Gestione associata dello Sportello unico dell edilizia rispetto al comune di Montiano



Documenti analoghi
COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO. Provincia di Bologna REP CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DI FUNZIONI

Quadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale.

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/ Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 20 febbraio

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Comune di San Martino Buon Albergo

PIEMONTE. D.G.R. n del 1/8/2005

REGOLAMENTO PROGETTO METANO

GUIDA ALLA PRESENTAZIONE DI PRATICHE EDILIZIE RESIDENZIALI PER VIA TELEMATICA

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA

CONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO ASSOCIATO DI FUNZIONI COMUNALI

Comune di Voghiera PROVINCIA DI FERRARA REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO L.R. 20/2000 RUE

COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

Regolamento comunale per la disciplina dei controlli interni

Titolo XII. Il Sistema di valutazione, misurazione e trasparenza della Performance Merito e Premi

REGOLAMENTO CONTROLLI INTERNI

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI SNAM. Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12

RISOLUZIONE N. 314/E QUESITO

COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA

AUDIT. 2. Processo di valutazione

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra

COMUNE DI MODENA. DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE RESPONSABILE del Settore Pianificazione Territoriale e Edilizia Privata (16) Arch.

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO SCOLASTICO RELATIVO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA TRA I COMUNI DI GARBAGNA NOVARESE NIBBIOLA

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I

COMUNE DI SALUDECIO REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI

Comune di Forlì Unità sviluppo organizzativo

Parere n 52/2010 Indennità di posizione del segretario comunale in rapporto alla popolazione del Comune presso cui presta servizio

Registro determinazioni n Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE PER IL FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO COMUNE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLA FUNZIONE DI ISTRUZIONE PUBBLICA E ASILI NIDO

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

DICHIARAZIONE DI SINTESI per adozione del Documento di Piano

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

PROTOCOLLO D INTESA PER LA GESTIONE IN FORMA ASSOCIATA DELLO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE (art. 38 l. 133/2008 e DPR 160/2010)

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

OGGETTO: Procedimento di Valutazione Ambientale Strategica del Piano Provinciale per la gestione rifiuti urbani e speciali. Provvedimenti.

UNIONE DEI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ASSOCIATO VAS

d) i criteri di valutazione dei progetti da parte del Comitato, tra i quali: 1) la riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale;

Programma Integrato Urbano PIU Europa CITTA di AVELLINO

IL PROGETTO URBANO COME FASE INTERMEDIA FRA POC E PUA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA Via Ravasi Varese

Associazione Comunità IL GABBIANO ONLUS

5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1.

OGGETTO: parere in merito al regime autorizzativo di impianti fotovoltaici collocati su serre

LEGGE REGIONALE N. 40 DEL REGIONE LAZIO

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

La legge individua due diverse tipologie di autorizzazioni:

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE.

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA

COMUNE DI SANT ILARIO D ENZA (Provincia di Reggio Emilia) REGOLAMENTO DEL SERVIZIO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

INTESA SULLA COSTITUZIONE DELL UFFICIO SPECIALE PER I COMUNI DEL CRATERE

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB CAP.908 della Regione Lombardia

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 aprile 2011, n. 789

CAMERA DI COMMERCIO DI ANCONA. Regolamento della Consulta provinciale delle professioni

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

Allegato alla delibera n. 75GC/2012 COMUNE DI CORNELIANO D ALBA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA

QUADRI INFORMATIVI DEL PERMESSO DI COSTRUIRE

PROVINCIA DI MANTOVA

SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI - AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO ATTRAVERSO PROCEDURA COMPETITIVA AD EVIDENZA PUBBLICA. IL CONSIGLIO COMUNALE

TRA. LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI S.p.A., con sede in Roma, via Goito, 4 rappresentata dal presidente Alfonso Iozzo PREMESSO CHE

PROTOCOLLO D INTESA. per la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali

COMUNE DI GAVARDO Provincia di Brescia

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MANTOVA RELAZIONE ILLUSTRATIVA

REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI

Provincia di Bologna Workshop di approfondimento sui PRA e interventi edilizi in territorio

DIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili

CITTA' DI CURTATONE PIAZZA CORTE SPAGNOLA, MONTANARA DI CURTATONE - MANTOVA

Deliberazione N.: 1275 del: 29/12/2015

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA

4. PROCEDURE PER L AUTORIZZAZIONE AL FUNZIONAMENTO (L.R. 15/ art. 14, c. 3)

LEGGE REGIONALE N. 22 DEL REGIONE LOMBARDIA. Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente

Atto di costituzione di Associazione temporanea di scopo e mandato collettivo speciale con rappresentanza

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

CAPITOLATO GENERALE adottato ai sensi dell art. 3 del Regolamento dei Contratti

Boccadoro. Porto Ercole. Comune di Monte Argentario Variante al Piano Strutturale. Sindaco: Arturo Cerulli Assessore all Urbanistica: Enzo Turbanti

Transcript:

ART.15 CCNL 1999 PROGETTO GESTIONE ASSOCIATA PIANIFICAZIONE URBANISTICA ED EDILIZIA E PARTECIPAZIONE ALLA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE A LIVELLO SOVRACOMUNALE Premesso che le previsioni normative in materia di gestione associata per i Comuni inferiori a 5000 abitanti hanno la finalità di migliorare l organizzazione degli enti, fornire servizi più adeguati ai cittadini e alle imprese in un ottica di riduzione della spesa pubblica. In proposito con riferimento a tale ultima considerazione vanno menzionati i numerosi pareri in proposito formulati da varie sezioni regionali della corte dei conti le quali testualmente affermano che gli enti interessati all aggregazione debbono unificare gli uffici e, a seconda delle attività che in concreto caratterizzano la funzione, prevedere la responsabilità del servizio in capo ad un unico soggetto che disponga dei necessari poteri organizzativi e gestionali, nominato secondo le indicazioni contenute nell art. 109 del TUEL. Lo svolgimento unitario di ciascuna funzione non implica necessariamente che la stessa debba far capo ad un unico ufficio in un solo Comune, potendosi ritenere, in relazioni ad alcune funzioni, che sia possibile il mantenimento di più uffici in enti diversi. Ma anche in questi casi l unitarietà della funzione comporta che la stessa sia espressione di un disegno unitario guidato e coordinato da un responsabile, senza potersi escludere, in linea di principio, che specifici compiti ed attività siano demandati ad altri dipendente. Ne consegue pertanto che la proposta gestionale è la seguente: Gestione associata dello Sportello unico dell edilizia rispetto al comune di Montiano Forte pregiudiziale alla gestione associata dello sportello unico dell edilizia per tutti gli aspetti di gestione del territorio legata ai titoli abilitativi e ai dia/scia in materia edilizia, dei certificati di agibilità ecc è l assenza di una programmazione territoriale unitaria. I tecnici dei due enti hanno infatti regole diverse a cui fare riferimento in fase istruttoria, norme diverse da citare in fase di predisposizione materiale dei titoli abilitativi e in fase di verifica e controllo sull attività edilizia. In assenza di una pianificazione urbanistica ed edilizia comune ovvero senza un PSC e Rue elaborati in modo integrato tra i due enti è non fattibile la costituzione un uno sportello unico per l edilizia associato rispetto a tutte le funzioni che la legge assegna a tale sportello in quanto questo creerebbe un aggravio eccessivo per il personale senza generare vantaggi derivanti dall integrazione di competenze, da economie di scala ecc In una prima fase può però essere prevista la gestione associata di alcune funzioni specifiche con particolare riferimento alla sismica e agli abusi edilizi di seguito oggetto di analisi specifica. Modello organizzativo ipotizzabile Gestione associata di funzioni ufficio comune per funzioni istruttorie costituito presso il comune di Cesena e responsabilità in capo ad un unico responsabile per quanto riguarda l adozione dei diversi provvedimenti. All interno dei comuni permane sia il front office che il back office. Il Comune di Cesena supporta nell attività pianificatoria organizzativa tecnica ed amministrativa, fino ad arrivare alla predisposizioni di atti che però vengono firmati dall unico responsabile tecnico del Comune di Cesena Questa soluzione prevede due Sportelli unici dell edilizia separati ma la gestione unitaria dell attività istruttoria relativa agli abusi edilizi tramite la costtuzione di un ufficio comune presso il Comune di Cesena, con il personale rappresentato dal personale del comune di Cesena Al personale tecnico del comune di Montiano possono essere attribuite in forma di delega competenze relative alla vigilanza sul territorio e alle individuazioni dell ipotesi di abuso (parallelamente questo avviene da parte del personale tecnico del servizio supporto amministrativo agibilità e abusi edilizi ) mentre viene spostata sull ufficio comune costituito presso il comune di Cesena tutta la fase di gestione della procedura (successiva che è soprattutto disciplinata da normativa nazionale e regionale, fino alla predisposizione degli atti). I provvedimenti vengono sottoscritti dal responsabie del Comune di Cesena I Vantaggi conseguenti sono: valorizzazione e crescita professionale del personale del comune di Montiano grazie all integrazione con le professionalità qualificate presenti nel Comune di Cesena più razionale utilizzo delle risorse interne del comune di Cesena con aumento dell efficienza interna; economie di gestione concentrando in un'unica struttura specializzata attività identiche disciplinate da norme omogenee

