settembre Coro e Orchestra dell Accademia del Santo Spirito domenica 17 settembre 2000 ore 17 Chiesa di San Filippo Ottavio Dantone, direttore



Documenti analoghi
Musica antiqua latina

Domenica 26 aprile 2015, ore 11,50. Elisa Citterio, violino Stefano Demicheli, clavicembalo

Un preludio e un tempo a scelta da una delle sei Suites per violoncello solo di Bach Primo tempo di un concerto a scelta da Haydn in poi

DIPLOMA ACCADEMICO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI, INDIRIZZO INTERPETATIVO E COMPOSITIVO SCUOLA DI ARPA - SUBINDIRIZZO ORCHESTRALE

Scritto da Administrator Martedì 18 Ottobre :03 - Ultimo aggiornamento Martedì 20 Ottobre :09

POLIFONIE DI IERI E DI OGGI Lunedì 13 GENNAIO ore 21 Tempio Valdese - Torino RASSEGNA STAMPA

Oggetto: XV^ edizione del Progetto Invito alla Musica classica Lezioni- concerto a.s

Obiettivi specifici di apprendimento per lo sviluppo delle competenze della disciplina per la scuola dell infanzia e per il primo ciclo d istruzione

Vespri per S. Marco a Venezia dedicati a S. Pietro Orseolo

Cameristi della Scala

CRITERI GENERALI DI VALUTAZIONE 2014

CLASSE PRIMA - SCUOLA PRIMARIA

Conservatorio di Musica G. Verdi di Milano. Comunicato Appuntamenti marzo 2013

STAGE PER DIRETTORI DI CORO 31 Luglio 2 Agosto Teatro Vittoria BOSCO CHIESANUOVA (VR)

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI FASCIA PRE-ACCADEMICA

Sabato 18 novembre 2006

CURRICOLO DISCIPLINARE DI MUSICA

Borse di studio Maura Giorgetti per giovani violinisti e violoncellisti italiani

Programma di studio per la scuola di. Violino

NATALE DEL SIGNORE (ANNO C) Messa del giorno Grado della Celebrazione: Solennità Colore liturgico: Bianco

1 > 15 > 22 > 29 MARZO 2015

CONCORSO MUSICALE INTERNAZIONALE "LUIGI NONO" Maestro GUIDO M. GUIDA, direttore d orchestra e didatta

BIENNIO SPERIMENTALE II LIVELLO PROGRAMMI ESAMI DI AMMISSIONE

Pietro Abbà Cornaglia

DATI ANAGRAFICI E PERSONALI. una tournèe in Giappone. Attualmente suona presso l Orchestra del Teatro dell Opera di Roma



CONCORSO MUSICALE INTERNAZIONALE "LUIGI NONO" Venaria Reale (Torino) DANIELE GIORGI Direttore d orchestra, violinista, compositore e didatta.

Struttura dei Corsi di formazione pre-accademica

Calendario degli Eventi Musicali 2015

SCUOLA PRIMARIA - MUSICA (Classe 1ª)

L incasso sarà destinato alla realizzazione della nuova sezione pediatrica dell Ospedale Bellaria

Quanti nuovi suoni, colori e melodie, luce vita e gioia ad ogni creatura splende la sua mano forte e generosa, perfetto è ciò che lui fa

DUO PAUL HINDEMITH Gian Marco Solarolo corno inglese Cristina Monti pianoforte

Scopri il piano di Dio: Pace e vita

Saranno le opere di questi autori oggetto di studio del progetto Re Sole

La storia che vorrei L Opera e il cibo per Expo Milano 2015

Convegno diocesano Cori liturgici giovani Cattedrale - Treviso, 23 febbraio 2014, ore VII domenica del Tempo ordinario A

LABORATORI AFFERENTI AL DIPARTIMENTO DI MUSICA ANTICA - PROGRAMMI (in collaborazione con l Associazione Schola Palatina )

MASTERCLASS di CHITARRA

Il Vice Sindaco di Cuorgnè Candido Ghiglieri è icortesemente intervenuto al concerto

C U R R I C U L U M V I T A E

TEST D'INGRESSO PER LA VERIFICA DI DEBITI FORMATIVI - sessione autunnale

CONSERVATORIO STATALE DI MUSICA BRUNO MADERNA CORSO PRE-ACCADEMICO DI LETTURA DELLA PARTITURA

ASCENSIONE DEL SIGNORE LECTIO DIVINA PER LA VII DOMENICA DI PASQUA (ANNO A) «Io sono con voi» Mt 28, Di Emio Cinardo

Crescere figli con autostima

Mia nonna si chiamava Sonia ed era una bella cilena che a ottant anni ancora non sapeva parlare l italiano come si deve. Le sue frasi erano costruite

============================================ II DOMENICA DOPO NATALE (ANNO C) ======================================================================

DIPLOMA ACCADEMICO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI

Degustando musica MUSICA. Giovani talenti in concerto e degustazioni di vini, salumi, dolci, formaggi...

