PIANO DI UTILIZZO DEI MATERIALI DA SCAVO



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Spett.le Regione Puglia Ufficio Programmazione, Politiche energetiche, V.I.A. e V.A.S. Struttura V.I.A. Via delle Magnolie n. 6/8 Zona Ind.le (ex Enaip) 70026 Modugno (BA) PIANO DI UTILIZZO DEI MATERIALI DA SCAVO AI SENSI DEL D.M. 10 AGOSTO 2012, N.161 DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL ATTO DI NOTORIETÀ (ARTT. 46 E 47 DEL D.P.R. 445/2000) Il sottoscritto Dott. Giuseppe Antonio Taini, in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione della società Miragica S.r.l. a s.u. con sede legale in Via A. Moro n. 5-25124 Brescia, tel. +.39.030.22.09.511, fax +39.030.22.09.590 e proponente delle opere a realizzarsi consapevole che chiunque rilascia dichiarazioni mendaci, formi atti falsi o ne fa uso, è punito ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia, ai sensi e per gli effetti di cui all art. 76 D.P.R. n. 445/2000 DICHIARA la sussistenza dei requisiti di cui all art. 4 del D.M. 10 agosto 2012, n. 161: a) il materiale da scavo é generato durante la realizzazione di un'opera, di cui costituisce parte integrante, e il cui scopo primario non é la produzione di tale materiale; b) il materiale da scavo è utilizzato, in conformità al Piano di Utilizzo: 1) nel corso dell'esecuzione della stessa opera, nel quale è stato generato, o di un'opera diversa, per la realizzazione di reinterri, riempimenti, rimodellazioni, rilevati, ripascimenti, interventi a mare, miglioramenti fondiari o viari oppure altre forme di ripristini e miglioramenti ambientali; 2) in processi produttivi, in sostituzione di materiali di cava;

c) il materiale da scavo é idoneo ad essere utilizzato direttamente, ossia senza alcun ulteriore trattamento diverso dalla normale pratica industriale secondo i criteri di cui all'allegato 3 del D.M. n. 161/2012; d) il materiale da scavo, per le modalità di utilizzo specifico di cui alla precedente lettera b), soddisfa i requisiti di qualità ambientale di cui all'allegato 4 del D.M. n. 161/2012. e PROPONE in duplice copia, ai sensi dell art. 5 del D.M. 10 agosto 2012, n. 161, il Piano di Utilizzo dei materiali da scavo derivanti dalla realizzazione dell opera di AMPLIAMENTO DEL PARCO A TEMA MIRAGICA nel comune di Molfetta, da realizzare nell area identificata al N.C.E.U./C.T. di cui al foglio n. 6 maglia O. autorizzata ente:... aut. n.... del... in fase di progettazione definitiva: estremi del progetto/progettista: Studio Associato arch. Paolo Anselmi, Via Armando Diaz n. 154 25010 San Zeno Naviglio (BS) Il presente Piano di Utilizzo terminerà entro il 22/08/2013 e saranno utilizzate le seguenti tecnologie di scavo: 1. Scavi di sbancamento ed a sezione ristretta eseguiti con escavatori e pale meccaniche; 2. Autocarri per il trasporto del materiale scavato; 3. Saranno escluse tutte le tipologie di scavi con esplosivi.

Sito di produzione dei materiali da scavo QUANTITÀ TOTALE (VOLUME IN BANCO) 18.500 m 3 QUANTITÀ SUDDIVISA PER LITOLOGIA (VOLUME IN BANCO) Materiale da scavo composto 18.500 m 3 da terreno vegetale e calcarenitico... m 3...... m 3...... m 3...... m 3... UBICAZIONE DEL SITO DI PRODUZIONE Comune: Molfetta foglio:6 maglia O indirizzo: Via dei Portuali snc - Zona ASI destinazione urbanistica: aree per insediamenti produttivi (PIP)

