Fondazione Rosselli Torino, 5 dicembre 2007 Marco Morganti Amministratore Delegato Banca Prossima Responsabile Laboratorio Banca e Società
Premessa Oggi il nonprofit italiano, per numero di imprese, persone e volumi di attività, è primo in Europa insieme a quello inglese. Una parte sempre più importante del welfare in Italia sarà resa possibile -direttamente o indirettamente- da organizzazioni nonprofit. Le dinamiche economiche, sociali e istituzionali in corso e la nuova normativa dell Impresa Sociale indirizzano il nonprofit verso forme organizzative più strutturate e verso un più adeguato accesso al credito. Tale evoluzione sfida una grande banca come Intesa Sanpaolo, vicina da sempre a questo settore, a rafforzare la sua capacità di supportare lo sviluppo delle imprese sociali e di tutto il nonprofit. 2
Impresa sociale: il nuovo spazio legislativo Legge n.118 2005 Dlgs n 155 2006 Disciplina dell Impresa Sociale Art.1 Definizione Acquisiscono la qualifica di Impresa Sociale tutte le organizzazioni private che esercitano in via stabile e principale una attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o servizi di utilità sociale diretta a realizzare finalità di interesse nazionale. Agli Enti Ecclesiastici ed alle altre confessioni religiose che hanno stipulato patti con lo Stato si applicano le norme previste dal Decreto Art.2 Aree d intervento Assistenza sociale Assistenza sanitaria Assistenza Socio Sanitaria Turismo sociale Formazione extra scolastica Formazione universitaria e post universitaria Servizi strumentali alle imprese Educazione, Istruzione e formazione Tutela ambientale ed ecosistema Valorizzazione del patrimonio culturale Ricerca ed erogazione di servizi culturali Art.3 Assenza di lucro Destina gli utili e gli avanzi di gestione allo svolgimento delle attività statutarie o all incremento del patrimonio Art.13 Devoluzione del Patrimono In caso di cessazione dell impresa, il patrimonio è devoluto a organizzazioni non lucrative di utilità sociale 3
Le dimensioni del nonprofit in Italia In Italia operano 250.000 organizzazioni nonprofit, con entrate complessive per 45 miliardi di euro. Il nonprofit è il più vasto ambito lavorativo in Italia, con 4.000.000 di operatori, di cui oltre 700.000 retribuiti e 3,3 milioni volontari. Ha la maggiore partecipazione femminile (60%) e giovanile (65% sotto i 40 anni). Dopo la Scuola, ha la più alta densità di persone con istruzione superiore e universitaria (70%). 4
La distribuzione geografica del nonprofit italiano Nord Organizzazioni nonprofit 130.120 sul totale NP Italia 52,0% Organizzazioni su 10.000 abitanti 50 Centro 56.521 22,6% 51 Sud 63.359 25,3% 28 Italia 250.000 100 42 5
La presenza nei principali settori Settori Organizzazioni Dipendenti Volume d'affari (mld ) Cultura, sport e ricreazione 159.000 128.000 8,8 Assistenza sociale 21.700 165.000 9,9 Relazioni sindacali 17.600 49.000 5,6 Istruzione e ricerca 13.000 175.000 6,6 Sanità 11.000 130.000 9,5 Tutela diritti 9.000 13.000 0,6 Promozione e formazione religiosa 7.600 12.800 1,7 Sviluppo economico 4.800 27.000 2,0 Ambiente 3.700 1.900 0,2 Cooperazione e solidarietà 1.500 1.000 0,6 Altri 1.100 2.300 0,1 Totali 250.000 705.000 45,6 6
Imprese sociali: segnali di una crescita costante 1. NOVITA DEL FENOMENO Oltre la metà delle imprese sociali attive in Italia sono nate dopo il 1990 2. CRESCITA NUMERICA DELLE STRUTTURE 3. SVILUPPO DI STRUTTURE IMPRENDITORIALI 4. AMPLIAMENTO DEGLI AMBITI DI INTERVENTO 5. MAGGIORE ATTENZIONE ALLA QUALITA Dal 1991 l incremento delle organizzazioni è costante (+10.000 l anno). Le organizzazioni nonprofit stanno modificando la propria struttura per essere più imprenditoriali e più competitive Attività ricreative, culturali, ambientali, turistiche, sanitarie, assistenziali Miglioramento qualitativo dei servizi prodotti e maggiore professionalizzazione degli addetti 7