Popolazione. Pagine tratte dal sito aggiornato al 24 marzo 2014

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella Napoli

LA BIBBIA. composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici

L OCA RINA ALLA SCOPERTA DELLA MUSICA. Un progetto a cura di: Cristina Maurelli Stefano Menegale Deborah Morese

Corso di Diploma Accademico di Pianoforte

I SIGNIFICATI DEL TERMINE CHIESA.

PROPOSTA DI LEGGE Interventi regionali di tutela e valorizzazione delle musiche e delle danze popolari di tradizione orale

Come organizzare la musica in occasione del Matrimonio

MUSICA prima elementare CANTO CORALE

TEATRO MERCADANTE. Premio Teatro Mercadante

Forme musicali 11/01/2012. Forme musicali. Il discorso musicale

Scuola Primaria Montanaso, 28 maggio 2014 PRESENTAZIONI: NOI RAGAZZI DI QUINTA DIAMO IL BENVENUTO A TUTTI VOI E VI AUGURIAMO UN BUON ASCOLTO.

CONCORSO NAZIONALE DI COMPOSIZIONE DI MUSICA SACRA. Santa Giulia Bando & Regolamento del Concorso

UN MUSICAL DA FAVOLA. di e con Andrea Longhi nel ruolo di Giovannino Perdigiorno

Una Primavera per il Mozambico

Tabella A ORDINAMENTO DIDATTICO DEI CORSI DI STUDIO PER IL CONSEGUIMENTO DEL DIPLOMA ACCADEMICO DI I LIVELLO CONSERVATORI

Storia dell opera, arti e mestieri del teatro, educazione al canto, laboratori di drammaturgia, arti visive. Magia dell'opera.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 33, ) Rit. Della grazia del Signore è piena la terra

FORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE

Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla!

10 CONCERTO DI NATALE - CITTA DI BERGAMO

CANTI PROPOSTI SU CELEBRIAMO LA DOMENICA, foglietto ad uso delle comunità ambrosiane per le celebrazioni festive editrice Ancora

Il who s who della musica classica in Italia edizione 2013

expo 2015 Da Torino a Milano passando per tutte le province piemontesi

BIENNIO DI SECONDO LIVELLO PROGRAMMI ESAMI AMMISSIONE

Liceo Carducci Pisa Liceo Musicale

Il nostro paese. Incontro con Collegio Docenti

Giacinta Nicotra. Soprano

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale

Profilo di Stefano Ligoratti

EMOZIONI IN MUSICA AL DIRIGENTE SCOLASTICO. 1 C.D. N. Fornelli. Via Repubblica, Bitonto. Premessa

CANTI PROPOSTI SU CELEBRIAMO LA DOMENICA, foglietto ad uso delle comunità ambrosiane per le celebrazioni festive editrice Ancora

CANTI PROPOSTI SU CELEBRIAMO LA DOMENICA, foglietto ad uso delle comunità ambrosiane per le celebrazioni festive editrice Ancora

INFORMAZIONI PERSONALI. ESPERIENZA LAVORATIVA

ATTIVITA ACCADEMICA E ARTISTICA XIV Anno dal 3 ottobre 2011 al 31 maggio 2012 MASTER CLASS

ALTAMURA. II Rassegna "Musicale per le Scuole" Premio Teatro Mercadante Anno scolastico PREMESSA

Curriculum Vitae Europass

PREGHIERE IL SEGNO DELLA CROCE. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. BREVIARIO INTRODUZIONE

Un mattone per la cultura a Milano

AUDITORIUM GAZZOLI, TERNI VENERDÌ 12 FEBBRAIO (ore 10 e ore 11,30) GIOCAJAZZ part. 1 IL RITMO

La nostra biografia. Chi era Arturo Varaia?

