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Transcript:

Oggetto: Fondo per le comunità per l accoglienza di giovani adulti e adulti sottoposti a misure restrittive della libertà personale. Art. 7 della L.R. 11 aprile 2016 n. 5 e art. 7, comma 9 della L.R. n. 1/2018. Linee Guida per la predisposizione e la rendicontazione dei programmi annuali d intervento e avvio programma 2018. L'Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge di stabilità regionale del 2016 (L.R. 11 aprile 2016 n. 5, art. 7, comma 1) ha istituito il Fondo per le comunità per l'accoglienza di giovani adulti e adulti sottoposti a misure restrittive della libertà personale. Tale misura si inserisce in una politica più ampia di interventi che la Regione Sardegna ha promosso per contribuire alla costruzione di una giustizia che non sia solo punitiva ma anche educativa e riparativa e che renda possibile, attraverso il lavoro congiunto tra istituzioni e privato sociale, superare l'aspetto meramente punitivo della pena a favore di percorsi che assicurino maggiori livelli di sicurezza sociale e reali occasioni di inclusione di persone che hanno commesso reati. L'Assessore ricorda i principali interventi in cui tale politica è stata declinata in atti legislativi e di programmazione: - con la legge regionale n. 7 del 2011 Sistema integrato di interventi a favore dei soggetti sottoposti a provvedimenti dell'autorità giudiziaria e istituzione del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, la Regione Sardegna ha inteso valorizzare gli interventi e le politiche a favore delle persone sottoposte a provvedimenti dell'autorità giudiziaria; - tra gli obiettivi della legge vi è quello di assicurare il rispetto dei diritti e della dignità delle persone sottoposte a misure penali, favorire la loro rieducazione e il loro reinserimento sociale e lavorativo, in coerenza con quanto sancito dall'art. 27 della Costituzione, dalla legge 26 luglio 1975, n. 354 Norme sull'ordinamento penitenziario e sull'esecuzione delle misure privative e limitative della libertà e dal decreto legislativo 28 luglio 1989, n. 272 Norme di attuazione sul processo penale a carico di imputati minorenni, che stabiliscono che le pene devono tendere alla rieducazione del condannato e al suo reinserimento sociale, anche attraverso i contatti con l'ambiente esterno; - la legge regionale n. 7/2011 promuove una logica di sistema e di coinvolgimento di tutti i 1/6

soggetti, istituzionali e non, che rivolgono la propria azione alle persone sottoposte a procedimento penale da parte dell'autorità giudiziaria, e attribuisce all'amministrazione regionale una funzione di indirizzo e coordinamento del sistema integrato; - annualmente, la legge di stabilità regionale destina risorse a favore dell'istituto Penale per i Minorenni e al Centro per la Giustizia Minorile per la realizzazione di progetti di inclusione sociale rivolti ai giovani detenuti o sottoposti a misura penale in area esterna; - con la deliberazione della Giunta regionale n. 46/3 del 3 ottobre 2017 sono state destinate importanti risorse del Fondo nazionale delle politiche sociali ad un programma di interventi che prevede anche la realizzazione di attività di mediazione penale e giustizia riparativa, il cui scopo è quello di promuovere la ripresa o l'avvio di un dialogo tra autore e vittima del reato, la loro eventuale riconciliazione, la riparazione, anche simbolica, del danno, ed il rafforzamento del senso di sicurezza collettivo. All'interno di questo quadro, con l'istituzione del Fondo per le comunità d'accoglienza di giovani adulti e adulti sottoposti a misure restrittive della libertà personale, la Regione Sardegna ha inteso valorizzare il lavoro svolto dagli organismi del privato sociale per il reinserimento sociale e lavorativo di persone sottoposte misure penali, cui venga accordata la possibilità di espiare la propria pena attraverso misure alternative alla detenzione. L'Assessore ricorda che l'art. 7, comma 1 della L.R. 11 aprile 2016 n. 5 ha previsto una dotazione per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018 di euro 600.000, integrabile sino all'importo di euro 400.000 a valere sulla dotazione prevista per ciascun anno del Fondo nazionale politiche sociali. Allo scopo di assicurare trasparenza all'azione amministrativa e in ossequio al principio di imparzialità nell'attribuzione a terzi di sovvenzioni e contributi finanziari o altri vantaggi economici, con la Delib.G.R. n. 44/31 del 25 luglio 2016 e la Delib.G.R. n. 38/33 dell'8 agosto 2017 è stato dato mandato alla Direzione generale delle Politiche Sociali di pubblicare due Avvisi di manifestazione di interesse in favore di associazioni e cooperative sociali che gestiscono comunità di accoglienza di giovani adulti e adulti sottoposti a misure restrittive della libertà personale, ai quali affidare la realizzazione delle attività di accoglienza. A conclusione delle procedure di valutazione previste dai citati Avvisi, sono state individuate otto Associazioni/Cooperative quali destinatarie delle risorse di cui al Fondo per le Comunità d'accoglienza. 2/6

