1. DISTRIBUZIONE RSPP, direzione, datore di lavoro



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Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi SpA Sede legale in Cuneo, Corso Nizza 9 acquedotto.langhe@acquambiente.it www.acquambiente.it SGSL Procedura Valutazione dei rischi P01 Rev. 00 del 16/09/09 1. DISTRIBUZIONE RSPP, direzione, datore di lavoro 2. SCOPO Lo scopo di questa procedura è di descrivere i criteri, le modalità operative e le responsabilità per effettuare la valutazione dei rischi e definire le misure di prevenzione e protezione. 3. APPLICABILITÀ La presente procedura si applica al SPP, alla direzione ed al Datore di Lavoro identificato in Alac SpA, come indicato nello statuto societario vigente, nel Presidente in carica. 4. RIFERIMENTI Modello di organizzazione e controllo Alac SpA; Modello identificazione dei pericoli per fase; Modello valutazione dei rischi; Modello analisi iniziale; Elenco normativa. 5. DEFINIZIONI RSPP Responsabile del servizio di prevenzione e protezione SPP Servizio di prevenzione e protezione RLS Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 6. RESPONSABILITÀ 6.1 Datore di Lavoro Il Presidente della Società Acquedotto Langhe ha la responsabilità effettuare la valutazione dei rischi in collaborazione con il SPP. Rev. Motivo revisione Redatto Verificato Approvato 00 Prima emissione Il RSPP Il Direttore Consiglio di Amm.ne Firma Firma Data: Data: Data: 12/10/2011 Pag. 1 di 9

6.2 RSPP Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione collabora con il Datore di Lavoro alla valutazione dei rischi e propone le misure di prevenzione e protezione, consultando il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e collaborando con il medico competente. 6.3 Preposti I preposti all'attuazione delle misure di prevenzione e protezione, responsabili delle attività svolte dai lavoratori, nelle rispettive aree di competenza: Identificano attività, processi, prodotti o servizi che possono comportare rischi per la salute e sicurezza del lavoro; collaborano nella definizione degli aspetti significativi nella valutazione dei rischi; comunicano preventivamente ogni variazione ai processi aziendali (o ai relativi rischi di S&SL) al fine di aggiornare le informazioni inserite nelle analisi iniziali. 6.4 RLS E consultato per la valutazione dei rischi e l identificazione delle misure di prevenzione e protezione; propone le misure di prevenzione e protezione ritenute opportune. 6.5 Medico competente Collabora nella valutazione dei rischi. 7. PROCEDURA 7.1 Descrizione dell organizzazione Prima di procedere con l analisi delle fasi il RSPP acquisisce una serie di dati utili relativi alle caratteristiche dell organizzazione, delle prestazioni di sicurezza e salute del lavoro. Questo potrà essere effettuato eventualmente utilizzando il modello P01 Mod B - Analisi iniziale: in esso è necessario inserire le informazioni relative a: Descrizione dell organizzazione e dei luoghi di lavoro; Descrizione dell ambiente circostante; Dati storici ed andamento degli indici di sicurezza; Esperienze pregresse (in particolare, incidenti ed emergenze accadute negli ultimi 5/6 anni) All analisi iniziale andranno allegati i moduli risultanti dall applicazione della procedura. 7.2 Identificazione di processi, prodotti e servizi Il RSPP, in collaborazione con la direzione ed i preposti, individua i processi (con le relative fasi/attività), i prodotti ed i servizi svolti dal personale e sui quali l organizzazione può esercitare un controllo o comunque ci si attende essa possa avere un influenza. Pag. 2 di 9

