NELLO SPORT LA PRATICA DELLA VITA: IMPEGNO E FORMAZIONE



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Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal C.O.N.I. e dal Ministero dell Interno Iscritto al Registro delle Associazioni di Promozione Sociale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con il n 73 Accreditato Servizio Civile Certificato di qualità UNI EN ISO 9001:2000 Registr. n 015 A Sede Provv. Via M. Rigillo, snc - 85028 RIONERO in VULTURE Email prescpslib.potenza@libero.it cpslibertaspotenza@libero.it Telefono 348 2835290 388 9048034 RESPONSABILE SETTORE STAMPA Potenza, 19 maggio 2011 AGLI ORGANI DI STAMPA LORO SEDI NELLO SPORT LA PRATICA DELLA VITA: IMPEGNO E FORMAZIONE Il Centro Provinciale Sportivo Libertas di Potenza organizza con successo il Corso Formativo per Operatori Sportivi di Base Spesso - nella realtà sportiva - è uso comune pensare che buoni sportivi si nasce e non si diventa, si ritiene che tutto ciò che possa servire ad un buono sportivo si può imparare con la pratica quotidiana, avendo già determinate qualità innate ed investendo poco o male nella formazione. I fatti sembrano tante volte dare ragione quando le cose vanno bene, ma quando iniziano a peggiorare spesso non ci sono le risorse per intervenire. Vale la pena quindi di capire come e perché agire in anticipo. Innanzitutto, bisogna chiarire quali sono le caratteristiche in primis di un buono sportivo, e poi di un buon operatore. Se ne potrebbero indicare molte, ma le più ricorrenti sono: curiosità, capacità di mettersi continuamente in discussione, tenacia, empatia, capacità di rendere semplici le cose che appaiono troppo complesse. Certamente queste sono qualità necessarie, ma si tratta più di requisiti che di competenze. Un buon operatore sportivo deve possedere anche conoscenze relative a ciò che pratica e a sua volta diffonde. Deve saper utilizzare le più efficaci tecniche di allenamento, diffondere una sana cultura sportiva all insegna dell anti-doping o qualsiasi altra forma di droga, consigliare una corretta alimentazione, stimolare i propri allievi, conoscere gli strumenti per una comunicazione persuasiva e sa come gestire in modo autorevole ma non autoritario i soggetti che segue. Inoltre deve ispirare credibilità e fiducia, ponendo ogni suo allievo sempre al centro della propria attenzione. Abbiamo - quindi - da una parte ciò che una persona dovrebbe essere per intraprendere con successo la carriera di operatore sportivo, e dall altra le competenze che man mano dovrà acquisire per accrescere la propria professionalità. Naturalmente si può affermare che nulla, meglio dell esperienza, può insegnare a svolgere bene un certo lavoro. Ma cos è la formazione se non il trasferimento rapido e sistematico di teorie ed esperienze accumulate da altri?

