BSI, storia di una banca della Svizzera italiana. An historical outline of BSI bank.



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BSI, storia di una banca della Svizzera italiana. An historical outline of BSI bank. BSI, storia di una banca della Svizzera italiana. An historical outline of BSI bank.

BSI, storia di una banca della Svizzera italiana. An historical outline of BSI bank. Luca M. Venturi

1 BSI Album BSI, istituto bancario specializzato nel settore della gestione patrimoniale e nei servizi alla clientela privata che fa parte del Gruppo Generali, una delle maggiori società assicurative a livello mondiale, è stato fondato nel 1873 con il nome di Banca della Svizzera Italiana ed è la banca privata più antica del Cantone Ticino. La banca BSI, fin dalla sua nascita, è stata e continua ad essere all avanguardia nel promuovere eventi e progetti di grande interesse nel campo della cultura e dell arte, nella convinzione che il valore di ogni patrimonio, non solo finanziario o immobiliare, sia un bene prezioso per la comunità in cui la banca stessa opera. BSI bank specializes in asset management and services for private clients. Founded in 1873 with the name Banca della Svizzera Italiana, it is the oldest private bank in the canton of Ticino, and it is part of the Generali Group, a leading global insurance company. Since its establishment, BSI has always been, and still is, at the forefront of promoting events and projects in the cultural and artistic domains, based on its belief that the value of every asset, also beyond finance and real estate, is vitally important to the community served by the bank.

Veduta di Lugano, litografia a colori, Giuseppe Bernardazzi, Zurigo, 1888.

Colour lithograph of Lugano, by Giuseppe Bernardazzi, Zürich, 1888.

Airolo, Galleria ferroviaria, silografia, Rudolf Schick, 1874. Airolo, railway tunnel, xylograph by Rudolf Schick, 1874. Airolo, Ferrovia del San Gottardo. Airolo, the Gotthard railway.

4 BSI Album BSI: STORIA DI UNA BANCA DELLA SVIZZERA ITALIANA Il 1873 è l anno in cui, nella vecchia Europa, le truppe germaniche lasciano la Francia, sconfitta nella guerra Franco-Prussiana del 1866, e Napoleone III muore in esilio. Negli USA, si verifica un tonfo alla borsa di New York e Remington produce la prima macchina per scrivere, capostipite delle apparecchiature da ufficio, mentre nel vicino Canada, a Montreal, nasce il primo Golf club in Nord America. Sono le grandi visioni e il coraggio dei precursori a segnare le epoche. Ed ecco che lo Zeitgeist di un era che segna il passaggio da un economia agricola a quella industriale e d impresa, contraddistinta da scoperte, grandi viaggi e da nuove, più efficaci linee di comunicazione - un primo grande passo verso la globalizzazione - viene ben sintetizzato da Jules Verne che pubblica Il giro del mondo in 80 giorni un viaggio per il viaggio for the sake of it. Per secoli, infatti, il viaggio era stato considerato un esercizio pratico nella sua circolarità, dalla partenza all arrivo e trionfo, ove emergeva soprattutto il raggiungimento di uno scopo come la scoperta di nuove terre, impadronirsi di tesori mai visti, riconquistare territori, attingere da nuove fonti ed esercitare influenza, portando la civiltà occidentale a genti sconosciute e diverse in cambio di materie prime. In Africa, che attrae gli interessi dell Europa industriale e commerciale, muore l esploratore David Livingstone, un idealista missionario ed esploratore che si spegne inseguendo nelle terrae incognitae del continente nero le mitiche fonti del Nilo, dopo aver convertito un solo indigeno, poi ricredutosi. Ma proprio le grandi, ardue e non di rado tragiche scoperte geografiche dell Ottocento rivelano che il significato del viaggio non consiste solo nel punto d arrivo, ma il suo fondamento è soprattutto nel percorso. Dal primo documento di viaggio, l Epopea di Gilgamesh re di Uruk, del III millennio ac, alle navigazioni commerciali dei Fenici, dalle grandi spedizioni militari ai viaggi filosofici del periodo greco e romano fino ai grandi movimenti dei viaggiatori per religione, Roma, Mecca, India, il viaggio evidenzia sempre più intensamente una sua nuova definizione, come irrefrenabile prova di conoscenza. Il viaggio, dettato dallo stimolo naturale alla ricerca del nuovo, ma uscendo dalle utopie individualistiche, diventa così sfida al confronto volto alla reperibilità di nuove merci, abilità di relazionarsi con mercati diversi, dominio dei traffici, controllo delle vie di comunicazione, irraggiamento d influenza politica e culturale, impulso ad apprendere arti, usi e costumi diversi, e capacità di gestire situazioni imprevedibili. Per essere significativo e incidere sullo sviluppo sociale ed economico, il viaggio esige, tuttavia, mezzi e infrastrutture, vie di comunicazione aperte indipendentemente dalle condizioni climatiche, trasporti sempre più diretti e veloci. Il mondo silenzioso delle vette, delle nevi e dei ghiacciai delle Alpi, il più elevato sistema montuoso d Europa che si estende dal Passo di Cadibona, sopra Savona, fino all Ungheria, rappresenta una formidabile barriera tra la zona centrale del Continente e quella mediterranea, sia dal punto di vista geografico, sia da quello culturale, linguistico ed economico. Le montagne sono state per secoli impraticabili per la loro aspra conformazione orografica e per il clima spesso ostile, ma anche perché avvolte da un aura di superstizioni, di leggende e tabù che ne facevano un territorio pericoloso e privo di risorse d interesse, popolato da creature malvagie e sovrannaturali. Il Monte Bianco, infatti, viene scalato solo nel 1786, per volontà dello scienziato Horace-Bénédict De Saussure, il Grossglockner nel 1800, il Monte Rosa nel 1801, la Jungfrau nel 1811 e il Cervino nel 1865, solo otto anni prima della fondazione della BSI. I passi alpini, inoltre, sono invalicabili gran parte dell anno a causa delle forti precipitazioni atmosferiche e della neve che va ad alimentare i ghiacciai perenni. Rendere le Alpi transitabili ai viaggiatori e alle merci è dunque un imperativo fondamentale per sviluppare gli scambi e i Dazio Grande/Piottino, Claude-Louis Chatelet, 1793 ca. Il ponte-diga di Melide visto dal San Salvatore. Melide dam bridge as seen from mount San Salvatore. commerci in un Europa che si espande e che ha già stabilito colonie in tutti i continenti. In Svizzera, nel 1873 l attenzione dell opinione pubblica si concentra sul traforo del massiccio del San Gottardo, un impresa ciclopica destinata a superare il poderoso sbarramento di roccia e di ghiaccio che separa il sud dal nord dell Europa. La linea ferroviaria del San Gottardo lungo la direttrice dell antica via delle genti, favorito anche dalla costruzione del ponte-diga di Melide sul lago Ceresio nel 1847 su cui il primo treno, infiorato, transita nel 1874, avrebbe creato l asse portante del sistema di trasporto continentale, ed è facile, per le menti più fervide, intuirne la benefica influenza sull evoluzione economica, industriale, commerciale e turistica del Cantone Ticino, in modo particolare come collegamento privilegiato tra la Svizzera e l Italia. Nell atmosfera di tali, esaltanti prospettive, s impone così l iniziativa di favorire il prevedibile sviluppo finanziario della regione, fondando, nella Svizzera Italiana, un Istituto di Credito, cardine d iniziative imprenditoriali e commerciali e intermediario finanziario d elezione sui due versanti del Gottardo.

