Le principali forme di mercato

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Geraldina Carnevale
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1 Le principali forme di mercato

2 La concorrenza perfetta atomicità dell offerta e della domanda: numerosità degli operatori, nel senso di loro piccola dimensione rispetto al mercato prodotto omogeneo perfetta mobilità dei fattori trasparenza del mercato: conoscenza perfetta dei costi, dei prezzi e delle caratteristiche dei prodotti Assenza di barriere all entrata nel mercato Tutto ciò fa sì che il prezzo sia una variabile esogena, frutto dell incontro tra domanda e offerta complessive: sia i produttori che gli acquirenti sono price taker

3 Concorrenza perfetta P profitto perdita q impresa A q impresa B q impresa C L equilibrio nel breve e nel lungo periodo. C è l impresa "rappresentativa, destinata (tendenzialmente) a prevalere nel lungo periodo: il prezzo copre il suo costo medio e ha solo il profitto normale

4 Concorrenza perfetta P MERCATO Punto di equilibrio P Impresa rappresentativa PE E d Q QE Q La curva di domanda per l impresa rappresentativa è infinitamente elastica L impresa infatti prende il prezzo dal mercato (è un price-taker)

5 Mercato di concorrenza perfetta D D Nel mercato di concorrenza perfetta: l impresa utilizza l impianto di scala ottima ed ha profitto nullo (meglio: ha solo il profitto normale, non l extraprofitto) il consumatore ottiene il bene al prezzo più basso possibile Nel mercato di concorrenza perfetta si ha la massima efficienza nell allocazione delle risorse: Offerta (costo) e domanda (utilità) determinano il sistema dei prezzi Il prezzo (risultante dalle decisioni individuali dei produttori e dei consumatori) indirizza le forze concorrenziali verso la distribuzione ottimale delle risorse

6 Le forme del mercato Concorrenza perfetta Concorrenza imperfetta Monopolio Concorrenza monopolistica Oligopolio Monopsonio Monopolio bilaterale Nei mercati di concorrenza imperfetta l impresa può modificare il prezzo

7 I mercati di concorrenza imperfetta MONOPOLIO CONC. MONOPOLISTICA OLIGOPOLIO Una sola impresa è produttrice del bene e non vi sono beni succedanei Molte imprese vendono beni collegati ma non identici Poche imprese sono produttrici del bene MONOPSONIO Vi è un unico acquirente e molti produttori MONOPOLIO BILATERALE Il venditore è monopolista e il compratore monopsonista

8 Il monopolio Nel monopolio l impresa coincide con l industria e si trova di fronte alla domanda complessiva del bene Le condizioni che possono dare luogo al monopolio sono molteplici: controllo esclusivo degli input (concentrazioni) Brevetto disposizioni di legge Rendimenti di scala crescenti, che comportano costi marginali decrescenti (monopolio naturale)

9 Il ricavo totale del monopolista Il monopolista, se vuole vendere una quantità maggiore, deve ridurre il prezzo per invogliare i consumatori ad acquistarla Poiché la sua curva di domanda è inclinata negativamente, il ricavo totale non cresce proporzionalmente all espandersi delle vendite Prezzo Rt Quantità P = a bq Rt = q x P = q(a - bq) = aq - bq

10 Equilibrio di breve periodo nel monopolio APPROCCIO TOTALE R,C CT La produzione è in equilibrio in Qe, cioè quando le curve RT e CT hanno stessa inclinazione. P qe qrt max RT Q Qe < qrt max Profitto totale Q

11 Il ricavo marginale Il ricavo marginale è la variazione del ricavo totale dovuta ad una variazione della quantità Q: Rma = ΔRt/ΔQ Il Rma è la derivata della funzione Rt ed ha pendenza doppia rispetto alla funzione (del prezzo) di domanda P,R P=f(q) La pendenza è -b La pendenza è -2b P = a - bq Rt = QP = Q(a-bQ) = aq-bq 2 Rma = drt = a 2bQ Q Rma

12 Domanda e ricavo marginale Per il monopolista il Rma è sempre inferiore al prezzo Il ricavo marginale di diminuzione del prezzo è pari al la differenza tra il maggior ricavo totale conseguente a un aumento delle vendite (B) e il minor ricavo derivante dalla riduzione del prezzo (A), divisa per la variazione della quantità venduta (ΔQ) ΔP P A B Minor ricavo dovuto al minor prezzo di vendita = 1000 Maggior ricavo dovuto alla maggiore quantità di vendita = 2500 Rt 1 = Rt 2 = Rma=ΔRt/ΔQ = 1500/50 = 30 Q ΔQ

