LA NOTIZIA DIDASCALIE 2013: inizia una nuova fase I lettori di didascalie/informa, e innanzitutto i circa settemila insegnanti della scuola in Trentino, assieme ai presidi e al resto del personale, si sono certamente accorti che negli ultimi tempi qualcosa è cambiato nel loro rapporto con la rivista della scuola trentina : stiamo parlando della periodicità della pubblicazione e distribuzione, che, da mensile è divenuta di fatto bimensile o qualcosa del genere. Partiamo da questo semplice dato per dire due o tre cose sulla rivista. La periodicità, i tempi, le risorse La prima cosa certa è che la rivista continuerà la sua strada, in un contesto certamente nuovo, che deve fare i conti con molti fattori nuovi, ma continuerà. Dalla fine dello scorso anno, invece dei tradizionali dieci numeri (gli stessi e con la stessa cadenza periodica dal 1992 e, per quanto riguarda la versione didascalie/informa coordinata da chi scrive dall ottobre del 2000) nel 2012 sono usciti sette numeri, di cui cinque doppi: gennaio/febbraio, marzo/aprile, maggio, giugno, luglio/agosto, settembre/ottobre e quest ultimo numero doppio novembre/dicembre. È evidente che con una periodicità così rallentata cambia la stessa natura della rivista e cambia necessariamente il rapporto con i lettori. Un rapporto, ritenuto importante dagli oltre duemila interlocutori intervistati nell indagine esclusiva sulla rivista condotta alcuni anni fa dal prof. Carlo Buzzi dell Università di Trento per conto del Dipartimento Istruzione, e poi in un altra successiva dell Iprase sul rapporto Scuola- Palazzo. Va detto che questa situazione non è data da tagli di risorse, quanto da una serie di concause legate alle risorse, alle persone che hanno curato e redatto alla rivista, alla necessità di spingere anche verso l innovazione tecnologica del complessivo sistema di comunicazione della Provincia, accettando la sfida dell online. La sfida dell online Con il nuovo anno, la rivista uscirà solo online. I lettori la troveranno sul portale della scuola trentina www.vivoscuola.it, dove peraltro sono abituati a trovarla in tanti già da alcuni anni. Faremo di tutto per conquistare nuovi navigatori, ma si tratterà di capire anche sperimentalmente se questa è la strada giusta o se i tempi non siano ancora maturi per scelte di questo tipo per gli insegnanti e per la scuola trentina. Si aprirà una fase nuova, forse anche di ripensamento complessivo della rivista, senza disperdere il patrimonio sedimentato ed i risultati positivi di tanti anni. Del resto, la nuova fase è già iniziata per tutta la scuola trentina, con la svolta importante dei Piani di Studio Provinciali, con il riordino del secondo ciclo e la nuova presenza della formazione professionale dentro il sistema scolastico e formativo, con nuove modalità di relazione periferia/centro Pat/Miur, con la riunificazione della ricerca e della formazione dentro un unico istituto IPRASE che troverà presto un nuovo riassetto, nuovi referenti nei ruoli dirigenziali e, questa è stata sempre la direzione ufficiale dichiarata, una nuova spinta propulsiva malgrado i tempi di vacche magre dal punto di vista delle risorse. Quando nell ottobre del 2000 la rivista prese il nome didascalieinforma, nell editoriale c era scritto: L augurio che facciamo a DidascalieInforma è proprio questo: che chi sfoglia le sue pagine, con tante testatine, abbia almeno la sensazione che ci sono tanti pezzetti di una realtà che dovremmo cominciare a percepire come sistema. Tutti.. Forse quell obiettivo pare raggiunto; certamente non solo grazie ad una rivista, ma anche grazie alla rivista didascalieinforma. Mario Caroli 1
Gennaio 1992 2
Ottobre 2000 3
