e formativo al lifelong learning. Camerino, 18 dicembre Clara Grano

DISCIPLINA DELL APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE O DI MESTIERE

FSE. Fondo Sociale Europeo. Il PO FSE BASILICATA

Terza annualità Formazione docenti A.s

PROTOCOLLO D INTESA tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e il Dipartimento per le Pari Opportunità

tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR)

FORMAZIONE PROFESSIONALE, ISTRUZIONE E LAVORO. Dott.ssa Anna Lobosco Bari, 25 giugno 2013

Quadro Strategico Nazionale di Riferimento

Conclusioni del Consiglio in materia di competenze culturali e creative e loro ruolo nella costituzione del capitale intellettuale europeo

unione italiana del lavoro SERVIZIO POLITICHE DELLA FORMAZIONE Istruzione e Formazione: documentazione internazionale Aprile 2008

Linee guida nazionali per l orientamento permanente

Il Portafoglio Europass: uno strumento per favorire la trasparenza delle competenze e promuovere la mobilità dei giovani

Strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva

"Rafforzare il rapporto tra scuola e mondo del lavoro"

PROGRAMMA LLP SOTTOPROGRAMMA COMENIUS. Invito a presentare proposte 2012

PILASTRI DELLA POLITICA

ATLANTE DEL LAVORO E DELLE QUALIFICAZIONI

PIANO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI

Anno Scolastico 2010/2011 Conferenze di servizio per gli Istituti del Primo e del Secondo Ciclo di Istruzione. Padova settembre 2010

ISTITUTO COMPRENSIVO DI FALOPPIO Progetto Accoglienza Scuola Secondaria di I Grado

ERASMUS + UN PROGRAMMA UNICO PER L ISTRUZIONE, LA FORMAZIONE, LA GIOVENTÙ E LO SPORT ( )

Apprendimento permanente e riconoscimento dell apprendimento pregresso

Programma d azione per l apprendimento permanente Lifelong Learning Programme - LLP

Workshop 2 I progetti Multilaterali di Trasferimento dell Innovazione TOI

IT Unita nella diversità IT A8-0079/160. Emendamento. Isabella Adinolfi, Rosa D'Amato a nome del gruppo EFDD

ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO PER I GIOVANI

BOZZA di Decreto attuativo del comma 632 dell'art. 1 della L. n. 296 del 27 dicembre 2006 (finanziaria 2007)

Il programma Lifelong Learning: un ventaglio di opportunità per una educazione e istruzione in dimensione europea

Le nuove opportunità per l alternanza scuola lavoro nelle linee di sviluppo regionali

PROPOSTA DI PROGETTO DI LEGGE. Qualità, innovazione ed internazionalizzazione nei sistemi di istruzione, formazione e lavoro in Regione Lombardia

Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 159 del 15/12/2015

Il riordino della scuola sec. di 2 2 grado indicazioni per l orientamentol

PIANO TRIENNALE DELLA FORMAZIONE DOCENTI

La via italiana all Europa

"Rafforzare il rapporto tra scuola e mondo del lavoro"

I tirocini transnazionali Erasmus+ VET Relatore: Anna Butteroni

Schema del PON "Competenze per lo sviluppo" 2007 IT 05 1 PO 007 F.S.E. Schema del PON "Ambienti per l'apprendimento" 2007 IT 16 1 PO 004 F.E.S.R.

La rete Ridap a supporto della creazione di reti anche in prospettiva europa. Roma, 10 novembre 2017

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR

BasRiforma. USR Basilicata. Matera, 12 gennaio 2011 Potenza, 13 gennaio Lucia Girolamo Debora Infante

Direzione Generale per le Politiche per l Orientamento e la Formazione - Divisione VII LABEL EUROPEO

La loro declinazione viene presentata all interno di un Bando (Invito generale ), suscettibile annualmente di integrazioni:

Piano Formazione Docenti

Laboratori formativi per docenti neo-immessi

«Calabria 2020» Consorzio Regionale di Alta Formazione Un partenariato pubblico-privato efficace per una Calabria migliore

ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE DI STATO BIANCHI - VIRGINIO - CUNEO. Liceo Artistico - Liceo Musicale - Istituto Tecnico per Geometri

Il programma settoriale LEONARDO DA VINCI e SECTOR SKILLS ALLIANCES (Erasmus for All)