AN HISTORICAL OUTLINE OF BSI. In 1873 German troops withdrew from France, which had lost the Franco-Prussian war of 1866, and Napoleon III died in exile. In the United States, in this same year, the New York Stock Exchange crashed and Remington manufactured the first typewriter, the forerunner of office machines, while in Montreal, Canada, the first golf club in North America was founded. Landmarks in world history are earmarked by the vision and the courage of epochmakers. In this case, the Zeitgeist of an era which saw the shift from an agricultural to an industrial and entrepreneurial economy, and which was distinguished by discoveries, major voyages and new, more efficient, lines of communication (a first, major step towards globalization) was successfully wrapped up by Jules Verne in his book Around the World in 80 Days, which described a journey made simply for Napoleone III si arrende a Bismark. Napoleon III surrenders to Bismark. the sake of it. For centuries, journeys had been seen as a practical, circular exercise, from departure to arrival and the triumphant achievement of goals, such as discovering new lands, procuring unheard of treasures, winning back territories, tapping new sources of power or bringing western civilization to unknown and exotic peoples in exchange for raw materials. In Africa, which attracted the interest of industrial and commercial Europe, David Livingstone, the idealistic missionary and explorer, met his death searching in the terrae incognitae of the Dark Continent for the mythical source of the Nile, having managed to convert only one native (who later reconverted). However, it is precisely the great, arduous and often tragic geographical discoveries of the 19th century that show us that the significance of a journey consists not only in the point of arrival, but the reason behind it, and, above all, the process of carrying it out. From the first example of a documented journey, the Epic of Gilgamesh, the King of Uruk, in the 3rd millennium BC, to the navigations of the Phoenician merchants, from the great military expeditions and philosophical voyages undertaken in the Greek and Roman era to the extensive journeys of religious travellers to Rome, Mecca and India, the journey was increasingly identified as an overwhelming proof of knowledge. The journey, prompted by the natural urge to seek out what is new, Il ponte del diavolo sul San Gottardo, 1822. Devil s bridge, St. Gotthard, 1822. but leaving behind individual utopias, thus becomes a challenge to find new goods, connect with a variety of markets, control traffic and communication routes, spread political and cultural influence, learn different arts, customs and traditions and manage unexpected situations. But to be significant and to affect social and economic development, the journey requires resources and infrastructure, communication routes that are open regardless of weather conditions, and ever more direct and rapid transport. The silent world of peaks, snow and ice of the Alps, the highest mountain range in Europe, extending from passo di Cadibona above Savona as far as Hungary, forms a formidable barrier between the central area of the Continent and the Mediterranean region, in terms of geography, culture, language and economy. For centuries, the mountains were impassable, due to their harsh environment and their often hostile climate, as well as their aura of superstition, legend and taboo, which caused them to be viewed as dangerous territory, with no worthwhile resources, populated by malignant, supernatural beings. The first ascent of Mont Blanc did not take place until 1786, set off by the scientist Horace-Bénédict De Saussure, followed by Grossglockner in 1800, Mount Rosa in 1801, Jungfrau in 1811 and the Matterhorn in 1865, an ascent which took place only eight years before BSI bank was founded. Travel through the Alpine passes was also impossible for most of the year, due to heavy rain and snow, which feed the perennial glaciers. Making the Alps suitable for crossing by travellers and goods was therefore vitally important in developing changes and trade in an expanding Europe that had already established colonies on every continent. In Switzerland in 1873, public attention was focused on the tunnel through the Gotthard massif, a project undertaken to triumph over the huge barrier of rock and ice separating North and South of Europe. The Gotthard railway, which followed the ancient path trodden by humans and which also benefited from the construction of the Melide dam bridge on Lake Lugano in 1847 (over which the first train, garlanded in flowers, steamed in 1874) was to become the axis of the continental transport system. For more imaginative minds it was easy to foresee the beneficial influence the railway would have on the canton of Ticino in terms of economy, industry, commerce and tourism, particularly since it was the main link between Switzerland and Italy. In this climate of optimism, an initiative to promote the expected financial development of the region was conceived, with the foundation in Italian-speaking Switzerland of a credit institution that would be pivotal to entrepreneurial and commercial ventures and the financial intermediary of choice on both sides of the Gotthard.

Cartolina postale del Palazzo Riva a Lugano, Giardino pubblico e fontana, 1908. A postcard of Palazzo Riva in Lugano, park and fountain, 1908.

