La legislazione scolastica nella normativa recente. Associazione Qualificata per la Formazione del Personale della Scuola



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La legislazione scolastica nella normativa recente Associazione Qualificata per la Formazione del Personale della Scuola Cosa propone il Governo Cosa propone ANIEF

DDL LA BUONA SCUOLA La scaletta del seminario prevede i seguenti argomenti La buona scuola Scatti stipendiali e ricostruzione di carriera Sistema pensionistico La privatizzazione del rapporto di lavoro del pubblico impiego

DDL LA BUONA SCUOLA Dopo tanta attesa, il disegno di legge sulla Buona Scuola arriva in Parlamento: il documento, catalogato come n.2994, è stato presentato dai Ministri Giannini, Madia, Padoan e denominato "Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti. Rimangono fuori dalle assunzioni e addirittura dalle supplenze tantissimi docenti abilitati, da anni impegnati nell insegnamento su posti vacanti. Viene elusa la sentenza della Corte di Giustizia europea dello scorso 26 novembre. Via libera alla chiamata diretta incostituzionale. A rischio reggenze di migliaia di istituti e la governance delle scuole

DDL LA BUONA SCUOLA Capo 1 Oggetto e definizioni Dare piena attuazione all art. 21 della Legge Bassanini: (Capo 1 D.D.L. art. 1). Disciplina dell autonomia scolastica al fine di garantire: 1. massima flessibilità, diversificazione, efficienza ed efficacia del servizio scolastico. 2. l integrazione e il miglior utilizzo delle risorse e delle strutture 3. l introduzione di tecnologie innovative 4. Il coordinamento con il contesto territoriale Redazione del Piano Triennale: 1. Per il potenziamento delle competenze degli studenti 2. L apertura della comunità scolastica al territorio

DDL LA BUONA SCUOLA In merito all autonomia scolastica cosa propone Anief? Nel rispetto della sentenza della Consulta n.147/2012 si determina l autonomia scolastica ai sensi della normativa vigente (DPR n.233/98) con il recupero di 2.000 dirigenze e scuole autonome.

DDL LA BUONA SCUOLA Capo 2 Autonomia scolastica e valorizzazione dell offerta formativa Dare piena attuazione all art. 21 della Legge Bassanini: più poteri ai Dirigenti Scolastici (Capo 2 D.D.L. art.2) È rafforzata la funzione del Dirigente scolastico per garantire una immediata e celere gestione delle risorse : 1. umane 2. finanziarie 3. tecnologiche 4. materiali È istituito l organico dell autonomia funzionale alle esigenze: 1. Didattiche 2. Organizzative 3. Progettuali delle Istituzioni scolastiche

DDL LA BUONA SCUOLA Capo 2 Autonomia scolastica e valorizzazione dell offerta formativa Proposte ANIEF EMENDAMENTI CHE PRESENTEREMO IN PARLAMENTO Un primo gruppo di emendamenti, preso atto del ruolo potenziato del dirigente scolastico, intende garantire il rispetto per la libertà d insegnamento e la funzione docente presidiati dall articolo 33, primo comma della Costituzione, delle libertà sindacali tutelate dall articolo 39 della Costituzione Si passa dalla solitaria leadership a una governance condivisa, come era stata pensata quindici anni fa, in termine di programmazione dell ampliamento dell offerta formativa (adozione piano triennale) e valorizzazione del personale attraverso anche passaggi contrattuali nazionali e d istituto che valorizzino, comunque, i membri dello staff del Dirigente scolastico, da lui scelti, con compensi definiti e semi-esoneri in organico funzionale.

DDL LA BUONA SCUOLA Capo 2 Autonomia scolastica e valorizzazione dell offerta formativa Per innalzare le competenze degli alunni e assicurare la migliore offerta formativa, le Istituzioni scolastiche effettueranno delle scelte proprie in merito a: 1. Insegnamenti e attività curricolari 2. Attività extracurricolari 3. Attività educative e organizzative Determineranno il proprio fabbisogno in merito a: 1. Organico dei docenti (tenuto conto della quota di autonomia dei curricoli) 2. Attrezzature e infrastrutture materiali

DDL LA BUONA SCUOLA Capo 2 Autonomia scolastica e valorizzazione dell offerta formativa Proposte ANIEF EMENDAMENTI CHE PRESENTEREMO IN PARLAMENTO Le diverse componenti delle istituzioni scolastiche effettuano le proprie scelte in autonomia, ciascuna per la specifica professionalità e in seno agli organi collegiali deputati: Eliminiamo la chiamata diretta del Dirigente scolastico del personale dagli albi regionali per la costituzione dell organico funzionale o di personale esterno alla scuola, con il mantenimento dell attuale suddivisione della pianta organica (organico di diritto ampliato preso da Gae e Gm + organico funzionale ampliato della scuola preso da Ar - albi regionali - secondo i punteggi di provenienza delle graduatorie).

