La Bottega del Caffé. Scritto da Giulia Sanna



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Fu scritta come "intermezzo" nel 1736, ma successivamente, dato l'enorme successo, venne riadattata come commedia in tre atti nel 1750. É uno dei capolavori di Goldoni e fa parte delle così dette 16 commedie nuove. La prima rappresentazione fu nello stesso anno a Mantova, poi nei mesi seguenti venne portata a Venezia. Ecco cosa scrisse l'autore: Quando composi da prima la presente Commedia, lo feci col Brighella e coll'arlecchino, ed ebbe, a dir vero, felicissimo incontro per ogni parte. Ciò non ostante, dandola io alle stampe, ho creduto meglio servire il Pubblico, rendendola più universale, cambiando in essa non solamente in toscano i due Personaggi suddetti, ma tre altri ancora, che col dialetto veneziano parlavano...i miei caratteri sono umani, sono verisimili, e forse veri, ma io li traggo dalla turba universale degli uomini, e vuole il caso che alcuno in essi si riconosca. Quando ciò accade, non è mia colpa che il carattere tristo a quel vizioso somigli; ma colpa è del vizioso, che dal carattere ch'io dipingo, trovasi per sua sventura attaccato. Personaggi RIDOLFO, caffettiere DON MARZIO, gentiluomo napolitano EUGENIO, mercante FLAMINIO, sotto il nome di conte Leandro PLACIDA, moglie di Flaminio in abito di pellegrina VITTORIA, moglie di Eugenio LISAURA, ballerina PANDOLFO, biscazziere TRAPPOLA, garzone di Ridolfo GARZONE del parrucchiere GARZONE del caffettiere CAMERIERE di locanda CAPITANO di birri BIRRI 1 / 6

CAMERIERI di locanda GARZONI della bottega del caffè Trama ragionata ATTO I Scena 1 Ridolfo e Trappola parlano degli avventori della bottega e con questo escamotage presentano al pubblico i personaggi della storia. Scena2 Ridolfo e Pandolfo discutono degli affari della bottega di gioco di Pandolfo il quale fa intendere che l'unica cosa che gli interessa è il denaro senza curarsi delle condizioni economiche dei suoi clienti. Scena3 Entra in bottega Don Marzio e inizia una discussione con Ridolfo sull'orario, infine si mettono a parlare di Eugenio e delle sue sfortune finanziarie e del fatto che quest ultimo gli abbia chiesto dieci zecchini in cambio di un paio di orecchini di sua moglie chiedendo massima discrezione sulla vicenda a Don Marzio. Scena 4 Don Marzio domanda al garzone Trappola di portare gli orecchini della moglie del signor Eugenio dal gioielliere per verificarne il valore, a questo punto anche Trappola viene a conoscenza del segreto di Eugenio. Scena 5 Trappola e Don Marzio parlano della ballerina Lisaura e del suo rapporto con il conte Leandro, poi trappola si avvia dal gioielliere chiedendo prima a Don Marzio se può specificare la provenienza dei preziosi e Don Marzio risponde in modo affermativo. Scena 6 Don Marzio racconta a Ridolfo chi è la ballerina Lisaura e della protezione di cui ella gode da parte del conte Leandro che le ruba tutti i profitti, insinuando che ella sia costrella a prostituirsi. Scena 7 Eugenio domando un caffè a Ridolfo senza curarsi delle domande insistenti di Don Marzio. Scena 8 Eugenio ha perduto trenta zecchini al gioco e Pandolfo reclama la vincita ma il povero Eugenio non ha i soldi e è in debito anche con Don Marzio che sentendo la conversazione tra i due, si intromette cercando maldestramente di aiutare Eugenio con il suo debito. Scena 9 Don Marzio parla nuovamente della ballerina e si vanta della sua preparazione nel sapere i fatti altrui e insinua ancora una volta il dubbio che Lisaura possa essere una di facili costumi. Scena 10 Don Marzio va dal barbiere e Ridolfo e Eugenio mostrano delle perplessità su ciò che ha detto Don Marzio poco prima su Lisaura. Scena 11 Ridolfo decide di aiutare Eugenio ad estinguere il suo debito ed in cambio di due pezze di panno padovano gli da i trenta zecchini di cui egli aveva bisogno per saldare il debito. Scena 12 2 / 6

