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Premessa. Entrate tributarie

-5% -10% -15% -20% -25% -30%

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Entrate Tributarie Internazionali Ottobre 2010 Ufficio 3 - Consuntivazione, previsione ed analisi delle entrate Numero 22 Dicembre 2010

SOMMARIO Premessa... 3... 3... 4 Analisi per Paese... 5 Francia... 5 Germania... 6 Irlanda... 6 Portogallo... 6... 7 Tabelle e grafici riepilogativi... 9 FONTI Francia: Ministère du Budget, des comptes publics, de la fonction publique et de la réforme de l'état. Germania: Bundesministerium der Finanzen. Regno Unito: HM Treasury. Irlanda: Department of Finance. Italia: Ministero dell Economia e delle Finanze, Dipartimento delle Finanze. Portogallo: Ministério das Finanças e da Administraçào Pùblica. : Ministerio de Economía y Hacienda. Entrate Tributarie Internazionali Responsabile: Sabatino Alimenti A cura di: Salvatore Ferrante Ministero dell Economia e delle Finanze Dipartimento delle Finanze Direzione Studi e Ricerche Economico-Fiscali Ufficio 3 - Consuntivazione, previsione ed analisi delle entrate Via Pastrengo, 22-00185 Roma Tel. +39 06 47604200/1/2/3 Fax +39 06 50171830 Internet: http://www.finanze.it E-mail: dpf.segreteriauef@finanze.it 2

Premessa Le informazioni diffuse con i Bollettini mensili sulle entrate tributarie di Francia, Germania, Irlanda, Portogallo, Regno Unito e, pubblicati sui portali web istituzionali dalle Amministrazioni che le gestiscono, consentono di effettuare una analisi dell andamento complessivo e comparato del gettito tributario. I dati pubblicati da ciascun Paese, diversi per livello di dettaglio o di aggregazione, per classificazione e struttura delle imposte, non sono oggetto di alcuna operazione di riclassificazione, che sarebbe in realtà necessaria per effettuare confronti su valori assoluti o su specifiche fattispecie impositive. Lo scopo di questo report, infatti, è solo quello di fornire una visione immediata, per ciascuno dei Paesi oggetto di osservazione, dei tassi di variazione tendenziale del gettito tributario del settore statale e di quello dell imposta sul valore aggiunto. La tipologia di indagine adottata, grazie alla omogeneità temporale dei dati rilevati per ciascun Paese, rende coerentemente confrontabili i rispettivi tassi di variazione tendenziale. L analisi dei dati relativi alle entrate tributarie dei primi dieci mesi del 2010, e del loro andamento tendenziale, consente di fare alcune brevi considerazioni: tassi di variazione positivi per Francia (+20,9%) Portogallo (+4,6%), Regno Unito (+9,1%) e (+10,8%); sempre positivo nel 2010 il tasso di variazione del gettito per la Francia; settimo rialzo consecutivo del tasso di variazione per la Germania; negativo da inizio anno il tasso di variazione del gettito per l Irlanda (-5,4%); crescita del tasso di variazione del gettito cumulato, rispetto al periodo precedente, per Francia (+0,4 punti percentuali), Germania (+0,3 punti percentuali), Irlanda (+1,1 punti percentuali), e Portogallo (+1,3 punti percentuali). 30% 20% 10% 0% -10% -20% -30% andamento mensile cumulato 2010 gen feb mar apr mag giu lug ago set ott Francia Germania Irlanda Italia Portogallo Regno Unito 3

