Sulla G.U. serie generale 165 del 18-07-2014, è stato pubblicato il decreto legislativo nr. 102 del 4 luglio 2014, attuativo della direttiva 2012/27/UE sull efficienza energetica. Il decreto è in vigore dal 19 luglio 2014. Il decreto stabilisce un quadro di misure per la promozione e il miglioramento dell'efficienza energetica che concorrono al conseguimento dell'obiettivo nazionale di risparmio energetico definito all articolo 3 (riduzione, entro l'anno 2020, di 20 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio dei consumi di energia primaria, pari a 15,5 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio di energia finale, conteggiati a partire dal 2010, in coerenza con la Strategia Energetica Nazionale). Il decreto in sintesi Il decreto include i seguenti provvedimenti: - Le grandi imprese dovranno eseguire una diagnosi energetica, condotta da società di servizi energetici, esperti in gestione dell'energia o auditor energetici, nei siti produttivi localizzati sul territorio nazionale entro il 5 dicembre 2015 e successivamente ogni 4 anni. Tale obbligo non si applica alle grandi imprese che hanno adottato sistemi di gestione conformi EMAS e alle norme ISO 50001 o EN ISO 14001, a condizione che il sistema di gestione in questione includa un audit energetico. GLI audit energetici, compresi quelli condotti nell ambito dei sistemi di gestione, dovranno essere realizzati come disposto dall'allegato 2 (art. 8). - Le imprese a forte consumo di energia dovranno eseguire una diagnosi energetica, condotta da società di servizi energetici, esperti in gestione dell'energia o auditor energetici, nei siti produttivi localizzati sul territorio nazionale entro il 5 dicembre 2015 e successivamente ogni 4 anni. Alternativamente le imprese a forte consumo di energia dovranno dotarsi di un sistema di gestione conforme alla norma ISO 50001 (art. 8). - Decorsi 24 mesi dalla data di entrata in vigore del decreto (19-07-2016), le diagnosi energetiche dovranno essere eseguite da soggetti certificati, da Organismi accreditati, in base alle norme UNI CEI 11352 e UNI CEI 11339 (art. 8). - ACCREDIA entro il 31 dicembre 2014, dovrà definire gli schemi di certificazione e accreditamento per la conformità alle norme tecniche in materia di ESCO, esperti in gestione dell energia, sistemi di gestione dell energia, diagnosi energetiche (art. 12). - Le ESCO e le organizzazioni che hanno nominato l energy manager, potranno partecipare al meccanismo dei certificati bianchi solo se in possesso di certificazione, rispettivamente, secondo le norma UNI CEI 11352 e UNI CEI 11339, a partire dal 19 luglio 2016 (art. 12). - La pubblica amministrazione centrale (presidenza del consiglio, ministeri, consip), a partire dall'anno 2014 e fino al 2020, dovrà realizzare sui propri immobili interventi in grado di conseguire la riqualificazione energetica almeno pari al 3 per cento annuo della superficie coperta utile climatizzata o che, in alternativa, comportino un risparmio energetico cumulato nel periodo 2014-2020 di almeno 0,04 Mtep, anche ricorrendo ai contratti di rendimento energetico e alle ESCo (art. 5). - Le regioni dovranno approvare provvedimenti volti a favorire l'introduzione di un sistema di gestione dell'energia, comprese le diagnosi energetiche, il ricorso alle ESCO e ai contratti di 1 / 9