DDL LA BUONA SCUOLA Quali obiettivi raggiungere? Quali competenze valorizzare e potenziare? 1. Linguistiche 2. Matematico-logiche e scientifiche 3. Musica e arte 4. Diritto, economia e cittadinanza attiva 5. Rispetto della legalità e dell ambiente, dei beni e delle attività culturali e dei beni paesaggistici 6. Potenziamento delle discipline motorie, comportamenti improntati ad uno stile di vita sano con particolare riferimento all alimentazione 7. Digitali, utilizzo critico e consapevole dei social network, dei media e del loro uso per il mondo del lavoro 8. Lotta alla dispersione scolastica 9. La scuola intesa come comunità aperta al territorio 10. Apertura della scuola in orario pomeridiano e riduzione del numero di alunni per classe 11. Merito degli studenti 12. Alfabetizzazione e perfezionamento della lingua italiana per gli stranieri L Anief sostiene che anche altre materie vadano potenziate. Quali? Lo sviluppo del pensiero critico L approfondimento disciplinare delle lingue straniere Lo studio della storia e della filosofia Lo studio del diritto comunitario e del patrimonio culturale

DDL LA BUONA SCUOLA Chi prepara il Piano Triennale? (Capo 2 D.D.L. art.2) Cosa propone il governo: Il Piano triennale è elaborato dal Dirigente scolastico, sentito il collegio dei docenti e il consiglio di istituto, nonché i principali attori economici, sociali e culturali sul territorio. Sempre il Dirigente scolastico sceglie il personale da assegnare ai posti dell organico dei docenti. Cosa propone ANIEF: Il Piano triennale deve essere concordato dalle diverse componenti delle istituzioni scolastiche effettuano le proprie scelte in autonomia, ciascuna per la specifica professionalità e in seno agli organi collegiali deputati; l introduzione di classi ponte tra la scuola dell infanzia e primaria con la compresenza dei docenti di entrambi gli ordini, l insegnamento della lingua inglese alla scuola primaria NON può essere vincolato dalle risorse finanziarie e dell organico disponibile.

DDL LA BUONA SCUOLA Capo 3 Organico dei docenti, reclutamento dei docenti e assegnazione dei posti 1. Posti comuni 2. Posti di sostegno 3. Posti funzionali L organico dei docenti è determinato su base regionale con cadenza triennale Il riparto della dotazione organica tra le regioni è effettuato sulla base: 1. Numero di classi 2. Immigrazione 3. Dispersione scolastica Come vengono assegnati i posti? L organico dei docenti è ripartito ai territori di competenza dall USR e successivamente alle Istituzioni scolastiche sulla base del loro fabbisogno (così come espresso nei Piani Triennali). I posti dell organico sono attribuiti dai Dirigenti Scolastici al personale iscritto negli Albi. Il D.S. effettua le sostituzioni dei docenti assenti per la copertura delle supplenze temporanee fino a 10 gg con il personale della dotazione organica dell autonomia.

DDL LA BUONA SCUOLA Capo 3 Organico dei docenti, reclutamento dei docenti e assegnazione dei posti Il riparto della dotazione organica delle regioni deve essere fatto considerando anche le scuole collocate nelle carceri, nelle piccole isole, nei comuni montani, nelle aree geografiche contraddistinte da specificità etniche o linguistiche o ancora nelle province il cui territorio è per almeno un terzo montano, in cui le condizioni di viabilità statale e provinciale siano disagevoli e in cui vi sia dispersione e rarefazione di insediamenti abitativi L organico dei posti di sostegno è determinato nei posti complessivamente attivati in organico di fatto e di diritto nell a. s. 2015/2016, e incrementato per gli anni successivi fino a coprire il rapporto uno a due tra alunni e docenti secondo le nuove certificazioni e iscrizioni registrate, ferma restando la possibilità di istituire posti in deroga

DDL LA BUONA SCUOLA Poteri del Dirigente scolastico(capo 3 D.D.L. art.7) 1. Il DS svolge compiti di gestione direzionale, organizzativa e di coordinamento 2. È responsabile delle scelte didattiche, formative e della valorizzazione delle risorse umane e del merito dei docenti. 3. Propone gli incarichi di docenza ai docenti iscritti agli Albi territoriali ed anche al personale già in ruolo in altra istituzione scolastica per la durata di un triennio. 4. Nell ambito della dotazione organica assegnata può ridurre il numero di alunni per classe nel rispetto del D.P.R. n.81/2009

DDL LA BUONA SCUOLA Poteri del Dirigente scolastico (Capo 3 D.D.L. art.7) Cosa propone ANIEF? Avere l organico di diritto ampliato da Gae e Gm Aggiungere l organico funzionale ampliato della scuola preso dagli Ar - albi regionali - secondo i punteggi di provenienza delle graduatorie Eliminare la chiamata diretta del Dirigente scolastico del personale dagli albi regionali per la costituzione dell organico funzionale o di personale esterno alla scuola.