I dati relativi ai primi dieci mesi dell anno mostrano una sempre maggiore stabilizzazione dei tassi di variazione cumulati; se si escludono la (+10,8%), che ha fatto registrare una flessione di -2,6 punti percentuali rispetto al periodo gennaio-settembre (-13,4%), l Irlanda (-5,4%), con una crescita di +1,1 punti, ed il Portogallo (+4,6%) con un rialzo di +1,3 punti, gli altri Paesi mostrano delle oscillazioni del tasso di variazione, rispetto al periodo precedente, pari o inferiori a 0,4 punti percentuali. Permangono forti differenze tra i tassi di variazione dei singoli Paesi: si va dal -5,4% dell Irlanda al +20,9% della Francia, con una differenza di oltre 26 punti percentuali, passando per il 10,8% della ed il +9,1% del Regno Unito. Si osservano, inoltre, Paesi con valori positivi (Francia) o negativi (Irlanda) da inizio anno. La ragione di tali andamenti discordanti è da ricercare nelle differenti evoluzioni subite dal gettito nell anno precedente, in conseguenza della crisi economica e di manovre atte a contrastarne gli effetti. I Paesi che nel 2009 hanno subito le perdite di gettito più consistenti sono quelli che nell anno in corso fanno registrare i tassi di variazione più elevati poiché, per il calcolo degli stessi, viene utilizzato come termine di riferimento un anno in cui il gettito è stato particolarmente basso. La Francia, nei primi dieci mesi dell anno, ha fatto registrare una crescita del gettito del +20,9% rispetto allo stesso periodo del 2009, da attribuire prevalentemente al consistente calo dei rimborsi (-20,4%); considerando il gettito a lordo dei rimborsi si ottiene un tasso di variazione cumulato pari a +5,9%. Le informazioni fornite dalla Francia con il Bollettino mensile di Ottobre 2010, esposte nella relativa sezione, attribuiscono agli effetti della riforma fiscale avviata nel 2010 circa l 80% dell aumento del gettito lordo. Per l Italia, nel 2009 il Paese con la perdita di gettito più contenuta in termini percentuali (-3,3%), il tasso di variazione del 2010 è negativo poiché calcolato utilizzando una base di confronto elevata. In altri termini, se l Italia nell anno precedente avesse subito delle perdite di gettito percentualmente paragonabili a quelle di altri Paesi, il tasso di variazione attuale sarebbe stato certamente positivo. Dall esame dei dati relativi all andamento del tasso di variazione del gettito IVA nel periodo gennaioottobre 2010 emergono le seguenti valutazioni: l Irlanda (-5,7%) è l unico Paese a presentare un tasso di variazione negativo, il 31 consecutivo; Francia (+1,2%), Germania (+1,5%) ed Italia (+3,9%) evidenziano delle crescite di +0,1 (Francia ed Italia) e +0,5 punti 75% 60% 45% 30% 15% 0% -15% -30% -45% andamento mensile cumulato 2010 gen feb mar apr mag giu lug ago set ott Francia Germania Irlanda Italia Portogallo Regno Unito 4

percentuali rispetto ai primi nove mesi dell anno; la (+44,8%) è il Paese che registra la contrazione più consistente rispetto al periodo gennaio-settembre (-12,3 punti percentuali); Italia (+3,9%), Portogallo (+12,3%) e Regno Unito (+21,1%) hanno un tasso di variazione positivo da inizio anno, sempre negativo quello dell Irlanda (-5,7%). Il tasso di crescita della (+44,8%) si contrae per il secondo periodo consecutivo evidenziando una flessione di -12,3 punti percentuali rispetto al periodo gennaio-settembre (+57,1%); anche Portogallo (+12,3%) e Regno Unito (+21,1%) mostrano delle flessioni rispetto al periodo precedente, benché di entità più ridotta (Portogallo -1,6 punti percentuali, Regno Unito -1,8). Stabile il tasso di variazione dell Irlanda (-5,7%) mentre crescono solo quelli di Francia (1,2%, +0,1 punti percentuali), Germania (1,5%, +0,5 punti percentuali) ed Italia (+3,9%, +0,1 punti percentuali); per quest ultimo Paese si tratta del sesto rialzo dell anno, il secondo consecutivo. Tassi di variazione particolarmente elevati, come quelli di (+44,8%), Regno Unito (+21,1%) e Portogallo (+12,3%), sono conseguenti all adozione di misure a sostegno dell economia; queste provocando una forte contrazione del gettito nel 2009 ne hanno determinato, all esaurirsi dei loro effetti, il ritorno a livelli ordinari nell anno in esame. Anche in questo caso, per le ragioni spiegate in precedenza relativamente al gettito tributario totale, l uso di un termine di paragone basso genera dei tassi di variazione particolarmente elevati. Nel caso specifico della, come meglio spiegato nel relativo paragrafo, l elevato livello dei tassi di variazione del gettito IVA è dovuto, oltre che alla forte contrazione dei rimborsi di imposta erogati nell anno in corso, anche alle consistenti maggiori entrate per differimenti dei termini di versamento concessi in anni precedenti. Analisi per Paese Francia Le entrate tributarie del periodo gennaio-ottobre ammontano a 284,4 miliardi di euro, contro i 269,2 del 2009. L incremento, pari a 13,2 miliardi, è prevalentemente dovuto alla contabilizzazione nel 2010 del gettito relativo al primo anno di applicazione del Contributo fondiario delle imprese e del Contributo sul valore aggiunto delle imprese, introdotti a seguito della riforma della Tassa professionale. Il gettito lordo dell IVA (142,0 miliardi), dell imposta sui redditi (49,6 miliardi) e dell imposta sulle società (38,1 miliardi) è in leggera crescita rispetto al 2009 mentre quello dell imposta sui prodotti petroliferi (11,8 miliardi) è sostanzialmente stabile. Imposta sul valore aggiunto Francia 0 50.000 100.000 150.000 200.000 250.000 300.000 5

