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Transcript:

Comune di Lapio Provincia di Avellino OGGETTO: PROGETTO PER LA "REALIZZAZIONE DELL'EDIFICIO SCOLASTICO DA ADIBIRE A SCUOLA DELL'INFANZIA, DI PRIMO E DI SECONDO GRADO - PLESSO SCOLASTICO G. DI FEO" COMMITTENTE: Comune di Lapio PROGETTISTA: Ing. Lauretta Carmelo DIRETTORE LAVORI: TAVOLA ELABORATO RE.2 Relazione tecnica sistema antintrusione scala protocollo revisione data 24/05/2017 Progettazione Esecutiva

Sommario CAP. 1 OGGETTO DEL PROGETTO... 2 CAP. 2 ELENCO DELLE OPERE DA ESEGUIRE... 2 CAP. 3 RIFERIMENTI NORMATIVI E PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI... 2 CAP. 4 IMPIANTO ANTINTRUSIONE... 3 CONCLUSIONI... 5

CAP. 1 OGGETTO DEL PROGETTO Il presente progetto ha per oggetto la realizzazione di un impianto antrintrusione presso il Comune di Lapio Istituto Scolastico G.Di Feo, esercente l attività di mensa, scuola e servizi inclusi. La forma, le dimensioni e gli elementi costruttivi degli ambienti risultano dalle tavole di progetto, allegate alla presente Relazione Tecnica di Progetto. CAP. 2 ELENCO DELLE OPERE DA ESEGUIRE Il presente elaborato costituisce la relazione tecnica ed illustrativa, mirata a definire linee guida, aspetti normativi, prestazioni e metodologie progettuali di riferimento, considerati nella stesura del progetto per la realizzazione di un sistema tecnologico di sicurezza che integri da subito l'antintrusione e la Videosorveglianza. Una particolare attenzione è rivolta alle caratteristiche di scalabilità (capacità di crescere semplicemente in funzione della necessità) e integrabilità (possibilità di gestire future altre tecnologie da introdurre) del sistema. CAP. 3 RIFERIMENTI NORMATIVI E PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI Gli impianti devono essere realizzati a regola d arte, come prescritto dalle normative vigenti ed in particolare dal D.M. 22 gennaio 2008 n. 37. Le caratteristiche degli impianti stessi nonché dei loro componenti devono essere in accordo con le norme di legge e di regolamento vigenti ed in particolare essere conformi: alle prescrizioni di autorità locali; alle norme CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano). D. M. S. E. n 37 22.01.2008 Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11- quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro Legge n 186 del 01 Marzo 1968: Disposizioni concernenti gli impianti elettrici ; Norma CEI 3-14: Segni grafici per schemi ; Norma CEI 20-22: Portata dei cavi in regime permanente ;

Norma CEI 23-3: Interruttori automatici per la protezione dalle sovracorrenti per impianti domestici e similari ; Norma CEI 20-36: Prove di resistenza al fuoco dei cavi elettrici ; Norma CEI 64-8: Norme per gli impianti elettrici a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua ; Norma CEI 64-12 : Guida per l'esecuzione degli impianti di terra ; Norme C.E.I. 17-13/1 : Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri B.T.) Norma CEI 34-21: Apparecchi di illuminazione. Prescrizioni generali e prove ; Direttiva EMC 89/336/CEE e 92/31/CEE D.L. 04/12/1992 n 476 riguardanti le normative Europee per la compatibilità elettromagnetica. Tabelle CEI-UNEL. Tutte le Norme e le Leggi in vigore non espressamente citate. I riferimenti di cui sopra possono non essere esaustivi. Ulteriori disposizioni di legge, norme e deliberazioni in materia, anche se non espressamente richiamati, si considerano applicabili. CAP. 4 IMPIANTO ANTINTRUSIONE Il Plesso scolastico sarà dotato di un adeguata distribuzione e predisposizione dell impianto antintrusione esteso alle seguenti zone: Locale Multifunzione Locale Uffici Aule Servizi Mensa Bagni Centrale Termica L impianto antintrusione è stato progettato con i seguenti elementi, al momento non contabilizzati da: Rivelatori volumetrici a doppia tecnologia Terminali con display e tastiera Alimentatori periferici