DDL LA BUONA SCUOLA Piano di assunzioni straordinario.(capo 3 D.D.L. art.8) Entro il 30 maggio 2015 è determinato l organico dell autonomia per i posti comuni e per il sostegno. Si assume su tutti i posti vacanti e disponibili. Chi viene assunto? I vincitori di concorso del 2012 (non gli idonei) Gli iscritti nelle graduatorie ad esaurimento I vincitori di concorso possono essere assunti, nella regione in cui hanno vinto il concorso, solo per il 50% dei posti disponibili Gli iscritti in GAE sono assunti nell ambito della provincia della graduatoria in cui sono iscritti per il restante 50% dei posti disponibili. I vincitori del concorso e gli iscritti in Gae, che residuano dalle due fasi appena descritte, sono assunti nei limiti dei posti vacanti e disponibili eventualmente rimasti. I vincitori hanno priorità di scelta rispetto agli iscritti in GAE.

DDL LA BUONA SCUOLA Priorità di assunzione sul sostegno per chi possiede il titolo. In subordine classe di concorso dove si ha maggior punteggio. A parità di punteggio si dà priorità al grado di istruzione superiore Se non ci fosse disponibilità negli albi territoriali scelti, i docenti non verrebbero assunti. I posti per il potenziamento dell offerta formativa, che rimangono vacanti all esito del piano di assunzioni, non sono disponibili per incarichi a tempo determinato. Le graduatorie del concorso 2012 e le GAE, a decorrere dal 1 settembre perdono efficacia ai fini delle assunzioni con contratti di qualsiasi tipo e durata. L accesso ai ruoli del personale docente, per il futuro, avverrà soltanto mediante concorso pubblico nazionale su base regionale per titoli ed esami.

DDL LA BUONA SCUOLA Piano di assunzioni straordinario. Cosa propone Anief? Estendere il piano di assunzioni su posti vacanti al personale docente di religione, educatore, assistente tecnico e amministrativo, collaboratore scolastico vista l apertura di una precisa procedura d infrazione (2124) da parte della Commissione europea già nel 2010.

DDL LA BUONA SCUOLA Piano di assunzioni straordinario. Cosa propone Anief per la scuola dell infanzia e primaria? Per garantire i livelli di performance dei bambini secondo i rapporti Pirls registrati in questi dieci anni (eravamo terzi nel 2006, siamo 34 oggi), si propone una delle seguenti alternative: 1. anticipare l obbligo scolastico a cinque anni con classi ponte tra docenti dell infanzia e della primaria 2. elevare a 50 ore il percorso dell infanzia, ripristinando il maestro prevalente su moduli nella primaria e la presenza del docente specialista di lingua inglese. 3. Dal maggiore fabbisogno di personale si provvederà alla chiamata di tutto il personale escluso dall attuale piano di assunzioni (37.000 docenti delle Gae e migliaia presenti nella seconda fascia delle graduatorie d istituto che transiteranno nella fascia aggiuntiva).

DDL LA BUONA SCUOLA Incrementare l organico di diritto del 30% su posti di sostegno in base alle certificazioni e alle diagnosi funzionali attualmente in possesso delle istituzioni scolastiche Autorizzare la mobilità del personale di ruolo fin dall anno di prova, indipendentemente dal ruolo assunto, nel rispetto del diritto comunitario e nazionale e in vista del piano straordinario di assunzioni, anche in province diverse da quelle scelte e in organico funzionale Eliminare il vincolo quinquennale per il passaggio da sostegno a posto comune

DDL LA BUONA SCUOLA Piano di assunzioni straordinario. Cosa possiamo fare? Ricorso al giudice del lavoro contro il vincolo triennale per il trasferimento interprovinciale del personale docente ed educativo. Ricorso al giudice del lavoro contro il vincolo quinquennale per il passaggio da sostegno a posto comune http://www.anief.org/index.php?option=com_ anief&view=ricorso&id=180:mobilitatrasferimentodocenti&cid=76:mobilita& Itemid=1088 http://www.anief.org/index.php?op tion=com_anief&view=ricors o&id=181:mobilitatrasferimentosostegno&cid=7 6:mobilita&Itemid=1088

DDL LA BUONA SCUOLA Piano di assunzioni straordinario. Cosa propone Anief per rispettare la sentenza Mascolo della Corte di Giustizia Europea? Assumere su tutti i posti vacanti e disponibili dopo 36 mesi di supplenze e risarcire i precari, nei prossimi anni in base ai contenziosi attivati, incrementando il fondo specifico Far partecipare i precari con cinque anni di servizio al concorso per dirigente scolastico Garantire la parità di trattamento negata dal CCNL tra personale a tempo determinato e indeterminato ai fini giuridici ed economici Garantire il principio della parità retributiva per i neoassunti con il ripristino del primo gradone stipendiale considerata la copertura finanziaria delle assunzioni prevista dalla legge 190/2014.

PRECARIATO Quanto sono importanti i docenti precari per la scuola italiana? Un semplice riassunto per ricordare la consistenza del fenomeno precariato scolastico in Italia, dai numeri complessivi, ai precari che lavorano. Secondo le stime ministeriali i precari sono così suddivisi: 170mila iscritti nelle GaE 460mila iscritti in Graduatoria di istituto per supplenze annuali 10mila nuovi abilitati TFA 70mila con titoli di servizio e abilitandi PAS 55mila diplomati magistrali A questi bisogna aggiungere i laureati in Scienze della formazione primaria immatricolati dall'anno accademico 2008/09.