Il destino di crescita dell impresa sociale Un riequilibrio dei nostri livelli di spesa pubblica con quelli medi europei appare difficilmente sostenibile per il Paese (...) Molti dei servizi di welfare possono dunque transitare dal pubblico al privato sociale. I cittadini che accedono ai servizi offerti da Imprese Sociali riducono stabilmente il ricorso a strutture pubbliche, come se già esistesse una separazione per funzioni e il loro grado di soddisfazione fosse elevato Ricerca ISSAN Banca Intesa, 2006 Le cooperative sociali, che restano le maggiori fornitrici di servizi a pagamento, sono cresciute del 19% dal 2003 al 2005 (Istat, 2007) L Impresa Sociale dipende sempre di meno dal finanziamento pubblico. Oltre un quarto delle entrate delle cooperative di tipo A deriva da clienti privati. La percentuale sale al 50% per quelle di tipo B* (Istat, 2007). * Le cooperative di tipo A sono quelle che agiscono negli ambiti sociali (slide 3); le cooperative di tipo B sono quelle di inserimento lavorativo di persone svantaggiate 8
Il Destino di crescita dell impresa sociale: una proiezione economica Un confronto tra la spesa italiana e quella media UE in soli 4 settori del welfare mostra una potenzialità di crescita a breve di 40 miliardi di. Spesa media procapite UE Handicap 493 Anziani 2.836 Casa (*) 126 Infanzia e 491 famiglia Spesa pro-capite Italia 340 2.970 3 237 Spazio di crescita in Italia 8,5 mld 10 mld (**) 7,3 mld 15,3 mld (*) housing sociale + servizi di accompagnamento e accoglienza (**) 5mld da riduzione degenze ospedaliere attraverso sanità domiciliare + 5mld da organizzazione di badanti in cooperative sociali L Impresa Sociale può contribuire non solo a garantire un adeguato livello di servizi, ma anche a ridurre gli spazi del sommerso 9
Le banche possono contribuire alla crescita dell impresa sociale Le imprese sociali considerate in una ricerca del 2001*: lamentano l impossibilità di raccogliere capitale di rischio a causa del vincolo di non distribuzione dei profitti (contrariamente a quanto accade in UK e USA) coprono gli investimenti a medio lungo termine con autofinanziamento o con sussidi pubblici e privati utilizzano strumenti a breve, soprattutto il fido di cassa accedono con difficoltà al credito per la mancanza di interlocutori specializzati e presenti sul territorio rilevano eccessiva richiesta di garanzie e tempi lunghi di erogazione non si ritengono adeguatamente valutate da strumenti dedicati di rating dichiarano una scarsa attenzione da parte del mondo profit e in particolare delle banche * Unicattolica per Banca Intesa 10
La tradizione dei rapporti con le Imprese Sociali e le Comunità Intesa Sanpaolo ha una indiscussa posizione di leader del settore in Italia. Nel tradizionale segmento Enti Religiosi e Nonprofit serve oggi quasi 50.000 Organizzazioni. Il totale dei crediti erogati supera 800 milioni di euro. Enti Religiosi 35% Enti Religiosi 24% 65% Nonprofit 76% Nonprofit per impieghi per numero di Organizzazioni servite 11
...e un Laboratorio specializzato nel sociale Il Laboratorio Banca e Società è la struttura di progettazione sociale di Intesa Sanpaolo Attivo dal 2003, ha realizzato numerosi progetti finalizzati a rendere possibile o a facilitare l accesso al credito di persone o imprese sociali Per le persone - prevenzione dell usura - imprenditoria immigrata - prestito universitario - housing universitario - mutui per lavoratori discontinui - famiglie con anziani disabili Per le imprese sociali - turismo sociale - asili nido - Dopo di noi (case famiglia per i figli con handicap psichici che sopravvivono ai genitori) - commercio equo e solidale -Fondazione Talenti (patrimonio e missione degli Ordini Religiosi) - consorzio fidi sociale del territorio Dal febbraio 2006, il Laboratorio ha lavorato per trasformare questi progetti in impresa, dando vita a una banca esclusivamente dedicata al nonprofit. 12