Linee di collegamento tra i rivelatori volumetrici e i contatti magnetici ed i moduli I/O Software di gestione centrale di allarme Il software di gestione consentirà di raggruppare i sensori in zone; ad ogni sensore verrà associata una definizione in chiaro (tipo, ubicazione, fascia oraria di attivazione, ecc.); sarà possibile attivare/disattivare i sensori indipendentemente dalla loro zona di appartenenza, in modo da consentire la manutenzione del sensore stesso o dell elemento sul quale il sensore è applicato. L inserimento/disinserimento della sorveglianza potrà essere effettuato anche con l impiego di inseritori a chiave elettronica abbinati a dispositivi parzializzatori in grado di selezionare le diverse zone e dotati di LED per la segnalazione dei vari eventi. Da ciascun concentratore partirà un bus di comunicazione verso il campo, al quale saranno collegati i moduli di I/O indirizzati, con un massimo di 32 sensori volumetrici e/o contatti. I concentratori saranno dotati di batteria tampone, con segnalazione dello stato di carica che garantisce il funzionamento in caso di mancanza di rete,e di dispositivi di protezione dell unità contro l apertura e contro i malfunzionamenti recuperabili (watch dog). I rivelatori volumetrici a doppia tecnologia saranno installati in tutti gli ambienti protetti; sono caratterizzati da una buona immunità da eventuali falsi allarmi dovuti a disturbi a radiofrequenza, a disturbi della rete, a disturbi dell ambiente(aria,

dilatazioni termiche, ecc.); sfruttano i principi fisici di un sistema attivo (ultrasuoni) e di un sistema passivo (infrarosso passivo); per limitare i falsi allarmi saranno utilizzati in logica AND oppure con elaborazione temporale (la segnalazione di allarme sarà generata quando entro un periodo di tempo stabilito persisterà o si ripresenterà lo stato di allarme anche per uno solo dei sensori del rivelatore). L elaborazione del segnale sarà controllata dal microprocessore del singolo rivelatore che attiverà un contatto di allarme; il rivelatore renderà disponibile in uscita i seguenti segnali: Allarme intrusione Manomissione (taglio fili) Mascheramento I sistemi saranno completati da sirene piezoelettriche autoalimentate con batteria tampone, installate all interno e all esterno degli ambienti protetti, dotate di lampada lampeggiante per l immediata individuazione della provenienza del segnale acustico. Le sirene saranno protette da una solida struttura e da dispositivi antimanomissione, in grado di rilevare eventuali anomalie quali il taglio cavi, il cortocircuito, l apertura dell involucro o il tentativo di asportazione dalla superfice di installazione; la posizione dei dispositivi esterni dovrà essere scelta cercando di individuare punti poco accessibili, al riparo da intemperie, ma allo stesso tempo facilmente visibili anche a distanza. CONCLUSIONI Dovranno essere emessi e rilasciati dall installatore i seguenti documenti: manuale di uso e manutenzione, inclusivo della pianificazione consigliata degli interventi di manutenzione; dichiarazione attestante le verifiche effettuate e il relativo esito dichiarazione di conformità ai sensi del D.M. 37/08 (regolamento di attuazione ex legge 46/90); certificati di garanzia relativi alle apparecchiature installate; Il presente progetto è da considerarsi progetto definitivo/esecutivo, idoneo per la costruzione dell impianto elettrico e di segnale così come indicato, contenente tutte le indicazioni, particolari e specifiche necessarie. Al termine dei lavori sarà redatto il

progetto finale o as-built dell impianto di segnale, comprensivo di tutti gli aggiornamenti, varianti, integrazioni e modifiche verificatesi durante la realizzazione e/o costruzione dell impianto e dell opera. Il presente Progetto (relazione tecnica, schemi elettrici, planimetrie, computo metrico, ecc..) sono stati pensati, concepiti, formulati e redatti, progettando ed interpretando correttamente la normativa tecnica, nel pieno rispetto delle Leggi e dei regolamenti vigenti. In Fede