ASSOLOMBARDA UNIONE INDUSTRIALE DI TORINO CONFINDUSTRIA GENOVA IL SISTEMA PEDEMONTANO



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ASSOLOMBARDA UNIONE INDUSTRIALE DI TORINO CONFINDUSTRIA GENOVA IL SISTEMA PEDEMONTANO Dicembre 2012

1. INQUADRAMENTO TERITORIALE Il progetto del corridoio viabilistico pedemontano rappresenta un asse trasversale che ha lo scopo di alienare il traffico che si genera a nord dei nodi provinciali delle regioni Piemonte e Lombardia; è finalizzato inoltre a generare una rete stradale alternativa all asse autostradale Torino-Milano- Venezia-Trieste. L infrastruttura riveste un importanza strategica di rilevanza regionale, ma la sua realizzazione finora ha trovato limitati interventi attuativi a causa della complessità delle politiche urbanistiche comunali che, di fatto, ne hanno compromesso il tracciato originario con funzioni ed usi incompatibili (residenziali, industriali e commerciali). Per motivi di competenza l arco Pedemontano verrà affrontato a scala regionale in quanto generato dalle politiche di programmazione degli strumenti territoriali locali. 2. STATO DI AVANZAMENTO DEGLI INTERVENTI Pedemontana Piemontese Questo intervento costituisce, nel contesto nazionale, il ramo occidentale della Pedemontana Veneto-Lombarda-Piemontese. Il progetto del corridoio viabilistico pedemontano ha lo scopo di attrarre il traffico che si genera a nord dei nodi provinciali delle regioni Piemonte e Lombardia ed è finalizzato inoltre a generare una rete stradale alternativa all asse autostradale Torino-Milano- Venezia-Trieste. La Pedemontana Piemontese, ha lo scopo di collegare il territorio biellese con il sistema autostradale A4 Torino Milano per una lunghezza di circa 40,5 km, correrà dall A4 Torino- Milano, in prossimità Santhià, per proseguire verso Biella e Gattinara e congiungersi con l A26 a Ghemme. L intervento si articola nelle seguenti opere: Biella (Vigliano B.se)- A4 Casello di Santhià Rolino di Masserano- A26 Casello di Romagnano- Ghemme collegamento tra le due tratte, attraverso la ristrutturazione dell attuale SR 142. Entro la fine del 2011 era prevista la conclusione della procedura di Via del progetto preliminare al fine di presentare il progetto al Cipe per il cofinanziamento del 20% dell intera tratta. Non è ancora 2

arrivata la VIA e il Cipe nella prima seduta del 2012 non ha quindi deliberato per il progetto della Pedemontana piemontese. Si è concluso il progetto definitivo/costruttivo ma persistono criticità finanziarie per la sola contribuzione statale, in quanto la Regione che pur sta affrontando tagli di bilancio ha previsto la somma necessaria grazie ai fondi FAS. Il progetto ha una durata di lavori di circa 4 anni. Si tratta del primo progetto in Piemonte, e tra i primi in Italia, a utilizzare la nuova possibilità prevista dalla legge di bandire le gare per la ricerca del promotore finanziario non sulla base di un progetto vero e proprio ma partendo solo dallo studio di fattibilità. Nel 2009 in seguito alla realizzazione dello Studio di Fattibilità relativo alla tratta Pedemontana Piemontese A4 Santhià - Biella - Gattinara - A26 Romagnano-Ghemme, è stata indetta la gara per la ricerca del promotore finanziario. Nel 2009 è stata individuata la Società SATAP Spa, quale mandante dell ATI (Satap, Impregilo Ativa, Mattioda, Itinera, Gemmo, Sina, Cogefa e Tubosider) che si è aggiudicata la gara. Nel 2010 il Consiglio di Amministrazione di Cap Spa (Concessioni autostradali piemontesi), la società mista Anas-Regione Piemonte, ha dato il via libera al progetto preliminare della Pedemontana piemontese presentato dalla Satap Spa (Autostrade Torino-Milano e Torino-Piacenza) a dicembre 2009, con l'offerta relativa al bando di project financing. Il progetto inviato al Ministero dei Trasporti per l'attivazione della procedura di legge obiettivo. La nuova infrastruttura avrà un costo di quasi 600 milioni di euro di cui il 65% cofinanziato dal partner privato e il restante 35% contribuito in parti uguali da Regione e CIPE. La CAP Spa, nel 2010, ha inviato al CIPE il Progetto Preliminare per l'avvio del procedimento di approvazione, a seguire potrà partire la progettazione definitiva che dovrà ritornare al CIPE per l'approvazione finale che darà accesso al finanziamento pubblico di circa 200 milioni di euro. A novembre 2010 l opera ha ottenuto l inserimento della Pedemontana nel quadro programmatico prioritario 2010-2013 delle opere strategiche. L'ultimo tracciato, individuato in via definitiva per la gara, ha previsto l'accorpamento in un'unica arteria delle due tratte della Pedemontana, cioè i 21 chilometri fra la Torino-Milano e Vigliano Biellese e il collegamento fra Biella e l'a26. L'opera è stata affidata alla Satap Spa, individuata anche come promotore finanziario. La concessione sarà, però, firmata solo a valle dell'approvazione del preliminare da parte del CIPE (momento in cui sarà anche disposta la quota di finanziamento pubblico (2012). Il progetto del tracciato da Santhià a Ghemme elaborato dalla Satap si pone l obiettivo di essere efficiente e di permettere, rispetto allo studio di fattibilità regionale, un risparmio in termini di tempi, di impatto ambientale e di costi. Come da prassi sulla Pedemontana Il progetto preliminare è stato condiviso con gli enti locali. 3