PRECARIATO Di questi, coloro che hanno lavorato sono stati 120.339 su 728.325 docenti. 108.284 assunti fino al 30 giugno 12.055 con contratto al 31 agosto tra i 40-50 mila supplenti chiamati dalle graduatorie d'istituto A questi bisogna aggiungere 18.979 Ata Il totale si aggira tra i 180 e i 190mila precari realmente utilizzati nelle scuole. Un esercito che bussa alla porta della stabilizzazione.

LA BUONA SCUOLA:.GaE esaurite Peccato che non si faccia riferimento alcuno ai 166.400 insegnanti abilitati inseriti nelle graduatorie di istituto di seconda fascia 55.000 docenti diplomati magistrali, 8.900 insegnanti abilitati con la laurea in Scienze della Formazione Primaria 10.500 insegnanti abilitati su scuola secondaria di primo e di secondo grado con il primo ciclo di TFA (Tirocinio Formativo Attivo) 22.500 docenti che si abiliteranno con il secondo ciclo di TFA circa i 69.000 insegnanti abilitati tramite i Percorsi Abilitanti Speciali (PAS) numeri non presi a caso, ma indicati dallo stesso Governo nella presentazione della riforma e nelle indicazione del nuovo concorso 2015.

LA BUONA SCUOLA:.GaE esaurite Per conseguire il titolo abilitante ed aumentare il proprio punteggio all interno delle graduatorie di istituto, dove 1 solo punto in più è in grado di modificare il percorso professionale di un docente, ogni insegnante ha dovuto spendere personalmente cifre enormi per i costi universitari, dal momento che parliamo anche di insegnanti precari che non hanno tuttora e non hanno mai avuto una stabilità economica. 3.000 euro circa per l iscrizione ad un percorso abilitante, 1.500 euro circa per un Master Universitario di II livello o per un Diploma di Specializzazione Biennale, 800 euro circa per un Master Universitario di I Livello, 500 euro circa per un Corso di Perfezionamento, 400 euro per una Certificazione Linguistica, 300 euro circa per una Certificazione Informatica

STABILIZZAZIONE Stabilizzazione e denuncia UE per il personale docente/ata precario LA DIRETTIVA UE 99/70, ALLA CLAUSOLA 5 IMPONE CHE GLI STATI MEMBRI DEBBANO ADOTTARE MISURE PREVENTIVE ED EFFETTIVE FINALIZZATE A EVITARE LA REITERAZIONE ABUSIVA DEI CONTRATTI A TERMINE REMISSIONE ALLA CORTE DI GIUSTIZA EUROPEA DELLE CAUSE IN CORSO E DA PARTE DELLA CORTE COSTUTZIONALE APERTE DUE PROCEDURE DI INFRAZIONE POSSIBILITA DI STABILIZZAZIONE PER IL PERSONALE PRECARIO CON 3 ANNI DI LAVORO NELL ULTIMO QUINQUENNIO SU POSTI VACANTI E DISPONIBILI RECUPERO DEGLI SCATTI ED ESTENSIONE CONTRATTI. POSSIBILITA DI RECUPERO CON CONDANNE PESANTI DI RISARCIMENTO DANNI RICORSO PER LA STABILIZZAZIONE, RICONOSCIMENTO DEGLI SCATTI PREGRESSI ED ESTENSIONE CONTRATTO DA 30 GIUGNO A 31 AGOSTO

STABILIZZAZIONE Udienza Corte europea 27 marzo 2014 130 mila i precari interessati rischio implosione conti pubblici Italia unico caso in Europa Per la Commissione UE la normativa italiana sui precari viola la direttiva comunitaria. È quanto si deduce dalle osservazioni inviate alla Corte di giustizia europea sui ricorsi pendenti sollevati dal tribunale del lavoro di Napoli.

STABILIZZAZIONE Con ordinanza n. 207/13 la Corte Costituzionale rimette ai giudici di Lussemburgo la questione sulla compatibilità della normativa italiana con la direttiva comunitaria in tema di reiterazione dei contratti a termine e assenza di risarcimento del danno per i precari della scuola.

STABILIZZAZIONE» L Italia ha commesso una grave infrazione del diritto comunitario: in contrasto con la ben nota direttiva europea n.70 del 1999 sul contratto a tempo determinato e con quello che avviene in tutti gli altri Paesi dell Unione, negli ultimi anni in vari settori del pubblico impiego come la scuola e la sanità ha permesso che venissero reiterati contratti a termine successivi di lunga durata senza trasformarli in rapporti di lavoro a tempo indeterminato, pur essendoci una legge ad hoc (cioè il decreto legislativo 368 del 2001, in particolare l articolo 5) nata proprio per recepire le indicazioni della normativa comunitaria.

