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Deliberazione di Consiglio Provinciale N. 85 del 23/09/2013 Sessione: Aggiuntiva Convocazione: 1ª Seduta n. 28 Classifica.: 011.03 Anno 2013 Oggetto: APPROVAZIONE DEL PIANO FAUNISTICO VENATORIO PROVINCIALE 2012-2015 Relatore Ufficio Proponente Riferimento PEG Resp. del Proc Centro di Costo ASS. CRESCIOLI RENZO DIREZIONE AGRICOLTURA CACCIA E PESCA Simona Pieri L' anno duemilatredici e questo dì 23 del mese Settembre, si è riunito il Consiglio Provinciale sotto la Presidenza del Sig. GIUNTI PIERO assistito dal Sig. CINI OTELLO. Sono presenti i Sigg.: AZZARELLO ADAMO - BALDINI SAMUELE - BARILLARI SALVATORE - BARTALONI SANDRO - BOMBARDIERI REMO - CANTINI ANDREA - CAPECCHI FEDERIGO - CAROVANI GIUSEPPE - CAVACIOCCHI CARLA - CEI MAURIZIO - CIAMPOLINI FILIPPO - CLEMENTINI SABATINO - CONTI CATERINA - CORDONE MARCO - CRESCI ALESSANDRO - FANCELLI MIRKO - FIORENTINI ALESSANDRA - FRANCHI ERICA - FUSI STEFANO - GIUNTI PIERO - LAZZERI LORETTA - LENSI MASSIMO - MASSAI PIERGIUSEPPE - MELANI SILVIA - MONTAGNI ENZO - PESTELLI FRANCO - PROSPERI STEFANO - SENSI GUIDO - VERDI LORENZO - - 1/10

Sono Assenti i Sigg. : AIAZZI MANOLA - BARDUCCI ANDREA - BIAGIOTTI SARA - BRUNETTI LEONARDO - CALO ANDREA - COMUCCI LEONARDO - LAZZERINI RICCARDO - TONDI FEDERICO - - - Il Consiglio Provinciale VISTE le seguenti Direttive Comunitarie La Direttiva 2001/42/CE sulla Valutazione Ambientale Strategica (VAS); La Direttiva 2009/147/CE Uccelli Conservazione degli uccelli selvatici. La Direttiva 92/43/CEE Habitat Conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche. VISTA la seguente normativa statale Il Decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357 Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche. Il D.lgs. 152/2006 recante "Norme in materia ambientale", ed in particolare la Parte II relativa alle "Procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la valutazione di impatto ambientale (VIA) e per l'autorizzazione ambientale integrata (IPPC); La Legge 11 febbraio 1992, n.157 Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio. La Legge 6 dicembre 1991, n. 394 Legge quadro sulle aree protette. Il Decreto del Presidente della Repubblica 12 marzo 2003, n. 120 Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, concernente attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche. Il D.M. 17 ottobre 2007 Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone speciali di Conservazione (ZSC) e a Zone di Protezione Speciale (ZPS) modificato con D.M. 22 gennaio 2009. VISTA la seguente normativa regionale Legge Regionale 12 gennaio 1994, n. 3 Recepimento della Legge 11 febbraio 1992, n. 157 Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio" e successive modifiche ed integrazioni, Legge Regionale 11 aprile 1995, n. 49 Norme sui parchi, le riserve naturali e le aree naturali protette di interesse locale. 2/10

Legge Regionale 6 Aprile 2000 n. 56 Norme per la conservazione e la tutela degli habitat naturali della flora e della fauna e succ. modifiche ed integrazioni. la Legge Regionale n. 10 del 10/02/2010 "Norme in materia di valutazione ambientale strategica (VAS). di valutazione di impatto ambientale (VIA) e di valutazione di incidenza XII aggiornamento delle Aree protette regionali approvato con D.G.R. n. 834 del 3/10/2012 con oggetto L.R. 49/95 art. 4 e 5 49/99- art. 10 bis- Approvazione del secondo stato di attuazione del Quinto prograamma regionale 2009-2011 per le aree protette approvato con Deliberazione di Consiglio Regionale 23 dicembre 2009, n. 88 Deliberazione del Consiglio Regionale 21 