Porta Nuova è ancora più nuova



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Anno 3, n 21 (430) - mercoledì 4 febbraio 2009. Edizione delle ore 19 È la prima inaugurazione della sua storia: nel 1868 la fine dei lavori non venne celebrata. Riqualificati 50mila metri quadrati. Ogni anno passano in stazione 70 milioni di viaggiatori Alcune suggestive immagini della rinnovata stazione di Porta Nuova. A destra, il sindaco Chiamparino con il ministro dei Trasporti, Matteoli, e il cardinale Poletto Porta Nuova è ancora più nuova nari. Oltre all aspetto conservativo, il restyling ha introdotto anche una nuova distribuzione degli spazi interni, rendendoli più adatti alle esigenze dei 70 milioni di viaggiatori e cittadini che ogni anno frequentano la stazione. Nell atrio confluiranno i flussi di viaggiatori provenienti dalla metropolitana e diretti verso i treni. Il sistema di accesso con accompagnamento in auto (opportunamente riorganizzato) è stato mantenuto su via Nizza e il lato di via Sacchi è destinato agli accessi con tram e taxi. In un prossima fase su questo lato della stazione sarà realizzato un parcheggio interrato. Il porticato affacciato su via Sacchi è stato invece chiuso con pareti vetrate recuperando aree di interesse architettonico, destinate a servizi commerciali per i viaggiatori e i cittadini. Oltre cento le telecamere di sicurezza collegate a una sala di controllo e pronto intervento presidiata 24 ore su 24. Illuminano gli ambienti i vecchi elementi restaurati insieme a nuove lampa- Foto Redazione web Il ministro Altero Matteoli, la presidente della Regione Mercedes Bresso, il sindaco Chiamparino, l amministratore delegato delle Ferrovie Mauro Moretti e l amministratore delegato di Grandi Stazioni (società del gruppo Fs) Fabio Battaggia hanno inaugurato dopo tre anni di lavoro le aree riqualificate della stazione di Porta Nuova, il terzo terminal ferroviario in Italia per grandezza. Porta Nuova non era mai stata inaugurata ed ha vissuto oggi il suo primo taglio del nastro: la prima parte della stazione venne infatti aperta al pubblico nel dicembre del 1864, ma i lavori vennero ultimati nel 1868: Torino non era più la capitale e si preferì quindi non inaugurare ufficialmente la stazione, realizzata da Alessandro Mazzucchetti proprio per celebrare i fasti del regno. I metri quadrati riqualificati sono complessivamente 50 mila dei quali 15 mila destinati a servizi, allo shopping e al ristoro, con sei scale mobili e sei tra ascensori e montacarichi. Le facciate, i marmi e le controsoffittature restaurate assommano a oltre 13mila metri quadrati e i nuovi pavimenti a più di 23mila. I lavori ora proseguiranno per rendere operative entro l anno tutte le strutture commerciali. Sui circa 15 mila metri quadrati dedicati allo shopping e alla ristorazione saranno 70 i punti vendita distribuiti su due livelli, aperti tutti i giorni dalle 8 alle 22: dagli alimentari agli articoli per la casa, dai ristoranti all abbigliamento, dai libri ai prodotti di telefonia ed elettronica. Gli interventi, costati 45 milioni di euro, sono stati eseguiti senza interrompere l operatività della stazione e garantendone l utilizzo da parte degli oltre 19-0mila passeggeri che ogni giorno la attraversano e dei 400 treni che quotidianamente arrivano e partono dai suoi 20 bide ad alto rendimento perfettamente integrate negli elementi architettonici; nuovi sistemi di informazione e di comunicazione al pubblico con servizi per i disabili, integrati da mappe della stazione e percorsi tattili per non vedenti, completano la riqualificazione di Porta Nuova. Ezio Verna

