PROCEDURA DI SISTEMA GESTIONE ATTIVITÀ PER L INCLUSIONE



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Pagina 1 di 6 INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITÀ 4. PROCEDURA 4.1 Programmazione (disabilità riconducibili alla tutela L.104) 4.2 Organizzazione del lavoro 4.3 Valutazione approfondita 4.4 Piano educativo individualizzato 4.5 Verifica 4.6 Programmazione (alunni con DSA e/o con svantaggio) 4.7 Piano didattico personalizzato 4.8 Tempi 4.9 Contenuti PDP 4.10 Destinatari 4.11 Verifica Prima emissione Gruppo Qualità Responsabile Qualità Dirigente Scolastico Dott.ssa Descrizione Emissione Verifica Approvazione

1. SCOPO I.I.S.S. Pagina 2 di 6 Lo scopo della presente procedura è descrivere le modalità messe in atto dell Istituto per la programmazione e la gestione dell attività didattica finalizzata agli alunni con BES (disabilità riconducibili alla tutela della L.104 art. 3/ DSA, ovvero disturbi evolutivi specifici dell apprendimento/eventuali difficoltà educative e di apprendimento) 2. CAMPO APPLICAZIONE Questa procedura si applica alle modalità di programmazione e organizzazione del lavoro per l attività didattica finalizzata ad alunni con BES 3. RESPONSABILITÀ -Il D.S. ha il compito di adottare e promuovere il Piano Annuale per l Inclusione (P.A.I) /direttiva ministeriale del 27.12.12. - Il D.S. ha il compito di costituire i gruppi di lavoro GLH (gruppo di lavoro handicap) e GLI (gruppo di lavoro per l inclusione) che presiedono alla programmazione generale dell integrazione/inclusione scolastica degli alunni : - in situazioni di disabilità riconducibili alla tutela della L.104 all'articolo 3 -con disturbi evolutivi specifici dell'apprendimento (DSA) -con altre situazioni di problematicità psicologica, comportamentale, relazionale, cognitiva, di apprendimento, di contesto socioeconomico, ambientale, linguistico culturale. In caso di disabilità riconducibili alla tutela della L.104 -Il Consiglio di classe partecipa alla definizione del P.E.I. (percorsi educativi individualizzati) -L ASL ha il compito di sintetizzare le particolari difficoltà dell allievo in un profilodiagnosi (coperto da segreto professionale) e aggiornarlo progressivamente ad ogni variazione della situazione e puntualizzarlo nel momento del passaggio da un ordine di scuola all altro. Partecipa ai Consigli di classe e agli incontri del GLH. -Il docente di sostegno ha la responsabilità di attuare tutte le strategie possibili affinché l alunno diversamente abile raggiunga gli obiettivi prefissati dal P.E.I. In caso di alunni con DSA e/o con svantaggio -Il consiglio di classe attiva percorsi individualizzati e personalizzati definendo il P.D.P.(percorsi didattici personalizzati)

Pagina 3 di 6 4. PROCEDURA 4.1 Programmazione ( disabilità riconducibili alla tutela L.104) Nei confronti degli alunni diversamente abili è più che mai necessaria una programmazione, che movendo dalla conoscenza delle capacità del medesimo, fissi gli obiettivi che possono essere raggiunti e stabilisca le verifiche da compiere in itinere. 4.2 Organizzazione del lavoro Obiettivo dell organizzazione deve essere la completa conoscenza dell allievo, del suo deficit e dei problemi ad esso connessi sul piano dell apprendimento e della socializzazione. Il GLH (Gruppo di lavoro Handicap ) composto da DS, docenti di sostegno, docente di base, genitori,alunni e personale ATA,è un gruppo di studio e di lavoro con il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione predisposte dal piano educativo. Il GLH di Istituto nell esplicazione dei suoi compiti, può avanzare proposte al Collegio Docenti, per l elaborazione del POF e programmare le risorse, creare rapporti con il territorio e gli enti locali per la risoluzione di tutte le problematiche relative alla diversa abilità. Dopo l iscrizione il gruppo G.L.H procede in prima istanza ad effettuare: analisi dei casi di alunni diversamente abili iscritti per l inserimento nella classe e per il reperimento di notizie- strumentazioni-sussidi necessari; visite guidate per la conoscenza degli spazi dell Istituto. Identificazione dell handicap. Attestazione - Se l alunno al momento dell ingresso nella scuola viene segnalato dalla famiglia come diversamente abile e necessita di interventi di sostegno, i genitori devono produrre le documentazioni mediche già acquisite, convalidate dall ASL. - Se le difficoltà dell alunno vengono individuate ed evidenziate dai docenti, la scuola è impegnata a prendere contatto con i genitori per acquisire informazioni ed eventuali certificazioni, sottoponendo poi il caso alla valutazione dell ASL. Successivamente si costituisce il GLHO (Gruppo di lavoro Handicap Operativo) composto da DS,docenti dell alunno, docenti di sostegno dell alunno disabile,genitori dell alunno disabile,equipe medica della ASL di appartenenza che ha il compito di redigere il Piano Educativo Individualizzato e di verificarne l efficacia per un percorso formativo dell alunno con disabilità che garantisca lo sviluppo delle sue potenzialità

