UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI URBINO CARLO BO Il mese dell alta formazione 2012-2013 Strumenti per la ricerca bibliografica ed elementi di bibliometria Dott.ssa Marcella Peruzzi Servizio Sistema Bibliotecario d Ateneo
LE FONTI PER LA RICERCA BIBLIOGRAFCA Monografie (libri): pubblicazioni non periodiche, in uno o più volumi, caratterizzate da titolo, autore, luogo e data di edizione in cui in genere è trattato un argomento specifico. Periodici (riviste): pubblicazioni che escono, con cadenze non sempre regolari e per un arco di tempo indefinito, con fascicoli dotati di numerazione e data progressiva, che presentano articoli di contenuto informativo redatti da più autori Banche dati bibliografiche: collezione organizzata di citazioni bibliografiche (record bibliografici) formati da vari campi (tra cui autore, titolo e descrittore) World Wide Web (www): risorsa dalle enormi potenzialità, ma che presenta il problema della valutazione delle fonti
COME DISCRIMINARE TRA LA LETTERATURA SCIENTIFICA O DIVULGATIVA? Schema di riferimento per la letteratura scientifica: riassunto abstract (sintesi degli obiettivi e dei risultati di un lavoro) introduzione (si presenta l oggetto di studio e ciò che è stato detto in letteratura sull argomento) metodologia (descrizione dettagliata della ricerca) conclusioni (risultati discussi alla luce del quadro teorico illustrato nell introduzione) bibliografia (lista completa delle fonti utilizzate nella ricerca)
COME E DOVE TROVARE CIÒ CHE SI CERCA Per cercare documentazione su un argomento di cui non conosco nulla, quali strumenti ho a disposizione? Cataloghi banche dati motori di ricerca
CATALOGHI il catalogo soddisfa le esigenze di comunicazione e di informazione mettendo in contatto l utente con il patrimonio librario. Il catalogo fotografa la collezione di documenti fisici di una o più biblioteche, indicando dove recuperarli. Locali: OPAC Provincia PU Sebina YOU AtoZ (periodici elettronici) Nazionali: SBN ACNP (periodici) Internazionali: Worldcat
BANCHE DATI Le banche dati possono essere: o settoriali o multidisciplinari o gratuite o a pagamento (è possibile configurare il proxy) o correnti o retrospettive o solo bibliografiche o full text Consentono strategie di ricerca avanzate con possibilità di filtrare i risultati, di impiegare termini di linguaggio controllato, operare collegamenti tra descrittori, autori ecc.; utilizzare gli operatori booleani: o AND [indica gli elementi comuni a due o più insiemi: titolo = Semiotica and autore = Eco] o OR [indica gli elementi comuni e non comuni a due o più insiemi: titolo = Semiotica or autore = Eco] o NOT [indica gli elementi non comuni fra due o più insiemi: titolo = Semiotica not autore = Eco] Per individuare e consultare le banche dati acquistate dall Ateneo servirsi della pagina web del SSBA
MOTORI DI RICERCA Google Scholar: offre un modo semplice per effettuare un'ampia ricerca sulla letteratura accademica, si possono effettuare ricerche tra molte discipline e fonti: documenti approvati per la pubblicazione, tesi, libri, abstract e articoli di case editrici accademiche, ordini professionali, database di studi non ancora pubblicati, università e altre organizzazioni accademiche. possibilità di ricerche avanzate possibilità di filtrare i risultati alcuni documenti a testo pieno (full text)
VALUTAZIONE DELLA PRODUZIONE SCIENTIFICA Valutazione qualitativa: peer-reviewing (validazione degli editori, anche OA, vs pubblicazione libera in rete) Valutazione quantitativa: mira a estrapolare le relazioni quantitative tra i documenti, basandosi principalmente sull analisi quantitativa delle citazioni bibliografiche
BIBLIOMETRIA Scienza che utilizza tecniche matematiche e statistiche per: Analizzare modelli di distribuzione delle pubblicazioni scientifiche Verificare il loro impatto all interno delle comunità scientifiche Presupposti: Chi cita riconosce l eredità ricevuta da chi l ha preceduto Il numero di citazioni è un indicatore dell impatto di un articolo all interno della comunità scientifica di riferimento
