I traumi delle ossa in accrescimento nel giovane calciatore



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Renato Facchini e Roberto Carlesi I traumi delle ossa in accrescimento nel giovane calciatore LOMBARDIA UNO PALAUNO - Largo Balestra, 5-20146 Milano - Tel. 02.42.35.448 - Fax 02.42.35.315 C.S. LOMBARDIA UNO - Via Cilea, 116-20151 Milano - Tel. e Fax 02.35.81.174 C.S. S. AMBROGIO - Via De Nicola, 3-20142 Milano - Tel. e Fax 02.89.19.00.91 C.S. POZZO - Via Pozzobonelli, 4-20162 Milano - Tel. e Fax 02.64.33.866 www.palauno.it - info@palauno.it

Presentazione Gentili Famiglie, il presente opuscolo a lo scopo di mettervi a conoscenza su alcune tematiche che possono riguardare i "nostri" ragazzi. All'interno alcune importanti nozioni che possono aiutare i genitori nel comprendere alcune problematiche che possono colpire i giovani atleti. Porta la firme di due medici, che avendo loro stessi, ragazzi che praticano calcio, hanno voluto semplicemente dare un aiuto e fare chiarezza nel tema della prevenzione e dei traumi che possono coinvolgere i giovani calciatori. Certi di fare cosa gradita, cordiali saluti. Confrontare un osso di un adolescente con quello di una persona adulta è come paragonare un esserino in crescita, con tutte le sue incertezze, i suoi dubbi, la sua voglia di vivere, la sua necessità di essere seguito ed amato a un uomo che ha raggiunto la sua maturazione, magari ancora con incertezze e dubbi ma certamente con esperienze consolidate. L è fragile, deve essere protetto, seguito e rispettato perché è in un momento della vita in cui si sta formando, si sta consolidando. Dobbiamo quindi ascoltare quando il nostro giovane corpo ci manda dei segnali, in particolare quando lo sottoponiamo ad uno sforzo fisico che sollecita tutte le sue strutture, come avviene nel giovane calciatore. però conoscere come nasce e come cresce un osso perché solo con la conoscenza possiamo rispettarlo, comprenderlo, amarlo e accompagnarlo nella crescita. Dalla IV settimana della vita embrionale si formano le prime strutture vascolari che completano il loro sviluppo alla X settimana mentre il tessuto osseo inizia a formarsi solo dalla XIII settimana. gli or successivi sotto il controllo degli ormoni sessuali, gli estrogeni nelle femmine e gli androgeni nei maschi. liscia, compatta, molto dura e resistente, formata da una componente minerale composta di calcio, combinato con ossigeno, fosforo e idrogeno che formano una molecola cristallina chiamata idrossiapatite.

per cui i vecchi cristalli di idrossiapatite vengono degradati da parte di cellule chiamate osteoclasti e sostituiti da nuovi cristalli per azione di altre cellule, gli osteoblasti. Avviene così che un osso è distrutto e ricostruito completamente ogni 2 mesi. ticolare la parte centrale delle ossa lunghe, contiene un tessuto molle detto midollo osseo. Le ossa sono ricoperte da una membrana di tessuto connettivo detta periostio ad eccezione delle zone dove tendini muscolari, qui la superficie dell con altre ossa il periostio lascia il posto a uno strato di cartilagine protettiva e ad altre strutture (capsula sinoviale, dischi intervertebrali), che permet La diafisi è la parte centrale delle ossa lunghe mentre le due estremità sono dette epifisi. Tra diafisi ed epifisi è presente agine, detta cartilagine di accrescimento o metafisaria, che ospita cellule particolari, i condroblasti. Queste cellule sono in continua proliferazione e, disponendosi in file di cellule impilate parallele in misura minore della larghezza. Una volta assolta questa funzione i condroblasti si trasformano in condrociti (cellule inattive) e, dal lato rivolto verso il centro diafisiario, sono trasformati in osso calcificato. Mentre il fronte di ossificazione diafisario parte dal centro della diafisi e procede longitudinalmente verso le due epifisi, quello epifisario parte dall'interno dell'epifisi e procede radialmente verso le estremità, bloccandosi però in corrispondenza della cartilagine articolare e della cartilagine metafisaria, che è raggiunta solo dal fronte di ossificazione diafisario. L'epifisi quindi possiede un proprio nucleo osseo e una propria vascolarizzazione differenti da quelle della rispettiva diafisi. I due processi di accrescimento e ossificazione procedono con velocità uguale e come risultato si ha un aumento in lunghezza della diafisi. Al termine della pubertà, verso il 16-17 anni per le femmine e i 18-20 anni per i maschi, le cartilagini di accrescimento cessano di funzionare, vi è la definitiva saldatura e la crescita si arresta., nella gamba, distali della tibia e del perone sono le ultime ad essere saldate. femore tibia Radiografia delle ginocchia di un ragazzo di 11 anni in cui si evidenziano le cartilagini di accrescimento distali del femore e prossimali della tibia.

