La tribù dei Nonni. Trimestrale della R.S.A. e del C.D.I. di Casalpusterlengo. Aprile - Maggio - Giugno 2010 Anno VI N 2



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Transcript:

La tribù dei Nonni Trimestrale della R.S.A. e del C.D.I. di Casalpusterlengo Aprile - Maggio - Giugno 2010 Anno VI N 2

SOMMARIO La parola al Direttore pag. 2 L angolo sociale pag. 3 L angolo del geriatra pag. 4 Fatti e Misfatti: tutte le novità e gli appuntamenti di questi mesi pag. 5 Presi per la gola pag. 6 L angolo della poesia pag. 7 L intervista pag. 8 Le mani in pasta: rubrica mangereccia pag. 9 Il presente davanti a noi pag. 10 Compleanni, arrivi e partenze pag. 11 Le Fisioterapiste ci raccontano... pag. 12 La foto del mese pag. 13 1

LA PAROLA AL DIRETTORE I QUESTIONARI DI SODDISFAZIONE 2009. UN OPPORTUNITA DI MIGLIORAMENTO A cura del Direttore A.S.S.C. Dott.ssa Stefania Bonaldi Durante la festa del 26 giugno, sono state e- sposte le risultanze dei questionari di soddisfazione somministrati nello scorso inverno ai familiari ed agli ospiti della RSA e del CDI. Previsti dalle normative regionali di riferimento quali requisiti necessari per l accreditamento dei servizi, i questionari di soddisfazione possono rivestire, se ben studiati, somministrati e successivamente analizzati ed elaborati, un ruolo di fondamentale importanza nell organizzazione e nell assetto di servizi alla persona quali si connotano una RSA o un CDI. La filosofia della rilevazione è quella di ottenere informazioni accurate, utili al miglioramento del servizio, in funzione delle specifiche richieste, esigenze, istanze manifestate dall utenza, In tal senso la raccolta dei punti di vista dei fruitori dei servizi diviene strumento privilegiato per far capire agli operatori come poter rispondere alle domande degli utenti. L elaborazione delle risultanze mette in luce alcuni punti di criticità, che sinteticamente riportiamo. Per la RSA, sebbene si mantengano ampiamente sopra la sufficienza, emergono valutazioni più basse rispetto all anno precedente in ordine alla quantità e qualità del cibo, alla tempestività e cortesia degli operatori nel rispondere alle richieste, al servizio di parrucchiera. Per il CDI rappresentano invece una criticità il rapporto fra gli ospiti, la varietà del cibo e la qualità della merenda/idratazione, le prestazioni infermieristiche, il giardino e gli spazi e- sterni. presi provvedimenti rispetto al servizio ristorazione e si procederà ad appaltare a breve la realizzazione del centro cottura interno. Altre problematiche, interessanti direttamente la qualità del servizio di assistenza erogato, richiedono maggiore attenzione ed impegno, che verterà soprattutto sul versante formativo e motivazionale. Naturalmente il lavoro non è finito qui, anzi questi risultati rappresentano solo il punto di partenza per correggere il tiro, per modificare, integrare, rinnovare, ove necessario, il servizio offerto. Se la chiave di ogni cambiamento è il riconoscimento della differenza, questo non può che avvenire guardando, conoscendo, affrontando, considerando, rispettando e coinvolgendo la diversità, sia essa di opinione, di comunicazione o di ruolo. Dunque grazie a tutti coloro che hanno accordato attenzione al questionario a suo tempo distribuito e ce lo hanno restituito. Va da sé che per diversi tra questi punti di caduta si è già intervenuti: dall inizio dell anno si è cambiato il servizio parrucchiera, così come il servizio infermieristico al CDI; si sono inoltre 2