L identità di Banca Prossima Banca Prossima è la prima banca europea specializzata nel nonprofit. Essa nasce dal patrimonio delle relazioni di Intesa Sanpaolo con le Organizzazioni nonprofit laiche e religiose e dalle esperienze innovative del Laboratorio, Banca Prossima ha come obiettivo statutario la creazione di valore sociale, secondo quattro linee sinergiche di azione: innalzare il livello di soddisfazione delle Organizzazioni clienti (e acquisirne di nuove) attraverso strumenti, prodotti, professionisti interamente dedicati; interpretare e condividere da pari a pari i bisogni del mondo nonprofit facendone proprie per quanto possibile le caratteristiche. essere banca, ossia agire con la leva del credito e non con quella dell erogazione a fondo perduto; aggregare tutte le forze disponibili e interessate (Impresa Sociale, PA, Fondazioni) in progetti multistakeholder più efficaci per la Società. 13
Banca Prossima: i punti di forza 1 - prodotti per rispondere ai bisogni finanziari dell Impresa Sociale 2 - la capillarità e le capacità di un grande Gruppo 3 - strumenti nuovi per valutare l impresa sociale 4 - veri specialisti del nonprofit 5 - il Fondo per lo sviluppo dell impresa sociale 6 - una governance inclusiva 7 - le stesse regole del nonprofit 14
1 prodotti per rispondere ai bisogni finanziari dell Impresa Sociale In collaborazione con le imprese sociali sono stati rilevati 20 principali bisogni finanziari: sostegno alla liquidità sostegno alla crescita supporto allo start up aziendale sostegno alla capitalizzazione servizi di tesoreria anticipo contributi pubblici strumenti di finanza strumenti di finanza straordinaria prestito ai soci strumenti di capitalizzazione leasing e factoring strumenti di incasso e pagamento prodotti per la raccolta consulenza immobiliare e fiscale di impresa fondi previdenziali credito al consumo per l acquisto di servizi prestiti d onore microcredito Banca Prossima rende disponibili prioritariamente 4 famiglie di prodotti: Prossima Sistema Conti (persone fisiche, piccole imprese, medie imprese) Prossima Anticipazione (anticipazione di contributi da PA e Privato) Obbligazione solidale (emissioni di titoli istituzionali e retail) Prossima Orizzonti (finanziamenti a medio/lungo termine) 15
2 la capillarità e le capacità di un grande Gruppo Le esigenze dell Impresa Sociale non sono meno complesse di quelle dell impresa profit. Il supporto di una banca dedicata deve essere completo e accessibile ovunque. Banca Prossima valorizza tutte le capacità e tutta la presenza territoriale del Gruppo Intesa Sanpaolo. 100 Responsabili di relazione Gestione della relazione Consulenza Attività commerciale che non richiede l accesso a sedi attrezzate CLIENTE 2 sedi operative Prossima (Milano e Roma) Attività bancaria completa 50 Filiali locali Gestione della relazione Consulenza Attività commerciale che richiede l accesso a sedi attrezzate Canali diretti Internet banking Banca telefonica 6000 Filiali Intesa Sanpaolo Operatività completa di sportello 16
3 strumenti nuovi per valutare l impresa sociale Le imprese sociali, poco patrimonializzate e non sempre dotate di professionalità adeguate nell ambito finanziario, necessitano di strumenti specialistici di valutazione. Il modello di valutazione di Banca Prossima non è in contrasto con i tradizionali metodi di analisi bancaria ma li integra con elementi importanti per il nonprofit (la capacità di fund raising, il successo nei progetti finanziati da PA e Fondazioni, la percentuale di commesse da privati, la governance interna) e apre così un nuovo capitolo nei sistemi di valutazione dell impresa sociale. Il modello originale di Rating dell Impresa Sociale messo a punto da Banca Prossima considera l impresa al centro della complessa rete di relazioni di servizio che la legano alla società. 17
4 veri specialisti del nonprofit Per ridurre la distanza culturale rispetto alle imprese sociali, Banca Prossima ha scelto i suoi responsabili territoriali di relazione fra i dipendenti Intesa Sanpaolo secondo criteri del tutto nuovi: una capacità professionale che consenta di rispondere a tutto tondo ai bisogni dei clienti le esperienze personali maturate, come volontari, in organizzazioni nonprofit. la candidatura volontaria ad entrare in Banca Prossima 18
