per l alloggio. Ha inoltre chiaramente trimenti dato che è lui il promotore del- promotore della Svizzera», ha affermato. L ecologista all iniziativa



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Anno 43 N.4, aprile 2012 Mensile degli Svizzeri in Italia con comunicazioni ufficiali delle Autorità svizzere e informazioni del Segretariato degli Svizzeri all estero Internet: http://www.gazzettasvizzera.it Votazioni federali dell 11 marzo Passa di misura l iniziativa sulle residenze secondarie onsenso dal 50,6% dei votanti e da 13,5 Cantoni Dopo l iniziativa di Rothenturm (difesa delle zioni secondarie è passato. È un iniziativa zone umide) e quella delle Alpi (limitazione difficile da applicare, ma che evidenzia anche icato del traffico), ancora all iniziativa una volta un iniziativa con una certa sfiducia verso le autorità federali scopi di protezione del paesaggio ha raccolto e cantonali che hanno avviato un processo il consenso del popolo svizzero. Il risultato di rallentamento dell espansione di residenze è molto stretto (50,6% di sì) e a pochi voti secondarie. o le dal termine case dello spoglio si secondarie temeva che non Se questa votazione ha destato parecchia potesse ottenere la maggioranza dei cantoni sorpresa, non così le altre: per la terza volta (che sono stati 13,5 contro 12,5), invece il il popolo ha detto di no alla facilitazione del risparmio per l alloggio. Ha inoltre chiaramente basta con la costruzione sfrenata di abita- i respinto (55,8% di no) l iniziativa per 6 settimanl iniziativa, di vacanza è Franz Weber. per «Sono tutti fiero ed Weber, ha accettato trimenti dato che è lui il promotore del- Qui sopra Franz so della Svizzera», ha affermato. L ecologista di ha sì) poi detto il decreto che era sicuro federale di vin- sul dell iniziativa disciplina- promotore (87% sti cere: «sentivo la volontà della popolazione». Secondo Weber sono gli spe- fondazione con la sua mento dei giochi in denaro a favore dell utilità lese pubblica. culatori ad essere colpiti dalla nuova Helvetia Nostra. norma, non i cantoni turistici. Questi Più combattuta ne trarranno al contrario invece beneficio: la legge «Invece di costruire nuove residenze se- A lato federale il villaggio sul di Grimentz ri prezzo condarie, fisso potranno dei rinnovare libri che quelleha in visto Vallese. opporsi la Svizzera esistenti, migliorarle, tedesca fare qualcosa a quella di romanda, con bello. E ciò attira i turisti». Per Pro Natura e di il WWF no. gli La svizzeri votazione si sono resi faceva seguito (key) 56,1% conto della pressione esercitata sul al referendum paesaggio. Le due contro associazioni la ammettono poi di non aver creduto nell ac- decisione del Parlamentcettazione che del introduceva testo. La maggioranza il vincolo dei prezzi di vendita. della popolazione vuole recuperare il i.b. olare che ne di abicettata di oni: i «sì» lle prefeespressi a izione di to, cantoenti legaesi non è incere la ne. I fauttamente 6. va Basta i abitaziovantaggio zza è duto attenultati delper poter Ad accetrattutto i sta è stadelle perrne hantazione. Il e a Sciafmpagna favorevoinevra il che i canstica non colto il tetori sono esterno il anno in- Vallese i a il 73,8%. zera cenldo, con il 1%. Hane Ticino Lucerna ndazione sta Franz cose, che possano l 20% delomune. Il dere conquesta lio dei comuni la quota di abitazioni secondarie supera già il quinto della superficie cementificazione del paesaggio. Questa obbliga i cantoni e i comuni Svizero ad in abitativa. Congresso Ciò è il caso nelle del zone turi- Collegamento Italia stiche del Vallese, dei Grigioni, del Ticino, di Vaud e di Berna. Nelle Alpi svizro di nuove case di vacanza e miglio- adottare misure per limitare il nume- «Ora una legge chiara» zere ci sono già più di 500.000 case di rarne il tasso di occupazione, ma lascia L Unione svizzera delle arti e mestieri vacanza. loro ampio margine di manovra. (USAM) ed Economiesuisse deplorano l esito della votazione. maggio Questo Per A la maggioranza Sorrento della popolazione Weber«: Fiero il del Paese» 12-13 risul- la revisione della legge sulla pianificazione del territorio, in vigore da luglio, attraverso con gli deduzioni ordini fiscali, del è giorno, stata alla pagina 23. pagina 2 Scudo fiscale e nuove tasse Bocciata dal 55,8% Favorevole il Ticino No al risparmio INIZIATIVA Il 74º Congresso del Collegamento Svizzero in Italia avrà luogo quest anno dal 12 al 13 maggio a Sorrento. Il tema che verrà trattato il sabato pomeriggio (la partecipazione è aperta a tutti) è dedicato alla formazione per i giovani in Svizzera: l alloggio studi universitari - scuole professionali, apprendistato, lavoro. Le BERNA convocazioni (ATS) L iniziativa popolare per sul le assemblee del risparmio per l alloggio, volta ad age- Collegamento e di Gazzetta Svizzera, volare l accesso alla casa di proprietà bocciata ieri in votazione popolare nella misura del 55,8%. Cinque i cantoni controcorrente: tra questi il Ticino, che ha approvato la proposta con il 62,8% dei voti. L affluenza alle urne è stata del 45%. Obiettivo dell iniziativa era di au- pagina 4 Dove presentare la domanda per l AVS torizzare i cantoni a defiscalizzare i risparmi destinati all acquisto di una proprietà abitativa fino a un importo annuo di 15 mila franchi 30 mila per una coppia per un periodo massimo di dieci anni. Deduzioni dal reddito imponibile per altri 5 mila franchi, sempre per un periodo di dieci anni, erano inoltre previste per il finanziamento di misure edilizie volte al risparmio energetico e alla protezione dell ambiente. nei Cantoni Iniziativa sulla costruzione di abitazioni secondarie non è sufficiente per lottare contro la Il più contento, e non poteva essere al- La proposta, sostenuta dal centro destra, ma respinta dal Consiglio federale, dalla sinistra e dalle organizzazioni degli inquilini, non ha fatto breccia in 21 cantoni, con percentuali di pareri negativi che vanno dal 64,1% di Berna al 51,1% del Giura. Forte l opposizione anche a Basilea Città (64%), Glarona (62,2%), Zurigo (61,7%), Uri (61,1%) e San Gallo (59,9%). Anche i Grigioni 2005, ma tuttora in vigore in via prov- pagina 8 visoria. pagina 14 Elezioni politichenuovo voto il 17 giugno La Comunità Svizzera Per i promotori dell iniziativa non tut- è perduto: il tema tornerà a Trieste infatti di tra 700 e in alcuni cantonito 900 contrari, ma con una percentuale più modesta (54,2%), sulla stessa linea quindi di Neuchâtel (54%) e Friborgo (pure 54%). I cantoni favorevoli sono stati cinque: in prima posizione il Ticino (62,8%), davanti a Ginevra (53,5%), Basilea-Campagna (53,1%), Vallese pagina 12 Storia del Collegio Elvetico di Milano (51,1%) e Vaud (50,7%). Da notare che Basilea-Campagna che già nel 1991 aveva introdotto un modello di defiscalizzazione sul piano cantonale, poi dichiarato contrario al diritto federale nel Iniziativa sul risparmio per l alloggio «bene paesaggio» che appartiene a tutti, ha affermato Hans-Peter Fricker, direttore generale di WWF Svizzera. Soddisfatto anche il PS: la moltiplicazione delle residenze secondarie ha come effetto secondario l aumento dei prezzi delle abitazioni. Ciò obbliga gli indigeni a trasferirsi. L iniziativa permetterà di frenare questa evoluzione. tato rischia di creare nuove difficoltà economiche in molte zone rurali po- Il testo voleva favorire anche misure ecologiche. attualità il 17 giugno, quando si voterà su un iniziativa analoga, denominata Accesso alla proprietà grazie al risparmio per l alloggio, lanciata dall Associazione svizzera dei proprietari fondiari (HEV). In caso di un secondo «no» popolare, il modello di Basilea Campagna sarà definitivamente fuorilegge. Iniziativa sulle sei settimane di vacanza per tutti pagina 24 Elenco dei sostenitori di Gazzetta Svizzera Controprogetto sui giochi in denaro a favore dell utilità pubblica Appello ai lettori On-Line Contributi alla Gazzetta Svizzera vere in infrastrutture senza tuttavia risolvere il problema della cementificazione del paesaggio, afferma l USAM. Per Economiesuisse sarà importante definire chiaramente la nozione di «residenza secondaria». Per la Conferenza dei governi dei Cantoni alpini (CG- CA) l iniziativa compromette lo sviluppo economico di una parte della Svizzera che si aspetta ora di essere indennizzata. La CGCA composta dai cantoni Uri, Obvaldo, Nidvaldo, Glarona, Grigioni, Ticino e Vallese chiede anche agli iniziativisti di rispettare le promesse fatte durante la campagna. A tal proposito Thomas Egger, direttore del Gruppo svizzero per le regioni di montagna (SAB), esige soluzioni particolari per le regioni strutturalmente deboli: la casa famigliare di una persona emigrata in città per lavoro non deve ad esempio essere considerata residenza secondaria. Il PPD è dello stesso parere. Il partito chiede inoltre che vengano introdotte delle eccezioni al limite del 20% per le regioni economicamente sfavorite. Molto deluso è anche il PLR: l iniziativa rappresenta un danno per il turismo e comprometterà l autonomia dei comuni. Per l UDC: «I cittadini hanno espresso la loro preoccupazione per l uso dei terreni coltivabili non edificati. Ora occorrerà essere ragionevoli e avere il senso della misura nell applicare le nuove disposizioni». Doris Leuthard CHE COSA SONO LE CASE SECONDARIE? «I giuristi sono all opera» ziativa di Franz Weber. Infatti l iniziativa parla genericamente di «residenze secondarie», senza definirle. Secondo la ministra dell ambiente, si tratterà anche di verificare la possibilità di applicare eccezioni. Nella campagna che ha preceduto la votazione, gli iniziativisti hanno lasciato intendere che i comuni strutturalmente deboli potranno, per esempio, beneficiare di deroghe. Doris Leuthard ha detto che «i giuristi sono all opera per esplorare il margine di manovra» in questo settore. I permessi di costruzione già rilasciati resteranno validati, ha precisato Leuthard. È invece meno chiaro che ne sarà delle domande di costruzione in sospeso. Cari Connazionali, come sempre ad Aprile arriva nelle vostre case il nostro giornale con allegato un bollettino postale per il versamento di un contributo facoltativo. Con questo prezioso contributo voi aiutate la Gazzetta Svizzera, infatti solo così possiamo portare avanti la pubblicazione in modo che voi possiate riceverla. Il numero di Aprile arriva a tutti, lettori Cartacei e On-Line, a tutti chiediamo di contribuire! La produzione del giornale, la relativa distribuzione in tutta l Italia e la presentazione via Internet comportano costi! Solo con il vostro sostegno siamo in grado di pubblicare la Gazzetta Svizzera nel futuro. Da qualche anno sempre meno lettori ci sostengono versando un contributo. Sono perfettamente consapevole che i tempi sono difficili. Come tutti, anche noi abbiamo dovuto risparmiare il più possibile e siamo riusciti a tenere anche quest anno il contributo a 24. Personalmente sono molto grato al piccolo gruppo - meno del 20% degli Svizzeri residenti in Italia - che versa un contributo per la Gazzetta Svizzera! Ho grandi difficoltà a capire perché più dell 80% dei nostri connazionali non La partecipi! costruzione di Noi Svizzeri ci vantiamo del nuove nostro residenze forte secondarie sarà limita- interesse che ci lega alla nostra patria, È proprio Gazzetta to da subito al 20%. Svizzera Occorre tuttavia che ancora definire in parte tiene vivo questo interesse. Entrando quali nelle nostre case ci alloggi saranno presi di mira, importanti ha com- notizie della Confede- porta razione mentato e delle Doris istituzioni elvetiche qui Leuthard dopo l approvazione Italia. dell ini- in Credo che questo valga in particolar modo per i nostri lettori On-line, proprio da parte loro mi aspetto un particolare riconoscimento. Il versamento può essere effettuato con il bollettino postale allegato. Chi preferisce il pagamento tramite banca, trova a pagina 2 della Gazzetta Svizzera, nel rettangolo in fondo le coordinate bancarie necessarie. Legge federale su prezzo fisso dei libri Arwed G. Buechi Presidente