BIBLIOMETRIA CENNI STORICI 1927 i coniugi Gross classificano i periodici in funzione del numero di citazioni ricevute al fine di una consapevole politica degli acquisti Eugene Garfield 1955 Citation Indexes for Sciences 1960 fondazione dell Institute for Scientific Information (ISI) che produrrà: 1964 Science Citation Index 1972 Social Science Citation Index 1978 Arts & Humanities Citation Index
BIBLIOMETRIA IMPACT FACTOR Garfield: Irving H. and I created the Journal Impact Factor to help select additional source journals. Per molte biblioteche ha rappresentato un supporto alle strategie di politica degli acquisti, poi è subentrato un uso valutativo dei ricercatori per distribuire i finanziamenti IF: misura la frequenza con cui l articolo medio (the average article) di una rivista è citato in un dato anno dagli articoli pubblicati nei due anni precedenti sul gruppo di riviste selezionate dall ISI per l indicizzazione. Il numero che esprime l IF è il risultato di un rapporto tra citazioni ricevute e articoli recenti citabili Immediacy index: stima della velocità con cui l articolo medio della rivista viene citato; calcolato dividendo il numero di citazioni che la rivista riceve in un anno per il numero di articoli pubblicati in quello stesso anno Cited half life: stima dell età media degli articoli citati
BIBLIOMETRIA IMPACT FACTOR Critiche: Solo conteggio delle citazioni a prescindere dal tenore e dal contenuto delle stesse Campione di riviste selezionate da ISI (e non monongrafie) IF condizionato da fattori che non hano nulla a che vedere con la qualità dei contenuti (errori, editori che selezionano autori che citano le loro riviste, reviews molto citate anche se non apportano contributo originale) Si parla di articolo medio, ma in una stessa rivista ci sono articoli buoni e meno buoni: circolo vizioso a. I ricercatori ambiscono a pubblicare in riviste a forte impatto b. esse possono selezionare i lavori migliori esercitando un drastico controllo di qualità su un numero maggiore di aspiranti autori c. i lavori usciti sulle riviste a forte impatto, di qualità mediamente elevata, sono più citati di quelli su riviste a impatto basso
BIBLIOMETRIA - STRUMENTI Banche dati citazionali: analizzano le relazioni quantitative tra documenti citati e documenti citanti al fine di misurare il tasso di ricezione dei primi e disegnare, sulla base della frequenza con cui i documenti affini sono accorpati nelle bibliografie di un certo numero di articoli, il perimetro bibliometrico delle discipline e dei fronti attivi di ricerca scientifica. Finalità: identificare i settori trainanti della ricerca, i gruppo più forti, gli scienziati più meritevoli, le aree di sviluppo e quelle di stagnazione. Google utilizza lo stesso parametro : le pagine più linkate sono considerate le più rilevanti e tra queste vengono prima le pagine linkate da siti a loro volta molto linkati (success breeds success) (De Bellis 2005)
BIBLIOMETRIA - STRUMENTI Indice H: creato nel 2005 da Jorge E. Hirsch quantifica l impatto del lavoro degli scienziati basandosi sia sul numero delle loro pubblicazioni, sia sul numero di citazioni ricevute. Tentativo di trovare un indicatore che equilibrasse e rendesse comparabili autori molto prolifici, ma con un basso numero di citazioni per articolo e studiosi meno produttivi, ma con un alto rapporto citazione/articolo. Un ricercatore ha un indice h di 50 se ha 50 articoli con almeno 50 citazioni ciascuno o Non include le autocitazioni o Si può calcolare sia per il singolo ricercatore sia per il gruppo di ricerca o Penalizzati ricercatori con vita lavorativa breve o o Non esamina il contesto della citazione Non distingue articoli pubblicati da un singolo autore e quelli scritti da un gruppo di ricercatori Contemporary h-index: normalizza i valori in base all età degli articoli e assegna un peso maggiore alle pubblicazioni più recenti: 4 * citazioni / (1+età accademica)
