Green Building: elementi per un architettura della sostenibilità



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Green Building: elementi per un architettura della sostenibilità

Green Building: elementi per un'architettura della sostenibilità ATTI DEL SEMINARIO A+D+M ACADEMY

PREFAZIONE La sfida della trasformazione sostenibile Simona Finessi Direttore Responsabile A+D+M Ridurre l'inquinamento e lo spreco di materie prime è divenuto ormai un obiettivo ineludibile. Con tre quarti della popolazione europea che oggi vive all'interno delle città è evidente che siano proprio gli agglomerati urbani i grandi poli di rischio per inquinamento di aria e acqua, produzione di rifuti, spreco di materie prime riciclabili. Basti pensare che si è calcolato che circa l'80% delle emissioni di CO2 sono frutto delle aree urbane. È proprio dalle città, pertanto, che deve partire la spinta all'innovazione ambientale. Per farlo i progettisti delle città del futuro dovranno sapere attivare tutti gli strumenti e la fantasia dell'innovazione, trasformando in tal modo le città in smart cities, le città intelligenti. Green Building è una derivazione della Green Economy, il modello economico che affronta il problema dell'interdipendenza tra l'economia umana e l'ecosistema naturale, sostenendo pratiche che abbiano il minor impatto sul cambiamento climatico e sul riscaldamento globale. Per Green Building (o architettura sostenibile ) si intende, invece, il modello costruttivo che sviluppa edifici verdi capaci di minimizzare l impatto ambientale e di rispondere alle esigenze degli utenti nel migliore modo possibile. Modello che è sempre più al centro dell attenzione, prova ne è lo sviluppo a livello internazionale, Italia compresa, di schemi di certificazione energetico-ambientale degli edifici (Leed, Itaca, ) che si differenziano dalle certificazioni energetiche e a cui gli operatori del settore immobiliare e i governi si raffrontano con crescente interesse. 2

A+D+M Academy Green Building: elementi per un architettura della sostenibilità Green Building e i sistemi di certificazione correlati, infatti, promuovono un nuovo approccio olistico al sistema edilizio che considera l'edificio come un unico organismo in cui tutti gli elementi sfruttano le reciproche sinergie al fine di minimizzare gli impatti ambientali dei singoli sistemi, rispondendo pienamente, nel contempo, alle esigenze degli utenti. Ecco, quindi, che i prodotti, i sistemi e le tecnologie adottate dovranno concorrere a ridurre l impronta edilizia, a contenere l inquinamento, a migliorare il consumo energetico, ad evitare le emissioni nocive, ad incrementare il comfort degli spazi. La progettazione dell'edificio secondo il principio del Green Building mira alla realizzazione di una costruzione dagli avanzati caratteri ecosostenibili che si concretizzano ad esempio nella scelta di materiali ecocompatibili, nel controllo dell'irraggiamento solare, nel particolare dosaggio della luce naturale negli spazi interni e nell'impiego virtuoso della luce artificiale, nell'attenta gestione della risorsa idrica e dei combustibili, nell'utilizzo di energie rinnovabili, nelle ridotte emissioni di CO2. Il tutto nella finale creazione di ambienti salubri e confortevoli. Gli interventi e le testimonianze qui raccolte possono costituire l'occasione per una riflessione su cosa sia un Green Building e fornire un momento di approfondimento mediante l'analisi e lo studio di case histories e best practises, individuando nuove metodologie e nuovi strumenti per il progetto sostenibile dell'ambiente costruito. La qualità del progetto, tra creatività e innovazione, passa attraverso gli strumenti per affrontare le grandi sfide legate alla trasformazione sostenibile delle città. Costruire in modo diverso, più ecocompatibile, ma soprattutto più attento alla qualità degli ambienti, si può. 3

Sommario Prefazione Simona Finessi...2 Authors Gianni Cagnazzo...6 Gianni Forcolini...12 Massimiliano Mandarini...18 Testimonials Sergio Bizzarro...26 Alfonso Femìa, Gianluca Peluffo... 34 Marco Piva...42 Massimo Roj...50 Luca Scacchetti...58 Edcational Partners Akanto...68 Ceramica Sant'Agostino...72 GE Lighting...76 Mamoli Robinetteria...80 Margraf...84 Teraplast...88 Vimar...92 4

A+D+M Academy Green Building: elementi per un architettura della sostenibilità Authors Gianni Cagnazzo Gianni Forcolini Massimiliano Mandarini 5

AUTHORS profilo Gianni Cagnazzo Architetto, iscritto dal 1979 all Ordine Architetti Torino dopo aver studiato presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino. Presidente di www.anab.it ANAB (Associazione Nazionale Architettura Bioecologica), l associazione di riferimento per la bioedilizia, la bioarchitettura, il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale. Presidente di IEM (Indoor Environment Monitoring & Management), Presidio di ricerca sull IEQ, Indoor Environment Quality. Docente del Master di Architettura Naturale ANAB IBN (Institut für Baubiologie und Oekologie di Neuberern). Membro dell Accademia Internazionale del colore e relatore ai Forum nazionali. Docente di Corsi di preparazione professionale sulla ricerca e l uso del colore nella progettazione architettonica per la qualità dell ambiente interno. Referente Scientifico presso l OAT Ordine Architetti Torino e Fondazione Architetti Torino per i corsi di bioarchitettura. Referente Scientifico presso l OAT Ordine Architetti Torino e Fondazione Architetti Torino per i corsi sull uso del colore. Docente del Corso di Architettura Bioecologica UNITRE. Docente presso gli Ordini professionali italiani in corsi sull IEQ (Indoor Environment Quality). Docente presso gli Ordini professionali italiani in corsi sull Umanizzazione dello spazio architettonico. Docente al corso di Architetture per la salute della Regione Piemonte presso l OAT Ordine Architetti Torino. Correlatore al Politecnico di Torino, Facoltà di Architettura e Ingegneria, per thesi di ricerca su bioarchitettura, uso del colore, qualità dell ambiente interno e umanizzazione dello spazio architettonico. Relatore a congressi nazionali e internazionali. Articoli e interventi sui principali giornali e riviste del settore. Interventi in numerosi programmi televisivi delle principali reti. 6