L'Assessore prosegue ricordando che, per garantire adeguati standard di accoglienza, l'art. 7, comma 4 della legge di stabilità del 2016 ha dato mandato alla Giunta regionale perché definisse adeguate procedure di accreditamento delle strutture alle quali subordinare l'attribuzione dei contributi. A tale proposito, l'assessore riferisce che sono state sono avviate consultazioni con il Coordinamento regionale delle comunità per l'accoglienza che hanno portato alla definizione di una proposta attualmente in corso di discussione. Infine, con la deliberazione di Giunta regionale n. 44/31 del 25.7.2016 è stato dato mandato alla Direzione generale delle Politiche Sociali di formulare apposite Linee Guida per facilitare le attività di predisposizione dei programmi da parte dei soggetti gestori delle Comunità d'accoglienza e al fine di stabilire idonei meccanismi di verifica della rendicontazione presentati da parte dei soggetti beneficiari dei finanziamenti del Fondo. L'Assessore ricorda che la legge di stabilità regionale n. 1/2018 ha previsto all'art. 7, comma 9 che Al fine di dare continuità all'attività e nelle more dell'adozione delle procedure di cui all'articolo 7, commi 4 e 5, della legge regionale n. 5 del 2016, le strutture ammesse a finanziamento nel 2016 e nel 2017 a seguito di avviso pubblico, sono da intendersi provvisoriamente accreditate fino all'attuazione del sistema di accreditamento dei servizi e delle strutture sociali. Gli Enti che gestiscono le strutture di cui al periodo precedente e che abbiano rendicontato le spese sostenute per le attività finanziate nel 2016 e 2017, beneficiano nel 2018 di un contributo, sulla base di un programma annuale di intervento assistenziale, per un importo massimo di euro 200.000 per comunità, nei limiti delle spese sostenute nel corrente anno, a valere sulle risorse del Fondo per le comunità per l'accoglienza di giovani adulti e adulti sottoposti a misure restrittive della libertà personale. L'Assessore riferisce che tutti gli organismi del privato sociale, individuati tramite gli Avvisi pubblici sopra citati quali beneficiari delle risorse 2016 e 2017 stanziate sul Fondo per le Comunità d'accoglienza, hanno presentato entro il mese di luglio 2018 la rendicontazione delle spese sostenute e potranno, dunque, essere beneficiarie delle risorse messe a disposizione dal bilancio regionale 2018, per assicurare la prosecuzione dell'attività di accoglienza e inserimento sociale a favore di giovani adulti e adulti sottoposti a misure restrittive della libertà personale. L'Assessore sottolinea che le Linee guida per la predisposizione e la rendicontazione dei programmi annuali d'intervento finanziati a valere sul Fondo per le comunità per l'accoglienza di giovani adulti e adulti sottoposti a misure restrittive della libertà personale predisposte dal Servizio 3/6

competente della Direzione generale delle Politiche Sociali e delle quali si propone l'approvazione con la presente deliberazione, risultano essere strumento idoneo al raggiungimento delle finalità di standardizzazione, verifica e controllo dei Programmi di intervento attuati dai soggetti beneficiari del Fondo per le Comunità d'accoglienza. Allo scopo di avviare il Programma 2018, l'assessore propone di approvare le Linee guida allegate alla presente deliberazione, sulla base delle quali gli Enti individuati dall'art. 7 della L.R. n. 1/2018 possano presentare la domanda di contributo per l'annualità 2018 e il relativo Programma di intervento che dovrà essere valutato dalla Direzione generale delle Politiche Sociali. L'Assessore rappresenta che gli Enti beneficiari individuati dalla legge di stabilità 2018 hanno comunque assicurato la continuità dei Programmi a favore delle persone sottoposte a misure penali anche per questi primi mesi dell'anno. Propone, pertanto, che venga loro assicurata l'erogazione di un'anticipazione delle somme stanziate dal bilancio regionale 2018 sul Fondo per le Comunità d'accoglienza nella misura di euro 50.000 per ciascun Ente, salvo richieste inferiori da parte del singolo Ente, come riportato nella tabella seguente, a fronte di presentazione di polizza fidejussoria, così da assicurare la copertura di parte delle spese sostenute ad oggi per la prosecuzione delle attività. Ente Somma massima erogabile a titolo di anticipazione Associazione Cooperazione e confronto 50.000,00 Cooperativa sociale Il Samaritano 50.000,00 Cooperativa sociale San Lorenzo 50.000,00 Associazione Giovani in cammino 50.000,00 Cooperativa sociale Comunità Il Seme 50.000,00 Associazione Casa Emmaus 50.000,00 Cooperativa sociale Differenze 50.000,00 Cooperativa sociale Ut unum sint 50.000,00 Totale somma massima a titolo di anticipazione 400.000,00 Propone inoltre, che qualora l'entità delle richieste di contributo che perverranno dagli Enti beneficiari fossero superiori alle risorse disponibili, queste saranno ripartite tra gli Enti in modo 4/6