SEMINARIO PROVINCIALE DI FORMAZIONE DI BASE OBIETTIVI DEL PROGRAMMA ERASMUS+ NELLA STRATEGIA EUROPA 2020 MESSINA 20 FEBBRAIO 2015

Delibera della Giunta Regionale n. 314 del 28/06/2016

FONDO SOCIALE EUROPEO

Transcript:

Anno accademico 2017-18 II Semestre Corso di laurea interclasse SPE-SEAFC

I DOCUMENTI EUROPEI: IL LIBRO BIANCO DEL 1993 1993: Libro Bianco Crescita, competitività e occupazione del Parlamento europeo e del Consiglio, che contiene la proposta della Commissione di istituire un anno europeo dell istruzione e della formazione. OBIETTIVO DELLA PROPOSTA: lanciare un segnale per chiarire le esigenze essenziali e gli obiettivi comunitari a lungo termine nel settore dell educazione

I DOCUMENTI EUROPEI: LA DECISIONE DEL PARLAMENTO E DEL CONSIGLIO DEL 1995 1995: Decisione emanata dal Parlamento europeo e dal Consiglio di proclamare il 1996 - European Year of Lifelong Learning - Anno europeo dell istruzione e della formazione lungo tutto l arco della vita, con l obiettivo di approfondire i seguenti temi: 1 istruzione generale di alto livello, aperta a tutti senza alcuna forma di discriminazione, inclusa la capacità di apprendimento autonomo come preparazione all istruzione e formazione lungo tutto l arco della vita promozione dell istruzione e 3 della formazione permanenti quale prolungamento dell istruzione scolastica e della formazione professionale iniziale e che tenga conto delle nuove esigenze del mondo del lavoro e della società 2 promozione di una formazione professionale qualificante come premessa di una transizione agevole alla vita attiva e come base dello sviluppo personale, del riadattamento al mercato del lavoro e della realizzazione di pari opportunità per uomini e donne

I DOCUMENTI EUROPEI: LA DECISIONE DEL PARLAMENTO E DEL CONSIGLIO DEL 1995 4 motivazione delle persone ad accedere all istruzione e alla formazione lungo tutto l arco della vita 5 promozione della cooperazione fra gli istituti di istruzione e di formazione e gli ambienti economici, in particolare le piccole e medie imprese 6 sensibilizzazione dei genitori rispetto all importanza dell istruzione e della formazione in una prospettiva di apprendimento lungo tutto l arco della vita 7 sviluppo della dimensione europea dell istruzione e della formazione iniziali e permanenti, promozione della reciproca comprensione e della mobilità in Europa nonché di uno spazio europeo di cooperazione nel settore dell istruzione 8 sensibilizzazione dei cittadini europei alle attività dell UE, in particolare per quanto riguarda il riconoscimento accademico e professionale dei diplomi e delle qualifiche secondo i sistemi degli Stati membri e la promozione delle competenze linguistiche

I DOCUMENTI EUROPEI: LE CONCLUSIONI DEL CONSIGLIO DEL 1996 1996: conclusioni del Consiglio su una strategia per l apprendimento durante tutto l arco della vita e definizione dei seguenti principi di base: le iniziative per l apprendimento durante tutto l arco della vita devono costituire un giusto equilibrio tra le dimensioni personali, culturali, civiche e sociali e le preoccupazioni economiche e occupazionali ogni fase dell istruzione e della formazione deve contribuire opportunamente ad un apprendimento durante tutto l arco della vita l apprendimento durante tutto l arco della vita deve basarsi su una vasta gamma di opportunità, per consentire a tutti gli individui di progredire nella loro istruzione secondo i propri interessi e bisogni sociali, culturali ed economici l istruzione e la formazione iniziali sono fondamentali per l apprendimento durante tutto l arco della vita e dovrebbero comprendere, oltre alle capacità connesse con l alfabetizzazione di base, un ampia gamma di conoscenze, capacità, attitudini ed esperienze che incoraggerà e sosterrà l apprendimento durante tutto l arco della vita

