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Transcript:

IL COMMERCIO ESTERO AGROALIMENTARE (febbraio 2019) Nel periodo gennaio-febbraio 2019, il deficit della bilancia commerciale agroalimentare italiana è stato pari a 518 milioni di euro. Il disavanzo commerciale, rispetto ai poco più degli 800 milioni di euro fatti registrare lo scorso anno, si è ridotto del 38%. Su base tendenziale, le esportazioni agroalimentari Made in Italy (6.7 miliardi di euro) sono cresciute di 6.6 punti percentuali, principalmente trainate dalla crescita dell export di bevande e alimenti che hanno registrato una variazione tendenziale positiva pari al +7.8%. L export agricolo è, invece, cresciuto solo dell 1%. Dall altro lato le importazioni (7.2 miliardi) si è verificata una variazione positiva pari all 1.3%. Il grado di copertura commerciale (rapporto percentuale tra export ed import) si è posizionato al 93% con un incremento di cinque punti percentuali rispetto allo stesso periodo di rilevazione della scorsa annata quando era stato pari all 88%. Di pari passo è aumentato anche il volume commerciale (somma di export ed import): da 13.4 miliardi del 2018 a 13.9 miliardi del 2019 (gennaio-febbraio). Bilancia agroalimentare italiana (gennaio-febbraio 2019, milioni di euro) Fonte: Ufficio Studi CIA-Agricoltori Italiani su dati Istat Per quanto attiene i principali mercati di approvvigionamento italiani per l industria agroalimentare, il 70% delle forniture nazionali è arrivato dai paesi dell Unione europea. La 1 2018 2019 Var.% Importazioni (I) 7.140 7.235 di cui agricoltura 2.358 2.479 1,3% 5,2% di cui alimentare 4.782 4.756-0,5% Esportazioni (E) 6.304 6.717 6,6% di cui agricoltura 1.158 1.170 di cui alimentare 5.146 5.547 7,8% Saldo (E-I) -836-518 -38,0% Volume commerciale (E+I) 13.444 13.952 Grado copertura commerciale (E/I) (%) 88% 93% 1,0%

Francia ha continuato a detenere il primato con 0.9 miliardi di euro di agroalimentare spedito verso la nostra penisola con una quota di mercato pari al 13%. Se si guarda il solo dato mensile di febbraio e lo si confronta con lo stesso mese dell anno precedente si può notare come le importazioni abbiano avuto una variazione negativa (in media del -3.4% ) rispetto alle esportazioni che hanno, invece, fatto registrare una variazione positiva sia per i beni agricoli (+3.4%) che per quelli alimentari (+4.7%). Sul secondo gradino del podio troviamo la Germania che ha assorbito il 12% delle importazioni agroalimentari italiane. Nel bimestre gennaio-febbraio 2019, l import alimentare tedesco ha subito una variazione tendenziale negativa pari al -5.7% mentre quello agricolo è aumentato dell 11.7%, sebbene le importazioni agricole in valore assoluto abbiano avuto un peso estremamente inferiore rispetto a quelle alimentari. Il terzo mercato di approvvigionamento europeo è risultato essere quello spagnolo. La penisola iberica, infatti, ha inviato in Italia 0.8 miliardi di euro di beni agroalimentari con una quota di mercato pari all 11% del totale. Se si guarda al di fuori del mercato del vecchio continente, i paesi del sud-est asiatico detengono il valore più alto di beni importati (0.4 miliardi di euro). Provenienza delle importazioni agroalimentari italiane (gennaio-febbraio 2019, mrd di euro) MERCATO 2019 % 2019/2018 (VAR %) AGRICOLTURA ALIMENTARE TOTALE 7,2 100% 5,2-0,5 PAESI UE 5,1 70% 7,8-1,4 Germania 0,9 12% 11,6-5,7 Francia 0,9 13% 1,1-1,0 Spagna 0,8 11% 14,3 8,2 PAESI MERCOSUR 0,3 4% -6,0 4,6 SUD-EST ASIATICO 0,4 5% -4,1 7,3 PAESI EUROPEI NON UE 0,3 5% -13,1 12,0 USA 0,3 4% 62,6 13,6 ALTRI 0,9 12% Cina 0,2 2% 21,8 20,0 Da segnalare è, inoltre, la considerevole crescita delle importazioni agricole statunitensi che hanno fatto registrare un tasso di crescita tendenziale del 62.6% (+13.6% le importazioni alimentari). Per quanto riguarda le importazioni alimentari la performance migliore è stata quella della Cina con una variazione positiva del 20%, anche se il valore in 2