2 Il trattamento fiscale di cittadini esteri residenti in Italia Lo scudo fiscale e la nuova tassazione di beni all estero Rubrica legale dell Avv. Markus W. Wiget Egregio Avvocato, sono un cittadino svizzero residente in Italia. Desidero sapere perchè la Svizzera non interviene in t utela dei propri concittadini residenti all estero. Sono stato vessato prima dal precedente e ingiusto scudo fiscale in quanto per mia ignoranza non avevo dichiarato sul quadro RW del 740 il possesso di immobili in Svizzera. Faccio presente che dette proprietà scaturivano da eredità avute da genitori svizzeri e non da esportazione illecita di capitali ma il fisco italiano mi ha considerato un evasore offrendomi di regolarizzare la mia posizione aderendo ad una pesante tassa con lo scudo fiscale (anno 2009) Ora il l agenzia delle entrate (forte della mia dichiarazione) mi impone nuovamente una tassa sugli importi scudati non rispettando gli impegni presi dal precedente governo. In Italia i cittadini svizzeri vengono additati da tutti come evasori e pertanto è ritenuto giusto espropriarli dei propri risparmi. La Svizzera dal canto suo non ha mosso una parola in difesa dei propri concittadini. Sono indignato. (G.B. luogo non indicato) Risposta Gentile Lettore, ho scelto la sua lettera, perché il suo stato d animo si sta diffondendo tra alcuni dei nostri compatrioti (ma non solo), soprattutto tra quelli residenti in Italia. Inoltre, il tema è certamente di grande attualità, proprio per gli Svizzeri residenti in Italia. Infatti, come risulta anche ai non addetti ai lavori, vi sono stati nei mesi scorsi innumerevoli articoli di stampa, i quali hanno riportato la notizia che l Italia con il c.d. Decreto Salva-Italia avrebbe tassato nuovamente i patrimoni rientrati con il famoso (o famigerato) scudo fiscale. Anche la nostra Gazzetta Svizzera in passato ha affrontato spesso il tema dello scudo fiscale, pertanto non mi dilungherò eccessivamente nella descrizione dello stesso. Riassumiamo, tuttavia, almeno gli aspetti salienti (ma anche curiosi) del c.d. scudo fiscale, sempre utili per comprendere la vera natura della questione e per rispondere al quesito. E tuttavia, le voglio anticipare da subito che l atteggiamento polemico che traspare dalla Sua lettera, nei confronti dell Italia ma soprattutto nei confronti della Svizzera mi paiono ingiustificati, o almeno eccessivi. Non è nemmeno ben chiaro, quale dovesse essere secondo Lei la reazione della Svizzera a tutela dei propri cittadini. Uno Stato sovrano nei rapporti con un altro Stato sovrano, in presenza dei presupposti, può ricorrere alla diplomazia e alla moral suasion ma non mi pare sia questo il caso. Oppure può proporre la stipula di accordi bilaterali ma, in tal caso, appunto, occorre essere in due e non mi pare che in questo momento la situazione sia così favorevole. Il suo, dunque, mi sembra più un grido di dolore, che una critica vera e propria, ma anche per questo meritevole di una risposta. Veniamo allora concretamente alla questione che Lei solleva. 1. Lo scudo fiscale ed il quadro normativo Nella Sua lettera Lei si riferisce probabilmente alla Legge 3.10.2009 n. 141, la quale ha convertito con modifiche il D.L. 3.8.2009 n.103, rinnovando lo scudo fiscale. Si tratta del terzo scudo fiscale adottato in Italia, il cui iter parlamentare, con i suoi numerosi passaggi, è stato abbastanza ostico. Anche per questo motivo, ma soprattutto per l utilizzo assai esteso della tecnica del rinvio ad altri provvedimenti legislativi, sono sorti non pochi problemi interpretativi. Infatti, le suddette disposizioni sono già correttive del D.L. Anticrisi del 1 Luglio 2009 n. 78, convertito con legge sempre del 3.8.2009 n. 102. L operatività del c.d. scudo-ter è stata fissata inizialmente dal 15.11.2009 al 15.12.2009. La possibilità di adesione al nuovo scudo è poi stata ulteriormente prorogata, anzi più correttamente, riaperta dal 30.12.09 al 30.4.2010, con aliquote più alte, in virtù del D.L. n. 104/2010 (c.d. Mille-proroghe ). Il rimpatrio (fisico o giuridico ) o la regolarizzazione di capitali ed attività illecitamente detenute all estero alla data del 31.12.2008, infatti, avveniva realizzando alcune condizioni essenziali previste per legge. In particolare, occorreva innanzitutto soddisfare i seguenti requisiti: a) la presentazione di una c.d. dichiarazione riservata attraverso un intermediario autorizzato; b) l effettivo pagamento dell imposta. L imposta prevista, lo ricordiamo, su attività detenute al 31.12.2008 ammontava originariamente al 5% per operazioni perfezionate sino al 15.12.2009, successivamente elevata al 6% (dal 30.12.2009 sino al 28.2.2010) ed al 7% (dal 1 3.2010 al 30.4.2010). Lo strumento aveva quindi lo scopo di far emergere e regolarizzare sia capitali frutto di alcune attività illecite (ma solo alcune), sia beni, mobili ed immobili, di origine lecita ma non noti allo Stato italiano, come richiesto dalle normative vigenti. E cioè, proprio, la fattispecie che sembra interessare a Lei. 2. Gli effetti estintivi penali ed extra-penali E sin qui abbiamo visto in sintesi il meccanismo e gli scopi. In conformità a quanto sopra, vi erano effetti penali ed amministrativo-tributari annessi all adesione dello scudo fiscale. In proposito, rileva l articolo 13-bis del D.L. n. 78/09 in virtù del quale il pagamento effettivo dell imposta produce gli effetti di cui agli articoli 14 e 15 e rende applicabili le disposizioni di cui all articolo 17 del decreto-legge 25 settembre 2001, n. 350, convertito con modifica- Editore: Associazione Gazzetta Svizzera CH-6963 Cureggia Redazione: Dott. Ignazio Bonoli CP 146, CH-6932 Breganzona Tel. +41 91 966 44 14, Fax +41 91 950 98 45 E-mail: ibonoli@icc-ti.ch Pubblicità: Mediavalue srl Via Domenichino, 19 20149 Milano (Italy) Tel. +39 028 945 97 63 Fax +39 028 945 97 53 f.arpesani@mediavalue.it k.toledo@mediavalue.it www.mediavalue.it Testi e foto da inviare per e-mail a: gazzettasvizzera@tbssa.ch Mensile degli svizzeri in Italia. Fondata nel 1968. Internet: www.gazzettasvizzera.it Gazzetta svizzera viene pubblicata 11 volte all anno. Tiratura media mensile 24 078 copie. Gazzetta svizzera viene distribuita gratuitamente a tutti gli Svizzeri residenti in Italia a condizione che siano regolarmente immatricolati presso le rispettive rappresentanze consolari. Cambiamento di indirizzo: Per gli Svizzeri immatricolati in Italia comunica re il cambiamento dell indirizzo esclusivamente al Consolato. Introiti: Contributi volontari, la cui entità viene lasciata alla discrezione dei lettori. Dall ltalia: versamento sul conto corrente postale italiano no. 325.60.203 intestato a «As so cia zio ne Gazzetta Svizzera, CH-6963 Cureggia». Oppure con bonifico alla Banca Popolare di Milano, Agenzia 344, 20148 Milano, sul conto corrente intestato a «Collegamento Svizzero in Italia, Rubrica Gazzetta». IBAN IT78 N 05584 01652 000000002375. Dalla Svizzera: versamento sul conto corrente postale svizzero no. 69-7894-4, intestato a «Associazione Gazzetta Svizzera, 6963 Cureggia». 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zioni, dalla Legge 23 novembre 2001, n. 409, e successive modificazioni. Ne deriva che il rinvio era, ed in parte è, alla disciplina del vecchio scudo fiscale. Tradotto in termini più chiari, la disciplina dello scudo non riguardava solo l evasione fiscale nell accezione comune del termine, ma un più ampio spettro di irregolarità. Infatti, l art. 14 stabiliva vari effetti del rimpatrio. Innanzitutto esso precludeva nei confronti del soggetto dichiarante e dei soggetti solidalmente responsabili, ogni accertamento tributario e contributivo per i periodi di imposta per i quali non era ancora decorso il termine per l azione di accertamento alla data di entrata in vigore del decreto, e tuttavia limitatamente agli imponibili rappresentati dalle somme o dalle altre attività costituite all estero e oggetto del rimpatrio. Vi era poi, la previsione dell estinzione di ogni sanzione amministrativa, tributaria, previdenziale, e quelle previste dall art. 5 del decreto-legge n. 167 del 1990, relativamente alla disponibilità delle attività finanziarie dichiarate. Si tratta, in particolare, del c.d. monitoraggio fiscale notoriamente previsto dal D.L. 28.6.1990 n. 167 (convertito con modifiche in Legge 4.8.1990 n. 227 e successivamente modificato più volte) relativo alla Rilevazione ai fini fiscali di taluni trasferimenti da e per l estero di denaro, titoli e valori, cui abbiamo fatto cenno già sopra. È questa normativa che impone ai soggetti che dispongano di beni all estero o trasferimenti degli stessi (comunque superiori ad 10.000) di renderli palesi nel quadro RW della propria Dichiarazione dei Redditi (740 o Unico, che dir si voglia). Ciò rileva (o meglio rilevava prima) ai soli fini della conoscenza delle disponibilità e del controllo. Oggi sembra essere diventato un boomerang, come vedremo. Quanto agli effetti penali, infine il discorso si fa un po più complesso, in quanto il mero rinvio all articolo 14, data la previsione del comma 1, lettera c), D.L. n. 350/2001, determinava l esclusione della punibilità unicamente per i reati di Infedele dichiarazione (art. 4) e di Omessa dichiarazione (art. 5) previsti dal D.Lgs. n. 74/2000 in materia di reati tributari. Successivamente, però, apparendo troppo esiguo il beneficio (viste anche le prassi in uso...), si è ritenuto necessario ampliare l area della non punibilità anche ad altre fattispecie, che risultavano strumentali all esportazione o alla costituzione di disponibilità illecite all estero. A tal fine si è proceduto ad aggiungere al comma 4 dell articolo 13-bis, la precisazione che l effettivo pagamento dell imposta comporta, in materia di esclusione della punibilità penale, limitatamente al rimpatrio ed alla regolarizzazione di cui al presente articolo, l applicazione della disposizione di cui al già vigente articolo 8, comma 6, lettera c), della Legge 27 dicembre 2002, n. 289, e successive modificazioni. Il richiamo normativo era alla disciplina inerente l Integrazione degli imponibili per gli anni pregressi prevista dalla Legge Finanziaria 2003 (L. n. 289/2002 e succ. modifiche), la quale sempre con riguardo agli effetti penali escludeva la punibilità per i reati tributari di cui agli articoli 2, 3, 4, 5 e 10 del decreto legislativo 10 marzo 200, n. 74; nonché per i reati previsti dagli articoli 482, 483, 484, 485, 489, 490, 491bis e 492 del codice penale, nonché dagli articoli 2621, 2622 e 2623 del codice civile, quando tali reati siano stati commessi per eseguire od occultare i predetti reati tributari ovvero per conseguirne il profitto e siano riferiti alla stessa pendenza o situazione tributaria. In altre parole, la non punibilità è stata estesa anche ai delitti di Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti, di Dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici e di Occultamento o distruzione di documenti contabili, oltrechè a tutta una serie di fattispecie di delitti di Falso materiale ed ideologico e reati di Falsi in bilancio. Ciò sempre che il contribuente non avesse già avuto formale conoscenza dell esercizio dell azione penale nei suoi confronti entro la data di presentazione della dichiarazione integrativa. Immagino che Lei avesse in mente costoro quando si riferiva agli evasori. Risulta evidente che grazie ad un palese difetto di coordinamento il semplice rinvio all articolo 14 del D.L. 350/2001 avrebbe limitato l esclusione della punibilità ai soli delitti di infedele ed omessa dichiarazione, se tale disposizione non fosse da ritenersi superata (e quindi, in tale parte, implicitamente abrogata) dal successivo e più specifico rinvio all articolo 8, comma 6, lettera c), che ha ampliato il novero dei reati non punibili. Per quanto riguarda invece la parte extra-penale, che è quella che, come detto, La riguarda più da vicino, è ovvio che - a prescindere dalla commissione di reati, tributari e non - vi sono delle violazioni amministrative e tributarie che sono sanzionate comunque. Anche queste in realtà si estinguono. Ricordo che, già solo per la violazione del monitoraggio fiscale, le sanzioni sono rilevantissime e vanno dal 5% al 25% sino al 2009 e dal 10% al 50% (oltre alla confisca di beni per equivalente) per gli anni successivi, calcolate sul valore. E ciò per ogni singolo anno di omessa comunicazione, fatta salva la prescrizione.. In conclusione, l obolo pagato con lo scudo oscillante tra il 5% ed il 7% tutto sommato non sembra gran cosa rispetto al vantaggio ottenuto, e ciò per tutti quelli che ne hanno beneficiato. 3. Le Circolari interpretative ed applicative dell Agenzia delle Entrate Attesa la specificità e la complessità della materia, vi sono stati vari provvedimenti emanati dall Agenzia delle Entrate, volti a chiarire la portata della normativa, assai intricata, come visto sopra. Ricordiamo le Circolari n. 6/E del 19.2.2010, n. 3/E del 29.1.2010, n. 52/E del 2.12.2009, n. 50/E del 30.11.2009, n. 49/E del 23.11.2009, n. 48/E del 17.11.2009, nonché soprattutto la n. 43/E del 10.10.2009. Più recentemente ancora la Circ. 8.10.2010 sempre in tema di scudo fiscale, e la Circ. 13.9.2010 n. 45 in tema di monitoraggio fiscale. In realtà, il quadro si presenta forse un po più complesso e meno chiaro di quanto uno potrebbe aspettarsi. Se per gli effetti penali l interpretazione appare univoca, altrettanto non può dirsi per quelli tributari. Sotto il primo profilo la stessa Circolare n. 43/E lo conferma: Con riferimento agli effetti penali delle operazioni di emersione, si evidenzia che l effettivo pagamento dell imposta straordinaria dovuta sulle attività rimpatriate o regolarizzate rende non punibili i reati indicati nell articolo 8, comma 6, lettera c) della Legge 27 dicembre 2002 n. 289. Per quel che attiene invece ai profili tributari, ad esempio, l originaria interpretazione che si poteva ricavare dalla Circ. n. 43/E del 2009 citata affermava: In linea generale, è prevista l inibizione dei poteri di accertamento dei competenti uffici in materia tributaria e previdenziale, nonché l estinzione delle sanzioni amministrative, tributarie e previdenziali relative alle disponibilità delle attività emerse. In particolare, limitatamente agli imponibili rappresentati dalle somme o altre attività costituite all estero e oggetto di rimpatrio e regolarizzazione, è inibita l attività di accertamento tributario e contributivo relativa ai periodi d imposta che hanno termine al 31 dicembre 2008. Si precisa che la preclusione dell attività di accertamento si riferisce in ogni caso a presupposti verificatisi fino al 31 dicembre 2008. Ed ancora: Gli accertamenti sono preclusi anche con riferimento a tributi diversi dalle imposte sui redditi, sempreché si tratti di accertamenti relativi ad imponibili che siano riferibili alle attività oggetto di emersione. A tal fine si precisa che la preclusione opera automaticamente, in tutti i casi in cui sia possibile, anche astrattamente, ricondurre gli imponibili accertati alle somme o alle attività costituite all estero oggetto di rimpatrio. l effetto preclusivo può essere opposto, ad esempio, in presenza di contestazioni basate su ricavi e compensi occultati. La Circ. n. 3/E del 2010, invece affermava che, a differenza del condono, lo scudo non inibisce incondizionatamente l attività di accertamento da parte dell Amministrazione finanziaria. Dice testualmente il provvedimento: Infatti, qualora in sede di controllo vengano accertati maggiori imponibili non assoggettati a tassazione da parte del contribuente, cui possono essere riferite le attività oggetto di emersione, l amministrazione procederà al relativo recupero, secondo le modalità ordinarie, della quota di detti maggiori imponibili eventualmente eccedente l importo delle attività rimpatriate. Lascio a Lei ed ai nostri lettori ogni commento sulla tecnica di redazione dei provvedimenti legislativi di cui stiamo parlando, e sulla loro interpretazione. I dubbi, anche applicativi, permangono anche a distanza di tempo. 4. Le novità del Decreto Salva-Italia Osserva lei che a distanza di anni l Italia rimette in discussione un capitolo che sembrava chiuso, violando, secondo la sua interpretazione, una sorta di patto tacito che si fondava sull accordo: tu paghi ed io chiudo un occhio e ti fornisco un salvacondotto. Non è proprio così. È vero che con il D.L. 6.12.2011 n. 201 si è rimesso mano alla materia. Nel provvedimento sono infatti contenute Disposizioni in materia di bollo su conti correnti, titoli strumenti e prodotti finanziari nonché su valori scudati e su attività finanziarie e immobili detenuti all estero (art. 19). 3 segue a pagina 5

4 Si può rinviare l inizio del pagamento della rendita Dove presentare la domanda di pensione AVS? AVS/AI Assicurazioni sociali di Robert Engeler Gentile Dott. Engeler, alla fine mi rivolgo a Lei, perché nessuno qui mi poteva aiutare! Sono svizzero residente in Italia dal 1977 e ho sempre pagato la Freiwillige AHV. Ormai da un po di tempo avrei diritto alla pensione, perché sono nato nel 1945. Dall ufficio AVS mi è stato chiesto di mandare Ihr Leistungsgesuch beim zuständigen Sozialversicherungsträger Ihres Wohnsitzlandes, per fare il Antrag auf Altersrente. Solo che qui all INPS nessuno sapeva di cosa si tratta, anzi ritenevano addirittura che non esiste detto modulo. Ho interpellato anche l ufficio AVS a Ginevra (per telefono e per lettera) per sapere come si chiama detto modulo in italiano (lo sa, l INPS!), ma non mi hanno risposto, anche se mi immagino che era facile per loro... Infine mi sono rivolto anche al mio commercialista, che per mesi non ha combinato niente. A questo punto mi sono deciso di disturbare Lei. Siccome La conosco bene, come lettore della Gazzetta Svizzera, La prego di indicarmi qual è sto benedetto modulo che devo chiedere all INPS. Naturalmente sono disposto a compensare eventuali costi per la Sua consulenza. Grazie per il Suo aiuto e cordiali saluti. H.V., F. Risposta Caro lettore, Il principio sembrerebbe semplice: richiederla direttamente alla Cassa di Compensazione Svizzera, Avenue Edmond-Vaucher 18, CH-1211 Genève 28. Il relativo modulo può essere scaricato dal sito dell AVS: http://www.ahv-iv.info/andere/00140/00142/index.html?lang=it&do wnload=nhzlpzeg7,lnp6i0ntu042l2z6ln 1ah2oZn4Z2qZpnO2Yuq2Z6gpJCDdHx3g 2ym162epYbg2c_JjKbNoKSn6A- - Le video-risposte di Robert Engeler sul sito: gazzettasvizzera.it Gazzetta Svizzera presenta i video di Robert Engeler con le risposte ad alcune delle domande più frequenti inviate dai lettori. na deve richiedere la rendita AVS presso la sede territoriale competente dell INPS (o di altro ente previdenziale italiano al quale è affiliato) Le avrei dato il mio consueto consiglio di rivolgersi all ufficio competente INPS dotato di un ufficio per la richiesta delle pensioni estere e che forniscono i moduli per l AVS (tre) da compilare e ripresentare allo stesso ufficio. Visto che ha incontrato delle difficoltà nella Sua città, ho voluto informarmi presso la INPS stessa, il che ha prolungato la mia risposta. Ecco l informazione ottenuta: La informiamo che I residenti in Italia devono presentare la domanda di pensione alla Sede Inps competente per territorio, anche nel caso venga richiesta la sola pensione estera. Sarà cura di tale Sede trasmettere all Ente pensionistico estero la domanda. Per la presentazione della domanda di pensione, per la richiesta di notizie e per ogni altra eventuale necessità gli interessati possono rivolgersi anche agli Enti di Patronato e di assistenza sociale, riconosciuti dalla legge, che sono abilitati ad assistere gratuitamente i lavoratori nello svolgimento delle pratiche di natura previdenziale e assistenziale. Per agevolare l istruttoria della domanda di pensione, i residenti in Italia, devono allegare un questionario (reperibile sulla modulistica online del sito www.inps.it ovvero richiesto presso alle Sedi Inps ovvero agli Enti di Patronato), sul quale devono essere indicate tutte le notizie utili all Organismo estero per definire la pratica. Sono entrato in un sacco e uscito in un baule. Vediamo purtroppo che già la prima frase contiene un errore quando parla di sola pensione estera. Il resto dice in forma gentile, ma non subito comprensibile, che l interessato può rivolgersi, per la presentazione della domanda (e naturalmente per il ritiro dei moduli) presso le sedi dell INPS o agli Enti di Patronato (ACLI, sindacati). Purtroppo non aiuta lo scarico del questionario dal sito dell INPS, perché mancano poi altri due moduli. Ritorniamo quindi al campo 1: Non Le resta che recarsi all ufficio INPS competente per la Sua zona, trovare l ufficio per le pensioni estere, farsi dare i moduli (e consigli per compilarli, perché non sono semplici) e consegnarli all INPS. Oppure, in alternativa, rivolgersi ad un patronato seguendo la stessa procedura. Le faccio presente che sarebbe forse ancora in tempo rinviare l inizio di pagamento della Sua rendita; questo va fatto con una semplice lettera che deve arrivare alla Cassa di Compensazione Svizzera a Ginevra prima del raggiungimento del 66 compleanno. Il rinvio può essere fatto per un minimo di un anno ed un massimo di cinque anni a partire dall età pensionabile. Un rinvio di un anno aumenta la rendita mensile di ca. il 5%, il rinvio di 5 anni del 30% ca. Una volta chiesto il rinvio e passato il 66 anno si può chiedere l inizio di pagamento della rendita ogni mese; la rendita viene aumentata della percentuale corrispondente al periodo di rinvio. Se chiede il rinvio, può anche rinviare il pellegrinaggio presso gli uffici INPS, perché la domanda di pensione AVS andrà presentata solo quando deciderà di iniziare il pagamento della rendita! Con cordiali saluti. Robert Engeler Sarei grato ai lettori che hanno recentemente chiesto la rendita AVS tramite l INPS in seguito al mio consiglio o arrangiandosi da soli di descrivermi la loro esperienza e possibilmente mandarmi copia dei documenti. Farsi curare in Svizzera Residenti in Italia con cassa malattia svizzera: novità importante Dal 1 gennaio 2013 persone residenti in Italia che contribuiscono ad una cassa malattia in Svizzera potranno farsi curare, a scelta, sia in Italia che in Svizzera. Finora queste persone, pur pagando i premi in Svizzera, potevano solo farsi curare in Italia, salvo casi urgenti. La signora Thérèse Meyer-Kaelin, membro del comitato e fino a novembre scorso deputata al Consiglio Nazionale, aveva presentato, su richiesta del Collegamento Svizzero in Italia, una petizione in tal senso al governo. Insistendo, ha ottenuto il risultato desiderato da molte persone da tempo, anche se dobbiamo aspettare ancora alcuni mesi fino all entrata in vigore. Robert Engeler