Pagina 2 Anno 3, n 21 (430) - mercoledì 4 febbraio 2009. Edizione delle ore 19 Ai 30mila viaggiatori al giorno si sono aggiunti oltre il 30 percento in più, grazie all incremento del numero di passaggi: uno ogni quattro minuti Lineapiù sul 13, crescono i viaggiatori vizio nelle ore di punta fa viaggiare in condizioni migliori i passeggeri e favorisce l uso del mezzo pubblico. È importante ora proseguire con interventi mirati che rispondano alla domanda che già esiste per alcune linee e che possano avviare una riorganizzazione del servizio in funzione dell interscambio con il metro e le ferrovie. Il buon risultato, ha aggiunto il presidente dell Agenzia per la Mobilità Metropolitana Giovanni Nigro, è incoraggiante e costituisce un ulteriore tassello nelle scelte di rafforzamento del mezzo pubblico e di disincentivo all utilizzo dell auto privata. Si tratta ora di proseguire su questa strada, selezionando le priorità sulla base delle richieste espresse dai cittadini. Siamo molto soddisfatti di que- All inizio di dicembre Comune, Agenzia per la Mobilità Metropolitana e Gtt hanno varato il progetto Linee Più, indirizzato a rafforzare e potenziare le linee di trasporto urbano più importanti e che garantiscono l interscambio con la metropolitana e le stazioni ferroviarie. La sperimentazione è stata avviata sulla linea 13, una linea strategica che trasporta oltre 30mila passeggeri al giorno e collega piazza Campanella con la Gran Madre attraversando tutto il centro città, alcuni quartieri densamente abitati, la stazione di Porta Susa, l ospedale Maria Vittoria e l Università. Da allora il 13 garantisce passaggi ogni 4 minuti fra le 7 e le 19 dal lunedì al venerdì e con potenziamento anche il sabato e la domenica pomeriggio. Il 13 Linea Più ha registrato un deciso aumento di passeggeri nell ora di punta del mattino. Il monitoraggio è stato effettuato sui tram in direzione di Porta Susa, alla fermata di via Cibrario all angolo con via le Chiuse: a ottobre, tra le 7 e le 9 del mattino, i passeggeri diretti verso il centro erano 2100 mentre dopo l avvio del progetto i passeggeri sono diventati più di 2.700: 600 persone in più, con un incremento di circa il 30%. Il successo del progetto avviato sulla linea 13, ha commentato l assessora Maria Grazia Sestero, ci incoraggia a proseguire, poiché la maggior offerta di sersti primi dati, ha affermato l amministratore delegato di Gtt, Tommaso Panero, confermando l impegno ad estendere il progetto, che dimostrano come un servizio di trasporto rapido ed efficiente incentivi l uso dei mezzi pubblici. Le indagini effettuate sentendo passeggeri e conducenti hanno messo in evidenza una forte domanda di trasporto anche per le linee che incrociano il percorso della metropolitana (in particolare alle stazioni Massaua e Monte Grappa) e per quelle che servono la zona ospedali (Molinette, Cto, Sant Anna): questi con ogni probabilità i prossimi sviluppi del progetto Linee Più. (ev) Il logo della manifestazione Biennale giovani, c è ancora tempo per iscriversi Prorogata a mercoledì prossimo (11 febbraio) la scadenza del bando di concorso per partecipare alla XIV edizione della Biennale dei giovani artisti dell'europa e del Mediterraneo di Skopje - in Macedonia dal 3 al 12 Settembre. La manifestazione di fine estate è promossa dalla Bjcem, l associazione internazionale per la Biennale dei Giovani Artisti dell Europa e del Mediterraneo, nata per rafforzare il lavoro comune tra ministeri, Enti Locali, istituzioni e associazioni culturali del Mediterraneo nel promuovere la diffusione di creatività. Nei dieci giorni in cui si svolgerà la rassegna, la città balcanica di Skopje ospiterà più di settecento giovani in età compresa tra i 18 e i 30 anni. Tra essi vi saranno artisti visivi, scrittori, musicisti, danzatori, attori e molti altri, provenienti da 46 paesi dell Europa e del bacino del Mediterraneo. I creativi piemontesi saranno chiamati a esprimersi nelle aree delle arti visive, della musica, della narrazione e della gastronomia, selezionati dalla commissione composta da Maria Teresa Roberto, Vittorio Castellani, Roberto Mastroianni e Giorgio Mirto. Per l occasione, nella sezione musica, il Piemonte presenterà una produzione originale eseguita da un ensemble appositamente costituito, iniziativa che coinvolgerà anche gli artisti selezionati nelle altre sezioni. Per maggiori informazioni sul bando di concorso: www.comune.torino. it/gioart e www.arcitorino.it. (gf)