Traumi e prevenzione nel giovane calciatore In Europa più del 60% dei soggetti tra 6 e 15 anni svolge 6-20% di tutti gli adolescenti. Il giovane atleta in età evolutiva ha un apparato scheletrico in piena crescita e maturazione. Le lesioni muscolo-scheletriche nei soggetti dai 6 ai 17 anni sono molto diverse tra loro, oltre che, biomeccaniche, al diverso impegno agonistico e alla differente preparazione atletica. più elastico e più plastico, cede prima ma si frattura verde, esclusive dello scheletro in accrescimento. La patologia traumatica del giovane calciatore è causata, nella maggioranza dei casi, da uno squilibrio tra la forza muscolare e la resistenza ai carichi offerta da strutture meno elastiche, i tendini, le cartilagini, le articolazioni e i legamenti. Il muscolo infatti per le sue caratteristiche di elevata elasticità va incontro in modo più rapido agli adattamenti dovuti agli allenamenti, non altrettanto avviene per le altre strutture non muscolari. Le lesioni da sport variano dal modesto disturbo funzionale o alla lieve Possono verificarsi lesioni acute delle parti molli come distorsioni e lesioni muscolari, lesioni dello scheletro come fratture e lussazioni e lesioni della cartilagine che provocano distacchi epifisari che interessano la cartilagine di coniugazione epifisaria e distacchi apofisari nella zona dove si inseriscono i tendini muscolari, spesso a carico del bacino, del ginocchio, della gamba e del piede. Le lesioni croniche negli atleti adolescenti sono in aumento, a causa del maggior numero di adolescenti che praticano sport e per la tendenza a dedicarsi ad una specifica specialità, con conseguente rischio di lesioni ripetitiva di una forza a livelli submassimali (sovraccarico), che finiscono per superare la resistenza scheletrica. Si possono verificare tra i 10 e i 15 anni lesioni delle parti molli (pubalgie, che sono infiammazioni dei tendini al pube dei muscoli adduttori della coscia), dello scheletro (fratture da stress) e lesioni della cartilagine di accrescimento (osteocondrosi) che costituisce una sede di minore resistenza per le lesioni da sovraccarico. Le osteocondrosi sono un gruppo di patologie a carattere perlopiù benigno osteo-) e la cartilagine (condro di tipo degenerativonecrotico (-osi). Vi sono numerose forme di osteocondrosi, le più frequenti sono: Sindrome di Osgood-Schlatter: apofisi tibiale anteriore Sindrome di Kohler I: scafoide tarsale Sindrome di Kohler II-Frieberg: testa del II -III metatarsale Sindrome di Sever-Blanke-Haglund: apofisi posteriore del calcagno