Le istruzioni per chiedere il calcolo preventivo Quale sarà la mia rendita AVS? Meine AHV-Rente? Ma rente AVS? 5 Recentemente mi sono arrivate diverse richiesta per conoscere la futura rendita AVS, alle quali potrei dare solo una risposta approssimativa se avessi il tempo materiale di rispondere a ciascuno. Purtroppo non è cosi; per questo motivo ripeto nelle tre lingue ufficiali svizzere le istruzioni per chiedere il calcolo preventivo direttamente all AVS che potrà rispondere con precisione, sempre però in base alla situazione del momento. Italiano Ogni assicurato AVS ha il diritto di chiedere una volta gratuitamente il precalcolo della rendita futura AVS, ulteriori precalcoli sono a pagamento, a tariffa molto alta. Si può chiedere il modulo per il precalcolo a Ginevra (indirizzo in fondo) oppure più semplicemente scaricarlo dal sito web come segue. www.ahv.ch sinistra) una rendita futura, stamparla, compilarla e spedirla a Ginevra (indirizzo in fondo). Tempo per la risposta circa 4-6 settimane. Deutsch Jeder AHV-Versicherte hat einmal das Recht, gratis eine Rentenvorausberechnung zu verlangen. Weitere Vorausberechnungen werden zu einem sehr hohen Tarif berechnet. Das Gesuch für die Vorausberechnung kann in Genf (Adresse unten) verlangt werden, oder einfacher vom Internet wie folgt herunter geladen werden wählen auf dem Bildschirm) vorausberechnung wählen, ausdrucken, ausfüllen und nach Genf schicken (Adresse unten). Antwort in ca. 4-6 Wochen. Français Chaque assuré AVS a le droit de demander une fois gratuitement un précalcul de sa rente. Des précalculs supplémentaires sont à paiement à tarif très haut. Le formulaire de demande peut être obtenu à Genève (adresse au fond) ou plus simplement en Internet comme suit: rente future», imprimer, remplir et envoyer à Genève (adresse au fond). Temps pour la réponse environ 4-6 semaines. Indirizzo: Cassa Svizzera di Compensazione 18, av. Edmond-Vaucher CH-1211 Genève 28 Con cordiali saluti. Robert Engeler Il trattamento fiscale di cittadini esteri residenti in Italia Scudo e beni all estero segue da pagina 3 Il decreto è stato convertito con L. 22.12.2011 n. 214, ed il citato articolo 19, nella sua formulazione vigente, prevede sì il versamento di un importo ma a titolo diverso. Si stabilisce che Le attività finanziarie oggetto di emersione ai sensi dell articolo 13-bis del decreto-legge 1 luglio 2009, n.78, convertito con modificazioni dalla legge 3 agosto 2009, n.102, e successive modificazioni, e degli articoli 12 e 15 del decreto-legge 25 settembre 2001, n.350, convertito, con modificazioni, sono soggette a un imposta di bollo speciale annuale del 4 per mille. Per gli anni 2012 e 2013 l aliquota è stabilita, rispettivamente, nella misura del 10 e del 13,5 per mille (comma 6). In parole più semplici: i capitali e beni scudati scontano un imposta sul bollo nella misura suddetta. L imposta di cui al comma 6 è determinata al netto dell eventuale imposta di bollo pagato ai sensi dei commi 2-bis e 2-ter dell articolo 13 della tariffa del bollo di cui al DPR n.642/1972. Tale imposta è pagata dagli intermediari attraverso i beni segregati, ed il mancato pagamento è segnalato all autorità fiscale. La sanzione prevista in tal caso è pari al valore dell imposta (e cioè si raddoppia l importo). Ma le brutte notizie non finiscono qua. La stessa disposizione prevede che a partire dal 2011 sia istituita un imposta sul valore degli immobili all estero, a qualsiasi uso destinati dalle persone fisiche residenti in Italia. Essa è pari allo 0,76 per cento del valore degli immobili (commi 13-15). Inoltre a decorrere dal 2011 è istituita un imposta (1 per mille per il 2011 e 2012, e 1,5 per mille a partire dal 2013) anche sul valore delle attività finanziarie detenute all estero da persone fisiche residenti in Italia, in proporzione alle quote ed al periodo di detenzione (commi 18 e 19). Disponibilità facilmente verificabili dallo Stato italiano tramite il c.d. monitoraggio fiscale. Ora ciò è dovuto, come è evidente a tutti, a plurime ragioni. La prima è, per così dire, soggettiva, ed riconducibile al conclamato bisogno che aveva lo Stato italiano di denaro, il che non è una giustificazione, ma una mera spiegazione del comportamento del governo. La seconda invece ha natura obiettiva, nel senso che l importo che lo Stato ha preteso quale pagamento per concedere un salvacondotto amplissimo è stato molto esiguo se rapportato a quello applicato in altri Paesi (come la Gran Bretagna e la Germania), il che non è certamente una consolazione ma, di nuovo, solo una spiegazione. Allora, in conclusione del nostro discorso, è sicuramente vero che non brilla per correttezza e lungimiranza il provvedimento italiano, che anzi in una certa misura dà ragione ai detrattori (svizzeri ed italiani in egual misura) dello scudo che hanno sempre sostenuto di non fidarsi. E però altresì vero che il provvedimento applica un balzello diverso che va a colpire anche altre fattispecie, e che si aggiunge ma non modifica quello che era originariamente il pagamento liberatorio dello scudo (pur sempre modesto). Piuttosto, mi pare assai più vessatoria la tassazione di immobili e disponibilità all estero che come patrimoniale mascherata - si fonda di fatto solo su un presupposto indimostrato di maggior capacità contributiva da parte di soggetti anche stranieri ma fiscalmente residenti in Italia (e magari solo temporaneamente), che in realtà per necessità o legame affettivo hanno beni nel proprio paese d origine. Per quanto riguarda la Svizzera, bè, mi pare abbastanza evidente alla luce di tutto quanto sopra, come la stessa non possa essere ritenuta responsabile di nulla. Né delle disattenzioni dei suoi compatrioti, né delle più o meno legittime scelte (o imposizioni) di politica economica e fiscale di altri Paesi. Spero che, se non l ho convinta, almeno possa ora sopportare un po più serenamente le vessazioni del fisco italiano. Le assicuro che è in buona compagnia (Avv. Markus W. Wiget)

6 «Primo piano» A cura di Annamaria Lorefice www. gazzettasvizzera.it Il 77% delle famiglie naviga da casa per i più svariati scopi. Resta da potenziare il WiFi free Gli svizzeri tra i primi in Europa ogni giorno sulle onde di Internet Bellinzona Da un indagine dell Ufficio federale di statistica, otto elvetici su dieci sono navigatori abituali. In Europa, accanto ai Paesi nordici, la Svizzera è una delle nazioni con la maggior presenza di connessioni e di utenti Internet. In casa e al lavoro, è notevole la disponibilità di apparecchi terminali che consentono l accesso al web, quali PC, net e notebook, smartphone e tablet. Internet è molto presente nelle scuole primarie fino all Università. Ma come è utilizzato il web? Per farci di tutto : la corrispondenza e-mail al primo posto (90% dei collegamenti), leggere le news (70%) e documentarsi per scopo personale, professionale o di studio. Ma anche la spesa alimentare, lo shopping in genere e la prenotazione delle vacanze. Seguono i consulti medici (50%), il disbrigo di pratiche burocratiche e i pagamenti on line, oltre, ovviamente, lo svago e le relazioni sui social network. Le famiglie che fanno tutto questo sono il 77% del popolo dei navigatori. Nella comodità della propria casa, si chiacchiera col mondo e si risparmiano tempo e denaro con pochi click. Per i giovani e per le persone professionalmente attive, Internet rientra nel modo di vivere quotidiano. L esperto in materia, Elio Del Biaggio, dal suo osservatorio di Bellinzona ha il polso della situazione. Dunque, il nostro Paese è tecnologicamente ben messo. «Sì, ha una struttura di telecomunicazioni all avanguardia e una situazione economica al momento ancora piuttosto favorevole rispetto ad altre realtà, anche a noi vicine, il che facilita le cose. La Svizzera spicca per una sensibilità particolare e per investimenti cospicui nei settori dell educazione, della ricerca e dell innovazione. Molte aziende elvetiche sono, per tecnologia e innovazione, un esempio nel mondo intero. Infine, vorrei ricordare, soprattutto per gli Svizzeri all estero, che grazie a Internet c è la possibilità di usufruire gratis dei programmi televisivi delle tre regioni linguistiche, italiano, tedesco e francese, così da potersi informare e restare in qualche modo vicini alle proprie origini rossocrociate (v. link sotto la foto a pag. 7 Ndr)». La Svizzera ha propri motori di ricerca nonostante sia un paese di piccole dimensioni? «Ce ne sono alcuni, che però si basano sull algoritmo più classico e conosciuto di Google, Internet è molto presente nelle famiglie svizzere e anche nelle scuole primarie fino all Università. SWITCH, prestatore di servizi su Internet con sede a Zurigo, che nel 2012 festeggia il suo 25 anniversario, ha assegnato svariati premi durante l ultimo Junior Web Award alle classi scolastiche svizzere che brillano nel web (Foto fonte Switch). indubbiamente leader mondiale del settore in tutti i Paesi del mondo, in tutte le lingue. Come motori di ricerca, prettamente elvetici, citiamo www.toot.ch e www.swissle.ch. D altra parte, troviamo anche alcuni siti web, che vengono definiti motori di ricerca pur non essendolo propriamente, ma che in realtà sono delle directory, ovvero degli elenchi, telefonici o di categoria (aziende, società), come www.search.ch o anche www.local.ch». Nelle principali città elvetiche è sempre più facile navigare gratis con il WiFi predisposto per i cittadini e per i turisti in transito. «Ci sono collegamenti WiFi gratuiti e liberamente disponibili in alcune principali città, così come presso locali pubblici e strutture istituzionali sparse sul territorio svizzero. Ma tale diffusione non è ancora capillare e libera come a prima vista potrebbe sembrare. Secondo me la Svizzera è in grado di fare molto di più per offrire connessioni WiFi sull intero territorio, utili per chi si sposta per lavoro e per i turisti, evitando costose connessioni a pagamento: se proposta nel modo giusto, questa potrebbe costituire una buona opportunità di marketing e di promozione, per la soddisfazione di tutti, offerenti e utilizzatori occasionali». Tuttavia, è decisamente più facile navigare WiFi o con accesso free tramite password in Svizzera che non in Italia: è vero? «Corrisponde al vero, se teniamo conto delle possibilità di accesso WiFi offerte attraverso alcune aziende per i loro ospiti e visitatori, luoghi pubblici come biblioteche, ritrovi pubblici più innovativi come alcuni alberghi, bar e ristoranti, catene di fast food... Mi auguro che le difficoltà che comunque ci sono spesso anche in Svizzera, si possano superare nel prossimo futuro con la maggior disponibilità di WiFi gratuito, anche se controllato da password, sull intero territorio e anche in tutti gli altri Paesi». Adesso il PC fisso se la contende, e forse cede il passo, con Smartphone e Tablet: qual è lo cyber scenario che si sta profilando? «In effetti, sempre più utenti, li scelgono per la loro comodità e per rapidità di utilizzo, e sfruttano ormai solo Smartphone e Tablet per accedere al web. La tendenza è segnata perciò il classico PC verrà sempre meno utilizzato a vantaggio dei dispositivi mobili e portatili. Teniamo però conto del fatto che in questo momento gli svizzeri preferiscono in ogni caso l accesso al web ad alta velocità

L esperto in Ticino Elio Del Biaggio, ingegnere e consulente (www.eliodelbiaggio.ch), ricorda agli Svizzeri all estero la possibilità di usufruire in maniera gratuita dei programmi televisivi delle tre regioni linguistiche, italiano, tedesco e francese, così da potersi informare e restare in qualche modo vicini alle proprie origini rossocrociate, attraverso siti come per esempio www.zatoo.com, www.wilmaa.com o www.teleboy.ch. mediante connessioni classiche sulla rete fissa, mentre i sistemi mobili ancora ricoprono un ruolo marginale, anche a causa dei costi non sempre così accessibili a tutti». La differenza di fuso orario nel globo permette al sistema web di non andare in tilt: se tutti nel mondo si navigasse insieme, il web non reggerebbe. È vero? «È ormai scontato che la rete mondiale sia satura e che il web, così com è stato pensato ed esiste oggi, difficilmente riuscirà a reggere l aumento di utenti dovuto ai Paesi emergenti come la Cina e l India. Il nuovo millennio è stato già consacrato come l era del digitale: dai social network alle pagine web personali. L informatica è ormai una materia insegnata dall asilo fino alle università della terza età e le statistiche confermano che al mondo ci sono oggi più o meno due miliardi di navigatori, pressappoco una persona su tre. È quindi chiaro come l aumento esponenziale di utenti sulla rete, soprattutto a partire dai Paesi asiatici, rischia di creare un vero e proprio collasso. L impiego diversificato sull arco delle 24 ore, grazie alle differenze di fuso orario, riesce a calibrare i tempi di utilizzo più massiccio e sicuramente aiuta nell evitare una repentina saturazione del sistema». Quando però si aggiungeranno altre centinaia di milioni di utenti da Brasile e Russia, il web potrebbe avere un crash? «Questo corrisponde parzialmente alla realtà. Un aspetto conosciuto e per il quale, prima del crollo totale, si stanno tentando soluzioni tecniche alternative che consentano di moltiplicare in modo esponenziale le connessioni. Dai 4,3 miliardi di indirizzi assegnati con l attuale sistema IPv4 nato nel 1981 e ormai saturo se ne potranno aggiungere molti altri (circa 340mila miliardi di trilioni di trilioni) attraverso un nuovo protocollo di comunicazione, denominato IPv6. Utilizzando parole semplici, il procedimento è lo stesso di quello applicato qualche decennio fa con i numeri telefonici, anche se questa volta gli utenti non dovranno affatto memorizzare i nuovi indirizzi delle pagine preferite, poiché tutto avverrà in maniera automatica». Secondo lei, chi si rifiuta di navigare e di utilizzare le nuove tecnologie, avrà vita facile in futuro nell adoperare anche un semplice telefonino o un qualsiasi apparecchio innovativo? «Vita facile sicuramente no, anche perché la tecnologia e la multimedialità la fanno ormai sempre più da padrone in ogni ambito della nostra vita quotidiana. Non avere dimestichezza con le nuove tecnologie significa rischiare di essere tagliati fuori da innumerevoli servizi e strumenti che in ogni caso rimangono necessari, dall informazione ai servizi. D altronde, abbiamo però raggiunto un livello di sofisticazione talmente estremo, che siamo al punto che un telefono mobile fa tutto fuorché il telefono, e la stessa cosa vale per tanti altri congegni e apparecchi, troppo complessi, complicati e non sempre veramente e davvero utili, funzionali e facilmente utilizzabili. Ma questo è solo una mia opinione personale». lorefice.annamaria@gmail.com 7