CONSERVATORIO STATALE DI MUSICA

Corso Propedeutico AFAM SCUOLA DI CLAVICEMBALO

ALLEGATOA alla Dgr n del 29 novembre 2011 pag. 1/7

CONSERVATORIO DI MUSICA "Licinio Refice " FROSINONE CORSO DI LAUREA IN DISCIPLINE MUSICALI DI SECONDO LIVELLO

Camera dei Deputati 449 Senato della Repubblica. xiv legislatura disegni di legge e relazioni documenti

CANTI PROPOSTI SU CELEBRIAMO LA DOMENICA, foglietto ad uso delle comunità ambrosiane per le celebrazioni festive editrice Ancora

SCUOLA PRIMARIA M. GALLI 5 CIRCOLO DIDATTICO SESTO SAN GIOVANNI (MI)

Obiettivi formativi. Prospettive occupazionali. Ammissione. Prova Finale

La Cenerentola di Gioachino Rossini

Transcript:

musicaxxiii edizione con il contributo della domenica 17 settembre 2000 ore 17 Chiesa di San Filippo Coro e Orchestra dell Accademia del Santo Spirito Ottavio Dantone, direttore In collaborazione con l Accademia del Santo Spirito settembre

Arcangelo Corelli (1653-1713) Concerto grosso in re maggiore op.6 n.4 Adagio, allegro Adagio, vivace Allegro Alessandro Scarlatti (1660-1725) Concerto grosso in sol minore n.4 Allegro non troppo Grave Allegro Antonio Vivaldi (1678-1741) Canta in prato, ride in fonte introduzione al Dixit mottetto in la maggiore per soprano, archi e continuo RV636 Dixit Dominus Salmo 109 in re maggiore per soli, doppio coro e doppia orchestra RV594 Coro e orchestra dell Accademia del Santo Spirito Ottavio Dantone, direttore Elisabetta Tiso, Grazia Abbà, soprani Sonia Prina, contralto Mirko Guadagnini, tenore Enrico Bava, basso

L Orchestra dell Accademia del Santo Spirito, formatasi nel 1986 in occasione delle celebrazioni per il terzo centenario della nascita di Andrea Stefano Fiorè, è composta da giovani strumentisti che operano nel campo della musica barocca con strumenti originali, tornati a svolgere l attività musicale in Italia dopo essersi specializzati nei più importanti centri musicali europei. Il Coro dell Accademia del Santo Spirito è stato fondato nella primavera del 1985 e si dedica principalmente allo studio e all esecuzione della musica inedita (prevalentemente concertata con strumenti) di autori italiani del 600 e del 700 (Marcello, Chiti, Lapini, Bianciardi, Gastoldi, Stradella, Alessandro Scarlatti, Cavalli, Vivaldi) con particolare riferimento agli autori piemontesi dello stesso periodo (Carisio, Fiorè, Montalto, Fergusio). Diretto fin dalla sua fondazione da Sergio Balestracci, ha tenuto numerosi concerti in Italia e ha partecipato a tutte le edizioni di Settembre Musica. Lo studio degli antichi autori italiani non ha comunque escluso i classici della coralità dal repertorio della formazione, che ha inciso per la Stradivarius due cantate sacre di Alessandro Stradella (1994) e, nel 1998, una raccolta di composizioni inedite di autori piemontesi dedicate alla Sindone. Ottavio Dantone si è diplomato in organo e clavicembalo presso il Conservatorio G. Verdi di Milano. Ha intrapreso giovanissimo la carriera concertistica, dedicandosi fin dall inizio allo studio e al costante approfondimento della musica antica. Nel 1985 ha ottenuto il premio di basso continuo al concorso internazionale di Parigi e nel 1986 è stato premiato al concorso internazionale di Bruges. Dal 1996 è il direttore musicale dell Accademia Bizantina di Ravenna con la quale collabora già dal 1989. Negli ultimi anni ha gradualmente affiancato alla sua abituale attività di solista quella ormai intensa di direttore d orchestra, estendendo il suo repertorio all opera e al periodo classico e romantico. In questa veste è regolarmente ospite delle più prestigiose sale e associazioni concertistiche (Teatro alla Scala, Accademia di Santa Cecilia, Concertgebouw di Amsterdam, Ravenna Festival, Settembre Musica di Torino, Accademia Chigiana, International Music Festival di Istanbul, Metropolitan Museum di New York, Auditorium di Torino, etc.). Moltissime le registrazioni radiofoniche e televisive in Italia e all estero nonché quelle discografiche sia come solista che come direttore. L incisione delle Sonate di gravicembalo di Pietro Domenico Paradisi è stata premiata dalla critica italiana come miglior disco del 1998.

