Prova scritta di Economia Industriale del 14 luglio 2006 Primo Esame I modulo (5 crediti): lo studente deve rispondere alle prime 7 domande e in aggiunta o (i) risolvere l esercizio analitico, o (ii) rispondere alle domande 8, 9 e 10. Alcune domanda ammettono una risposta esatta, alcune più risposte esatte, altre nessuna. Utilizzare una penna ad inchiostro od un pennarello per rispondere alle domande. 1) Le variazioni congetturali sono le variazioni di prezzo attese derivanti dall entrata di un nuovo competitore nel mercato. le variazioni di quantità attese derivanti dall entrata di un nuovo competitore nel mercato. Le variazioni attese di output prodotto dai concorrenti indotte da una variazione nell output prodotto dalla singola impresa. 2) Una funzione di costo presenta convessità transradiale quando I costi sono inferiori nella produzione del mix produttivo rispetto alla produzione di un unico prodotto, a quantità totali costanti. I costi sono inferiori nella produzione del mix produttivo rispetto alla produzione di un unico prodotto, per multipli interi delle quantità di partenza È subadditiva. 3) Quando una funzione di costo presenta economie di scala multiprodotto ma non economie di scopo Conviene sempre produrre i due bene congiuntamente per sfruttare le economie di scala Conviene utilizzare impianti specializzati che sfruttino le economie di scala a livello di singolo prodotto. L industria sarà caratterizzata da piccole imprese specializzate nella produzione di singoli prodotti. 4) Le economie di apprendimento Sottintendono un aumento nel tempo della produttività del lavoro. Sono un modo per giustificare la presenza di economie di scala dinamiche Spiegano come il costo medio di un prodotto diminuisca nel tempo al crescere dell esperienza maturata dai lavoratori già coinvolti nel processo produttivo nel periodo precedente.
5) Assumendo che nel mercato operino imprese caratterizzate da rendimenti di scala crescenti, secondo la legge di Gibrat la probabilità di crescita delle imprese più grandi è maggiore. la probabilità di crescita delle imprese è identica. la probabilità di crescita delle imprese piccole è maggiore. Nessuna delle precedenti. 6) L integrazione verticale di un monopolista nella produzione del bene intermedio nel mercato a valle della produzione di un bene finale ha effetti negativi sul benessere sociale, quando Vi sia già un monopolio nel mercato a valle. Solo se può vendere l input a prezzi differenti alle concorrenti sul mercato a valle rispetto al prezzo applicato all impresa acquisita. Nel caso di concorrenza perfetta a valle (mercato del bene finale) ma solo se la tecnologia di trasformazione è a coefficienti flessibili. Nel caso di concorrenza perfetta a valle (mercato del bene finale) ma solo se la tecnologia di trasformazione è a coefficienti fissi. 7) Quali dei diversi metodi o approcci viene comunemente utilizzato per determinare il mercato rilevante? Il test del monopolista ipotetico. L analisi della sopravvivenza. Il test dell elasticità incrociata. La stima della funzione di costo.