Consenso dal 50,6% dei votanti e da 13,5 Cantoni COSTRUZIONI 8 Sì risicato all iniziativa Elezioni in alcuni cantoni Avanzano Verdi Liberali i Nei cantoni borghesi turistici e i socialisti contro le case secondarie i «no» hanno prevalso nettamente. Tra questi testo obbliga i comuni a rendere conto ogni anno del rispetto di questa limitazione. In circa un quarto dei comuni la quota di abitazioni secondarie supera già il quinto della superficie abitativa. Ciò è il caso nelle zone turistiche del Vallese, dei Grigioni, del Ticino, di Vaud e di Berna. Nelle Alpi svizzere ci sono già più di 500.000 case di Per la maggioranza della popolazione la revisione della legge sulla pianificazione del territorio, in vigore da luglio, Votazioni federali Svizzera divisa due volte in due Ticino (54,0%) e Vallese In (con concomitanza un perentorio con le votazioni federali, alcuni cantoni hanno rinnovato i propri governi 73,8%). Gli oppositori e parlamenti. Nel canton Vaud sono stati confermati i quattro consiglieri di Stato uscenti, chiedono ora mentre un applicazione si dovrà ricorrere al secondo turno per ragionevole. i tre nuovi da eleggere. Si confermerà probabilmente una leggera maggioranza del BERNA (ATS) L iniziativa popolare che centro chiede di limitare destra. la costruzione di abitazioni secondarie è stata accettata di A misura Svitto ieri da popolo il Partito e cantoni: socialista i «sì» ha dovuto cederrenze. I cantoni il proprio che si sono posto espressi ain governo all UDC. hanno raggiunto il 50,6% delle prefe- Il favore nuovo sono 13,5. governo L opposizione compone di perciò di tre Consiglio federale, Parlamento, cantoni, settore due economico, PDC ambienti e due lega-plr. Dopo 16 anni UDC, ti al turismo e partiti borghesi non è torna dunque bastata in governo per convincere anche la una donna. L UDC maggioranza della popolazione. I fautori sono perde 6 infatti seggi stati esattamente in Parlamento a favore del PLR 1.151.967, (+2), i contrari del 1.123.516. PS (+1) e di vacanza. 3 senza partito. Sebbene i fautori all iniziativa Basta Nel con la canton costruzione Uri sfrenata sono di abitazioni secondarie! siano stati in vantaggio stati confermati i quattro uscenti tutto il pomeriggio, in governo l incertezza ed è durata a lungo. Si è infatti dovuto atten- è stato eletto il PDC Beat dere la pubblicazione Jörg. Un secondo dei risultati dell ultimo gli cantone altri due. Berna Anche per poternel canton Uri l UDC turno sarà necessario INIZIATIVA per decretare la vittoria del «sì». Ad accettare l iniziativa 4 seggi sono stati a soprattutto vantaggio i del PLR (+2), dei perde cantoni urbani. Il più entusiasta è stato Basilea / Verdi Città, dove (+1) il 62,1% e delle probabilmente per- di un PDC PS sone che si sono recate alle urne hanno approvato l oggetto in votazione. Il ancora da eleggere. Infine «sì» è stato nel molto canton elevato anche Friburgo, a Sciaffusa (57,3%) e Basilea Campagna il nuovo consigliere (56,7%). federale Nel canton Alain Zurigo Berset i favorevo-li sono stati il 52,5%, a Ginevra il stato sostituito dal presidente 56,0% e a Soletta il del 56,2%. PS Anche svizzero i cantoni rurali dove l attività turistica non Christian Levrat al Consiglio degli Stati. è molto sviluppata hanno accolto il testo di Weber. Nel Giura un i bilancio fautori sonodelle ultime elezioni Tracciando stati il 53,9%, ad Appenzello esterno il cantonali 56,0%. si constata che l UDC è ancora il Nei cantoni turistici i «no» hanno invece prevalso più nettamente. rappresentato In Vallese i nei legislativi can- partito tonali contrari sono con stati 552 addirittura seggi. il 73,8%. Il Partito socialista ha Seguono i cantoni della Svizzera centrale: Uri, con il 61,4%, in Obvaldo, tutti i cantoni, con il racimolando 13 guadagnato 58,6%, e Nidvaldo, con il 58,1%. Hanno respinto complessivi. il testo anche Sale Ticinocosì a quota 458 nei seggi (54,0%) Grigioni (57,3%) e Lucerna 25 (52,7%). Parlamenti. In Appenzello Interno le divisioni L iniziativa politiche lanciata sono dalla fondazione poco significative. Helvetia Nostra dell ecologista Franz Evoluzione Weber prevede, fra opposta le altre cose, invece che per l Unione democratica superare il 20% del di totale, centro: né il 20% dopo del- aver perso 8 seggi questo tipo di residenze non possano la superficie abitativa di un comune. Il alle federali, nelle elezioni cantonali successi- gista ha poi detto che era sicuro di Se vin-scere: «sentivo la volontà della popola- con la sua dell iniziativa guarda alla geografia dello scorso zione». Secondo Weber sono gli 11 spe-marzoculatori ad essere colpiti dalla nuova fondazione si può chiaramente rilevare una ve ne ha lasciati agli avversari 16, tutti persi doppia Helvetia spaccatura. Nostra. Dapprima il classico norma, non i cantoni turistici. Questi ne trarranno al contrario beneficio: Röstigraben «Invece (-6), di costruire Svitto nuove (-6) residenze se- di Grimentz A lato il villaggio tra Svizzera tedesca e Svizzera romanda nelle sue roccaforti di San gallo e Uri (-4). Solo a Friburgo (+3) condarie, e Vaud potranno (+1) è rinnovare quelle in Vallese. sul tema del prezzo unico del esistenti, migliorarle, fare qualcosa libro. di Non era un tema di grande portata, riuscita a incrementare il suo bottino. bello. E ciò Si attira è così i turisti». Per Pro Natura e il WWF gli svizzeri si sono ma resimetteva a confronto la tesi della libertà (key) interrotta un ascesa che durava conto da della quasi pressione due esercitata di sul commercio dei libri (che ha vinto) contro paesaggio. Le due associazioni ammettono della poi di scissio- non aver creduto nell ac- la difesa dell aspetto culturale del commer- decenni, non da ultimo a causa ne da cui è nato nel 2008 il Partito cettazione borghese del testo. La maggioranza della popolazione vuole recuperare cio il dei libri, tradotto però in difesa delle democratico (PBD). «bene paesaggio» che appartiene piccole a tutti, ha affermato Hans-Peter Fricker, di- librerie. Il Partito popolare democratico, rettore che generale ha di perso tre seggi alle federali, ha dovuto delle residenze cedere secondarie ha come più ef-profonde, la seconda spaccatura: quella WWF Svizzera. Più Soddisfatto anche il PS: la moltiplicazione importante, e anche con conseguenze 11 seggi complessivi a Friburgo, fetto secondario San Gallo l aumento dei prezzi tra i cantoni alpini e i cantoni dell altopiano e non è sufficiente per lottare contro la delle abitazioni. Ciò obbliga gli indigeni marcia a trasferirsi. sul L iniziativa po- permetterà di città (che ha pure vinto di stretta misura) e Uri, cementificazione mentre a del Svitto paesaggio. ha Questa obbliga i cantoni e i comuni ad di frenare questa evoluzione. fatto sto. adottare Solo misure a Vaud per limitare è riuscito il nume-ro di nuove case di vacanza e miglio- conquistare un sul problema delle case di vacanza. In realtà si è trattato di una riedizione del fossato «Ora una legge chiara» seggio, che porta a 472 il suo totale. Anche rarne il tasso di occupazione, ma lascia L Unione svizzera delle arti e mestieri per loro il Partito ampio margine liberale di manovra. radicale (-5 (USAM) alle ed federali) Economiesuisse deplorano l esito della votazione. Questo risul- città-campagna che si era già manifestato il bilancio Weber«: non Fiero è entusiasmante, del Paese» tato ma rischia il partito di creare di nuove difficoltà in precedenti occasioni. Il più contento, e non poteva essere al- economiche in molte zone rurali Pelli non può lamentarsi: ha perso sette seggi A po- detta di molti però l iniziativa per limitare le residenze secondarie è troppo rigida e complessivi a Friburgo, Vaud e San Gallo, ma suscita già problemi Doris Leuthard di applicazione pratica, soprattutto in situazioni in cui il nume- ne ha guadagnati cinque tra Uri e Svitto. Il PLR ha attualmente 551 seggi. CHE COSA SONO LE CASE SECONDARIE? ro di residenze secondarie e di superfici I Verdi, dopo anni di successi, hanno dovuto «I giuristi sono all opera» utilizzate è già ben oltre il limite del 20% incassare un amara sconfitta alle federali, in previsto. La costruzione di nuove residenze secondarie visto sarà limita- dai cui hanno perso 5 dei 20 seggi che avevano. L esito dello scrutinio è perciò Anche a livello cantonale il bilancio è negativo: to da subito al 20%. cantoni interessati come una Occorre specie tuttavia di punizione da parte delle regioni cora urbanizzate definire quali an- sei deputati in meno tra Vaud e Uri, per uno alloggi saranno presi a di godere mira, ha com- dei solo in più a San Gallo. La proposta, sostenuta dal centro destra, ma voti respinta ai dal Verdi Consiglio è stato federa-soprattutto il par- piaceri delle vacanze in montagna mentato e Doris con che però vogliono continuare A rubare le, dalla sinistra e dalle organizzazioni Leuthard dopo l approvazione poco conto dell initito degli dei inquilini, Verdi non Liberali. ha fatto breccia Passati in da 3 a 12 alle un territorio meno costruito. In 21 cantoni, con percentuali di pareri ultime federali, hanno guadagnato 13 seggi sembra essere ziativa stato di Franz tenuto Weber. invece Infatti l iniziativa l aspetto ecologiche. economico, darie», gli investimenti senza definirle. Secondo e i posti la mini- di negativi che vanno dal 64,1% di Berna parla genericamente di «residenze secon- complessivi al 51,1% del Giura. a Friburgo, Forte l opposizione Il testo voleva favorire anche misure Vaud e San Gallo e anche a Basilea Città (64%), Glarona stra dell ambiente, si tratterà anche di verificare la possibilità di applicare eccezio- sono (62,2%), ora Zurigo a quota (61,7%), 64 Uri nei (61,1%) legislativi e 2005, ma cantonali. tuttora in vigore in via provvisoria. lavoro creati nelle regioni turistiche, talvolta San Gallo (59,9%). Anche i Grigioni Anche il PBD, entrato nel Consiglio Nazionale indispensabili per ni. Nella mantenere campagna che una ha preceduto certa la attività ed evitare votazione, gli iniziativisti hanno lasciato in- contrari, ma con una percentuale più modesta (54,2%), sulla stessa linea Nuovo voto il 17 giugno con 9 deputati, si è confermato nei successivi tendere un ulteriore che i comuni spopolamento. strutturalmente deboli potranno, per esempio, beneficiare di quindi di Neuchâtel (54%) e Friborgo Per i promotori dell iniziativa non tutto Sarà necessario che questi aspetti tornino test, (pure con 54%). 4 I seggi cantoni favorevoli guadagnati sono tra è perduto: Friburgo il tema e tornerà infatti di stati cinque: in prima posizione il Ticino Gallo. (62,8%), Il davanti partito a Ginevra ha 79 (53,5%), seggi su nei un iniziativa Parlamenti analoga, denominata giuristi sono all opera per esplorare il mar- attualità il 17 giugno, quando si voterà deroghe. Doris Leuthard ha detto che «i ad essere considerati nella legge d applicazionegine di manovra» in questo settore. I per- San Basilea-Campagna (53,1%), Vallese Accesso alla proprietà grazie al rispar- cantonali. (51,1%) e Vaud (50,7%). Da notare che messi di costruzione già Ignazio rilasciati Bonoli resteran- Bocciata dal 55,8% Favorevole il Ticino No al risparmio per l alloggio BERNA (ATS) L iniziativa popolare sul risparmio per l alloggio, volta ad agevolare l accesso alla casa di proprietà attraverso deduzioni fiscali, è stata bocciata ieri in votazione popolare nella misura del 55,8%. Cinque i cantoni controcorrente: tra questi il Ticino, che ha approvato la proposta con il 62,8% dei voti. L affluenza alle urne è stata del 45%. Obiettivo dell iniziativa era di autorizzare i cantoni a defiscalizzare i risparmi destinati all acquisto di una proprietà abitativa fino a un importo annuo di 15 mila franchi 30 mila per una coppia per un periodo massimo di dieci anni. Deduzioni dal reddito imponibile per altri 5 mila franchi, sempre per un periodo di dieci anni, erano inoltre previste per il finanziamento di misure edilizie volte al risparmio energetico e alla protezione dell ambiente. Basilea-Campagna che già nel 1991 aveva introdotto un modello di defiscalizzazione sul piano cantonale, poi dichiarato contrario al diritto federale nel I così risultati il voto nei delle Cantoni votazioni federali nei Cantoni ZURIGO BERNA LUCERNA URI SVITTO OBWALDO NIDWALDO GLARONA ZUGO FRIBORGO SOLETTA BASILEA CITTÀ BASILEA CAMPAGNA SCIAFFUSA APPENZELLO ESTERNO APPENZELLO INTERNO SAN GALLO GRIGIONI ARGOVIA TURGOVIA TICINO VAUD VALLESE NEUCHÂTEL GINEVRA GIURA SVIZZERA Iniziativa sulla costruzione di abitazioni secondarie trimenti dato che è lui il promotore dell iniziativa, è Franz Weber. «Sono fiero della Svizzera», ha affermato. L ecolo- mio per l alloggio, lanciata dall Associazione svizzera dei proprietari fondiari (HEV). In caso di un secondo «no» popolare, il modello di Basilea Campagna sarà definitivamente fuorilegge. Qui sopra Franz Weber, promotore vere in infrastrutture senza tuttavia risolvere il problema della cementificazione del paesaggio, afferma l USAM. Per Economiesuisse sarà importante definire chiaramente la nozione di «residenza secondaria». Per la Conferenza dei governi dei Cantoni alpini (CG- CA) l iniziativa compromette lo sviluppo economico di una parte della Svizzera che si aspetta ora di essere indennizzata. La CGCA composta dai cantoni Uri, Obvaldo, Nidvaldo, Glarona, Grigioni, Ticino e Vallese chiede anche agli iniziativisti di rispettare le promesse fatte durante la campagna. A tal proposito Thomas Egger, direttore del Gruppo svizzero per le regioni di montagna (SAB), esige soluzioni particolari per le regioni strutturalmente deboli: la casa famigliare di una persona emigrata in città per lavoro non deve ad esempio essere considerata residenza secondaria. Il PPD è dello stesso parere. Il partito chiede inoltre che vengano introdotte delle eccezioni al limite del 20% per le regioni economicamente sfavorite. Molto deluso è anche il PLR: l iniziativa rappresenta un danno per il turismo e comprometterà l autonomia dei comuni. Per l UDC: «I cittadini hanno espresso la loro preoccupazione per l uso dei terreni coltivabili non edificati. Ora occorrerà essere ragionevoli e avere il senso della misura nell applicare le nuove disposizioni». SI % NO % SI % NO % SI % NO % SI % NO % SI % NO % part. 192 685 52.50 174 421 47.50 158 710 54.90 130 407 45.10 55 272 47.30 61 693 52.70 4 895 38.60 7 775 61.40 21 230 42.80 28 357 57.20 5 535 41.40 7 819 58.60 6 000 42.00 8 302 58.00 4 008 48.40 4 270 51.60 15 773 44.90 19 392 55.10 44 908 50.80 43 490 49.20 38 715 56.20 30 144 43.80 30 857 62.20 18 788 37.80 45 213 56.70 34 466 43.30 16 973 57.30 12 655 42.70 9 207 56.00 7 242 44.00 1 901 46.80 2 161 53.20 72 404 51.70 67 743 48.30 25 017 42.70 33 619 57.30 78 444 50.60 76 575 49.40 31 076 52.60 27 965 47.40 43 370 46.00 50 889 54.00 110 157 52.60 99 175 47.40 31 909 26.20 90 087 73.80 27 236 55.30 21 980 44.70 69 209 56.00 54 472 44.00 11 263 53.90 9 635 46.10 1 151 967 50.60 1 123 522 49.40 Iniziativa sul risparmio per l alloggio 137 748 38.30 222 183 61.70 101 841 35.90 182 139 64.10 46 385 40.60 67 815 59.40 4 721 38.80 7 456 61.20 21 258 43.50 27 572 56.50 5 294 41.40 7 482 58.60 5 820 41.70 8 149 58.30 3 076 37.80 5 063 62.20 14 817 43.10 19 527 56.90 38 797 46.00 45 466 54.00 29 033 42.90 38 709 57.10 17 463 36.00 30 987 64.00 41 840 53.00 37 091 47.00 13 416 46.60 15 351 53.40 6 996 43.40 9 127 56.60 1 600 40.10 2 387 59.90 58 823 42.80 78 561 57.20 25 457 45.80 30 097 54.20 66 442 43.80 85 160 56.20 23 382 40.40 34 524 59.60 56 999 62.80 33 771 37.20 103 100 50.70 100 212 49.30 59 854 51.10 57 274 48.90 21 853 46.00 25 614 54.00 64 246 53.50 55 745 46.50 9 681 48.50 10 266 51.50 979 942 44.20 1 237 728 55.80 Iniziativa sulle sei settimane di vacanza per tutti 124 967 33.60 247 287 66.40 91 673 31.50 199 633 68.50 31 656 26.70 86 789 73.30 3 406 26.00 9 672 74.00 11 065 22.00 39 333 78.00 2 851 20.90 10 805 79.10 3 137 21.60 11 379 78.40 2 188 26.10 6 184 73.90 9 186 25.80 26 403 74.20 33 190 37.10 56 362 62.90 21 396 30.90 47 781 69.10 19 786 39.30 30 599 60.70 25 308 31.20 55 832 68.80 9 716 31.80 20 854 68.20 4 290 25.80 12 321 74.20 732 17.80 3 372 82.20 40 811 28.60 101 741 71.40 15 670 26.60 43 280 73.40 46 706 29.70 110 759 70.30 15 805 26.50 43 914 73.50 43 730 45.90 51 634 54.10 86 735 41.10 124 193 58.90 37 045 30.30 85 016 69.70 20 328 40.90 29 369 59.10 59 838 47.40 66 314 52.60 10 527 49.30 10 809 50.70 771 742 33.50 1 531 635 66.50 Controprogetto sui giochi in denaro a favore dell utilità pubblica 312 042 87.8 43 176 12.2 246 129 87.1 36 367 12.9 96 823 85.5 16 452 14.5 9 318 78.3 2 578 21.7 37 633 78.3 10 439 21.7 10 519 82.7 2 197 17.3 11 698 84.3 2 186 15.7 6 934 85.6 1 163 14.4 28 882 84.9 5 153 15.1 74 293 87.9 10 269 12.1 56 347 84.9 10 004 15.1 42 332 88 5 767 12 67 213 86.9 10 120 13.1 22 324 81.6 5 043 18.4 13 601 85.6 2 297 14.4 3 231 82.2 702 17.8 114 822 84.8 20 544 15.2 45 622 84.9 8 136 15.1 126 421 84.2 23 706 15.8 48 609 85 8 565 15 79 499 87.7 11 193 12.3 192 749 94.2 11 854 5.8 98 427 83.3 19 664 16.7 42 479 89.2 5 151 10.8 109 206 91.7 9 911 8.3 17 697 88.2 2 371 11.8 1 914 850 87 285 008 13 no validati, ha precisato Leuthard. È invece meno chiaro che ne sarà delle domande di costruzione in sospeso. Legge federale su prezzo fisso dei libri 133 616 37.50 222 532 62.50 43.10 116 059 41.20 165 815 58.80 40.60 41 801 37.00 71 075 63.00 46.10 3 269 27.20 8 760 72.80 50.80 13 890 29.00 34 056 71.00 51.30 5 161 40.10 7 716 59.90 55.10 5 530 39.80 8 372 60.20 48.20 3 156 38.80 4 975 61.20 32.30 10 993 32.20 23 183 67.80 49.60 48 738 57.50 36 048 42.50 48.70 23 714 35.20 43 612 64.80 40.10 21 159 44.10 26 825 55.90 44.20 26 775 34.80 50 249 65.20 43.20 9 855 35.00 18 313 65.00 61.10 5 586 35.40 10 211 64.60 44.30 1 516 38.30 2 443 61.70 36.80 46 626 34.40 88 773 65.60 46.00 23 883 43.80 30 627 56.20 42.90 48 441 32.10 102 462 67.90 39.20 20 427 35.60 36 924 64.40 37.50 42 874 46.70 48 960 53.30 45.50 120 128 60.60 77 973 39.40 51.90 68 150 57.70 49 992 42.30 60.30 30 024 63.00 17 656 37.00 45.80 80 667 66.60 40 428 33.40 53.80 14 538 71.20 5 889 28.80 42.80 966 576 43.90 1 233 869 56.10 43.10