rendimento energetico per finanziare le riqualificazioni energetiche degli immobili di proprietà pubblica e migliorare l'efficienza energetica a lungo termine (art. 5). - Sarà istituito presso il ministero dello sviluppo economico un fondo rotativo per l efficienza energetica (art. 15). - Le pubbliche amministrazioni centrali dovranno attenersi al rispetto dei requisiti minimi di efficienza energetica in occasione delle procedure per la stipula di contratti di acquisto o di nuova locazione di immobili ovvero di acquisto di prodotti e servizi, avviate a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto. I medesimi requisiti dovranno essere rispettati nell'ambito degli appalti di fornitura in regime di locazione finanziaria. I requisiti minimi di efficienza energetica dovranno essere inclusi tra i criteri di valutazione delle offerte (art. 6). 2 / 9
Il decreto, analisi dei principali provvedimenti Di seguito riportiamo un estratto commentato dei principali provvedimenti introdotti dal decreto: 1. DIAGNOSI ENERGETICHE. Il decreto introduce l obbligo per le grandi imprese e le imprese a forte consumo di energia di realizzare diagnosi energetiche. Per diagnosi energetica ha da intendersi quanto riportato nell articolo 2 c.1 lettera n del decreto legislativo nr. 115/2008 (procedura sistematica volta a fornire un'adeguata conoscenza del profilo di consumo energetico di un edificio o gruppo di edifici, di una attività o impianto industriale o di servizi pubblici o privati, ad individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico sotto il profilo costi-benefici e riferire in merito ai risultati). Le diagnosi energetiche devono includere gli elementi minimi definiti in allegato 2 al decreto. Le imprese che decidano di adottare un sistema di gestione conforme alle norme ISO 50001 o ISO 14001 devono in ogni caso includere nel sistema di gestione una diagnosi conforme ai requisiti di cui in allegato 2 al decreto. Per le imprese a forte consumo di energia viene introdotto l obbligo di attuare progressivamente gli interventi di riqualificazione energetica individuati tramite la diagnosi energetica. A partire dal 19 luglio 2016, le diagnosi energetiche potranno essere realizzate esclusivamente da Esperti in Gestione dell Energia certificati UNI CEI 11339 da OdC accreditato o da ESCo certificate UNI CEI 11352 da OdC accreditato. Il decreto prevede (art. 8 comma 9) la pubblicazione di bandi per il cofinanziamento per la realizzazione di diagnosi energetici o l adozione di sistemi di gestione ISO 50001 da parte delle PMI. Da notare che il decreto introduce nell ordinamento giuridico una nuova figura, l auditor energetico (persona fisica o giuridica che esegue diagnosi energetiche). L articolo 12 comma 3 demanda a UNI- CEI l elaborazione di una norma tecnica per la certificazione volontaria degli auditor energetici. Ad ENEA è demandato il controllo del recepimento di tale obbligo, anche con visite in situ. Sono soggette a controllo il 3% delle imprese soggette all obbligo e il 100% delle imprese che hanno svolto la diagnosi energetica con auditor interni all impresa stessa. L articolo 16 definisce le sanzioni amministrative in caso di inottemperanza all obbligo. 3 / 9 DIAGNOSI ENERGETICHE OBBLIGATORIE PER LE GRANDI IMPRESE (ART. 8) Le grandi imprese (impresa che occupa più di 250 persone, il cui fatturato annuo supera i 50 milioni di euro o il cui totale di bilancio annuo supera i 43 milioni di euro) eseguono una diagnosi energetica, condotta da società di servizi energetici, esperti in gestione dell'energia o auditor energetici, e da ISPRA relativamente allo schema volontario EMAS, nei siti produttivi localizzati sul territorio nazionale entro il 5 dicembre 2015 e successivamente ogni 4 anni, in conformità ai dettati di cui all'allegato 2. Tale obbligo non si applica alle grandi imprese che hanno adottato sistemi di gestione conformi EMAS e alle norme ISO 50001 o EN ISO 14001, a condizione che il sistema di gestione in questione includa un audit energetico realizzato in conformità ai dettati di cui all'allegato 2 al decreto.