Sindrome di Osgood-Schlatter (apofisi tibiale anteriore) Spesso colpisce una sola gamba ma può anche colpirle entrambe. La malattia compare tra gli 8 e i 14 anni e termina verso i 18-20 anni, quando si completa la calcificazione delle ossa. Questa sindrome è causata dalla tensione che provoca il tendine del muscolo quadricipite (il grosso muscolo che abbiamo anteriormente sulla coscia), nella sua inserzione distale sulla tuberosità tibiale anteriore, il tendine rotuleo. Questa tensione crea infiammazione e una frammentazione di questa cartilagine di accrescimento. Può anche generare uno sviluppo osseo alterato con la formazione di una sporgenza ossea di circa 2 cm di diametro, a volte visibile a ginocchio esteso tre dita traverse sotto il margine inferiore della rotula, dura e dolente alla palpazione. seguito anche dopo attività minori come il salire le scale. Questa sindrome -18 mesi, ma alcune volte i sintomi possono permanere anche per 2-3 La diagnosi permette di valutar escludere altre cause di dolore come le tendiniti. La terapia consiste in un periodo di riposo (3-4 mesi) da qualsiasi attività fisica che possa creare dolore e in una terapia antinfiammatoria. Se trascurato può causare dolore anche in età post-puberale, rendendo necessario un intervento chirurgico per rimuovere i frammenti ossei. Radiografia del ginocchio di un ragazzo di 12 anni in cui si evidenzia la lesione a carico della regi dove si inserisce il tendine del muscolo quadricipite, tendine rotuleo.

Sindrome di Kohler I (scafoide tarsale) La patologia, di solito monolaterale, si manifesta generalmente in bambini di età compresa fra i 3 gli 8 anni e compare con maggiore frequenza nel sesso maschile. Il morbo di Köhler può essere asintomatico; quando presenti, le manifestazioni cliniche sono il dolore, che talvolta può causare una leggera zoppia e una lieve tumefazione nella parte interna del piede. La radiografia mette in evidenza l'appiattimento dell scafoide che appare inoltre sclerotico e frammentato. consigliabile eseguire anche un controllo radiografico dell'altro piede. Il decorso della malattia è generalmente benigno; la guarigione completa avviene nel 12-18 mesi. Nei due o tre mesi in cui la sintomatologia dolorosa si acutizza viene consigliato di solito uno stivaletto gessato; terminata la fase di dolenzia potrebbe essere indicato l'uso di un plantare che, sollevando la volta longitudinale del piede, diminuisca il carico dallo scafoide. Radiografia del piede di un ragazzo di 8 anni in cui si evidenzia l

Sindrome di Kohler II-Frieberg (testa del II-III metatarsale) L'osteocondrosi dell'epifisi prossimale del metatarso si manifesta clinicamente con maggiore frequenza in età adulta, generalmente nel periodo compreso fra i 18 e i 30 anni di età, solitamente in soggetti di sesso femminile. La comparsa della malattia avviene di solito nel periodo della tarda infanzia o in quello dell'adolescenza, ma, sfortunatamente, i primi sintomi si avvertono solamente in età più avanzate. La radiografia della testa metatarsale rende evidenti la deformazione, lo slargamento, l'appiattimento, l'addensamento e la frammentazione di quest'ultima. Il dolore, spesso non troppo intenso, è localizzato in sede plantare, nella regione del metatarso interessato; solo in rari casi il dolore è intenso e si irradia a tutta la gamba; la sintomatologia dolorosa si acutizza quando il soggetto è in stazione eretta e se si calzano scarpe con i tacchi alti. Il processo riparativo necessita di un periodo che va dai 12 ai 24 mesi. La terapia consiste generalmente nell'uso di un plantare che riduca il carico cui è sottoposta la testa metatarsale. Nei casi particolarmente gravi, fortunatamente rari, può essere necessario il ricorso ad un intervento chirurgico. Radiografia del piede di un ragazzo di 12 anni in cui si evidenzia la della testa del metatarso.

Sindrome di Sever-Blanke-Haglund (apofisi posteriore del calcagno) ione posteriore del calcagno nel punto di i, dove una cartilagine di accrescimento. Compare tra i 10 e i 14 anni, il dolore è al calcagno irradiato in la fascia plantare, due strutture fibrose e resistenti che durante il passo e la corsa scaricano le loro forze su questa delicata zona di cartilagine. Il microtraumatismo genera dapprima una sofferenza vascolare e e i piedi troppo piatti o troppo cavi. La diagnosi La terapia consiste nel riposo per alcune settimane antinfiammatori e di eventuali tutori di scarico (plantari), che ripartiscono il carico sul calcagno. Radiografia del piede di un ragazzo di 11 anni in cui si evidenzia la lesione a carico della regione posteriore del calcagno, punto dove si inserisce il