Sito/i di utilizzazione dei materiali da scavo RIUTILIZZO NELLA STESSA OPERA QUANTITÀ SUDDIVISA PER LITOLOGIA (VOLUME IN BANCO) 14.500 m 3 terreno vegetale e calcarenitico... m 3...... m 3... DESTINAZIONE ATTO AUTORIZZATIVO UTILIZZATORE Comune:Molfetta DA COMUNICARE PRIMA foglio:6 maglia O part.. ente:... DELL INIZIO DEI LAVORI indirizzo: Via dei Portuali snc - Zona ASI aut. n.... destinazione urbanistica : aree per insediamenti del... produttivi (PIP) Comune:... ente:... foglio:... mapp.... aut. n.... indirizzo:... del... destinazione urbanistica :... Comune:... ente:... foglio:... mapp.... aut. n.... indirizzo:... del... destinazione urbanistica :... TRATTAMENTO DI NORMALE PRATICA INDUSTRIALE (EVENTUALE) LAVORAZIONI IN SITO CON APPOSITO FRANTOIO MOBILE AUTORIZZATO

Processo/i industriali di utilizzazione dei materiali da scavo QUANTITÀ SUDDIVISA PER LITOLOGIA (VOLUME IN BANCO) 10.000 m 3 materiale calcarenitico DESTINAZIONE ATTO AUTORIZZATIVO UTILIZZATORE Comune:Molfetta DA COMUNICARE PRIMA foglio:6 maglia O part.. ente:... DELL INIZIO DEI LAVORI indirizzo: Via dei Portuali snc - Zona ASI aut. n.... destinazione urbanistica : aree per insediamenti del... produttivi (PIP) TRATTAMENTO DI NORMALE PRATICA INDUSTRIALE (EVENTUALE) LAVORAZIONI IN SITO CON APPOSITO FRANTOIO MOBILE AUTORIZZATO... m 3...... m 3... Comune:... foglio:... mapp.... indirizzo:... destinazione urbanistica :... Comune:... foglio:... mapp.... indirizzo:... destinazione urbanistica :... ente:... aut. n.... del... ente:... aut. n.... del...

Individuazione dei percorsi I percorsi previsti per il trasporto di materiale da scavo, prevedendo di riutilizzarlo unicamente nell area di produzione, sono quelli interni all area di cantiere Risultanze della caratterizzazione ambientale da studi pregressi I terreni di scavo e di riutilizzo sono costituiti da terreno vegetale di riporto e rocce calcaree denominate Calcare di Bari. Questa caratterizzazione è tratta dalla relazione geotecnica redatta nel 2004 dall ing. Alberto Garrassi in occasione della stesura del progetto esecutivo del primo lotto. Dalla relazione sopra richiamata e dalla relazione geologica a firma del geol. Roberto Suzzi sempre allegata al progetto esecutivo del primo lotto già realizzato, non emergono considerazioni riguardanti eventuali suoli contaminati potenziali o in atto. Tale assunto viene anche confermato dalla mappatura delle aree contaminate della Regione Puglia, dalla quale emerge che la zone oggetto di intervento non ricade in alcuna delle zone contaminate individuate e perimetrate. Fig. n. 1 Individuazione dei siti inquinati

Inquadramento territoriale ed urbanistico L area oggetto di intervento è insediata nel foglio di mappa 6 in area zonizzata come D2 - Aree per insediamenti produttivi del vigente PRG di Molfetta. Area di intervento Fig. n. 2 - Stralcio catastale

Area di intervento Fig. n. 3 - Stralcio P.R.G.

Area di intervento Fig. n. 4 - Inquadramento dell area in esame Inquadramento geologico ed idrogeologico Da un punto di vista geologico la zona comprendente la città di Molfetta e il suo hinterland è caratterizzata da una potente successione di rocce calcaree (basamento carbonatico), sedimentatesi in ambiente di piattaforma durante il Cretaceo (circa 130 milioni di anni fa) e formate da calcari e in minor misura da dolomie.