6 BSI Album NASCE UNA BANCA TICINESE È interessante notare come le tappe che portano alla fondazione della Banca della Svizzera Italiana siano caratterizzate da tre prerogative che tuttora contraddistinguono l attuale BSI: evoluzione, tradizione e internazionalità. Queste doti si fondono in una produttiva intesa tra intraprendenti figure ticinesi di spicco e consolidati istituti della Svizzera tedesca e italiani. Dell atmosfera singolare che avvolge la genesi della Banca della Svizzera Italiana, testimoniano i documenti che danno vita all Istituto, formulati il 7 e l 8 marzo 1873 in una conferenza del Comitato promotore ticinese per la nuova banca svoltasi a Torino dei quali esistono i verbali, redatti in francese (vedi pag. 10). Un aspirazione concreta all internazionalità si può scorgere anche nella composizione del comitato che comprende rappresentanti della Società del Kreditanstalt (il Credito Svizzero) di Zurigo, del Basler Bankverein (la Società di Banca Svizzera) di Basilea e della Banca Generale di Roma, con un gruppo di distinte personalità ticinesi appartenenti all industria e al commercio. Il gruppo dei Ticinesi fondatori è formato da Carlo Battaglini, Annibale Bollati, Luigi Enderlin, Rodolfo Landerer, Pasquale Lucchini, Giuseppe Soldini, Pasquale Veladini, Giovan Battista Ferrazzini e Clemente Maraini. Questi ultimi due in rappresentanza, rispettivamente, del Credito Svizzero e della Banca Generale. La costituzione del nuovo Istituto procede a tappe serrate: il 17 marzo ha luogo la ratifica del protocollo di Torino da parte del Kreditansalt di Zurigo e il giorno seguente si ha l analoga ratifica del Bankverein di Basilea e il 3 aprile quella della Banca Generale di Roma. Il 5 aprile, lo statuto è sottoposto all approvazione governativa, il 10 aprile il Consiglio di Stato del Cantone Ticino approva e il 12 aprile il Commissario di Governo in Lugano partecipa dell approvazione i promotori, per giungere al 22 aprile 1873, quando il notaio Girolamo Vegezzi di Lugano roga l atto in virtù del quale si costituisce una Società Anonima con il nome di Banca della Svizzera Italiana con un capitale sociale nominale di 10 milioni di franchi, da sottoscrivere inizialmente per la metà, con il versamento immediato del 20%, in pratica un milione di franchi. Nasce così per la coraggiosa iniziativa imprenditoriale di eminenti cittadini luganesi il nuovo istituto bancario atto ad incentivare opere di pubblico interesse, a contribuire al potenziamento del turismo e rendere servizio a commercianti, imprenditori e artigiani locali con il concorso delle due banche svizzere citate e di una italiana, la Banca Generale di Roma la cui influenza è dimostrata dai sette delegati che porta nel primo Consiglio d Amministrazione, sui diciassette componenti complessivi. Tuttavia, la Banca Generale di Roma, a quel tempo notissima, fallisce dopo soli vent anni. Scalone antico nel Palazzo Riva, in pietra di Saltrio. An antique staircase in Saltrio stone, Palazzo Riva. Il Consiglio d Amministrazione è presieduto dal 1873 al 1874 da Pasquale Veladini, dal 1875 al 1891 dall Ing. Pasquale Lucchini, dal 1891 al 1908 dall Ing. Clemente Maraini, dal 1908 al 1919 da Giacomo Blankart (primo direttore della Banca, formatosi nella Svizzera tedesca) e in seguito da Adolfo Soldini. Il 15 maggio 1873, nella centrale Piazza della Riforma a Lugano, la Banca della Svizzera Italiana apre i suoi sportelli nel Palazzo ex- Pretorio. Va anche rivelato come proprio nel 1873 fosse stata firmata la convenzione tra la Svizzera e l Italia per la congiunzione della ferrovia del Gottardo con le ferrovie italiane a Chiasso e a Pino, inoltre, lo stesso anno, dopo Ingresso principale di Palazzo Riva. Mainentrance to the Palazzo Riva. la crisi del bimetallismo nel 1871, il gold standard viene progressivamente adottato da Svizzera, Belgio e Italia, dopo la Germania (1871). La BSI cresce, e già nel 1880 si trasferisce nello storico Palazzo dei marchesi Riva, costruito nel 1747 e recentemente restituito ai fasti di un tempo, dove ancora oggi ha sede la sua Direzione Generale. Il Palazzo Riva costituisce uno dei migliori esempi d architettura civile tardobarocca nel Ticino e vanta pregevoli affreschi del pittore locarnese Giuseppe Antonio Felice Orelli (1706-1776), basti citare Il giudizio di Paride, La Verità scoperta dal Tempo, Apollo e il carro del Sole, Allegoria delle Arti, Apollo cede a Fetonte le

THE BIRTH OF A BANK IN TICINO It is interesting to note how the stages leading up to the foundation of Banca della Svizzera Italiana were characterized by three prerogatives that still hold true for BSI today: development, tradition and internationalization. These were combined to create a fruitful relationship between prominent entrepreneurs from Ticino and well-established institutions of the German-speaking part of Switzerland and Italy. Evidence of the special atmosphere surrounding the creation of Banca della Svizzera Italiana can be seen in the documents that officially established the institution. These were drawn up on 7 and 8 March 1873, at a meeting of the Ticino committee set up to promote the development of the bank, which was held in Turin. The minutes of the meeting, written in French, still exist (see p. 10) Cassette di sicurezza. Safe deposit boxes. The truly international aspirations of the committee can be seen in its composition: it included representatives from Kreditanstalt (Credit Suisse) in Zurich, from Basler Bankverein (Swiss Bank Corporation) in Basel and from Banca Generale di Roma, as well as a group of distinguished Ticino businessmen and manufacturers. This group of founders in Ticino was composed of Carlo Battaglini, Annibale Bollati, Luigi Enderlin, Rodolfo Landerer, Pasquale Lucchini, Giuseppe Soldini, Pasquale Veladini, Giovan Battista Ferrazzini and Clemente Maraini. The latter two represented Credit Suisse and Banca Generale respectively. The constitution of the new company proceeded rapidly. On 17 March, the protocol of Turin was ratified by the Kreditansalt in Zurich, and the next day it was also ratified by Succursale di Bellinzona, salone di cassa. Branch office in Bellinzona, counter hall. the Bankverein in Basel, followed by Banca Generale di Roma on 3 April. On 5 April, the statute was submitted for approval by the governing authorities and on 10 April the Council of State of the canton of Ticino gave its authorization, followed by the Governing Commission in Lugano on 12 April. On 22 April 1873, the public notary of Lugano, Girolamo Vegezzi, signed the act that created a public limited company named Banca della Svizzera Italiana, with nominal share capital of 10 million Swiss francs. Of this capital, half was to be underwritten immediately, with the immediate payment of 20%, or 1 million Swiss francs. Thus was created, thanks to the entrepreneurial drive of key Lugano citizens, a new banking institution intended to promote works of public interest, contribute to the development of tourism and render services to merchants, entrepreneurs and local craftsmen with the participation of the two Swiss banks mentioned above and one Italian bank, Banca Generale di Roma, the extent of whose influence could be seen in the fact that it had seven representatives on the first, 17-member Board of Directors. However, Banca Generale di Roma, very well-known at the time, collapsed only 20 years later. The Board of Directors was chaired by Pasquale Veladini between 1873 and 1874, followed by Pasquale Lucchini between 1875 and 1891, Clemente Maraini between 1891 and 1908, Giacomo Blankart between 1908 and 1919 (the first director of the bank, educated in German-speaking Switzerland) and subsequently by Adolfo Soldini. On 15 May 1873, in Piazza della Riforma, Lugano s central square, Banca della Svizzera Italiana opened the doors of its premises in the former Palazzo Pretorio. Furthermore, in 1873 an agreement between Switzerland and Italy was signed with the aim of linking the Gotthard railway with the Italian railways in Chiasso and in Pino. In addition, during the same year and after the bimetallism crisis in 1871, Switzerland, Belgium and Italy gradually adopted the gold standard following the German example (1871). BSI grew, and by 1880 it had already moved into the historic Palazzo of the Riva marquesses, built in 1747, which has recently been restored to its former glory. Today it is the headquarters of the bank s Executive Board. The Palazzo Riva is one of the best examples of architecture of the late baroque period in Ticino, and contains precious frescos by the Locarno painter Giuseppe Antonio Felice Orelli (1706-1776), such as Il giudizio di Paride, La Verità scoperta dal Tempo, Apollo e il carro del Sole, Allegoria delle Arti, Apollo cede a Fetonte le redini del carro del Sole, Selene ed Endimione, Il trionfo dell Abbondanza and La dea Iris. In 1991-1993, major work was carried out to restore the building to its original condition, which included Orelli s frescos. Floors in terracotta, stucco plasterwork and conservation of the frescos ensured that the baroque features of the building were accurately restored. In the process, original panelled wood ceilings were uncovered, which were left on show. The paving in the courtyard and in the inner porch, in Saltrio stone, was also treated, and frames of the windows that open onto the interior courtyard were painted. BSI s first agency in Ticino opened in Locarno in 1874 (becoming a branch office in