I DOCUMENTI EUROPEI: LE CONCLUSIONI DEL CONSIGLIO DEL 1996 l apprendimento durante tutto l arco della vita dovrebbe essere volto a promuovere le capacità individuali, a rafforzare l attitudine al lavoro, ad utilizzare al meglio il talento delle risorse umane disponibili l apprendimento durante tutto l arco della vita richiede lo sviluppo di approcci flessibili e innovativi nei confronti dell istruzione e della formazione, allo scopo di promuovere il senso della ricerca, l iniziativa e la motivazione degli individui nel processo di apprendimento l apprendimento durante tutto l arco della vita richiede che gli individui, quali discenti, sviluppino un sempre crescente senso di responsabilità riguardo alla propria istruzione, formazione e sviluppo personale e a questo proposito dovrebbero essere disponibili per i discenti adulti appropriati mezzi di orientamento e di consulenza collettivamente, gli individui, le istituzioni, le imprese, le autorità regionali, i governi centrali, le parti sociali e la società in generale dovrebbero, nei loro settori di competenza, favorire un atteggiamento positivo verso l apprendimento durante tutto l'arco della vita e ridurre al minimo gli ostacoli alla partecipazione all istruzione e alla formazione e ad altre attività di apprendimento

I DOCUMENTI EUROPEI: IL MEMORANDUM DEL 2000 2000: Memorandum sull'istruzione e la formazione permanente della Commissione europea. Dà l avvio al dibattito europeo su una strategia globale di attuazione dell istruzione e della formazione permanente a partire dalla seguente definizione di lifelong learning: ogni attività di apprendimento finalizzata, con carattere di continuità, intesa a migliorare conoscenza, qualifiche e competenze e definisce anche il lifewide learning: conoscenze che si possono acquisire in contesti altri rispetto a quelli comunemente preposti ad attività di insegnamento/apprendimento, quali la famiglia, il tempo libero, il lavoro quotidiano

I DOCUMENTI EUROPEI: IL MEMORANDUM DEL 2000 2000: Memorandum sull'istruzione e la formazione permanente della Commissione europea. Introduce i concetti di: apprendimento formale: si svolge negli istituti d istruzione e di formazione e porta all ottenimento di diplomi e di qualifiche riconosciute apprendimento non formale: si svolge al di fuori delle principali strutture d istruzione e di formazione, non porta a certificati ufficiali e avviene sul luogo di lavoro o nel quadro di attività di organizzazioni o gruppi della società civile apprendimento informale: avviene nella vita di tutti i giorni. Contrariamente ai due precedenti, esso non è necessariamente intenzionale e può pertanto non essere riconosciuto, a volte dallo stesso interessato, come apporto alle sue conoscenze e competenze

I DOCUMENTI EUROPEI: IL MEMORANDUM DEL 2000 2000: Memorandum sull'istruzione e la formazione permanente della Commissione europea. Lancia sei messaggi chiave: 1. Nuove competenze di base per tutti: garantire un accesso universale e permanente all istruzione e alla formazione, per consentire l acquisizione e l aggiornamento delle competenze necessarie per una partecipazione attiva alla società della conoscenza 6. Un apprendimento sempre più vicino a casa: offrire opportunità di formazione permanente il più possibile vicine agli utenti della formazione, nell ambito delle loro comunità e con il sostegno, qualora opportuno, di infrastrutture basate sulle TIC 2. Maggiori investimenti nelle risorse umane: assicurare una crescita visibile dell investimento nelle risorse umane per rendere prioritaria la più importante risorsa dell Europa la sua gente Memorandum sull'istruzione e la formazione permanente 5. Ripensare l orientamento: garantire a tutti un facile accesso a informazioni e a un orientamento di qualità sulle opportunità d istruzione e formazione in tutta l Europa e durante tutta la vita 3. Innovazione nelle tecniche di insegnamento e di apprendimento: sviluppare contesti e metodi efficaci d insegnamento e di apprendimento per un offerta ininterrotta d istruzione e di formazione lungo l intero arco della vita e in tutti i suoi aspetti 4. Valutazione dei risultati dell apprendimento: migliorare considerevolmente il modo in cui sono valutati e giudicati la partecipazione e i risultati delle azioni di formazione, in particolare nel quadro dell apprendimento non formale e informale

I DOCUMENTI EUROPEI: REALIZZARE UNO SPAZIO EUROPEO DELL APPRENDIMENTO PERMANENTE - 2001 2001: Comunicazione della Commissione Realizzare uno spazio europeo dell apprendimento permanente. Definisce l apprendimento permanente come qualsiasi attività di apprendimento avviata in qualsiasi momento della vita, volta a migliorare le conoscenze, le capacità e le competenze in una prospettiva personale, civica, sociale e/o occupazionale