Riflessioni per il tempo pasquale Non temere, io sono il primo e l ultimo 9 Festeggiamo la Pasqua tradizionalmente a metà primavera. Il periodo in cui dopo la tranquillità dell inverno erompe di nuovo la vita nella natura. La creazione si fa vedere in tutta la sua magnificenza del nascere e del crescere. La luce del giorno diventa più potente delle tenebre della notte. Ma, nello stesso momento, ogni anno, mi ricordo dell aprile di 26 anni fa quando ci fu il disastro nucleare di Cernobyl. Da un momento all altro per me si offuscò il mondo, nonostante splendesse il sole in quella giornata CULTI RIFORMATI mensili alla casa di riposo svizzera Fondazione La Residenza Via Lazzari, 25 21046 Malnate tel. 0332 42 61 01 aperti a tutti Particolarmente e cordialmente sono invitati tutti i riformati della zona a partecipare. I culti sono tenuti la domenica alle ore 17.00. Le prossime date sono le seguenti: domenica 15 aprile 2012 domenica 13 maggio 2012 domenica 17 gugno 2012 Benvenuti Il vostro pastore riformato Robert Maier Originaria di Stampa, in val Bregaglia L ultima de Castelmur deceduta a 102 anni Lo scorso 30 novembre è deceduta, all età di 102 anni, Anna Biancardi de Castelmur, da sempre fedele lettrice di Gazzetta Svizzera. Ce lo comunica il figlio, Giorgio Biancardi. La signora Anna era l ultima discendente in linea diretta della famiglia de Castelmur, originaria di Stampa, in val Bregaglia, dove si trova oggi il Palazzo di famiglia adibito a Museo. Uno degli antenati della famiglia, di nome Giovanni, ebbe da Napoleone III il titolo di barone per le molte iniziative filantropiche a favore dei poveri nella città di Marsiglia, dove svolgeva le sue attività imprenditoriali. Egli mise in atto queste iniziative assistenziali in vari modi, anche in Val Bregaglia, terra di origine sua e anche della di lui moglie. Fra le sue iniziative figura anche l ospedale del vicino paese di Soglio, nonché la costruzione del ponte sopra il fiume Maira, lo stanziamento di sussidi per l accesso alle scuole superiori ai figli dei contadini della valle. Una famiglia che, in tempi lontani, ha dato molto alla propria valle, come ricordano pubblicazioni locali e lo stesso Palazzo, oggi proprietà del Circolo della Bregaglia, aperto nei mesi estivi ai visitatori. Chiesa Cristiana Protestante in Milano Via Marco De Marchi, 9-20121 Milano MM3 Turati Tram 1 Bus 94 Reformierte Gottesdienste in Mailand/a Milano Culti Riformati Die nächsten Termine/le prossime date Venerdì Santo domenica domenica 6 aprile 15 aprile 13 maggio presentazione dei confermandi sempre alle ore 10.00 di mattina Pastore riformato Robert Maier Piazzale Susa, 14 20133 Milano Tel. 02 73 37 51 Cell. 339 146 62 68 E-mail: maier@chiesaluterana.it primaverile. Che cosa può significare per noi, dopo un quarto di secolo? Le tenebre della disgrazia di allora sono sparite. Ma poi, un anno fa, sono improvvisamente tornate: un terremoto e lo tsunami successivo e, per finire, un nuovo disastro nucleare, questa volta in Giappone, in un paese dall alta tecnologia esemplare. Di nuovo un venerdì santo globale, a dimostrarci quanto mettiamo in gioco con la nostra fede nelle tecnologie non sempre controllabili. Con Gesù, Dio aveva aperto la porta alla luce del mondo a Betlemme. Ma sulla croce gli esseri umani l hanno sbattuta e l hanno di nuovo sigillata con i chiodi. Ne seguiva la notte più scura, com era la notte prima della creazione del mondo. La creazione giovane, il paradiso oggi è una cosa passata. Utilizziamo il nostro mondo in modo tutt altro che saggio. Ma la promessa di Dio di accompagnarci nonostante tutto vale fino ad oggi. Ci sarà sempre un nuovo inizio, se siamo pronti a cambiare il nostro modo di pensare e di agire. Se siamo pronti ad aprire la porta alla vita e alla luce che splende. Se impariamo dal passato. In questo si trova il messaggio dell alba di Pasqua, anche e particolarmente oggi. Perché, la mattina di Pasqua, Dio ha superato la morte. In questo senso possiamo celebrare Pasqua secondo la parola del giorno della Domenica di Pasqua: Non temere, io sono il primo e l ultimo, e il vivente. Ero morto, ma ecco sono vivo per i secoli dei secoli, e tengo le chiavi della morte e del soggiorno dei morti. (Apc 1,18). Robert Maier, pastore riformato, Chiesa Cristiana Protestante, Milano

10 Alla premiazione delle più belle maschere vincono I pirati Gran Veglione di carnevale alla Società Svizzera di Milano Calòs Hedoné valeas qui legerit: assibus singulis hic bibitur, dupundium si dederis meliora bibes, quartum assem, si dederis, vina Falerna bibes 1 Pubblico delle grandi occasioni alla Società Svizzera di Milano il 23 dello scorso mese di febbraio. La Sala Meili, per l occasione riccamente allestita da un infaticabile Sara, sin dall inizio della serata offriva un colpo d occhio di grande effetto: un grande tavolo al centro e gli altri, tutti attorno a fargli corona, tutti finemente apparecchiati, tutti opportunamente forniti di cappellini, maschere, stelle filanti e piccole cerbottane convenientemente corredate da innocui proiettili cartacei. Sin dall imbrunire, alcuni in abiti borghesi, altri in maschera, il gran pubblico presente, convenuto nell atrio del terzo piano, iniziava a gustare il ricco aperitivo che imbandiva le tavole illuminate dalla bellissima luce del tramonto milanese, che proveniva dalle ampie vetrate. I saluti di benvenuto e di ben ritrovato che si udivano nella sala, si facevano viepiù caldi aiutati da un ottimo prosecco e sostenuti da un buffet di piccole sfoglie, di mini-croissants farciti, di pizzette e da un fritto misto di verdure pastellate di sempre universale successo. La Sig.na Sara Fraticelli, in giustificata assenza delle più alte cariche sociali, si è come sempre dimostrata un eccellente quanto squisita padrona di casa, dall occhio attento e dall ineguagliabile capacità di essere insostituibile maestra di cerimonie : presente e non pressante, inappuntabile e non ingombrante, precisa ma non rigida, affidabile ma non affannata, servizievole, ma mai servile. In una parola, degna di un più valido riconoscimento istituzionale che tutti noi dovremmo tributarle, per quel suo esserci sempre e comunque: sempre sorridente e comunque à la page. Dopo l apprezzato ed abbondante aperitivo, i soci e gli amici convenuti hanno cominciato a prender posto, mentre sul palco si notavano, già pronti ed in bell ordine gli strumenti dei già apprezzati, ma anche in questo caso più che appropriati, Coriandoli che lasciavano ottimamente sperare per il buon esito della serata. La cena è iniziata con un riso agli asparagi dalla perfetta cottura e dalla vellutata mantecatura cui faceva contrappunto la piacevole resistenza dei piccoli asparagi che punteggiavano di un bel verde pallido, il candore perlaceo del risotto. Pompei: iscrizione sulla porta di una taverna Veniva poi servita una fesa di vitella definita giambonata, che per sconosciute ragioni si pensava di veder avvolta nel roseo abbraccio di un fasciante prosciutto, quasi il frutto di un ardito connubio fra la tenera vitella ed un sottile ed avvolgente roseo velo ad esaltarne le tenere virtù. Al contrario, era la morbidissima vitella a racchiudere nel suo interno un gustoso quanto fondente cuore di saporose carni del roseo animale. E come in un insolito caleidoscopio, questo, per forma e colore, mutava di fetta in fetta vieppiù esaltato dalla leggera salsa frutto di un attenta e lenta cottura à demi-feu. A fianco, quasi morbido cuscino per quella singolare culinaria unione, era stata adagiata una piccola quanto leggermente grigliata rosetta duchesse dalla serica superficie e dal vellutato cuore. Il vino umbro 2 dai rossi riflessi di rubino antico, ma dal leggero gusto di recenti vendemmie, faceva splendido supporto a quelle carni ed a quel contorno che per leggerezza e raffinata scelta, ha lasciato nei commensali il desiderio di un secondo e più consapevole assaggio. Vanigliate frittelle e sottilissime chiacchiere hanno contrappuntato poi il caffè subito servito, caldo per il rapido servizio e profumato di lontane ed esotiche tostature. Così sullo sfumar di quell esotico aroma e quasi in sua prosecuzione, i Coriandoli hanno dato il via a caraibici ritmi che invitavano alle danze ed alle flessuose movenze di un mambo prima e di una salsa poi cui non faceva difetto la piena partecipazione di quasi tutti i presenti. In un tourbillon di eleganti abiti e di variopinti costumi carnevaleschi, le musiche e le danze sono proseguite sino all estrazione dell attesa lotteria con i conosciuti, ma non per questo meno ambiti premi che come noto vanno dalle graziose spilline Suisse, agli ambitissimi biglietti delle Ferrovie Retiche, passando per le cartine geopolitiche della nostra Patria. E subito dopo, l inappuntabile Sig.na Sara ha dato il via all attesissimo rito del Veglione di Carnevale: la sfilata e la premiazione delle più belle maschere della serata. In realtà: un riconoscimento per tutti e per tutti cinque minuti di celebrità avendo tutte indistintamente suscitato interesse ed ammirazione. Così abbiamo visto volteggiare sulla pista da ballo: una vedova allegra dalla piumata capigliatura, una caramellaia dal ricco paniere, una nera dama dal raffinato pizzo, una giaguara dal temibile artiglio, un dinosauro dalla giallo-verde livrea, una befana o stria sulla volante scopa, una coppia di creoli dalla floreale camicia, un uomo in frac con la sua dama, un pirata e piratessa dal nero mantello ed infine un diavolo con la sua ballerina dalla sulfurea andatura. Il compito della giuria, fra i cui membri spiccavano il giovane Federico De Gennaro Colonna, le più che attente Patrizia Cometta ed Angela Ciseri, il più che accorto Marco marito della prima, il varesino Fabio Pomi ed ancora il vigile Andrea Bertolini e le precise Lia Sacerdote e Elena Mordasini, è stato arduo e difficile in quanto l originalità delle maschere, la loro accattivante presentazione e la simpatia dei partecipanti, hanno reso difficile e complessa l assegnazione dei premi, tanto da dover attendere una decina di minuti prima di conoscere l atteso verdetto. Al termine di una gara al cui esito mi si dice si è pervenuti dopo l ultima curva e sul filo di lana, tutte le maschere hanno ottenuto una speciale menzione ed è appunto per questo che è stato arduo attribuire la vittoria, graduare i risultati ed assegnare i premi. Così vincitrice è risultata la coppia di pirati, conquistando l ambito biglietto delle Ferrovie Retiche, a seguire il dinosauro che se ne è andato con la sua bottiglia di Fendant, poi la coppia in frac con il libro sul Risorgimento ed ancora la coppia di creoli con i tre volumi della storia del teatro svizzero, la moglie del giaguaro con un altro bel volume ed infine la Bella Caramellaia che ha conquistato una bella bottiglia termica. E poi, di nuovo alle danze ed alle ambite carole cui non si è sottratta neppure la nostra attiva ed elegantissima socia Patrizia Cometta che si è esibita in un classico ritmo con un impostazione di non comune bravura ed invidiabile stile. Poi, ancora i Coriandoli con i loro trascinati successi e i loro invitanti brani, ben calibrati per selezione, scelta, ordine e stile di esecuzione, con un alternanza di valzer, ritmi caraibici, sonorità italiane, disco-music ed altri attenti e misurati arrangiamenti. Veramente bravi! Mentre la serata volgeva al termine, sempre accompagnati ed allietati dalla musica degli instancabili Coriandoli, sono cominciati i saluti, le riflessioni sull inverno che ci sta lasciando e sulla primavera che già brilla

