REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI ASTI COMUNE DI CERRETO VARIANTE AL VIGENTE P.R.G.C. ai sensi della L.R. 26/01/2007 n 1 Variante aree a destinazione RELAZIONE GEOLOGICO-TECNICA IL SEGRETARIO COMUNALE IL TECNICO INCARICATO IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO DELIBERA CONSILIARE N. DEL Aggiornamento: maggio 2012 STUDIO DI GEOINGEGNERIA - Dr. Ing. Geol. Massimo MASSOBRIO - SAN DAMIANO D'ASTI
PREMESSA La presente relazione geologico-tecnica prende in esame un'area interessata dalla VARIANTE AL VIGENTE P.R.G.C. del Comune di CERRETO D ASTI redatta ai sensi della L.R. 26/01/2007 n 1 - Variante aree a destinazione ed ha lo scopo di verificare l'idoneità dell area proposta all'espansione insediativa in relazione alla natura del terreno ed alle caratteristiche geotecniche e geomorfologiche locali. indicata come: I riferimenti dell area sono tratti dalle tavole di piano a scala 1:5.000. Il Progetto di variante individua la seguente area a destinazione -RM1 Tale area è composta da due lotti denominati RM1.1 e RM1.2. La presente relazione è strutturata dai seguenti capitoli: 1. Inquadramento geografico 2. Inquadramento geologico e geomorfologico generale 3. Inquadramento idrogeologico 4. Caratteristiche geotecniche dei terreni affioranti sulle aree interessate 5. Analisi geomorfologico-tecnica dell area in oggetto 6. Conclusioni 1. INQUADRAMENTO GEOGRAFICO Nelle tavole a seguito riportate si inquadra geograficamente l area in esame; pertanto, per una migliore localizzazione dell'area si allegano alcuni estratti cartografici e fotografici (C.T.R. ed ortofotocarta) ed una planimetria della Carta di Sintesi su cui viene sovrapposta l area proposta. 1
Estratto C.T.R. Estratto orto fotografico 2
Da quanto emerge dalla Carta di Sintesi del P.R.G.C. vigente, si rileva che l area oggetto della variante ricade completamente in Classe IIa e Classe IIb. Sovrapposizione dell area proposta sulla Carta di Sintesi di P.R.G.C. Legenda 3
Per quanto riguarda l area in oggetto non sussistono problematiche particolari, tuttavia, l indagine è stata condotta prendendo in considerazione sia una campagna geognostica effettuata nell area d interesse e sia le considerazioni scaturite dai sopralluoghi di dettaglio effettuati nonché al reperimento di materiale d interesse per consentire la redazione della relativa scheda dell idoneità urbanistica. 2. INQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO E GEOLOGICO GENERALE L'area considerata risulta ubicata, dal punto di vista geologico-strutturale, nel settore occidentale del Bacino terziario, unità paleogeografica limitata a sud dalle colline delle Langhe ed a nord dal sistema collinare del Monferrato (Collina di Torino). La serie sedimentaria pliocenica che caratterizza il bacino, in questo settore, è composta, dal basso verso l'alto, dalle seguenti formazioni (Carta Geologica d'italia a scala 1:100.000 Foglio n 69 "ASTI"): Carta Geologica d Italia - foglio Vercelli 4
-Formazione delle "Argille di Lugagnano": argille marnose marnoso-sabbiose grigio-azzurre localmente fossilifere, con intercalazioni verso l'alto di sabbie gialle (Pliocene in fase piacenziana); -Formazione delle "Sabbie di Asti": sabbie gialle più o meno stratificate, incoerenti o debolmente cementate, caratterizzate da vari strati fossiliferi e da locali livelli arenitici (Pliocene in fase astiana); -Complesso Villafranchiano: alternanze argilloso-sabbiose e localmente argilloso-ghiaiose. L'assetto strutturale di queste formazioni individua una successione normale a prevalente giacitura sub-orizzontale nella quale gli strati più bassi sono ovviamente quelli più antichi. Analizzando: -la Banca Dati Geologica della Regione Piemonte; -le carte tecniche allegate al vigente P.R.G.C.; -le caratteristiche geomorfologiche locali, non si rileva, nell area in variante, la presenza di dissesti in atto e potenziali. 3. INDAGINI GEOGNOSTICHE E CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA DEI TERRENI INTERESSATI DAI LAVORI EDILI IN PROGETTO Al fine di valutare le proprietà fisico-meccaniche dei terreni presenti nell area in oggetto si è presa in considerazione una campagna geognostiche effettuata in prossimità dell area indagata in occasione di una precedente variante di P.R.G.C. (area distributore carburante esistente). Si riporta il diagramma dell indagine presa in considerazione e l ubicazione della stessa. 5