BANCHE DATI CITAZIONALI Web of Science Ca. 11.500 riviste dal 1970, backfiles dal 1901, con rigorosi cretieri di selezione delle riviste Difficile operare disambiguazione degli autori Non ci sono i documenti pubblicati in Open Archives Scarsa copertura per le Scienze Umane e Sociali Scopus Ca. 16.500 riviste (alcune anche secondarie no IF) Maggiore copertura per le Scienze Sociali e per l area Europea ed asiatica Migliore possibilità di disambiguare gli autori Indicizzate anche alcune monografie e collane Sulla base dei suoi dati è stato realizzato Scimago Journal & Country rank (2007) Publish or Perish Gratuito sulla base dei dati di Google Scholar Nessun limite linguistico e geografico Non solo riviste: google books, letteratura grigia, siti web, Open Archives Non permette disambiguazione degli autori Fonti e copertura temporale ignote Indici instabili e non sempre chiari
OPEN ACCESS CHE COS È Crisi dei prezzi: tra 1975 e 1995 costo delle riviste è cresciuto a un tasso superiore di oltre 300 punti percentuali rispetto al tasso d inflazione; incremento medio annuo del 7,6%; mercato anelastico e in mano a pochi, enormi, gruppi editoriali che lo gestiscono in oligopolio Movimento OA: processo di creazione, gestione e disseminazione dei risultati delle ricerche accademiche finanziate con denaro pubblico e privato. Finalità: garantire una migliore comunicazione della conoscenza al più ampio numero di persone Suber: Open access literature is digital, on line, free of charge and mostly free of copyright and licensing restrictions
OPEN ACCESS CHE COS È Dichiarazione di Messina (2004): La nostra missione di disseminazione della conoscenza è incompleta se l informazione non è resa largamente e prontamente disponibile alla società. Occorre sostenere nuove possibilità di disseminazione della conoscenza, non solo attraverso le modalità tradizionali, ma anche e sempre più attraverso il paradigma dell accesso aperto via internet. Definiamo l accesso aperto come una fonte estesa del sapere umano e del patrimonio culturale che siano stati validati dalla comunità scientifica. Se il diritto d accesso conferito dall autore ai propri lettori è gratuito, irrevocabile e universale, la paternità autoriale del lavoro deve sempre essere correttamente e precisamente attribuita
LE STRATEGIE PER FAVORIRE L OPEN ACCESS 2002 manifesto della Budapest Open Access Initiative (BOAI): atto costitutivo del movimento OA che indica due strategie complementari: Green Road: l autoarchiviazione da parte degli studiosi di articoli preprint o postprint in archivi aperti istituzionali o disciplinari SHERPA/ROMEO database specializzato nell analisi delle politiche di copyright adottate dai principali editori rispetto all autoarchiviazione di articoli sul web e in OA. Gold Road: pubblicare Open Access Journals che garantiscano la peer review e presentino un modello di sostenibilità economica, nessun costo di abbonamento, ma article processing charge Directory of Open Access Journals (DOAJ) indicizza riviste scientifica in OA, sottoposte a peer-review (ca. 9.000) PLEIADI La piattaforma nazionale per l'accesso centralizzato alla letteratura scientifica depositata negli archivi aperti italiani, istituiti e gestiti da università ed enti di ricerca The Public Library of Science (PLoS) produce alcune riviste con l IF più alto nei rispettivi campi.
I VANTAGGI DELL OPEN ACCESS Le politiche OA servono a garantire l utilizzo e il riutilizzo dei risultati della ricerca Le politiche OA si applicano a tutte le ricerche che beneficiano di finanziamenti pubblici L accesso aperto migliora la qualità, la pertinenza, l accettabilità e la sostenibilità dei risultati dell innovazione L accesso aperto ai dati riduce la necessità di duplicazione delle attività di ricerca, accellera il progresso scientifico e contribuisce alla lotta contro le frodi scientifiche La conservazione dei risultati della ricerca scientifica risponde all interesse pubblico Darnton: OA migliora lo stato della conoscenza e avvicina i cittadini al mondo accademico
BIBLIOGRAFIA M. Guerrini, La biblioteca spiegata agli studenti universitari, Milano, 2012 E. Garfield, The history and meaning of the journal impact factor, JAMA, 2006, 291(1), pp. 90-93. SlidesINTRODUZIONE ALLA BIBLIOMETRIA Nicola De Bellis Università di Modena e Reggio Emilia, 2010, A. Baccini, Valutare la ricerca scientifica: uso e abuso degli indicatori bibliometrici, Bologna 2010 T. Piazzini, Gli indicatori bibliometrici: riflessioni sparse per un uso attento e consapevole, JLIS, vol. 1 (1), 2010 M. Guerrini, Gli archivi istituzionali: open access, valutazione della ricerca e diritto d autore, Milano, 2010