Anno 3, n 21 (430) - mercoledì 4 febbraio 2009. Edizione delle ore 19 Pagina 3 Alta formazione per gestire il post-conflitto L alta formazione è davvero un fiore all occhiello per Torino. In città trovano contemporaneamente collocazione, e per l Italia è l unica realtà esistente, l Università, il Politecnico, il Campus delle Nazioni Unite e la Scuola di Applicazione dell Esercito: veri e propri poli attrattivi per tantissimi studenti che provengono molto spesso dall estero. Oggi a questo mosaico didattico si è aggiunto un nuovo tassello. Il generale Giuseppe Maggi e l ambasciatore Maurizio Moreno hanno, infatti, siglato un accordo fra la Scuola di Applicazione dell Esercito e l Istituto internazionale di diritto umanitario (Iidu). L intesa è finalizzata a sostenere collaborazioni nelle reciproche attività didattiche, in particolare quelle legate al Centro studi Post Conflict Operations (Cspco). L Iidu è un organizzazione u- manitaria indipendente e ha come scopo principale la promozione del diritto internazionale umanitario, dei diritti umani, del diritto dei rifugiati e del diritto delle migrazioni. L Istituto collabora con le più importanti organizzazioni internazionali come l Onu, la Nato e l Ue, la Croce Rossa, l Alto Il generale di Corpo d armata Giuseppe Maggi e l ambasciatore Maurizio Moreno mentre firmano l accordo Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, l Organizzazione Internazionale per la Migrazione, l Unesco, l Istituto per gli Studi di Politica Internazionale di Milano e l Istituto Affari Internazionali di Roma. Recentemente ha concluso analoghi accordi di cooperazione con il Centro Alti Studi Difesa di Roma, il Center of Excellence for Stability Police Units di Vicenza e la Scuola Nato di Oberammergau. Il Centro Studi del Post Conflict Operations, inserito nella Scuola di Applicazione di Torino, è orientato alla qualificazione e specializzazione del personale militare e civile destinato ad operazioni di stabilizzazione e ricostruzione in varie parti del mondo. Vengono organizzati corsi di formazione e aggiornamento aperti a personale militare e civile, nazionale ed e- stero e svolge funzione di collegamento e scambio con Enti e organizzazioni militari e civili. La cooperazione appena avviata, nell ottica di valorizzare e diffondere il diritto internazionale umanitario e la sua applicazione nei conflitti armati contemporanei, porterà presto alla frequenza di corsi e allo scambio reciproco di docenti. Michele Chicco Il Cus Torino sostiene l iniziativa 'Insieme per Matteo' L intesa tra Scuola di applicazione e Iidu ha lo scopo di diffondere il diritto internazionale umanitario e la sua applicazione nei conflitti armati contemporanei Un gesto di solidarietà dal mondo della pallacanestro torinese. Sabato prossimo, in occasione del derby cestistico con il Torino Basket, il Cus Torino donerà metà dell incasso per aiutare la famiglia di Matteo, un bambino di 6 anni affetto da tetraparesi distonica, a pagare una parte delle costosissime cure cui il piccolo dovrà essere sottoposto presso un centro statunitense. Ma l impegno per Matteo non si esaurirà con la devoluzione di parte del ricavato dalla vendita dei biglietti. Da qui al termine del campionato di serie C spiega Riccardo D Elicio, presidente degli universitari - il Kopa Engineering Cus Torino giocherà per Matteo, nel senso che sarà sponsor ufficiale della sua causa e delle iniziative che la riguardano". Sulla sovramaglia dei cussini campeggerà, proprio a partire dal derby di fine settimana, la dicitura Noi giochiamo per Matteo, fallo anche tu! Aiuta il Comitato Insieme per Matteo e l indirizzo web www.insiemepermatteo.it, un sito che fornisce informazioni sulla malattia e sulle iniziative promosse per aiutare Matteo e tutti i ragazzi che soffrono della stessa patologia. Per la sfida di sabato tra Cus e Torino Basket (costo del biglietto 6 euro, 3 il ridotto) l appuntamento è in via Panetti 30, con inizio alle ore 21. (mge) Maurizio Tassone, classe '90, talentuosa guardia del Cus Torino