2013: pareri al volo ONLINE Un insegnante delle superiori Il digitale prende il sopravvento anche sulla carta stampata, 2 lettori su 3 leggono on-line, a breve anche la rivista che per anni ci ha illustrato il mondo della scuola trentina, renderà digitali le proprie pagine. Il risparmio sulla carta stampa, rappresenta una parte dei vantaggi per chi pubblica, l abbattimento dei costi, in questo momento di crisi, ha il suo perché! Allora quali sono i vantaggi dell online per il lettore? Chi prima sfogliava volentieri la rivista, con il polpastrello umido, sarà tentato dal fare lo stesso utilizzando il mouse o un tablet (IPAD o similari)? Alcuni vantaggi : Per l editore: la stampa digitale fa sì che si possano aggiungere pagine alla rivista senza incidere sui costi; raggiungere molti più lettori anche attraverso i social network. Per il lettore: leggere la rivista su pc, smartphone o tablet collegati a internet, potendo salvare l articolo preferito, realizzando un archivio digitale sempre consultabile; la condivisione di un articolo (che può essere spedito via mail); il lettore online (se previsto) può commentare le notizie in tempo reale e diventare parte attiva della notizia; la resa delle immagini è più elevata rispetto alla carta stampata. Nel 2011 è stato calcolato che sono 1 milione le persone che possiedono un tablet e si stima che entro la fine del 2012 potrebbero raddoppiare. Personalmente da possessore di tablet, ritengo molto utile (grazie al collegamento wireless a internet gratuito, messo a disposizione da molti comuni, poter aver accesso in tempo reale al mondo e alle notizie. Molte testate giornalistiche hanno adottato il digital publishing (editoria digitale) soprattutto perché può invogliare chi legge ad interagire, potendo essere riconosciuto attraverso una iscrizione che gli permette di commentare ciò che legge trasformando la notizia da statica a dinamica, un lettore del web che non si limita a cliccare un link ma che vive la notizia. Personalmente sono un fan della carta stampata, e mi mancherà, didascalie su carta, però non posso che pensare: le parole scritte (anche su digitale) restano, le parole dette volano. Natale Scopelliti docente di laboratorio di informatica gestionale, Istituto Tambosi - Battisti Trento CARTACEO Un insegnante della primaria Perché preferisco Didascalie cartaceo piuttosto che digitale e solo nella versione online? Didascalie rappresenta uno spazio privilegiato per condividere esperienze e buone pratiche, per facilitare il confronto, dando voce anche all esperienza e al vissuto degli studenti. Riportare quello che si fa a scuola, nella prassi quotidiana, nell uso delle strategie e metodologie, è condizione indispensabile per rendere trasferibili le buone pratiche e per stimolare la riflessione. Tornando alla preferenza per il cartaceo, credo che si potrebbero trovare valide motivazioni a supporto di uno o dell altro formato. Personalmente preferisco il cartaceo, perché mi permette di conoscere, approfondire, sottolineare, ritagliare e rileggere, libera da condizionamenti di spazio e di tempo. Sicuramente l approccio digitale garantisce una diffusione più allargata, ma più superficiale, facilitando un atteggiamento usa e getta. So peraltro di alcuni miei colleghi che trattengono in casa la rivista come archivio, specialmente per i dossier monografici interni. Non solo, quando ci sono servizi ampi sulle buone pratiche, torna davvero utile distribuire una copia anche ai ragazzi ed alle loro famiglie che possono vedere così documentate alcune pratiche didattiche di cui sentono solo parlare a voce. Penso che ci sia ancora bisogno di un contatto diretto con la carta, con le immagini, con i pensieri per arricchire oltre che la mente anche il cuore. Un ultima riflessione riguarda proprio il rapporto con il computer e il tempo degli insegnanti. A scuola non sempre la disponibilità dei pc è a portata di mano, ma poi non c è tempo nei brevi intervalli di mettersi a leggere un articolo magari sulle competenze o altro. Fuori dalla scuola: quanti sarebbero davvero gli insegnanti che dopo una giornata passata a scuola si siedono a casa davanti al pc per leggersi la rivista? Daniela Buffoni Scuola Primaria di Mattarello, Istituto Aldeno-Mattarello 4
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