L angolo sociale A cura del Coord. Sociale A.S. Elena Misto IL P.A.I...QUESTO SCONOSCIUTO... Qualcuno ne avrà sentito parlare, qualcuno avrà visto questa sigla in una domanda del questionario di soddisfazione, per qualcun altro sono tre lettere con poco senso... E comprensibile, perché si tratta di uno strumento utilizzato dagli operatori di R.S.A. e C.D.I.. Ma andiamo con ordine, la sigla P.A.I. sta per Piano di Assistenza Individuale; si tratta di un documento che riporta i bisogni di ogni singolo o- spite residente in R.S.A. o frequentante il C.D.I.. Partendo da questa analisi dei bisogni, si procede poi a stabilire, sempre nello stesso documento P.A.I., gli obiettivi che l equipe multiprofessionale si pone e gli interventi che si prospettano per raggiungere gli obiettivi posti. La stesura del PAI è un obbligo previsto dalla normativa regionale (dgr 7435- /01), nonché uno strumento di lavoro in cui l equipe dei nostri servizi ha creduto sempre di più, poiché permette di riunirsi intorno a un tavolo, parlare di ciascun singolo ospite, rilevando i problemi sotto i diversi punti di vista: clinico, riabilitativo, sociale, animativo, assistenziale...ma senza frammentare la persona, bensì guardandola nella sua globalità. La stesura del PAI avviene durante una riunione d equipe, alla presenza di un operatore per profilo professionale, in particolare: medico, infermiere professionale, fisioterapista, ASA/OSS, animatrice, assistente sociale, dei quali vengono riportati i nomi propri all interno del documento. Non esistono gerarchie o punti di vista privilegiati nell equipe, ma solo opportunità di confronto e valutazione del benessere migliore per l ospite. Il PAI prevede una revisione come massimo semestrale e/o ogni qualvolta muti la situazione dei bisogni dell ospite. All interno del documento viene specificata la data in cui si intende revisionare lo stesso. Altri aspetti fondamentali risultano i seguenti: La valutazione dei bisogni dell ospite non avviene in modo approssimativo e improvvisato, ma sulla base di alcuni specifici test di misurazione, in particolare: il MMSE per valutare le capacità cognitive residue, il Barthel per gli a- spetti relativi al grado di autonomia nelle attività di base della vita quotidiana (lavarsi, vestirsi, alimentarsi ecc), la Tinetti come scala di valutazione per la deambulazione e l equilibrio, il Norton per stimare il rischio di piaghe da decubito, l UCLA per gli ospiti con disturbi comportamentali. Il presupposto da cui parte il PAI sono le capacità residue e le aspirazioni/desideri dell ospite. 3 Il PAI non rileva solo i bisogni conclamati della persona, ma effettua anche uno studio dei possibili fattori di rischio in cui l ospite potrebbe incorrere. Il PAI è uno strumento con cui periodicamente vengono rivalutati anche importanti aspetti clinico-assistenziali della tipica condizione di fragilità dell anziano quali l incontinenza, la disfagia, le lesioni da decubito, le forme di protezione e tutela dell ospite (conosciute con il vecchio termine di contenzioni), i disturbi comportamentali, le eventuali tutele giuridiche in capo all ospite ecc. Il raggiungimento di un obiettivo da un PAI all - altro si valuta in modo strutturato e scientifico, non a grandi linee, attraverso l abbinamento per ogni obiettivo di un indicatore di misurazione oggettivo. La nostra azienda e i nostri operatori credono molto nelle potenzialità del PAI, come metodologia di lavoro arricchente, come modalità per fermarsi a riflettere sul singolo ospite e sui suoi specifici bisogni, come occasione unica per confrontarsi, ognuno per il suo ruolo professionale, creando da tale confronto quel supplemento che va oltre la semplice somma dei singoli. Per questo motivo il documento PAI ha subito negli anni notevoli modifiche e miglioramenti, frutto di corsi di formazione a cui gli operatori hanno partecipato e/o di riflessioni interne al servizio e speriamo di poter continuare ad arricchirlo e perfezionarlo nel tempo. Possiamo dire che la sfida che attualmente ci poniamo per il futuro è quella di iniziare una procedura di condivisione del PAI con l ospite (per gli ospiti con i quali è possibile ovviamente) e con i familiari I familiari non dovrebbero necessariamente essere presenti in sede di riunione d équipe, ma al fine di comprendere meglio il lavoro del personale, potrebbero venire informati degli obiettivi definiti e degli interventi programmati all interno del PAI del loro caro.potrebbero così collaborare alla buona riuscita del progetto, apportando, qualora necessario, suggerimenti o critiche e condividendo concretamente la gestione dell ospite, rendendo così più facilmente raggiungibili gli obiettivi.. Quanto espresso dalla famiglia ed eventuali compiti assunti dai familiari stessi potrebbero essere registrati all interno dello strumento PAI sotto un eventuale voce osservazioni dei familiari.ci vorrà del tempo e molto impegno, ma il nostro desiderio per il futuro sarà in questa direzione.