creazione di una struttura organizzativa in grado di affrontare la complessità tecnica relativa alla materia; incremento dei servizi a disposizione del comune di piccole dimensioni Le criticità sono rappresentate da: diversità degli strumenti urbanistici ed edilizi (Rue, Piano Regolatore) che comportando regole e prescrizioni diverse e rendono difficile la gestione integrata della funzioni soprattutto rispetto alla prima fase di controllo del territorio e rilevazione delle fattispecie di abuso. aumento del carico di lavoro del Servizio sostenibile solo nel caso il numero delle pratiche gestite mediamente dal comune di Montiano sia estremamente ridotto. Condizioni Individuazione di meccanismi di integrazione forti tra i due enti. L utilizzo del suaper e l adozione di iter identici per la gestione dei procedimenti favorisce l integrazione ma sarebbe opportuno prevedere l utilizzo di uno stesso software per la gestione dei flussi documentali, l utilizzo della firma digitale, la digitalizzazione dei documenti che possono diventare elementi importanti per garantire la funzionalità dell ufficio comune. Importante prevedere la costituzione di un gruppo tecnico di coordinamento tra i referenti dei due enti Sismica Normativa di riferimento La legge regionale 19/2008 norme per la riduzione del rischio sismico ha confermato in capo ai Comuni le funzioni in materia sismica relative all autorizzazione e al deposito dei progetti per gli interventi edilizi in zona sismica. I Comuni possono esercitare tali funzioni a)avvalnedosi stabilmente delle strutture tecniche regionali; b)direttamente c) mediante le proprie forme associative Con delibera di giunta regionale 1804/2008 sono stati approvati gli standard minimi per l esercizio delle funzioni in materia sismica, la definizione del rimborso delle spese istruttorie nonche le indicazioni in merito ai contenuti e alle modalità di comunicazione di cui all art. 3 c. 2,3,7 della legge 19/2008. Attualmente il dimensionamento dell ufficio viene determinato in funzione del numero di pratiche gestite. E previsto dalla legge regionale almeno un tecnico addetto ogni 300 pratiche. Fino al 31.12.2012 a causa di ritardi nell evasione delle pratiche da parte dell ufficio tecnico di bacino dovuti al terremoto in Emilia era stato emanato un provvedimento legislativo che ha derogato all obbligo del rilascio dell autorizzazione sismica. Tutte le pratiche in materia venivano considerate come Depositi sismici, quindi con il solo obbligo del controllo formale sulle asseverazioni dei tecnici rispetto alla conformità alle leggi, ma dal 2013 è necessario il rilascio di tale autorizzazione. Modalità Organizzative a) Modello accentrato: creazione di un ufficio Unico in cui il dirigente/posizione organizzativa del comune di Cesena diventa dirigente dell Ufficio Associato, con responsabilità diretta su tutta l attività (oltre a funzioni istruttorie anche funzioni decisorie, erogative e gestionali). L ufficio associato può richiedere l accesso ai dati anagrafici ed aministrativi di cui dispone il comune di Montiano nonchè acquisizione ed elaborazione di dati necessari all espletamento dei compiti assegnati. In questo caso l ufficio per mezzo del suo dirigente responsabile assume la rappresentanza esterna del Comune di Montiano. Funzioni gestite dall ufficio Unico: rilascio autorizzazione sismica: istruttoria e rilascio dell autorizzazione sismica preventiva per gli interventi edilizi di cui all art. 11 c. 2 L.R. 19/2008 volta ad accertare la conformità del progetto ai contenuti della normativa tecnica; accoglimento delle denunce di deposito sismico relative ai progetti sottoposti al controllo e rilascio attestazione di avvenuto deposito: verifica completezza dei dati anagrafici del committente, progettista, estensore dei calcoli, direttore lavori, impresa esecutrice; controlli in merito all ubicazione dell opera, al tipo di intervento alla tipologia strutturale, alla destinazione d uso,ecc; verifica della completezza delle asseverazioni sottoscritte dai progettisti ; controllo a campione dei progetti depositati: istruttoria e relativo parere sui progetti soggetti a deposito; formulazione di pareri tecnici; rilascio dei certificati di conformità sismica;