13 Domanda e ricavo marginale (2) Quando Q si trova a sinistra rispetto al punto intermedio M di una retta di domanda, il guadagno ottenuto grazie alle vendite addizionali (B) più che compensa la perdita dovuta al fatto che si offre ad un prezzo inferiore rispetto ad A Quando Q si trova a destra di M, il guadagno delle vendite addizionali (D) e inferiore alla perdita subita per la riduzione del prezzo, rispetto a quanto si sarebbe venduto a un prezzo maggiore (C). P P 0 P -ΔP 0 P 1 A B RM>0 M C D RM=0 RM<0 Q Q 0 Q 0 +ΔQ Q 1

14 Equilibrio di breve periodo nel monopolio (approccio marginale) Il livello di produzione che massimizza il profitto nel breve periodo è quello per cui: Rma = Cma P, C RUe Profitto Cma Questo avviene nel punto E, con la quantità prodotta qe, corrispondente al costo CUe e al Ricavo RUe CUe O qe E" Rma Costi Cme D Q

15 L oligopolio! Pochi offerenti e numerosi acquirenti (due: duopolio)! Gli offerenti hanno la possibilità di influire sul prezzo o la quantità offerta! L accesso degli acquirenti al mercato è libero! I prodotti possono essere omogenei o differenziati! Se il prodotto è omogeneo, l oligopolio può essere collusivo o aggressivo (concorrenza sul prezzo)! Per il consumatore la situazione migliore è l oligopolio aggressivo differenziato, in cui le imprese cercano clienti riducendo i prezzi o migliorando la qualità! La situazione peggiore è quella dell oligopolio collusivo (cartelli)

16 Concorrenza monopolistica! Molte imprese e prodotto differenziato! componente concorrenziale (numero elevato di imprese)! componente monopolistica (prodotto non omogeneo) Le strategie dell impresa per rafforzare la componente monopolistica:! Investimenti in ricerca e sviluppo! Differenziazione e innovazione di prodotto! Pubblicità

17 Concorrenza imperfetta o monopolistica: Molte imprese piccole Barriere all entrata molto basse Facilità di entrata e uscita dal mercato I prodotti sono differenziati I prodotti delle diverse imprese sono diversi e riconoscibili dai consumatori Tra i prodotti delle diverse imprese c è sostituibilità

18 In conc. monopolistica le imprese sono (in qualche misura) PRICE-MAKER P Impresa in conc. perfetta Impresa in conc. monopolistica price taker P price maker P D P1 P0 D Quantità In Conc. Perfetta se un impresa aumenta il prezzo sopra P azzera le vendite, poiché il prodotto è omogeneo e nessuno locomprerebbe a prezzo maggiore Quantità In Conc. Monopolistica se un impresa aumenta il prezzo, le vendite si riducono ma non necessariamente si azzerano, perché i prodotti sono differenziati e ogni impresa ha una propria clientela

19 L equilibrio di breve periodo in concorrenza monopolistica Cmg P CUT AREA DI PROFITTO Rmg D Q BP Quantità Nel breve periodo, poiché l impresa è l unica produttrice di una specifica versione di un prodotto, sfrutta un margine monopolista e fronteggia una curva di domanda inclinata negativamente: la quantità prodotta è data dall incontro di Rmg e Cmg ed il prezzo supera il costo marginale. Il prezzo eccede anche il costo medio, e l impresa ottiene profitti positivi.

20 L equilibrio di lungo periodo in concorrenza monopolistica Cmg Cmedio P LP D LP Rmg LP Q LP Quantità Nel lungo periodo i profitti attirano nuove imprese con prodotti nuovi (si aprono nuovi ristoranti ). La quota di mercato dell impresa si riduce, e la sua funzione di domanda viene traslata verso il basso, verso il punto in cui il prezzo uguaglia il costo medio, per cui i profitti dell impresa tendono ad annullarsi Ma la strategia di differenziazione del prodotto può riprendere (si rinnova il ristorante), per catturare nuova clientela e riattivare i profitti

21 In concorrenza perfetta: P= Rmg = Cmg, in concorrenza monopolistica: P > Rmg = Cmg, il che comporta una perdita secca di benessere in concorrenza monopolistica vi è eccesso di capacità produttiva, nel senso che si produce meno di quanto sarebbe desiderabile per la società, e il livello di produzione è inferiore a quello che minimizza il costo medio Questa inefficienza, tuttavia, dal punto di vista dei consumatori può essere compensata dall esistenza di una maggiore varietà di beni

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