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Istituto Comprensivo 2 C.D. DE GASPERI SM STEFANO DA PUTIGNANO Via A. De Gasperi, 9 Tel /Fax 0804911516 70017 PUTIGNANO (BA) codice scuola BAIC859007 C. F.: 91108330720 e mail: BAIC859007@istruzione.it Prot. n. 0021/A43 Lì, Putignano, 07/01/2016 AL COLLEGIO DEI DOCENTI AL CONSIGLIO DI ISTITUTO A TUTTO IL PERSONALE SCOLASTICO AL SITO WEB OGGETTO: ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LE ATTIVITÀ DELLA SCUOLA E LE SCELTE DI AMMINISTRAZIONE E DI GESTIONE. IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTA la Legge 13 luglio 2015, n. 107 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti, in particolare il comma 14, punto 4; VISTO l art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59; VISTO VISTE il D.P.R. 275/1999 Regolamento in materia di autonomia delle Istituzioni scolastiche, ed in particolare gli artt. 3, come modificato dalla legge n. 107/2015, 4 e 5, comma 1; le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione ( D.M. 254 del 16 novembre 2012), VISTO il comma 7 della Legge 13 luglio 2015 n. 107, che descrive gli obiettivi formativi individuati come prioritari, le cui aree di intervento sono state ricondotte, a titolo esemplificativo, ai campi suggeriti dalla Nota del MIUR n. 30549 del 21/9/2015; VISTO il Decreto Ministeriale 22 Agosto 2007, n. 139; ACCERTATA la popolazione scolastica consistente in un totale di 1287 alunni, suddivisi in 138 di scuola dell infanzia, 723 di scuola primaria, 426 di scuola secondaria di I grado; TENUTO CONTO delle esigenze e della programmazione delle iniziative educative e culturali presentate dagli Enti Locali e dai Servizi socio-sanitari del territorio;

TENUTO CONTO delle proposte e delle iniziative promosse dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio; CONSIDERATO il Piano dell Offerta formativa dell a.s. 2015/2016; TENUTO CONTO delle sollecitazioni e delle proposte formulate dalle famiglie sia in occasione degli incontri informali e formali (ricevimenti scuola famiglia, riunioni organi collegiali), sia attraverso gli esiti della valutazione annuale della qualità percepita promossa dalla scuola; ASCOLTATO il Consiglio di istituto nella seduta del 10/12/2015; ASCOLTATO il Collegio dei docenti nella seduta del 11/12/2015; CONSIDERATE le criticità rilevate nei consigli di classe e i risultati di apprendimento registrati nelle classi; visti i risultati dell attività di monitoraggio realizzata dal nostro istituto negli anni scolastici scorsi e della quale si è dato conto in sede collegiale; SENTITA l Assemblea ATA e il DSGA, relativamente alle scelte di gestione e di amministrazione; VISTI gli esiti del Rapporto di Autovalutazione e considerate le priorità e i traguardi ivi individuati di cui allega elenco; VISTI i risultati delle rilevazioni nazionali degli apprendimenti dell Istituto, in rapporto alla media nazionale e regionale; CONSIDERATA la struttura dell istituto, articolato in n. 4 sedi scolastiche, n. 1 di scuola dell infanzia, n. 2 di scuola primaria di cui la De Gasperi sede degli uffici di presidenza e segreteria, n. 1 di scuola secondaria di I grado; RICHIAMATO l art. 1, commi da 1 a 4, della Legge 107/2015; CONSIDERATE le Priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/15, 2015/16 e 2016/17 (Direttiva n. 11/2014); CONSIDERATI i compiti affidati al dirigente scolastico dall art. 25 D.lgs. 165/2001 e dalla legge n. 107/2015, ed in particolare dai c.78 e segg. FATTA SALVA la libertà di insegnamento dei singoli docenti e nel rispetto delle competenze degli OO.CC.; RICHIAMATA la direttiva sui servizi generali e amministrativi impartita al Dsga sig. Giovanni Leogrande con Nota N. 5675 del 04/09/2015; EMANA

Il seguente atto di indirizzo per le attività della scuola e per le scelte di gestione e amministrazione in vista della pianificazione dell Offerta Formativa Triennale e dei processi educativi e didattici. INDIRIZZI PER LA PIANIFICAZIONE COLLEGIALE DELL OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE Principi generali Il piano dell Offerta formative triennale sarà orientato all innalzamento dei livelli di istruzione e della competenze degli studenti, nel rispetto dei tempi e degli stili di apprendimento. L azione dell istituzione scolastica è espressione dell autonomia della comunità professionale e territoriale, caratterizzata da apertura al territorio e dalla valorizzazione del contributo di tutte le componenti della comunità scolastica, orientata all