La verità scoperta dal tempo, Giuseppe Felice Orelli (Palazzo Riva). La dea Iris, Giuseppe Felice Orelli (Palazzo Riva).

8 BSI Album redini del carro del Sole, Selene ed Endimione, Il trionfo dell Abbondanza e La dea Iris. Tra il 1991 e il 1993 sono stati realizzati sostanziali interventi per ricondurre l edificio allo stato originario, valorizzando anche gli affreschi dell Orelli. Pavimenti in cotto, intonaci di stucco, conservazione degli affreschi, hanno garantito il ripristino corretto dell atmosfera barocca dell edificio. Si sono così riscoperti soffitti lignei a cassettoni, lasciati a vista, si è curata la pavimentazione della corte in pietra di Saltrio, la stessa del portico interno, mentre le finestre sulla corte interna sono state messe in risalto con incorniciature dipinte. La prima Agenzia della BSI in Ticino apre a Locarno nel 1874 (poi succursale dal 1914) in concomitanza con il collegamento Succursale BSI di Chiasso. BSI branch office in Chiasso. Succursale BSI di Bellinzona. BSI branch office in Bellinzona. ferroviario tra Locarno e Bellinzona, una delle prime tratte della Gotthard Bahn che contribuì significativamente allo sviluppo economico e turistico del Cantone. A questa, seguono quelle di Bellinzona nel 1879 (inaugurata in via Succursale BSI di Mendrisio. BSI branch office in Mendrisio. Giardino con un discorso di Celestino Stoffel, diverrà succursale nel 1914 con sede in casa Ponzio), Mendrisio nel 1880 e nel 1905 Chiasso. Ben presto la BSI dà impulso ad opere di pubblico interesse e nel 1877 assume un prestito di 5 milioni di franchi emesso dalla Società del Gottardo per la costruzione della linea ferroviaria del Monte Ceneri per unire le due parti del Cantone e aprire la strada più diretta per l Italia. Il primo libretto di risparmio viene istituito nel 1879. Già nel primo decennio di vita, l Istituto opera in sinergia con la vicina penisola, ben intuendo le opportunità per lo svolgimento delle sue operazioni nel nuovo Regno d Italia, e specialmente in Lombardia, dove si sviluppano importanti industrie. Infatti, nel 1881 sulla piazza di Milano si decide la formazione della Banca Svizzera Italiana, con un capitale di 2 milioni di Franchi nominali, di cui 1/5 assunto dalla Banca promotrice, e 4/5 da investitori e clienti italiani. Il nuovo ente viene poi assorbito dalla neocostituita Banca di Milano che ne assume attività e passività, nel 1908. Da segnalare come curiosità che nella metropoli lombarda la Banca partecipa anche all operazione dei tramway per il trasporto urbano su rotaia. Nel 1881 la Banca della Svizzera Italiana dispone di tre agenzie italiane a Luino, a Gallarate e a Domodossola; tuttavia gli ingenti oneri fiscali e la diversa legislazione inducono la Banca a contenere il suo campo operativo entro le frontiere del Canton Ticino. In Italia, pertanto, nel 1882 le agenzie di Gallarate e di Luino diventano la Banca di Gallarate e la Banca Popolare di Luino, al cui sviluppo dà comunque un contributo determinante il personale proveniente dall Istituto luganese. A Lugano, la Banca ticinese svolge un ruolo indispensabile nella costruzione di nuove strade e nella creazione di nuovi quartieri, come quello di Casserina-Paradiso e nell edilizia degli alberghi, nelle industrie e nell agricoltura. È anche doveroso citare il contributo della Banca all incremento della rete di comunicazione fra il Lario, il Ceresio e il Verbano, con la Società di navigazione sul lago di Lugano, e la costruzione delle ferrovie Porlezza- Menaggio e Ponte Tresa-Luino, oltre alla costruzione della ferrovia a cremagliera da Capolago a Generoso Vetta, e della linea a cremagliera che congiunge Santa Margherita con Lanzo d Intelvi.