STABILIZZAZIONE La Commissione Europea ha dovuto, così, attivare immediatamente la procedura di infrazione n. 2124/2010 per la mancanza di misure idonee a prevenire gli abusi nella successione dei contratti dapprima nei confronti del solo personale Ata, poi dal 2012 anche nei confronti del personale docente, infine nel 2013 nei confronti di tutti i precari alle dipendenze di pubbliche amministrazioni Infatti per la Commissione UE «Non ci sarebbero le ragioni imperative come introdotte dalla legge 106/11, né possono le ragioni finanziarie giustificare l abuso dei contratti a termine nel settore pubblico e in particolare in quello scolastico. Nessuna discriminazione tra docenti precari e di ruolo è giustificabile a parità di lavoro svolto»

STABILIZZAZIONE È bene tuttavia chiarire che per godere dei benefici di quanto dovesse essere disposto dal giudice europeo occorre aderire al contenzioso. In questo modo, quando il legislatore italiano formulerà la conseguente azione di assunzione a tempo indeterminato, chi avrà già presentato ricorso avrà praticamente le porte del ruolo spalancate. Per ricorrere è sufficiente seguire le istruzioni da questo link http://www.anief.org/index.php?option=com_anief&view=categoria&id=52 &Itemid=1048 19 marzo 2014

STABILIZZAZIONE?????? Taglio del quinto superiore Sottosegretario Reggi 3 luglio 2014 «il Governo ha intenzione di attuare il taglio di un anno delle superiori. Il banco di prova della fattibilità dovrebbe essere la Legge di Stabilità. Il taglio potrebbe riguardare anche 40mila posti.» La conferma in una intervista rilasciata dal Sottosegretario Reggi a Repubblica. Secondo Reggi si tratta di "un'altra scelta europea". Ma non basta, "E poi - ha continuato - se vuoi fare più musica, più storia dell'arte e non hai più soldi devi rimodulare quello che hai". Di certo è che il taglio potrebbe riguardare una cifra considerevole di cattedre, c'è chi ipotizza anche 40mila. Cifre che ancora non possono essere date per certe, ma il risparmio potrebbe aggirarsi anche intorno ai 2mln di euro.

Taglio del quinto superiore Scuole superiori. Tar Lazio boccia riduzione a 4 anni: motivi di finanza pubblica non possono sovrastare diritto allo studio La riduzione di un anno della scuola superiore è illegittima: la censura arriva dalla Sezione Terza Bis del Tar Lazio che il 16 settembre ha emesso una sentenza che cancella la sperimentazione introdotta dall amministrazione scolastica con i decreti del Miur n. 902 e 904 del 5 novembre 2013, sottoscritti dall ex Ministro Maria Chiara Carrozza Sulla cancellazione di un anno della scuola superiore dichiara Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir il nostro sindacato si è sempre espresso con motivi di ferma opposizione: quello di cancellare un anno di scuola non contiene infatti nessun presupposto pedagogico e didattico, se non la palese volontà di eliminare 40mila posti di lavoro e alleggerire, di conseguenza, la spesa pubblica a danno dell utenza scolastica.

Come si è arrivati al piano di assunzioni straordinario? Vittoria storica del sindacato ANIEF, 4 anni dopo un contenzioso avviato presso le Corti del lavoro per migliaia di supplenti. Il 26 novembre 2014 fu una giornata storica per tutto il precariato storico italiano della scuola, ma anche della pubblica amministrazione.

Legge di Stabilità I TAGLI Art.28 Riduzioni delle spese ed interventi correttivi del Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Comma 1. Scuola per l Europa di Parma Effetti sui saldi 2015 2016 2017 SNF 200.000 200.000 200.000 Comma 2. Fondo per autonomia, seconda lingua scuole medie, dispersione, formazione personale, valutazione, incremento offerta formativa, cofinanziamenti progetti fondi strutturali, alternanza scuola-lavoro Effetti sui saldi 2015 2016 2017 e seg. SNF 30.000.000 30.000.000 30.000.000

Legge di Stabilità I TAGLI Comma 3. Fondi per autonomia e formazione non utilizzati per un triennio Effetti sui saldi 2015 SNF 10.000.000 Comma 4. - 90 coordinatori provinciali per progetti avvio pratica sportiva Effetti sui saldi 2015 2016 2017 e seg. SNF 1.032.013,06 3.096.039,60 3.096.039,60 Comma 5. 1591 esoneri 3105 semi-esoneri vicari Effetti sui saldi 2015 2016 2017 e seg. SNF 34.261.055,05 102.783.165,14 102.783.165,14

Legge di Stabilità I TAGLI Comma 6-7. 2.500 comandi e utilizzazioni di cui 1371 presso UU.SS.RR. Effetti sui saldi 2015 2016 2017 e seg. SNF 13.666.666,67 41.000.000,00 41.000.000,00 Comma 8 STOP a supplenze brevi assistente tecnico e amministrativo, a collaboratore sotto i sette giorni e utilizzo organico con fondo MOF 689 milioni Effetti sui saldi 2015 2016 2017 e seg. SNF 21.333.333,33 64.000.000,00 64.000.000,00

Legge di Stabilità I TAGLI Comma 9. STOP a supplenze brevi di un giorno per i docenti Effetti sui saldi 2015 2016 2017 e seg. SNF 45.000.000,00 135.000.000,00 135.000.000,00 Comma 10. 923 assistente amministrativo, - 275 assistente tecnico, - 819 collaboratore scolastico Effetti sui saldi 2015 2016 2017 e seg. SNF 16.908.241,60 50.724.724,80 50.724.724,80

DDL LA BUONA SCUOLA Agevolazioni fiscali (Capo 5 D.D.L. art.15) Il 5 x mille può essere destinato dai contribuenti alle Istituzioni scolastiche School bonus Chi farà donazioni a favore delle scuole per: 1. la costruzione di nuovi edifici 2. per la manutenzione, per la promozione di progetti dedicati all occupabilità degli studenti avrà un beneficio fiscale (credito di imposta al 65%) in sede di dichiarazione dei redditi.