L angolo del geriatra La disfagia non è una malattia ma un sintomo e significa difficoltà, rallentamento o impossibilità a deglutire autonomamente per via orale. Importante è evidenziare che la via aerea e quella digestiva, si incrociano. E per questo che i cibi e/o liquidi possono prendere la via aerea al posto della via digestiva causando, in questo modo, problemi anche gravi quali la polmonite. PRINCIPALI CAUSE DI DISFAGIA Malattie neurologiche quali: ictus, tumori cerebrali, Morbo di Parkinson, Sclerosi Laterale Amiotrofica, paralisi dei nervi cranici, disartria-discinesia Malattie organiche al cavo orale, al faringe, alla laringe, all esofago Malformazioni Tumori Radioterapia Esiti di interventi chirurgici alle strutture coinvolte nella deglutizione Malattie sistemiche come ad es. la Distrofla Muscolare. RISCHI PER LA PERSONA CHE SOFFRE Dl QUESTO DISTURBO Per il passaggio di alimenti solidi o liquidi nelle vie respiratorie fino a raggiungere i polmoni con conseguenze gravi quali la polmonite ab ingestis. Malnitrizione calorico-proteica con conseguente perdita di peso e/o carenza di nutrienti, vitamine, sali minerali. Disidratazione, che, se non trattata può portare a disturbi dell apparato urinario, o a stato confusionale. Depressione. COME POSSO CAPIRE SE SOFFRO Dl DISFA- GIA? La persona che soffre di disfagia può presentare i seguenti disturbi: Tosse specie in coincidenza con l atto deglutitorio Voce gorgogliante Febbre Residui alimentari in bocca e fuoriuscita del cibo dal naso Risveglio notturno per eccessi di tosse e soffocamento COS È LA DISFAGIA 4 A cura del Direttore Sanitario Dott. Giuseppe Migliorati Perdita di peso inspiegabile TRATTAMENTO Per garantire una corretta nutrizione e un adeguato apporto di liquidi è necessario modificare la consistenza degli alimenti/liquidi al fine di renderli idonei al tipo di disfagia; è quindi indispensabile determinare: La viscosità del bolo alimentare, il volume, l omogeneicità, la consistenza, la temperatura. Il trattamento della disfagia dipende chiaramente dalla causa delle difficoltà di deglutizione, che mette in evidenza la necessità di un esame completo del paziente. Nei casi in cui la disfagia è provocata da una scarsa aderenza di protesi dentarie o dalla somministrazione di farmaci, come per esempio nei pazrelativamente semplice e deve puntare ad eliminare la causa della disfagia. Quando la disfagia ha causa farmacologica, in genere attribuibile ad un sedativo o un anti-epilettico, può essere necessario consultare il medico curante del paziente. I pazienti affetti da globo faringeo possono richiedere un trattamento a base di farmaci antiacidi o di inibitori della pompa protonica e alcuni di essi possono trarre beneficio dalla pratica di esercizi consigliati da un logopedista, volti a rilassare i muscoli della zona del collo, e ad alleviare in questo modo i sintomi. I pazienti in cui la disfagia è causata da una tasca faringea, richiederanno un intervento chirurgico. Coloro che presentano uno sviluppo anomalo di tessuti, dovranno essere sottoposti a trattamento chirurgico e/o a radioterapia. In tali casi dopo il trattamento potrebbe essere necessaria una terapia di riabilitazione della deglutizione con il logopedista. Nella maggior parte dei pazienti la chirurgia si rivela raramente necessaria. I disturbi della deglutizione orale e faringea sono spesso controllabili mediante misure di riabilitazione come modifiche della postura, esercizi per il rafforzamento dei muscoli della mascella, della lingua e della laringe, e l applicazione di tecniche compensatorie per limitare il rischio di aspirazione e rendere più semplice e più agevole il processo di deglutizione. Tuttavia, nei pazienti affetti da disturbi gravi, può presentarsi la necessità di evitare completamente la cavità orale e la faringe, ricorrendo a un alimentazione enterale o parenterale.