Pagina 4 di 6 4.3 Valutazione approfondita Durante il primo periodo di frequenza scolastica l alunno viene osservato dai docenti del Consiglio di Classe e dagli operatori socio-sanitari che si propongono di valutare: gli aspetti generali, i livelli di capacità, i livelli di apprendimento, le abilità pratiche ed operative. In merito si potrà ricorrere all uso di strumenti di osservazione come: griglie, schede, guide, tenendo conto del fatto che la valutazione approfondita risulta premessa necessaria per la definizione del P.E.I. 4.4 Piano educativo individualizzato Il P.E.I. è: - Progetto operativo interistituzionale tra operatori della scuola, dei servizi sanitari e sociali in collaborazione con i familiari; - Progetto educativo e didattico personalizzato riguardante la dimensione dell apprendimento correlata agli aspetti riabilitativi e sociali. Contiene: - Finalità e obiettivi didattici - Itinerari di lavoro - Tecnologie - Metodologie, tecniche e verifiche - Modalità di coinvolgimento. Tempi: - Si definisce entro il secondo mese dall inizio dell anno scolastico; - Si verifica con frequenza trimestrale; - Verifiche straordinarie per casi di particolare difficoltà. Nella formulazione del PEI devono essere individuati i vari obiettivi che si intendono raggiungere sia nell area comportamentale che cognitiva; è inoltre necessario che di ogni materia si definiscano i contenuti prioritari che l allievo dovrà possedere alla fine del singolo anno e dell intero ciclo per sostenere gli esami di qualifica/stato. Si possono proporre contenuti equipollenti a quelli richiesti al resto della classe, senza esclusione di materie, né di argomenti, ma accontentandosi di argomentazioni meno complesse, di tempi di esecuzione e di preparazione più lunghi. Per tutti i tipi di handicap si può suggerire: - Di favorire e mantenere un ambiente classe tranquillo e contemporaneamente stimolante, per favorire la partecipazione attiva, richiamando spesso l intervento e l opinione dell alunno in merito agli argomenti - Di promuovere situazioni, prima guidate, poi sempre più autonome, proponendo obiettivi calibrati e graduati in relazione alle sue capacità e conoscenze, gratificandolo per i successi, ma evidenziando, anche le difficoltà e le incapacità

Pagina 5 di 6 - Di programmare il più possibile lavori di gruppo, conferendo all alunno consegne specifiche e controllando sempre il lavoro svolto - Di valorizzare gli interessi e le conoscenze extrascolastiche - Di favorire un rapporto individuale sia di natura scolastico-didattica sia di natura emotivo-affettiva con i docenti curriculari - Di servirsi di strumenti di comunicazione, come grafici, schemi carte tematiche 4.5 Verifica Il Consiglio di Classe si riunisce con gli insegnanti di sostegno in date prestabilite, prende atto del programma svolto, delle verifiche attuate dai vari operatori: esprime una valutazione complessiva, riformula il programma per obiettivi. 4.6 Programmazione (alunni con DSA e/o con svantaggio) Il coordinatore ha il compito di incontrare la famiglia e raccogliere le informazioni sull alunno,e di concerto con il GLI (gruppo lavoro per l inclusione) redigere una sintesi da sottoporre ai consigli di classe che dovranno formulare il P.D.P. IL GLI composto da DS,figure strumentali,docenti di sostegno,capi area, capi dipartimento e genitori, non sostituisce il GLH ma ne estende le competenze a tutti gli alunni con BES. Le loro funzioni, articolate nella CM 8/2013 consistono in :.rilevazione dei BES presenti nella scuola, - raccolta e documentazione degli interventi didattici-educativi posti in essere -confronto sui casi e consulenza - rilevazione e valutazione del livello di inclusività della scuola - raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH operativi, -elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l Inclusività 4.7 Piano Didattico Personalizzato Il Percorso Didattico Personalizzato è uno strumento che consente alla scuola, agli studenti con DSA e/o con svantaggio e alle loro famiglie di personalizzare, monitorare e raggiungere le competenze specifiche previste al termine di ogni anno scolastico. A differenza del P.E.I. il P.D.P., prevede la personalizzazione e l individualizzazione dell apprendimento in quanto a metodologie, tempi e strumenti che andranno opportunamente rimodulati, ma non gli obiettivi che rimangono gli stessi del normale percorso d indirizzo. Per ciascuna materia devono infatti essere individuati gli strumenti dispensativi e compensativi più efficaci per consentire allo studente il raggiungimento degli obiettivi alla pari dei compagni.

Pagina 6 di 6 I singoli insegnanti devono, in riferimento alla loro disciplina, compilare la parte del documento con le proprie osservazioni, gli strumenti compensativi e dispensativi che intendono adottare e le modalità di verifica e valutazione che metteranno in atto. 4.8 Tempi Il PDP deve essere redatto all inizio di ogni anno scolastico, entro la fine del mese di novembre, per gli studenti con già in atto un percorso, o su segnalazione della famiglia laddove si inizia un rapporto nuovo con l istituzione scolastica 4.9 Contenuti del P.D.P. Il P.D.P. deve contenere : a. i dati generali con l analisi della situazione dell alunno b. il livello delle competenze raggiunte nelle diverse aree disciplinari c. gli obiettivi e i contenuti d apprendimento previsti per l anno scolastico e la metodologia con le misure compensativi e dispensative d. le modalità di verifica con le misure compensative e dispensative e. la valutazione in itinere e finale con le indicazioni sul come viene effettuata f. i rapporti con la famiglia, con particolare riferimento alla parte dei compiti da svolgere a casa 4.10 Destinatari Il PDP deve essere consegnato alla famiglia dello studente con DSA. E infatti uno strumento indispensabile per poter attivare tutta la rete che sta intorno e deve sostenere il processo di apprendimento dello studente con DSA. Nella progettazione sono infatti presenti le modalità di accordi tra scuola e famiglia. In particolar modo: modalità con cui vengono assegnati i compiti da svolgere a casa - quantità dei compiti assegnati - scadenze con cui i compiti devono essere consegnati, evitando, soprattutto quando ci sono verifiche, sovrapposizioni o sovraccarichi. - modalità di presentazione e di esecuzione dei compiti 4.11 Verifica - il PDP deve essere verificato almeno due volte all anno, in sede di scrutini.