In discordanza su queste formazioni calcareo-dolomitiche trasgrediscono un gruppo di depositi calcarenitici plio-pleistocenici, noti impropriamente con la definizione di tufi delle Murge. In continuità di sedimentazione con le predette calcareniti, seguono depositi alluvionali di età olocenica rappresentati, prevalentemente, da argille grigio-azzurre sub-appenniniche e depositi sabbiosi-argillosi. La successione stratigrafica iniziando dal termine più antico può essere schematizzata nelle seguenti formazioni: - Calcare di Bari (Cretaceo); - Calcareniti di Gravina (Pleistocene medio e superiore); - Depositi alluvionali (Olocene). Questi strati hanno di norma giacitura da sub orizzontale a leggermente piegata ed a luoghi sono interessati da intensa fessurazione e carsismo; la macrostruttura di tali rocce è generalmente in bancate di spessore variabile da 10 cm al metro, con interstrati argillosi. Il fenomeno carsico proprio della formazione calcarea gioca un ruolo di primo piano, caratterizzando l idrogeologia sia in superficie che in profondità. Il complesso calcareo sede della falda carsica presenta una permeabilità per fessurazione e carsismo generalmente elevata, anche se soggetta a significative variazioni locali. Ciò è dovuto sia al diverso stadio di fessurazione e incarsimento raggiunto, sia al fatto che la terra rossa spesso riempie totalmente o parzialmente le fratture più aperte e le cavità carsiche. La fratturazione e il carsismo profondi permettono di ospitare una cospicua falda profonda di acqua dolce/salmastra galleggiante sull acqua marina di intrusione continentale nel substrato calcareo: infatti la stessa permeabilità in grande che favorisce l immagazzinamento della falda consente anche l intrusione dell'acqua di mare nel continente, in modo che quest ultima, essendo più densa, sorregga la falda d'acqua dolce. In assenza di disturbi di carattere antropico (emungimenti), la situazione idrogeologica dovrebbe essere caratterizzata da una falda di acqua dolce, il cui flusso idrico avrebbe una direzione sostanzialmente verso la costa.

Area di intervento Fig. n. 5 Carta geologica Conclusioni Con il presente piano di utilizzo del materiale da scavo saranno esclusi i rifiuti provenienti direttamente dall'esecuzione di interventi di demolizione di edifici o altri manufatti preesistenti, così come previsto all art. 3 comma 2 del Decreto del Ministero dell ambiente e della tutela del territorio e del mare 10 agosto 2012, n. 161, i quali saranno conferiti direttamente in discariche autorizzate.

Il materiale da scavo sarà utilizzato, in conformità al Piano di Utilizzo, unicamente per la realizzazione di reinterri, riempimenti, rimodellazioni e rilevati. Il materiale da scavo è idoneo ad essere utilizzato direttamente, ossia senza alcun ulteriore trattamento diverso dalla normale pratica industriale secondo i criteri di cui all'allegato 3. Il materiale da scavo, per le modalità di utilizzo specifico previsto in progetto, soddisfa i requisiti di qualità ambientale di cui all'allegato 4, dal momento che il sito di produzione di che trattasi non è oggetto di interventi di bonifica rientranti nel campo di applicazione del Titolo V, Parte quarta, del decreto legislativo n. 152 del 2006, ovvero di ripristino ambientale rientranti nel campo di applicazione del Titolo II, Parte sesta, del decreto legislativo medesimo. Il deposito del materiale escavato in attesa dell'utilizzo ai sensi dell'articolo 4, comma 1, lettera b), avverrà all'interno del sito di produzione e sarà idoneamente conservato ed indicato tramite apposita segnaletica posizionata in modo visibile, contenente tutte le informazioni relative al sito di produzione e le quantità del materiale depositato. Tuttavia, qualora fosse necessario provvedere alla eventuale caratterizzazione ambientale del terreno scavato, tale indagine sarà svolta a carico del proponente prima dell'inizio dello scavo, nel rispetto di quanto riportato agli allegati 2 e 4 del Decreto Ministeriale sopra richiamato. Il/i dichiarante/i...