7.2.1 Descrizione di processi (con le relative fasi/attività), prodotti e servizi Le informazioni acquisite sono riportate sul modulo analisi delle fasi del processo da parte del RSPP; il modulo è utilizzato per ogni processo o servizio, inserendo: le fasi del processo (o del servizio) con i relativi input ed output; funzioni responsabili; descrizione delle situazioni normali descrizione delle situazioni anormali, corrispondenti alle attività non routinarie, (arresto o avviamento di impianti, funzionamenti non a regime, manutenzione): a tali condizioni è da associare la Frequenza di accadimento della situazione anormale stessa: o 1 F < 2 Frequenza Bassa o 2 F 3 Frequenza Media o F = 4 Frequenza Alta Descrizione delle situazioni incidentali/di emergenza (guasti degli impianti, anomalie, possibili incidenti e tutte le altre situazioni non pianificate): a tali condizioni è da associare la Probabilità P di accadimento della situazione di emergenza stessa: o P = 1 Probabilità Estremamente Bassa o 1 < P < 3 Frequenza Media o P = 3 P = 4 Frequenza Alta 7.2.2 Individuazione dei pericoli L elenco dei pericoli di salute e sicurezza del lavoro è tratto dalle Linee Guida ISPESL. A B RISCHI PER LA SICUREZZA DOVUTI A: (Rischi di natura infortunistica) RISCHI PER LA SALUTE DOVUTI A: (Rischi di natura igienico ambientale) 1. Ambienti confinati 2. Cadute dall'alto 3. Caduta di materiali dall'alto 4. Cesoiamento, schiacciamento 5. Elettrocuzione 6. Getti schizzi 7. Illuminazione 8. Incendio ed Esplosione 9. Investimento, interazione con il traffico stradale 10. Inalazione di polveri e fibre 11. Infezioni da microrganismi agenti biologici 12. Luoghi di lavoro 13. Macchine 14. Proiezione di schegge 15. Punture, tagli, abrasioni 16. Ribaltamento incidenti automezzi 17. Scivolamenti, cadute di livello 18. Urti, colpi, impatti e compressioni 19. Ustioni 20. Seppellimento - sprofondamento 1. Allergeni 2. Microclima 3. Onde elettromagnetiche 4. Radiazioni ottiche artificiali 5. Rumore 6. Sostanze cancerogene mutagene 7. Vibrazioni meccaniche corpo intero 8. Vibrazioni meccaniche mano - braccio 9. Videoterminali Pag. 3 di 9

C RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE DOVUTI A: (Rischi di tipo cosiddetto trasversale) 1. Agenti Chimici 2. Condizioni di lavoro difficili 3. Fattori ergonomici 4. Gas e vapori 5. Movimentazione manuale dei carichi 6. Punture, morsi di insetti, rettili o altri animali 7. Stress - Organizzazione del lavoro Aspetti psicosociali In questa fase si tratta di inserire i pericoli di massima identificati, in una fase successiva si effettuerà la valutazione dei rischi. 7.3 Identificazione della normativa applicabile In funzione dei pericoli elencati, la direzione in collaborazione con il SPP identifica la normativa applicabile, registrandola sul Modulo elenco normativa, suddivisa per categoria di pericolo. Nell'elenco normativa dare evidenza alle norme applicabili spuntando nell'apposita colonna. Quando necessario, il RSPP elenca le autorizzazioni, i certificati o altra documentazione inerente il pericolo considerato; l esistenza di norme alle quali Alac SpA ha liberamente aderito. Sulle modalità di gestione del Modulo elenco normativa si veda la procedura dedicata. 7.4 Valutazione dei rischi di salute e sicurezza del lavoro 7.4.1 Valutazione dei rischi di esposizione La valutazione dell esposizione dei lavoratori ad un rischio può essere condotta utilizzando informazioni da diverse fonti: l analisi del registro infortuni; interviste ai lavoratori, ai preposti ed al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza al fine di valutare l esposizione a particolari agenti. ove esista, documentazione tecnica e da fonti istituzionali (ISPESL, INAIL, ecc.); valutazioni di rischio specifiche (p.e. rumore, agenti chimici, incendio, vibrazioni) effettuate in passato; la valutazione della presenza e dell'efficacia di misure di sicurezza e/o di sistemi di prevenzione - protezione, già attuati; E necessario coprire non solo il personale dipendente, ma anche quello che può trovarsi nei luoghi di lavoro o nelle aree esterne dell organizzazione. Il RSPP inserisce le informazioni sul modulo valutazione dei rischi che costituisce una traccia per lo svolgimento della valutazione: dovranno essere realizzati tanti moduli quanti sono i processi da realizzare. Per ciascun processo o attività sono indicate, rispettivamente nelle colonne del modulo indicate tra parentesi: la fase del processo o l attività; se la condizione cui si fa riferimento è normale (N), anormale (A) o di emergenza (E); il fattore di rischio: si faccia riferimento all elenco fornito nel foglio Fattori di rischio ; i lavoratori esposti (singole persone e/o mansioni); la descrizione del rischio; Pag. 4 di 9