FATTI E MISFATTI Ultime novità e appuntamenti di questi mesi A cura dell animatrice Lucia Anche questi tre mesi sono stati ricchi di iniziative e di momenti interessanti quanto divertenti. Il mese di Aprile si è aperto con la visita dei bambini delle elementari di Casalpusterlengo che hanno intrattenuto i nostri ospiti con alcuni canti e poesie. In ricordo del loro passaggio, inoltre, ci hanno lasciato un piccolo pensiero in occasione della Pasqua. Questo mese è stato molto intenso soprattutto per i volontari della struttura che sono stati impegnati sia in un interessante corso di formazione tenutosi per due sabati, sia in una riuscitissima iniziativa di vendita di fiori. A maggio in occasione della festa della mamma la compagnia teatrale di Vittadone ha rappresentato una divertente commedia dialettale molto gradita e seguita da tutti. Sempre in questo splendido mese abbiamo inaugurato la stagione delle uscite con la mitica merenda presso l Azienda vinicola Guglielmini di Miradolo Terme che per l occasione, oltre a mostrarci la consueta ospitalità, ci ha accompagnati a visitare il santuario della Madonna di Miradolo, un luogo molto bello e caratteristico. Non poteva mancare la prima PIZZATA AL CAVALLINO con gli ospiti del C.D.I. che ha riscosso come in passato molti consensi e partecipazione. Il 15 giugno sono ritornati i bambini della materna della Ducatona a intrattenere gli ospiti che per l occasione hanno omaggiato la scuola con un cartellone composto da alcune foto fatte ai bambini in precedenti occasioni di visita presso la nostra struttura e dei pensieri per loro scritti da alcuni ospiti del C.D.I. Il mese si è poi concluso con la grande festa estiva della ASSC promossa per incontrare i famigliari. Volevamo anche informarvi che il nostro affezionato dott. Dorel Calaras ci lascerà; arriverà una nuova geriatra la dott.ssa Caterina Sciarra. PROSSIMI APPUNTAMENTI: GIOVEDI 29 LUGLIO: PRANZO PRESSO L OSTERIA DEL POPOLO DI OSPEDALETO CON VISITA AL SANTUARIO. GIOVEDI 12 AGOSTO: ANGURIATA PERSSO IL LAGHETTO VENERE DI LIVRAGA GIOVEDI 26 AGOSTO: PRANZO PRESSO IL MUSEO CONTADINO DI LIVRAGA 5