A+D+M Academy Green Building: elementi per un architettura della sostenibilità IEQ Indoor Environment Quality Il progetto della qualità dell'ambiente costruito 1 2 1983: L OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), classifica con certezza scientifica un considerevole numero di patologie psicofisiche altrimenti inspiegabili, sotto la triplice codifica nominale: sick building syndrome (sindrome da edificio malato), building related ilness (malattia correlata all edificio) e multiple chemical sensitivity (sensibilità chimica multipla). 2003: Agenzie europee che si occupano di ricerca sui sistemi di sviluppo urbano e di localizzazione territoriale, definito urban sprawl, stabiliscono, in base alle risultanze analitiche dei monitoraggi effettuati, una proiezione di vita nel 2020 di oltre il 90% della popolazione dei paesi industrializzati in contesto urbano, quindi in territorio intensivamente costruito. 2004: Altrettante agenzie europee che si occupano a livello internazionale di ricerca, monitoraggio e analisi sia dei sistemi abitativi che di fruizione del costruito, definiscono in più del 95% la percentuale di esistenza dell individuo urbano trascorsa in contenitori architettonici diversificati per tipologia e destinazione funzionale: abitazione, scuola, lavoro, servizi, svago, sport, cura, ecc. Queste tre importanti notizie, troppe volte trascurate o relegate in sordina, devono non solo sensibilizzarci ma metterci all erta riguardo alla cura e all attenzione necessarie nella 1 Nel 2020 il 90% della popolazione dei paesi industrializzati vivrà in situazione urbana 2 Il fenomeno dello "urban sprawl" 7

AUTHORS 1 2 1 Inquinamento acromatico esterno 2 Inquinamento acromatico interno progettazione e realizzazione di ogni manufatto architettonico destinato a divenire contenitore di permanenza e/o attività umana. L edificio è ammalato e fa ammalare: la sua funzione di contenitore e custode di vita si è progressivamente trasformata in focolaio di malessere, non assolvendo in tal modo alle sue originarie e ancestrali funzioni di ricovero sicuro. La chiave d accesso alla ricerca sulla qualità interna dello spazio costruito è stata per lunghissimo tempo, e tale era ancora pochi anni fa, il solo acronimo IAQ (indoor air quality), con esplicita presupposizione che salute e benessere psicofisico del materiale umano ivi contenuto, l utente/ uomo, fosse unicamente relazionabile ai tre fondamentali parametri climatici dell aria interna: temperatura, umidità relativa e velocità dell aria. Infinita tracotanza e presunzione da parte della termotecnica o abbandono del campo da parte degli altri interlocutori? Chi può dirlo? È solo un ventennio che bioedilizia e bioarchitettura hanno sdoganato e sinergicamente innescato un primo e importante passo di un processo evolutivo, in ambito progettuale e realizzativo, che ha permesso al manufatto architettonico il miglioramento di una molteplicità di standard qualitativi ed energetici. La ripresa di alcune consuetudini del passato, quali lo studio del territorio d insediamento e delle sue caratteristiche climatiche naturali, in concerto con l applicazione di opportune regole della bioclimatica, hanno permesso un considerevole miglioramento dello sfruttamento delle risorse energetiche naturali. La riscoperta della natura come 8

A+D+M Academy Green Building: elementi per un architettura della sostenibilità 3 4 generosa e inestimabile fonte di materiali da costruzione eco compatibili, non emissivi e altamente performanti, e il loro progressivo impiego sinergico con tecniche e tecnologie sostenibili di nuova generazione, hanno permesso una impensabile implementazione delle prestazioni dell involucro edilizio sotto il profilo energetico e ambientale. Possiamo sostenere che in quanto all oggetto contenitore abbiamo fatto ultimamente passi da gigante e che la bioedilizia, nel raggiungere gli odierni insperati traguardi di applicazione, non può che farci ben sperare in un futuro migliore dell attività costruttiva. Ho volutamente utilizzato il termine bioedilizia e non bioarchitettura perché mi faccio da tempo assertore e certificatore che i due termini hanno ragione di coesistere ma non di coincidere, ed è veramente tempo che si faccia chiarezza in merito una volta per tutte. E per farlo necessita mettere in chiaro un semplice postulato: il centro sono l uomo e il suo benessere, non l architettura, che ne deve essere al servizio, e neppure l architetto, che ne deve essere il mezzo, e men che meno il suo ego. Che senso o significato potrebbe avere altrimenti l utilizzo di quel suffisso bio, ormai decisamente fin troppo ingenerosamente inflazionato, se non per la vita? È giunto il momento di fare la prova del nove, di verificare la validità per l essere umano di questo traguardo evolutivo raggiunto dall oggetto contenitore, e di poterlo certificare non solo energeticamente, ambientalmente, sostenibilmente e via discorrendo, ma anche e 1 L abitazione deve essere non solo funzionale ma anche ambientale 2 Il 95% dell esistenza di un abitante urbano è trascorso in ambiente costruito 9

AUTHORS 1 2 1 Il colore come fondamentale di progetto del comfort 2 Sistema integrato di progettazione per l'ieq soprattutto percettivamente, cioè sotto il profilo della sua rispondenza ai fondamentali e naturali sistemi vitali e percettivi del suo fruitore, in modo da sancire la trasformazione di un volonteroso e corretto oggetto di bioedilizia in bioarchitettura. Le nuove frontiere devono necessariamente essere l esplorazione e l acquisizione di ulteriori vasti ambiti disciplinari di ricerca, che più o meno direttamente si occupano del sistema percettivo dell essere umano e le possibili variabili ad esso connesse, per la definizione di standard effettivamente garanti di livelli ottimali di qualità abitativa o IEQ (Indoor Environment Quality / qualità dell ambiente interno). Il sistema integrato da noi utilizzato e proposto come metodologia di progettazione e di successiva verifica e certificazione di abitabilità dell ambiente costruito, inserisce la pratica di ambiti disciplinari di utilizzo insolito per il progettista, (sociologia, antropologia, neurofisiologia, psicologia dell abitare, prossemica, ecc.), aggiungendoli a quelli di discipline che, seppur ritenute usuali, necessitano di un approccio diverso, quali l acustica che viene ridefinita sound design, nella pratica di diversificazione dall isolamento acustico del soggetto, senza fare distinzione a volte numericamente tra decibel di rumore o di suono, dai panorami sonori naturali, oppure l illuminotecnica che diviene light design quando di occupa non solo della progettazione di soddisfazione fotometrica dei compiti visivi, ma egualmente, e con necessaria maggior attenzione, della progettazione delle ombre, essenziali elementi di contrasto per il comfort visivo naturale. 10