Germania Il gettito tributario totale del mese di ottobre evidenzia una crescita del +3,0% rispetto allo stesso mese dell anno precedente; cumulando i primi nove mesi del 2010 si osserva un gettito di livello esattamente uguale a quello dello stesso periodo del 2009. In ottobre il gettito dell imposta sui salari ha subito un declino del -6,0%. L ammontare dei child benefits, finanziati con il gettito di tale imposta, è cresciuto del +9,5%, rispetto allo stesso mese del 2009, poiché la loro misura è stata incrementata a partire dal 1 gennaio 2010. A lordo di detti benefici, il tasso di variazione del gettito dell imposta sui salari è pari a -2,5%. Nel mese di ottobre il gettito dell imposta sui redditi societari è stato pari a -1,1 miliardi di euro, come già verificatosi nello stesso mese dell anno precedente, in parte per il consistente ammontare di rimborsi di imposta effettuato. Tra gennaio ed ottobre il gettito è cresciuto del +50,3%; tale risultato è un chiaro sintomo della forte ripresa economica che ha fatto salire i profitti delle imprese, in particolare per l incremento dell export. Il gettito dell IVA ha fatto registrare una crescita del +5,6% rispetto allo stesso mese del 2009. Ancora una volta il gettito dell IVA sulle importazioni, grazie alla vivacità del commercio con l estero, supera di più di un terzo (+36,2%) il risultato dell anno precedente. Un incremento dell ammontare dei pagamenti di IVA sulle importazioni fa crescere il livello dell imposta portata in deduzione dagli operatori nazionali e per tale ragione il gettito dell IVA sugli scambi interni subisce questo mese una contrazione del -2,6%. Imposta sul valore aggiunto Germania 0 100.000 200.000 300.000 400.000 500.000 Irlanda Il gettito tributario relativo dei primi dieci mesi dell anno ammonta a 24,7 miliardi di euro, 243 milioni in più (+1,0%) rispetto alle previsioni. Tale risultato può essere attribuito al surplus dell imposta sui redditi prodotti dalle società, il cui gettito nel periodo gennaio-ottobre è più alto delle previsioni di 473 milioni, che insieme a quelli più contenuti di IVA ed accise compensano ampiamente i 369 milioni di gettito in meno, rispetto alle previsioni, dell imposta sui redditi personali. Imposta sul valore aggiunto Irlanda 0 5.000 10.000 15.000 20.000 25.000 30.000 35.000 Il tasso di variazione del gettito tributario totale, rispetto all anno precedente, si attesta per i primi dieci mesi dell anno al -5,4%; sono confermate le previsioni di un gettito tributario complessivo in calo del -6,0% rispetto all anno precedente. Portogallo Il gettito tributario nei primi dieci mesi dell anno è cresciuto del +4,6% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, riflettendo un aumento delle imposte indirette del +9,2%; le imposte dirette fanno registrare un calo del -1,3%. 6

