Tutela della Biodiversità nel parco Regionale dei Castelli Romani Cronoprogramma e Quadro Economico
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Indice generale 1 PREMESSA... 3 2 DESCRIZIONE DELLE COMPONENTI DEL PROGETTO PER LA CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ.... 4 2.1 CENTRO DI COORDINAMENTO CONTROLLO E MANUTENZIONE.... 4 2.2 RETE DI SONDE E STAZIONI FISSE.... 5 2.3 BAT DETECTOR PORTATILE.... 5 2.4 SONDA MOBILE.... 5 2.5 SOFTWARE DI GESTIONE E PUBBLICAZIONE WEB DEI RISULTATI.... 6 2.6 FORMAZIONE DEGLI OPERATORI E ADDETTI AL SISTEMA.... 8 2.7 ATTIVITÀ SEMINARIALE, MONITORAGGIO DELLE SPECIE, PRODUZIONE DI MATERIALE DIDATTICO.... 8 3 PROGRAMMA DEI LAVORI... 9 4 QUADRO ECONOMICO... 10 2
1 Premessa Il presente documento riassume le principali componenti del progetto per la tutela della biodiversità, la cui descrizione di dettaglio è fornita nella relazione tecnica. Lo scopo del documento è quello di stabilire la durata temporale dell intero progetto, alcune attività di ricerca e manutenzione potranno protrarsi oltre il primo anno ma non oltre i 26 mesi dall inizio delle attività. 3
2 Descrizione delle componenti del progetto per la conservazione della biodiversità. 2.1 Centro di coordinamento controllo e manutenzione. Il sottosistema di supervisione costituisce il nucleo centrale del sistema verso il quale dovranno confluire i dati trasmessi dalla rete di monitoraggio. Le stazioni, composte da varie tipologie di sensori collegati ad una centralina elettronica, effettuano le misurazioni previste, le registrazioni o le riprese video, le elaborano localmente per stimare eventuali valori medi o grandezze derivate e, infine, memorizzano temporanea mente i dati fino al momento della loro trasmission e verso il sottosistem a di supervision e. Il centro di Centralina Allarme Allarme Allarme Centro di Controllo Supervisione si compone (come descritto nella Relazione Tecnica) di alcuni server per le pubblicazioni web, di almeno una postazione di lavoro, di strumenti didattici per la proiezione dei dati e dalla strumentazione per la connessione con le stazioni. 4
2.2 Rete di sonde e stazioni fisse. Il progetto per la tutela della biodiversità prevede l installazione di alcune stazioni di rilevamento fisse, tali installazioni dovranno risultare completamente autonome sia dal punto di vista dell alimentazione che della trasmissione dati con il centro di controllo come descritto in dettaglio nella relazione tecnica. I siti che saranno oggetto del monitoraggio fisso sono i seguenti: - Lago Albano. - Lago di Nemi. I dettagli progettuali, le monografie dei siti individuati e le caratteristiche tecniche della strumentazione che dovrà essere fornita sono contenuti negli allegati Dettagli Tecnici e Monografie, Relazione Tecnica. Le sonde dovranno essere in grado di campionare le seguenti grandezze: Temperatura, Conducibilità, ph, Potenziale Redox, Torbidità, Clorofilla, Ossigeno disciolto, Cloruri, Ammonio, Nitrati come descritto nella relazione tecnica. Le stazioni dovranno prevedere l installazione di uno denominato bat detector anch esso autonomo sia dal punto di vista dell alimentazione che della trasmissione dati con il centro di controllo. 2.3 Bat detector portatile. La fornitura dovrà comprendere un bat detector completo di datalog (unità di acquisizione e riproduzione dati palmare) in grado di svolgere i compiti di alimentazione, memorizzazione e fruizione immediata dei dati. 2.4 Sonda Mobile. Molti dei siti che dovranno essere monitorati si trovano lungo corsi d acqua con presenza non costante o comunque non sufficiente a garantire la possibilità di istallazioni fisse. Per questo motivo e per garantire la possibilità di intervento dinamica si è deciso di dotare il sistema di 5
una sonda portatile completa di datalog (unità di acquisizione e visualizzazione dati palmare, stagna) in grado di svolgere i compiti di alimentazione, memorizzazione e visualizzazione immediata dei dati. La sonda mobile sarà inoltre utilizzata per realizzare profili di profondità nei bacini lacustri. 2.5 Software di gestione e pubblicazione web dei risultati. Tale software ha fondamentalmente il compito di permettere la visualizzazione dei dati misurati dai sensori delle varie stazioni di monitoraggio e di gestire le principali caratteristiche di raccolta ed elaborazione dati delle centraline elettroniche presenti nei siti. Il SW stesso dovrà essere caratterizzato, da una semplice interfaccia web e da moduli scalabili e facilmente configurabili a seconda delle esigenze e dei profili assegnati ai diversi utenti. L'architettura del software dovrà essere progettata secondo il seguente schema: Figura 1. Architettura Software 6