nell aria e per li campi esulta 3, sul Carnevale che qua a Milano dura un po di più che altrove, sulla serata che è andata via liscia liscia, sulla gradita cena, sulla prossima cena nella stube il cui programma ha già riscontrato un così ampio successo tanto da dover aprire un overbooking. Poi, in lento avvicinamento verso l atrio ancora saluti, un altra sosta ed altre quattro chiacchiere presso la porta. Ancora un altra piccola fermata con qualche battuta nei pressi dell ascensore e poi il cortile ed infine l uscita. Ma ogni volta, ad ogni sosta altri amici, nuovo gruppo, nuovi saluti e scambi di felici impressioni per la serata che si vorrebbe prolungare nei saluti e nelle impressioni degli altri. Fuori uno splendido cielo punteggiato di stelle e falciato di luna, pronto per un altra le vette e i dirupi, e piante e animali, quante ne nutre la scura terra, (dormono) le belve che vivon sui monti e la stirpe (tutta) delle e i mostri negli abissi del mare di porpora 11e sale; dormono le piume d uccelli dalle ali distese". 4 Ed allora cari amici, soci e compatrioti: che la serata vi sia stata lieta notte nel cui silenzio dormire ed ancora una Note: appena trascorso piacevole, la cena gradita e lieve e che questa notte volta riposare, come il gaudente e mai sazio Alcmane che in un altra riposo lontana e completo notte ristoro di Pompei nella strada di ali distese. degli Augustali: (Taver- 1. Sull insegna della Taverna Bellagioia a mille e mille anni fa, dopo una buona cena e na) Bellagioia Salute a chi legge, Avv. con Niccolò un asse a testa qui si beve, se ne darai due, berrai G. Cise migliori comuni bevute, cantava dormono le cime dei monti e le gole, meglio, se ne sborserai quattro berrai vino 1. Sull insegna della Taverna Bellagioia a Pompei nella strada degli Augustali: (Taverna) Bellagioia Sa le vette e i dirupi, e piante e animali, quante Falerno un asse a testa qui si beve, se ne darai due, berrai meglio, se ne sborserai quattro berrai vino Falerno ne nutre la scura terra, (dormono) le belve 2. Vino: rosso Cadetto Umbria Lungarotti che vivon sui monti e 2. la Vino: stirpe rosso (tutta) Cadetto delle Umbria api Lungarotti 2009 2009 e i mostri negli abissi del mare di porpora 3. Giacomo Leopardi (1798-1837): da Il passero solitario (1831-1834) 3. Giacomo Leopardi (1798-1837) : da Il passero solitario e sale; dormono le piume d uccelli dalle ali distese. 4 4.Alcmane : (Sparta VII sec. a.c.) (fr.89p) 4. Alcmane: (Sparta VII sec. a.c.) (fr.89p) Ed allora cari amici, soci e compatrioti: che la serata vi sia stata lieta, il Carnevale appena trascorso piacevole, la cena gradita e lieve e che questa notte vi dia sereno riposo e completo ristoro di ali distese.. Avv. Niccolò G. Ciseri Alla Sala Meili a Milano Il carnevale dei bambini La Provincia di Rimini colpita dal maltempo invernale 3,50 metri di neve nella Valmarecchia 4 Giovedì 16 febbraio ci siamo ritrovati nella Sala Meili per festeggiare il carnevale dei bambini, che pur non essendo numerosi, hanno partecipato con grande entusiasmo e voglia di divertirsi. Con il prezioso aiuto di Grace, una ragazza molto carina e carismatica, tutti i partecipanti, hanno giocato e ballato per 3 ore, ridendo, saltando e lanciandosi stelle filanti. Naturalmente non è mancata la tradizionale sfilata di tutte le maschere che prevedeva anche delle prove di abilità e di recitazione: Tutti, grandi e piccini non si sono tirati in dietro ed hanno dimostrato la voglia di partecipare e gareggiare. Grazie all ora della merenda, con chiacchiere, tortelli e patatine, i bambini si sono rifocillati e riposati per riprendere con ancor più brio i balli, coinvolgendo anche i genitori ed i nonni, e la sfilata finale sul palco per poter ammirare i bellissimi abiti e conoscerne le loro sfumature o curiosità. I bambini, dai più piccoli ai più grandi sono stati sapientemente animati e coinvolti nella festa da Grace, nessuno è stato escluso. Sicuramente è stato un bel pomeriggio, dove si sono viste tante maschere di ogni foggia e fantasia. Ringraziamo Grace e la Società Svizzera di Milano per l organizzazione e speriamo di ritrovarci tutti, più numerosi che mai al prossimo carnevale. Daniela Mannina A fine Gennaio e per tutta la quindicina di Febbraio c.a. un incubo bianco ha colpito in particolar modo la Valmarecchia (provincia di Rimini). La vallata messa in ginocchio da uno straordinario e grave evento. Totalmente isolata dagli altri centri abitati. E noi, in quello che in Primavera ed Estate è uno degli angoli più suggestivi della zona, in quei giorni però sepolto da oltre 3,50 metri di neve, siamo rimasti bloccati nella nostra abitazione, isolati ed anche senz acqua, per oltre dieci giorni. Ora è tornato il sole e la gente conta i danni e le sue vittime. Breve cronaca di un «non breve» incubo bianco, da superare ma non facile da dimenticare. Marco e Santina Peytrignet

12 Era destinato alla formazione dei futuri sacerdoti svizzeri Il Collegio Elvetico di Milano ospitò il Senato nel periodo napoleonico Non sempre i nomi delle strade rendono ragione della storia. Transitando a Milano, sulla cerchia ormai ricoperta dei navigli, ad un certo punto ci si imbatte in una via denominata Senato. Un elegante palazzo dalla facciata seicentesca, oggi sede dell Archivio di Stato, ne spiega l intitolazione. In realtà quel palazzo ospitò il Senato del Regno d Italia napoleonico, che a Milano aveva la sua capitale, soltanto per sette anni: dal 1808 al 1815. Dalla sua fondazione invece, e per ben due secoli, quello fu il Collegio Elvetico. Ma di cosa si trattava? La vicenda del Collegio Elvetico è emblematica di un legame storico e culturale di grande spessore tra la Confederazione e la Lombardia. Tutto trae origine dal Concilio di Trento e dai suoi provvedimenti di riforma della Chiesa cattolica anche in risposta alla diffusione del protestantesimo, una serie di atti che prendono il nome di controriforma. La diocesi di Milano ebbe un ruolo fondamentale in questo processo di rinnovamento soprattutto grazie all attivismo del suo arcivescovo Carlo Borromeo (1538-1584): san Carlo. Tra questi provvedimenti, particolare importanza ebbero quelli volti a preparare adeguatamente il clero fino a quegli anni, soprattutto nelle campagne poco istruito e non sempre adeguato sotto il profilo della condotta morale. Venne così individuato nel seminario, un luogo di vita comune e di istruzione, l ambito nel quale ordinariamente chi aspirava all ordinazione sacerdotale avrebbe dovuto prepararsi. La novità riguardava tutta la Chiesa ma a livello locale ognuno si mosse come meglio potè. I Cantoni cattolici, già nel 1556 tramite un ambasceria avevano posto a papa Paolo IV il problema di come formare il clero svizzero. Il papa per tutta risposta promise di accogliere a sue spese 20 studenti presso il Collegio Germanico che era stato fondato a Roma 4 anni prima proprio per accogliere i seminaristi di lingua tedesca. Negli anni seguenti a Roma, altre sarebbero state le istituzioni di questo genere, tra cui il Collegio Ungarico, ma l istituzione di seminari nazionali sarebbe proseguita fino ai nostri giorni, sebbene attualmente i collegi pontifici romani siano finalizzati non tanto alla formazione dei futuri sacerdoti quanto alla loro specializzazione post ordinazione. Per quanto riguarda la Svizzera invece la cosa avrebbe preso una piega differente. Diventando papa nel 1560 il milanese Pio IV, questi nominava il giovanissimo cardinale nipote Carlo Borromeo, Protettore della nazione svizzera il 12 marzo dello stesso anno. Con lo zelo che lo contraddistingueva il prelato si fece carico delle istanze che dalla Svizzera provenivano, nonché delle difficoltà frapposte dai cantoni ad inviare fino a Roma gli studenti. Divenuto poi arcivescovo di Milano, nel 1566 allorché si insediò preso la sua diocesi, propose che gli aspiranti sacerdoti elvetici venissero accolti nei seminari lombardi che proprio in quagli anni venivano fondati. Nello specifico: Milano ne avrebbe accolti 6, Cremona 4, Pavia 3 e altri 6 sarebbero andati in Emilia rispettivamente metà a Parma e gli altri a Modena. Ma anche questa era soluzione transitoria. Il Borromeo ottenne così dal nuovo papa Pio V di poter ospitare nei seminari milanesi quanti più seminaristi gli fosse stato possibile provenienti dalla Svizzera e dai Grigioni. Si noti bene, non stiamo parlando soltanto di quella che era la porzione ticinese della diocesi di Milano, la pieve delle tre valli (Leventina, Riviera e Blenio), la Capriasca e Brissago, che andrà poi a costituire con la porzione comasca nel 1884 la diocesi di Lugano. Per questi seminaristi san Carlo volle un seminario minore a Pollegio, che verrà poi eretto canonicamente dal cugino e successore Federico Borromeo il 6 giugno 1622 e che rimarrà in funzione fino al 1919. L intenzione di Carlo Borromeo era quella di istituire un luogo di istruzione e formazione del clero che avrebbe poi svolto funzione dirigente al proprio ritorno in patria sul modello dei collegi romani ma a Milano. L operazione prese il via quando finalmente l arcivescovo trovò una dotazione patrimoniale da destinare al mantenimento della struttura il 27 settembre 1579 data in cui venne emanata la bolla Ad amplas Helvetiorum et Rethiorum popolorumque eius subditorum provincias. Presi il via i corsi nell autunno dello stesso 1579, dopo qualche anno di sistemazione provvisoria, nel 1608 l architetto Fabio Mangoni ricevette l incarico di costruire il palazzo che avrebbe dovuto ospitare il collegio. I lavori proseguirono a lungo, anche per gli ampliamenti che periodicamente vennero realizzati con l apporto di altri artisti sempre di primordine, come il Richini e il Pollack. Basti pensare che la chiesa dedicata proprio a san Carlo, di cui esiste ancora la facciata sulla via, verrà terminata nel 1674. A seguito delle soppressioni, operate prima da Giuseppe II e poi da Napoleone, il palazzo del Collegio Elvetico divenne un edificio pubblico, adibito dal 1865 a sede dell Archivio di Stato. Non cessò però il legame tra le diocesi svizzere e il seminario milanese che prese ad ospitare, con la restaurazione, i seminaristi e il clero già ordinato che frequentava le pontificie facoltà milanesi presso le proprie sedi: prima quella del Seminario Maggiore di corso di Porta Venezia a Milano e, dall anno scolastico 1930/31, il nuovo Seminario Arcivescovile di Venegono Inferiore in provincia di Varese. In particolare a Venegono esiste un ala del seminario teologico denominata svizzera perché destinata alle camere dei seminaristi elvetici. La presenza di questi studenti nei seminari milanesi durò fino all epoca del Concilio Vaticano II ma il ricordo della loro secolare presenza è tuttora vivo nella documentazione conservata presso l Archivio Storico di Venegono sotto la denominazione Helvetia Mediolanensis. Parecchi vescovi ed illustri ecclesiastici svizzeri dal secolo XVI al XX si formarono proprio a Milano. Nelle foto: il Collegio Elvetico di Milano nei secoli: da Seminario ad Archivio.

Con una colazione comunitaria di primavera sana e genuina Primavera alla Scuola Svizzera di Milano al Campus di Caslino 13 Le porte della Scuola Svizzera a Caslino sono rimaste aperte anche sabato, 17 marzo per i bambini della scuola materna ed i loro genitori. Nell ambito dell argomento trattato e l imminente cambio di stagione, si è svolta una colazione di primavera comunitaria molto genuina e sana. La settimana precedente all evento, le educatrici hanno distribuito a tutti i bambini dei biglietti illustranti i vari componenti per una sana colazione, p.es. latte, frutta, pane, cereali ecc. Ogni nucleo familiare ha quindi provveduto all acquisto di tale alimento da portare a scuola il giorno stabilito per la colazione. Si è così creato un ricco e coloratissimo Buffet. C era veramente un po per tutti! Ognuno si è servito, trovato il proprio posto e gustato il cibo insieme agli altri commensali. I genitori hanno potuto scambiarsi reciprocamente idee ed opinioni ed i bambini si sono divertiti a giocare e scorrazzare fra le aule ben conosciute e fuori in giardino. Nel giro di un ora SCHWEIZER SCHULE SCHWEIZER MAILAND SCHULE il buffet MAILAND è stato completamente ripulito e tutti sembravano essere sazi e felici. Per portare ulteriore brio nella mattinata, i bambini hanno fatto una piccola esibizione davanti ai loro genitori. Accompagnati dalla Wir suchen auf den 1. August 2012 Deutschlehrkraft Wir suchen auf den 1. August für 2012 die Primarschule in Mailand Assistentin für den Kindergarten in Cadorago (Co) Ihre vollständige Bewerbung mit Foto richten Sie bis am 20. April an Christina Urech, Direktorin der Schweizer Schule Mailand, Via Appiani 21, I-20121 Milano. E-mail: christina.urech@scuolasvizzera.it Weitere Informationen über unsere Schule finden Sie unter www.scuolasvizzera.it Il momento di gustare le pietanze preparate dalle famiglie. Circolo Svizzero Sondrio e alto Lario Deutschlehrkraft für die Primarschule in Mailand chitarra hanno cantato: arriva sempre una Assistentin für den Kindergarten in Cadorago nuova (Co) primavera, arriva sempre marzo. portando nuova luce nei nostri cuori Wir erwarten Unterrichtserfahrung auf der jeweiligen Schulstufe Per un bel po tutti sono rimasti ancora insie- Wir erwarten Schweizer Bürger(in), Muttersprache Deutsch Bereitschaft zu hohem schulischem und ausserschulischem Einsatz Schulstufe Wir bieten Internationales Umfeld Deutsch Mitarbeit in einem kleinen motivierten Team Anstellung in der Schweiz; schweizerische Sozialversicherungen und asserschulischem Einsatz Wir Ihre bieten vollständige Bewerbung mit Foto richten Sie bis am 20. April an Christina Urech, Direktorin der Schweizer Schule Mailand, Via Appiani 21, I-20121 Milano, E- Mail: christina.urech@scuolasvizzera.it Weitere Informationen über unsere Schule finden Sie unter www.scuolasvizzera.it Team sche Sozialversicherungen me, alcuni genitori hanno colorato con i propri bambini sui tavolini piccoli, altri hanno aiutato le educatrici a riordinare, altri ancora hanno riso in compagnia davanti ad un caffè. Piano, piano la mattinata si è volta alla fine e, come la primavera, ha portato luce in tutti i cuori! Mirjam Toteff Assemblea annuale 29.4.12 Partenza: ore 8.00 di domenica 29 aprile 2012 nel piazzale della stazione ferroviaria di Chiavenna, viaggio in pullman con destinazione nella suggestiva località valtellinese di Teglio. Visita guidata: ore 9.30 alle cantine vinicole Nino Negri a Chiuro. Visita guidata: ore 11.00 Palazzo Besta a Teglio. Pranzo: ore 13,00 presso l Hotel Ristorante Combolo in Teglio con un menu classico Valtellinese. Dopo il pranzo si terrà l assemblea. Ritorno: ore 17.00 partenza con pullman destinazione Chiavenna. Costi per partecipante Pullman: 10. Visita guidata Cantine Nino Negri gratuita. Visita guidata Palazzo Besta 3. Menu pranzo (compreso ¼ di vino Valgella ½ minerale e caffè) 29. La gita verrà effettuata in qualsiasi condizione di tempo. Confermare partecipazione entro il 15 aprile a Margrit tel. 346 37 23 214 oppure all indirizzo e-mail: margritbirrer@alice.it