gennaio 2004 n. 6 con la quale sono stati perimetrati i siti di importanza regionale e designazione di zone di protezione speciale in attuazione delle direttive n. 79/409/CEE e n. 92/43/CEE. Deliberazione della Giunta Regionale 5 luglio 2004 n. 644 che in attuazione dell articolo 12, comma 1, lett. a) della l.r. 56/00 ha approvato le norme tecniche relative alle forme e alle modalità di tutela e conservazione dei Siti di importanza regionale (SIR). Delibera di Giunta Regionale del 16 giugno 2008 n.454 avente per oggetto D.M. 17.10.2007 del Ministero Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a zone speciali di conservazione (ZSC) e zone di protezione speciale (ZPS). Delibera Giunta Regionale 11 dicembre 2006, n. 923 avente per oggetto Approvazione di misure di conservazione per la tutela delle Zone di Protezione Speciale (ZPS), ai sensi delle direttive 79/409/CEE, 92/43/CEE e del DPR 357/1997 come modificato con il DPR 120/2003. Deliberazione Consiglio Regionale dell 8 giugno 2011 n. 35 Legge Regionale 6 Aprile 2000 n. 56 Norme per la conservazione e la tutela degli habitat naturali della flora e della fauna- Designazione dei SIC in ambiente marino ed aggiornamento dell allegato D (SIR). Deliberazione del Consiglio Regionale del 26 luglio 1995 n. 340, con la quale in Provincia di Firenze sono stati istituiti due Ambiti Territoriali di Caccia, ovvero l ATC FI 4 e l ATC FI 5. Delibera di Giunta Regionale del 18 maggio 2009 n.390 Misure urgenti contenimento ungulati e piccioni. Delibera.Consiglio Regionale 20 dicembre 1994 n. 588 Norme per la salvaguardia delle produzioni agricole. Delibera di Giunta regionale del 2 aprile 2012 n. 262 Determinazione della superficie agro-silvo-pastorale della Regione Toscana. DPGR 26 luglio 2011 n. 33/R Regolamento di attuazione della L.R. 12 gennaio 2994 n. 3 3/10

CONSIDERATO che ai sensi dell articolo 6 comma 3 della L.R. 3/94, le Province realizzano la pianificazione faunistico venatoria mediante la destinazione differenziata del territorio e che, ai sensi dell articolo 6 bis comma 1 della medesima legge, il comprensorio rappresenta la base territoriale ed organizzativa per la programmazione faunistico venatoria; RICORDATO che il territorio della Provincia di Firenze è interessato da due comprensori, uno a nord ed uno a sud del fiume Arno, il cui perimetro corrisponde, rispettivamente, a quello esterno dei territori a caccia programmata dell ATC FI 4 e dell ATC FI 5; CONSIDERATO che ai sensi del comma 4 del citato articolo 6 bis, all interno del comprensorio, con il Piano Faunistico Venatorio, le Province individuano: a) le zone e le oasi di protezione; b) le zone di ripopolamento e cattura; c) i centri pubblici di riproduzione di fauna selvatica allo stato naturale; d) i centri privati di riproduzione di fauna selvatica alla stato naturale; e) le aziende faunistico venatorie; f) le aziende agrituristico venatorie; g) le aree addestramento e allenamento dei cani; h) le zone di rispetto venatorio; i) le zone in cui sono collocabili gli appostamenti fissi; j) le aree in cui la presenza del cinghiale e degli altri ungulati è compatibile con lo svolgimento delle attività agricole; k) tutte le ripartizioni del territorio in distretti, necessarie per l organizzazione del prelievo venatorio; l) i parchi nazionali e le aree protette di cui alla legge regionale 11 aprile 1995, n. 49; m) i fondi chiusi; n) le aree vocate e non vocate alle varie specie di ungulati; o) le aree appartenenti al patrimonio agricolo regionale (che non sono però soggette alla pianificazione faunistico venatoria provinciale). VISTA la Deliberazione C.R. del 24 gennaio 2012 n. 3, con cui la Regione Toscana ha approvato il Piano Regionale Agricolo Forestale (d ora in avanti chiamato PRAF) 2012-2015, che contiene gli indirizzi specifici per la redazione dei Piani Faunistico Venatori Provinciali per il medesimo periodo di programmazione, sinteticamente definiti nei quattro punti fondamentali seguenti; 4/10