consulenza e supporto tecnico a professionisti e amministrazioni rispetto alla normativa simica vigente e alle problematiche sismiche; provvedimenti relativi alla denuncia di opere in conglomerato cementizio ed in struttura metallica; Attività economiche e polizia amministrativa Modalità Organizzative Modello accentrato: questo può realizzarsi mediante due modalità: 1. Delega al Comune capofila -attuale servizio Attività Economiche e Polizia Amministrativa del comune di Cesena a svolgere le funzioni sul terrotorio dei due comuni. L attuale posizione organizzativa del servizio diventa responsabile dell ufficio Attività Economiche e Polizia Amministrativa associato. La delega potrà essere più o meno ampia, e concernere l insieme delle funzioni amministrative di competenza comunale (regolative, gestionali, di erogazione di servizi). La delega ha la caratteristica di spostare l esercizio della competenza da un soggetto ad un altro, cosicché il servizio Attività economiche e polizia amministrativa del comune di Cesena, esplica la sua sfera di competenza sul territorio dei due comuni partecipanti, nel quale agisce, appunto, come soggetto delegato. In questo caso il responsabile del servizio prende direttive esclusivamente dal proprio dirigente e dal Sindaco del comune di Cesena. 2. costituzione di un ufficio comune presso il comune di Cesena in cui la posizione organizzativa del comune di Cesena diventa Resposabile dell Ufficio Associato, con responsabilità diretta su tutta l attività (oltre a funzioni istruttorie anche funzioni decisorie, erogative e gestionali), in questo caso gli indirizzi all ufficio comune vegono date dalla conferenza dei Sindaci. Per la gestione delle funzioni l ufficio utilizzerà il personale in dotazione del Servizio Attività economiche e polizia Amministrativa del comune di Cesena FATTIBILITA GESTIONE ASSOCIATA Il Decreto legge 95/2012 ha inserito la pianificazione urbanistica ed edilizia di ambito comunale e la partecipazione alla pianificazione territoriale di livello sovra comunale tra le funzioni obbligatoriamente da gestire in forma associata. La norma di riferimento in materia di pianificazione urbanistica è la Legge Regionale 20/2000, Disciplina generale sulla tutela e l uso del territorio che individua i documenti fondamentali in ambito di pianificazione urbanistica e disciplina l iter per la formulazione del Piano Strutturale Comunale. I documenti fondamentali sono: Il P.S.C. Piano Strutturale Comunale: strumento di pianificazione urbanistica generale che deve essere predisposto dal Comune, con riguardo a tutto il proprio territorio, per delineare le scelte strategiche di assetto e sviluppo e per tutelare l'integrità fisica ed ambientale e l'identità culturale dello stesso. Il P.O.C. Piano Operativo Comunale:strumento urbanistico che individua e disciplina gli interventi di tutela e valorizzazione, di organizzazione e trasformazione del territorio da realizzare nell'arco temporale di cinque anni, predisposto in conformità alle previsioni del P.S.C. di cui non può modificare i contenuti. Il R.U.E. Regolamento Urbanistico ed Edilizio: contiene la disciplina generale delle tipologie e delle modalità attuative degli interventi di trasformazione nonché delle destinazioni d'uso, le norme attinenti alle attività di costruzione, di trasformazione fisica e funzionale e di conservazione delle opere edilizie, ivi comprese le norme igieniche di interesse edilizio, la disciplina degli elementi architettonici e urbanistici, degli spazi verdi e degli altri elementi che caratterizzano l'ambiente urbano. I PUA Piani Urbanistici Attuativi: strumenti urbanistici di dettaglio per dare attuazione agli interventi di nuova urbanizzazione e di riqualificazione, disposti dal P.O.C. qualora esso stesso non ne assuma i contenuti. La legge regionale prevede che propedeutico all adozione del PSC è la predisposizione di un Documento Preliminare adottato dalla Giunta comunale e successivamente sottoposto all esame della conferenza di pianificazione. Il documento preliminare definisce gli obiettivi strategici generali che si vogliono perseguire con il piano, individuando le azioni e le politiche urbanistiche idonee ad assicurare il raggiungimento di tali obiettivi. Allegato al Documento preliminare vi è lo schema di assetto strutturale rappresentazione delle azioni strutturali e delle politiche di intervento urbanistico, articolate per parti significative del territorio, L intero percorso di elaborazione del PSC deve essere accompagnato da una procedura di valutazione preventiva di sostenibilità ambientale e territoriale (VAL SAT)che ha la finalità di verificare la conformità delle scelte di piano agli obiettivi generali della pianificazione ed a quelli di sostenibilità dello sviluppo del territorio definiti dal piano in coerenza con la stato di fatto, evidenziando preventivamente gli effetti ambientali e