Oltre a rispondere alle prime 7 domande, lo studente deve scegliere in alternativa se rispondere al seguente gruppo di domande (8-10) o risolvere l esercizio 1. 8) Quali dei seguenti fattori possono limitare le dimensioni delle imprese pur in presenza di rendimenti di scala crescenti a livello di produzione? Costi unitari di trasporto crescenti al crescere della quantità prodotta. Costi unitari del lavoro crescenti al crescere delle dimensioni dell impianto. Costi di coordinamento crescenti al crescere delle dimensioni dell impresa. 9) Quali dei diversi metodi o approcci viene comunemente utilizzato per determinare la dimensione ottima di un impianto o di un impresa? Il test del monopolista ipotetico. L analisi della sopravvivenza. Il test dell elasticità incrociata. La stima della funzione di costo. 10) L indice di entropia È un indice assiomatico di concentrazione che cresce all aumentare della concentrazione nel mercato. È un indice assiomatico di concentrazione che decresce all aumentare della concentrazione nel mercato. E un indice di potere di mercato che sovrastima il peso delle imprese più piccole. E un indice di potere di mercato che sovrastima il peso delle imprese più grandi. Esercizio 1 Si consideri un mercato in cui operi un'impresa leader L, price maker, ed una frangia competitiva formata da 4 imprese, price takers. Mentre le imprese della frangia sono caratterizzate da una tecnologia a rendimenti di scala decrescenti rappresentata dalla seguente funzione di costo, 2 q i = 1,2,...,4, C ( q) = i 4 l'impresa leader L utilizza una tecnologia caratterizzata da rendimenti di scala costanti rappresentata da una funzione di costo caratterizzata da un costo medio e marginale costante ed unitario. Il bene prodotto è omogeneo e la sua funzione inversa di domanda è la seguente P Q = 102 dove Q q i + q L (a) Determinare graficamente ed analiticamente la domanda residuale per l impresa. (b) Determinare il prezzo annunciato dall impresa leader. 4 = i= 1
Prova scritta di Economia Industriale del 14 luglio 2006 SECONDO Esame II modulo (5 crediti): lo studente deve rispondere alle prime 7 domande e in aggiunta o (i) risolvere l esercizio analitico, o (ii) rispondere alle domande 8, 9 e 10. Alcune domanda ammettono una risposta esatta, alcune più risposte esatte, altre nessuna. Utilizzare una penna ad inchiostro od un pennarello per rispondere alle domande. 11) In un duopolio alla Stackelberg, Le imprese muovono simultaneamente e l impresa più efficiente sarà l unica a produrre in equilibrio. Le imprese muovono in modo sequenziale e l impresa che muove per ultima ottiene sempre profitti superiori. Le imprese muovono in modo sequenziale e l impresa che muove per ultima ottiene sempre profitti inferiori rispetto a quelli che otterrebbe nel caso di mosse simultanee. Nessuna delle precedenti. 2) La condizione di Dorfman-Steiner (1954) prevede che un monopolista massimizzi i propri profitti quando Il rapporto tra spese in pubblicità e fatturato dalle vendite è pari al rapporto tra le elasticità della domanda rispetto alla spesa in pubblicità e rispetto al prezzo. Le spese in pubblicità eguagliano l aumento di fatturato indotto dalla pubblicità. La spesa in pubblicità si configura quale barriera strategia ed è in grado di garantire deterrenza all entrata da parte di altri concorrenti. 3) In una gara innovativa L impresa vincitrice diventa monopolista nel caso di innovazione drastica. Il livello di investimenti non ha effetto sulla data attesa di scoperta e di introduzione dell innovazione. Al crescere del numero di imprese il tempo atteso in cui avviene l innovazione diminuisce. 4) Beni differenziati: quale delle seguenti affermazioni è vera? I prezzi praticati da imprese che competono alla Bertrand saranno sempre inferiori a quelli di imprese che competono alla Cournot, questo vale anche per i profitti I prezzi praticati da imprese che competono alla Bertrand saranno sempre superiori a quelli di imprese che competono alla Cournot, questo vale anche per i profitti I prezzi praticati da imprese che competono alla Bertrand saranno sempre inferiori a quelli di imprese che competono alla Cournot, questo non è sempre vero in termini di profitti.
5) Mercati contendibili: quali delle seguenti affermazioni è falsa? Il mercato è caratterizzato da una basso livello di concentrazione ed in termini di performance abbiamo una situazione assimilabile a quella di concorrenza perfetta. La tecnologia disponibile è sempre caratterizzata da rendimenti di scala crescenti. In condizione di entrata perfettamente libera e assenza di costi non recuperabili, è sufficiente la minaccia di entrata per determinare prezzi concorrenziali. 6) La collusione tacita. Quale o quali delle seguenti affermazioni sono false? È sempre sostenibile quale equilibrio di Nash in un gioco non ripetuto. È sempre sostenibile quale equilibrio di Nash perfetto nei sottogiochi quando l interazione si ripete un numero finito di volte. Non è mai un equilibrio di Nash. 7) Quali delle seguenti affermazioni sono vere? Nel modello di Hotelling i beni sono merceologicamente omogenei ma la loro localizzazione diviene rilevante nella scelta del consumatore. Nel modello di Hotelling i beni sono qualitativamente ordinabili e solo il prezzo giustifica la scelta di un consumatore inerente quale bene consumare. Sia nel caso di differenziazione orizzontale che nel caso di differenziazione verticale, i consumatori consumano tutti i beni sul mercato..