A+D+M Academy Green Building: elementi per un architettura della sostenibilità 3 Una posizione rilevante, in questa più ampia metodologia di approccio al progetto, occupa anche l uso del colore o colour design che rifiuta la funzione esclusivamente decorativa, in cui si trova abitualmente costretto al termine della filiera progettuale, ma rivendica la ripresa di tutta quella conoscenza che ne ha storicamente determinato i significati, e l assunzione di quanto più recentemente scientificamente codificato riguardo all interazione dell onda elettromagnetica luce/colore con il sistema psicofisico dell essere umano. Solo dunque la conoscenza di fisica, fisiologia, psicologia del colore e di tutte quelle altre complementari discipline presumibilmente disparate, seppur tutte singolarmente così pertinenti, utili ed efficienti alla comprensione e definizione dei paradigmi necessari alla soddisfazione del nostro sistema percettivo e delle consequenziali ricadute sul nostro sistema psicofisico, può permetterci di decifrare i codici di fruizione percettiva da parte di un utenza per cui il contenitore architettonico possa trasformarsi da semplice spazio confinato a vero spazio vitale, cioè possa assurgere al ruolo di benefico contenitore di vita. 3 Antropizzazione del territorio europeo (rilevamento satellitare dell inquinamento luminoso 2006) 11

AUTHORS profilo Gianni Forcolini Architetto e designer, docente e ricercatore di ruolo in Lighting Design alla Facoltà del Design, Politecnico di Milano. Laureatosi in Architettura nel 1972, presso il Politecnico di Milano, esercita la professione di architetto dal 1978. Nel 1983 fonda lo STUDIOFORCOLINI light & lighting con sede a Milano, in cui si occupa di progettazione di impianti e apparecchi di illuminazione: lighting design per ambienti interni ed esterni integrato alla progettazione architettonica, urbanistica e paesaggistica, industrial design di oggetti luminosi, apparecchi, sistemi di illuminazione. Progetta luce per musei, gallerie d arte, negozi, show-room, centri commerciali, uffici, residenze, impianti sportivi, parchi e giardini, aree urbane, complessi monumentali. Dal 1982 svolge lavoro pubblicistico ed editoriale con collaborazioni a riviste di architettura, arredamento di interni, tecnologie edilizie, illuminotecnica, elettrotecnica. È autore di saggi e memorie per convegni, seminari e congressi. È autore di libri su varie tematiche nell ambito del Lighting Design. 12

A+D+M Academy Green Building: elementi per un architettura della sostenibilità L illuminazione nell architettura eco-sostenibile L uso razionale della risorsa luce, naturale e artificiale, per il progetto architettonico eco-sostenibile. 1 È ormai diffusa la consapevolezza che il progetto architettonico debba essere eco-sostenibile. La riduzione dei consumi energetici, il contenimento delle spese di ordinaria manutenzione, l uso delle energie rinnovabili, la corretta dismissione dei materiali, sono questi gli imperativi condivisi nel quadro generale dello sviluppo ecosostenibile ed eco-compatibile. E quando si concentra l attenzione sull organismo architettonico, ci si accorge che ci sono degli ambiti di progetto in cui è possibile conseguire - già da oggi - risultati rilevanti nella direzione che abbiamo indicato. Uno di essi è sicuramente l illuminazione. Per illuminare gli ambienti interni ed esterni si consuma in media, nelle società evolute, il 20% circa del totale dell energia prodotta. L uso razionale della risorsa luce - naturale e artificiale - può avere un incidenza significativa nelle politiche orientate all ecosostenibilità. Controllo e sfruttamento della luce naturale Il modo apparentemente più semplice per iniziare a ridurre i consumi energetici prevede l impiego della luce naturale, risorsa a costo zero e rinnovabile. 1 Illuminazione realizzata con proiettori LED della piscina del Grand Hotel Bristol a Stresa del Gruppo Zacchera (per gentile concessione). 13

AUTHORS 2 2 Interno della Cappella di Ronchamp, progetto di Le Corbusier L ampio uso dei materiali trasparenti come il vetro nelle facciate degli edifici è la logica conseguenza della volontà di rendere l edificio un captatore di luce dal cielo e dal Sole. Tuttavia ogni architetto sa che ai fini della coibentazione degli edifici l adozione di materiali leggeri come il vetro, debolmente isolanti, a bassa inerzia termica e ad alto costo di produzione (per fabbricare vetro occorrono forni di alta potenza), rende ardua ogni saggia strategia di risparmio energetico. L adozione di sistemi e di altri materiali per il controllo degli effetti termici delle radiazioni solari è la dimostrazione che la facciata in vetro deve essere opportunamente attrezzata per risultare coerente col discorso dell eco-sostenibilità. Le nuove tecnologie per illuminare a basso impatto energetico Ma è evidente che anche il miglior sfruttamento della luce naturale deve affiancarsi all impiego virtuoso della luce artificiale. Molto si può fare oggi per coniugare la qualità della luce nello spazio architettonico con l alta efficienza, ma è molto importante individuare quei parametri di valutazione delle sorgenti luminose e degli apparecchi di illuminazione che permettono al progettista di ottenere risultati tangibili. Ne proponiamo qui i più importanti: l efficienza globale e la durata media di vita. Il primo è riferito proprio al consumo energetico e tiene conto del flusso erogato. In sostanza l efficienza si ricava 14

A+D+M Academy Green Building: elementi per un architettura della sostenibilità 3 dal rapporto tra il flusso emesso e la potenza elettrica assorbita. Si ottiene un numero che ha come unità di misura il lumen su watt (simbolo: lm/w). Questo rapporto indica l ammontare del flusso che si avrebbe se la sorgente in esame assorbisse l unità di watt. È piuttosto sorprendente constatare quanto sia rilevante la differenza di efficienza tra le sorgenti in commercio. Tra i tipi a incandescenza e quelli a scarica in media la differenza è pari a circa 1/6. Ciò significa, in pratica, che se la comune lampada a incandescenza ha un efficienza media di 12 lm/w (il dato aumenta leggermente con la potenza), il tipo a fluorescenza si attesta in media oltre i 70 lm/w. Altri confronti penalizzano ulteriormente i vecchi modelli a filamento. La nuova generazione di LED, per esempio, ha efficienze dell ordine dei 120-130 lm/w con una qualità cromatica alquanto simile. Anche il secondo parametro mostra considerevoli margini di divaricazione. La durata media di vita di una sorgente a ciclo di alogeni di ottima qualità (la lampada alogena rappresenta l evoluzione della lampada filamento incandescente in atmosfera di gas inerti) è di 4 000 ore contro le 40 000 (rapporto di 1 a 10) dei diodi luminosi, con lo stesso decadimento del flusso luminoso a fine vita. 3 Illuminazione stradale realizzata con apparecchi equipaggiati con tecnologia LED. 15