Pagina 4 Anno 3, n 21 (430) - mercoledì 4 febbraio 2009. Edizione delle ore 19 Si è riacceso in città il dibattito sulle narcosale, arenatosi in Consiglio comunale un anno fa. Tra petizioni e raccolte di firme, molte le pressioni per affrontare con urgenza la questione Narcosale, scelta o necessità? L eroina era probabilmente tagliata male, si parla di percentuali di stricnina altissime per il mercato normale. È quindi tecnicamente per overdose che a Torino negli ultimi giorni sono morti altri giovani. La droga ha falciato la vita di due ragazzi in due giorni, un terzo è grave. Si è riacceso così in città il dibattito sulle narcosale, arenatosi in Consiglio comunale proprio un anno fa. Questa volta si fa sul serio: nella seduta di Giunta che si è tenuta ieri il sindaco ha manifestato le sue intenzioni senza mezzi termini. Il confronto (o lo scontro) politico non avranno la meglio sul percorso iniziato da questa Amministrazione per avviare una sperimentazione di narcosale sul territorio cittadino. A costo di (ri)scrivere al ministro della Salute che oggi si chiama Maurizio Sacconi, per rimettere nelle sue mani la delicatissima questione. Sergio Chiamparino gli ha inviato la corrispondenza intercorsa nel 2007 con l allora ministro Livia Turco, e il direttore dell Ufficio sulla droga e sul crimine dell Onu, Antonio Maria Costa. Allora si decise a prendere in mano la penna in seguito ai dibattiti che infuocarono le aule istituzionali dall ottobre 2007 alla primavera scorsa, cui hanno partecipato anche operatori sociali ed esperti di diversa e- strazione. Si arrivò addirittura a una spaccatura della maggioranza alla guida della città, con il rischio di provocare una crisi istituzionale, ma di tutto questo ad oggi sono soltanto rimaste le buone intenzioni. E i morti continuano. Quando il dibattito si aprì l ondata di droga tagliata aveva provocato tre morti in 48 ore, tutti nei pressi del Parco Stura, più tristemente noto come Tossic Park. Erano una ragazza romena di 25 anni, un disoccupato vercellese di 45, e un uomo di origine marocchina. Queste morti interrogano la città sull effettivo impegno delle istituzioni nel farsi carico della sofferenza e della salute dei suoi cittadini, nessuno escluso scrivevano in quei giorni Domenico Massano (Associazione Tossic Park radicale Adelaide Aglietta) e Giulio Manfredi (Radicali italiani). Gli stessi che il 29 ottobre 2007 avevano portato in Consiglio comunale una petizione sottoscritta da mille cittadini per chiedere che Torino si attivi ( ) entro sei mesi ( ) per la sperimentazione di almeno una sala del consumo. Tra i firmatari: Leopoldo Grosso, consulente ministeriale, il filosofo Gianni Vattimo, Don Andrea Gallo e l avvocato Bianca Guidetti Serra. Eppure le sale del consumo, altrimenti dette narcosale, sale da iniezione o Sir (Safe Injection Rooms), luoghi protetti e igienicamente garantiti per l assunzione di sostanze psico-attive, sono presenti e funzionano in molti Paesi. Sovente vicine ai luoghi dove si effettua somministrazione controllata di eroina o altri presidi medici, da cui però si differenziano profondamente per la diversa finalità, sono già a quota 72 in 39 città europee. Recentemente ne sono state aperte tre a Barcellona e una a Oslo. Altre sono operative in Canada, Australia, Brasile. La prima nacque nel 1986, a Berna, e i dati sulla loro utilità, se letti con il dovuto rigore, sono generalmente positivi. Uno studio condotto su quattro città tedesche (Francoforte, Saarbruken, Hannover e Amburgo) mostra che, tra il 1988 e il 2002, l andamento delle morti per overdose è molto variabile, ma