Ubicazione indagine 6
Dall indagine presa in considerazione si evince che i primi 3.50 m dal p.c. sono costituiti da termini alluvionali prevalentemente argillosi, appartenenti in parte alle alluvioni post-glaciali e parte al Fluviale recente. A seguire si riscontra il substrato argilloso marnoso attribuibile alla Formazione delle Argille di Lugagnano. Pertanto, sulla base delle risultanze della prova geognostica presa in considerazione, integrate da dati tecnici acquisite dalla letteratura, i terreni che saranno interessati dalle opere in oggetto possono essere caratterizzati, dal punto di vista geotecnico, mediante le seguenti proprietà classificative fisico-meccaniche: -alluvioni postglaciali (fino a -3.50 m dal p.c.): Granulometricamente il materiale è costituito prevalentemente da limi ed argille con poca sabbia. Da debolmente a fortemente addensato, il colore varia da grigio a marrone. La formazione alluvionale è classificabile in generale come coerente e meccanicamente è identificabile attraverso la coesione non drenata deducibile dall'interpretazione delle prove penetrometriche. I depositi fluviali in esame, pertanto, sono classificabili, dal punto di vista geotecnico, come limi ed argille con poca sabbia. Dal punto di vista geotecnico si tratta di limi con argilla e sabbia abbastanza eterogenei, a scarsa consistenza e debolmente plastici, poco permeabili e con valori di IP variabili dal 7% al 12%, i valori di LL tra i 35% e 40% ci permettono di classificarli, secondo USCS come limi inorganici di media compressibilità (ML) a basse permeabilità e debole resistenza al taglio in condizione di saturazione e compattazione. Queste caratteristiche tendono a decadere notevolmente in presenza d'acqua; infatti essi, per la loro composizione mineralogica con abbondante presenza di montmorillonite ed illite, hanno la capacità di adsorbire molta acqua con le ovvia complicazioni concernenti la loro stabilità e plasticità dal momento che le proprietà fisiche vengono fortemente influenzate dando vita ai fenomeni di fluidificazione di cui si è fatto cenno. 7
Inoltre i terreni limoso-argillosi con discreto contenuto in montmorillonite sono caratterizzati da una bassa permeabilità, dalla perdita di resistenza (riduzione dell'angolo d'attrito) in presenza d'acqua. Pertanto si ricavano per tali terreni, in base alla suddivisione stratigrafica derivante dalle prove penetrometriche, i seguenti parametri fisico-meccanici: LIMI ED ARGILLE CON POCA SABBIA -peso di volume naturale n =18.5 kn/m 3 -angolo d'attrito efficace -coesione non drenata -modulo di deformabilità '=23-30 c u =50 kpa E=40 Mpa -substrato piacenziano (oltre -3.50 m dal p.c.): Si tratta di argille limose a granulometria circa uniforme, con plasticità discreta, normalmente sovraconsolidate, pochissimo permeabili. Il materiale componente tale unità è costituito da un'alternanza ritmica con colore caratteristico da marrone a grigio, di livelli decimetrici di argilla, limi e sabbie con resti fossili e con netta prevalenza dei termini argillosi. Tali litotipi presentano valori di IP compresi tra 8%-20%, valori LP tra 22% e 30% e valori di LL pari a 30%-47% che ci permette di classificarle come argille inorganiche di media plasticità con sigla CL secondo USCS (a volte anche ML); secondo CNR-UNI 10006 tali litotipi rientrano nei gruppi A6 e A7-6. I valori dell'indice di consistenza è mediamente pari a 1.5; tali valori sono caratteristici di materiali limoso-argillosi, poco plastici, molto sovraconsolidati, con consistenza da semi-solida a solida (I C <0.75). Secondo Wagner tali terreni presentano: permeabilità nulla, compressibilità media e caratteristiche meccaniche buone se utilizzati come terreni di fondazione essendo dotati di una discreta capacità portante. Si ricavano i seguenti parametri fisico-meccanici: -peso di volume naturale n =19-20 kn/m 3 -coesione di picco c'=0-20 kpa -coesione non drenata c u =100-200 kpa -angolo d'attrito di picco p =26-30 -angolo d'attrito residuo r =18-22 8