1) destinazione differenziata del territorio agricolo forestale regionale; 2) conservazione e incremento della fauna selvatica, anche al fine di garantirne la coesistenza con le attività antropiche presenti sul territorio e criteri uniformi per la gestione degli ungulati sul territorio regionale; 3) criteri e modalità per il monitoraggio della fauna; 4) criteri e modalità per la prevenzione e per il risarcimento danni in favore degli imprenditori agricoli per i danni arrecati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole e alle opere VISTO il Piano Faunistico Venatorio Provinciale 2006-2010, approvato con Delibera di Consiglio Provinciale del 2 ottobre 2006 n. 167, modificato con Delibera di Consiglio Provinciale del 14 luglio 2008 n. 114 e prorogato con Deliberazione di Consiglio Provinciale del 20/12/2010 n. 167 e con Deliberazione di Consiglio Provinciale del 9 luglio 2012 n. 97; RICHIAMATA la Delibera di Giunta Provinciale del 22 novembre 2011 n. 210 Indirizzi per la redazione del Piano Faunistico Venatorio Provinciale 2012-2015 - Atto di Indirizzo, con il quale questo Ente ha approvato gli indirizzi generali per la redazione del PFVP 2012-2015, dando mandato, per la sua realizzazione, alla costituzione di un gruppo di lavoro interno alla Direzione Agricoltura Caccia e Pesca; RICORDATO CHE Ai sensi dell 8 della della L.R. 3/94, le Province devono approvare il Piano FaunisticoVenatorio Provinciale nel rispetto del Piano Agricolo Regionale (approvato come PRAF con la citata Deliberazione del C.R. n. 3/2012) e degli atti regionali e locali, sentiti i comuni, le comunità montane e gli ATC, entro centottanta giorni dall approvazione del PAR. CONSIDERATO INOLTRE che in Regione Toscana, con legge regionale 12 febbraio 2010 n. 10, da ultimo modificata con Legge Regionale del 17 febbraio 2012 n. 6, è disciplinato il procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.), in recepimento della disciplina in materia contenuta nel D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.; che il Piano Faunistico Venatorio è assoggettato a procedura di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) ai sensi del combinato disposto dell art. 5, comma 2, lettera b) della L.R.T. n. 10/2010 e dell art. 5, comma 2 del D.P.R. 8 settembre 1997, n. 152; che l attività di VAS è preordinata a garantire che gli impatti significativi sull ambiente derivanti dall attuazione dei piani siano presi in considerazione durante la loro elaborazione e prima della loro approvazione; 5/10

che ai sensi dell art. 7 della L.R.T. n. 10/2010 il procedimento di VAS è avviato dal proponente contestualmente all avvio del procedimento di formazione del Piano e deve concludersi anteriormente alla sua approvazione; DATO ATTO pertanto come per la approvazione del PFVP 2012-2015 sia stato necessario seguire il dettato dell art. 8 solo nella parte che riguarda l obbligo della consultazione dei Comuni, delle Comunità montane (ad oggi Unioni dei comuni) e degli ATC, da inserire di diritto tra i Soggetti competenti in materia ambientale di cui all articolo 4 lettera m della L.R. 10/2010, mentre si sono dovuti seguire tempi e procedure di approvazione secondo le indicazioni della stessa L.R. 10/2010; RICHIAMATA la Delibera