Un tipico tram di Milano A typical tramway in Milan. was formed in Milan, with nominal capital of 2 million Swiss francs. Of this sum, one-fifth was provided by the Bank promoting the initiative, and four-fifths by Italian investors and clients. The new company was later absorbed by the newly created Banca di Milano, which took on its assets and liabilities, in 1908. It is also interesting to note that the Bank played a part in supporting the tramways of the city s transport system. In 1881, Banca della Svizzera Italiana had three offices in Italy, in Luino, Gallarate and Domodossola. However, heavy taxation and legislative differences led the Bank to limit its field of operations to the canton of Ticino. In Italy, in 1882, the agencies in Gallarate and Luino became Banca di Gallarate and Banca Popolare di Luino respectively. Staff from the Lugano institution nevertheless made a vital contribution to the development of these banks. In Lugano, the Bank played a crucial role in building new roads, creating new urban areas, such as the Casserina-Paradiso quarter, and putting up hotels, as well as contributing to industry and agriculture. It is also important to mention the Bank s role in stimulating communication between Lario, Ceresio and Verbano, with Società di navigazione (Navigation Company) on Lake Lugano and the construction of the rail links between Porlezza and Menaggio and between Ponte Tresa and Luino. This was in addition to the construction of the cog railway from Capolago to Generoso Vetta, and the cog lines linking Santa Margherita and Lanzo d Intelvi. 1914), at the same time as the rail link between Locarno and Bellinzona, which was one of the first stretches of the Gotthard Railway that contributed substantially to the development of the canton s economy and tourist industry. This was followed by agencies in Bellinzona in 1879 (inaugurated in Via Giardino, with a speech by Celestino Stoffel, it became a branch office in 1914 with its headquarters at Casa Ponzio), Mendrisio in 1880 and Chiasso in 1905. Very early on, BSI provided financial aid for works in the public interest, and in 1877 it awarded a loan of 5 million Swiss francs to the Società del Gottardo for the construction of the Monte Ceneri railway, in order to unite the two parts of the canton and create a more direct route to Italy. It launched its first savings account in 1879. Even in its first decade of existence, the institution was already working in synergy with Italy, rightly guessing that there were opportunities to develop its activities in the new Kingdom of Italy, and particularly in Lombardy, where major industries were springing up. In fact, in 1881 the Banca Svizzera Italiana Treno del Mt. Generoso in partenza da Capolago, inizio 900. A train leaving from Capolago to Mount Generoso, early 1900s.

Documenti della fondazione. Documents of the foundation.

10 BSI Album Conférence tenue le 7 Mars 1873 à l Hôtel de Turin, Turin, concernant la fondation d une Société anonyme de Banque à Lugano sous la dénomination de Présents: Messieurs l avocat Ch. Battaglini, Pasquale Veladini, Louis Enderlin, Ingénieur Maraini, A. Bollati, formant le Comité promoteur Tessinois. La Société de Crédit Suisse représentée par Messieurs F.H. Fierz, Abeggetiter (?), Gaspard Jenny, membres du Conseil d administration et Mons. F. Steinbuch, membre de la Direction. Le Bankverein de Bâle représenté par Messieurs le (?) Stehlin et Zahn Rognon, membres du Conseil d administration. La Banque Générale de Rome, représentée par Monsieur le Commandeur Allievi Directeur avec l assistance de Mons. V. Strombio Notaire. Monsieur Battaglini ayant accepté la présidence expliqué d abord le but de la conférence. Après quoi Monsieur Allievi ayant déclaré, que bienque muni des pleinpouvoirs, il se réserve toutefois la ratification des décisions à prendre par son Conseil d administration on procéde à traiter plusieurs questions préliminaires, qui donnaient lieu aux décisions suivantes: 1. Sur la déclaration de Mons. Allievi, que la Banque Générale de Rome n a pas fait son choix des membres du Conseil d administration, l élection de ces derniers est remise à huit jours. 2. Le Conseil d administration sera composé de 11 onze membres, dont quatre seront élus par la Banque Générale de Rome, qui s engage à élire un des membres dans le Canton de Tessin. La Société de Crédit Suisse et le Bankverein de Bâle s entendront sur la nomination des autres membres du Conseil d administration. 3. Monsieur Allievi ayant attiré l attention de la Conférence sur l art. 103 des statuts de la Banque Cantonale Tessinoise, le Comité promoteur Tessinois est chargé de présenter les statuts de la nouvelle Banque au Gouvernement Tessinois pour en obtenir la notification et d éclairir du reste la position légale de la nouvelle Banque sous tous les rapports. En suite on procéde à la discussion des statuts qui ont été acceptés avec les observations et les modifications suivantes: au Art. 1: Mons. Maraini propose la dénomination de «Banque de la Suisse Italienne» (Banca della Svizzera Italiana). Après une discussion il est décidé de remettre la solution de cette question à plus tard, la Banque Générale de Rome se remettent pour cette question aux décisions des autres Art. 2: Le mot «fondateurs» à ajouter au mot «Les» Art. 3: Il est entendu que le deuxième alignéa sera appliqué sous cette limitation: Pour toute la durée du Syndicat le Conseil d administration ne pourra pas appeler les versements ultérieurs sans le consentement préalable du Syndicat Art. 5: Insérer après les mots «Si cette...??? reste sans effets», les mots suivants «la Banque pourra procéder sans aucune formalité judiciaire à la vente publique??? soit au siège de la Banque, soit aux places de Bâle, Zurich et Milan Art. 18: à l égard de cet article il reste entendu que chaque groupe communiquera réciproquement les noms des membres du Conseil d administration élus par lui dans huit jours. Il reste aussi entendu que dans le cas de remplacement des membres du Conseil d administration, les désignations seront faites par les mêmes groupes auxquels appartenait le membre à remplacer. Les mots «ainsi que plusieurs associés de la même maison de commerce» seront biffés. Art. 20: Le mot «trois administrateurs» à changé en «deux administrateurs». Art. 25: Dans le troisième alignéa changer le mot «huit» en «quinze». Art. 26: Rayer les mots «en principe». Art. 27: Ajouter les mots «Le règlement indiquera les établissements et les places, outre celles de Milan, Bâle et Zurich, où le depôt des actions pourra être fait. Art. 28: Le mot «quinze» à changer en «huit». Art. 33: Le mot «voix» à changer en «actionnaires». Art. 35: Introduire le changement suivant: 10% pour le fond de réserve; 7% pour les fondateurs pendant les prèmières dix années; 8% pour le service du tantième au Conseil d administration; jusqu à 10% etc etc etc; le solde à titre de dividende aux actionnaires. Art. 38: Insérer les mots La perseveranza de Milan Gazetta ufficiale Rome Gazetta ticinese Lugano Foglio ufficiale del Canton Ticino Rayer le mot Turin» Remplacer le mot Basler Nachrichten par Schweizer Grenzpost Finalement il est décidé de faire traduire le texte des statuts en Italien en y ajoutant le texte français. Le texte Italien sera consideré comme officiel, le texte français comme traduction authentique. La traduction du texte en Italien sera fait par Monsieur Strambio et revisé par Monsieur Fierz. Monsieur Strambio et Mons. Steinbuch sont chargés de la rédaction du procès verbal. Le Comité Tessinois, la Société de Crédit Suisse et le Bankverein de Bâle soumettent aux fondateurs une convention arrêtée avec Mons. F. Blankart, actuellement caissier de la Banque de Lucerne le 30 Janvier 1873 à Olten, concernant l engagement de Mons. Blankart comme directeur de la nouvelle Banque. Il est décidé à l unanimité de présenter Mons. Blankart comme directeur aux conditions de la convention au choix du Conseil d administration, duquel on provoquera la nomination au plustôt, même par??? de correspondance. Monsieur Allievi exprime le désir au nom de son groupe que Monsieur le A. Escher soit prié d entrer dans le Conseil d administration. Cette proposition est accueillie d une faveur unanime. En suite il est agréé de conclure le traité de consentium aux termes suivants: Entre les soussignées: Le Comité promoteurs Tessinois composé par Messieurs Battaglini, Veladini, Enderlin, Maraini et Bollati La Société de Crédit Suisse Le Bankverein de Bâle La Banque Générale de Rome

