RAGIONERIA DA BUTTARE.



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Riforma secondo ciclo RAGIONERIA DA BUTTARE. La grande confusione progettuale del liceo economico. Scompare lo studio di Ragioneria, arrivano Latino e una miriade di altre materie. di Francesco Zaffuto, 11 maggio 2005 La struttura del cosiddetto liceo economico che dovrebbe sostituire l attuale I.T.C. continua ad essere modificata: da una prima proposta stilata in gennaio si è passati, con vari aggiustame n- ti, alle ultime proposte di riforma dell 11 aprile e del 3 maggio 05. Viene fuori un quadro orario che protende da una parte verso il generalismo, introducendo diverse nuove materie, e dall altro si rivolge ad aspetti di specialismo non sufficientemente collegati ad una preparazione di base. In questa confusione progettuale a farne le spese è proprio la disciplina base che fino ad oggi è stata l asse della formazione professionale degli Istituti commerciali: la Ragioneria. Uno specialismo senza competenze di base in materia di contabilità generale e bilancio Nel quadro di base delle materie curricolari possiamo notare la seguente collocazione per la materia Economia. Economia: 3 ore nel primo biennio, 4 ore nel secondo biennio, 4 ore al quinto anno Scompaiono rispetto al primo progetto di riforma di Gennaio le distinte dizioni di Economia politica e di Economia Aziendale che trovavano una distinta attribuzione di orario: Economia politica, 3 ore nel primo biennio, 2 ore nel secondo biennio e 2 ore nel quinto anno Economia aziendale, 0 ore nel primo biennio, 3 ore nel secondo biennio e 3 ore nel quinto anno Il tutto diventa una sola materia: Economia. Macroeconomia e Microeconomia diventano unica disciplina e nei fatti pare scomparire la Microeconomia. Negli attuali istituti tecnici commerciali Economia Aziendale, che raccoglie la Ragioneria e le discipline commerciali in genere, ha attualmente la seguente collocazione oraria: 2 ore nel primo biennio, 7 ore in terza, 10 ore in quarta, 9 ore in quinta.

In particolare: - nel primo biennio vengono impartiti i rudimenti pratici in materia di compravendita e titoli di credito; - in terza si affronta il sistema della contabilità generale in una impresa individuale; - in quarta si sedimenta la contabilità generale applicandola a imprese societarie e si affronta la conoscenza dei mercati finanziari; - in quinta si affronta la contabilità delle imprese industriali con i relativi aspetti fiscali, il sistema bancario e le aziende di erogazione. I compiti affidati ad Economia aziendale sono stati molteplici e sicuramente non è infondata la necessità di una ristrutturazione per meglio distribuire le conoscenze, distinguendo tra contenuti necessari per tutti gli studenti e aspetti specialistici. Nell esaminare i contenuti va fatta però una riflessione sulla necessaria conoscenza del sistema della contabilità generale fino alla comprensione del bilancio d esercizio; tale conoscenza non si può intendere come elemento di un successivo indirizzo specialistico, ma va considerata come base formativa per tutti gli studenti che si iscrivono al liceo economico. Tale conoscenza rientra nelle aspettative dello stesso studente, rientra nelle aspettative delle aziende del territorio, rientra nelle aspettative di una formazione di base per gli stessi studenti che si dedicheranno al proseguimento degli studi. Chi ha operato le ultime scelte in materia di quadro orario di base nel Liceo economico pare voler relegare lo studio della contabilità generale solo in uno dei due indirizzi specifici. Infatti si prevedono i seguenti due indirizzi fondativi: - Indirizzo Economico Aziendale, - Indirizzo Economico Istituzionale. Constatiamo che nell Indirizzo economico Istituzionale si prevedono le seguenti materie: - Economia internazionale e regionale, - Economia pubblica, - Diritto Internazionale, comparato ed europeo. - Materie che per la stessa dizione sicuramente non contemplano lo studio di sistemi di contabilità generale. - Nell indirizzo Economico aziendale troviamo materie come: - Management aziendale, - Contabilità e finanza aziendale, - Diritto d impresa.