I DOCUMENTI EUROPEI: REALIZZARE UNO SPAZIO EUROPEO DELL APPRENDIMENTO PERMANENTE - 2001 2001: Comunicazione della Commissione Realizzare uno spazio europeo dell apprendimento permanente. Insiste sulla necessità dello spostamento DA: A: conoscenza competenza insegnamento apprendimento centralità del discente attraverso: - aggiornamento delle competenze di base - sviluppo dell apprendere ad apprendere - accesso alle opportunità di apprendimento - individualizzazione dei percorsi

I DOCUMENTI EUROPEI: RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO - 2006 2006: Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a competenze chiave per l apprendimento permanente Queste sono una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l inclusione sociale e l occupazione e si declinano in 1) comunicazione nella madrelingua 2) comunicazione nelle lingue straniere 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia 4) competenza digitale 5) imparare a imparare 6) competenze sociali e civiche 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità 8) consapevolezza ed espressione culturale

I DOCUMENTI EUROPEI: IL QUADRO EUROPEO DELLE QUALIFICHE (EQF) - 2008 2008: Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio che approva il quadro europeo delle qualifiche per l apprendimento permanente (EQF https://ec.europa.eu/ploteus/it/node/1440 ), un metaquadro di riferimento per i quadri nazionali, composto de tre elementi : un insieme di punti di riferimento comuni un insieme di strumenti finalizzati a soddisfare le esigenze dei cittadini (un sistema di crediti, lo strumento Europass, il database Ploteus sulle opportunità di apprendimento) un insieme di principi e procedure comuni che costituiscano delle linee guida per la cooperazione tra stakeholders soprattutto relativamente alla qualità, alla validazione, all orientamento e alle competenze chiave

I DOCUMENTI EUROPEI: IL QUADRO EUROPEO DELLE QUALIFICHE (EQF) - 2008 collega fra loro i sistemi di qualificazione di Paesi diversi promuove la mobilità dei cittadini L EQF agevola l apprendimento permanente consente una maggiore leggibilità e comprensione delle qualifiche tra sistemi differenti

I DOCUMENTI EUROPEI: IL QUADRO EUROPEO DELLE QUALIFICHE (EQF) - 2008 È suddiviso in otto livelli, dal livello di base 1 (uscita dall istruzione primaria) al livello più avanzato 8 (dottorato) Include tutti i livelli delle qualifiche acquisite nell ambito dell istruzione generale, professionale e accademica nonché della formazione professionale Gli otto livelli sono descritti in termini di risultati dell apprendimento Ogni risultato definisce ciò che un individuo che ha raggiunto un dato livello ha acquisito in termini di conoscenze, abilità e com petenze Permette di valutare se i risultati ottenuti in contesti diversi da quelli istituzionali siano equivalenti alle qualifiche formali in termini di contenuto e pertinenza

I DOCUMENTI EUROPEI: IL PROGRAMMA DI APPRENDIMENTO PERMANENTE 2007-2013 2007-2013: Programma di apprendimento permanente istituito dal Parlamento europeo e dal Consiglio per promuovere all'interno dell UE gli scambi, la cooperazione e la mobilità tra i sistemi di istruzione e formazione in modo che essi diventino un punto di riferimento di qualità a livello mondiale. Include quattro sottoprogrammi settoriali: 1. il programma Comenius, destinato a tutte le persone coinvolte nell'istruzione prescolastica e scolastica fino al termine degli studi secondari superiori; 2. il programma Erasmus, che risponde alle esigenze didattiche e di apprendimento di tutte le persone coinvolte nell'istruzione superiore di tipo formale e nell'istruzione e formazione professionali di terzo livello (indipendentemente dalla lunghezza dei corsi o dalla qualifica e compresi anche gli studi di dottorato); 3. il programma Leonardo da Vinci, che si rivolge alle persone coinvolte nell'istruzione e formazione professionali non di terzo livello; 4. il programma Grundtvig, specificamente dedicato alle diverse forme di istruzione degli adulti.