Grazia Abbà ha studiato canto con E. Cassardo e si è diplomata in Musica corale e Direzione di coro presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. Ha perfezionato i suoi studi con G. Simpson e J. Cash (canto), G. Acciai (paleografia musicale) e F. Corti (direzione di coro). Nel 1995 ha frequentato l Accademia Internazionale di Musica di St. Bertrand de Comminges (Francia) sotto la guida di Denise Duleix, con la quale ha approfondito in particolar modo il repertorio vocale barocco francese, e di Jean Saint Arroman, con il quale ha studiato musicologia. Sempre privilegiando il repertorio del 600 e del 700 italiano e francese ha tenuto concerti sia in qualità di solista sia in gruppi da camera, partecipando a importanti manifestazioni quali, tra le altre, il Festival Internazionale delle Arti barocche, il XVIII Festival di Musica Antica, oltre all inaugurazione del Teatro della Reggia di Caserta. Collabora attivamente con l Accademia del Santo Spirito e con il gruppo vocale e strumentale Fontegara di Torino. Enrico Bava ha studiato canto con Laura Bracco; tra il 1990 e il 1992 ha collaborato con il Coro della Rai di Torino e nell ambito della musica rinascimentale e barocca è attivo con i gruppi vocali Daltrocanto, Metamorphoses di Parigi (del quale è direttore aggiunto), Delitiae musicae, Cappella Ducale di Venezia e Accademia del Ricercare. Ha tenuto corsi di canto per l Assercam di Lille in Francia e attualmente studia a Genova con il soprano Rosetta Noli. Per il Teatro Regio di Torino ha partecipato alle opere Tosca, Pelléas et Melisande e Roméo et Juliette. Nel luglio scorso ha ricoperto il ruolo del Dottor Grenvil in Traviata a Brescia e ha partecipato nella stagione 97/98 ai concerti del Teatro alla Scala. Nella stagione dei concerti 98/99 del Teatro Regio di Torino ha partecipato all esecuzione in forma di concerto del Convitato di Pietra di Giuseppe Gazzaniga. Dal 1993 fa parte del Coro del Teatro Regio. Mirko Guadagnini può vantare un ampio repertorio che, passando dalla liederistica, spazia dalla musica medievale ai contemporanei (Stravinsky, Berio, Britten, Castiglioni). Ha all attivo numerose incisioni discografiche del repertorio madrigalistico del 500-600 (Monteverdi, Gesualdo da Venosa), tre opere barocche, la Kronungsmesse di W. A. Mozart, due cantate del 700 (Stradella, Sammartini) e un opera contemporanea del compositore italiano Irlando Danieli. Oltre ad un intensissima attività concertistica, nel 1998 inizia quella operistica debuttando nel ruolo di Tamino ne Il flauto magico di Mozart e proseguendo con Gustavo I Re di Svezia di Galuppi, Gianni Schicchi di Puccini, Don Giovanni di Mozart. A novembre 99 esordisce al Regio di Torino nel ruolo del pro-