AUTHORS 1 2 1 Banco individuale per la consultazione dei libri, biblioteca nella Philips Exeter Academy, New Hampshire (USA), progetto di Louis I. Khan. 2 Illuminazione LED dell'altare monumentale di San Giuseppe, Duomo di Milano. Lighting design: Gianni Forcolini. L efficienza globale Efficienza e durata non sono gli unici parametri da considerare nella valutazione del risparmio energetico. Il concetto di efficienza globale (o di sistema) serve a comprendere che ci sono ulteriori variabili che entrano in gioco, in qualsiasi impianto di illuminazione. Molte lampade, infatti, funzionano grazie ai dispositivi di alimentazione elettrica (trasformatori, ballast, convertitori) e ai dispositivi ottici (riflettori, lenti, schermi, filtri). Inoltre ogni dispositivo di gestione, di controllo o di regolazione (come il lightdimmer) assorbe energia e quindi ha un proprio consumo. L ottica (un riflettore, uno schermo diffusore oppure un filtro) assorbe flusso luminoso mentre l alimentatore e gli altri ausiliari elettrici assorbono potenza elettrica. Pertanto la vera efficienza, quella globale, è data dal rapporto tra il flusso che esce dall apparecchio (che ha al suo interno la sorgente e la sua ottica) e la potenza effettivamente consumata. Anche in questo caso non è raro registrare sensibili differenze tra l efficienza luminosa della sorgente e quella globale. Analogamente, per quanto riguarda la durata, bisogna considerare che le effettive condizioni di funzionamento della sorgente all interno dell apparecchio determinano la reale durata di vita. Alcune 16

A+D+M Academy Green Building: elementi per un architettura della sostenibilità 3 4 sorgenti molto sensibili al regime termico (è il caso dei LED) presentano durate diverse in funzione delle temperature di funzionamento, nel microambiente in cui sono installate. Per completare il discorso sui criteri necessari per la valutazione quanto più realistica del risparmio energetico, dobbiamo citare la questione della distribuzione della luce. Se l emissione viene dispersa nell ambiente le superfici in cui si svolgono i compiti visivi avranno illuminamenti inferiori a quelli previsti nel progetto. Anche le fonti ad alta efficienza globale non saranno sufficienti, e quindi dovranno essere potenziate con aggravio nei consumi, per illuminare correttamente, mancando il giusto orientamento dei raggi luminosi. Come si può notare, in conclusione, sono molti i modi a disposizione dei progettisti e degli installatori per risparmiare nell illuminazione. Occorre affrontare il problema da molti fronti, secondo una pluralità di angolature, considerando sempre che contenere i consumi energetici non deve generare nuovi problemi di altra natura, comunque rilevanti per la qualità della soluzione adottata, ma deve coniugarsi con la qualità - anch essa globale - della soluzione illuminotecnica. Le figure sono tratte del libro: Gianni Forcolini, Illuminazione LED, Hoepli, Milano 2011 3 Espositore realizzato in lastre di vetro stratificato con incorporamento di sorgenti LED 4 Illuminazione LED all'interno di espositori refrigerati per supermercati 17

AUTHORS profilo Massimiliano Mandarini Nato a Bergamo il 20/05/1973, architetto, si occupa da anni di progettazione integrata tra design, architettura e sostenibilità. Progettista, consulente e coordinatore di svariati progetti e realizzazioni in ambito pubblico e privato. Docente presso il Laboratorio I Anno Laurea Specialistica, Facoltà del Design e Facoltà di Architettura, Politecnico di Milano. Ricercatore a contratto presso il Politecnico di Milano, Dipartimento INDACO. Esperto nelle tematiche di design innovation e green building, dell efficienza energetica e della sostenibilità ambientale, della pianificazione di ecoquartieri, di sviluppo locale del territorio e valorizzazione del patrimonio storico, architettonico e paesaggistico. Membro del Board di Green Building Council Italia, certificatore energetico ed ambientale, consulente e coordinatore di ricerche, studi e progetti per enti ed aziende in Italia e all estero. Responsabile ambiente, design per il territorio e sostenibilità Fiera di Torino DNA.italia, delegato Indaco nel board Cluster Efficienza energetica e tecnologie costruttive innovative del Politecnico di Milano, Vice Presidente Rete Ecomusei di Regione Lombardia. Laureato nel 1999, esercita la libera professione di architetto dal 2001, dal 2008 è titolare di Marchingenio Srl Laboratorio di design, architettura sostenibile e servizi e prodotti low carbon, start up accompagnata dal Dipartimento Indaco del Politecnico di Milano sui temi del design innovation e della sostenibilità nell ambiente costruito, fondatore di Green Innovation (insieme al Politecnico Dip. Indaco) laboratorio di idee e centro studi per l innovazione e la promozione della cultura green in Italia e all estero. Direttore Tecnico di Bottega Creativa Impresa nata per diffondere la cultura del design nelle arti e nei mestieri dal progetto alla filiera di prodotto, opera come un officina di ricerca per l innovazione del territorio, realizza studi, progetti, prodotti e ricerca di finanziamenti per lo sviluppo sostenibile, la valorizzazione e la comunicazione del design in Italia e all estero. Premi: 2007 Progetto Scuola per Comune di Milano Classe A+ Premio Eurosolar Commissione Europea. 2011 Progetto selezionato tra i vincitori del Concorso Housing Contest Fiera di Milano, Federlegno Regione Lombardia Comune di Milano. 18