decresce e si stabilizza al basso in un periodo di sei mesi dopo l apertura delle narcosale. Inol- tre, promuovono la salute di chi consuma stupefacenti, affiancandoli con visite mediche e counselling psicologici, e favoriscono l avvio ad altri servizi: soltanto a Sydney in 18 mesi sono state avviate 1.385 persone a diverso trattamento terapeutico (buprenofina, metadone protratto, disintossicazione). Non ultimo, come dimostrato da un monitoraggio condotto in Svizzera e in Australia, agiscono da deterrente per la criminalità nelle zone limitrofe, e abbattono drasticamente il consumo visibile e pubblico, quello che in gergo si chiama scena aperta. Allora perché non sperimentarle anche in Italia? Perché a Torino, dove si è cominciato coraggiosamente a parlarne, tutto si è arenato? La risposta sta nelle centinaia di pagine prodotte in quei mesi, nella schermaglia di mozioni incrociate fra partiti di maggioranza e opposizione, e nelle risposte inviate al sindaco da parte del ministro Livia Turco e Antonio Costa, direttore dell Ufficio sulla droga e sul crimine dell Onu. In realtà a Torino di narcosale si era già iniziato a parlare nel 200-2, per volontà dell assessore regionale alla sanità, Mario Valpreda, che ottenne da Chiamparino un tavolo tecnico finito poi nel nulla. Quando però, nel settembre del 2007, in seguito alla questione Tossic Park, la questione è tornata in Consiglio comunale con la mozione delle venti firme, ad opera di Marco Grimaldi (Sinistra democratica), la bomba

Anno 3, n 21 (430) - mercoledì 4 febbraio 2009. Edizione delle ore 19 Pagina 5 l accento sul carattere discriminante delle narcosale, che concentrerebbero i tossicodipendenti in alcune zone della città solo per ridurre il loro impatto sulla borghesia locale, aggiungendo che, creare un isola di illegalità non mi sembra la soluzione adatta per Torino, una città dal cuore d oro, e conclude invitando il sindaco a visitarne alcune insieme: cita Zurigo, Vancouver, Sidney, Amsterdam e Madrid. Come dire, della politica dei quattro pilastri prevista dall Unione europea per arginare il problema droga (prevenzione, cura, repressione narcotraffico, riduzione del danno) siamo partiti dall ultima, ma non è detto che nessuna a- zione sia preferibile a un azione imperfetta. Se, come emerge dal convegno svoltosi proprio a Torino, in cui ha preso la parola Jurgen Weimer (coordinatore servizi di Francoforte), le narcosale servissero anche soltanto a far diminuire le infezioni da Hiv o da epatite, prime concause di morte per i tossicodipendenti che si bucano senza alcuna protezione, sarebbe già un risultato apprezzabile. E se realizzandole si potesse intervenire con il personale sanitario preposto in caso di consumatori stroncati da mix chimici letali, molte morti sarebbero evitabili. In una commovente lettera aperta ai consiglieri comunali di Torino, il dottor Paolo Jarre, coordinatore nazionale delle associazioni professionali nel campo delle dipendenze patologiche, che in questo ambito lavora da trent anni, scrive che dei 5mila episodi iniettivi per droga stimaè esplosa. In quel documento i firmatari chiedevano al Comune la predisposizione di un piano di sperimentazione di sale di consumo con l obiettivo di intercettare più facilmente i fruitori di sostanze, riducendo il consumo in luoghi pubblici ( ), e vi erano arrivati in seguito a una certosina raccolta di audizioni con tutti i dirigenti cittadini dei Sert (Servizi territoriali per le dipendenze), gli operatori territoriali, e dirigenti della Sezione Narcotici. Tanto è bastato a scatenare il fuoco di fila dei partiti di minoranza, e a far guadagnare a Torino le prime pagine della stampa che per giorni ha cavalcato l onda emotiva innescata dalla notizia: Torino a- pre le narcosale, Le stanze del buco approdano anche in Italia, Narcosale? Le vite si salvano così, titolavano i quotidiani. L inasprirsi del dissenso, la conseguente spaccatura