Il a été convenu ce qui suit concernant la formation de la Banque de à Lugano. Art. 1 Les soussignés fondent à Lugano sous la raison de commerce: Banque de une société anonyme ayant pour but l exploitation d affaires de toute nature rentrant dans le domaine de la Banque. Art. 2 La Banque de commencera ses opérations le 1 Mai 1873, pourvu que à ce temps la concession soit accordée et les statuts ratifiés par les autorités tessinoises. Art. 3 Les soussignés s engagent à souscrire au pair les dix mille actions au montant de cinq millions de francs, émis provisoirement d après l art. 2 des statuts dans la proposition suivante: un million de francs par la Société de Crédit Suisse un million de francs par le Bankverein de Bâle deux millions de francs par la Banque Générale de Rome un million de francs par Messieurs Battaglini, Veladini, R. Enderlin, Maraini et Bollati, formant le Comité promoteur Tessinois. Art. 4 Conformément au art. 2 des statuts vingt pour cent du montant de chaque action, ou cent francs, seront mis à la disposition de la Banque en valeur fédérale au siège de la Banque, dès qu elle sera définitivement constituée. En suite il est agrée de conclure un traité de Syndicat aux terms suivants: Traité de Syndicat concernant la réalisation des actions de première emprunt de la Banque de à Lugano. Il se fornie entre les soussignés un Syndicat aux conditions suivantes: Art. 1 Les opérations du Syndicat seront gérées par un comité formé par la Société de Crédit Suisse, le Bankverein de Bâle et la Banque Générale de Rome dont les membres seront désignés comme suit: deux par la Banque Générale de Rome, un par la Société de Crédit Suisse, un par le Bankverein de Bâle. Le Comité se réserve de désigner le siège du Syndicat soit à Milan, soit à Zurich. Toute opération sera communiquée immédiatement au siège du Syndicat, où la comptabilité sera centralisé. Chaque membre du Syndicat répond des ventes faites par lui. Art. 2 Les actions pour les membres du Conseil d administration et pour le Directeur sont exclues du Syndicat. Art. 3 Toutes les actions, même celles excluses des opérations du Syndicat resteront rémises pendant toute la durée du Syndicat, dans les mains du Comité. Art. 4 Tous les frais résultant des opérations du Syndicat sont à la charge du Syndicat. Art. 5 Le Comité du Syndicat recevra une commission de?% des sommes versées sur les actions à liquider et de 2% sur le bénéfice net réalisé. Les sommes versées dans les mains du Syndicat porteront un intérêt de quatre pourcent. 5% du bénéfice net réalisé par le Syndicat seront remis à la Banque de à Lugano qui par contre se charge des frais de fondation. Art. 6 La durée du Syndicat est fixée jusqu au 31 Décembre 1873. Elle pourra être prolongée de six mois avec le consentement unanime des membres du Comité et la dissolution du Syndicat, les actions non placées seront partagées au pro rata des participations. Art. 7 Le Comité prend ses résolutions à la majorité absolue des voix. La Banque Générale de Rome réserve deux voix, la Société di Crédit Suisse et le Bankverein de Bâle, chacun une voix. Les cas opérations outre le prolongement du terme du Syndicat, pour lesquels l unanimité des voix est nécessaire, sont: le consentement à un nouvel appel de fonds pendant la durée du Syndicat et la cession à un sous syndicat de la totalité des actions non réalisées. Art. 8 Le Comité est muni de pleinpouvoirs pour soigner le placement des actions au mieux pour le compte du Syndicat. Il établira les décomptes définitifs que les participants auront à accepter sans contestation. Il n est pas tenu de rendre compte et de justifier vis-à-vis des autres participants, les dispositions, actes et mesures qu il prendra dans l intérêt du Syndicat. Il fixera le cours d émission, il est aussi autorisé, s il le juge nécessaire, de faire des achats jusqu à concurrence du quart des actions vendues, mais sans dépasser dans ces achats le tiers du bénéfice réalise. Tout ce qui à été discuté et convenu entre les parties contractantes suivant le procès-verbal ci-haut n engage les parties qu avec la réserve que la question légale soit éclairié et que la ratification des Conseils d administration des banques contractantes soit obtenu dans le délai d un mois et que l approbation des statuts de la part du gouvernement tessinois soit donnée dans le délai ultérieur de quinze jours. (firme) Conférence ténue le 8 Mars 1873 à l Hotel de Turin, Turin, concernant la fondation d une Société anonyme de Banque à Lugano. Suite de la conference du 7 Mars. Présents: Messieurs l avocat Ch. Battaglini, Pasquale Veladini, Louis Enderlin, Ingénieur Maraini, A. Bollati formant le Comité promoteur Tessinois. La Société de Crédit Suisse, representée par Monsieur F. H. Fierz, Abeggetiter (?), Gaspard Jenny, membres du Conseil d administration et Monsieur F. Steinbuch membre de la Direction. Le Bankverein de Bâle representé par Messieurs le Stehlin, Zahn Rognon, membres du Conseils d administration. Monsieur F. Strambio est chargé de la rédaction du procès verbal. D après la reserve, qui a été faite dans la conference d hier on procède à la deliberation concernant la nomination des sept membres du Conseil d administration, dont la designation a été laissé à établir d accord entre Messieurs les représentants du Bankverein de Bâle, de la Société di Crédit Suisse et Messieurs les promoteurs Tessinois. Après une discussion il est convenu que de ces sept membres deux seront nommés par le Bankverein de Bâle, deux seront nommés par la Société de Crédit Suisse, deux par le groupe Tessinois. Le septième membre vient d être élu, d accord entre le Bankverein de Bâle, la Société de Crédit Suisse et les promoteurs tessinois, dans la personne de Mons. Rolph Landerer aux reserves, que, si la nomination n était pas acceptée par M. Landerer ou dans le cas du premier remplacement de M. Landerer ou du membre qui serait élu dans le cas de sa non acceptation, la nouvelle élection sera faite de commun accord entre le Bankverein de Bâle, la Société de Crédit Suisse et le groupe tessinois. Après en procedant à la determination du nom de la Banque, il est agrée que le nom sera. «Banca della Svizzera Italiana à Lugano» (firme)