territoriali delle scelte di pianificazione e indicando azioni volte ad impedire, mitigare o compensare l'incremento delle criticità ambientali e territoriali indotte dal piano Vi è infine il Quadro conoscitivo: Documento che comprende sia l aspetto descrittivo e valutativo, che di bilancio riferito al sistema economico-sociale, al sistema naturale ed ambientale, al sistema territoriale e a quello della pianificazione, sintesi interpretativa dello stato del territorio e del sistema della pianificazione che permette la definizione degli obiettivi e delle scelte del piano e della procedura di VALSAT. La Giunta Regionale con deliberazione 1634/2004 ha definito un percorso procedurale per la predisposizione di un piano strutturale comunale associato che prevede lo svolgimento di alcune fasi 1)Predisposizione dei documenti di pianificazione (documento preliminare,quadro conoscitivo, VALSAT) preliminari al P.S.C. associati : Tutti i Consigli Comunali di tutti i Comuni associati, salvo differenti disposizioni degli statuti comunali devono deliberare l autorizzazione a stipulare un Accordo Territoriale (Art. 15, L.R. 20/2000) che esprima la volontà di elaborare in modo unitario il PSC dei Comuni partecipanti sotto il profilo: dell analisi e valutazione del quadro conoscitivo del territorio di tutti i Comuni e la predisposizione, attraverso una metodologia unica, degli elaborati del Piano Strutturale, che potranno essere distinti in una parte generale, uguale per tutti i Comuni, relativa, in particolare, alle tematiche strategiche (ambientali, paesaggistiche, infrastrutturali, insediative) e in una parte attinente alle scelte di assetto strutturale proprie dei singoli Comuni (ambiti del territorio urbanizzato, localizzazione di talune dotazioni territoriali, ecc.). L Accordo territoriale potrà poi fissare talune scelte territoriali di area vasta (che dovranno vedere anche il coinvolgimento della Provincia) relative allo sviluppo delle infrastrutture della mobilità, agli insediamenti produttivi e commerciali, ai poli funzionali ecc., che coinvolgeranno l insieme dei Comuni associati. L Accordo deve inoltre prevedere: - l istituzione di un unico Ufficio di Piano qualora questo non sia già istituito; - l attribuzione all unico Ufficio di Piano, istituito o da istituire, dei seguenti compiti: - predisposizione di un unico Documento Preliminare, di un unico Quadro Conoscitivo e di un unica VALSAT articolati per ogni ambito amministrativo dei singoli Comuni; -predisposizione del Piano Strutturale Comunale Associato, sia da adottare che da approvare da parte di ciascun ente (ricomprendendo in tale stesura definitiva del P.S.C. le contro-deduzioni alle osservazioni e alle riserve), articolato per ogni ambito amministrativo di competenza di ogni singolo Comune; - individuazione del soggetto che presiede a tutte le attività previste dalla L.R. 20/2000 per il corretto svolgimento della Conferenza di Pianificazione, di norma il dirigente del settore Urbanistica del Comune capofila; - eventuale (affidamento all Ufficio di Piano unico dei compiti di predisporre gli altri strumenti di pianificazione, il P.O.C. e il R.U.E., per ogni singolo Comune associato. Può essere previsto anche un accordo perequativo tra i diversi Comuni che distribuisca oneri e vantaggi delle nuove previsioni di sviluppo insediativo, senza trascurare gli aspetti economici che ne derivano (oneri di urbanizzazione e ICI/IMU). 2) Approvazione dei documenti necessari ad attivare il procedimento di approvazione del piano Ogni Giunta comunale deve adottare le parti di Quadro Conoscitivo, di Documento Preliminare e di VALSAT, predisposte e ripartite dall Ufficio di Piano unico, relative al proprio ambito territoriale, che costituiscono i documenti necessari per attivare il procedimento di approvazione del Piano con la convocazione della Conferenza di Pianificazione 3) Conferenza di pianificazione: Indizione della Conferenza di Pianificazione da parte del Comune capofila e coordinamento dei lavori 4) Sottoscrizione accordo di Pianificazione: A conclusione della Conferenza, l eventuale Accordo di Pianificazione dovrà essere sottoscritto dalla Provincia e da ogni singolo Sindaco dei Comuni interessati, previa autorizzazione dei rispettivi Consigli comunali 5) Predisposizione del P.S.C. associato: Ogni singolo Consiglio comunale dovrà adottare e approvare il proprio Piano costituito di una parte generale comune e una parte specifica per ogni ambito comunale. Ogni singolo Consiglio comunale, inoltre, dovrà deliberare sulle osservazioni e riserve presentate relative al proprio ambito territoriale; 6) Analisi della Giunta provinciale(o altro organo da individuarsi ): La Giunta provinciale esprime le riserve o l eventuale Intesa sull intero P.S.C. Associato con riferimento ad ogni specifico ambito comunale