termini assoluti ha continuato ad essere esiguo (0.2 miliardi di euro). Negli istogrammi sottostanti è possibile avere una breve panoramica dei principali beni agroalimentari importati da Stati Uniti e Cina a gennaio 2019. Principali prodotti agroalimentari importati dagli USA (valori; gennaio 2019) 91.2 mln/euro 36.7 mln/euro 7.6 mln/euro 7.4 mln/euro 7.3 mln/euro Cereali, legumi da granella e semi oleosi Altri alberi da frutta, frutti di bosco e in guscio Olio raffinato o grezzo o frutti oleosi Carne lavorata e prodotti a base di carne Animali vivi e prodotti di origine animale Principali prodotti alimentari importati dalla Cina (valori; gennaio 2019) 16.3 mln/ 13.7 mln/ 5.98 mln/ 5.2 mln/ Ortofrutta trasformata Pesce, crostacei e molluschi lavorati e conservati Altri prodotti alimentari Carne lavorata e prodotti a base di carne Il principale mercato di sbocco italiano è stato ancora una volta quello europeo. L Unione europea ha ricevuto, infatti, il 65% delle esportazioni agroalimentari italiane con un valore di 4.4 miliardi di euro nel bimestre gennaio-febbraio 2019. Tra i mercati UE la Germania è stata il principale paese di destinazione del Made in Italy con 1.2 miliardi di euro tra cibi e bevande (17% del totale). Al secondo posto troviamo la Francia che ha coperto una quota di mercato pari all 11% ed un valore di 0.7 miliardi di euro. Al terzo posto, invece, stabile 3

nel tempo vi è il mercato statunitense che da solo ha assorbito il 10% delle esportazioni agroalimentari italiane e che continua ad essere il primo mercato di sbocco italiano al di fuori della zona UE. Il Regno Unito è stato, come di consueto, il terzo mercato europeo e il quarto in termini generali con una quota pari all 8% del totale dell export agroalimentare ed un valore di 0.6 miliardi di euro. Alla luce dei nuovi accordi commerciali sottoscritti da Giappone e Unione europea, è stato interessante analizzare l andamento delle esportazioni italiane verso il mercato nipponico tra gennaio e febbraio 2019. Se si guarda, infatti, il solo dato di febbraio 2019 e lo si confronta con lo stesso periodo di rilevazione del 2018 è stata evidenziata una crescita dell export alimentare pari al +37% e di quello agricolo del +29.6%. Su base bimestrale il dato è stato meno marcato (-1.1% per l agricoltura e +3.3% per l alimentare). In vista dell entrata in vigore del trattato a inizio febbraio, senz altro la performance di gennaio 2019 ha spinto al ribasso la variazione tendenziale dell intero periodo. Provenienza delle esportazioni agroalimentari italiane (gennaio-febbraio 2019 mrd di euro) MERCATO 2019 % 2019/2018 (VAR %) AGRICOLTURA ALIMENTARE TOTALE 6,7 100% 1,0 7,8 UE 4,4 65% -1,6 7,7 Germania 1,2 17% -7,9 11,9 Francia 0,7 11% 0,4 3,3 Regno Unito 0,6 8% 1,0 19,6 USA 0,7 10% 20,5 13,0 ALTRI 1,6 24% Svizzera 0,3 4% -0,7 5,1 Giappone 0,2 3% -1,1 3,3 Sempre nel contesto dei mercati di destinazione dell agroalimentare italiano è stata riscontrata una dinamica espansiva per Stati Uniti e Regno Unito, i quali hanno fatto registrare tassi di crescita rilevanti nel primo bimestre del nuovo anno. Verso la Gran Bretagna è stato spedito il 19.6% in più di beni alimentari rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Negli Stati Uniti, il tasso di crescita dell export agricolo è stato pari al 20.5% mentre quello dell alimentare è stato del 13%. Questi due mercati storici hanno, dunque, trainato le esportazioni agroalimentari totali che sono cresciute del +6.6%. Tale dinamica è riconducibile da un lato alle minacce di reintroduzione di dazi da parte di 4

Trump e dall altro alla situazione di incertezza generata da una Brexit in pieno stallo durante i primi due mesi dell anno. Nel grafico che segue è possibile avere un immagine esaustiva dei tassi di crescita medi nei principali mercati di sbocco nazionali. Variazione media annua dell export agroalimentare italiano (gennaio-febbraio 2019/gennaiofebbraio 2018) 16,8% 10,3% +2,0% 1,9% GERMANIA FRANCIA USA UK Inoltre, per una lettura più completa dei dati negli istogrammi sottostanti sono stati individuati i principali prodotti che sono stati spediti in USA e UK a gennaio 2019. Principali prodotti esportati in USA (valori; gennaio 2019) 109.6 mln/ 39.2 mln/ 34.9 mln/ 31.7 mln/ 23.9 mln/ 22.2 mln/ Vini e spumanti Altri prodotti alimentari Olio di oliva Prodotti da forno e farinacei Latte e latticini Bibite analcoliche, acque minerali e altre acque in bottiglia 5

Principali prodotti esportati in UK (valori; gennaio 2019) Carne lavorata 15 mln/ Lattiero-caseari 24.5 mln/ Prodotti da forno e farinacei 28.4 mln/ Altri prodotti alimentari 44.3 mln/ Ortofrutta trasformata 44.5 mln/ Vini e spumanti 51.2 mln/ 6