DIREZIONE DIDATTICA STATALE 1 Circolo San Giovanni Bosco Via Petrarca, Triggiano (Ba) Tel Fax

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1 DIREZIONE DIDATTICA STATALE 1 Circolo San Giovanni Bosco Via Petrarca, Triggiano (Ba) Tel Fax Cod. Mecc.: BAEE17700Q Sitoweb: .BAEE17700Q@PEC.ISTRUZIONE.IT Prot. 2498/B18 del Al personale docente e ATA All Albo/Sito WEB e p.c. al Consiglio di Circolo ATTO di INDIRIZZO del DIRIGENTE SCOLASTICO per la PREDISPOSIZIONE del PIANO TRIENNALE dell'offerta FORMATIVA (Art. 1, comma 14, Legge n.107 del IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTA la Legge 13 luglio 2015, n 107 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti, in particolare il comma 14, punto 4; VISTO l art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59; VISTO il D.P.R. 275/1999 Regolamento in materia di autonomia delle Istituzioni scolastiche, ed in particolare gli artt. 3, come modificato dalla legge n. 107/2015, 4 e 5, comma 1; VISTE le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione (D.M. 254 del 16 novembre 2012), CONSIDERATE le risultanze del confronto con gli organi collegiali, con tutto il personale interno alla scuola e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio; SENTITO il Consiglio di Circolo nella seduta del 10 Novembre 2015 e il Collegio dei docenti nella seduta del 17 Novembre 2015; SENTITA l Assemblea ATA e il DSGA, relativamente alle scelte di gestione e di amministrazione; VISTI i risultati delle rilevazioni nazionale degli apprendimenti restituiti in termini di misurazione dei livelli della scuola e delle classi in rapporto alla media nazionale e regionale e, limitatamente ai dati di scuola, a parità di indice di background socio-economico e familiare; RICHIAMATO l art. 1, commi da 1 a 4, della Legge n. 107/2015; VISTA la Nota MIUR n dell 11/12/2015 Orientamenti per l elaborazione del Piano triennale dell Offerta Formativa ; CONSIDERATE le Priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/15, 2015/16 e 2016/17 (Direttiva n. 11/2014); 1

2 CONSIDERATI i compiti affidati al dirigente scolastico dall art. 25 D.lgs. 165/2001 e dalla legge n. 107/2015, ed in particolare dai c.78 e segg.; RICHIAMATE le norme a tutela della libertà di insegnamento dei docenti e quelle relative alle competenze degli OO.CC.; RICHIAMATE le scelte di amministrazione, di gestione ed organizzazione del lavoro del personale ATA indicate nel Piano delle attività predisposto dal Direttore SS.GG.AA. PREMESSO CHE Alla luce dei commi art. 1 Legge107/2015, il Piano dell Offerta Formativa previsto dai nuovi ordinamenti dovrà includere ed esplicitare: a) l offerta formativa curricolare ed extracurricolare; b) i regolamenti; c) gli obiettivi prioritari e il fabbisogno dei posti comuni, di sostegno e di potenziamento dell offerta formativa (comma 7); d) le azioni per sviluppare le competenze digitali degli alunni e del personale attraverso il Piano Nazionale per la Scuola Digitale; e) le priorità del RAV e il Piano di Miglioramento; f) il fabbisogno di organico di personale ATA (comma 14); g) il fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzature materiali; FORMULA AL COLLEGIO DOCENTI il seguente atto di indirizzo per l elaborazione del Piano dell Offerta Formativa per il triennio 2016/17, 2017/18 e 2018/19 PRINCIPI GENERALI PER L ELABORAZIONE DEL P.O.F. Il piano triennale dell Offerta formativa sarà orientato all innalzamento dei livelli di istruzione e delle competenze degli studenti, nel rispetto dei tempi e degli stili di apprendimento. L azione dell istituzione scolastica è espressione dell autonomia della comunità professionale e territoriale, valorizza il contributo di tutte le componenti della comunità scolastica, è orientata all inclusione e alla valorizzazione delle differenze. Il metodo di lavoro sarà improntato alla collaborazione e alla partecipazione, nel rispetto della libertà di insegnamento e delle competenze degli organi collegiali e delle istanze degli alunni e delle loro famiglie. Si ritiene fondamentale la chiara definizione delle priorità condivise all'interno della comunità scolastica e la definizione di momenti comunicativi atti a renderle note anche all'esterno, coinvolgendo nel progetto formativo le famiglie e il territorio. In particolare, il Collegio dei docenti è invitato a: Pianificare un Offerta Formativa Triennale coerentemente con i traguardi di apprendimento e di competenze attesi e fissati dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012, con le esigenze del contesto territoriale, con le istanze particolari dell utenza della scuola. Inserire nel Piano triennale dell offerta Formativa azioni progettuali che consentano, nel triennio, il raggiungimento degli obiettivi indicati nel RAV ed inseriti nel Piano di miglioramento, che diventa parte integrante del Piano. 2