La parola teoria suscita spesso perplessità, se non repulsione. Viene di solito vista come esercizio sterile di sapere, una perdita di tempo insomma. Ma una buona teoria è molto pratica. Dunque - per imparare senza dover rifare tutti gli errori possibili - ci vuole anche la teoria, e ciò che importa è come questa viene proposta. E in questa impresa, sono perfettamente riusciti i Docenti e i Professionisti intervenuti nel programma di formazione per Operatore Sportivo di Base - 1 livello organizzato dal Centro Provinciale Sportivo LIBERTAS - Potenza. I numerosi professionisti intervenuti durante le due giornate di seminario ( 7 e 8 maggio 2011 ), hanno impostato con i ragazzi un approccio partecipativo, in altre parole basandolo sull interazione tra partecipanti e docenti; facilitando il dialogo tra i ragazzi stessi, cosicché potessero sentirsi direttamente e pienamente coinvolti, oltre che accogliere con più attenzione ed entusiasmo le indicazioni su alcuni temi necessari, lasciando quindi traccia tangibile in chi ha partecipato al corso. Tutto ciò ha reso consapevolezza del fatto che la formazione non serve solo ad imparare cose nuove o a ripassarne di vecchie, ma è un potente strumento di motivazione, perché è percepita dai giovani come un investimento nei loro confronti. Inoltre costituisce un eccellente occasione di confronto con persone che coprono ruoli simili in realtà diverse. Le persone partecipanti, infatti, altro non sono che normali giovani che hanno fatto dello sport la loro passione e il loro lavoro. Il Presidente Provinciale Nicola Giannatiempo li ha definiti pionieri del corso, perché sono stati i primi a poter usufruire di questa importante occasione di promulgare la cultura sportiva nei suoi aspetti psicopedagogici, fisiologici e metodologici. E un diritto praticare sport con persone preparate e competenti queste le parole del Prof. Giovanni Pisicchio (Referente Regionale Libertas per la Formazione e Docente della Scuola Nazionale dello Sport del C.O.N.I.); il quale durante il suo intervento ha chiaramente espresso il concetto secondo cui è necessario che un buon maestro creda nella funzione dello sport come mezzo indispensabile, insostituibile, per la formazione del giovane, come divertimento, svago, come scarico, anche per chi giovane non è più. È importante che il lavoro susciti impegno e volontà, crei interesse e motivazione continua e non induca all abbandono. I ragazzi devono trovare chi li accoglie con il sorriso, con lo sguardo rassicurante. Chi li segue deve rappresentare la figura dell istruttore, della loro guida, ma maggiormente del loro maestro di vita: colui che in ogni allievo non cerca il campione, ma prova a scoprire chi e cosa si cela dietro ogni volto. Sempre il Prof. Pisicchio - nel suo intervento - continua dicendo: I nostri allievi devono imparare senza dover per forza essere atleti e campioni, senza creare in loro il complesso per il risultato mancato, per la medaglia sfuggita. E se tra di loro, tra i nostri allievi, scopriremo un campione lo manderemo dove potrà allenarsi nella giusta maniera e diventarlo. Non avremo amarezza per averlo perduto, per noi sarà un motivo di vanto avergli insegnato per primi la specifica attività sportiva. Se ne deduce, quindi, che è questa la missione di ogni buon operatore: insegnare senza secondi fini, non per creare campioni bensì per essere solo dei maestri che insegnano per il solo gusto di farlo, ripagati dal semplice sorriso di gratitudine di un bambino che riesce finalmente ad ottenere risultati dai suoi allenamenti e dal suo impegno. Per questo è fondamentale creare - e continuare su questo proposito - gli istruttori con obiettivi, finalità e ottimi intenti: la promozione dello sport e l approccio corretto con i propri allievi, fondato sulla fiducia e la continua motivazione. Durante il Corso si è discusso tanto anche sull etica sportiva, costituita da quell insieme di valori e regole che gli sportivi devono osservare. Infatti la Prof.ssa Adriana Loconsolo ha spesso sostenuto, durante il suo intervento, che è di estrema importanza essere in grado di saper indirizzare i giovani allievi all aspetto positivo dello sport: fatto di benessere, ottimismo, autocontrollo, riscatto sociale, sana autostima, buona capacità di socializzazione, dialogo, tolleranza, non violenza e discriminazione, lealtà, rispetto altrui e rispetto di sé. Infatti - durante l intero corso e le varie discipline presentate - non è mai stato tralasciato o sottovalutato il tema della droga, e di quanto questa sia deleteria per un giovane, che sia esso sportivo o meno. Un buon operatore deve essere in grado di tutelare e assistere i suoi allievi, non inducendo in alcun modo all uso di tali sostanze per far cercare di ottenere un illusorio successo nell ambito sportivo. I buoni risultati si riescono ad ottenere solo ed esclusivamente con un corretto allenamento ed una sana alimentazione; e sia chiaro che per buona alimentazione non deve essere intesa la classica e triste dieta dimagrante, bensì bisogna prendere coscienza che ogni essere umano sportivo o meno necessita di una corretta ed equilibrata alimentazione, perché non è poi tanto sbagliato quel famoso detto: mens sana in corpore sano.

Insomma, si sono rivelati concetti che tutte le persone presenti - compresa la sottoscritta - hanno avuto modo di comprendere per bene grazie alle intelligenti e competenti parole dei professionisti intervenuti, come ad esempio anche la Dott.ssa Maria Grazia Busillo (Tecnologo alimentare); la Dott.ssa Angela Marmora (Psicoterapeuta) e la Dott.ssa Maria Teresa Di Carlo (Psicologa); il Dott. Antonio Vito Sabia (U.E.F.A. Allenatore di Base), il quale ha esposto le basilari e fondamentali conoscenze dell allenamento, non sottovalutando la conoscenza del sistema motorio umano; ed infinema non per importanza l intervento del Dott. Salvatore Laurita (Dirigente Medico U.O.S. Medicina del Lavoro e dello Sport Delegato Prov.le C.O.N.I. Coord. Reg. Basilicata Ispettori Medici per l Antidoping della F.M.S.I. ), il quale ha discusso su molteplici temi quali: l anatomia e la fisiologia applicate all attività sportiva, l igiene dell alimentazione, e le nozioni fondamentali di primo soccorso e rianimazione. Il corso del Centro Sportivo Libertas si è rivelato - insomma - promettente e necessario per costruire un canale pedagogico e di comunicazione preferenziale dell operatore e di favorire una guida efficace per gli allievi. Si tratta però di discipline abbastanza sofisticate che richiedono poche ore per essere spiegate nelle loro grandi linee, ma molti anni per essere comprese e applicate correttamente. Tutto ciò è possibile e facilitato se l operatore in questione possiede le competenze didattiche necessarie e sia un buon esecutore di tecniche che possano facilitare ed insegnare ottenendo risultati. Le materie, gli argomenti, le metodiche d insegnamento e la serietà del corso hanno un solo obiettivo e un unico risultato: creare operatori sportivi di base indipendenti, preparati e citati ad esempio. Per iniziare nell impresa bisognerà attendere il 21 maggio c.a., data dell esame di valutazione del Corso Formativo: fase indispensabile affinché sia consentita la certificazione del singolo operatore, con qualifica riconosciuta GS e SNaQ del C.O.N.I., prevista dalle normative europee E.Q.F. ( European Qualification Framework ). Afra Pace CPS LIBERTAS Potenza Responsabile Settore Stampa