I principali fattori che hanno determinato l andamento del gettito delle imposte dirette sono stati: il calo del -1,5% del gettito dell imposta sui redditi personali in sostanziale miglioramento rispetto al - 7,6% del periodo gennaio-settembre, dovuto principalmente al nuovo regime dei trasferimenti alle circoscrizioni municipali della quota di partecipazione al gettito effettuati, diversamente dal 2009, mensilmente piuttosto che nel terzo trimestre dell anno, prevalentemente nel mese di ottobre; la contrazione del -0,9% del gettito dell imposta sui redditi societari nei primi dieci mesi del 2010, in miglioramento rispetto al -1,5% del periodo precedente ha fatto salire il tasso di variazione del mese di ottobre al +11,1% rispetto allo stesso mese del 2009. Uno dei fattori che hanno determinato l andamento del gettito delle imposte indirette è stata la crescita del gettito dell imposta sul valore aggiunto (+12,3%) che, nonostante l aumento dei rimborsi in ottobre, è dovuta sia all aumento del gettito lordo, in conseguenza della ripresa dell attività economica, che all effetto dell aumento delle aliquote. Imposta sul valore aggiunto Portogallo 0 5.000 10.000 15.000 20.000 25.000 30.000 35.000 Con i dati di gettito del mese di ottobre si rileva un rallentamento della crescita del gettito tributario il cui tasso di variazione cumulato si attesta al +10,8%, inferiore di -2,6 punti rispetto al periodo gennaio-settembre, ma comunque migliore delle previsioni, contenute nel Budget generale dello Stato per il 2011, che vedono il gettito tributario totale del 2010 ad un +7,9% rispetto al 2009. Le cause a cui può essere ricondotta l aumento del gettito rispetto allo stesso periodo del 2009 sono: Imposta sul valore aggiunto 0 50.000 100.000 150.000 crescita dell ammontare delle basi imponibili, il cui tasso di variazione passa dal +4,5% dei primi nove mesi dell anno al +1,8% attuale, in conseguenza della contrazione dei consumi finali soggetti ad IVA; impatto sul gettito delle misure di consolidamento fiscale adottate nel 2010, il cui effetto complessivo nel periodo gennaio-ottobre è quantificabile in 5,2 miliardi di euro, pari ad un aumento del gettito tributario totale del +4,1%; maggiori entrate relative ad anni di imposta trascorsi, prevalentemente per un minor ammontare di rimborsi IVA effettuati nell anno e per maggiori entrate prodotte da differimenti dei versamenti concessi nei periodi precedenti. Eliminato l effetto delle modifiche normative e del differente grado di esecuzione dei rimborsi relativi al 2009 ed al 2010, il tasso di variazione del gettito tributario netto, per i primi dieci mesi del 2010, si riduce al +6,4%. Il tasso di variazione del gettito cumulato dell imposta sul reddito delle persone fisiche si 7