le misure esistenti o necessarie per lo svolgimento dell attività; i Dispositivi di Protezione Individuale necessari allo svolgimento dell attività; riferimento alle eventuali procedure per l'esecuzione in sicurezza dell'attività; procedure istruzioni operative da realizzare per lo svolgimento dell'attività; formazione ed informazione al personale; eventuale sorveglianza sanitaria. 7.4.2 Stima dei rischi Una volta determinata l esposizione dei lavoratori il RSPP, considerando le misure in atto, valuta: qual è la probabilità che da esso derivi effettivamente un infortunio o una malattia professionale; qual è l entità del possibile danno se tale probabilità si materializza. La stima può essere effettuata oltre che utilizzando le informazioni acquisite nella fase di "Valutazione dei rischi di esposizione" anche attraverso analisi specifiche, che portino ad una quantificazione dei rischi ed alla conseguente valutazione attraverso il confronto con limiti di riferimento. In particolare in questa fase si acquisiscono ed inseriscono nella valutazione i risultati di valutazioni e/o indagini specifiche previste per legge, quali: valutazione del rischio da agenti chimici e cancerogeni, valutazione dell esposizione a rumore, valutazione del rischio incendio, valutazione dei rischi da movimentazione manuale dei carichi, valutazione del rischio di esplosione. La scala semi-quantitativa per operare tale valutazione è la seguente: Probabilità: P Probabilità Definizione 1 Improbabile Non sono noti episodi già verificati Il danno si può verificare solo per una concatenazione di eventi improbabili e tra loro indipendenti. Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità in azienda 2 Poco probabile Sono noti rari episodi già verificati Il danno può verificarsi solo in circostanze particolari Il verificarsi del danno susciterebbe sorpresa in azienda 3 Probabile E noto qualche episodio in cui il pericolo ha causato danno Il pericolo può trasformarsi in danno anche se non in modo automatico Il verificarsi del danno susciterebbe scarsa sorpresa in azienda 4 Molto probabile Sono noti episodi in cui il pericolo ha causato danno Il pericolo può trasformarsi in danno con una correlazione diretta Il verificarsi del danno non susciterebbe sorpresa in azienda Pag. 5 di 9

Danno: D Gravità Definizione 1 Minima Infortunio con effetti irrilevanti per la salute del lavoratore, esposizione cronica senza effetti per il lavoratore 2 Lieve Infortunio o inabilità temporanea con effetti rapidamente reversibili. Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili. 3 Significativa Infortunio o inabilità temporanea con disturbi o lesioni significative reversibili a medio termine. Esposizione cronica con effetti reversibili. 4 Grave Infortunio o inabilità temporanea con lesioni significative irreversibili o invalidità parziale. Esposizione cronica con effetti irreversibili o invalidanti. Tali valutazioni devono essere inserite nel modulo specifico. La colonna N indica il rischio R come prodotto P x D, secondo i valori della tabella seguente. Probabilità 1 2 3 4 1 1 2 3 4 Danno 2 2 4 6 8 3 3 6 9 12 4 4 8 12 16 rischio irrilevante rischio basso rischio medio rischio alto 7.4.3 Identificazione e programmazione delle misure A seguito della valutazione dei rischi il RSPP inserisce le misure di prevenzione e protezione necessarie per la riduzione dei rischi privilegiando, nell'ordine: le misure di prevenzione, le misure di protezione collettiva e, infine, le misure di protezione individuale nel modulo dedicato. Se per lo stesso rischio sono previste più misure, ciascuna di esse è indicata in una riga diversa del modulo, insieme alla data prevista per la sua realizzazione e al Responsabile dell attuazione della misura stessa. L applicazione delle misure può essere pianificata sulla base del livello di rischio rilevato: schematicamente i livelli di priorità sono quelli indicati nella tabella seguente. Per quanto riguarda le misure di prevenzione e protezione preesistenti al momento della valutazione, si raccomanda che esse vengano inserite nel documento di valutazione dei rischi nel caso in cui siano necessarie, per mantenerle efficienti, delle misure di controllo, mantenimento o gestione. Pag. 6 di 9