DDL LA BUONA SCUOLA Agevolazioni fiscali (Capo 5 D.D.L. art.17) Detraibilità delle spese per le scuole paritarie Le famiglie i cui figli frequentano una scuola paritaria dell infanzia o del primo ciclo di istruzione possono detrarre le spese sino ad un massimo di Euro 400 all anno per studente.

Capo 6 Edilizia scolastica Il MIUR entro 60 gg dalla data di entrata in vigore della seguente legge pubblicherà un avviso pubblico per l elaborazione di proposte progettuali da sottoporre ad una Commissione di esperti

DDL LA BUONA SCUOLA Misure per la sicurezza e la valorizzazione degli edifici scolastici (Capo 6 D.D.L. artt.19-20) L Osservatorio per l edilizia scolastica ha compiti di indirizzo e programmazione degli interventi in materia di edilizia scolastica La programmazione nazionale terrà conto di quanto scritto nell Anagrafe dell edilizia scolastica. Al fine di garantire la sicurezza degli edifici scolastici e prevenire fenomeni di crollo dei solai sono stanziati 40 milioni di Euro per l anno 2015 per finanziare indagini diagnostiche. 43

DDL LA BUONA SCUOLA Capo 7 Riordino, adeguamento e semplificazioni contrattuali in materia di istruzione delle disposizioni normative e N.B. Entro 18 mesi dall entrata in vigore della presente legge, il Governo è delegato ad adottare, uno o più decreti legislativi per: Redigere un nuovo Testo Unico Articolare e derubricare le disposizioni di legge per materie omogenee Adeguare la normativa alla giurisprudenza costituzionale, europea e alle giurisdizioni superiori Indicare espressamente le disposizioni di legge abrogate

DDL LA BUONA SCUOLA Decreti legislativi per: i) il sistema di educazione e istruzione fino ai 6 anni (Capo 7 D.D.L. art.21) Formazione continua del personale dei servizi educativi per l infanzia e della scuola dell infanzia Prevedere tempi di compresenza del personale dei servizi educativi per l infanzia e i docenti della scuola dell infanzia Definire compiti e funzioni delle Regioni e degli Enti locali al fine di potenziare i servizi educativi Garantire i livelli essenziali delle prestazioni Promuovere la costituzione di poli per l infanzia per bambini di età da 0 a 6 anni, anche aggregati agli istituti comprensivi e alle scuole primarie Istituire un apposita commissione di esperti nominati dalle Regioni, dalle Province e dagli Enti locali con compiti consultivi e propositivi

DDL LA BUONA SCUOLA Decreti legislativi per n): revisione, riordino e adeguamento della normativa in materia di istituzioni ed iniziative scolastiche italiane all estero (Capo 7 D.D.L. art.21) Definizione dei criteri e delle modalità di selezione, destinazione, permanenza in sede del personale docente e amministrativo Previsione della disciplina delle sezioni italiane all interno di scuole straniere o internazionali Revisione delle modalità di valutazione e certificazione delle competenze degli studenti; revisione delle modalità di svolgimento degli esami di stato Revisione delle modalità di valutazione e certificazione delle competenze degli studenti Revisione del trattamento economico del personale docente e amministrativo Definizione dei criteri e finalità dell adozione di testi didattici in formato digitale e per la produzione e circolazione di opere e materiali per la didattica, anche prodotti autonomamente dagli Istituti scolastici

DDL LA BUONA SCUOLA Decreti legislativi per: (Capo 7 D.D.L. art.22) Il nuovo CCNL Entro 6 mesi dall entrata in vigore del DDL saranno adottati gli indirizzi per la stipulazione di un nuovo CCNL per il comparto Scuola Finalizzato a Riordinare le disposizioni contrattuali per il personale dei comparti di contrattazione Scuola e Area V della Dirigenza.

DDL LA BUONA SCUOLA Pensioni: il sistema pre-fornero Anzianità Età non inferiore a 60 anni e 36 anni di contribuzione entro il 31.12.2011 61 anni e 35 anni di contribuzione entro il 31.12.2011 (Quota 96) 40 anni di contribuzione a prescindere dall età anagrafica entro il 31.12.2011 Vecchiaia Chi entro il 31/12/2011 ha maturato i requisiti per l accesso al pensionamento vigenti prima della riforma operata dal D.L. 201/2011 e compie i 65 anni entro il 31/08/2014 dovrà essere collocato d ufficio (salvo trattenimento in servizio). 65 anni di età per gli uomini, 61 anni di età per le donne, con almeno 20 anni di contribuzione, se posseduti entro la data del 31.12.2011 (15 per chi è in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1992).