3 Finalizzare le scelte educative, curricolari, extracurricolari e organizzative al contrasto della dispersione scolastica, al potenziamento dell inclusione scolastica e del diritto al successo formativo di tutti gli alunni; alla cura educativa e didattica speciale per gli alunni che manifestano difficoltà negli apprendimenti legate a cause diverse (deficit, disturbi, svantaggio); alla individualizzazione e alla personalizzazione delle esperienze per il recupero e/o per il potenziamento delle eccellenze. Per gli alunni con Bisogni educativi speciali prevedere progettazioni che favoriscano alleanze tra docenti curricolari, di sostegno, tutor, famiglie, enti locali, associazioni, nonché allestire ambienti di apprendimento inclusivi (c. 56 legge 107/2015) Orientare i percorsi formativi presenti nel POF triennale al potenziamento delle competenze linguistiche (Italiano e lingua inglese), logico-matematiche, scientifiche e digitali, nonché al potenziamento delle competenze nei linguaggi non verbali (musica, arte, educazione fisica, tecnologia) (comma 7 lett. a b c, L. 107/2015); Prevedere percorsi e azioni per valorizzare la scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare l interazione con le famiglie e con la comunità locale nelle sue diverse espressioni. Curare l organizzazione di un ambiente di apprendimento che consenta riflessione e capacità critica, partecipazione, cooperazione e creatività, in particolare attraverso: - la diffusione di metodologie didattiche attive (apprendimento per problem solving, ricerca, esplorazione e scoperta), individualizzate e personalizzate, che valorizzino stili e modalità affettive e cognitive individuali; - la promozione di situazioni di apprendimento collaborativo (aiuto reciproco, apprendimento cooperativo e fra pari, lavoro in gruppo, realizzazione di progetti e ricerche come attività ordinaria della classe) e approcci meta cognitivi (autovalutazione e miglioramento, consapevolezza, autonomia di studio). Pianificare attività che comportino concretamente lo sviluppo delle otto competenze chiave di cittadinanza così come indicate dalla Raccomandazione del 18/12/2006 dal Consiglio e dal Parlamento europeo. Assicurare il raccordo tra attività di ampliamento dell offerta formativa e il curricolo di istituto, con la chiara individuazione di obiettivi, abilità/competenze, nonchè la realizzazione di attività in continuità tra docenti dei diversi gradi di scuola. Aprire la scuola in orario pomeridiano per attività da realizzare con gli alunni grazie anche al contributo di agenzie educative territoriali (comma 7 lett. n L.107/2015) CONTENUTI DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA Coerentemente con la norma (L. 107/2015 art. 1 c.5; nota MIUR n dell 11/12/2015), il Collegio prevederà, nel Piano triennale dell offerta Formativa, le azioni di potenziamento dell offerta formativa e le modalità di utilizzo dell organico dell autonomia (posti comuni e di sostegno, posti per il potenziamento), che deve essere funzionale alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali della Scuola. Il Piano Triennale dell Offerta formativa deve contenere: 3