di Giunta Provinciale del 5 giugno 2012 n. 79 Avvio di Procedimento per la stesura e l approvazione finale del Piano Faunistico Venatorio Provinciale 2012-2015 e per la contestuale Valutazione Ambientale Strategica dello stesso. Approvazione del Documento Preliminare, con la quale la Provincia di Firenze ha avviato la fase informativa preliminare della procedura di VAS per il PFVP 2012-2015 e ne è stato approvato il Documento Preliminare; RICORDATO che con la stessa Delibera 79/2012 sono state attribuite, per quanto attiene la procedura di approvazione del PFVP 2012-2015, anche le competenze ed i ruoli relativi alla procedura VAS, definiti dalla L.R. 10/2010 all articolo 4 lettere h), i), l) m), n) e p); VISTI i contributo del Nucleo Unificato Regionale di Valutazione e Verifica (NURV) ed il Parere Tecnico del Nucleo di Valutazione Provinciale (NuVP), pervenuti per il Documento Preliminare; RICHIAMATA la successiva Deliberazione di Giunta Provinciale del 12 febbraio 2013 n. 19, avente per oggetto Piano faunistico venatorio provinciale 2012-2015: adozione della proposta di piano, del rapporto ambientale, dello studio di incidenza e della sintesi non tecnica, con la quale la Provincia di Firenze ha adottato, ai sensi dell art. 25, comma 2 della L.R.T. n. 10/2010, i seguenti documenti: a) Proposta di Piano Faunistico Venatorio Provinciale 2012-2015 b) Rapporto Ambientale completo dello Studio di incidenza; c) Sintesi non tecnica; RICORDATO che i documenti adottati sono stati pubblicati per la durata di 60 giorni sul sito della Provincia di Firenze, affinchè i soggetti competenti in materia ambientale, il pubblico interessato, gli enti competenti e tutti gli altri soggetti pubblici e privati portatori di interesse, potessero presentare eventuali osservazioni e ricordato che la pubblicazione è stata resa nota mediante comunicazione sul - Bollettino Ufficiale della Regione Toscana (B.U.R.T) del 20.2.2013 n. 8; PRESO ATTO dei contributi, dei pareri e delle osservazioni avanzati dai vari soggetti interessati ai documenti adottati compresa la Valutazione fatta per lo Studio di incidenza rilasciata dalla Direzione Urbanistica Parchi ed aree Protette dell Ente; 6/10

VISTA la relazione alle osservazioni della Proposta di PFVP 2012-2015 dei contributi al Rapporto Ambientale ed alla Sintesi non tecnica ed alla Valutazione allo Studio di Incidenza prodotta dagli uffici competenti, contenente le relative controdeduzioni; VISTO il Parere Motivato rilasciato dal NuVP ai sensi dell articolo art. 26 della LR 10/2010; VISTA la Dichiarazione di Sintesi rilasciata ai sensi dell articolo 27 della L.R. 10/2010 contenente le seguenti descrizioni: a) processo decisionale seguito; b) modalità con cui le considerazioni ambientali sono state integrate nel piano o programma; c) modalità con cui si è tenuto conto del rapporto ambientale, delle risultanze delle consultazioni e del parere motivato; d) motivazioni delle scelte di piano o programma anche alla luce delle possibili alternative individuate nell ambito del procedimento di VAS. PRECISATO che l'attività relativa alla partecipazione e comunicazione, è stata posta in essere anche mediante incontri, tenuti dall Assessorato alla caccia nel corso del 2012 e del 2013, con le sezioni provinciali delle organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a livello nazionale, con le sezioni provinciali delle associazioni venatorie riconosciute a livello nazionale, con le associazioni di protezione ambientale presenti nel Consiglio nazionale per l Ambiente, con gli Ambiti Territoriali di Caccia Firenze 4 e Firenze 5, nonché, in