I distacchi apofisari Le apofisi sono delle prominenze delle ossa e servono a grossa massa il distacco apofisario) nella sua a, in quanto il tendine a differenza del muscolo mal si adatta alla forte contrazione muscolare per la sua scarsa elasticità, questo avviene soprattutto in prossimità delle cartilagini di accrescimento. Come ricordato in precedenza dopo i 20 anni di età le cartilagini distaccato. I distacchi apofisari si presentano tra gli 11 e i 17 anni ed interessano soprattutto il bacino, e la gamba dove si inseriscono i tendini: 1. Spina iliaca anteriore-inferiore (SIAI), tipica lesione del calcio, per violenta contrazione del muscolo retto femorale. 2. Spina iliaca anteriore-superiore (SIAS), per brusca contrazione dei muscoli sartorio e tensore della fascia lata. 3. Tuberosità ischiatica (NATI), per brusca contrazione dei muscoli posteriori della coscia, capo lungo del bicipite femorale, parte mediale del semitendinoso e del semimembranoso. 4. Tuberosità tibiale anteriore, per brusca contrazione del muscolo quadricipite. Il dolore che compare è immediato e forte per cui diventa difficile anche camminare. I disturbi sono riferiti alla radice della coscia, posteriormente alla piega della natica se è la interessata la tuberosità ischiatica o sotto il ginocchio per la tuberosità tibiale. muscolo provocano spesso dolore. La diagnosi viene fatta con una radiografia: un frammento di osso irregolare o grande come un pisello è ben evidente e distanziato alcuni millimetri dal bacino. La terapia: riposo per 2-3 settimane e un cauto ritorno alla deambulazione e alla corsa sono in genere le misure sufficienti a risolvere il problema. Solo raramente, quando il frammento distaccato si è molto allontanato dalla sua sede e non può formare un vero callo osseo, si deve ricorrere alla chirurgia. Nei distacchi della tuberosità tibiale può essere a volte necessario SIAS SIAI 20 NATI

R adiograf fi ia del bacino che evi denzia un frammen to di osso distacca to dal margine del bacino, per una violenta contrazione del muscolo sartorio e del ten sore della fa ascia la ta: d istacco apofisario della spina iliaca anteriore-superiore (SIAS). Radiografia del bacino che evidenzia un piccolo frammento di osso distaccato dal margine del bacino, per una violenta contrazione del muscolo retto femorale: distacco apofisario della spina iliaca anteriore-inferiore (SIAI).

Cari genitori, siamo arrivati alla conclusione di questo libretto sperando di avervi dato qualche buona informazione che vi possa aiutare a non sottovalutare quando vostro figlio vi riferisce di avere male al piede, alla gamba, al bacino, ma nello stesso tempo speriamo di non avervi allarmato. preparazione. Può andare incontro a traumi da carichi di lavoro inadeguati, a volte vittima di allenatori impreparati o di genitori esageratamente esigenti. Insegnare ai nostri figli che la prevenzione la facciamo noi stessi e che i medici curano le malattie, ricordare a loro che è importante è in grado di sopportare e ascoltarlo quando ci dice che è stanco o ha dolore, ma soprattutto insegnare ai nostri figli che è importante seguire i consigli dei nostri qualificati allenatori, che sono a conoscenza delle criticità del nostro corpo in accrescimento, ci farà percorrere una strada in cui potremo gustare il piacere dello sport e della vita. Radiografia del bacino che evidenzia un frammento di osso distaccato dal margine del bacino, per una violenta contrazione dei muscoli che si inseriscono sulla tuberosità ischiatica: distacco del nucleo apofisario della tuberosità ischiatica (NATI). Il libretto è stato scritto dal Prof. Renato Facchini, Direttore della Clinica Ortopedica e dal Dott. Roberto Carlesi, Responsabile della Chirurgia Vascolare e Angiologia del Centro Traumatologico Ortopedico (CTO), di Milano.