Eugenio inizia la scena con un soliloquio sulla preoccupazione di sua moglie, e dalla finestra si affaccia Lisaura. Eugenio cerca di capire se le affermazioni di Don Marzio siano vere cercando di farsi invitare a casa di Lisaura ma lei disdegna. Scena 13 Leandro sentendo la conversazione di Eugenio e Lisaura smentisce ciò che aveva detto Don Marzio e poi pretende la sua vincita da Eugenio che dopo qualche remora gli da i suoi trenta zecchini. Leandro allora chiedete a Lisaura di poter salire in casa, quest'ultima sulle prime non vuole farlo entrare in casa ma alla vista dei soldi cede. Scena 14 Giunge alla bottega una pellegrina, Placida, in cerca di suo marito che l'ha abbandonata e che lei presume possa aver cambiato identità per sfuggire alla moglie. Placida chiede la protezione di Eugenio. Scena 15 Placida chiede ad Eugenio di condurla alla locanda e di garantire per lei con Ridolfo, nel mentre Don Marzio ha assistito da lontano alla scena e cerca di carpire le discussioni dei due e avvicinandosi cerca di domandare a Eugenio chi sia la donna ma non ottiene risposta. Scena 16 Don Marzio cerca di mettere in guardia Eugenio dicendogli che la pellegrina che lui ha appena accompagnato alla locanda in realtà mente e si diverte a frodare coloro che le capitano a tiro. Scena 17 Arriva alla locanda Vittoria, moglie di Eugenio in cerca del marito e incontra Don Marzio che le dice che Eugenio si trova alla locanda con una donna e che ha passato la notte a giocare e ha impegnato dei beni per riuscire a pagare i debiti del gioco ma non dice di quali beni si tratta. Scena 18 Torna Trappola con gli orecchini e Vittoria scopre che sono i suoi così Don Marzio per guadagnare dieci zecchini decide di venderglieli allora Vittoria chiede una proroga fino al giorno dopo. Scena 19 Vittoria rimane sola con Trappola e chiede informazioni sul marito, Trappola allora le riferisce che lo ha visto con la ballerina e a questo punto Vittoria crede che il marito tratti sia con la pellegrina sia con la balleria. Scena 20 Eugenio incontra per caso Vittoria alla locanda che gli dice di aver saputo tutto ciò che egli ha fatto poiché glielo ha riferito Don Marzioe minaccia di tornare a casa dal padre e di non voler più stare con lui. ATTO II Scena 1 Ridolfo trova Trappola fuori dalla bottega e lo riprende, Trappola allora lo informa di ciò che è successo tra Eugenio e sua moglie alla fine del primo atto. Scena 2 Eugenio vuole riscuotere da Ridolfo il denaro che egli ha ricavato dalla vendita dei panni, e quest ultimo gli da solo una modica cifra per evitare che Eugenio sperperi le monete giocando d'azzardo. 3 / 6

Scena 3 Eugenio incontra Leandro che cerca di persuaderlo a giocare sulle prime non vi riesce ma poi Eugenio cede e sfida Leandro scommettendo per una cioccolata. Scena 4 Ridolfo si reca da Don Marzio per riavere gli orecchini della moglie di Eugenio, e Don Marzio decide di accompagnare Ridolfo a riportare gli orecchini. Scena 5 Eugenio ha perso i suoi zecchini al gioco e cerca Ridolfo nella sua bottega. Scena 6 Eugenio incontra Pandolfo e cerca di avere i soldi che quest ultimo doveva ricavare dai panni datigli dallo stesso Eugenio. Scena 7 Ridolfo osserva la scena da lontano e Pandolfo si accorge della sua presenza, Ridolfo allora raggiunge i due e inizia una contrattazione per le pezze e per i denari che queste possono fruttare, alla fine la spunta Ridolfo che cerca con i suoi discorsi di far ragionare Eugenio. Pandolfo fa per andare in bottega ma prima evitando lo sguardo di Ridolfo invita Eugenio nuovamente a giocare egli accetta e accommiatandosi da Ridolfo entra nella bottega di gioco. Scena 8 Don Marzio e Ridolfo intavolano una discussione sull'anatomia indicativa del contesto storico infatti si gioca su alcuni termini medici. Scena 9 Lisaura si affaccia alla finestra e Don Marzio vedendola cerca di farsi invitare in casa dalla ballerina ma, lei essendo una donna onorata no cede alla richiesta di Don Marzio. Scena 10 Entra in scena Placida che cerca Eugenio e Lisaura incuriosita si infoma su chi sia la pellegrina e poi sapendo la presunta natura di quest'ultima si ritira in casa. Scena 11 Don Marzio fa credere a Placida che Eugenio sia uno dei protettori della ballerina nonostante egli sia sposato. Scena 12 Ridolfo e Don Marzio parlano delle donne e in particolare dell'identità di Placida. Scena 13 Entra in bottega Eugenio felice poiché ha vinto e Ridolfo lo riprende perchè non ha rispettato la promessa che gli aveva fatto di non giocare. Scena 14 Don Marzio, Eugenio e Leandro decidono di spendere i denari vinti da Eugenio per mangiare e fanno preparare da Ridolfo il pranzo che verrà servito nei camerini sopra la bottega di gioco. Scena 15 I tre decidono di invitare la ballerina e la pellegrina per far loro compagnia durante il pranzo, nel frattempo Eugenio si reca ad ordinare il cibo e invita anche Ridolfo che non accetta. Scena 16 Don Marzio e Leandro discorrono del più e del meno. Scena 17 Eugenio di ritorno dalla locanda riferisce che la pellegrina si rifiuta di pranzare con loro, nel mentre Leandro va a prendere Lisaura. Scena 18 4 / 6