fra i fautori del sì e quelli del no hanno contribuito a portare quello che doveva essere un timido esperimento sanitario su di un terreno ideologico, contrapponendo ragioni dottrinali alla lucida sequela di dati, testimonianze e filmati a disposizione di entrambe le fazioni. Non hanno contribuito a fare chiarezza né l intervento della Turco, né l autorevole presa di posizione di Antonio Costa. La prima, perché, pur condividendo lo spirito della proposta non l ha considerata come un possibile presidio di riduzione del danno legato ai servizi di bassa soglia erogabili dal Servizio sanitario nazionale, omettendo anche di considerare che l aspetto del consumo personale è stato depenalizzato. Ha preferito ricordare a tutti soltanto il Dpr 309/90 e s.m.i. e soffermarsi sull acquisto illecito delle sostanze, quello sì, che contravviene all attuale normativa. Secondo lei, meglio sarebbe somministrare in modo controllato l eroina. Il che equivarrebbe alla necessità di cambiare la legge, con probabilità di successo pari a quelle che si hanno nell azzeccare il Superenalotto (Beppe Minello, La Stampa, 24 novembre 2007). Costa, invece, ha posto L interno di una Sir (Safe Injection Room) in Canada bili al giorno a Torino, probabilmente mille si verificano in luoghi aperti, pericolosi, insicuri e nascosti. Sono 40 all ora, quasi uno al minuto. Basterebbe questo per chiudere la discussione ( ). La questione etica non è se essere pro o contro l apertura di questo servizio, la vera questione etica è la situazione attuale. A schierarsi a favore di politiche diverse dalla war on drugs (guerra alla droga) e dalla parte dell importanza della riduzione del danno è anche il Gruppo Abele, oltre all oncologo di fama internazionale Umberto Veronesi, che ha lodato il progetto avviato a Zurigo. Fra dichiarazioni e smentite, in attesa di un intervento superpartes del ministro Sacconi, la parola potrebbe passare alla Regione, che per competenza in materia di sanità sarebbe l unico Ente a poter avviare un esperimento concreto. Al riparo dalla demagogia dell annuncio facile e dei sondaggi dell ultima ora (su Sky Tg24, il 58 per cento degli italiani si dichiarava contrario alle narcosale) e ricordando che leggi e convenzioni non possono in nessun caso essere invocate come un ostacolo reale all innovazione delle politiche sanitarie. Così hanno scritto al ministro Turco gli operatori dei servizi a bassa soglia del Piemonte, concludendo: la nostra esperienza sul campo ci dice che siamo in drammatico ritardo. E, nelle dipendenze, ritardo significa vita, salute, dignità e futuro. Dipende anche da noi. Rossella Alemanno Paolo Jarre: Gli episodi infettivi per droga sono 40 all ora, quasi uno al minuto. Basterebbe questo per chiudere la discussione La questione etica non è se essere pro o contro l apertura di questo servizio, la vera questione etica è la situazione attuale

Pagina 6 Anno 3, n 21 (430) - mercoledì 4 febbraio 2009. Edizione delle ore 19 La prima antologica dedicata alla pittrice inglese tra le fondatrici del gruppo Sei di Torino In alto: Bambino con le scarpette rosse, 1929 A lato: Jessie Boswell a Cereseto con la signora Angeli e Toy, 1923 Jessie Boswell, una lady tra i Sei L opera e la vita di una grande artista inglese, Jessie Boswell (1881-1956), che fece di Torino la sua patria di elezione, si potranno ammirare gratuitamente negli spazi espositivi di Sala Bolaffi (via Cavour 17) dal 13 marzo fino al 10 maggio. La storia dell arte italiana degli ultimi cinquant anni ha ingiustamente dimenticato l apporto della pittrice inglese, riservandole attenzione solo al breve momento in cui partecipò alla formazione del Gruppo dei Sei Pittori di Torino (1929-1931) con Gigi Chessa, Nicola Galante, Carlo Levi, Francesco Menzio ed Enrico Paulucci. La prima antologica dedicata a Jessie Boswell è curata da Iva- na Mulatero con la collaborazione di Pino Mantovani. La mostra è organizzata dalla