PRESI PER LA GOLA Le ricette dei nostri ospiti e dei nostri operatori A cura dell animatrice Cristina FAGOTTINI ALLE MELE Ingredienti: 4 mele o pere 2 cucchiai di zucchero Poco burro Una spruzzata di cognac o rum 2 rotoli di pasta sfoglia già pronti Nutella o crema di nocciole Preparazione: Sciogliere il burro in una padella e far rosolare le mele sbucciate e tagliate a dadini, aggiungere il liquore e lo zucchero e far cuocere per circa 5 minuti. Lasciar raffreddare. Tirare la sfoglia, ricavare dei quadrati e separarli. Su ogni quadrato mettere un po di mele e un cucchiaino di crema, prendere le 4 estremità e sigillarle dando la forma di fagottino. Cuocere in forno preriscaldato a 180 e a 200 se ventilato e cuocerli finchè saranno dorati. Una volta raffreddati cospargerli di zucchero a velo e servire. Sign.ra Carla del Tulipano BAKLLAVA (dolce Albanese che si prepara per l ultimo dell anno, si usa cucinarlo anche in Grecia) Ingredienti: 1 Kg farina 00 4 uova 1 tazza da caffè di olio d oliva 1 kg di noci sgusciate e spezzetate 750 gr di burro 1 ½ kg di zucchero e 600 ml di acqua Acqua tiepida Preparazione: Impastare la farina con le uova e l acqua e lasciar riposare l impasto per 2 ore a temperatura ambiente. Ricavarne poi delle palline delle dimensioni di una prugna (ne vengono circa 27/30) e stenderle in una sfoglia sottilissima. Lasciar asciugare le sfoglie stese su una tovaglia. Nel frattempo sciogliere il burro in un tegame, preparare una teglia grande imburrata e deporvi le sfoglie una alla volta. Tra una sfoglia e l altra spennellare di burro. Ogni 10 sfoglie, 6 Ricetta preparata al laboratorio di cucina in R.S.A. e al C.D.I. dopo aver messo il burro, cosparge di noci. Finire gli ingredienti lasciando a chiusura 2 o 3 sfoglie sovrapposte e spennellare la superficie. Cuocere in forno ad una temperatura bassa per 2 ore (in genere si usa portarlo dal fornaio). Lasciar riposare il dolce per 3/4 ore. Nel frattempo in un pentolino si prepara lo sciroppo sciogliendo lo zucchero con l acqua; sarà pronto quando facendo cadere una goccia sul dito questa rimane ferma. Tagliare il dolce a rombi e cospargere con lo sciroppo. Elena O.S.S. Tulipano

L ANGOLO L ANGOLO L ANGOLO DELLA DELLA DELLA POESIA POESIA POESIA IL MESE DI GIUGNO Filastrocca del mese di giugno, il contadino ha la falce in pugno: mentre falcia l'erba e il grano un temporale spia lontano. Gli scolaretti sui banchi di scuola hanno perso la parola: apre il maestro le pagelle e scrive i voti nelle caselle... "Signor maestro, per cortesia, non scriva quel quattro sulla mia: Quel cinque, poi, non ce lo metta sennò ci perdo la bicicletta: se non mi boccia, glielo prometto, le lascio fare qualche giretto". G. Rodari ESTATE CHIARA E ARDENTE Delle quattro stagioni dell'anno l'estate è la più chiara e la più ardente, fa maturare i frutti e sparge risa e luce. Com'è bello, discendendo al fiume, fermarsi sopra l'acqua, per ascoltare in lontananza il cuculo per vedere la giovane luna. N. Aseev Poesia russa del 1900 7