tagonista Tom Rakewell nell opera di Stravinsky The rake s progress diretta da Bruno Campanella. Tra gli impegni futuri il Falstaff di Giuseppe Verdi in programma a Torino e subito dopo a Parigi sotto la direzione di Gardiner. Sonia Prina. Nata nel 1975, si è diplomata presso il Conservatorio di Milano in Canto e Tromba. Dopo aver vinto diversi importanti concorsi, inizia la sua intensa vita artistica dedicandosi sia all attività concertistica che a quella operistica. Nel 1996 al Bel canto festival di Dordrecht canta nello Stabat Mater di Pergolesi. Nel 97 tiene un recital al Teatro alla Scala. Nel 98 è invitata al Teatro Regio di Torino (Mendelssohn, Bach) e al Maggio Musicale Fiorentino. Il repertorio operistico inizia nel 1994 con L incoronazione di Poppea alla Scala. Nel 1996 partecipa a Der Rosenkavalier di Strauss al Teatro Carlo Felice di Genova e all Armide di Gluck con Riccardo Muti al Teatro alla Scala. Nel 1997 interpreta Mercedes nella Carmen di Bizet a Genova. Nel gennaio 98 debutta nel ruolo di Rosina ne Il barbiere di Siviglia di Rossini a Nizza e nel novembre è Lola in Cavalleria Rusticana a Treviso. Nel marzo 99 ricopre il ruolo della protagonista nell opera Giulio Sabino di Sarti diretta da Ottavio Dantone a Ravenna. A novembre debutta nel ruolo di Isabella ne L italiana in Algeri di Rossini, nel gennaio 2000 partecipa alla Adriana Lecouvreur di Cilea al Teatro alla Scala e, a giugno, è di nuovo Isabella ne L italiana in Algeri al Teatro Regio di Torino. Elisabetta Tiso si è diplomata in canto presso il Conservatorio C. Pollini di Padova, specializzandosi più tardi nel repertorio barocco. Collabora con importanti formazioni vocali tra cui La Capella Reial de Catalunya (G. Cavalle), il Concerto italiano (R. Alessandrini), la Cappella Ducale di Venezia (L. Picotti). Come solista ha cantato in molti festival in Italia e all estero: Musica e poesia a San Maurizio, Opera Rossini Festival, Ravenna Festival, Early Music Festival (Londra), Festival di Utrecht, Concertgebouw e altre partecipazioni in Germania, Portogallo, Danimarca, Finlandia. Ha registrato concerti di musica antica e contemporanea per la Rai, la Radio tedesca, francese e svizzera ed ha inciso per la Tactus, Astrée, Decca e Opus 111. Si dedica con particolare attenzione alla ricerca vocale sul canto funzionale presso il Lichtenberger Institut für Gesangnut lnstrumental Spiel (Germania).

L importanza storica di Corelli nel campo del concerto consiste soprattutto nell aver creato uno stile che funzionò da standard di riferimento per gran parte del Settecento; egli infatti non fu solamente il primo compositore a fondare la sua fama esclusivamente sulla musica strumentale, ma anche il primo ad essere ammirato e studiato per lungo tempo dopo la sua morte. I dodici Concerti Grossi op.6 furono pubblicati postumi nel 1714, a un anno dalla sua morte; la raccolta era toccata in eredità a Matteo Fornari, discepolo del maestro, il quale si occupò subito della pubblicazione. La dedica, indirizzata secondo il volere dell autore a Giovanni Guglielmo, conte Palatino del Reno ed Elettore di Baviera, induce a ritenere assai cordiali i suoi rapporti con la Germania, dove probabilmente si recò due volte nella vita. L eleganza e la maturità dei Concerti sono frutto di un instancabile revisione protratta per anni, secondo l uso di Corelli: egli attese dodici anni, a partire dall Op.5, prima di farli pubblicare. Alcuni concerti si ritiene risalgano al secolo XVII, infatti almeno uno fu ascoltato a Roma nel 1682; si deduce pertanto che il compositore lavorò alla raccolta durante tutta la maturità. Nell Op.6 prevalgono i concerti da chiesa (i primi otto) su quelli da camera (gli ultimi quattro, con una netta prevalenza di danza). I due diversi stili tendono però ad una sostanziale unificazione: nei Concerti da Chiesa (effettivamente concepiti per un esecuzione in ambiente religioso) compaiono spesso movimenti di danza, anche se non indicati come tali, ed analogamente nei Concerti da Camera sono presenti movimenti generici. L Adagio iniziale del Concerto n.4 dimostra che il primo movimento, nei Concerti da Chiesa dell Op.6, svolge una semplice funzione introduttiva: quattro battute soltanto, con evidenti contrasti di sonorità, preparano a questo concerto brillante. L Allegro è agile e vivace soprattutto nella rapida e virtuosistica parte dei solisti. L Adagio trae un andamento processionale dall omofonia e da valori di durata uguale. Segue un Vivace in cui Corelli, come in tutti i movimenti rapidi di questo concerto, mantiene una straordinaria leggerezza che intensifica il brio del lavoro. Dopo un breve Allegro, come di consueto in stile di giga, esordisce inatteso l Allegro finale, brano di grande effetto al cui linguaggio pare aver direttamente attinto in seguito Vivaldi. Caro B. Jonny, queste composizioni sono di Alessandro Scarlatti, e spero che non lo riveliate a nessuno, perché si tratta di brani di immenso valore. Londra, 18.10.1740. Questa annotazione sul manoscritto scarlattiano di Benjamin Cooke, editore e commerciante di musica che si era stabilito vicino al Covent Garden, ci permette di individuare all incirca intorno