L arteria autostradale, si svilupperà su un tracciato di 40 Km di cui 38 Km in rilevato e 2 Km su opere d arte (viadotto Navilotto 82 m; viadotto sul torrente Elvo 959 m; viadotto sul torrente Cervo 179 m, viadotto esistente torr. Strona 119 m, viadotto esistente torr. Ostola 328,40 m e viadotto sul fiume Sesia di 839 m) dalla A4 Torino-Milano, in prossimità di Santhià, per proseguire verso Biella e Gattinara e per congiungersi con l A26 a Ghemme. Il cantiere sarà suddiviso in tre lotti funzionali: A4-Biella, Biella-Masserano e Masserano-Ghemme. L autostrada avrà 4 svincoli a Verrone, Biella, Masserano e Gattinara e due nodi di interconnessione con le autostrade A4 e A26. Lo sviluppo complessivo dei svincoli è pari a circa 2 Km. Fa parte della gestione autostradale il tratto di circa 6 Km della S.R. 142 compreso tra lo svincolo di Biella e il centro abitato. Saranno presenti quattro aree di servizio, due per ogni senso di marcia: 2 tra il nodo di Santhià e lo svincolo di Verrone e 2 tra lo svincolo di Gattinara ed il nodo di Ghemme (Area di servizio Vigellio est e ovest al Km 8+300 e Area di servizio Marchiazza sud e nord al Km 33+550). È in programmazione l eliminazione di una galleria nel tratto tra l A4 e Verrone e la realizzazione di un sottopasso, al posto del viadotto, all incrocio con la ferrovia Santhià Arona, tra Masserano e Gattinara. È prevista, inoltre, la riqualificazione del tratto tra Biella e il nuovo svincolo autostradale e il ripristino del collegamento tra Biella e Cossato, per mezzo di un transito parallelo e gratuito alla Pedemontana. Tracciato della Pedemontana Piemontese 4

Pedemontana Lombarda Il sistema viabilistico pedemontano si sviluppa in 87 km di autostrada e 70 km di viabilità connessa, svincoli, raccordi e nuova viabilità locale che miglioreranno le connessioni alla nuova autostrada e contribuiranno a risolvere la storica congestione di molte direttrici provinciali che oggi attraversano i centri abitati. Le sue parti fondamentali sono: 1) Asse principale (Cassano Magnago/A8, Lomazzo/A9, SS35, Desio/SS36, Vimercate/Tangenziale Est, Cornate d'adda, Dalmine/A4) per una lunghezza di 69,4 Km; 2) Sistema Varesino (Gazzada/A8, Vedano Olona, Malnate, Valico del Gaggiolo) per una lunghezza di 12,2 Km; 3) Sistema Comasco (Villaguardia/A9, Como-Albate, Albese con Cassano/SS342/SS639) per una lunghezza di 9 Km. Tratta A da Cassano Magnago/A8 a Lomazzo/A9 e primo lotto tangenziali di Como e Varese: i lavori sono in corso da Cassano Magnago a Lomazzo, con un avanzamento pari al 50%, e sul primo lotto delle tangenziali di Varese e di Como, con un avanzamento pari al 30%. La conclusione dei lavori è prevista per la Tratta A il 31/12/2013 e per le due tangenziali nel marzo 2014. Tratta da Lomazzo/A9 a Dalmine/A4: è in corso la progettazione esecutiva da parte del gruppo di imprese vincitrice della gara d appalto e guidato da Strabag. L obiettivo è accelerare la consegna del progetto in modo da avviare i cantieri per tratte funzionali agli inizi del 2013, con l intento di concludere tutti i lavori entro il 2016 come previsto dalla convenzione sottoscritta con la concedente. L impegno finanziario per la realizzazione dell opera è di circa 5.000 milioni di euro, di cui 1.250 di contributo pubblico già disponibile, 750 milioni di equity da parte dei soci e 3.000 milioni di debito da reperire sui mercati finanziari. Per dare continuità ai lavori fino alla primavera del 2013, i soci costruttori si sono impegnati ad erogare un prefinanziamento di 250 milioni, con l'obiettivo di garantire le banche sulla copertura di un altro prestito ponte. Inoltre Cal, Concessioni autostradali lombarde, provvederà a riconoscere l'aumento dell'intensità di erogazione del contributo pubblico sulla tratta "A" dal 35% all'80%. L assemblea dei soci di APL ha già deliberato un aumento di capitale sociale incrementando gli attuali 200 milioni a 300 milioni da versarsi entro il 31/1/2013. 5

Tracciato della Pedemonatana Lombarda 3. CRITICITÀ Per la Pedemontana Piemontese vi sono problemi di ordine finanziario da parte dello Stato. Per la Pedemontana Lombarda gli accordi presi tra le parti coinvolte consentono la continuità dei lavori fino alla primavera 2013. 4. ATTESE PER IL 2013 Completamento delle opere sulla tratta A e avvio dei cantieri sulla tratta Lomazzo-Dalmine. 6