L I N T E R V I S T A... alla Signora Carolina A cura dell animatrice Emma Sono nata a Castiglione delle Stiviere che ho lasciato all età di due anni per andare in Francia, perché i miei genitori erano e- migranti: mio padre lavorava in miniera e mia mamma si prendeva cura di noi figli; eravamo in tre, ma una sorellina è morta a soli 6 mesi. Un anno dopo persi la mamma e mio papà decise di mandare me e mio fratello in collegio dove si parlava e si studiava in francese. Dopo qualche anno nostro padre morì e come tutti gli orfani di lavoratori in miniera di quel periodo, rientrammo al paese natale, ma l unico zio che a- vrebbe potuto ospitarci era povero, con quattro figli e non era in grado di mantenerci. La decisione è stata quella di rimandarci in collegio: io a Castiglione e mio fratello agli Artigianelli di Brescia. A 18 anni presi servizio come baby sitter presso una famiglia di Castiglione, ma vi rimasi solo un anno, perché con lo scoppio della guerra, questa famiglia se ne andò dal paese. A quel punto tornai dallo zio, mentre mio fratello venne chiamato per il servizio militare. Arrivai a Casalpusterlengo per la conoscenza casuale di una persona casalina, in vacanza al mio paese. Qui conobbi Oreste, ci sposammo e dalla nostra u- nione nacquero tre figli maschi, i quali si sono ormai fatti la loro famiglia, e abitano in paesi diversi. La Sign.ra Carolina Castiglione delle Stiviere Casalpusterlengo Quando persi mio marito i miei figli mi sono stati vicini...sono ormai 18 anni che manca! Nella mia vita ho fatto la ricamatrice e ho insegnato ricamo per 15 anni; nello stesso tempo ho fatto la volontaria alla Casa di Riposo e al Centro Diurno ed è stata un attività che mi ha dato tanto. Oltre a ricamare e a fare la mamma, mi piaceva molto cantare: facevo parte di un gruppo di canzoni popolari, la Ciribiriciacula, con il quale ho anche inciso un disco e ci siamo esibiti in diversi posti, come le Case di riposo di Milano, Genova...erano belle occasioni in cui si condivideva il pranzo e si stava tutti insieme. Mi piaceva tanto! Altra mia passione era il teatro, che ho scoperto negli anni trascorsi in collegio, dove ogni due settimane si organizzavano degli spettacoli nei quali recitavo anch io. Adesso ho deciso di passare la mia anzianità al C.D.I., in cui sto in compagnia e mi trovo molto bene, perché propongono diverse attività. Ho il dispiacere di aver perso la vista e di non riuscire a svolgere più i miei hobbies come prima. Ma una cosa di cui vado molto fiera è la memoria della mia vita che ho scritto personalmente, in un diario che raccoglie tanti momenti e tanti ricordi dolorosi e piacevoli..un dono prezioso da custodire!!! 8

Le mani in pasta Rubrica mangereccia A cura dell Animatrice Cristina Anche in questi tre mesi si sono svolti gli incontri culinari del laboratorio sia in R.S.A. che al C.D.I. Una volta alla settimana, infatti, ci si ritrova intorno al tavolo per preparare squisiti manicaretti da consumare poi durante la merenda pomeridiana. In questi tre mesi ecco cosa è successo L attività ormai ha preso piede, le partecipanti aspettano ansiose il mercoledì e, dato che la notizia si è diffusa, abbiamo avuto in questi tre mesi anche delle nuove partecipanti del nucleo rosa. Le preparazioni dolci sono quelle più gettonate; in questi mesi abbiamo impastato vari tipi di biscotti tra i quali quelli al cioccolato. Carla, una delle partecipanti, ci ha portato diverse ricette. Tra le tante abbiamo scelto quella delle sfogliatine ripiene di mele e crema di nocciole (di cui riportiamo la ricetta a lato) che abbiamo preparato con un ottimo risultato sotto le sue indicazioni e che sono state apprezzate da tutti gli ospiti. Abbiamo cucinato anche delle pizzette con pomodoro e mozzarella o acciughe e olive e preparato delle bruschette. Al laboratorio, che si tiene ogni lunedì presso il C.D.I invece in questi mesi si sono realizzati dei biscotti al cioccolato, la popolare torta di Casale, pizzette e una torta allo yogurt esplosiva, tutto merito di un disguido dell animatrice che, inavvertitamente, ha messo troppo impasto nella tortiera e, quando durante la cottura è lievitata... Il goloso magma è fuoriuscito ed è colato all interno del fornetto! Che disastro!! Angela del C.D.I. prepara i fagottini 9 Un assaggio di Marianna del Tulipano