4 il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell organico dell autonomia, sulla base del monte orario degli insegnamenti e del numero degli alunni con disabilità. Al fine di garantire l attuazione del curricolo di scuola anche attraverso lo sviluppo di spazi di flessibilità, il fabbisogno di organico risulta il seguente: Scuola dell INFANZIA ANNUALITA POSTO COMUNE POSTO DI SOSTEGNO A.s n di Religione n. 5 A.s n di Religione n.1 A.s n di Religione n. 1 Scuola PRIMARIA ANNUALITA POSTO COMUNE POSTO DI SOSTEGNO A.s A.s A.s n Specialista Inglese + 2 di Religione n Specialista Inglese + 2 di Religione n Specialista Inglese + 2 di Religione n. 10 n. 8 n. 8 Il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell offerta formativa. A tal fine il Collegio individuerà obiettivi prioritari tra quelli indicati dal comma 7, definendo i campi di potenziamento (come da CM n del 21/09/2015), in relazione alle azioni di miglioramento da porre in atto a seguito dell individuazione delle criticità emerse nel Rav, delle priorità e traguardi individuati e dei progetti attivati o da attivare. Nel corrente anno scolastico, l assegnazione risulta di n. 4 posti, ma per i bisogni formativi del Circolo il fabbisogno di organico è il seguente: TIPOLOGIA N. DOCENTI MOTIVAZIONE Docenti di posto comune n. 4 Recupero e consolidamento delle competenze di base in Italiano e Matematica Docente di posto comune con competenze nell ambito n. 1 Insegnamento dell Educazione musicale musicale Docente di posto comune con competenze nell insegnamento della Lingua Inglese n. 1 Insegnamento della Lingua Inglese finalizzato anche all attivazione del Progetto di continuità con la Scuola dell Infanzia 4

5 Il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario (comma 14 art. 1 L.107/2015). A tal proposito, sentito il dsga, si forniscono i seguenti indirizzi: considerata la struttura dell istituto scolastico, articolato in 5 plessi, si ritiene prioritario garantire le attività previste dai profili professionali di riferimento nei piani di lavoro, secondo principi di qualità e di efficienza, evidenziando la necessità di assicurare un servizio di vigilanza e/o di pulizia dalle 7.45 alle dal lunedì al venerdì in tutte le sedi in cui si svolge attività didattica. PROFILO Numero PROFESSIONALE unità Direttore SS.GG.AA. 1 Assistente amministrativo 5 Collaboratore scolastico 16 Il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali (Comma 6 e 14, art. 1, Legge 107/2015). A tal proposito, in relazione alle segnalazioni dei consigli di Interclasse e del Collegio dei docenti, si ritiene prioritario implementare la presenza di LIM in tutte le aule dei plessi e di prevedere spazi alternativi per l apprendimento con l ausilio di dotazioni digitali. Inoltre, in relazione alle infrastrutture materiali si provvederà ad inoltrare richiesta all Ente locale per realizzare i seguenti interventi: - Sostituzione degli arredi degli uffici in quanto inadeguati alla sicurezza del personale. - Rifacimento del pavimento della palestra del plesso S. Giovanni Bosco. - Sostituzione dei termoconvettori della palestra del plesso S. Domenico Savio. - Rifacimento del piano di calpestio del cortile esterno del plesso M. Boschetti A. AREA DIDATTICA E DELL OFFERTA FORMATIVA Pianificazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa Il Piano dell offerta formativa triennale, per gli aspetti di progettazione didattica e formativa, deve contenere inoltre riferimenti puntuali ai seguenti aspetti: Declinare le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal Rapporto di Autovalutazione (RAV) e previsti nel Piano di Miglioramento che costituisce uno dei punti di riferimento centrali per la progettazione dell attività dell Istituzione scolastica (art. 3 c.3 Dpr 275/99 come modificato dal c. 14 legge 107/2015). La programmazione per competenze mirerà a superare la logica della programmazione individuale, disciplinare e di classe e a far sì che tutta la scuola operi in modo unitario, nel rispetto delle Indicazioni nazionali e in un ottica di apprendimento permanente. A tal fine dalla programmazione per competenze discenderà lo sviluppo di unità didattiche per competenze, che farà uso di apposite rubriche valutative e di tecniche e metodologie proprie. Prevedere forme di flessibilità didattica e organizzativa. Il Pof triennale espliciterà forme organizzative flessibili: potranno essere previste forme di integrazione fra le discipline e la loro possibile aggregazione in aree nella scuola primaria, la programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario complessivo, anche mediante l'articolazione del gruppo classe. In 5