Regione Piemonte in collaborazione con la Fondazione Sella e grazie all apporto dell Archivio Gualino di Roma. Saranno esposte oltre cento opere dell artista, fra cui importanti inediti che documentano una curiosa e sorprendente produzione iniziale di disegni di cronaca privata e familiare; inoltre, le opere più famose esposte con i Sei, ma soprattutto i successivi dipinti, meno noti, che privilegiano il paesaggio e gli interni degli anni Trenta e Quaranta. Torna Racchettinvalle a Pragelato Domenica 8 febbraio a Pragelato ritorna, con la nona edizione, Racchettinvalle, corsa camminata con le racchette da neve la cui partecipazione è libera a tutti, sia ai corridori attenti al cronometro sia agli amanti delle passeggiate in montagna. La partenza e l arrivo saranno situati all interno dell impianto olimpico dei trampolini e il percorso si svilupperà lungo i boschi e attraverso la Val Troncea. Dal punto di vista agonistico, al via di questo evento si presenteranno i migliori specialisti provenienti da tutta Italia, ma anche dalla Francia e dalla Svizzera. Questi campioni si cimenteranno su un tracciato di 9 km, che laureerà il Campione europeo e il Campione italiano Uisp di specialità. Racchettinvalle è anche una delle prove di Coppa Italia. Tra i protagonisti della gara di Pragelato ci saranno sicuramente la bresciana Maria Grazia Roberti e, in campo maschile, il bellunese Claudio Cassi e il romano Davide Milesi. La vera novità di questa edizione sarà la diretta su Rai 3 della gara dalle 11 alle 12 e sabato 7, sempre in diretta intorno alle 19.30 all interno del telegiornale del Piemonte, ci sarà la consegna ufficiale pettorali ai top runner. Marco Aceto Corredano la mostra anche ritratti e omaggi a lei dedicati da amici artisti. Una particolarità sarà la ricca sezione riservata a documenti, oggetti, vestiti, diari e immagini attraverso cui il visitatore potrà percorrere la vita dell artista, la sua famiglia, il contesto in cui visse, le sue relazioni con i Sella e i Gualino, le molte case in cui lavorò e visse. Jessie Boswell espose alle Biennali 1924, 1926 e 19-28, con una personale traiettoria formativa che la portò lontano dai circoli accademici del tempo. Il suo stile, figlio dalla cultura visiva inglese, si esprimeva in scene d interni intime e discrete con un senso della natura e dei paesaggi che si esprimeva attraverso robuste pennellate e accostamenti luminosi e cromatici. Segno di quanto la sua formazione d artista fosse del tutto completa quando esordì con i Sei. Carla Caredda Informazioni Ingresso Libero dal martedì alla domenica ore 10-19 Torino, Sala Bolaffi, via Cavour 17 Inaugurazione 12 marzo ore 18.30. Aperta fino al 10 maggio 2009 Informazioni: Tel. 011-5576300

Anno 3, n 21 (430) - mercoledì 4 febbraio 2009. Edizione delle ore 19 Pagina 7 Torino in braille, duecento anni dopo In occasione del bicentenario di Louis Braille, per tutto il mese di febbraio Torino vivrà sotto un altro "punto di vista": quello di Torino in Braille, che prevede una serie di appuntamenti tesi a sensibilizzare la cittadinanza al problema della cecità, offrendo alla città una nuova esperienza in campo sociale e culturale. Il nutrito pacchetto di proposte prevede svariate iniziative che toccano e occupano più punti di Torino. Con Braille on the wall sette palazzi del centro storico ospiteranno alcune installazioni con scritte in braille per dar vita a un gioco con il pubblico, che potrà familiarizzare con il linguaggio dei ciechi e cimentarsi, con l'ausilio di un percorso grafico disegnato sul terreno, nella sua traduzione. Colors 72- Senza Colori è una mostra fotografica in bianco e nero dedicata ai 40 milioni di ciechi presenti nel mondo, realizzata in collaborazione con Gtt e Fabric,a che sarà esposta, dal 14 al 28 febbraio, in Piazza San Carlo. Proposta di tutt'altro genere, ma molto appetitosa, è Braille in tavola organizzata in collaborazione con la Confesercenti; 