Tutte le funzionalità richieste al sistema di supervisione dovranno essere realizzate attraverso l utilizzo di moduli software residenti sul server applicativo, alcuni dei quali di utilità generale: Modulo Core, che dovrà implementare il framework base dell applicazione del centro di controllo dovrà fornire tutte le librerie di funzionalità per permettere la gestione centralizzata delle procedure standard. Modulo Batch, che dovrà implementare il modulo preposto alla gestione della connessione e dell accesso al database. Modulo Web Presentation, che dovrà implementare la visualizzazione e l editing dei dati immagazzinati nel database mediante un qualunque Internet Browser e costituire, quindi, la vera e propria interfaccia utente del sistema. Dovrà prevedere le procedure per il logging e la profilazione utenti, con la relativa gestione dinamica dei permessi di accesso alle aree amministrative del sistema, le procedure per la visualizzazione e la stampa dei dati (statistici, storici e di dettaglio, per singole stazioni o per gruppi, mediante opportuni filtri), le procedure, ad accesso limitato, per l editing dei dati di configurazione dei parametri del sistema di raccolta dati e delle singole stazioni, un modulo per la ricerca delle singole stazioni per id, nome, luogo di vicinanza, stato. Modulo Setup, che dovrà implementare le funzionalità di configurazione da remoto dei parametri del sistema e delle singole stazioni. Modulo Comm, rappresenterà il modulo dedicato alla collezione e storicizzazione automatica dei dati raccolti dalle singole stazioni. Tale modulo dovrà gestire i protocolli di comunicazione da e verso le stazioni, il download dei file di dati, la possibilità di memorizzazione di immagini o audiovisivi, il parsing dei file di dati e la generazione di appropriati metadati, il confronto dei dati ricevuti con i valori di soglia registrati su db, per ogni singola stazione, il controllo e la gestione del cambio di stato delle stazioni con dati oltre i limit, eventuali controlli di coerenza e di corretta formattazione dei dati. 7
Modulo Analysis, che rappresenterà il modulo preposto alla gestione di algoritmi di elaborazione statistica e storica dei dati raccolti ed immagazzinati sul database, implementerà algoritmi di elaborazione statistica e per il calcolo di parametri derivati. Modulo Alarm, che rappresenterà il modulo dedicato alla gestione delle varie tipologie di allarme (sms, mail) verso gli operatori censiti sul database. L'intera applicazione, dovrà essere realizzata nel pieno rispetto dei pattern architetturali più diffusi per la realizzazione di interfacce grafiche e software object-oriented, primo fra tutti il Model-View-Controller (pattern MVC). Il pattern si basa infatti sulla separazione dei compiti fra i componenti software che interpretano tre ruoli principali: - il model contiene i dati e fornisce i metodi per accedervi; - il view visualizza i dati contenuti nel model; - il controller riceve i comandi dell'utente (in genere attraverso il view) e li attua modificando lo stato degli altri due componenti. 2.6 Formazione degli operatori e addetti al sistema. La manutenzione delle sonde, la capacità di effettuare campionamenti con la sonda portatile, la supervisione del sistema e la capacità di lettura dei dati dovranno essere oggetto di un corso di formazione per il personale del parco regionale che dovrà provvedere a gestire il sistema di monitoraggio. 2.7 Attività seminariale, monitoraggio delle specie, produzione di materiale didattico. Il sistema di monitoraggio avrà lo scopo di coadiuvare un azione di monitoraggio degli ambienti acquatici fruiti dalle specie in oggetto di tutela, le attività di studio e produzione di elaborati saranno distribuite sui tre anni di attività del progetto. 8
3 Programma Dei Lavori 9
4 Quadro economico Di seguito vengono indicati i costi previsti dal programma di lavoro. In particolare, fra le voci di costo sono state indicate anche quelle previste per lo svolgimento dell attività di coordinamento effettuato dall Ente Parco stesso attraverso il proprio personale. Tale attività oltre a coordinare è finalizzata alla supervisione e al monitoraggio sullo stato di avanzamento dei lavori e soprattutto sul raggiungimento degli obiettivi di progetto previsti. ATTIVITÀ Consulenza nel campo della ricerca e dello sviluppo (CPV: 73200000) 159.072,50 Sistema di monitoraggio dell'ambiente (CPV:90711500,90714300) 143.427,50 SOMMANO TOTALE 302.500,00 SOMME A DISPOSIZIONE DELL'AMMNISTRAZIONE Consulenza e supporto al RUP (incluso IVA 20%) 4.800,00 Spese di Pubblicazione e versamento autorità vigilanza (incluso IVA) 4.221,00 IVA 20% su A 60.500,00 Consulenza per redazione dello Studio di fattibilità del progetto "Tutela della 47.979,00 Biodiversità nel parco Regionale dei Castelli Romani" incluso IVA 20% SOMMANO TOTALE 117.500,00 TOTALE PROGETTO 420.000,00 10