IRLANDA: GOLF E B&B Andare in Irlanda fa bene. È un Paese che vive ancora di cose semplici e belle. Qui la vita scorre senza scossoni e l armonia si respira nell aria. Per chi viene, come noi, da ambienti in cui traffico, frenesia e ritmi accelerati la fanno da padrone una settimana in Irlanda aiuta a registrare i ritmi naturali. E in più c è il golf. Un golf di qualità, fatto di campi celebrati in tutto il mondo e spettacolari, da vedere e da giocare. Per gli irlandesi il golf è uno sport popolare. Si pensi che su una popolazione complessiva di 4 milioni e mezzo di abitanti, quelli che giocano a golf sono oltre 260 mila. Quasi il 6 per cento. In proporzione, sarebbe come se in Italia giocassero a golf 3 milioni e mezzo di persone! Impossibile anche solo da immaginare da noi. Il momento è buono per andare in Irlanda. Con la crisi dei Paesi del mediterraneo ancora in corso c è poco da progettare viaggi da quelle parti e così, al golfista nostrano che non si accontenta dei tanti bei campi che abbiamo in Italia o che cerca comunque una vacanza all estero, l Irlanda si apre con proposte e formule di viaggio di prim ordine e di sicuro richiamo. Dal 1995 l Irlanda ha inaugurato 100 nuovi campi da golf e i circoli hanno oggi una capacità di 23 milioni di giri di golf per anno. A questo va aggiunto che l aumento di nuovi campi ha fatto aumentare la concorrenza con una conseguente riduzione dei green fee. Un esempio: il campo disegnato da Severiano Ballestreros (di cui poi parleremo), nel giro di due anni ha ridotto il green fee da 135 euro a 35-40 euro. E la stessa cosa è successa in tanti altri club. I campi che abbiamo visitato e di cui parliamo in quest articolo hanno green fee che non superano i 40 euro pur essendo campi come ce ne sono pochi in Italia. Per andare in Irlanda si deve fare i conti con il clima. Siamo su un isola in mezzo all oceano. Il vento è quasi una costante e la pioggia frequente si giustifica con il nome dato alla verde Irlanda. I mesi migliori per giocare a golf sono quelli compresi tra giugno e settembre e, anche se accompagnati da temperature che in questi mesi raggiungono i 16-18 gradi, l esperienza di gioco è impagabile e fa assaporare la vacanza nei suoi dettagli.
L itinerario che descriviamo ci porta a giocare nella Contea di Kerry, nel sud o v e s t d e l P a e s e, a q u a t t r o o r e dall aeroporto di Dublino ma a meno di due ore da quello di Cork. Le strade sono buone e il paesaggio che ci accompagna è fatto di colline, greggi di pecore e campi inondati di gialle ginestre. A 80 chilometri da Dublino, merita una sosta il primo campo. È l Heritage Golf Club, disegnato da Ballestreros ed inaugurato nel 2004. Siamo nella Contea di Laois, a Killenard, che offre altri interessanti percorsi come, a pochi chilometri, il Portarlington Golf Club. Le 18 buche dell Heritage si sviluppano in piano con giochi d acqua e di sabbia che lo rendono al tempo stesso affascinante ed i n t r i g a n t e. I l v e n t o condiziona il gioco e, se non si è già abituati, almeno nelle prime buche qualche problema lo crea. Poi, diventa quasi familiare e s impara a conviverci. Come fanno gli irlandesi. Si dorme qui una notte, prima di ripartire per la nuova destinazione. L hotel Heritage, 5 stelle, elegante e discreto, è dotato anche di un buon ristorante che prepara anche ottima carne irlandese alla griglia. Confortati da un Irish Breakfast, di prima mattina ci rimettiamo in viaggio per raggiungere Killarney, nella Contea di Kerry, dove abbiamo riservato un tee time sul percorso Killeen, uno dei tre tracciati del Killarney Golf & Fishing Club. Qui si è anche giocato l Irish Open e