IL PRESENTE DAVANTI A NOI... UN MOMENTO PER RIFLETTERE A cura dell Arteterapista Silvia Papi Alla fine di novembre dell'anno passato con il piccolo gruppo che ha partecipato al progetto Il presente davanti a noi, abbiamo letto due brani tratti da testi religiosi, il primo proveniente dalla tradizione Cristiana, il secondo da quella Taoista dell antica Cina. "Mirate al cielo e avrete la terra per soprammercato. Mirate la terra e non avrete né l'una né l'altro" ci dice il Vangelo "Se ti pieghi ti conservi, se ti curvi ti raddrizzi, se t'incavi ti riempi, se ti logori ti rinnovi, se miri al poco ottieni, se miri al molto resti deluso (...) Quel che dicevano gli antichi: se ti pieghi ti conservi, erano forse parole vuote? In verità, integri tornavano. Ci insegna il Tao Te Ching di Lao Tsu Belle frasi e certamente bravo chi riesce ad adeguare la sua vita a così alti consigli!, è stata la risposta nata di getto nel nostro gruppetto. "Ma il nostro povero vivere è stato un cercare di trovare il modo per vivere onestamente. Queste massime sono molto belle, e certamente aiutano, ma a volte sono proprio le situazioni drammatiche e dolorose che fanno avvicinare alla fede, altre volte invece accade il contrario". Queste parole ci riportano, coi piedi per terra, alla normalità della nostra vita quotidiana mentre cerchiamo di trovare comunque un collegamento tra il dire e il fare. Con questo obiettivo ci mettiamo a discorrere di come sia importante nella vita darsi degli obiettivi adeguati, di come sia meglio partire dal piccolo e procedere gradualmente verso il grande e di come, quando le difficoltà diventano troppe da sopportare, ci si pieghi fin tropa causa della disperazione, anche se poi il peggio passa e sembra tornare di nuovo il sereno. Siamo d accordo nel riscontrare che, più o meno nella vita di tutti, alto e basso si alternano, come se ci fosse una mano che da e un'altra che toglie, e che così si procede fino a quando ci si trova con novant'anni sulle spalle. Parliamo anche della fede e del suo venir meno, di come sembra che qualcuno abbia solo una croce piccola da portare, mentre altri ne hanno una grande e ci domandiamo se al mondo ci sia giustizia. La risposta che arriva da Gianfranco ci fa pensare: "C'è assurdità nel comportamento umano, altro che giustizia! Se sono riusciti a vendere la terra, che è di tutti, vuol dire che qualcosa non funziona e non ha mai funzionato. Tutta la vita terrena, da sempre, è basata su questo sopruso, proprio l'opposto di quello che abbiamo letto". Gianfranco si riferisce a un evento iniziato milioni di anni fa quando gli uomini scoprirono la bella possibilità di coltivare la terra ma anche quella di impossessarsene con la forza. Qualcuno a scapito di qualcun altro. La proprietà della terra è una cosa normale per noi oggi. La mia terra, il mio campo, il mio giardino, l intero pianeta suddiviso in tanti pezzi più o meno grandi Eppure quante guerre sono originate da questa idea di appropriarsi di qualcosa che appartiene a tutti gli esseri viventi? 10

R.S.A TANTI AUGURI A C.D.I. Rosa F. 03 aprile Francesco 09 aprile Clementina 04 aprile Rosa 14 aprile Cherubina 25 aprile Angela 18 aprile Giuseppe V. 26 aprile Amabile 18 aprile Ines 03 maggio Andreina 05 maggio Carla 06 maggio Franca 10 maggio Assunta 10 maggio Carolina 17 maggio Pina B. 11 maggio Antonio 18 maggio Alessandro 15 maggio Mansueto 23 maggio Angela S. 25 maggio Giovanna S. 29 maggio Vita 04 giugno Angela C. 16 giugno Lina 25 giugno DIAMO IL BENVENUTO A Giuseppa, Antonia, Giuliana, Natale, Maddalena, Rosa, Franca, Fausto, Teresa, Carolina, Felice, Pina Rosa, Mafalda, Nella RICORDIAMO CON AFFETTO I DEFUNTI Giovanni, Angela, Cleofe, Gian Battista, Franco SALUTIAMO AFFETTUSAMENTE CON L AUGURIO DI UN BUON RIENTRO A CASA Daniela, Francesca, Pierina, Daria, Giulia, Grazia, Jolanda, Anna 11