I DOCUMENTI EUROPEI: COOPERAZIONE EUROPEA ET 2020 2009: Conclusioni del Consiglio su un quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione («ET 2020») che definiscono gli obiettivi di sviluppo da raggiungere entro il 2020: 1. Fare in modo che l'apprendimento permanente e la mobilità divengano una realtà attraverso lo sviluppo di nuove iniziative nel settore dell'apprendimento lungo tutto l'arco della vita, il perfezionamento dei quadri nazionali delle qualifiche e il loro collegamento al quadro europeo delle qualifiche, l'istituzione di percorsi di apprendimento più flessibili Migliorare la qualità e l'efficacia dell'istruzione e della formazione grazie a sistemi d'istruzione e di formazione di elevata qualità che garantiscano a tutti l acquisizione e il miglioramento del livello delle competenze di base come la lettura, la scrittura e il calcolo Promuovere l'equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva favorendo in tutti i cittadini, quali che siano le loro circostanze personali, sociali o economiche, l acquisizione, l aggiornamento e lo sviluppo lungo tutto l'arco della vita delle loro competenze professionali e delle competenze necessarie per favorire l occupabilità e l'approfondimento della propria formazione, la cittadinanza attiva e il dialogo interculturale Incoraggiare la creatività e l'innovazione, compresa l'imprenditorialità, a tutti i livelli dell'istruzione e della formazione promuovendo l'acquisizione, da parte di tutti i cittadini, di competenze trasversali fondamentali, in particolare le competenze digitali, l imparare ad imparare, lo spirito d'iniziativa e imprenditoriale, la sensibilizzazione ai temi culturali e vigilando sul buon funzionamento del triangolo della conoscenza istruzione/ricerca/innovazione

L UNIONE EUROPEA E L EDA: non è mai troppo tardi per apprendere (2006) 2006: comunicazione della Commissione Educazione degli adulti: non è mai troppo tardi per apprendere. Cinque punti chiave: 1. Eliminare gli ostacoli alla partecipazione incrementando la presenza degli adulti alle attività di apprendimento e favorendo la partecipazione delle persone poco qualificate 2. Garantire la qualità dell educazione degli adulti investendo nel miglioramento della metodologia e dei materiali didattici adattati ai discenti adulti e nell aggiornamento continuo di coloro che operano nell educazione degli adulti 4. Investire nella popolazione che invecchia e nei migranti mettendo a punto un istruzione e una formazione adattate alle esigenze del discente 3. Riconoscere e convalidare i risultati dell apprendimento attraverso l attivazione di sistemi di riconoscimento e convalida dell apprendimento non formale e informale basati su principi comuni europei 5. Definire indicatori e punti di riferimento che favoriscano il miglioramento della qualità e della comparabilità dei dati sull educazione degli adulti evidenziando i vantaggi dell educazione e gli ostacoli presenti

L UNIONE EUROPEA E L EDA: È sempre il momento di imparare (2007) 2007: comunicazione della Commissione È sempre il momento di imparare che stabilisce le azioni per dare attuazione ai cinque messaggi: analisi degli effetti sull'educazione degli adulti prodotti dalle riforme realizzate negli Stati membri in tutti i settori dell'istruzione e della formazione migliore qualità delle prestazioni nel settore dell'educazione degli adulti maggiori possibilità offerte agli adulti di acquisire almeno la qualifica di livello immediatamente superiore a quella precedentemente posseduta migliore monitoraggio del settore dell'educazione degli adulti accelerazione del processo di valutazione delle competenze e abilità sociali, e loro convalida e riconoscimento in termini di risultati dell apprendimento

IL CONTESTO ITALIANO Il Patto per il lavoro siglato dal Governo e dalle Parti sociali nel settembre 1996 dedica ampio spazio alla formazione, intesa sia come sviluppo della professionalità che come cultura e crescita individuale del soggetto adulto. A partire da un esplicito riferimento agli orientamenti comunitari in materia di istruzione e formazione, nel documento si prende atto della carenza, nel nostro Paese, di un offerta formativa sufficientemente professionalizzante per gli adulti e si sollecitano interventi strutturali che perseguano l'efficienza e l'efficacia del sistema di istruzione e formazione. Si pone inoltre, tra gli obiettivi prioritari, oltre all innalzamento del livello generale di scolarità, anche la creazione delle condizioni per assicurare continuità di accesso alla formazione per tutto l'arco della vita l'ordinanza ministeriale n. 455 del 27 luglio 1997 Educazione in età adulta - istruzione e formazione istituisce i Centri territoriali permanenti (CTP) per l'istruzione e la formazione in età adulta. Nell Ordinanza si parla per la prima volta di educazione degli adulti : "L'educazione in età adulta è inserita nello scenario generale dell'istruzione e della formazione durante tutta la vita, in una prospettiva nella quale ogni persona, a qualunque età, sia posta in grado di sviluppare le proprie capacità, di governare il proprio apprendimento, di partecipare a processi di riconversione e di usufruire di offerte di istruzione che consentano di migliorare la qualità della vita. Destinatari delle attività formative diventano quindi i cittadini tutti, in una prospettiva di apprendimento lifelong