vogliamo provare l ebrezza di un giro da campioni. Che, naturalmente, non avviene, ma il divertimento è comunque assicurato nel giocare su un percorso certo di serie A, affacciato sull estuario del River Roghty. Tutti i par tre sono protetti da abbondante acqua e la precisione è dovuta, specie in caso di vento, e i par cinque non sono impossibili sempre che si giochi un buon driver iniziale. Le cose cambiano un po se si parte dai back tees dei professionisti, ma la cosa non ci tocca. Chiuse le 18 buche ci meritiamo una classica Guinness nella club house del circolo che serve anche lunch appetitosi. Per la sistemazione per la notte abbiamo scelto la soluzione dei Bed & Breakfast, un istituzione qui in Irlanda che conta svariate centinaia di strutture. Solo nel Kerry ne contiamo 192. Sono sistemazioni per lo più semplici ma confortevoli, pulite e molto friendly. È qui che si incontra la vera anima irlandese, chiacchierando con i proprietari davanti ad una buona tazza di the. Ci raccontano del lavoro che fanno, delle cose da vedere e quelle da fare. Un esperienza autentica di vita locale. L Ente del Turismo nazionale, il Failte Ireland che in gaelico dovrebbe significare più o meno benvenuti in Irlanda sta riclassificando i B&B assegnando loro 3, 4 o 5 stelle, analogamente a quanto si fa negli hotel. La nostra sosta la facciamo presso il Gorman s
Country House, a cinque chilometri dal Paese. Dal proprietario veniamo a sapere dove andare per sentire musica celtica e dove vedere i balli tradizionali. Anche il dopocena è assicurato. Resta solo da andare a rifocillarci dopo una lunga e intensa giornata. Andiamo nella via principale di Killarney, al Treyvaud s Restaurant. Ambiente non elegante ma distinto, ottimo servizio e piatti succulenti. Scopriamo che lo chef, Mark, vanta una lunga esperienza internazionale in alberghi di gran classe e il suo stile lo conferma. La mattina dopo, salutati i nostri ospiti, riprendiamo l auto e, fatti venti minuti di strada, arriviamo a Tralee. Poco lontano, ci aspetta il Tralee Golf Course, una meraviglia a picco sull oceano. È il classico link irlandese che però non risulta punitivo. Il vento è stranamente assente e il nostro gioco ne risente piacevolmente. Ogni buca è uno spettacolo da fotografare. Il progettista di questo campo, Arnold Palmer, ha certamente messo del suo per rendere intrigante questo percorso ma la natura ha avuto un ruolo predominante. Diciotto buche in saliscendi
con green incastonati tra arbusti di ginestra e la tipica erba alta di brughiera. Si torna in club house felici. Se poi si è riusciti anche a giocare bene, viene voglia di annotare questo campo tra i migliori su cui abbiamo giocato, e non solo qui in Irlanda. In segreteria, pro-shop e club house solo gente cordiale, siano essi i gestori o altri ospiti come noi. Sentiamo parlare, ovviamente, di come si è giocato e delle occasioni perdute. Ma tutti sono contenti, vincitori e perdenti. E la Guinness scorre nei palati. Anche questa è Irlanda. L ultima notte la trascorriamo in un altro B&B. stavolta si chiama Bayview House. Si ripete il rituale: the per conoscerci e chiacchierata sulle cose da fare e da vedere. Poi, presa in consegna delle camere, doccia e via per esplorare anche questa località del Kerry. Ceniamo all Oyster Tavern e ci concediamo un trancio di salmone selvaggio. Ottimo. Ci resta il dubbio sul termine selvaggio. Invece non abbiamo dubbi sulla qualità di questo viaggio. Merita tornarci, magari con qualche amico golfista intenditore e capace di apprezzare la qualità della vita di queste parti. Abbiamo ancora tanti campi da golf da vedere, molti dei quali di caratura super. E poi, anche l budget per questa vacanza è invitante. Tra gli 800 e i 1000 euro tutto compreso.