Livello di rischio Misure Rischio alto - Attuare misure immediate di prevenzione e protezione dai rischi; nell'impossibilità: bloccare temporaneamente il processo produttivo. - Identificare misure di miglioramento nel breve periodo ai fini della riduzione del livello di rischio e della ripresa del processo. Rischio medio Rischio basso Rischio irrilevante - Attuare misure immediate di prevenzione e protezione dai rischi. - Identificare misure di miglioramento ai fini della riduzione del livello di rischio. - Prendere in considerazione misure di miglioramento ai fini della riduzione del livello di rischio. Le misure non sono strettamente necessarie, quelle in corso sono sufficienti. Il programma delle misure di miglioramento, allegato al DVR, è riportato sul file Programma misure miglioramento.xls all indirizzo Y:\area.comune\Sicurezza\; tale file è consultabile da tutti i PC collegati in rete presso la sede societaria in Cuneo. Le misure di miglioramento dei livelli di sicurezza sono riportate in ordine di scadenza, partendo dalla più prossima, con relativo tempo massimo per l applicazione della stessa; si precisa che tale foglio di calcolo è accessibile a tutti gli utenti ma è modificabile esclusivamente dal RSPP in quanto protetto da scrittura mediante password. Si precisa che oltre al Datore di Lavoro sia il RSPP che il RLS, i preposti ed il medico competente possono proporre misure di miglioramento dei livelli di sicurezza, che saranno vagliati dal Datore di Lavoro con la collaborazione del RSPP. ed eventualmente inserite nel programma di miglioramento. Tale file è sottoposto a backup giornaliero; in caso di errori, cancellazioni, perdite di dati tale file può essere ripristinato fino a distanza di 1 mese. Contemporaneamente lo stesso RSPP provvede all annotazione sul proprio scadenzario personale, gestito tramite il programma idoneo, di tutte le scadenze temporali previste dal predetto piano di miglioramento, premurandosi di prevedere un primo avviso dal programma 30 gg prima della scadenza. Tale programma, utilizzato quotidianamente, è sottoposto a backup settimanale; il RSPP provvede inoltre a sincronizzare tutte le scadenze temporali giornalmente con il proprio telefono o palmare, in modo da rendere remota ogni possibile perdita di dati. La Direzione provvede a visionare il Programma misure miglioramento con cadenza massima mensile in modo da evitare ogni possibile omissione e verificare lo stato di avanzamento delle predette misure di miglioramento. Una volta ottemperato ad un adempimento previsto nel piano di miglioramento la riga che indicava lo stesso sul file non dovrà essere eliminata ma semplicemente dovrà essere indicata nell ultima colonna la data in cui è stato eseguita la miglioria. 7.5 Approvazione dell analisi iniziale L analisi iniziale valutazione dei rischi è approvata dal Presidente della Società. Essa è sottoposta all esame del RSPP e dei preposti. Pag. 7 di 9

La valutazione dei rischi è successivamente resa nota a collaboratori/preposti incaricati di attuare le misure in essa indicate. 7.6 Stesura del documento di valutazione dei rischi Il documento di valutazione dei rischi di cui all articolo 17, comma 1, lettera a), del D. Lgs 81/2008 redatto a conclusione della valutazione, deve avere data certa e contenere: a) una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l attività lavorativa, nella quale siano specificati i criteri adottati per la valutazione stessa; b) l indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate e dei dispositivi di protezione individuali adottati, a seguito della valutazione di cui all articolo 17, comma 1, lettera a); c) il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza; d) l individuazione delle procedure per l attuazione delle misure da realizzare, nonché dei ruoli dell organizzazione aziendale che vi debbono provvedere, a cui devono essere assegnati unicamente soggetti in possesso di adeguate competenze e poteri; e) l indicazione del nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza o di quello territoriale e del medico competente che ha partecipato alla valutazione del rischio; f) l individuazione delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a rischi specifici che richiedono una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e addestramento. Il contenuto del documento deve inoltre rispettare le indicazioni previste dalle specifiche norme sulla valutazione dei rischi contenute nel D. Lgs 81/2008. 7.7 Aggiornamento delle informazioni Le informazioni risultanti dall applicazione della procedura - in particolare: valutazione dei rischi sono aggiornati con frequenza almeno annuale, e ogni qualvolta vengano attuati nuovi processi o fasi o intervengano modifiche rilevanti agli stessi. Questo si applica, in generale, alle modifiche alle attività aziendali significative per la sicurezza e la salute dei lavoratori. 8. REGISTRAZIONI Registrazione Archiviazione Responsabile Analisi iniziale Informatico, si conserva il RSPP Preposti analisi delle fasi del processo identificazione dei pericoli per fase Informatico, si conserva il Informatico, si conserva il RSPP RSPP Pag. 8 di 9

valutazione dei rischi Elenco normativa Informatico, si conserva il Informatico, si conserva il Datore di Lavoro Direzione 9. ALLEGATI 10. SINTESI DELLE MODIFICHE Prima emissione Pag. 9 di 9