14 Patrimonio storico della città mitteleuropea Comunità svizzera a Trieste 700-900 in una mostra a Palazzo Costanzi Come annunciato nel calendario degli eventi del mese di marzo pubblicato dall Ambasciata di Svizzera a Roma, mercoledì 29 febbraio 2012, alle ore 18, è stata inaugurata a Trieste nell affollata sala di esposizione di Palazzo Costanzi la mostra su La Comunità svizzera a Trieste dal 700 al 900, realizzata dal Circolo svizzero di Trieste, in collaborazione con l Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste, e con il patrocinio del Consolato generale di Svizzera a Milano. Per l occasione sono intervenuti il prof. Bernardino Croci Maspoli, direttore del Museo del Malcantone, e il dott. Davide Tarallo, addetto all ufficio stampa del Circolo svizzero di Firenze. L evento è stato organizzato con il contributo di: Fondazione Benefica Kathleen Foreman Casali, Prohelvetia, Chiesa Evangelica Riformata di Confessione Elvetica di Trieste, Giuliana Bunkeraggi Spa, Camera di Commercio I.A.A. di Trieste, Ocean Marine Srl, Nautec Mare Srl, Soci del Circolo svizzero di Trieste, Associazione di volontariato Cittaviva. Curata da Annemarie Graf Reina, autrice dell omonimo libro assieme al Console Giulio Cattaneo e a Giuseppe Reina, la mostra intende ripercorrere la storia della Comunità elvetica triestina, che, con le altre diverse comunità etniche e religiose (greca, serba, ebraica, armena ) ha contribuito, tra Settecento e Novecento, allo sviluppo economico della città, un tempo fiorente porto dell Impero asburgico. Simbolicamente esposti nel palazzo Costanzi, progettato dall architetto ticinese Pietro Nobile, si troveranno ritratti, documenti e progetti architettonici accompagnati da suggestivi ingrandimenti fotografici con i luoghi degli svizzeri a Trieste. In uno spazio-video è inoltre proiettato un bel documentario sulla storia degli svizzeri a Trieste ideato dai coniugi Reina e realizzato per l occasione dal fotografo Massimo Goina. Il libro è frutto delle accurate ricerche svolte dagli autori confluite nel libro La Comunità svizzera a Trieste tra 700 e 900, pubblicato dalle Edizioni Italo Svevo di Trieste e presentato in occasione dell inaugurazione. Come le altre comunità (ebraica, serba, greca, armena ecc.) anche quella svizzera si forma grazie al L Assessore alla Cultura Mariani. richiamo esercitato sui commercianti dai vantaggi economici offerti dallo status di Porto franco con- Nella foto da sinistra il prof Gino Pavan, il presidente del Circolo svizzero di Trieste Giuseppe Reina in piedi, Annemarie Graf Reina, il Console generale Baggi e l arch. Marina Merson presidente della Società Elvetica bi Beneficenza di Trieste. cesso alla città di Trieste dall imperatore Carlo VI nel 1719 per favorire il lancio dell emporio commerciale. I primi svizzeri a raggiungere la città adriatica alla metà del 700 sono grigionesi, che si impiegano soprattutto nel campo del caffè aprendo caffetterie di cui qualcuna ancora oggi attiva. Principalmente mercanti, gli svizzeri a Trieste raggiungono presto posizioni di alto livello nei diversi campi della vita economica e politica della città, distinguendosi anche nel campo della beneficenza (Fondazione Antonio Caccia e Maria Burlo Garofalo che dispone di centinaia di appartamenti ad affitto agevolato, Istituto Regionale Rittmeyer per i Ciechi). Il più importante contributo alla città da parte della Comunità elvetica è legato all architettura: molti dei principali palazzi triestini sono stati progettati da architetti svizzeri, che hanno contribuito ampiamente a ridisegnare il volto della città nei secoli più gloriosi della sua storia. Di Pietro Nobile e dei molti altri architetti e capomastri svizzeri a Trieste si è parlato martedì 6 marzo 2012 alle ore 17 nell Auditorium del Civico Museo Revoltella a Trieste in una apposita conferenza gremita di pubblico dal titolo Pietro Nobile e gli architetti ticinesi a Trieste cui ha presenziato anche il Console generale di Svizzera a Milano Massimo Baggi, che, dopo il saluto di benvenuto del presidente Giuseppe Reina e dell Assessore alla Cultura del Comune di Trieste Andrea Mariani, ha consegnato all architetto prof. Gino Pavan l Attestato di riconoscimento al merito quale insigne studioso di Pietro Nobile. Quindi è seguita la conferenza tenuta dall architetto Gino Pavan e dalla dott. ssa Rossella Fabiani della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia. La giornata si è felicemente conclusa con la cena in onore del Console generale Massimo Baggi con una folta partecipazione dei soci del Circlolo svizzero in una gioiosa atmosfera di ritrovata unione, nel corso della quale il prof. Pavan è stato eletto socio onorario ed è stato acclamato il nuovo logo del Circolo svizzero. Così, dopo le mostre e le pubblicazioni realizzate a Trieste negli ultimi anni sulle diverse Comunità (armena, ebraica, greca, serba, il Circolo Svizzero di Trieste, consapevole del contributo apportato allo sviluppo della città mitteleuropea, non è mancato all appuntamento del recupero della memoria storica di questa città, a cui la Comunità svizzera, specie con i suoi architetti ticinesi, ha dato un indelebile impronta urbanistica e sociale. Con l auspicio che quell atmosfera d interculturalità e d integrazione feconda che spirava nell ottocento riprenda a soffiare su Trieste forte coma la bora. Giuseppe Reina, Presidente del Circolo Svizzero di Trieste

Circolo Svizzero di Firenze Riunione di un centinaio di ex-allievi della Scuola Svizzera di Firenze 15 Il 4 marzo si è svolta nei locali sociali del Circolo Svizzero di Firenze una straordinaria riunione degli ex allievi della Scuola svizzera, che ha chiuso i battenti nel 1983. L evento, decisamente ben riuscito, ha visto la partecipazione di un centinaio di persone, inclusi alcuni ex-insegnanti. Molti si sono rivisti per la prima volta dopo decenni, altri erano rimasti in contatto fra di loro, ma ritrovarsi tutti insieme, e per giunta nelle vecchie classi del villino della scuola, è stata un emozione oltre che una grande gioia. Erano rappresentate quasi tutte le generazioni che si sono susseguite nella storia della scuola e all indomani di questo bell appuntamento già si stanno studiando altre iniziative, con l aiuto della pagina di Facebook dedicata al gruppo Scuola svizzera di Firenze, che ha facilitato enormemente i contatti, senza nulla togliere all efficienza e all entusiasmo degli organizzatori. Nel 2013 ricorrerà il trentennale della chiusura della scuola e già si pensa di commemorare questo evento (peraltro triste) con un altro raduno, da fare magari nella bella stagione, per poter permettere l uso del cortile, in previsione di una partecipazione altrettanto massiccia. In effetti i soli locali del circolo si sono dimostrati un po... strettini per tutti gli intervenuti. C è da sperare che qualcosa possa essere organizzato anche prima di quella data, magari già all inizio dell estate di quest anno. Assemblea generale ordinaria La sera del 9 marzo si è tenuta l annuale assemblea generale ordinaria del Circolo svizzero di Firenze. Il presidente del circolo, Luciano Defilla, all inizio del proprio intervento, ha volu- to commemorare con queste parole le socie purtroppo scomparse fra il 2011 e il 2012: devo iniziare il mio consueto resoconto annuale con un doveroso omaggio a tutti i nostri amici soci che in questo anno ci hanno lasciato. Ricordiamo che in giugno è scomparsa la Signora Janny Gorham-Bruggisser che, come ricorderete, fu una delle sostenitrici della nostra iniziativa relativa alla storia dell industria della paglia in Firenze, con un serie notevole di contributi storici riportati nel volume che venne presentato all Accademia dei Georgofili. Sempre in giugno anche la signora Mila Borgatti ci ha dato l estremo saluto: la ricorderemo sempre per la sua gentilezza e simpatia, per l interesse che dimostrava per tutte le nostre iniziative e per il suo amabile sorriso. Il 13 dicembre è giunta anche la notizia improvvisa della scomparsa di Ketty Uehlinger Panichi, che è stata per anni una insostituibile giovane colonna del nostro comitato col quale ha lavorato con la sua approfondita preparazione in campo culturale divenendo di grande aiuto alla nostra associazione. Infine, come dimenticare che in gennaio ci ha lasciati anche Dora Isler, l amata consorte dell indimenticabile Paolo, nostro penultimo presidente? Ormai in età avanzata il male non le ha voluto risparmiare sofferenze inutili: la ricorderemo sempre serena e sorridente. Luciano Defilla, insieme a tutto il comitato, è stato riconfermato per la stagione 2012-2013: a lui e a tutti i membri della dirigenza vanno gli auguri di un buon lavoro, sulla scia di tutto ciò che è stato realizzato anche nell ultimo anno; durante la stagione 2011-2012 sono stati organizzati ben 23 eventi, così suddivisi: 10 conferenze ed incontri culturali, 7 cene sociali e di rappresentanza, 3 visite guidate fuori sede e 3 mostre, a testimonianza di una vitalità non comune del circolo fiorentino, che oltretutto ha chiuso l anno contabile con un felice avanzo. Per sabato 21 aprile è stata programmata una visita a Villa Bellosguardo a Lastra a Signa per visitare la dimora ed il museo dedicato al famoso tenore Enrico Caruso e il parco. Per maggio sono inoltre previste due interessanti visite, una alla Società dantesca italiana, l altra all Accademia della Crusca. David Tarallo

16 Bernardino Regazzoni ne ha parlato in una serata tenuta a Lugano I rapporti fra Svizzera e Italia visti dall Ambasciatore a Roma L ambasciatore di Svizzera in Italia Bernardino Regazzoni era a Lugano la sera del 9 marzo per parlare dei rapporti fra Svizzera e Italia, davanti a una folta rappresentanza dei Lions Club ticinesi. La conferenza è stata seguita con molta attenzione, poiché il tema in Ticino è di particolare attualità. Come noto il canton Ticino ha rifiutato di versare la parte concordata (38,8%) delle imposte dei frontalieri (oggi quasi 54 000) ai comuni italiani confinanti. Questo perché l Italia continua a rifiutare la discussione su un nuovo accordo di doppia imposizione, pratica il sistema delle liste nere e continua ad ostacolare l attività di operatori svizzeri in Italia. Regazzoni ha affrontato anche questa tematica dicendo però che la Svizzera deve rispettare gli accordi conclusi con l Italia. Si tratta quindi di una questione da risolvere e da affrontare nella discussione globale sui rapporti fiscali, ma non si può sperare che l Italia accetti un accordo come quello concluso, ma non ancora ratificato, con la Germania e la Gran Bretagna. Quello della storica amicizia, delle affinità culturali e dei reciproci interessi è stato il filo conduttore dell esauriente esposto fatto dall ambasciatore. In molti campi i due paesi sono infatti complementari: dagli scambi commerciali (35 miliardi di franchi e in crescita), a quello dell energia, a quello degli investimenti diretti (80 000 posti di lavoro creati con partecipazioni svizzere in Italia), a quello dei trasporti. Quest ultimo è pure un tema delicato a causa delle incertezze che ancora permangono circa il prolungamento della linea ferroviaria di base in Italia. Un primo passo concreto è però la decisione di collegare l aeroporto di Malpensa al Ticino. Sono però numerose e altrettanto importanti le ragioni che uniscono la Svizzera all Italia. Intanto Berna, dopo Londra, è stata una delle prime a riconoscere il nuovo Stato italiano, 150 anni fa, 13 giorni soltanto dopo la sua costituzione. Ci accomuna anche una analoga esperienza migratoria. Mezzo milione di italiani vivono in Svizzera e 50 000 svizzeri in Italia. Un contributo notevole alla conoscenza della storia dell emigrazione in Italia la stanno dando le pubblicazioni curate da Giorgio Mollisi per l editrice Ticino Management (l ultima è quella su Torino). I rapporti culturali sono sempre intensi, anche perché la Svizzera è l unico altro paese al mondo che pratica l italiano come lingua ufficiale. Di conseguenza le potenzialità di sviluppi positivi delle reciproche relazioni ci sono. Un occasione d oro può essere l Expo Mondiale del 2015 a Milano. Parecchio lavoro resta però da fare se, come rilevato da un recente studio pubblicato dalla rivista Limes, il 65% degli italiani percepiscono la Svizzera in modo meno positivo rispetto ad altri paesi. Regazzoni auspica perciò che si possa estendere il dialogo a tutta la sfera pubblica (come nell incontro di Lugano) e non solo limitandolo ai resoconti e ai commenti dei media. i.b.

17 Incontro con insegnanti e allievi della Scuola Svizzera di Catania Il Console Mauro Gobbo in visita agli Svizzeri di Catania e Sicilia Orientale L 8 Marzo u.s. le Istituzioni svizzere a Catania hanno ricevuto la gradita visita del Console di Svizzera a Roma, Signor Mauro Gobbo. Egli ha dapprima trascorso la mattinata presso la Scuola Svizzera Catania. Accolto da una delegazione del Comitato della Scuola formata dal Presidente, Paolo Brodbeck, e dalle Consigliere Signore Lucia Inguscio e Raffaella Caflisch e accompagnato dal Console Onorario per la Sicilia, Signora Sandra Brodbeck, ha visitato tutte le classi e sezioni, mostrando grande interesse per le attività svolte da tutti gli alunni e intrattenendosi con loro. Durante la ricreazione ha inoltre incontrato tutto il corpo insegnante, scambiando informazioni e dettagli sull insegnamento svolto. Infine ha spiegato in maniera molto esauriente agli alunni di 4 a e 5 a Elementare e della Scuola Media come si intraprende la carriera di Console, le funzioni di un Consolato e la differenza tra Ambasciata e Consolato. L interesse degli alunni è stato grandissimo e vivaci e pertinenti sono state le domande degli alunni poste al Signor Gobbo, anche sulla sua persona e sulla sua vita trascorsa in diversi paesi del mondo. La stessa sera il Console è stato accolto dalla comunità elvetica della Sicilia orientale presso i locali del Circolo Svizzero Catania. Anche durante questo incontro è stato evidente l interesse dei presenti, che hanno posto diverse domande di tipo pratico e burocratico. Al termine è seguito un rinfresco organizzato dal presidente Giuseppe Basile e l incontro è proseguito in un clima di grande cordialità. La serata si è conclusa con un sentito grazie per la visita e, si spera, un arrivederci a presto. Loretta Brodbeck Incontro il 6 maggio a Scano Montiferro/Cuglieri I 20 anni del Circolo Svizzero di Sardegna Sei una nuova Azienda? Cerchi nuovi Clienti? FATTI SPAZIO SULLA Carissimi Lettori, a nome del Comitato Direttivo del Circolo Svizzero della Sardegna Vi rendo noto e quindi Vi invito a prendere parte al Raduno Regionale degli Svizzeri residenti sull Isola che si tiene ogni anno in Sardegna. Questo sarà il XX incontro e tale compleanno, a cifra tonda, sarà opportunamente onorato domenica 6 maggio 2012 a Scano Montiferro/ Cuglieri. Il programma, che nella sua interezza verrà illustrato agli interessati direttamente dai referenti/organizzatori dell evento, prevede il ritrovo di tutti i partecipanti alle ore 10.00 al Parco degli Uccelli in territorio del Comune di Scano Montiferro, in prov. di Oristano, in posizione mediana, facilmente raggiungibile dai quattro angoli dell Isola, per una visita guidata della durata di un ora e mezza. Si proseguirà poi sulla strada verso Cuglieri fino all Azienda Agrituristica Pittinuri dei F.lli Càsule per conoscere le specialità culinarie locali e fare il pieno di prelibatezze caserecce; occasione ghiotta, da non perdere, per consolidare e/o sviluppare proficui rapporti tra i Soci del Circolo, gli appartenenti alla 5ª Svizzera, gli amici e tutti i simpatizzanti sardi e italiani continentali. Per dettagliate informazioni e prenotazioni si può fare riferimento a: Monica Carboni. Presidente del Circolo Svizzero della Sardegna. E-mail: monica_didodo@libero.it Cell: +39349 326 75 27 Maddalena Schelbert Tel: 070 37 16 04 Il Mensile che con una tiratura di 25.000 copie raggiunge 49.000 svizzeri residenti in Italia. Cogli l occasione, prenota il tuo spazio! Per informazioni e prenotazioni via Domenichino, 19-20149 Milano Tel. +39 02 8945 9763 - Fax +39 02 8945 9753 f.arpesani@mediavalue.it - k.toledo@mediavalue.it www.mediavalue.it/gazzetta-svizzera