DIAGNOSI ENERGETICHE OBBLIGATORIE PER LE IMPRESE A FORTE CONSUMO DI ENERGIA (ART. 8) Le imprese a forte consumo di energia (ai sensi del decreto del Ministero dell economia e delle finanze 5 aprile 2013, art. 2, sono le imprese per le quali si sono verificate entrambe le seguenti condizioni: abbiano utilizzato, per lo svolgimento della propria attività, almeno 2,4 GWh di energia elettrica oppure almeno 2,4 GWh di energia diversa dall elettrica e il rapporto tra il costo effettivo del quantitativo complessivo dell energia utilizzata per lo svolgimento della propria attività, e il valore del fatturato, non sia risultato inferiore al 3 per cento), sono tenute, ad eseguire le diagnosi entro il 5 dicembre 2015 e successivamente ogni 4 anni, in conformità ai dettati di cui all'allegato 2, indipendentemente dalla loro dimensione e a dare progressiva attuazione, in tempi ragionevoli, agli interventi di efficienza individuati dalle diagnosi stesse o in alternativa ad adottare sistemi di gestione conformi alle norme ISO 50001. 2. PARTECIPAZIONE AL MECCANISMO DEI CERTIFICATI BIANCHI. Il decreto 28 dicembre 2012 Determinazione degli obiettivi quantitativi nazionali di risparmio energetico che devono essere perseguiti dalle imprese di distribuzione dell'energia elettrica e il gas per gli anni dal 2013 al 2016 e per il potenziamento del meccanismo dei certificati bianchi, all art. 7 modalità di esecuzione dei progetti ai fini del conseguimento degli obblighi recita: I progetti predisposti ai fini del rispetto degli obblighi di cui all'art. 4, commi 3 e 4, possono essere eseguiti con le seguenti modalità: a) mediante azioni dirette dei soggetti obbligati, o da società da essi controllate; b) mediante azioni delle imprese di distribuzione dell'energia elettrica e del gas naturale non soggette all'obbligo; c) tramite società terze operanti nel settore dei servizi energetici, comprese le imprese artigiane e loro forme consortili; d) tramite i soggetti di cui all'art. 19, comma 1, della legge 9 gennaio 1991, n. 10, che hanno effettivamente provveduto alla nomina del responsabile per la conservazione e l'uso razionale dell'energia; e) tramite le imprese operanti nei settori industriale, civile, terziario, agricolo, trasporti e servizi pubblici, ivi compresi gli Enti pubblici purché provvedano alla nomina del responsabile per la conservazione e l'uso razionale dell'energia applicando quanto previsto all'art. 19, comma 1, della legge 9 gennaio 1991, n. 10, ovvero si dotino di un sistema di gestione dell'energia certificato in conformità alla norma ISO 50001 e mantengano in essere tali condizioni per tutta la durata della vita tecnica dell'intervento. 4 / 9 Ai fini della partecipazione al meccanismo dei titoli di efficienza energetici, a partire dal 19 luglio 2016, il decreto 102/2014 introduce nuovi obblighi per le società operanti nel settore dei servizi energetici e per i soggetti giuridici che accedono al meccanismo o perché obbligate alla nomina dell Energy Manager o perché lo abbiamo nominato su base volontaria. Viene abrogato l articolo 7 comma 2 del D.M. 28-12-2012. Le società operanti nel settore dei servizi energetici dovranno essere certificate secondo la norma UNI CEI 11352 società che forniscono servizi energetici (ESCo), requisiti generali, lista di controllo
per la verifica dei requisiti dell organizzazione e dei contenuti dell offerta del servizio energetico. Ad oggi è in vigore la edizione aprile 2014 della norma UNI CEI 11352. Tale norma prevede tra i requisiti per la certificazione, l aver stipulato almeno un contratto di rendimento energetico e aver concluso un primo ciclo di miglioramento della prestazione energetica. Ai soggetti giuridici obbligati alla nomina del tecnico responsabile per la conservazione e l uso razionale dell energia, normalmente denominato Energy Manager, ai sensi dell articolo 19 della Legge nr. 10/1991, (Entro il 30 aprile di ogni anno i soggetti operanti nei settori industriale, civile, terziario e dei trasporti che nell'anno precedente hanno avuto un consumo di energia rispettivamente superiore a 10.000 tonnellate equivalenti di petrolio per il settore industriale ovvero a 1.000 tonnellate equivalenti di petrolio per tutti gli altri settori, debbono comunicare al Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato il nominativo del tecnico responsabile per la conservazione e l'uso razionale dell'energia), e ai soggetti giuridici che abbiano provveduto su base volontaria a tale nomina, comunicando formalmente il nominativo a FIRE, è richiesto che l Energy Manager nominato sia un Esperto in Gestione dell Energia certificato secondo la norma UNI CEI 11339. L Energy Manager può essere un dipendente o un consulente esterno. Ad oggi è in vigore la edizione dicembre 2009 della norma UNI CEI 11339. Ricordiamo che ad oggi sono in corso le procedure per l accreditamento da parte di ACCREDIA degli Organismi che rilasciano la certificazione secondo la norma UNI CEI 11352, mentre sono già operativi schemi di certificazione degli EGE accreditati da ACCREDIA. REGIMI DI CERTIFICAZIONE, QUALIFICAZIONE E ACCREDITAMENTO (ART. 12) I soggetti di cui all'articolo 7, comma 1, lettere c), d) ed e) del decreto ministeriale 28 dicembre 2012, decorsi ventiquattro mesi dall'entrata in vigore del presente decreto, possono partecipare al meccanismo dei certificati bianchi solo se in possesso di certificazione, rispettivamente, secondo le norma UNI CEI 11352 e UNI CEI 11339. 5 / 9
3. CONTRATTI DI RENDIMENTO ENERGETICO. Il decreto modifica la definizione di contratto di rendimento energetico precedentemente stabilita dal decreto legislativo nr. 115/2008. DLgs 115/2008 DLgs 102/2014 accordo contrattuale tra il beneficiario e il fornitore riguardante una misura di miglioramento dell'efficienza energetica, in cui i pagamenti a fronte degli investimenti in siffatta misura sono effettuati in funzione del livello di miglioramento dell'efficienza energetica stabilito contrattualmente o di prestazione energetica (EPC): accordo contrattuale tra il beneficiario o chi per esso esercita il potere negoziale e il fornitore di una misura di miglioramento dell'efficienza energetica, verificata e monitorata durante l'intera durata del contratto, dove gli investimenti (lavori, forniture o servizi) realizzati sono pagati in funzione del livello di miglioramento dell'efficienza energetica stabilito contrattualmente o di altri criteri di prestazione energetica concordati, quali i risparmi finanziari Il decreto, all articolo 5, miglioramento della prestazione energetica degli immobili della P.A. centrale, prevede il ricorso ai contratti di rendimento energetico anche tramite l intervento delle ESCo, per la realizzazione degli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. I contratti di prestazione energetica stipulati dalla pubblica amministrazione dovranno contenere gli elementi minimi di cui all'allegato 8 al decreto (art. 14): 6 / 9 a. Un elenco chiaro e trasparente delle misure di efficienza da applicare o dei risultati da conseguire in termini di efficienza; b. I risparmi garantiti da conseguire applicando le misure previste dal contratto; c. La durata e gli aspetti fondamentali del contratto, le modalità e i termini previsti; d. Un elenco chiaro e trasparente degli obblighi che incombono su ciascuna parte contrattuale; e. Data o date di riferimento per la determinazione dei risparmi realizzati; f. Un elenco chiaro e trasparente delle fasi di attuazione di una misura o di un pacchetto di misure e, ove pertinente, dei relativi costi; g. L obbligo di dare piena attuazione alle misure previste dal contratto e la documentazione di tutti i cambiamenti effettuati nel corso del progetto; h. Disposizioni che disciplinino l inclusione di requisiti equivalenti in eventuali concessioni in appalto a terze parti; i. Un indicazione chiara e trasparente delle implicazioni finanziarie del progetto e la quota di partecipazione delle due parti ai risparmi pecuniari realizzati (ad esempio, remunerazione dei prestatori di servizi);