LE EDUCATRICI MOTORIE CI RACCONTANO A cura delle Educatrici Motorie Silvia & Laura LE CADUTE NELL ANZIANO L attività fisica per la salute ci eravamo lasciati con questa affermazione, vediamo di scoprire qualcosa in più... Nessuno è troppo vecchio per non ottenere benefici da un esercizio fisico regolare. È stata dimostrata l efficacia dell attività fisica e dell esercizio terapeutico di rinforzo muscolare anche in persone ultranovantenni. Anche se sono presenti malattie, un attività fisica regolare migliora le capacità funzionali e consente di sfruttare al meglio tutte le risorse dell organismo. Una parte del decadimento fisico e psichico, ingenuamente attribuito all età, dipende in realtà dalla sedentarietà e inattività. Per ottenere un beneficio è sufficiente un attività fisica quotidiana di media intensità di almeno trenta minuti al giorno, cinque giorni a settimana. L attività fisica ha numerosi effetti benefici per l organismo e la salute: migliora la forza muscolare e la resistenza, migliora l equilibrio e la coordinazione dei movimenti, migliora la flessibilità, la respirazione e la circolazione. Riduce il rischio di malattie vascolari e del cuore ed il rischio di ipertensione. Aumenta la densità dell osso e riduce il rischio di osteoporosi. Aiuta a prevenire la stitichezza ed a mantenere il controllo del peso corporeo. Prima di iniziare qualsiasi programma di attività fisica sarebbe opportuno consultare il medico di fiducia al fine di valutare l attività più adatta e a quale livello di intensità. In ogni caso, il primo passo per mettersi in forma consiste nel camminare. Camminare è una capacità appresa durante lo sviluppo; invecchiando, se si cammina poco, si può disimparare a camminare o abituarsi a farlo con minore efficacia. Si ha quindi bisogno di camminare regolarmente ed in maniera spedita per non arrugginirsi. Ecco qualche piccolo consiglio da seguire: > Scegliere l attività più adatta, che diverta e facile da realizzare e mantenere nel tempo. Camminare è una forma ideale di esercizio fisico, soprattutto per i principianti. > Iniziare lentamente ed aumentare gradatamente lo sforzo fisico: ciò è importante per evitare danni muscolari o lesioni traumatiche. > Cosa fare cosa evitare: è consigliabile non svolgere attività fisica prima di 2-3 ore dall ultimo pasto. È importante bere acqua prima, durante e dopo l esercizio per mantenere l organismo idratato, soprattutto se fa caldo. > Quanto frequentemente: è consigliabile essere fisicamente attivo ogni giorno, con esercizi aerobici, di resistenza tre-cinque volte la settimana. In genere vengono consigliati almeno venti minuti di attività, ma è più utile la personalizzazione dei tempi. > Che tipo di attività: qualsiasi, sono consigliate attività che utilizzino i grossi gruppi muscolari, quali il cammino veloce, nuotare, andare in bicicletta, il ballo, il giardinaggio, gli sport di gruppo. Anche il controllo posturale e l equilibrio sono abilità apprese. Con un minore utilizzo, queste capacità riducono la loro efficienza Esiste un equipaggiamento anti-caduta? nel prossimo numero del giornalino lo scopriremo insieme. 12

La foto del mese Scatto di Laura Lauretta bisnonna 13

Buone vacanze a tutti!! 14

L Azienda Speciale gestisce i seguenti servizi riferiti ai bisogni della persona e della famiglia: Il Centro Diurno Integrato La Residenza Sanitaria Assistenziale La Farmacia Comunale in via Gramsci 1