a quell anno la pubblicazione postuma dei sei Concerti grossi del compositore palermitano. Charles Burney a fine Settecento affermò che quei Concerti erano troppo severi per essere eseguiti in un luogo diverso dalla chiesa, ma le fughe, l armonia, e la condotta melodica sono magnifiche. Infatti il carattere solenne dei sei Concerti nei quali quasi si esaurisce la produzione strumentale del compositore è il tratto essenziale di questi lavori nei quali (se sono in tre tempi) il primo movimento, l Allegro in forma di fuga, non a caso è il più importante e anche il più esteso; sotto questo aspetto il Concerto n.4 è estremamente rappresentativo. I Concerti grossi di Alessandro Scarlatti aderiscono a quella che è la caratteristica principale di questa forma, e adottano due distinti gruppi di strumenti: il concerto grosso vero e proprio, formato dall insieme degli strumenti, e il concertino, composto da alcuni solisti, in genere due violini, violoncello e continuo, proprio come il Concerto in programma. Tuttavia l autore non valorizza al massimo le potenzialità dialettiche di questa polarità, maggiormente attratto e impegnato a continuare le tradizioni polifoniche e imitative. Dunque soprattutto nei Concerti in tonalità minore (oltre a questo n.4 anche il Primo, il Secondo, e il n.5), Scarlatti si rifà alla tradizione, ai primi maestri del Concerto grosso, Stradella, Legrenzi, Vitali; in particolare, questo Quarto Concerto in sol minore è il più arcaicizzante, soprattutto nell Allegro finale, con i suoi accenti sincopati tanto cari al balletto nella Venezia degli inizi del Seicento. Inoltre è strettissimo il legame con la forma-madre, la Sonata, tanto che, sia il Concerto n.4 quanto gli altri in minore, nel manoscritto sono intitolati Sonata a quattro; l indicazione Concerto grosso, con cui sono definiti nell edizione a stampa londinese, fu probabilmente una concessione dell editore Cooke al gusto del pubblico, il quale prediligeva i concerti con solisti. Nel 1713, con il congedo per motivi di salute di Francesco Gasparini, Antonio Vivaldi iniziò a comporre per il Seminario musicale dell Ospitale della Pietà anche musica vocale. Gasparini era maestro del coro dell istituzione veneziana, destinata ad accogliere giovani orfane, che d un tratto si trovò priva del compositore di musica liturgica. Vivaldi, a partire dal 1703, e fino ad allora, aveva svolto l incarico di insegnare violino e altri strumenti a corda, dirigere l orchestra, e comporre musica strumentale; in quel periodo, giunto all apice di una fase creativa improntata allo stile virtuosistico, egli non aveva familiarità né interesse per il linguaggio contrappuntistico proprio di Messe e Vespri. Al contrario gli era congeniale lo stile brillante