inclusione e alla valorizzazione delle differenze. Il metodo di lavoro sarà improntato ai principi di collaborazione e partecipazione, nel rispetto della libertà di insegnamento e delle competenze degli organi collegiali e delle istanze degli alunni e delle loro famiglie. Si ritiene importante la chiara definizione delle priorità condivise all interno della comunità scolastica e la definizione di momenti comunicativi atti a renderle note anche all esterno, coinvolgendo nel progetto formativo le famiglie e il territorio. La progettazione del Piano dell Offerta Formativa Triennale dovrà tenere in conto i seguenti elementi: a) le esigenze e la programmazione delle iniziative educative e culturali presentate dagli Enti Locali e dai Servizio socio-sanitari, nonché le proposte e le iniziative promosse dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio; b) le sollecitazioni e le proposte formulate dalle famiglie e dagli utenti in occasione degli incontri informali e formali (ricevimenti scuola famiglia, riunioni organi collegiali); c) gli esiti dell autovalutazione di Istituto e, nello specifico, delle criticità indicate nel Rapporto di AutoValutazione (RAV) relativamente ai risultati scolastici, alle competenze chiave e di cittadinanza e delle piste di miglioramento individuate (miglioramento delle azioni di monitoraggio e valutazione, promozione dell inclusione e del pieno sviluppo della persona di tutti gli alunni; miglioramento nell acquisizione delle competenze europee e nel coinvolgimento delle famiglie)) che saranno sviluppate nel Piano di Miglioramento, parte integrante del Piano Triennale dell Offerta Formativa; d) i risultati delle rilevazioni nazionali degli apprendimenti restituiti in termini di misurazione dei livelli della scuola e delle classi in rapporto alla media nazionale e regionale e, limitatamente ai dati di scuola, a parità di indice di background socio-economico e familiare; e) la coerenza con i traguardi di apprendimento e di competenze attesi e fissati dalle Indicazioni Nazionali;

f) la necessità di favorire lo sviluppo di competenze di cittadinanza, in particolare il sostegno all assunzione di responsabilità e all auto determinazione; g) le migliori esperienze e pratiche educative realizzate e validate negli anni scolastici precedenti nell Istituto: per esempio laboratori prassico-manuali, lavorazione della cartapesta, realizzazione di costumi e coreografie, partecipazione alle sfilate di Carnevale; attività ludico sportive, interscambi culturali con Paesi europei ed extraeuropei, ; h) la necessità di finalizzare le scelte educative, curricolari, extracurricolari e organizzative al contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione, al potenziamento dell inclusione scolastica e del diritto al successo formativo di tutti gli alunni; i) la necessità di garantire l inclusione degli studenti con disabilità nel gruppo dei pari e per gli studenti stranieri da poco in Italia, il potenziamento degli studenti con particolari attitudini disciplinari; si ritiene importante prevedere progettazioni che favoriscano alleanze tra docenti curricolari, di sostegno, tutor, famiglie, enti locali, associazioni; j) la necessità di prevedere strategie e attività per l individuazione dei talenti, per il potenziamento delle eccellenze e la valorizzazione del merito; k) la costruzione di ambienti di apprendimento che consentano riflessione e capacità critica, partecipazione e cooperazione, creatività (ecc.) e in particolare: - la diffusione di metodologie didattiche attive (apprendimento per problem solving, ricerca, esplorazione e scoperta), individualizzate e personalizzate che valorizzino stili e modalità affettive e cognitive individuali e favoriscano lo sviluppo delle competenze; - la promozione di situazioni di apprendimento collaborativo (aiuto reciproco, apprendimento cooperativo e fra pari, lavoro in gruppo, realizzazione di progetti e ricerche come attività ordinaria della classe) e approcci meta cognitivi (modi di apprendere individuali, autovalutazione e miglioramento, consapevolezza, autonomia di studio); - l attenzione allo sviluppo di un clima di apprendimento positivo anche mediante la trasmissione di regole di comportamento condivise, con l adozione di specifiche strategie per la promozione delle competenze sociali e civiche (a solo titolo di es. assegnazione di ruoli e responsabilità, attività di cura di spazi comuni, sviluppo del senso di legalità e di un etica della responsabilità, attività improntate alla collaborazione e allo spirito di gruppo, ecc.) l) la necessità di raccordare le attività di ampliamento dell offerta formativa con il curricolo di istituto, e di individuare con chiarezza obiettivi, abilità/competenze; m) la necessità di progettare segmenti di curricolo in continuità con i docenti dei tre ordini di scuola, infanzia, primaria e secondaria);