Oltre a rispondere alle prime 7 domande, lo studente deve scegliere in alternativa se rispondere al seguente gruppo di domande (8-10) o risolvere l esercizio 1. 8) Nel caso di differenziazione orizzontale? I prezzi di equilibrio così come i profitti sono direttamente proporzionali ai costi unitari di trasporto. I prezzi di equilibrio così come i profitti sono inversamente proporzionali ai costi unitari di trasporto. In equilibrio non esiste nessuna relazione tra costi di trasporto e prezzi finali. 9) Secondo l approccio epidemiologico, la velocità di diffusione di un innovazione decelera quando ormai molte imprese hanno adottato l innovazione. la velocità di diffusione di un innovazione cresce al crescere del numero di imprese che hanno adottato l innovazione. la velocità di diffusione di un innovazione è costante nel tempo, ciò che varia è il differenziale di profittabilità tra le imprese che hanno adottato e quelle che non hanno adottato l innovazione. 10) Secondo la definizione di Joe Bain, le barriere all entrata Sono quei fattori che non rendono remunerativo l ingresso di nuove imprese quando le imprese già operanti fissino un prezzo superiore al costo marginale.. Sono dei costi di produzione che devono essere sostenuti dalle imprese entranti mo non dalle imprese preesistenti. Sono quelle condizioni che permettono nel lungo periodo alle imprese operanti di fissare un prezzo al di sopra del minimo dei costi medi senza che indurre l entrata profittevole di nuove imprese. Esercizio 1. Si consideri due imprese. 1 e 2, che competono nella produzione e vendita di due beni differenziati di cui di seguito le funzioni di domanda. Q 1 =100 - dp 1 + P 2 Q 2 =100 dp 2 + P 1 dove d è un numero reale positivo. La tecnologia utilizzata dalle due imprese è identica ed il costo medio costante è normalizzato a zero. a) Ipotizzando che le due imprese siano controllate dal medesimo management, derivare i prezzi, le quantità e i profitti di equilibrio. b) Derivare l equilibrio di Bertrand nel caso le imprese operino in modo non cooperativo. c) Confrontare i risultati nel caso di monopolio con i risultati nel caso di duopolio: qual è il contesto più favorevole ai consumatori?
Prova scritta di Economia Industriale del 14 luglio 2006 Completo Esame Completo, I e II modulo (10 crediti): lo studente deve rispondere alle prime 7 domande e in aggiunta o (i) risolvere l esercizio analitico, o (ii) rispondere alle domande 8, 9 e 10. Alcune domanda ammettono una risposta esatta, alcune più risposte esatte, altre nessuna. Utilizzare una penna ad inchiostro od un pennarello per rispondere alle domande. 12) Assumendo che nel mercato operino imprese caratterizzate da rendimenti di scala crescenti, secondo la legge di Gibrat la probabilità di crescita delle imprese più grandi è maggiore. la probabilità di crescita delle imprese è identica. la probabilità di crescita delle imprese piccole è maggiore. Nessuna delle precedenti. 13) Una funzione di costo presenta convessità transradiale quando I costi sono inferiori nella produzione del mix produttivo rispetto alla produzione di un unico prodotto, mantenendo costante la misura dell output aggregato. I costi sono inferiori nella produzione del mix produttivo rispetto alla produzione di un unico prodotto, per multipli interi delle quantità di partenza È subadditiva. 14) La condizione di Dorfman-Steiner (1954) prevede che un monopolista massimizzi i propri profitti quando Il rapporto tra spese in pubblicità e fatturato dalle vendite è pari al rapporto tra le elasticità della domanda rispetto alla spesa in pubblicità e rispetto al prezzo. Le spese in pubblicità eguagliano l aumento di fatturato indotto dalla pubblicità. La spesa in pubblicità si configura quale barriera strategia ed è in grado di garantire deterrenza all entrata da parte di altri concorrenti. 15) Quali dei seguenti fattori possono limitare le dimensioni delle imprese pur in presenza di rendimenti di scala crescenti a livello di produzione? Costi unitari di trasporto crescenti al crescere della quantità prodotta. Costi unitari del lavoro crescenti al crescere delle dimensioni dell impianto. Costi di coordinamento crescenti al crescere delle dimensioni dell impresa.