6 particolare, l'adozione di modalità che prevedano di poter lavorare su classi aperte e gruppi di livello potrebbero rappresentare un efficace strumento per l'attuazione di una didattica individualizzata e personalizzata. Sul versante metodologico-organizzativo, nell ambito della flessibilità, la didattica dovrà ricercare processi di insegnamento-apprendimento efficaci nell ottica della personalizzazione, fondati non solo sulla lezione frontale, ma sull apprendimento cooperativo, sul lavoro di ricerca nel piccolo gruppo e sulla didattica laboratoriale. Potenziare l apprendimento delle lingue straniere e valorizzare le eccellenze con percorsi di L2 e conseguente certificazione. In particolare potranno essere intrapresi percorsi di apprendimento anche attraverso la metodologia CLIL per gli alunni delle classi quarte e quinte. Prosecuzione e ampliamento dell esperienza delle classi A scuola Senza Zaino. Al fine di sviluppare comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali (Comma 7 lett. e art. 1 L.107/2015) inserire nel curricolo d Istituto, quale sfondo integratore, un riferimento esplicito all educazione al paesaggio e al patrimonio culturale, considerati valori forti di cui la scuola, inserita in un determinato territorio, si fa custode e interprete. Cogliere le opportunità offerte dalla Programmazione dei Fondi Strutturali Europei 2014/2020 (FSE, FESR, ERASMUS +) e da eventuali progetti previsti dalla Programmazione della Regione Puglia al fine di implementare sia l offerta formativa curricolare ed extracurricolare sia la dotazione digitale presente nella scuola. AREA DELLA FORMAZIONE (comma 124, art. 1 L. 207/2015) Il Collegio dovrà definire gli ambiti per la formazione professionale che siano coerenti con i bisogni emersi e che rispondano ad esigenze di miglioramento dei risultati dell Istituzione scolastica in termini di esiti di apprendimento e di sviluppo delle competenze di cittadinanza. Potranno essere previste attività di condivisione di buone pratiche e gruppi di lavoro per la produzione di materiali/strumenti, utili per la comunità professionale. In particolare, l attività di Formazione per il personale docente sarà orientata alle seguenti tematiche: - Indicazioni nazionali per il curricolo: approfondimento di tematiche disciplinari e trasversali. - Bisogni Educativi Speciali: redazione PEI e PDP. - La didattica con le nuove tecnologie. - A scuola Senza zaino - Innovazione didattica (sviluppo delle competenze digitali nella didattica, cooperative learning, metodologia clil.). - Curricolo per competenze, valutazione e certificazione delle competenze. - Attività di formazione continua del personale sulla relazione educativa e sulla comunicazione didattica efficace 6