A+D+M Academy Green Building: elementi per un architettura della sostenibilità Progettare la sostenibilità Dal design innovation all'architettura prodotto: approccio leed per i nuovi modelli di ecoquartiere e social housing 1 Le nuove dinamiche mondiali spingono sempre più a guardare verso nuovi orizzonti per lo sviluppo e la realizzazione di tecnologie innovative ed ecocompatibili anche nel ramo dell'architettura, delle costruzioni e del design. Per questo, la sfida sta oggi nel realizzare nuove costruzioni che sappiano unire alte prestazioni energetiche e di comfort ad elevate qualità architettoniche e tecnologiche con un basso costo di realizzazione. Per fare ciò, l'unica risposta sta nella ricerca e nello sviluppo di nuove architetture prodotto, di nuovi modelli dinamici, a basso costo ed altamente innovativi e tecnologicamente evoluti, costituiti da elementi modulari a basso impatto ambientale. Queste architetture affrontano in modo innovativo il problema delle costruzioni contemporanee e la loro realizzazione industrializzata. Sono infatti un artefatto a cavallo tra il mondo dell architettura e il mondo dell'industrial Design. Lo scarto tra l oggetto di design e la microarchitettura è, o almeno dovrebbe essere, nel coinvolgimento della dimensione spaziale, nella creazione di un dentro e di un 1 Modulo Natura per spazi ed edifici pubblici, Lombardia. 19

AUTHORS 1 2 1 Ecovillaggio, nuovi scenari dell'ospitalità, Lombardia. 2 Social Housing, Progetto Selezionato per il bando Housing Contest, progetto pilota per protocollo LEED Home, Lombardia. fuori, nella unicità del risultato finale e nella capacità di istituire un potenziale rapporto con il luogo. La nuova architettura dovrà così confrontarsi con la dimensione spaziale a cui appartiene, sapersi declinare in termini di flessibilità interna ed esterna, adattarsi a diverse tipologie climatiche ed essere producibile con un processo costruttivo sempre più industriale che ne velocizzi la realizzazione. La prerogativa dell'architettura prodotto è quella di realizzare spazi e servizi adattabili a diverse scale e funzioni, con diverse formule di dimensione e di personalizzazione. La scelta di moduli come strutture prefabbricate è determinata da problematiche con cui l architettura si è da sempre misurata: il contenimento dei costi, la flessibilità d uso e la mobilità delle strutture. Ma solo in tempi recenti, cioè quando lo sviluppo tecnologico ha permesso di trattare materiali molto leggeri e semplificare le tecniche costruttive, si è riusciti a mettere a punto costruzioni prefabbricate così sofisticate da soddisfare i complessi bisogni della vita contemporanea. L'architettura prodotto, così concepita, parte dallo sviluppo di microambienti modulari, in grado di essere autosufficienti se considerati singolarmente, ma di essere anche assemblabili per esigenze di spazio superiore e declinabili per le diverse funzioni richieste, in modo da soddisfare le diverse utenze e le relative richieste dimensionali. Uno dei principi fondativi del sistema architettonico è la modularità. Si parte da un modello base home, piccolo, che può essere ampliato. Al modulo base si può quindi 20

A+D+M Academy Green Building: elementi per un architettura della sostenibilità 3 aggiungere o modificare elementi risultando così componibile nello spazio e nel tempo, è un sistema con elevato potenziale di trasformabilità, che può assecondare facilmente le esigenze individuali e collettive. Partendo da un modulo semplice, come può essere un'unità abitativa di base, attraverso l'unione di più elementi si sviluppano le green house e si può arrivare a realizzare una struttura complessa e polifunzionale come può essere un ecoquartiere. Come per gemmazione la costruzione cresce seguendo i bisogni di chi vi vive o lavora. Il processo è reversibile: quando si necessita di minore spazio o cambiano le esigenze, gli elementi possono essere eliminati, modificati o se ne può cambiare la destinazione d uso. Il modulo si può evolvere in aggregazioni orizzontali e verticali, per formare unità di dimensioni maggiori e per formare organismi edilizi nuovi. Il concetto di componibilità e modularità è facilmente spiegabile con la serie di sviluppi e aggregazioni che può avere una piattaforma: partendo da un modulo, utilizzabile come unità abitativa minima, con l aggiunta di un elemento/ accessorio può essere impiegato come abitazione di più ampie volumetrie. L'aggiunta e aggregazione di più moduli si può realizzare elementi di social housing che dialogano con il contesto e sono considerati i nuovi elementi di sostenibilità economica, ambientale e sociale con l'interazione tra abitazione, servizi per gli abitanti e servizi di quartiere. La componibilità dei moduli può raggiungere larghe scale quale può essere un ecoquartiere che definisce un modello di sviluppo 3 Riqualificazione sostenibile a scopi ricettivi, protocollo LEED Historical Building, Lombardia 21

AUTHORS 1 2 1 Ampliamento scuola Media esistente con struttura ad alta efficienza energetica, Lombardia 2 Progetto biosauna, design Innovation for wellness spaces, Trentino Alto Adige sostenibile, partendo da un approccio culturale dove l'uomo è il centro di tutto e gli spazi sono a misura dei bisogni e delle necessità della comunità locale in uno scenario di pianificazione e di progetto per la realizzazione di spazi ed ambienti capaci di raccontare un modello di sviluppo ecocompatibile, durevole. Gli obiettivi che si prefigge con la costruzione di architetture prodotto non possono che essere quelli di realizzare edifici nel rispetto dei principi dell'ecosostenibilità che offrono una opportunità senza precedenti per rispondere alla più importante tra le sfide del nostro tempo: i cambiamenti climatici globali, la dipendenza da fonti energetiche non sostenibili, sia dal punto di vista economico che ambientale, e le problematiche relative alla salute pubblica. Il cambiamento delle normali pratiche edilizie è la sfida vitale di Green Building Council in Italia e nel mondo. GBC Italia ha come principale scopo la promozione dell edilizia sostenibile nel mercato italiano e la diffusione di una cultura della sostenibilità e dell attenzione ambientale. Negli ultimi anni il concetto di edilizia sostenibile - e ancor più di edilizia residenziale sostenibile - ha catturato l immaginario collettivo e la realtà italiana, con un patrimonio rispetto al quale si parla, addirittura talvolta, di necessità di rottamazione e quasi sempre di bisogno di recupero, non fa alcuna eccezione. GBC Italia, sulla base dei criteri di sostenibilità del suolo, gestione delle acque, energia ed atmosfera, materiali e risorse, qualità ambientale interna, innovazione nella progettazione e priorità regionale, ha creato dei protocolli LEED HOME e protocolli adatti all'historical 22