Arriva Lisaura alla locanda e tutti insieme si recano ai camerini sopra la bottega di gioco. Scena 19 Ridolfo commenta con sdegno il comportamento di Eugenio. Scena 20 I tre invitano con loro anche Trappola. Scena 21 Passa Vittoria mascherata davanti alla bottega e Eugenio non riconoscendola la invita al tavolo. Scena 22-23-24-25-26 Vittoria si smaschera e scopre la sua identità, Placida dalla finestra riconosce la voce del marito ossia Leandro che, riconoscendola la insegue con la spada per ucciderla e la donna si rifugia nella locanda mentre Leandro viene bloccato da Eugenio che garantisce protezione a Placida. Vittoria allora decide di sfidare il marito poiché non vuole che egli usi la spada, interviene Ridolfo a trarre in salvo Vittoria, Eugenio allora capisce il suo errore e piange, ma Vittoria nonostante tutto non vuole più perdonarlo e il marito sdegnato si ritira nella bottega.vittoria decide di perdonarlo e Ridolfo si reca a cercare Eugenio per rappacificare i due. ATTO III Scena 1 Leandro viene scacciato da casa di Lisaura. Scena 2 Don Marzio ha osservato la scena con l'occhialetto e finge di non sapere cosa sia capitato e estorce una confessione a Leandro e questo decide di scappare da Venezia all'insaputa di Placida. Scena 3 Placida incontra Don Marzio che la intimida a partire al più presto facendo intendere che sa le intenzioni del marito e anzi gli svela il piano di Leandro. Placida allora decide di entrare in casa di Lisaura per sorprendere il marito. Scena 4 Ridolfo ha ritrovato Eugenio, e Placida chiede ad entrambi la protezione per poter scoprire il marito in fuga. Scena 5 Così Placida si sistema nella bottega del barbiere dal quale può intravedere la porta sul retro della casa di Lisaura in attesa che sca il marito. Scena 6 Eugenio si reca dalla moglie Vittoria per chiarire. Scena 7 Mentre Ridolfo va nella bottega del barbiere per aiutare Placida con il suo affare, e da ordine a Trappola di sorvegliare la bottega. Scena 8 Don Marzio domanda dove sia Eugenio ed appena scopre che è con la moglie vuole recarsi da lui ma Trappola cerca di impedirglielo. Scena 9 Ridolfo cerca di dissuadere Don Marzio. Scena 10 5 / 6

Arriva Pandolfo e racconta a Don Marzio che qualcuno lo ha querelato per baro di carte e i due macchinano insieme di nascondere le prove Scena 11 Capita nella bottega del caffè il capo della polizia che parlando con Don Marzio scopre che la bottega di gioco di Pandolfo non è onorata come si crede e che vi sono dei bari. Scena 12-13-14 Pandolfo esce dalla sua bottega accompagnato dalla polizia e così Don Marzio scopre che l'uomo con cui aveva parlato poc'anzi era in realtà il capo della polizia. Scena 15 Ridolfo persuade Don Marzio a convincere Leandro a non fuggire bensì a riconciliarsi con la moglie. Scena 16-17 Don Marzio e Ridolfo discutano sulla malalingua di Don Marzio. Scena 18 Entra nella bottega Ridolfo con i due coniugi Vittoria e Eugenio riconciliati. Scena 19 Dalla bottega del barbiere escono gli altri due coniugi rappacificati : Placida e Leandro. Scena 20 Lisaura è sdegnata alla vista di Placida e Leandro. Scena 21 Lisaura e Placida discutono animatamente. Scena 22-23-24-25 Tutti inveiscono contro Don Marzio e il suo essere pettegolo fino ad intimidarlo a non farsi più vedere. Scena ultima Continuano tutti ad inveire contro Don Marzio, l'opera si conclude con un monologo in cui Don Marzio umiliato decide di partire dalla città. 6 / 6