n) l opportunità di attivare scambi culturali con i Paesi europei ed extraeuropei e di promuovere la mobilità transnazionale degli studenti (attualmente in atto progetto Malta e di interscambio culturale con l Australia); o) la previsione di attività di monitoraggio e di momenti di riflessione sullo sviluppo delle attività previste, per introdurre piste di miglioramento; p) la necessità di articolare il Collegio in strutture di riferimento (es. dipartimenti e commissioni di lavoro) per la progettazione didattica e di realizzare programmazioni periodiche comuni per ambiti disciplinari e/o classi parallele da parte di tutti i docenti. Contenuti Il Piano Triennale dell Offerta formativa deve contenere: il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell organico dell autonomia, sulla base del monte orario degli insegnamenti e del numero degli alunni con disabilità. L efficace programmazione della quota di autonomia del curricolo e lo sviluppo di spazio di flessibilità sono da considerarsi criteri qualitativi rilevanti nella definizione del fabbisogno di organico. Il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell offerta formativa il Collegio individuerà obiettivi prioritari tra quelli indicati dal comma 7, definendo i campi di potenziamento (come da CM n. 0030549 del 21/09/2015), in relazione alle azioni di miglioramento da porre in atto a seguito dell individuazione delle criticità come emerse nel RAV e delle priorità e traguardi individuati e dei progetti attivati o da attivare. Nel fabbisogno dovrà essere compreso l esonero del collaboratore del dirigente, già individuato dal dirigente scrivente nell anno in corso con decreto n. 6150 del 22/09/2015; Il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo e ausiliario. A tal proposito, sentito il DSGA, si forniscono i seguenti indirizzi: considerata la struttura dell istituto comprensivo, articolata in 4 sedi e 3 ordini di scuola, si riterrebbe necessario, per garantire un regolare funzionamento dei diversi ordini di scuola e nel rispetto dei parametri minimi di sicurezza, la presenza di collaboratori scolastici sudditi nei plessi nel modo seguente: Scuola infanzia n. 6 unità da utilizzare su due turni (3 turno antimeridiano, 3 turno pomeridiano); scuola primaria De Gasperi n. 6 unità per le attività ordinarie antimeridiane e per la pulizia dei locali; scuola primaria Di Mizio n. 5 unità da utilizzare per le sole attività di vigilanza (per le pulizie attualmente se ne occupano i lavoratori ex LSU per n. 3 unità); scuola secondaria di I grado n. 8 unità per le attività antimeridiane e in, aggiunta, 4 unità per le attività pomeridiane; per quanto concerne gli uffici di segreteria 9 e/o 10 unità (2 area alunni, 1 e/o 2 area protocollo, 3 area personale, 3 area amministrativo-contabile) Il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali. A tal proposito, in relazione alle priorità del RAV, alle segnalazioni dei consigli di classe, del Collegio dei docenti, dei referenti

laboratori e sussidi multimediali, si ritiene prioritario fornire in tutto l Istituto Comprensivo una rete internet Wi-Fi efficiente, un magazzino ricambi per le attrezzature elettroniche, tablet per studenti e docenti (dotazione finalizzata alla didattica digitalizzata), potenziamento della rete telefonica interna, macchine fotocopiatrici, creazione di aule dedicate per disciplina.il bisogno di infrastrutture ritenute prioritarie dovrà comunque essere coerente con gli obiettivi che il Collegio vorrà individuare nella redazione del Piano triennale. Il Piano dell offerta formativa triennale, per gli aspetti di progettazione didattica e formativa, deve contenere inoltre: Il Piano di miglioramento dell istituzione scolastica, che costituisce uno dei punti di riferimento centrali per la progettazione dell attività della nostra istituzione scolastica (art. 3 c.3 Dpr 275/99 come modificato dal c. 14 legge 107/2015); le modalità di attuazione dei principi di pari opportunità, promuovendo ad ogni livello il rispetto della persona e delle differenze senza alcuna discriminazione (art. 1 c. 16 legge 107/2015 e CM. n. 1972 