Dettaglio di una banconota emessa da BSI. Detail from a banknote issued by BSI.

12 BSI Album I BIGLIETTI DELLA BSI NELLA CORNICE DELLO SVILUPPO DELLA MONETAZIONE CARTACEA SVIZZERA NELL ULTIMO QUARTO DEL SECOLO XIX. THE PRODUCTION OF BANKNOTES BY BSI AND THE DEVELOPMENT OF PAPER MONEY IN SWITZERLAND IN THE LAST QUARTER OF THE 19TH CENTURY La figura di Helvetia ricorre spesso su monete e medaglie svizzere. Helvetia is often present on Swiss coins and medals. Un fatto poco noto è che, tra il 1881 e il 1907, a testimoniare dell importanza e del prestigio della Banca della Svizzera Italiana, l Istituto ticinese ha fatto parte del Consorzio delle banche svizzere autorizzate a emettere biglietti di banca fino alla fondazione della Banca Nazionale Svizzera. Per inquadrare i motivi alla base della concessione di battere moneta a una banca privata, è bene ricordare i privilegi locali in materia monetaria e il faticoso affermarsi della moneta cartacea rispetto a quella metallica. La prima banconota europea Kreditivsedlar fu emessa in Svezia nel 1661 dallo Stockholms Banco, fondato nel 1657 come Wexeloch Lane Bank da Johan Palmstruch (Hans Wittmacher); i primi biglietti furono riconosciuti come moneta legale in Svezia nel 1661, in Inghilterra nel 1844, in Danimarca nel 1904, in Germania nel 1909 e negli Stati Uniti nel 1933, mentre in Cina la carta moneta esisteva già nel II secolo dc, fatta di foglie di gelso, con il sigillo del Gran Khan e con l indicazione del valore. In Svizzera, fino al 1798, battere moneta era di competenza cantonale. Con l imposizione da parte della Francia rivoluzionaria agli Svizzeri della Repubblica Elvetica unitaria (1798-1803), viene introdotta per la prima volta una moneta comune chiamata Franco, dal nome della potenza egemone, e solo l Atto di Mediazione napoleonico del 1803 restituirà ai Cantoni la prerogativa di battere moneta. Nel 1848, con la formazione dello stato confederale, tale diritto va alla Confederazione che emette moneta a partire dal 1850. Il franco svizzero, dunque, sostituisce le monete cantonali e regionali. Il suo valore iniziale, tra il 1870 e il 1914, è la parità con il franco francese, ma va anche ricordato che dal 1865 al 1927 la Confederazione Elvetica fa parte dell unione monetaria latina che consente la circolazione in Svizzera di monete d oro e d argento di Belgio, Francia, Grecia e Italia come valuta ufficiale, mentre il Liechtenstein adotta il franco svizzero come moneta ufficiale con l abolizione dell unione doganale e monetaria con l Austria nel 1919, dopo la sconfitta imperial-regia nella Prima Guerra Mondiale. Il lento e stentato diffondersi della carta moneta nel XIX secolo era ancor più contrastato La figura di Helvetia, nel tempo, è divenuto uno sterotipo in numismatica. With the passing of time, Helvetia has become a stereotype in numismatics. It is a little-known fact that, between 1881 and 1907, Banca della Svizzera Italiana was part of the consortium of Swiss banks authorized to issue banknotes until the foundation of the Swiss National Bank, which is an indication of the bank s influence and importance. To put into perspective the reasons behind allowing a private bank to issue money, it is important to remember the strong local emphasis in monetary matters and the difficulty of establishing paper money compared with metal coinage. The first European banknote (Kreditivsedlar) was issued in Sweden in 1661 by Stockholms Banco, which was founded in 1657 by Johan Palmstruch (aka Hans Wittmacher) who also founded the Wexeloch Lane Bank; the first notes were recognized as legal tender in Sweden in 1661, England in 1844, Denmark in 1904, Germany in 1909 and the United States in 1933. In China, the first paper money was issued in the 2nd century AD, made from mulberry leaves, bearing the seal of the Great Khan and an indication of value. In Switzerland, the minting of coins was the responsibility of cantons until 1789. When Switzerland was overrun by the French revolutionary armies, becoming the Helvetic Republic (1798-1803), a common currency was introduced for the first time. It was named the franc, using the name of the superpower s currency. The Napoleonic Act of Mediation in 1803 gave the right to mint coins back to the cantons. In 1848, when the federal state came into being, the right was passed to the Confederation, which minted coins from 1850. This was when the Swiss franc replaced cantonal and regional currencies. From 1870 until 1914 it was valued at par with the French franc, but it is also worth noting that between 1865 and 1927, the Swiss Confederation was part of the Latin Monetary Union, which allowed for the free circulation in Switzerland, as legal tender, of gold and silver coinage from Belgium, France, Greece and Italy, and that Liechtenstein adopted the Swiss franc as its official coinage when its customs and monetary union with Austria-Hungary was dissolved in 1919, after the defeat of the Empire in World War One.