j. Disposizioni chiare e trasparenti per la quantificazione e la verifica dei risparmi garantiti conseguiti, controlli della qualità e garanzie; k. Disposizioni che chiariscono la procedura per gestire modifiche delle condizioni quadro che incidono sul contenuto e i risultati del contratto ( a titolo esemplificativo: modifica dei prezzi dell energia, intensità d uso di un impianto) l. Informazioni dettagliate sugli obblighi di ciascuna delle parti contraenti e sulle sanzioni in caso di inadempienza. Appare evidente il sostanziale allineamento con gli elementi minimi del contratto di rendimento energetico di cui all appendice B della norma UNI CEI 11352. 4. CONTRATTO SERVIZIO ENERGIA. Il D.P.R. nr. 412/1993 Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, definisce contratto servizio energia (art. 1 comma 1 lettera p) l'atto contrattuale che disciplina l'erogazione dei beni e servizi necessari a mantenere le condizioni di comfort negli edifici nel rispetto delle vigenti leggi in materia di uso razionale dell'energia, di sicurezza e di salvaguardia dell'ambiente, provvedendo nel contempo al miglioramento del processo di trasformazione e di utilizzo dell'energia. L allegato II del decreto legislativo nr. 115/2008 definisce i requisiti e le prestazioni del contratto servizio energia. Il decreto 102/2014 introduce un obiettivo di prestazione energetica anche per il contratto servizio energia, stabilendo l obbligo per l affidatario di ridurre l indice di energia primaria per la climatizzazione invernale del 5%. Rimane in vigore la disciplina del contratto servizio energia plus, che prevede l obbligo di ridurre l indice di energia primaria per la climatizzazione invernale del 10%. Tale aggiunta, permetterà, riteniamo, di considerare anche il contratto servizio energia come fattispecie di contratto di rendimento energetico, come esplicitamente indicato per il contratto servizio energia plus. 7 / 9 SERVIZI ENERGETICI ED ALTRE MISURE PER PROMUOVERE L EFFICIENZA ENERGETICA (ART. 14) All'articolo 4, comma 1 dell'allegato 2 del decreto legislativo 30 maggio 2008, n 115, dopo la lettera a) è aggiunta la seguente: «aa) per la prima stipula contrattuale, la riduzione stimata dell'indice di energia primaria per la climatizzazione invernale di almeno il 5 per cento rispetto al corrispondente indice riportato sull'attestato di prestazione energetica, nei tempi concordati tra le parti e, comunque, non oltre il primo anno di vigenza contrattuale».
5. FONDO NAZIONALE PER L EFFICIENZA ENERGETICA. Il decreto prevede (art. 15) l istituzione di un fondo rotativo nazionale per l efficienza energetica destinato a sostenere il finanziamento di interventi di efficienza energetica, realizzati anche attraverso le ESCo e il ricorso a forme di partenariato pubblico privato. Tale iniziativa dovrebbe colmare, almeno in parte, uno dei principali ostacoli alla riqualificazione energetica: la scarsa disponibilità di risorse finanziarie e la generale mancanza di linee di prodotto dedicate da parte delle banche. Il Fondo è destinato a favorire il finanziamento di interventi coerenti con il raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica, promuovendo il coinvolgimento di istituti finanziari, nazionali e comunitari, e investitori privati sulla base di un'adeguata condivisione dei rischi, con particolare riguardo alle seguenti finalità: a) interventi di miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici di proprietà della Pubblica Amministrazione; b) realizzazione di reti per il teleriscaldamento e per il teleraffrescamento; c) efficienza energetica dei servizi e infrastrutture pubbliche, compresa l'illuminazione pubblica; d) efficientamento energetico di interi edifici destinati ad uso residenziale, compresa l'edilizia popolare; e) efficienza energetica e riduzione dei consumi di energia nei settori dell'industria e dei servizi. 8 / 9
I servizi in materia di energia - Consulenza per la certificazione ISO 50001. - Diagnosi energetiche. - Consulenza per la certificazione secondo la norma UNI CEI 11352. - Consulenza per la redazione di contratti di rendimento energetico. - Certificazione energetica degli edifici. Corsi di formazione programmati nella sede di Bologna - analisi costi e benefici degli interventi di riqualificazione energetica (25 settembre). - la norma UNI CEI 11352 (2 ottobre) - il contratto di rendimento energetico (9 ottobre) - la diagnosi energetica (14 ottobre) - la norma ISO 5001 (17 ottobre) 9 / 9 CTQ S.p.a. Internet: www.ctq.it CAP. SOC. INT. VERS. 252.712,00 Sede operativa: BOLOGNA 40125 - strada Maggiore 32 Tel. (+39) 051 2910444 Sede legale e operativa: POGGIBONSI (SI) 53036 - via Salceto, 99 Tel. (+39) 0577 982582 C.F. e partita I.V.A. 00758790521 C.C.I.A.A. n. 89249 Iscrizione Tribunale Siena n. 7399 vol. 9214 Per informazioni: s.storti@ctq.it m.martini@ctq.it