linea col citato dettato dell articolo 8 della L.R. 3/94, anche attraverso uno specifico incontro tenuto in data 26 maggio 2013, con tutti i Comuni, le Unioni dei Comuni della Provincia di Firenze e gli Ambiti Territoriali di Caccia fiorentini; RICHIAMATO il primo punto fondamentale degli indirizzi del PRAF 2012-2015, per il quale le Province, nel Piano Faunistico Venatorio, devono definire la destinazione differenziata del territorio, programmando le varie tipologie di istituto faunistico e faunistico venatorio a gestione pubblica e privata, previste dalla L.R. 3/94; DATO ATTO che con le autorizzazioni che saranno disposte in attuazione della programmazione 2012-2015, gli istituti a protezione della fauna selvatica occuperanno una quota non inferiore al 20% della SAF, e che quelli a gestione privata occuperanno una quota non superiore al 15% della SAF, in linea con le disposizioni vigenti; RICHIAMATI il secondo ed il terzo punto degli indirizzi del PRAF 2012-2015 per i quali le Province, con il Piano Faunistico Venatorio, devono programmare la conservazione e l incremento della fauna selvatica, anche al fine di garantirne la coesistenza con le attività antropiche presenti sul territorio e 7/10

devono attenersi ai criteri uniformi, impartiti dal PRAF 2012-2015, per il monitoraggio della fauna e per la gestione degli ungulati sul territorio provinciale; RITENUTO che è obiettivo fondamentale dell Ente ottenere, attraverso l attuazione del PFVP 2012-2015, il mantenimento di un ambiente ideale alla sosta ed all incremento della fauna selvatica sia di interesse venatorio che di interesse conservazionistico, sempre nell ottica principale di creare un rapporto di convivenza sostenibile tra la presenza degli ungulati e le attività umane, con azioni tese alla salvaguardia della economia rurale e del paesaggio; DATO ATTO che, per tali finalità, il PFVP 2012-2015 contiene specifici capitoli dedicati alla gestione di molte specie di fauna selvatica omeoterma, sia interesse venatorio che di interesse conservazionistico, dettandone indirizzi per il monitoraggio e la salvaguardia, e contiene altresì specifici indirizzi di gestione, monitoraggio e contenimento di specie problematiche, con particolare riferimento agli ungulati; RICHIAMATO il terzo punto degli indirizzi del PRAF 2012-2015, per il quale le Province, con il PFVP, devono attenersi ai criteri ed alle modalità per la prevenzione e per il risarcimento danni in favore degli imprenditori agricoli per i danni arrecati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole e alle opere; CONSIDERATO che il PFVP 2012-2015 fa propri gli indirizzi del PRAF 2012-2015, a tal riguardo molto dettagliati; VISTO che il PFVP 2012-2015 è stato preso in esame dalla Seconda Commissione Consiliare in più sedute; RICORDATO che ai sensi dell articolo 8 della L.R. 3/94 la Provincia, una volta approvato il Piano Faunistico Venatorio Provinciale lo trasmette alla competente struttura della Giunta Regionale, che procede a verificarne la rispondenza con gli obiettivi del PRAF e che pertanto l esecutività del PFVP 2012-2015 è subordinata a tale verifica in senso positivo; RILEVATA, per quanto espresso nei capoversi precedenti, la necessità e la volontà della Provincia di Firenze di approvare il Piano Faunistico Venatorio Provinciale 2012-2015 costituente allegato parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, costituito da 21 capitoli, predisposto dal gruppo tecnico di lavoro interno alla Direzione Agricoltura Caccia e Pesca CONSIDERATO che contestualmente al PFVP 2012-2015, come previsto dalla citata normativa, devono essere approvati, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, i seguenti documenti: Rapporto Ambientale del PFVP 2012-2015, Sintesi non tecnica del Rapporto Ambientale, Studio di Incidenza del PFVP 2012-2015, Relazione alle osservazioni della Proposta di PFVP 2012-2015 e controdeduzioni, Parere Motivato, Dichiarazione di sintesi; 8/10