riduce di -0,1 punti percentuali rispetto ai primi nove mesi dell anno, attestandosi al +5,4%, e riflette prevalentemente la contrazione dell ammontare delle ritenute sui redditi dei lavoratori dipendenti del settore pubblico per effetto delle riduzioni salariali. Al netto degli effetti delle misure di consolidamento fiscale il tasso di variazione cumulato delle imposte sui redditi personali rimane stabile al -0,6%. Le consistenti maggiori entrate legate sia a differimenti dei versamenti precedentemente concessi che a verifiche fiscali, in entrambi i casi con tassi di crescita medi del 140,0% negli ultimi tre mesi rispetto all anno precedente, frenano la discesa del gettito dell imposta sui redditi societari, il cui tasso di variazione cumulato si attesta a -19,4% rispetto al minimo (-23,4%) raggiunto in agosto. Eliminando l impatto dei provvedimenti normativi e dei versamenti differiti, il tasso di variazione del gettito migliora leggermente raggiungendo il -14,5%. Il tasso di variazione cumulato dell del periodo gennaio-ottobre è pari a +44,8%, contro il +40,8% calcolato a netto degli effetti dell aumento delle aliquote (a decorrere dal 1 luglio 2010 il tasso ordinario d imposta passa dal 16% al 18%, quello ridotto dal 7% al 8% - ndr), ed il suo maggior gettito rappresenta la tà della crescita del gettito tributario complessivo dell anno. L origine del cambio di passo nell andamento del gettito IVA (+57,1% nel periodo gennaio-settembre - ndr) è legato alla evoluzione dei consumi finali soggetti all imposta, il cui tasso di crescita si è ridotto a partire dalla metà del terzo trimestre, passando dal +14,8% al +7,3% attuale. Tale evoluzione è conseguenza del rallentamento delle vendite e del recupero degli acquisti, processi associati alla ricostituzione dei livelli delle scorte, da parte delle imprese, ed alla reazione dei consumatori all aumento delle aliquote. L impatto dell aumento delle aliquote sul gettito IVA è quantificabile in 1,4 miliardi di euro di maggiori entrate, ma la causa principale dell aumento del gettito è rappresentata dalle entrate relative ad esercizi precedenti, in conseguenza del differimento dei termini di versamento, ed al minor ammontare di rimborsi richiesti nell anno di imposta 2009. 8

Tabelle e grafici riepilogativi 25% 450.000 20% 20,9% 400.000 15% 10% 9,1% 10,8% 350.000 300.000 250.000 5% 4,6% 200.000 0% -5% -5,4% -1,7% 0,0% 150.000 100.000 50.000-10% Irlanda Italia Germania Portogallo Regno Unito Francia 0 Francia Germania Irlanda Italia Portogallo Regno Unito gennaio-ottobre 2010 gennaio-ottobre 2009 gennaio-ottobre 2010 50% 44,8% 160.000 40% 140.000 120.000 30% 100.000 20% 21,1% 80.000 12,3% 60.000 10% 0% 1,2% 1,5% 3,9% 40.000 20.000-10% -5,7% Irlanda Francia Germania Italia Portogallo Regno Unito gennaio-ottobre 2010 0 Francia Germania Irlanda Italia Portogallo Regno Unito gennaio-ottobre 2009 gennaio-ottobre 2010 Andamento mensile cumulato 2010 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre Francia 5,8% 20,0% 18,9% 17,2% 14,3% 20,5% 19,5% 19,6% 20,5% 20,9% Germania -7,8% -5,3% -4,7% -2,6% -1,8% -0,9% -0,9% -0,4% -0,3% 0,0% Irlanda -17,7% -17,8% -15,0% -10,8% -10,4% -8,7% -8,2% -9,0% -6,5% -5,4% Italia 0,0% -1,4% -1,3% -1,2% -0,9% -2,8% -3,1% -2,4% -1,7% -1,7% Portogallo -0,9% -1,2% 0,8% 2,2% 6,3% 6,0% 5,9% 3,3% 3,3% 4,6% Regno Unito -6,0% -1,0% 4,0% 8,2% 8,4% 8,3% 9,0% 9,0% 9,2% 9,1% -3,1% -3,6% 1,0% 4,5% 7,4% 10,4% 13,8% 13,7% 13,4% 10,8% Francia 1,1% -3,5% 0,1% 0,9% -0,1% 0,5% 0,1% 0,7% 1,1% 1,2% Germania 7,3% 2,9% -0,5% -0,2% 1,2% 0,8% 1,0% 1,3% 1,0% 1,5% Irlanda -17,9% -13,4% -13,0% -10,8% -8,2% -8,0% -6,9% -6,4% -5,7% -5,7% Italia 3,6% 0,8% 0,8% 2,1% 2,2% 3,0% 4,0% 3,6% 3,8% 3,9% Portogallo 3,6% 0,1% 8,6% 14,8% 18,2% 16,3% 14,6% 13,9% 13,9% 12,3% Regno Unito 25,0% 28,2% 27,4% 27,6% 26,7% 25,3% 23,2% 22,6% 22,9% 21,1% -34,7% -8,9% 2,2% 13,6% 21,7% 31,4% 42,2% 66,4% 57,1% 44,8% 9