proporzionale alle loro richieste e comunque, entro il limite massimo di euro 200.000 previsto dall'art. 7, comma 9 della legge di stabilità del 2018. L'Assessore rappresenta, infine, che non è stato ancora approvato il decreto ministeriale di riparto tra le Regioni del Fondo nazionale politiche sociali 2018. Propone tuttavia che, come previsto dall'art. 7, comma 1 della L.R. n. 5/2016, la Giunta regionale si impegni già da ora a destinare la somma di euro 400.000 di tale Fondo, appena questo verrà attribuito alla Regione Sardegna, ad integrazione del Fondo per le Comunità d'accoglienza per adulti e giovani adulti sottoposti a misure restrittive della libertà personale 2018. La Giunta regionale, condividendo la proposta dell'assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale, visto il parere favorevole di legittimità espresso dal Direttore generale delle Politiche Sociali sulla proposta in esame DELIBERA - di approvare le Linee guida per la predisposizione e la rendicontazione dei programmi annuali d'intervento finanziati dal fondo per le comunità per l'accoglienza di giovani adulti e adulti sottoposti a misure restrittive della libertà personale istituito con l'art. 7 della L.R. 11 aprile 2016 n. 5, allegate alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale; - di stabilire che il rispetto di tali Linee Guida da parte dei soggetti beneficiari sia condizione necessaria per l'ottenimento dei finanziamenti previsti dal fondo; - di destinare la somma massima di euro 50.000 a ciascuno degli otto Enti individuati come beneficiari delle risorse come indicato nella tabella successiva, salvo richiesta inferiore formulata da ciascun Ente, quale anticipazione dell'importo complessivo che verrà loro riconosciuto a seguito della valutazione delle Richieste e dei Programmi di intervento da loro presentati, nei limiti delle risorse disponibili e a fronte di presentazione di polizza fidejussoria. Ente Somma massima erogabile a titolo di anticipazione Associazione Cooperazione e confronto 50.000,00 Cooperativa sociale Il Samaritano 50.000,00 Cooperativa sociale San Lorenzo 50.000,00 5/6

Associazione Giovani in cammino 50.000,00 Cooperativa sociale Comunità Il Seme 50.000,00 Associazione Casa Emmaus 50.000,00 Cooperativa sociale Differenze 50.000,00 Cooperativa sociale Ut unum sint 50.000,00 Totale somma massima a titolo di anticipazione 400.000,00 - di dare mandato alla Direzione generale delle Politiche Sociali di procedere all'istruttoria e alla valutazione delle richieste di contributo ricevute dagli Enti; - di dare mandato alla Direzione generale delle Politiche Sociali, qualora l'entità delle richieste di contributo che perverranno dagli Enti beneficiari fossero superiori alle risorse disponibili, di ripartite le ulteriori somme tra gli Enti in modo proporzionale alle loro richieste e, comunque, entro il limite massimo di euro 200.000 previsto dall'art. 7, comma 9 della legge di stabilità del 2018; - di stabilire che la spesa di euro 400.000 destinata agli otto Enti individuati quali beneficiari delle risorse del Fondo per le Comunità d'accoglienza di adulti e giovani adulti sottoposti a misure restrittive della libertà personale graverà sul Bilancio regionale 2018, Cap. SC05.0734, Missione 12, Programma 04; - di impegnarsi ad integrare anche per il 2018 il Fondo per le Comunità d'accoglienza per adulti e giovani adulti sottoposti a misure restrittive della libertà personale, come previsto dall'art. 7, comma 1 della L.R. n. 5/2016, destinando la somma di euro 400.000 della quota del Fondo nazionale politiche sociali non appena questo verrà attribuito alla Regione Sardegna. Letto, confermato e sottoscritto. Il Direttore Generale Alessandro De Martini Il Presidente Francesco Pigliaru 6/6