A+D+M Academy Green Building: elementi per un architettura della sostenibilità 3 4 building, cioè alla certificazione leed per le costruzioni esistenti. L'obiettivo del protocollo GBC HOME, come degli altri, è di operare attraverso: lo sviluppo di architetture prodotto ed edifici sostenibili di alto profilo e di successo; offrire un esauriente portfolio di servizi per rispondere ai differenti bisogni dell attività immobiliare coerenti con le politiche di sostenibilità e caratterizzati da un servizio di qualità superiore per la clientela; favorire una crescita continua delle competenze dell industria edilizia nel suo insieme e migliorare di conseguenza i criteri prestazionali di LEED Italia e di GBC HOME; promuovere i vantaggi tangibili e intangibili dei green buildings durante tutto il ciclo di vita degli edifici, includendo i benefici ambientali, economici e sociali; sviluppare strumenti e servizi di supporto innovativi per i prodotti; rafforzare sistemi di rating quali LEED e del sistema GBC (GBC HOME), come standard delle attività relative ai green buildings per le nostre abitazioni e per gli edifici non residenziali; Le green house, gli ecoquartieri, social housing possono rappresentare anche uno strumento di diffusione di una cultura della sostenibilità; risultano, quindi, un potentissimo mezzo di educazione della popolazione rispetto a tematiche quali risparmio energetico, gestione delle acque, qualità degli ambienti interni, salubrità, utilizzo di materiali sostenibili, connessione con il territorio e comfort. 3 Museo delle Miniere, Architettura Km 0, Lombardia 4 Parco Faunistico le Cornelle, architettura del paesaggio, Lombardia 23

A+D+M Academy Green Building: elementi per un architettura della sostenibilità Educational partners Akanto Ceramica Sant'Agostino GE Lighting Mamoli Robinetteria Margraf Teraplast Vimar 67

EDUCATIONAL PARTNERS Akanto Design Srl Via Pietro Nenni 19 42019 Scandiano (RE) Readymade Resin Panels www.akantodesign.com Saper ascoltare! Così abbiamo realizzato il progetto dei pannelli prefiniti in resina, la nostra proposta di un nuovo modo di pensare il pavimento ed il rivestimento. Obiettivo di Akanto Design è di dialogare con l architettura in modo da rendere unico l ambiente fatto dagli arredi, la luce e i rivestimenti. Le colorazioni neutre come le forti tonalità dei decori imprimono all ambiente carattere creando atmosfere da vivere. Pareti e pavimenti degli ambienti dove viviamo come quelle di bagni e cucine sono le superfici che, grazie a questo sistema, possono essere facilmente decorate e rinnovate garantendo l effetto scenografico e la praticità nel quotidiano. Akanto Design nello sviluppare questo sistema di pannelli prefiniti in resina si è mossa approfondendo gli utilizzi della resina nel tempo. Questo materiale è nato negli 50 per applicazioni speciali su barche e su aerei. Sviluppandosi poi con una logica industriale, grazie alle sue caratteristiche di impermeabilità ed elasticità superficiale, questo materiale ha avuto un grande successo, così negli anni 60 e 70 la resina viene impiegata soprattutto nelle industrie alimentari e in quelle farmaceutiche, che necessitano di pavimenti resistenti a sostanze aggressive e composti chimici basici. Negli anni 80 e 90 l applicazione delle resine si estende agli ambiti residenziali e commerciali, con nuove formulazioni che consentono di ottenere effetti decorativi più evoluti adeguati anche a negozi e abitazioni. Oggi, lo sviluppo nell uso di questo materiale, sfrutta sempre più la flessibilità del risultato estetico personalizzato. L architetto Francesca Anselmi si è dedicata, dalla metà del 2007, a questi temi sviluppando il progetto in collaborazione con tecnici specializzati e il supporto della Gobbetto. A dicembre del 2010, una volta finita l industrializzazione di questo sistema, è nata la società - Akanto Design srl - gestita da una squadra di persone appassionate e stimolate anche dalle nuove tecnologie e dai temi di sostenibilità delle risorse della terra. 68

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EDUCATIONAL PARTNERS Caratteristiche generali Akanto Design è un innovativo sistema di decorazione hi-tech concepito come complemento d arredo per l architettura di interni. Peculiarità del prodotto Akanto Design è un prodotto che nasce dalla combinazione sapientemente mixata delle moderne tecnologie digitali con le tecniche produttive proprie di un articolo realizzato a mano. Le leggere variazioni di tono che potrebbero manifestarsi tra i diversi articoli di uno stesso modello e le eventuali lievi difformità della superficie decorata costituiscono la garanzia di un prodotto unico ed inimitabile che racchiude in sé tutto il fascino ed il calore dei manufatti artigianali. Finiture Il pannello Akanto Design è disponibile in diversi tipi di finitura in funzione degli effetti estetici che si desidera ottenere: superficie lucida oppure opaca superficie spatolata lucida od opaca finitura lucida effetto lavato realizzazioni a tecnica mista inserimento di pagliuzze luminescenti Ambienti di utilizzo Rivestimenti di pareti, pavimenti, porte ed elementi di arredo come ripiani ed ante sono solo alcune delle svariate possibilità di utilizzo del prodotto. Il suo spessore ridotto lo rende particolarmente adatto nei lavori di ristrutturazione poiché la sua applicazione diretta su rivestimenti e pavimenti esistenti riduce drasticamente i costi di installazione. 70