7) Eventuale predisposizione del P.O.C. e del R.U.E. in forma associata. Altri documenti dovranno comunque essere approvati da ogni singola amministrazione Rispetto al comune di Montiano: Entrambi gli enti devono adottare il PSC. Il comune di Montiano dispone di scarse risorse finanziarie da destinare all affidamento di incarichi per la redazione del PSC e propende per una elaborazione interna. Attualmente può dedicare una risorsa part time a 18 ore responsabile del servizio tecnico per un terzo del proprio tempo di lavoro ed un istruttore direttivo tecnico per il 20% del proprio tempo di lavoro. Il comune di Cesena ha un settore programmazione urbanistica. Il settore ha visto di recente un turn over del vertice dirigenziale per il pensionamento del dirigente storico e l affidamento di un incarico ad interim al dirigente del settore sviluppo produttivo e residenziale con scadenza 31.12.2012. e quindi altro incarico dirigenziale a part-time a dirigente di altro ente pubblico. Il settore Pogrammazione Urbanistica ha al suo interno un servizio appositamente dedicato alla predisposizione degli strumenti di programmazione (PSC POC Rue). Il servizio non sembra strutturato per elaborare internamente il PSC e quindi probabilmente occorrerà procedere all affidamento di incarichi esterni creando un gruppo di lavoro misto, interno/esterno. Fattibilità della gestione associata con Montiano E percorribile l ipotesi di creare un ufficio di piano associato per l elaborazione del PSC - intercomunale, a cui dovrebbe seguire l eleborazione del POC e di un Rue comune. Una pianificazione intercomunale e l adozone da parte dei due enti della stessa strumentazione urbanistica costituisce la base necessaria per lo sviluppo futuro (nel lungo periodo) di una gestione associata dell edilizia privata. Non necessariamente il Poc deve essere comune ma gli altri due strumenti devono essere elaborati insieme per dar vita ad una pianificazione congiunta ed omogenea del territorio. Modalità Organizzative Il contenuto, la struttura ed il procedimento di approvazione del P.S.C. sono individuati dalla Legge Urbanistica Regionale e dagli indirizzi e linee guida successivi che la Regione ha emanato. Gli enti non hanno grandi margini di scelta rispetto ai compiti dell ufficio di piano associato alla gestione delle fasi procedurali di formazione del P.S.C. associato. I margini di scelta residuali riguardano: 1.la gestione in forma associata dell elaborazione del R.U.E. e del P.O.C: si può prevedere la gestione integrata anche gli altri due strumenti citati oltre al P.S.C. con una struttura tecnica che predisponga tutti e tre gli strumenti (con approvazione da parte delle singole amministrazioni locali, oppure lasciare all ufficio associato i compiti di rappresentanza nei confronti della Regione e della Provincia e di predisposizione del PSC associato e di coordinamento delle scelte locali inerenti POC e RUE. Nell ottica di una possibile evoluzione della gestione associata si ritiene che dovrebbe essere elaborato congiuntamente anche il RUE, mentre non ritiene necessario elaborare congiuntamente il POC 2.il modello micro-organizzativo interno dell ufficio di piano: a) ufficio unico (con un dirigente responsabile dell ufficio e personale assegnato a tempo indeterminato o con consulenze a progetto) b) team di progetto: struttura flessibile posta sotto il coordinamento di un referente responsabile. Questa seconda modalità organizzativa si caratterizza per una forte flessibilità organizzativa, ma sconta la mancanza di sistemi di governo tradizionali (gerarichia, potere di ordine) che possono creare difficoltà gestionali. Per limitarle si possono prevedere obiettivi di associazione nei PEG (piani esecutivi di gestione)/piano degli obiettivi per il Comune di Montiano, di cui i dirigenti /responsabili di servizio preposti sono responsabili. Al responsabile compete di norma la gestione finanziaria tecnica ed amministrativa compresa l adozione dei provvedimenti amministrativi, il coordinamento del team di tecnici l organizzazione di risorse strumetali e delle attività di progettazione ed elaborazione tencica con la partecipazione delle strutture tecniche dei diversi comuni alle varie fasi di lavoro