IL CONTESTO ITALIANO Conferenza Unificata Stato, Regioni, Autonomie locali del 2 marzo 2000 - valorizzare le opportunità educative formali e non formali rivolte ai cittadini, con l obiettivo di recuperare i bassi livelli di istruzione e formazione della popolazione adulta in una prospettiva di formazione lungo tutto il corso della vita - favorire il rientro nel sistema formale di istruzione e formazione professionale di gruppi di ogni età e condizione sociale, al fine di ampliare le conoscenze di base e consentire l'acquisizione di specifiche competenze connesse al lavoro o alla vita sociale Tre livelli di indirizzo e governo tra loro interconnessi: nazionale, regionale, locale: -lo Stato si occupa della gestione del sistema a livello nazionale, degli standard, del monitoraggio e della valutazione, della certificazione e del riconoscimento dei crediti; - le Regioni si occupano della programmazione regionale dell'offerta formativa integrata, della definizione dei criteri per la realizzazione delle attività sul territorio, della promozione, del monitoraggio e della valutazione del sistema, dell individuazione delle risorse disponibili e del raccordo con le politiche di sviluppo e occupazionali; -le Province svolgono funzioni relative alla programmazione territoriale, all'organizzazione dei servizi di informazione, pubblicizzazione e monitoraggio del sistema; - i Comuni si occupano del monitoraggio e dell analisi dei fabbisogni formativi, del coordinamento delle opportunità presenti sul territorio, dell'organizzazione di iniziative; - i Comitati locali hanno il compito di promuovere l'educazione degli adulti sul proprio territorio, programmando le attività in linea con i criteri definiti a livello regionale e formulando proposte per il calendario complessivo dell'offerta formativa, per l'istituzione dei Centri territoriali permanenti e per la loro dislocazione.

IL CONTESTO ITALIANO Legge n. 53 dell 8 marzo 2000 Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città: istituisce il congedo per la formazione continua e l'estensione dei congedi per la formazione, riconosce ai lavoratori occupati e non occupati il diritto di accedere a percorsi di formazione per tutto l'arco della vita, per accrescere conoscenze e competenze professionali Ferme restando le competenze delle Regioni e degli enti locali in materia, con la legge finanziaria n. 196 del 26 dicembre 2006 e il successivo decreto interministeriale del 25 ottobre 2007, anche i centri territoriali permanenti per l educazione degli adulti vengono riorganizzati su base provinciale, articolati in reti territoriali e ridenominati Centri provinciali per l istruzione degli adulti. A partire dall anno scolastico 2008/2009, essi vengono inoltre inseriti in un processo di progressivo conferimento dell autonomia, da realizzarsi entro il 2009/2010 Attuazione della riforma del Titolo V della Costituzione (2001): Stato, Regioni, Province e Comuni, con funzioni e modalità diverse, contribuiscono alla creazione e gestione del sistema formativo integrato. In particolare, il ruolo dello Stato viene ad essere proiettato verso funzioni di governo strategico finalizzate a fornire indicazioni operative ed omogenee su tutto il territorio nazionale. I protagonisti della gestione del sistema formativo integrato (soggetti istituzionali, non istituzionali e Parti sociali) sono invece chiamati ad assumere un impegno comune indirizzato alla gestione e al rafforzamento delle offerte di istruzione e formazione permanente in un'ottica integrata, ciascuno nel rispetto dei propri mandati e delle specifiche competenze

IL CONTESTO ITALIANO Centri Provinciali per l Istruzione degli Adulti (CPIA) - prendono avvio nell anno scolastico 2014/2015 - svolgono le funzioni prima attribuite ai Centri Territoriali Permanenti (CTP) e alle Istituzioni scolastiche sede di Corsi serali. Possono iscriversi ai CPIA: - adulti, anche stranieri, che non hanno assolto l obbligo di istruzione e che intendono conseguire il titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione - adulti, anche stranieri, che sono in possesso del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione e che intendo conseguire titolo di studio conclusivo del secondo ciclo di istruzione - adulti stranieri che intendono iscriversi ai percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana - giovani che hanno compiuto i 16 anni di età e che, in possesso del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione, dimostrano di non poter frequentare i corsi diurni