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EDUCATIONAL PARTNERS Ceramica Sant'Agostino SpA Via Statale, 247 44047 S. Agostino (FE) www.ceramicasantagostino.it Design e innovazione sostenibile Qualità, innovazione, alta tecnologia e rispetto per l ambiente. Sono questi i valori che hanno fatto di Ceramica Sant Agostino un azienda leader nel settore ceramico, forte di una storia di oltre quarant anni, ma decisamente proiettata al futuro. La sua attività ha inizio nel 1964 a Ferrara, in un distretto produttivo extra-ceramico: una scelta in controtendenza che si rivela vincente e che consente all azienda di sviluppare negli anni una forte autonomia progettuale e una visione originale e innovativa in termini di ricerca e di prodotto. Oggi Ceramica Sant Agostino è un azienda estremamente trasversale la cui produzione è in grado di rispondere alle più svariate esigenze della progettualità contemporanea, con uno stile inconfondibile e numeri sorprendenti: 23.000 metri quadrati di piastrelle al giorno, ad uso pavimento e rivestimento - in gres porcellanato e bicottura - per un totale di oltre 3.000 articoli a catalogo estremamente differenziati nel gusto e nei formati - dal mosaico a tessere di 2x2 cm fino alle lastre 60x120 cm. Qualità estetiche sorprendenti, alto contenuto di design e prestazioni tecniche elevate sono le caratteristiche distintive di tutti i prodotti Ceramica Sant Agostino, frutto di scelte aziendali coerenti e strategiche improntate alla ricerca di una qualità totale che abbraccia l intero sistema produttivo. Complice l utilizzo di una tecnologia estremamente avanzata, all avanguardia nel panorama italiano e internazionale, impiegata nella costante ricerca di nuove declinazioni espressive del materiale ceramico. Le strumentazioni e i laboratori di ricerca, i moderni 72

A+D+M Academy Green Building: elementi per un architettura della sostenibilità PROGRAMMA ECOQUALITY: I RISULTATI OTTENUTI SISTEMA INTEGRATO DI GESTIONE DELLE ACQUE PRODUZIONE AUTONOMA DI ENERGIA PULITA CONTRIBUTO ALLA CONSERVAZIONE DELL ECOSISTEMA water sun green 1.800 m 3 1.100.000 Kwh 692.000 m 2 di acqua risparmiata ogni anno di energia autoprodotta ogni anno di riforestazione 73

EDUCATIONAL PARTNERS impianti di pressatura e smaltatura, gli incisori al laser, l innovativo sistema Digital Technology, i sistemi automatici di scelta e il controllo di qualità completamente automatizzati, sono gli strumenti di una produzione che si caratterizza per altissimi standard tecnicoqualitativi e per una forte attenzione alle tematiche ambientali. Ecoquality è il nome del complesso programma d azione che Ceramica Sant Agostino ha messo a punto per coordinare tutti gli sforzi aziendali volti alla realizzazione di prodotti conformi alle più rigide normative europee e internazionali poste a tutela dell ambiente, delle persone e dei consumatori. È un processo in continua evoluzione che coinvolge l intera organizzazione aziendale - dai severi controlli di qualità sulle materie prime e sul prodotto finito all utilizzo di tecniche di depurazione sicure ed efficaci, dall ottimizzazione dei consumi nei processi produttivi al recupero dei materiali di scarto, fino alla realizzazione di prodotti ad emissioni di C0 2 totalmente compensate - ed è oggettivamente misurato, e misurabile, con le innumerevoli certificazioni che l azienda ha ottenuto negli anni. 74

A+D+M Academy Green Building: elementi per un architettura della sostenibilità Ad una produzione sempre più improntata a criteri di sostenibilità ambientale e in costante crescita corrisponde un continuo miglioramento dei sistemi di servizio e di supporto alla vendita. Ceramica Sant Agostino è la prima azienda italiana nel settore ceramico ad aver realizzato un Magazzino Automatico Verticale (MAV) in grado di contenere e gestire oltre 25.000 pallets di prodotto: un progetto studiato per ottimizzare gli spazi di stoccaggio, semplificarne la gestione, automatizzare completamente l evasione degli ordini e migliorare l intera logistica dei prodotti in entrata e in uscita. Un plus competitivo importante per un azienda che ha fatto della tecnologia uno strumento di incessante miglioramento - dei sistemi produttivi, delle condizioni di lavoro, della qualità dei prodotti e dei servizi offerti - e di approfondita ricerca per un modello di sviluppo industriale sostenibile. Perché, per Ceramica Sant Agostino, essere un azienda all avanguardia significa, oggi, assumere obbligatoriamente un ruolo attivo e responsabile nella costruzione di un futuro migliore. 75

EDUCATIONAL PARTNERS GE Lighting Italia Centro Direzionale Colleoni Via Paracelso 16 pal. Andromeda B1 20864 Agrate Brianza (MB) www.gelighting.com Innovazione e rispetto per l'ambiente Fondata da Thomas Edison, GE Lighting ha messo in pratica un idea tecnologica nata da un esigenza del cliente e sviluppata nell ottica della filosofia ecomagination. L obiettivo è quello di partire da un'idea innovativa e creare una soluzione d illuminazione affidabile e di alta qualità, migliorando gli standard di categoria e rispondendo ad una domanda globale che chiede migliori prestazioni e maggiore responsabilità ambientale. Ispirando il futuro dell'illuminazione La qualità, il successo e l'affidabilità dei prodotti GE Lighting sono riconosciuti in tutto il mondo come lo è il contributo che oggi possiamo dare a un futuro sostenibile. GE crede che il miglioramento tecnologico sia la risposta alle sfide ambientali della nostra epoca e che la conoscenza maturata in più di 130 anni di esperienza tecnica fornisca le basi migliori per continuare a sviluppare tecnologie all'avanguardia e innovazioni future. GE Lighting è stata l'azienda che ha dato alla luce il primo LED nello spettro del visibile nel 1962 ed è uno dei leader di mercato per una varietà di applicazioni LED per l'illuminazione di spazi commerciali, per la luce architettonica e di esterni, così come in ambito domestico e professionale. Ed è proprio in quest ultimo che si inserisce la tecnologia innovativa Lumination LED, l ennesima rivoluzione tecnologica nell ambito dell illuminazione di uffici e retail. Una tecnologia di polimeri plastici trasparenti in guida d onda, con microlenti annegate all interno, che convoglia la luce solo dove serve rispettando le severe normative per l illuminazione degli uffici e 76

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EDUCATIONAL PARTNERS garantendo un ottima efficienza luminosa e una luce morbida e confortevole. In ambito domestico e semiprofessionale, le soluzioni retrofit di lampade LED di GE offrono notevoli opportunità di ridurre i consumi energetici e i costi di manutenzione senza grossi interventi. La filosofia ecomagination Ecomagination è una filosofia di sviluppo sostenibile che garantisce prodotti più efficienti dal punto di vista energetico e rispetto ambientale. La filosofia di GE è quella di immaginare e costruire soluzioni innovative a beneficio dei clienti e della società, sfruttando le risorse rinnovabili e la fantasia delle persone per creare un futuro migliore. 78