-grado di sovraconsolidazione -modulo di deformabilità -permeabilità OCR>10 ED=40-50 MPa k 10-10 m/s 4. ANALISI GEOMORFOLOGICO-TECNICA DELLE AREE IN OGGETTO In particolare l area oggeto di Variante al P.R.G.C. è ubicata in corrispondenza dei terrazzi fluviali formati dal Rio Meinia che sono costituiti da depositi alluvionali a natura argillosa. Dal punto di vista geomorfologico, i terreni in esame sono costituiti da una superficie pianeggiante di fondovalle d origine alluvionale e sono posti in destra orografica del Rio Meinia. Essi sono leggermente depressi rispetto alla Strada Statale di Casalborgone con un dislivello di circa 2.00 m in riferimento alla strada. Il fondovalle risulta sovralluvionato con un corso d acqua poco inciso ed avente una sezione di deflusso scarsa (8 m 2 circa). Analizzando: -la cartografia PAI; -le carte tecniche allegate al vigente P.R.G.C.; -le caratteristiche geomorfologiche locali; si possono trarre le seguenti considerazioni: -nell area in oggetto non si rilevano segni premonitori al dissesto, l area risulta sub-pianeggiante; -in tale area, si è rilevata, dall'indagine geognostica utilizzata, la presenza di una copertura alluvionale dello spessore di circa 3.50 m dal p.c. poggiante sul substrato compatto piacenziano. Si riporta l estratto della carta dei dissesti del PAI aggiornato che conferma le considerazioni fin qui esposte e avvalora i tematismi del P.R.G.C. vigente. 9
Estratto PAI Si riporta altresì, la Carta Geomorfologica e dei dissesti di P.R.G.C. vigente che riporta i dissesti del PAI precedentemente enunciati. Estratto della Carta dei Dissesti di P.R.G.C. 10
Legenda Come si evince dalla cartografia di P.R.G.C. e da quella del P.A.I., l Area proposta non interferisce con la dinamica del T. Meinia. La descrizione dell'area indagata rilevabile nelle schede tecniche, qui di seguito riportate, come richiesto dalla C.P.G.R. 7/LAP e dalla successiva N.T.E., rappresenta il riassunto delle descrizioni tecniche dei capitoli precedenti. 11
AREA - RM1 RM1.1 e RM1.2 Area RM1.1 Area RM1.2 12
LOCALIZZAZIONE Fondovalle a sud del Concentrico. GEOLOGIA Depositi appartenenti in parte alle alluvioni post-glaciali e parte al Fluviale recente. Dal punto di vista geotecnico tali litotipi possono essere classificati come argille e argille limose. I depositi alluvionali ricoprono i termini di substrato argilloso-marnosi appartenenti alla Formazione delle Argille di Lugagnano. GEOMORFOLOGIA ED IDROGEOLOGIA Dal punto di vista geomorfologico, i terreni in esame sono costituiti da una superficie pianeggiante di fondovalle d origine alluvionale e sono posti in destra orografica del Rio Meina. Essi sono leggermente depressi rispetto alla Strada Statale di Casalborgone con un dislivello di circa 2.00 m in riferimento al piano stradale. GEOTECNICA Pessime proprietà geomeccaniche fino alla profondità di circa 3.50 m (da indagine geognostica allegata). Substrato compatto e stabile oltre i 3.50 m dal p.c.. GRADO DI EDIFICABILITA' (C.P.G.R. 7/LAP) II: applicare le normali tecniche costruttive. OSSERVAZIONI E PRESCRIZIONI Applicare i dettami del D.M. 14/01/2008 N.T.C. 2008. Dovrà essere realizzata una Verifica di compatibilità geomorfologica tecnica comprendente: 1. caratterizzazione e modellazione geologico-strutturale del sito; 2. idonea campagna geognostica per la valutazione delle proprietà geomeccaniche dei terreni; 3. caratterizzazione fisico-meccanica dei terreni e definizione dei modelli geotecnici di sottosuolo; 4. descrizione delle fasi e delle modalità costruttive degli interventi ammessi; 5. verifiche della sicurezza e delle prestazioni come richiesto dalle NTC08. 6. ogni intervento deve prevedere uno specifico progetto per la regimazione delle acque superficiali Si riporta uno stralcio della Carta di P.R.G.C. a scala 1:5.000 allegata alla Bozza di Progetto Preliminare: 13
Estratto della Carta di Sintesi di P.R.G.C. Legenda 14
5. CONCLUSIONI In conclusione si certifica che le condizioni geologico-tecniche dell area in oggetto sono atte a consentire interventi di nuovo impianto tenuto conto delle prescrizioni suggerite nella scheda allegata. 15