del 15/09/2015); azioni volte allo sviluppo di competenze digitali e alla costruzione di ambienti di apprendimento inclusivi (c.56 legge 107/2015) che, in attesa che sia definito il Piano triennale sulla scuola digitale, si ritengono comunque rilevanti per la progettazione delle azioni formative; attività inerenti percorsi di orientamento comprese nelle attività funzionali all insegnamento non aggiuntive e riguardanti l intero corpo docente (Dl 104/2013 art. 8 legge di conversione 8 novembre 2013, n. 128) ed anche previste in eventuali specifici progetti di orientamento (percorsi di orientamento per la comprensione di sé e delle proprie inclinazioni, finalizzati alla scelta del percorso scolastico successivo, ) Le attività e i progetti di orientamento scolastico saranno sviluppati con modalità idonee a sostenere anche le eventuali difficoltà e problematiche proprie degli studenti di origine straniera (art. 1 c. 32 Legge 107/2015). Tali problematiche dovranno essere adeguatamente affrontate; Eventuali attività extrascolastiche in collaborazione con il territorio, attività che dovranno essere caratterizzate da coerenza e continuità con l azione formativa svolta durante le ore curricolari. Formazione del personale Il Collegio dovrà definire aree per la formazione professionale che siano coerenti con i bisogni emersi e che rispondano ad esigenze di miglioramento dei risultati dell Istituzione scolastica in termini di esiti di apprendimento e di sviluppo delle competenze di cittadinanza e in coerenza con le priorità e i traguardi individuati nel Rapporto di Autovalutazione. Dovrà essere individuata la ricaduta attesa delle attività di formazione nell attività ordinaria della scuola. Potranno essere previste attività di condivisione di buone pratiche e gruppi di lavoro per la produzione di materiali/strumenti, utili per la comunità professionale.

Per quanto riguarda la formazione del personale amministrativo e ausiliario si ritiene fondamentale tenere conto di quanto emerso nell assemblea del personale ATA. Monitoraggio e valutazione Le azioni di monitoraggio sulla realizzazione delle attività previste nel Piano dell Offerta formativa sono ritenute essenziali per adeguare la progettazione e per introdurre eventuali interventi correttivi. La valutazione degli alunni, che deve essere trasparente e tempestiva (D.lgs. 122/09, art. 1), ha valore sia formativo che amministrativo ed è uno strumento essenziale di articolazione delle azioni didattiche e di supporto all orientamento personale dell allievo. Si indicano i seguenti indirizzi orientativi per l attività di progettazione della valutazione degli alunni: definizione di criteri comuni di valutazione per ambiti/discipline; costruzione di prove comuni per classi parallele e definizione di criteri comuni di correzione; inserimento accanto alle prove tradizionali, di strumenti diversificati per la valutazione degli studenti, coerenti con la certificazione di competenza e atti alla rilevazione anche di condotte cognitive ed affettivo-motivazionali (a solo titolo di es. rubriche di valutazione, diari di bordo, rubriche di valutazione per compiti autentici, portfoli, ecc. ); progettazione di interventi didattici specifici in esito alla valutazione degli studenti così da costruire una forte relazione tra le attività di programmazione e quelle di valutazione degli studenti. I risultati della valutazione degli studenti saranno utilizzati in modo sistematico per ri-orientare la programmazione e progettare interventi didattici mirati. INDIRIZZI PER LA GESTIONE E L AMMINISTRAZIONE L attività di gestione e di amministrazione sarà improntata ai principi di semplificazione, trasparenza e buon andamento e ai criteri di efficienza, efficacia e di economicità. In particolare si tenga conto delle direttive di massima indirizzate al DSGA in data 04/09/2015, prot. n. 5675, garantendo in particolare: la tutela della privacy delle persone e degli altri soggetti; l accoglienza, l ascolto attivo e l orientamento dell utenza; la chiarezza e la precisione nell informazione; il potenziamento dell informatizzazione dei servizi, anche al fine di abbreviare i tempi di lavorazione e ridurre, di conseguenza, i tempi di attesa dell utenza; la funzionale organizzazione del lavoro di tutte le unità di personale ATA; la valorizzazione della professionalità di tutto il personale; il costante monitoraggio dei procedimenti amministrativi. F.to IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Maria Anna Buttiglione