Chi falsifica un testamento cosa rischia? Autore : Redazione Data: 02/11/2017 Pronuncia di indegnità a succedere e procedimento penale per il reato di falso a carico di chi crea un testamento falso. Un tuo familiare è deceduto da poco. L apertura della successione è, come sempre, un passaggio travagliato: non solo per le numerose pratiche burocratiche che essa comporta (in particolar modo col fisco), ma anche per le immancabili contestazioni che spesso sorgono tra eredi. Purtroppo il tuo caso non fa eccezione. Difatti, prima di
presentare la dichiarazione di successione all Agenzia delle Entrate, nel verificare quali sono le ultime volontà del defunto, viene rinvenuto un testamento che ti nomina erede per una quota importante di un immobile. Un altro parente, però, esibisce un diverso testamento, con una data successiva, che revoca il precedente e che contiene disposizioni a te sfavorevoli. Hai il sospetto però che si tratti di un testamento falso. Chi ha in mano il documento avrebbe imitato la grafia tremula del defunto peraltro già irriconoscibile a causa della malattia per ottenere di più di quanto gli sarebbe spettato. Ad osservare le singole lettere del testamento non hai alcun dubbio che si tratti di un falso bello e buono. Decidi cosi di tutelare le tue ragioni di erede e di denunciare il responsabile, eventualmente ricorrendo fino in tribunale. La prima cosa che ti chiedi è cosa rischia chi falsifica un testamento? È quello che spiegheremo nel seguente articolo. Quando si può falsificare un testamento Prima di spiegare che rischia chi falsifica un testamento possiamo evidenziare due diverse ipotesi in cui la falsificazione può avvenire: quando c è un precedente testamento e il falsificatore ne crea un altro, con data successiva al primo e con contenuto diverso. Se invece l atto falsificato dovesse avere una data anteriore a quello originale non avrebbe alcuna efficacia in quanto, tra due testamenti con date diverse, prevale sempre quello posteriore. Potrebbe però accadere anche che i due testamenti convivano insieme: si pensi al caso di chi, con un primo testamento dispone dei propri beni, e poi ne compila un secondo a integrazione del primo con cui regola la successione di ulteriori beni non indicati nel primo (magari perché acquistati successivamente). Se solo alcune disposizioni del nuovo testamento sono incompatibili con le disposizioni precedenti, la successione sarà regolata in parte dal precedente testamento e in parte dal successivo, quindi i due testamenti possono completarsi; quando non esiste alcun testamento perché il testatore non ne ha fatti e, invece, viene creato un testamento falso per far in modo di dare alla successione delle regole diverse rispetto a quelle (previste dal codice civile) che si applicherebbero in assenza di testamento. Altra importante precisazione: è possibile che, nonostante il defunto abbia redatto un testamento pubblico, ossia presso il notaio, ci sia un successivo testamento olografo (quello cioè fatto in casa ) a revocare o a modificare il precedente. È infatti possibile
revocare un testamento pubblico con un testamento olografo e viceversa. Si può denunciare chi falsifica un testamento? Il primo punto da affrontare è se falsificare un testamento è reato o solo un illecito civile. Il dubbio è venuto a più di una persona visto che l anno scorso è intervenuta la depenalizzazione di circa 40 reati [1] e, tra questi, c è anche il reato di falso in scrittura privata (tale è il testamento) [2]. Senonché la Cassazione, con una recente sentenza [3], ha chiarito che chi falsifica un testamento commette reato anche oggi: ciò per via del fatto che l abrogazione della norma penale riguarda solo il generale reato di «falso», mentre la falsificazione del testamento è un reato a parte, previsto cioè da una norma speciale [4] che non è stata invece cancellata o depenalizzata. Dunque, chi falsifica un testamento, imitando ad esempio la firma del testatore, può essere querelato ai carabinieri o alla polizia o con atto depositato presso la Procura della Repubblica. Come riconoscere un testamento falso? Sotto un profilo civile, la falsificazione del testamento comporta due conseguenze: la prima è, ovviamente, l inefficacia del testamento taroccato; la seconda è l indegnità del falsificatore il quale, se erede, perde la propria quota di eredità anche in base al testamento effettivo. Ma prima di comprendere quali solo le conseguenze del testamento falso, bisognerà capire che si tratta di un tarocco. Come? Secondo la Cassazione è chi contesta l autenticità del testamento che deve dimostrare ciò che afferma. Non è invece il contrario, ossia chi tira fuori un successivo testamento a dover provare che questo è vero. I giudici hanno chiarito che per contestare la provenienza del testamento dal defunto non basta disconoscerlo, ma è necessario agire in giudizio e dimostrare che la scrittura della scheda è avvenuta con una grafia che non è quella del testatore. Chi contesta l autenticità di un testamento olografo (quello cioè scritto di proprio pugno dal defunto e non consegnato al notaio) deve agire con una apposita causa detta «domanda di accertamento negativo della provenienza della scrittura»; in tale giudizio egli deve provare che il testamento non è stato redatto dal presunto testatore. Non è sufficiente, dunque, disconoscere il testamento o proporre querela di falso. Bisogna, invece, agire in giudizio e, con il raffronto con altri documenti, dimostrare che la scrittura non è quella del soggetto defunto. Questo concetto è stato ormai chiarito dalle Sezioni Unite della Cassazione [5]: spetta a chi contesta il
testamento dimostrare che esso è falso, ossia che non è stato scritto dal defunto; non è quindi onere della controparte provare invece l autenticità del documento. Leggi sul punto: Testamento olografo: come contestarne l autenticità. Che rischia chi crea un testamento falso? Veniamo infine a cosa rischia chi crea un testamento falso e lo spaccia per vero. Oltre (come detto sopra) a una querela per falso e a un procedimento penale, con la dichiarazione di falsità del testamento e la dimostrazione di chi sia l artefice del testamento scatta anche la dichiarazione di indegnità a suo carico. Secondo quanto disposto dal codice civile [6], è escluso dalla successione come indegno chi ha soppresso, celato, o alterato il testamento dal quale la successione sarebbe stata regolata. L'indegnità a succedere è una sanzione civilistica (che si aggiunge a quella penale) che colpisce l'erede che si sia reso colpevole di una serie di condotte gravi tra cui appunto la falsificazione del testamento. Questa sanzione non è automatica. Innanzitutto è necessario che il testamento in discussione venga dichiarato falso; poi è necessario identificare l autore della falsità; in ultimo gli eredi lesi dal testamento non originale devono rivolgersi al tribunale competente per far dichiarare l'indegnità del colpevole. La sentenza obbligherà l'indegno a restituire tutto ciò ha percepito dall'apertura della successione. Secondo la Cassazione chi ha usato coscientemente un testamento falso può sottrarsi alla pronuncia di indegnità solo se «dimostra di non aver inteso recare offesa alla volontà del defunto» [7]. In altre parole è necessario provare sia che quanto disposto nel testamento falso corrispondeva alla volontà del defunto, sia che quest ultimo aveva acconsentito alla compilazione della scheda da parte di lui, nell'eventualità che egli non fosse riuscito a farlo, ovvero che aveva la ferma intenzione di provvedervi. Una prova di questo tipo non è certamente facile. Note: [1] D.lgs. n. 7/2016.
Powered by TCPDF (www.tcpdf.org) [2] Art. 485 cod. pen. [3] Cass. sent. n. 25948/17 del 24.05.2017. [4] Art. 491 cod. pen. [5] Cass. S.U. sent. n. 12307/2015. [6] Art. 463 cod. civ. [7] Cass. sent. n. 24752/2015. Autore immagine: 123rf com