29 ristoranti e locali notturni presentano menù in braille dando la possibilità anche a chi ci vede benissimo di scegliere i piatti utilizzando il tatto e non la vista. E dopo un buon pranzo, perché non concedersi un buon massaggio? Con Massaggi in braille massaggiatori professionisti ciechi, che hanno nelle mani quel quid in più capace di decontrarre i muscoli più infiammati e tesi, saranno pronti a dare sollievo o chi lo richiede versando un contributo a sostegno delle iniziative dell'associazione Apri. In tema di cultura, Braille in libreria coinvolge, dal 6 al 21 febbraio, la Libreria Coop di Piazza Castello nel ciclo di incontri Letture al buio: il pubblico, immerso in un ambiente senza luce, sarà guidato nella lettura delle voci di lettori professionisti. Il 20 e il 21 febbraio, la Fnac di via Roma proporrà Letture ben... date, due giornate in cui il pubblico sarà invitato a coprirsi gli occhi con delle mascherine e a utilizzare solo il senso dell'udito per ascoltare la scrittura. Invece la libreria Feltrinelli di piazza Cln presenterà, il 17 febbraio, il cd Concerto per la vista dell'orchestra sinfonica della Valle d'aosta realizzato il 21 febbraio dello scorso anno, in occasione della Giornata del braille. Anche i musei fanno la loro parete con Musei in braille che presenta una iniziativa della Fondazione Museo Egizio di Torino e del Parco Arte Vivente in cui verranno organizzate visite "tattili". Per San Valentino è in programma una Caccia al tesoro al buio, con inizio alle 14.30 da piazza Castello, mentre per il 21 febbraio, Giornata nazionale del Braille, il cioccolato la farà da padrone con Choko braille, un percorso a caccia degli eventi in programma giocando con le proprie sensibilità al caldo e al freddo. La cioccolata calda verrà infatti servita in avveniristici bicchieri di ghiaccio ideati dal designer Cubetto, in vendita a partire dalle 15 in via Garibaldi angolo via XX settembre, via Lagrange nei pressi della Rinascente, in piazza Vittorio e in via san Domenico angolo via Bellezia. Domenica 22 febbraio, Apri e Gtt propongono In metropolitana al buio con ritrovo alle 11 di fronte alla stazione di Porta Nuova e arrivo a fine corsa, levandosi la mascherina, alla stazione di Porta Susa. Braille in conservatorio ha in programma per il 6, il 13 e il 20 marzo al Conservatorio Verdi le straordinarie esecuzioni dei migliori diplomati del 2008. Anche ai giovani con l'iniziativa Blind music night sarà concessa, venerdì 20 e sabato 21, l'esperienza di passare due serate al buio. All'ingresso di due location storiche della musica torinese, XO e Magazzino di Giancarlo, verrà consegnata la solita mascherina da porre sugli occhi. Con Braille on stage il 22 sarà portato nella Sala grande della Cavallerizza Reale il testo Almost Blue di Carlo Lucarelli. L'iniziativa prevede anche il convegno Il bazar dei sensi, tecniche di marketing sensoriale e tante altre piccole e grandi sorprese. Questa grande manifestazione, organizzata da E20 E Comunicazione su commissione di Apri Onlus, è stata realizzata con il patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia e della Città di Torino in collaborazione con Confesercenti e il sostegno di Camera di Commercio di Torino,Gtt e altri enti pubblici e privati. Paola Ceresa Una serie di appuntamenti per sensibilizzare i cittadini al problema della cecità, offrendo una nuova esperienza sociale e culturale Registrazione del Tribunale di Torino numero 97 del 14 novembre 200 Redazione: piazza Palazzo di Città 1 10122 Torino. Tel.: 011.4423600 Fax: 011.4422270 torinoclick@comune.torino.it. Direttore responsabile: Riccardo Caldara. Coordinamento redazionale: Mauro Marras. In redazione: Rossella Alemanno, Eliana Bert, Paola Ceresa, Michele Chicco, Luisa Cicero, Mariella Continisio, Gianni Ferrero, Mauro Gentile, Raffaela Gentile, Antonella Gilpi, Mauro Giorcelli, Paolo Miletto, Gino Strippoli, Ezio Verna, Piera Villata.