5 il Fondo per lo sviluppo dell impresa sociale Strumenti di rating, prodotti specialistici e persone che vivono il nonprofit possono non bastare quando le imprese sociali sono troppo piccole o troppo giovani o hanno progetti con un difficile break even o infine quando operano in contesti non favorevoli. Per questo Banca Prossima è dotata di uno speciale fondo rischi ( Fondo per lo sviluppo dell impresa sociale ) alimentato dagli utili della società e in grado di consentire interventi su soggetti e progetti altrimenti esclusi dal credito. Così, il Fondo realizza un principio di mutualità fra tutte le Organizzazioni. 19
6 una governance inclusiva Banca Prossima accoglie rappresentanti del nonprofit nei propri organi societari. Il Comitato per la solidarietà e lo sviluppo è un board formato da studiosi, manager o professionisti di spicco del mondo nonprofit. Loro compito principale è contribuire a disegnare le strategie di utilizzo del Fondo, assegnare degli obiettivi e valutare pubblicamente ex post l efficacia dell azione di Banca Prossima. 20
7 le stesse regole del nonprofit Banca Prossima trattiene nel patrimonio solo il costo del capitale; tutto l eccedente è destinato a dividendi (non più del 50%) o al Fondo (non meno del 50%). Nei primi 10 anni di attività gli azionisti rinunciano ai dividendi, che vanno integralmente ad alimentare il Fondo. Come un Impresa Sociale, Banca Prossima si impegna in caso di cessazione dell attività a devolvere il Fondo in beneficenza. 21
I primi obiettivi di Banca Prossima Banca Prossima si è posta importanti obiettivi per il suo primo triennio: portare in Banca Prossima 30.000 imprese sociali attualmente servite da Intesa Sanpaolo, e acquistarne 12.000 di nuove alimentare il fondo per lo sviluppo delle imprese sociali fino a 20 milioni di, che potrebbero consentire 80 milioni di di prestiti a imprese sociali escluse dal credito in tutti i settori di attività del nonprofit, dare vita a progetti-rete con caratteristiche e risultati simili a quelli di PAN (Progetto Asili Nido). 22
Progetti-rete. L esperienza di PAN PAN - Progetto Asili Nido comincia a operare nel 2005. Obiettivo: far nascere 500 asili nido cooperativi in tutta Italia, con un giusto rapporto qualità-prezzo. Intesa Sanpaolo crea un Consorzio con le maggiori Reti di Cooperazione Sociale: FIS CdO, Legacoop, CGM. Il Consorzio seleziona, forma, accompagna i neoimprenditori fino all apertura del nido, e si pone come loro garante verso la banca per il 5% dei prestiti da erogare. La banca completa la formazione per gli aspetti finanziari e concede fino a 100.000 di prestito per struttura, senza garanzie personali. In poco più di 2 anni sono stati aperti 260 asili nido in tutta Italia. Non si registra nessun default nella restituzione del prestito. Nelle strutture PAN operano 1600 educatrici (età media 30 anni, tutte laureate) e sono accolti i bambini di 6000 famiglie. PAN è la più grande rete di servizi per l infanzia in Italia 23
Progetti-rete. La sfida del Dopo di noi La prossima applicazione del modello PAN riguarda un altra e ben più drammatica emergenza italiana: l accoglienza dei ragazzi portatori di handicap psichici che sopravvivono ai propri genitori. La novità dell esperienza, l estrema delicatezza della materia, la lunghissima prospettiva della tutela delle persone disabili fino ad età avanzata rendono la casa famiglia per il Dopo di noi il più difficile tipo di iniziativa: un autentica frontiera dell Impresa Sociale. ANFFAS (maggiore organizzazione italiana di famiglie con disabili psichici) Comunità Solidali (rete di Imprese Sociali specializzate nel disagio psichiatrico) e Banca Prossima hanno creato ALFA, ALtra FAmiglia dopo di noi, prima impresa sociale italiana, con l obiettivo di attivare in due anni 100 case-famiglia per 6-700 ragazzi. 24