Si è quindi convenuto per quest ultimo modello. Ufficio di piano associato/team DI PROGETTO: -Raccordo tecnico con la Provincia e con la Regione -Coordinamento degli uffici tecnici comunali, -Coordinamento e raccordo dei professionisti -Raccolta di tutti i materiali in possesso degli uffici tecnici comunali; -Pianificazione territoriale associata d intesa con tutti i Comuni appartenenti alla forma associativa; -Elaborazione dei documenti di pianificazioni necessari per la convocazione della Conferenza di pianificazione: -Elaborazione del Piano Strutturale Comunale. - Elaborazione del RUE ed eventualmente del POC. Comune capofila (comune di Cesena) -Coordinamento politico e rappresentanza della forma associativa nei confronti della Regione, della Provincia, degli altri enti pubblici, degli Enti Locali; -Adozione del P.S.C. e degli atti propedeutici del RUE e del POC - Controllo e valutazione del lavoro svolto dall Ufficio di Piano; -Adozione degli atti amministrativi concernenti la gestione operativa della convenzione (come ad esempio la convocazione della c conferenza dei sindaci, l elaborazione e la trasmissione degli schemi di delibera, ecc.) -Gestione del bilancio (parte riguardante le funzioni associate): - Deliberazione su osservazioni e riserve -Approvazione P.S.C. RUE e POC -Approvazione degli accordi territoriali Il Comune di Montiano deve provvedere a : - Fornitura dei materiali in possesso degli uffici tecnici comunali (dati, elaborati, relazioni geologiche, cartografie) - messa a disposizione dell Ufficio di Piano associato/team di progetto del personale tecnico del Comune; - esplicitazione degli obiettivi politici e di sviluppo della pianificazione comunale; - Adozione degli atti amministrativi necessari - Coinvolgimento delle proprie comunità locali, disseminazione dei risultati e reperimento delle risorse necessarie; - Adozione del P.S.C. e degli atti propedeutici del Rue e del POC - Deliberazione su osservazioni e riserve -Approvazione P.S.C., RUE e POC -Approvazione degli accordi territoriali Il percorso associativo dovrebbe prevedere i seguenti passaggi: a. Discussione in conferenza dei sindaci per la formazione della volontà politica a realizzare un P.S.C. associato. b. Convenzione per la realizzazione del P.S.C. associato e la creazione di un ufficio di piano unico. c. Sottoscrizione dell accordo territoriale con la Provincia e i Comuni interessati, ai sensi dell art. 15 della Legge Regionale 20/2000 ; d. Creazione dell ufficio di piano, con l individuazione del responsabile del coordinamento e/o della direzione dell ufficio, nonché del personale incaricato delle attività attinenti all ufficio di piano. e) Eventuale affidamento di incarichi esterni. La concretizzazione del progetto sopradescritto comporterà innanzitutto l adozione di appositi atti da parte degli organi competenti, ovvero approvazione del progetto e dello schema di convenzione, concordemente fra i due Comuni e quindi l avvio dell operatività del progetto medesimo.

SERVIZI COINVOLTI PERSONALE OBIETTIVI UFFICIO TECNICO Incaricato art.110 del Dlgs Predisposizione atti in raccordo 267/2000 con il Comune di Cesena UFFICIO TECNICO D ALTRI DANIELE Supporto alla predisposizione atti in raccordo con il Comune di Cesena UFFICIO SEGRETERIA TRONETTI LETIZIA Azioni finalizzate all adozione degli atti da parte degli organi competenti e rapporti con gli uffici competenti del Comune di Cesena per la stipula della convenzione