16) Beni differenziati: quale delle seguenti affermazioni è vera? I prezzi praticati da imprese che competono alla Bertrand ei relativi profitti saranno sempre inferiori a quelli di imprese che competono alla Cournot. I prezzi praticati da imprese che competono alla Bertrand ei relativi profitti saranno sempre superiori a quelli di imprese che competono alla Cournot. I prezzi praticati da imprese che competono alla Bertrand saranno sempre inferiori a quelli di imprese che competono alla Cournot, ma ciò non è sempre vero in termini di profitti. 17) Quale o quali delle seguenti affermazioni sono false? È sempre sostenibile quale equilibrio di Nash in un gioco non ripetuto. È sempre sostenibile quale equilibrio di Nash perfetto nei sottogiochi quando l interazione si ripete un numero finito di volte. Non è mai un equilibrio di Nash. 18) Secondo la definizione di Joe Bain, le barriere all entrata Sono quei fattori che non rendono remunerativo l ingresso di nuove imprese quando le imprese già operanti fissino un prezzo superiore al costo marginale.. Sono dei costi di produzione che devono essere sostenuti dalle imprese entranti mo non dalle imprese preesistenti. Sono quelle condizioni che permettono nel lungo periodo alle imprese operanti di fissare un prezzo al di sopra del minimo dei costi medi senza che indurre l entrata profittevole di nuove imprese.
Oltre a rispondere alle prime 7 domande, lo studente deve scegliere in alternativa se rispondere al seguente gruppo di domande (8-10) o risolvere l esercizio 1. 19) Secondo l approccio epidemiologico, la velocità di diffusione di un innovazione decelera quando ormai molte imprese hanno adottato l innovazione. la velocità di diffusione di un innovazione cresce al crescere del numero di imprese che hanno adottato l innovazione. la velocità di diffusione di un innovazione è costante nel tempo, ciò che varia è il differenziale di profittabilità tra le imprese che hanno adottato e quelle che non hanno adottato l innovazione. 20) L indice di entropia È un indice assiomatico di concentrazione che cresce all aumentare della concentrazione nel mercato. È un indice assiomatico di concentrazione che decresce all aumentare della concentrazione nel mercato. E un indice di potere di mercato che sovrastima il peso delle imprese più piccole. E un indice di potere di mercato che sovrastima il peso delle imprese più grandi. 21) Barriere all entrata: il modello di Dixit (1980): Ipotizza la possibilità per l impresa preesistente di istallare capacità produttiva al fine di rendere credibile la produzione della quantità limite. Utilizza il postulato di Sylos-Labini per derivare un equilibrio sequenziale in cui l impresa preesiste si comporta da leader di prezzo. Dimostra che non è mai profittevole per l impresa preesistente attuare politiche di deterrenza nel mercato. Esercizio 1 Si consideri un mercato in cui due imprese competono nella produzione e vendita di un bene omogeneo la cui funzione inversa di domanda è la seguente. P(Q)= A-Q dove Q= q 1 + q 2 Le imprese sono caratterizzate da una tecnologia a rendimenti di scala costanti ma con costi unitari differenti, in particolare si assuma c 1 <c 2. a) Nel caso entrambe supportino un costo fisso pari a K>0, qual è il valore critico di K oltre il quale un duopolio alla Cournot non è sostenibile? b) Se K è superiore al valore critico calcolato al punto precedente, ma inferiore ai profitti di monopolio, quali sono gli equilibri perfetti nei sottogiochi nel caso in cui le imprese prima scelgano contemporaneamente se entrare o meno nel mercato e poi, osservata la scelta del rivale, decidano quanto produrre?