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EDUCATIONAL PARTNERS Mamoli Robinetteria SpA P.zza Mamoli, 1 20084 Lacchiarella (MI) www.mamoli.com Progettare il quotidiano. Progettare l'acqua. Progettare l acqua. Perché Mamoli è un'azienda radicata nella storia italiana ma con una forte visione del futuro. Un azienda capace di rinnovarsi ed evolvere pur rimanendo fedele a se stessa e coerente con i principi fondamentali della propria filosofia aziendale: qualità, funzionalità, rispetto e good design. Progettare l acqua. Perché si è consapevoli della nostra storia e perché è necessario guardare sguardo attento al contemporaneo e con mente aperta al futuro. Perché oggi la ricerca di stimoli attivi di natura ambientale e sociale è un percorso da seguire, aperto a nuove risposte. Solo chi è disposto a cambiare rimane nel tempo, e cambiare significa anche saper leggere con sensibilità e prontezza gli stimoli che provengono dalla società, dai comportamenti, dai desideri dell immaginario collettivo e dai mutamenti di contesto. Progettare l acqua. In quanto dimensione domestica e parte della nostra quotidianità. Perché significa tradurre nel quotidiano gesti rituali, semplici e sicuri che nascono dalla confidenza con la linea pura, elegante della forma. Gesti rituali, che si arricchiscono di sottili piaceri tattili, che si traducono in percezioni positive di comfort assoluto. Gesti che scandiscono il nostro tempo. Progettare l acqua. In quanto risorsa pubblica e patrimonio comune così come il design industriale è patrimonio culturale italiano e, come rappresentante di ciò che c è di bello nella nostra storia e nel nostro futuro, democraticamente accessibile. Perché il design non è sinonimo solo di lusso. È il bello alla portata di tutti. Così come l'acqua deve essere il buono alla portata di tutti. 80

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EDUCATIONAL PARTNERS Progettare l acqua. E le sue vie di impiego all interno dei processi produttivi con la consapevolezza della sua esauribilità. Per avere sempre nuovi stimoli nella ricerca di soluzioni tecnico-produttive innovative che la tutelino e la preservino. Progettare l acqua. Per proporre nuovi e avanzati modelli di sviluppo sostenibile unitamente alla promozione dello sviluppo economico e sociale. Per stimolare la riflessione delle nuove generazioni e della più fresca progettualità. O più semplicemente per dare il piacere quotidiano di sentire scorrere l acqua nelle nostre mani. Progettare l acqua. Perché è quello che abbiamo sempre fatto dal 1932, con passione ed amore. 82

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EDUCATIONAL PARTNERS Margraf SpA Via Marmi 3 36072 Chiampo (VI) Il marmo come destino www.margraf.it Margraf Industria Marmi Vicentini è azienda leader nell'estrazione, lavorazione e trasformazione di pietre naturali provenienti da ogni parte del mondo. Materie prime di massima qualità, riconosciuta cultura professionale, passione e cura artigianale, unite ad impianti tecnologici all'avanguardia, sono le chiavi del successo di un'azienda che da oltre cento anni - dal lontano 1906 - è riuscita a raggiungere la perfezione in ogni realizzazione, garantendo sempre standard di assoluta eccellenza. Protagonista della storia dell'architettura mondiale, oggi Margraf continua ad essere straordinaria interprete di quel made in Italy conosciuto e apprezzato in tutto il mondo con prodotti che traducono in linguaggio di pura bellezza la forza materica dei materiali lapidei destinati a vivere e durare nel tempo. Le divisioni operative dell'azienda - Margaf Tiles, a capo di tutta la produzione di modulmarmo e Margraf Project, dedita ai lavorati per l edilizia e ad ogni tipo di lavorazione speciale - consentono di mettere in campo un insieme unico di competenze e abilità professionali capaci di reinterpretare le produzioni standard con la massima flessibilità, garantendo sempre un risultato di altissima qualità. Il tutto senza perdere di vista il rispetto per l'ambiente, ma anzi investendo in tutti quegli interventi capaci di ridurre ogni tipo di danno ambientale: dalle attrezzature tecnologicamente più avanzate ai progetti di recupero del paesaggio, fino ad un forte investimento nel risparmio energetico e nel ricorso a risorse rinnovabili - come dimostra, tra l'altro, l'impianto fotovoltaico presso la sede Margraf di Chiampo (VI). Anche questo, oggi più che mai, significa eccellenza. 84

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Testimonials EDUCATIONAL PARTNERS Da oltre cent'anni Margraf celebra l universalità del marmo e delle pietre naturali declinandola in una produzione decisamente importante - per numeri, qualità e varietà stilistiche - improntata a criteri di assoluta eccellenza. La passione per il mestiere, la cura artigianale nelle lavorazioni e l'impegno speso nella costante ricerca della perfezione sono i valori che da sempre accompagnano un processo produttivo ad altissima meccanizzazione, dotato di tecnologie all'avanguardia in tutto il panorama produttivo mondiale. Le realizzazioni Margraf sono il risultato di un virtuoso e progressivo processo di trasformazione e valorizzazione del materiale lapideo in una gamma quanto mai differenziata - e potenzialmente infinita - di prodotti. A partire dalle lastre grezze fino ai lavorati speciali più complessi, Margraf si fa eccezionale interprete di un made in Italy nel mondo che non è soltanto espressione di un modo particolare di fare azienda - fortemente legato al territorio - ma anche di un gusto e di uno stile riconosciuto come tipicamente italiano, capace di arricchire ogni contesto progettuale di un fascino senza tempo. Ricerca, sperimentazione, innovazione e avanzata tecnologia, unite a preziose competenze umane, non hanno - e non hanno mai avuto - confini in Margraf. Così come la dedizione al lavoro dell uomo e la passione per il marmo: una materia dura e pesante che l'azienda ha saputo ammorbidire e alleggerire, lavorando ancora oggi con la stessa semplicità di sempre. È un vero e proprio marchio di fabbrica la semplicità di Margraf, un modus operandi che ha caratterizzato l'approccio anche ai più prestigiosi progetti di architettura e ai più importanti committenti mondiali: nella consapevolezza di poter fare, e saper fare, davvero tutto con il marmo. 86