Per le rispettive triadi di materie viene previsto un quadro orario di 6 ore nel secondo biennio e 5 ore nell ultimo anno di corso. Se alla materia indicata con la dizione Contabilità e finanza aziendale viene affidato il compito di costruire una preparazione in contabilità generale e bilancio, diventa evidente la precarietà di un tale spazio per l insegnamento degli elementi essenziali della Ragioneria. Nel contesto generale della riforma del Liceo economico va garantito uno spazio adeguato per l insegnamento dei contenuti essenziali di contabilità generale e di bilancio (il cosiddetto vecchio corpo dei contenuti di Ragioneria adeguato alle esigenze informative moderne), spazio che deve essere garantito a tutti gli studenti del Liceo economico e non di esclusiva prerogativa di un solo indirizzo specifico. Tale spazio deve essere adeguato, non deve essere diluito in più di due anni, non può essere certamente anticipato al 1 biennio per la complessità dei contenuti stessi e deve essere propedeutico per i contenuti di completamento specialistico. Di conseguenza è da suggerire la collocazione di uno spazio ben individuato per l insegnamento della contabilità generale e il bilancio nel secondo biennio per tutti gli studenti del liceo economico. La materia potrebbe anche assumere la stessa vecchia dizione di Ragioneria generale o quella di Economia aziendale. Questo permetterebbe di ricondurre la materia Economia politica all insegnamento degli aspetti di macroeconomia e permetterebbe di introdurre possibilità di specializzazione tra il quarto e il quinto anno; possibilità rafforzate dalle necessarie competenze di base in materia di contabilità e bilancio. Un aggiustamento in questo senso urge ed è anche agevolmente possibile nello stesso quadro orario proposto ripensando gli stessi due indirizzi fondativi. Indirizzi Nel progetto di riforma del liceo economico si prevedono due indirizzi di base e otto settori facoltativi. Gli indirizzi previsti sono due: quello Economico aziendale e quello Economico Istituzionale. In quello economico aziendale troviamo materie come: Management aziendale, Contabiltà e finanza aziendale, Diritto d impresa. Tra le indicazioni delle discipline per il cosiddetto indirizzo economico istituzionale possiamo leggere le seguenti dizioni: Economia internazionale e regionale, Diritto comparato, internazionale ed europeo, Economia pubblica.

L indirizzo economico istituzionale si presenta quantomeno confuso: Diritto comparato, ha aspetti di competenza e di specialismo che possiamo ritrovare in bienni di laurea specialistica, mentre Economia internazionale e regionale presenta nella stessa dizione vaghezza di contenuti. Se si considerano la contabilità generale e il bilancio requisiti per tutti gli studenti del Liceo economico, il sistema di due indirizzi e otto settori può essere semplificato e tutta l articolazione delle materie opzionali si può collocare al quarto e al quinto anno di corso valorizzando le stesse opzioni. Allora: un solo indirizzo economico aziendale di base e possibili sviluppi specialistici in diverse aree: - Aziendale Servizi - Aziendale Turismo - Aziendale Industriale - Aziendale Bancario - Aziendale informatico - Aziende di erogazione - Pubblica Amministrazione Più le altre aree di indirizzo che potrebbero aggiungersi per esigenze regionali territoriali e a seconda della capacità di offerta formativa della scuola stessa. Un primo biennio propedeutico di confronto con le materie professionali Il primo biennio deve contenere un confronto con le discipline di base degli anni successivi e in particolare con: Diritto, Economia generale ed Economia aziendale. Questo confronto è necessario per gli studenti, e permette una verifica effettiva delle loro scelte. Ma nel contempo bisogna considerare che tali discipline per l età stessa degli studenti non potranno essere introdotte con l astrattezza e il rigore necessario. Debbono essere in qualche modo adattate all età evolutiva degli studenti e debbono nello stesso tempo essere utili come esperienze propedeutiche per gli sviluppi successivi. La riforma prevede una netta attribuzione nel primo biennio di 2 ore settimanali a Diritto e 3 ore settimanali ad Economia. Si può ipotizzare tutta la trattazione di Diritto pubblico o delle teorie economiche con studenti di 14/15 anni? Allora trattasi di un necessario primo confronto di Elementi di Diritto e di Elementi di economia generale ed Elementi di Economia aziendale. Tali elementi possono essere ricondotti anche ad un unico spazio orario con un solo docente.