VISTO il parere favorevole del Dirigente della Direzione Agricoltura, Caccia e Pesca dott. agr. Gennaro Giliberti in ordine alla regolarità tecnica del presente atto, ai sensi dell art. 49 del D.Lgs. 267/2000 e ritenuto di non richiedere il parere di regolarità contabile in quanto il presente atto non comporta spesa o effetti diretti o indiretti sulla situazione economico finanziaria e sul patrimonio dell ente; VISTO l art. 42, comma 2 punto 'c' del D.Lgs. 267/2000 e successive modifiche e integrazioni e rilevata la propria competenza in merito, anche ai sensi di quanto previsto dallo Statuto dell'ente; DELIBERA 1. Di approvare, per le motivazioni espresse in narrativa, il Piano Faunistico Venatorio Provinciale 2012-2015, allegato alla presente quale parte integrante e sostanziale; 2. Di approvare contestualmente, quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, i seguenti documenti: Rapporto Ambientale del PFVP 2012-2015 Sintesi non tecnica del Rapporto Ambientale Studio di Incidenza del PFVP 2012-2015 Relazione alle osservazioni della Proposta di PFVP 2012-2015 ai contributi al Rapporto Ambientale ed alla Sintesi non tecnica ed alla Valutazione per lo Studio di Incidenza e Controdeduzioni Parere Motivato Dichiarazione di sintesi. 3. Di partecipare gli allegati della presente deliberazione alla competente struttura della Giunta Regionale Toscana ai fini della valutazione della rispondenza dei loro contenuti con gli obiettivi del PRAF 2012-2015, dal momento che a tale valutazione è subordinata l esecutività del PFVP 2012-2015; L Assessore Renzo Crescioli illustra la presente proposta di delibera. Nel corso del dibattito viene presentato dal gruppo di Rifondazione Comunista il seguente emendamento al Piano Faunistico Venatorio: Al capitolo 5 Zone di Protezione ed Oasi di Protezione, paragrafo 5.2.2. Indicazioni sui singoli istituti al punto Zone di Protezione del comprensorio Sud 12) Asta Arno, 13) Lungo l Arno Rosano, 14) Valdarno superiore, 15) Fosso di Selceto, (Comuni vari lungo il corso dell Arno), inserire come ultimo capoverso la seguente frase: Una modifica dei confini di tali Zone di Protezione nei territori rivieraschi al fiume Arno, può 9/10

essere fatta anche al fine di una maggiore tutela della fauna selvatica che gravita intorno al fiume. L emendamento viene accettato dal proponente, Il Presidente mette in votazione, con il sistema della votazione elettronica, il su riportato schema di delibera ottenendosi il risultato riportato in atti, accertato dagli scrutatori Barillari e Bartaloni e proclamato dal Presidente. Si riporta di seguito l esito della votazione elettronica: Presenti: 29 Non partecipanti al voto: Nessuno Astenuti: 1 (Verdi) Votanti: 28 Maggioranza richiesta: 15 Favorevoli: 20 Contrari: 8 (Baldini, Barillari, Cavaciocchi, Ciampolini, Cordone, Franchi, Lensi, Massai) La delibera è APPROVATA. IL PRESIDENTE (Sig. Piero GIUNTI) IL VICE SEGRETARIO GENERALE (Dott. Otello CINI) Documento informatico firmato digitalmente ai sensi del T.U. 445/2000 e del D.Lgs 82/2005 e rispettive norme collegate, il quale sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa. Il documento informatico e memorizzato digitalmente ed e rintracciabile sul sito internet http://attionline.provincia.fi.it/ 10/10