7 Per quanto riguarda la Formazione del personale amministrativo ed ausiliario, si ritiene di consolidare le competenze professionali relativamente all utilizzo delle tecniche digitali, nonché alle novità di carattere fiscale che la normativa prevede. Ulteriori iniziative di Formazione saranno selezionate tra quelle previste dal Piano nazionale di Formazione adottato con decreto dal MIUR. AREA DEL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE Le azioni di monitoraggio sulla realizzazione delle attività previste nel Piano dell Offerta formativa sono ritenute essenziali per adeguare la progettazione e per introdurre eventuali interventi correttivi. Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano, devono essere indicati livelli di partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell arco del triennio di riferimento, gli indicatori qualitativi/quantitativi che saranno utilizzati per rilevarli. La valutazione degli alunni, che deve essere trasparente e tempestiva (D.lgs. 122/09, art. 1), ha valore formativo ed è uno strumento essenziale di articolazione delle azioni didattiche e di supporto all orientamento personale dell allievo. A tal fine l attività di progettazione della valutazione degli alunni deve prevedere: la definizione di criteri comuni di valutazione per Italiano, Matematica e Inglese; la costruzione di prove comuni per classi parallele e definizione di criteri comuni di correzione; l inserimento accanto alle prove tradizionali, di strumenti diversificati per la valutazione degli studenti, coerenti con la certificazione di competenza e finalizzati alla rilevazione anche di condotte cognitive ed affettivo-motivazionali (rubriche di valutazione, diari di bordo, rubriche di valutazione per compiti autentici, portfoli, ecc. ); la progettazione di interventi didattici specifici in esito alla valutazione degli studenti così da costruire una forte relazione tra le attività di programmazione e quelle di valutazione degli studenti. I risultati della valutazione degli studenti saranno utilizzati in modo sistematico per ri-orientare la programmazione e progettare interventi didattici mirati. La valutazione delle azioni intraprese dalla Scuola (offerta formativa, organizzazione, ) deve prevedere forme di rendicontazione sociale mediante la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti. AREA DELL ORGANIZZAZIONE Articolare il Collegio dei docenti in strutture di riferimento (Interclasse e/o Dipartimenti disciplinari) per la progettazione didattica e la realizzazione di progettazioni comuni per ambiti disciplinari e/o classi parallele. Individuare nei Presidenti di Interclasse i riferimenti per la progettazione annuale nonché per il monitoraggio e la verifica degli interventi didattici. Prevedere la costituzione e le relative funzioni del Nucleo interno di Valutazione e del Gruppo di Lavoro per l Inclusione. Articolare un organigramma che preveda l assegnazione di incarichi (Collaboratori, referenti di plesso, Funzioni strumentali, Tutor per docenti neoassunti) che tenga conto della complessità dell Istituzione e dei plessi di cui essa è costituita. Consolidare la presenza della scuola sul territorio attraverso l ampliamento e la partecipazione attiva alle reti di scuole nazionali e territoriali. 7

8 Prevedere modalità di coinvolgimento delle famiglie nella definizione dell Offerta formativa, nonché forme di collaborazione (Comitato genitori) per la realizzazione di attività formative di interesse comune con i genitori. Piano Nazionale Scuola Digitale. Il Piano deve contenere le modalità per rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze (c. 56 art. 1 L. 105/2015) INDIRIZZI PER LA GESTIONE E L AMMINISTRAZIONE L attività di gestione e di amministrazione sarà improntata ai principi di semplificazione, trasparenza e buon andamento e ai criteri di efficienza, efficacia ed economicità. In particolare dovranno essere garantiti: la tutela della privacy delle persone e degli altri soggetti; l accoglienza, l ascolto attivo e l orientamento dell utenza; la chiarezza e la precisione nell informazione; il potenziamento dell informatizzazione dei servizi, anche al fine di abbreviare i tempi di lavorazione e ridurre, di conseguenza, i tempi di attesa dell utenza; la funzionale organizzazione del lavoro di tutte le unità di personale ATA; la valorizzazione della professionalità di tutto il personale; il costante monitoraggio dei procedimenti amministrativi; la conoscenza del Piano di sicurezza interno attraverso momenti formativi; il miglioramento della fruibilità del Sito WEB dell Istituzione; la trasparenza e la correttezza nell attività negoziale. NORME FINALI Il presente Atto di indirizzo, contenente i principi generali e gli indirizzi necessari per la stesura del Piano Triennale dell Offerta Formativa, potrà essere oggetto di revisione, modifica o integrazione. Secondo quanto previsto dal comma 17 dell art. 1 della Legge 107, l istituzione scolastica assicurerà la piena trasparenza e pubblicità del Piano Triennale dell'offerta Formativa. A tal fine, oltre all'utilizzo del sito web della scuola, il piano sarà pubblicato sul Portale Unico dei dati della scuola, istituito ai sensi del comma 136 della medesima Legge. Al Piano triennale dell Offerta Formativa devono essere allegati, in modo da esserne parte integrante, i seguenti documenti: Il Piano di Miglioramento. Il Regolamento d Istituto. Il Protocollo per l Inclusione e il PAI. Il patto di corresponsabilità con le famiglie. La progettazione didattica annuale. Il Dirigente scolastico Giovanni Mariani 8

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