18 Al Cineforum del Circolo Svizzero di Roma Animata discussione attorno al film svizzero Cannabis La lunga tradizione del Circolo Svizzero Roma, che proprio quest anno compie 125 anni, propone attività ed eventi socio-culturali per gli svizzeri domiciliati nel Lazio. L obiettivo è di consentire una più approfondita conoscenza fra i Soci, per una migliore integrazione in Italia, mantenere sempre vive le relazioni con il Paese di origine e conservare le tradizioni. Con questo spirito la Casa Svizzera di Roma ha nuovamente ospitato il Cineforum con film svizzeri, non visionabili nelle sale romane. Questa volta è stato proposto il film Cannabis - Probieren geht über Regieren del regista svizzero Niklaus Hilber, commedia del 2006. Il lungometraggio interpretato da Hanspeter Müller-Drossaart, Joel Basman, Deleila Piasko, Jean-Pierre Cornu, Lilian Steffen, Samir Klipic, Annina Euling, Viviana Aliberti, Max Rüdlinger è stato presentato al Festival del film svizzero di Soletta nel 2007 ed è inserito negli elenchi di Swissfilms, l agenzia per la promozione del cinema svizzero. Questa attività, il Cineforum, ha una duplice funzione: oltre a promuovere artisti e prodotti elvetici, ha lo scopo di animare un dibattito ed ampliare le conoscenze di ciascuno di noi sugli argomenti proposti ed, in piccola parte, della visione del mondo di coloro che frequentano la nostra comunità. In quest ottica vengono proposte attività di vario genere: dai Concerti al Nikolaus, dalla Raclette alle visite culturali, dal Brockenhaus al Cineforum e molto altro ancora. Ognuna di queste attività ha lo scopo di perseguire i propositi che si prefigge il Circolo come comunità di riferimento. L interesse generale ha entusiasticamente animato il dibattito di questa proiezione che come la maggior parte dei lavori cinematografici, trattasi di una commedia e come tale licenza artistica, come già in molte altre forme di comunicazione è successo, la concretezza scientifica non sempre è rispettata. Il nodo focale è che suscita interessi con scambi di argomentazioni e punti vista su temi generali ed attuali; questo è lo scopo anche di questa attività culturale che da una posizione passiva rende partecipe il convenuto rendendolo attore e permettendo, con la dovuta tolleranza, che i risultati che ne derivano in ciascuno di noi, quali siano, permettano di interagire e accrescere di quel piccolo po la nostra comprensione del prossimo e del mondo che ci circonda. E questo film, forse meglio degli altri nella sua apparente semplicità ma complessità di merito per i vari attuali argomenti esposti in una trama narrata in modo anche divertente che ne ha reso piacevole la visione, ha suscitato un maggiore interesse permettendo, per chi era presente, un ampio momento di riflessione in un lungo e proficuo dibattito. Come Associazione degli Svizzeri a Roma, siamo felici che le nostre attività siano oggetto di considerazioni di così gran rilevanza. Proprio grazie al contributo della Comunità attiva, ci è consentito, ancora di più, di poter illustrare a quanti, non si sono ancora soffermati a conoscerci, il nostro modo di porci ed interagire con i cittadini svizzeri del Lazio e non solo. Grazie alla trama del film, a contorno della storia principale vengono analizzate oltre alle droghe illegali leggere, attraverso altri personaggi, diversi tipi di dipendenze, quali alcool, psicofarmaci in abuso, etc. e ne vengono esasperate le varie funzioni, sottolineando il contrasto, con lo scopo di mettere lo spettatore in condizione di riflettere sul come sia possibile condizionare la propria mente, per permettere, inoltre, di ragionare sui confini della dipendenza, sui confini della terapia, del bisogno, della necessità, di come si possa modificare le proprie convinzione, nel bene e nel male, a seconda di come le stesse ci possono essere proposte. Tutto ciò ha animato la discussione. Dal confronto è emerso che le dipendenze, di qualsiasi tipo, sono una alterazione del comportamento che da semplice e comune abitudine può diventare una ricerca esagerata e patologica del piacere attraverso mezzi o sostanze o comportamenti che sfociano nella condizione patologica, per cui la persona dipendente perde ogni possibilità di controllo sull abitudine. L utilità di questo incontro che favorisce il dialogo ed il confronto ha stigmatizzato che questo è il rischio che non vogliamo correre, che il non parlarne, faccia credere, anche ai nostri giovani, certamente non ingenui e sprovveduti, che non esista. Possiamo ritenerci molto soddisfatti per l andamento del pomeriggio di incontro con il Cineforum e con il film presentato su un tema, quello della dipendenza, troppo importante ed attuale perché lo si possa sminuire e riteniamo sia stato affrontato in maniera concreta discutendone con la nostra comunità, che possiamo dire con orgoglio, anche grazie a queste attività, vanta ad oggi un bel numero di associati. Ci auguriamo che questa interessante occasione sia stata una ulteriore spinta alla partecipazione alle nostre attività. Fabio Trebbi circolo@romeswiss.net Conferenza dell addetto militare in Italia Peter Wanner Informazioni sull Esercito Svizzero e sul servizio militare in Svizzera Grande interesse e partecipazione ha suscitato l incontro organizzato dal Circolo Svizzero Roma sul tema Informazioni sull Esercito Svizzero e sul servizio militare in Svizzera. Tema molto interessante che ha coinvolto non solo i giovani ma anche le famiglie che alla ricerca di notizie hanno con attenzione ascoltato il Generale di Brigata Peter Wanner, Addetto militare in Italia ed Israele Ambasciata Svizzera. Sono state date notizie sull Esercito, il Reclutamento e le modalità di arruolamento per i cittadini Svizzeri residenti in Italia. Accanto al compito istituzionale sulla Sicurezza del territorio e la sua difesa sono state date informazioni circa i contributi al sostegno internazionale alla pace e alla gestione delle crisi e gli impieghi sussidiari per la prevenzione e la gestione dei pericoli esistenziali. In una scala di probabilità sono stati analizzati vari aspetti che potrebbero implicare la Svizzera quali conflitti extraeuropei, catastrofi naturali e tecnologiche, conflitti armati in Europa, estremismo violento, terrorismo, la guerra dell informazione, conse-

19 Prossime proposte per partecipare agli eventi è necessario essere Soci ed é gradito un cenno di prenotazione presso la Scuola Svizzera 06 440 21 09 oppure circolo@romeswiss.net: L addetto militare svizzero in Italia si rivolge ai numerosi giovani presenti. guenze della proliferazione, disordini interni, ricorso alla forza nello spazio aereo ed infine la stessa aggressione militare. È stato inoltre affrontato il tema sugli Impieghi sussidiari di sicurezza: protezione di persone, operazioni di rimpatrio e la protezione di eventi. Sono state illustrate poi tutti le prove che conducono al reclutamento e la normativa per poter accedere al servizio anche come svizzero o doppio nazionale residente estero argomento che ha provocato molte domande ed interesse per la sua complessità di percorso. Infatti è stato ricordato che in tempo di pace, gli Svizzeri all estero sono esentati dal reclutamento e dall obbligo di prestare servizio militare, però possono presentarsi volontariamente al reclutamento e prestare il servizio militare a condizione di conoscere una lingua nazionale. La Convenzione tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica Italiana relativa al servizio militare dei doppi cittadini, 0.141.145.42; del 1 settembre 2008, presuppone che tale scelta venga manifestata entro sei mesi dal compimento dei diciotto anni presso il Centro della Regione Militare il primo gennaio dell anno in cui si compiono i diciotto anni (Ordinanza sull obbligo di prestare servizio militare degli Svizzeri all estero e delle persone con doppia cittadinanza; Ord 511.13 del 24 settembre 2004). Il pomeriggio poi è continuato con molte informazioni che il Console Mauro Gobbo ed il suo staff hanno esposto alla attenta platea: dalle competenze consolari alle raccomandazioni agli iscritti nei Consolati per le notizie importanti da fornire quali, oltre all immatricolazione, i vari recapiti per poter essere prontamente rintracciati in caso di necessità, alle spie- Stockage en Suisse ou livraison à domicile gazioni sui vari adempimenti che si devono svolgere nel caso di richieste di documenti o certificazioni. È stato inoltre ricordata l importanza del Diritto di voto che ogni cittadino svizzero possiede. Una rapida informazione anche sulle opportunità di studio e di lavoro in Svizzera, vista la grande presenza di giovani, ha concluso la serata dando a tutti appuntamento per una più approfondita informazione sulla formazione dei giovani in Svizzera, al Congresso del Collegamento 2012. Lagerung in der Schweiz oder Lieferung nach Hause Fabio Trebbi dell Esercito Italiano se si è residenti in Italia circolo@romeswiss.net Am 17.4.2012 um 14.00 im Auditorium des Goethe-Instituts, Vortrag: Russland 12 Jahre unter Wladimir W. Putin (Arbeitstitel) von Max Schmid, ehemaliger langjähriger Korrespondent von Schweizer Radio DRS in Moskau. Anschliessend werden die Schülerinnen und Schüler der 3. bis 5. Gymnasialklasse in selbständig vorbereiteten und durchgeführten Workshops Themen vertiefen wie: Menschenrechte und Medienfreiheit in Russland? oder 20 Jahre nach dem Ende der Sowjetunion: Kontinuitäten autoritärer Herrschaft?. Die Workshops münden in eine Schlussdiskussion mit Max Schmid. Der Vortrag steht den Mitgliedern des VR sowie den interessierten Eltern der genannten Schülerinnen und Schüler und den Mitgliedern des Circolo Svizzero offen. Die gesamte Veranstaltung findet in deutscher Sprache statt! (Michel Charrière, Lehrer für Deutsch und Geschichte am Gymnasium der Schweizer Schule, Mitglied des Circolo Svizzero Roma). Domenica 22 aprile 2012 dalle ore 16.00 alle ore 18.00 Appuntamento alla Casa Svizzera di Roma via Marcello Malpighi, n. 14. ci incontriamo per uno «zvieri» e scambiare quattro chiacchiere. Verrà allestito un Tauschen - Flohmarkt : chi lo desidera può portare oggetti propri e scambiarli con altri, rinnovando l usanza del baratto (scambio di oggetti senza denaro). Sarà gradito l apporto di stuzzichini, torte e dolci da parte dei singoli partecipanti. Ulteriori informazioni su: www.circolosvizzeroroma.it Conservazione in Svizzera o consegno a domicilio Premunirsi perfettamente con Soliswiss Assicurazioni vita e malattia, costituzione di patrimoni, protezione contro il rischio politico Desidera una consulenza personale? www.soliswiss.ch, T +41 31 380 70 30 Storage in Switzerland or home delivery

20 Lettori che scrivono L importanza di essere Svizzera L intervista della nostra collaboratrice Annamaria Lorefice al direttore della rivista Limes Lucio Caracciolo sul servizio dedicato alla Svizzera (vedi Gazzetta Svizzera Primo piano, febbraio 2012) ha suscitato alcuni commenti fra i nostri lettori. In qualche caso le dichiarazioni dell intervistato hanno destato qualche sorpresa. Il fascicolo raccoglie testimonianze di personalità svizzere della politica, dell economia e della cultura che descrivono i vari aspetti del nostro paese, con un bilancio complessivamente positivo. Il signor Daniel Vonrufs ci ha mandato la lettera che pubblichiamo, alla quale facciamo seguire una presa di posizione dell intervistato. Lettera del lettore Sono un cittadino svizzero residente a Bergamo. Ho letto con interesse l articolo apparso sulla Gazzetta Svizzera n. 2 del febbraio 2012 in occasione della pubblicazione del volume L Importanza di essere Svizzera. Sono, invece, rimasto assai perplesso dell intervista al Sig. Caracciolo. In particolare, la risposta dell autore del volume all ultima domanda che Lei gli ha rivolto (... cosa apprezza e cosa non ammira di questa nazione ) credo non possa e non debba passare inosservata. Le considerazioni che il Sig. Caracciolo esprime sulla diversità della Sviz- zera, oltre a denotare una scarsa conoscenza della mia patria (e ciò potrebbe anche passare) diventano intollerabili nel momento in cui tale diversità viene associata a concetti quali chiusura e xenofobia. Mi chiedo a quali chiusure il Sig. Caracciolo si riferisca. Quelle che, inevitabilmente, sono presenti in qualsiasi nazione? O forse intendeva riferirsi a questioni di immigrazione e di integrazione degli stranieri che vivono in Svizzera? Forse non sa che la Svizzera vanta - tra i paesi dell area europea e non solo - uno tra i più alti tassi di stranieri residenti nel paese (se non erro, ca. il 25%). E tali stranieri risultano anche ben integrati. Ma ciò che è peggio è l evocare concetti quali la xenofobia. A quali episodi xenofobi occorsi in Svizzera il Sig. Caracciolo fa riferimento? O, peggio ancora, ritiene che l asserita chiusura degli svizzeri porti ad una xenofobia generalizzata? Mi spiace molto che l intervista al Sig. Caracciolo si sia chiusa con tali affermazioni. Mi rendo conto che la gestione degli spazi all interno di un periodico è sempre problematica, ma in questo caso sarebbe stato opportuno quantomeno chiedere al Sig. Caracciolo di circostanziare le sue affermazioni. Mi auguro, se non addirittura mi aspetto, che la redazione della Gazzetta Svizzera chieda al Sig. Caracciolo di ritornare sulle sue affermazioni e cercare di motivarle. Non dovesse riuscirci, credo che le scuse sulle sue parole sarebbero quantomeno un atto dovuto nei confronti di un paese che sicuramente ha tanti difetti, ma non quello di essere chiuso e pervaso da sentimenti di xenofobia. Cordiali saluti. Daniel Vonrufs Risposta dell autore La mia frase mi pare piuttosto banale quanto chiara: io non apprezzo la chiusura e tantomeno la xenofobia. Ce n è in ogni paese, Italia e Svizzera incluse, altrimenti saremmo in Paradiso. Se servono esempi specifici, rimando al nostro quaderno L importanza di essere Svizzera, in particolare alle analisi di alcuni articoli come quello di Roberto Roveda Il Muro di Chiasso (pp. 193-199), con tanto di manifesto dell Unione Democratica di Centro Ticino raffigurante tre grossi topi con tricolore e bandiera europea mentre azzannano il formaggio o rosolano l elveticissimo orsetto Berni. D altronde il titolo della campagna Balairatt, vediwww.balairatt.ch dice tutto. Sul tema esiste inoltre una vasta letteratura. E lo stesso governo svizzero dispone di un agenzia deputata alla segnalazione di manifestazioni xenofobe e razziste. Infine, se vuole che indichi un paio di nomi noti di personalità espressive di tale chiusura o peggio xenofobia, citerei Christoph Blocher e Giuliano Bignasca. Lucio Caracciolo Il Film Svizzero proiettato al Circolo Svizzero di Roma Cannabis Probieren geht über Regieren» Sono un cittadino doppio nazionale regolarmente iscritto presso la locale rappresentativa consolare dalla quale mi pervengono periodicamente utili e-mail informative. Con grande stupore e l incredulità, invece, ricevo oggi una newsletter integrativa dell Ambasciata di Svizzera in Italia che mi segnala il film in programma domenica 11 Marzo alle ore 17.00 presso la Casa Svizzera di Roma e che ha per titolo: Cannabis Probieren geht über Regieren». Evinco dalla trama descritta nella mail e da una breve ricerca da me effettuata su Internet che si tratta di una commedia (Filmkomödie) svizzera del 2006 nella quale viene presentata la «salutare guarigione del reazionario Consigliere federale svizzero Alois Mumentaler», grazie appunto all uso della cannabis, che lo porterà a dover «rivedere molte delle sue posizioni» originarie sulla questione. Premettendo di non conoscere il film e di sperare sinceramente che si tratti appunto di una commedia portatrice di una morale finale differente da quella che potrebbe apparire in prima istanza, mi chiedo se tra tanti film disponibili (svizzeri o no) fosse proprio il caso di scegliere questo. Davvero pensiamo che sia educativo scherzare su un tema così importante come quello della tossicodipendenza? Eppure la triste esperienza della Platzspitz di Zurigo, conclusasi proprio 20 anni fa, dovrebbe aver insegnato qualcosa. Davvero pensiamo che la cannabis, in fondo, sia solo uno «spinello» e non la possibile anticamera di un uso disinvolto di droghe sempre più pesanti? Davvero pensiamo che non vi saranno giovani ingenui o sprovveduti che, vedendo il film, ne escano poi confortati e tranquillizzati sull uso della cannabis, ritenendola un abitudine non solo da evitare o peggio ancora da proibire ma addirittura da diffondere? Davvero pensiamo che si debba consigliare ad un paziente di fumare marijuana per curare il glaucoma, dimenticando che tale uso terapeutico della cannabis, benché noto da decenni, non è mai stato approvato dalla FDA e in generale dalla comunità scientifica internazionale a causa dei numerosi e gravi effetti collaterali? Da medico oculista quale sono credo proprio di no, specie in presenza di tante opportunità farmaceutiche, queste sì testate e controllate. In conclusione, ritengo che il tema della tossicodipendenza, dalla marijuana all eroina