DDL LA BUONA SCUOLA Pensioni: il sistema Fornero Anticipata Personale femminile: 41 anni e 6 mesi di contributi entro il 31.12.2015 Personale maschile: 42 anni e 6 mesi di contributi entro il 31.12.2015 Vecchiaia Personale maschile e femminile: 66 anni e 3 mesi compiuti entro il 31.08.2015 per il collocamento d ufficio Personale maschile e femminile: 66 anni e 3 mesi compiuti entro il 31.12.2015 con almeno 20 anni di anzianità contributiva

C era una volta la buonuscita TFS Legge 152/1968 art. 11 DPR 1032/1973Artt. 37 e 38

Poi venne la privatizzazione del rapporto di lavoro pubblico Legge 421/1992 art. 2 D.Lgs. 29/1993

TFS - TFR L illegittima trattenuta del 2.5% TFS DPCM 1999 TFR 9,60% CON TRATTENUTA DEL 2,5% ASSUNTI PRIMA DEL 15.05.2000 6,91% SENZA TRATTENUTA DEL 2,5% ASSUNTI DOPO IL 15.05.2000

Fonti normative TFS-TFR: Decreto legislativo 29/1993, avvio del processo di privatizzazione del rapporto di lavoro del pubblico impiego; D.P.C.M. 20.12.1999: Trattamento di fine rapporto e istituzione dei fondi pensione dei pubblici dipendenti (entrato in vigore il 15 maggio 2000, termine discriminante per il regime TFS/TFR); Decreto legislativo 165/2001, testo unico pubblico impiego che rende operativo il D.Lgs. 29/1993; nel 3 comma si prevede che, per il principio della parità retributiva, per garantire la medesima retribuzione tra chi in regime di TFS si vede versato dallo Stato il 7,10% (ma versa di tasca propria il 2,5%) e i nuovi assunti in regime di TFRche sivedonoversaremenodaldatoredilavoro/stato,ovveroil6,91 %,ma non sono più obbligati a versare il 2,5% e che, pertanto, si ritroverebbero con una maggiore retribuzione, si attui una diminuzione della retribuzione lorda in misura pari al contributo previdenziale obbligatorio soppresso (sempre il 2,5%) ed un contestuale recupero, in misura pari alla riduzione, attraverso un incremento figurativo ai fini previdenziali prevedendo una specifica clausola in contrattazione. Ad oggi però nei contratti degli ultimi anni non vi è nulla di tutto questo e i lavoratori continuano a pagare il 2,5%.

Fonti normative TFS-TFR: Legge 122/2010, legge famosa che avrebbe fatto passare il regime di TFS a TFR per tutti; dal primo gennaio 2011, tutti coloro che erano in regime di TFS devono passare in regime di TFR, anche gli assunti prima del 2000: il 2,5% di contributo previdenziale obbligatorio di fatto lo pagano tutti. Sentenza Corte Costituzionale 223/12, che annulla il passaggio da TFS a TFR; Legge 228/2012 (legge di stabilità) si adegua alla sentenza ma solo per i giudici Nota MEF n. 157 08.11.12; nessun accantonamento delle somme verrà effettuato Messaggio Inps 09.11.12 di risposta; blocco delle liquidazioni in mancanza di risorse finanziarie Legge stabilità 2014 (che interviene circa il rinvio della liquidazione).

TFS - TFR TFS TFR Assunti ante 31 dicembre Assunti post 31 dicembre 2000 (o in regime di TFS che hanno optato, dal 2005 in poi, per il fondo Espero) 7,10% datore 4,41% datore 9,60%di cui 6,91%di cui 2,5% lavoratore 2,5% lavoratore Sentenza Corte costituzionale n. 223 ottobre 2012: dichiara incostituzionale la trattenuta del 2,5% in regime di TFR Diffida: per recuperare Diffida: per recuperare la differenza tra il 9,60% non più versato e il 6,91% temporaneamente versato nel periodo gennaio 2011- ottobre2012 nella misura del 2,69% (9,60-6,91=2,69%) la riliquidazione del TFR versato per gli ultimi 10 anni nella misura del 5% (2,5 trattenuto + 2,5 non versato) 2011-2012 TFS 2004-2014 TFR 5.000 per il ricalcolo della liquidazione 20.000 tra liquidazione, accantonamento e ritenute

BLOCCO 2010-2012 Una tantum 2010-2011 PROROGA AL 2013 ESTENSIONE AL 2014 FERMO dal 2009 al 2017 l indennità di vacanza contrattuale IL MERITO e la VALUTAZIONE Blocco scatti stipendiali DOCENTI NEO-ASSUNTI 2011-2012, RETRODATATI 2010 PERSONALE DOCENTE-ATA NEO-ASSUNTO 2014-2016 CONGELATO PRIMO GRADONE 3-8 ANNI NELLA RICOSTRUZIONE DI CARRIERA RINNOVO CCNL POST 2009 Fine scatti e sistema della performance