I biglietti da 100. e da 50. franchi appartengono con il taglio da 500., alla serie concordataria, emessa nel 1883 dal Consorzio delle Banche Svizzere. Nell angolo superiore destro del recto del 50. franchi si nota la sigla B/10 che individua la BSI col numero d ordine attribuitole nell elenco delle 42 banche aderenti al Concordato. The 50-franc note, along with the 100. and 500. franc notes, is part of the concordataria series, issued in 1883 by the Consorzio delle Banche Svizzere (Consortium of Swiss Banks). In the upper right-hand corner can be seen the initial B/10 which identifies the serial number allocated to BSI on the list of 42 banks belonging to the Agreement.

Incisione tratta da un antico prospetto BSI. Lithograph from on old BSI brochure.

14 BSI Album in Svizzera che altrove, a causa della varietà delle monete locali e dei legami di scambio con i sistemi monetari dei paesi confinanti. Così, le iniziative d emissione delle varie banche tendono a far accettare dalla cittadinanza il contante cartaceo, cosa non facile, tanto che il ricorso alla valuta di carta comporta addirittura la corresponsione di un aggio, perché le monete metalliche erano da sempre più abituali e fisicamente importanti, basti pensare, in Medio Oriente, alla proverbiale sopravvivenza del tallero d argento di Maria Teresa usato commercialmente fino al secolo XX. I biglietti di banca sono accettati quasi esclusivamente nella regione dove la banca stessa ha sede, ma incontra ostacoli al di fuori, problema che trova soluzione solo a metà del secolo XIX, con la creazione del franco svizzero federale e grazie ad accordi fra le banche per la reciproca accettazione delle banconote, dietro il riconoscimento di una modesta percentuale. La circolazione cartacea ottiene comunque un apprezzabile consenso e diffusione quando nasce la Banca della Svizzera Italiana, prima banca privata, ma seconda banca d emissione del Ticino, dopo la Banca Cantonale Ticinese, con sede in Bellinzona, istituita nel 1858 e che aveva emesso i primi biglietti nel 1861 (nota 1). L emissione di cartemonete non è un compito esplicito nello statuto della BSI e la Banca non ha normative in tal senso fino alla legge sulla circolazione concordataria, forse perché questa attività è sottintesa dall art. 1 dello statuto che attribuisce alla Banca l esercizio di ogni genere d affari che possa entrare nel dominio di una Banca. Tuttavia, un concreto compito che richiede l emissione cartacea è previsto per la Banca già dalla fondazione, e forse già discusso negli accordi di Torino, che affida alla BSI il pagamento dei salari ai lavoratori della galleria ferroviaria del Gottardo che, iniziata nell autunno del 1872 si era conclusa nel 1880, aprendosi al traffico il primo gennaio 1882. Tale grande opera è di precipuo interesse per l Italia per lo sviluppo dei commerci con il nord Europa, infatti, pur essendo la galleria in territorio elvetico ed essendo stata deliberata la costruzione tra i Governi svizzero, tedesco e italiano, l Italia dà un apporto finanziario preponderante rispetto a quello congiunto degli altri due partner. La galleria riveste notevolissimo interesse nel Ticino per i vantaggi a breve periodo dell occupazione di manodopera, ma soprattutto per la sua evidente importanza per lo sviluppo economico nel lungo termine del Cantone, situato tra Mediterraneo e Mitteleuropa. D altronde, lo stretto rapporto tra BSI e l impresa ferroviaria è dimostrato dalla partecipazione di due esponenti della Società della Ferrovia del Gottardo nel primo Consiglio d Amministrazione della Banca, come delegati della Banca Generale e del Bankverein di Basilea. E proprio alla luce di quell imponente progetto, la Banca della Svizzera Italiana effettua la prima emissione di una serie di buoni di cassa in tagli da 5.-, 10.-, 20.-, 50.- franchi che entrano in circolazione nel 1874 per un totale di 200.000 franchi. I buoni di cassa della BSI hanno dimensioni di 12 x 8 cm, colori verde e bruno, fregi simili per i differenti tagli e un disegno relativamente semplice, con la dicitura BONO. In quell epoca, ogni banca stabilisce i valori nominali dei propri biglietti, disegnati e stampati da stabilimenti locali o da tipografie The slow and sporadic spread of paper money in the 19th century was even more pronounced in Switzerland than elsewhere, owing to the variety of local coinage and the exchanges with the monetary systems of its neighbours. Issues by various banks therefore aimed to encourage people to accept paper money. This was far from easy, however, given that there was a premium to be paid for its use, because metal coins had always been customary and physically more important. In the Middle East, for example, the Maria Theresia silver thaler survived and was used commercially until the 20th century. Banknotes were almost exclusively accepted in the regions where banks had their headquarters, but encountered obstacles beyond this area, a problem that lingered until the mid- 19th century, when the federal Swiss franc was created and agreements made between banks for the reciprocal acceptance of notes for a small commission. Nevertheless, there was considerable support for and circulation of paper money by the time Banca della Svizzera Italiana was created. It was the first private bank, but the second issuing bank in Ticino, after the Banca Cantonale Ticinese, which was founded in 1858, had its registered office in Bellinzona, and which had issued its first banknotes in 1861 (Note 1). The issuing of paper money was not a task explicitly assigned to BSI in its statute, and the bank had no regulations for this area of operation until legislation on circulation as part of an Agreement was passed, perhaps because this activity came under Article 1 of the statute, which assigned to the institution the exercise of any kind of business that can be included within the domain of a Bank. However, the bank had made provision from the time of its founding for one specific duty, which was possibly also discussed as part of the Turin agreements: responsibility for the payment of the labourers on the Gotthard tunnel. Work on the tunnel began in 1872 and was completed in 1880, and the tunnel was opened to traffic on 1 January 1882. This major work was of vital importance to Italy in terms of the development of trade with northern Europe. In fact, although the tunnel was built on Swiss soil and was planned by the Swiss, German and Italian governments in conjunction, it was Italy that provided the majority of the financial backing for the project. The tunnel was also of particular interest to Ticino, not only because it was an important source of short-term employment, but also because of its obvious benefits in the long-term economic development of the canton, located between the Mediterranean and Central Europe. Furthermore, there was a close relationship between BSI and the railway company, demonstrated by the fact that there were two representatives of the Società della Ferrovia del Gottardo on the bank s first Board of Directors, alongside delegates from Banca Generale and Bankverein of Basel. It was precisely in view of this impressive project that BSI issued its first series of promissory notes in denominations of 5, 10, 20 and 50 francs, which entered circulation in 1874 for a total of 200,000 francs. BSI s promissory notes were 12 x 8 cm, green and brown, with similar decoration for the various denominations and with a relatively simple design, which included the wording BONO.