Nell insieme dei contenuti singoli e necessario comprendere alcuni aspetti di economia aziendale che possono essere propedeutici allo studio degli anni successivi. Contenere gli aspetti di generalismo Matematica e Informatica L ultima versione di riforma del Liceo economico ha corretto la miscela di Matematica e Informatica che si trovavano accomunate nella precedente formulazione di gennaio. Matematica è stata accompagnata a statistica e Informatica ha trovato una sua collocazione a parte. C è da notare però che informatica è stata introdotta con un cumulo orario particolarmente i- nadeguato: 2 ore nel primo biennio e solo un ora nel secondo biennio e nell ultimo anno. Questa disposizione oraria rischia di fare diventare informatica una generica informazione su alcuni programmi di software e non una vera disciplina di studio. Se si considera anche la necessità di uso di laboratori, la scelta di una sola ora settimanale è impraticabile. Va percorsa la strada delle 2 ore anche nel secondo biennio e nel quinto anno, bilanciando il complessivo peso di Matematica e informatica dentro le 5 ore settimanali. Italiano Letteratura italiana Latino In pratica si pretende di introdurre l insegnamento del latino con un ora settimanale nel biennio. E una scelta stravagante se viene confrontata con il quantitativo necessario previsto nei licei Classici, Scientifici, Umanistici e Linguistici per affrontare il latino. Allora nei fatti non si tratterà di latino, ma di una inutile infarinatura e di un appesantimento dei curriculi per gli studenti. In tale quantitativo orario non si riescono ad affrontare neanche minimi rudimenti grammaticali. L insegnamento del Latino non può essere inteso come una vaga acquisizione culturale, non serve a nulla; meglio l apprendimento della storia e della letteratura romana attraverso ottime traduzioni. Lasciamo lo studio del latino come lingua, con i necessari tempi di acquisizione, a chi vuole intraprendere gli studi classici. L unica conseguenza che si viene ad ottenere dalla stravagante scelta del Latino per il Liceo economico è lo scompaginamento della classe di concorso A050 che non prevede l insegnamento del latino. Storia Filosofia - Sociologia Assistiamo al miracolo progettuale di tre discipline insegnate in un estensione oraria di: 2 ore nel primo biennio e tre ore nel successivo biennio e al quinto anno. Rispetto alla scelta prefigurata nel primo progetto di riforma di gennaio, che prevedeva la dizione Storia separata dalla dizione Filosofia, con due ore ben definite per Storia nel primo biennio e due ore di Storia + due ore di Filosofia nel triennio finale, si passa a una scelta di confusione disciplinare e si aggiunge una terza disciplina in uno spazio orario ridotto.

Una scelta di tal genere nei fatti ridurrà l effettivo tempo di insegnamento di Storia e ridurrà le due nuove discipline introdotte ad un generico: parliamo di vari problemi. Se il nuovo progetto di riforma vuole introdurre Filosofia lo faccia pure ma riservando un minimo dignitoso spazio a tale disciplina. Rispetto alla Sociologia è il caso di puntualizzare che trattasi di una disciplina con un suo patrimonio di conoscenze e non di un accozzaglia di problematiche. Arte e Musica Due ore nel primo biennio. Assume l aspetto del tipico fiore all occhiello della riforma: prevedere un insegnamento complessivo di Musica insieme ad Arte (che dovrebbe significare storia di Pittura/Scultura/Architettura ecc..). Chi saranno i competenti in una simile disciplina e in che cosa si tradurranno i programmi? Probabilmente lo stesso Leonardo da Vinci, grande genio poliedrico, non avrebbe i requisiti professionali per ottenere una abilitazione nella novella classe di concorso Arte e Musica. Se si vuole perseguire tale scelta si abbia la compiacenza di considerare le due competenze separate con orari e docenti diversi. Biologia, Chimicha, Scienza della terra, Geografia Con un miracoloso asterisco queste quattro materie pare potranno essere insegnate in due ore nei due bienni. Pare si voglia torna indietro rispetto alla scelta dello studio della Geografia nel suo aspetto e- conomico-antropologico-culturale, scelta che ha caratterizzato gli istituti commerciali, per privilegiare uno studio della Geografia nell aspetto fisico-geologico-naturale. Lo studio della Geografia, per le caratteristiche della disciplina stessa, si presta a diverse scelte; ma il cumulo delle materie e il limitato quantitativo orario assegnato fa temere la scelta di operare un collage di unità didattiche. Lingua Inglese e Lingua comunitaria 2 L insegnamento di due lingue negli istituti commerciali fa parte della tradizione di questi istituti e perciò non possiamo considerarla una novità. Mentre negli istituti tecnologici l introduzione della seconda lingua europea riduce nei fatti il peso delle altre discipline tecniche, nel caso dei commerciali si è sempre considerata la seconda lingua come un arricchimento per chi si dedica a studi economici commerciali. La preoccupazione forte che vogliamo avanzare è quella che il corpo orario delle due lingue viene considerato comprensivo e non distinto. Questo strano accorpamento può far prevedere operazioni strane sul necessario specialismo linguistico degli insegnanti, al punto da voler rintracciare insegnanti con doppia specializzazione (specie rara) e. nel caso non si trovassero. perseguire la strada di acquisirli anche senza le necessarie competenze. Francesco Zaffuto 11 maggio 2005