IL MERITO e la VALUTAZIONE Decreto legislativo 29/1993 Decreto legislativo 165/01 Decreto legislativo 150/09 Legge 122/10 Decreto Interminist. n. 3 14.01.2011 Intesa Confederale 04.02.2011 Atto di indirizzo ARAN 18.02.2011 Legge 106/2011 CCNL 4.08.2011 Legge 183/11 Legge 35/12 Atto di indirizzo ARAN 03.05.12 Sentenza Consulta 223/12 Nota MEF N. 157 8.11.12 Messaggio Inps 9.11.12 CCNL 13.03.2013 D.P.R. 122/2013 Disegno di Legge Stabilità 2014

IL MERITO e la VALUTAZIONE

IL MERITO e la VALUTAZIONE

IL MERITO e la VALUTAZIONE

IL MERITO e la VALUTAZIONE lo stanziamento del MOF ha avuto il seguente andamento nel tempo 2010/2011-1.480 milioni 2011/2012-1.432 milioni 2012/2013-924 milioni 2013/2014-984 milioni 2014/2015 e ss. - 1.041 milioni il 15 giugno è stato firmato l'accordo all'aran con i sindacati per quanto riguarda il pagamento degli scatti stipendiali del 2012. Vediamo a quanto ammonta l'aumento per ogni profilo. Tra 100 e 150 euro lordi. Saranno pagati anche gli arretrati. 1. il pagamento degli scatti di anzianità per chi li ha maturati nel 2012 2. il pagamento degli arretrati con decorrenza gennaio 2013 3. i riconoscimento ai fini giuridici dell'anzianità della pensione dell'anno 2012 per il personale ATA, per il quale saranno pagate le posizioni economiche fino ad agosto 2014. Resta fuori il 2013 per il calcolo dell'anzianità.

IL MERITO e la VALUTAZIONE Dei 984 Mln euro del MOF relativo all a.s. 2013/14, a seguito dell intesa con i sindacati del comparto scuola del 26 novembre 2013 sono stati assegnati alle istituzioni scolastiche 521 M ln euro Ne sono stati accantonati 463 Mln euro, in attesa della sessione negoziale, per il recupero degli scatti 2012.

Il grande bluff della buona scuola Negli ultimi cinque anni sono stati sottratti una media di 60 euro al mese dalla busta paga dei dipendenti scolastici: quelli che corrispondono alla sparizione dell indennità di vacanza contrattuale. Tanto che il costo dell inflazione certificata che negli ultimi sei anni è stata di 4 punti superiore agli aumenti di stipendio previsti dal CCNL 2006-2009. Lo stipendio di chi opera nella scuola ha perso sempre più terreno, tanto che lo scorso anno i docenti e il personale Ata della hanno percepito ancora meno del precedente: nel 2012 la media si è attestava a 29.548 euro annui, quindi 80 euro più. Il danno è stato ora prolungato fino al 2018, attraverso il comma 255 della Legge 190/2014, entrata in vigore dal 1 gennaio 2015. Ed è diventato tale per essere annullato lo Stato dovrà restituire ad ogni lavoratore non meno di 10mila euro

RICOSTRUZIONE DI CARRIERA Ricostruzione di carriera per il personale docente/ata di ruolo RICOSTRUZIONE DI CARRIERA AI SENSI DEL T.U. DECRETO 297/94 CON RICONOSCIMENTO DEL SERVIZIO PRE-RUOLO PER INTERO PER I PRIMI QUATTRO ANNI AI FINI GIURIDICI ED ECONOMICI E PER LA RIMANENTE PARTE NELLA MISURA DI 2/3 AI FINI GIURIDICI 1/3 AI SOLI FINI ECONOMICI. CALCOLO DELLA RICOSTRUZIONE DI CARRIERA NON IN MISURA COMPLETA POSSIBILITA DI RECUPERO DELLA POSIZIONE ECONOMICA E STIPENDIALE COMPLETA VIOLAZIONE DELLA DIRETTIVA COMUNITARIA CON DISCRIMINAZIONE TRA PERSONALE PRECARIO E DI RUOLO RICORSO PER IL RICONOSCIMENTO GIURIDICO (PRESCRIZIONE 10 ANNI) ED ECONOMICO (PRESCRIZIONE 5 ANNI)

Ricostruzione di carriera 1. La ricostruzione carriera docenti è un istituto contrattuale che serve per far valutare il servizio pre-ruolo. 2. Il principale riferimento normativo è l articolo 48 del T.U Decreto Legislativo 297 / 94. 3. La competenza a predisporre il relativo atto è dal 1/9/2000 del Dirigente Scolastico. 4. Si può richiedere la ricostruzione carriera docenti solo dopo aver superato il periodo di prova, 5. I suoi effetti decorrono dalla conferma in ruolo (primo settembre dell anno successivo a quello dell immissione in ruolo).

Orario sportello telefonico di consulenza: Dal Lunedì al Venerdì ore 8:30/18:30 Settore Amministrativo amministrazione@anief.net Tel. +39 091 516327 Fax +39 091 6701396 Settore Consulenze segreteria@anief.net Tel. +39 091 7098355 (4 linee) Fax +39 091 6455845 Settore Contenzioso contenzioso@anief.net Settore Formazione formazione@anief.net Tel. + 39 091 593327- Fax + 39 091 484698