e ornato che i compositori adottavano di preferenza per il Mottetto, che a quell epoca in Italia era una Cantata sacra per voce solista, su testi anonimi in latino tardo non liturgico, interpretata durante la messa, dopo il Credo; ancora Mozart, ormai nel 1773, diede uno straordinario contributo a questa forma con il celebre Exsultate, jubilate K.165. I dodici Mottetti di Vivaldi sono dei Concerti per voce con una struttura tripartita, Allegro-Adagio-Allegro, tratta dalla musica strumentale: un primo tempo, un Recitativo che introduce il secondo movimento, e il Finale, costituito dall Alleluia che, come si conviene al tempo conclusivo, è una pagina brillante, ricca di ornamentazioni. Questa forma sembra una diretta derivazione della Sinfonia o del Concerto, soltanto che la voce ha sostituito lo strumento solista; primo e secondo tempo adottano la forma dell Aria con da capo (la seconda parte è, nella maggior parte dei casi, nella tonalità relativa, maggiore o minore, a quella principale). Il secondo movimento del Mottetto Canta in prato, contravvenendo alla consuetudine, non è lento, ciò in relazione al carattere leggero, quasi bucolico del testo; esso è nel tono della sottodominante, in ciò rispettando la tradizione, sempre incline a mantenere il rapporto con la tonalità principale. L accompagnamento strumentale (archi e continuo) ha soprattutto funzione di sostegno della voce, l autentica protagonista dei Mottetti, che si distinguono tutti per l immediatezza melodica, l eleganza dei Recitativi, il virtuosismo degli Alleluia, autentiche Arie di bravura. Sempre sul versante della musica sacra vocale, ma con testi liturgici, una delle composizioni più maestose di Vivaldi è il Salmo 109, Dixit in due cori, definito da Malipiero la sua Passione secondo Matteo. L opera difficilmente fu scritta per essere eseguita alla Pietà, dove l impiego di voci maschili risultava sempre difficile; è più probabile che fosse destinata ad esempio al convento veneziano di San Lorenzo il quale, non disponendo di musicisti stabili, li faceva venire da fuori per celebrare ogni anno il patrono con sfarzo. Il prestigio e la fama di Vivaldi d altronde erano ormai tali da valergli incarichi anche fuori dal Seminario dell Ospitale. La struttura del Dixit si riallaccia alla luminosa tradizione veneziana dei cori battenti o spezzati che ebbe origine in San Marco nel XVI secolo e, diffusasi rapidamente, divenne il mezzo per ottenere un effetto musicale di straordinaria grandiosità. Vivaldi presenta il Salmo in dieci brani, corrispondenti a strofe o gruppi di strofe del testo, ben distinti per forma, organico (Arie, Duetti, Cori ), tempo, tonalità.

L esordio avviene in un clima di sontuosa sonorità, dovuta in parte alle parti brillanti di oboe e tromba; lo stesso tema ricomparirà più conciso nella penultima sezione, Gloria Patri. Pregevolissimi sono i duetti, Virgam virtutis per due soprani, posto a variare l atmosfera sonora dei due primi numeri della partitura (entrambi corali), e Dominus a dextris, un dialogo virtuosistico fra tenore e basso, e un felice saggio di grande stile strumentale vivaldiano trasferito con ottimi risultati alla voce e alla musica sacra. Culmine della composizione è l ultimo brano, Sicut erat, monumento di polifonia; si tratta di una fuga su un celebre soggetto di ciaccona (che Vivaldi aveva già utilizzato nell opera Giustino); simile a un cantus firmus gregoriano, che compare anche nelle Variazioni Goldberg di J.S.Bach. Anche il settimo brano, Judicabit, è una pagina straordinaria del Dixit; è la scena del giudizio universale, paragonata, per efficacia di accenti, all arte di Michelangelo. L esordio è affidato a due trombe, una delle quali risponde all altra da lontano con effetto di eco, l atmosfera è attonita e sospesa, mentre la conclusione avviene con un simbolico movimento discendente. In definitiva, Vivaldi rivelò per la musica vocale sacra un talento eccezionale, sebbene fosse stato indotto a comporla da circostanze del tutto casuali. Monica Rosolen

Antonio Vivaldi Canta in prato, ride in fonte I Aria Canta in prato, ride in fonte Philomena laeta in monte, vox respondeat exultando. Et vox illa sit amoena vox laetitiae, nec tua poena gaudia turbet deplorando. II Recitativo Sacra fulgescit nobis digna communi gaudio optata dies. Gaude, beate Pater, coelesti gloria tua. Vos mortales, plaudite et exultate, et si plaudunt in coelo amoeni chori, gaudeat et omnis vivens et semper plaudendo sacro honori. III Aria Avenae rusticae sinceri fervida amoris iubila docete nos. Vos gaudia discite, tympana et organa, si agrestis fistula invitat vos: ergo cantate Dixit.

Canta sul prato, ridi presso la fonte I Aria: Canta sul prato, ridi presso la fonte Filomena lieta sul monte, la voce risponda esultando! E quella voce sia ridente voce di letizia, e la pena le gioie non turbi con i suoi lamenti. II Recitativo: Sacro rifulge per noi, - la gioia di tutti gli è degna - l agognato giorno. Gioisci, Padre beato, della tua gloria celeste. Voi mortali, fate plauso ed esultate, e se plauso fanno in cielo i lieti cori, gioisca pure ogni vivente e sempre con plauso del sacro onore. III Aria: Flauti di campagna, insegnateci gli ardenti canti di gioia dell amore senza macchia. Voi, timpani e organi, imparate i suoni dilettevoli, se una zampogna agreste vi invita: cantate, dunque, un Dixit.

Dixit Dominus I Dixit Dominus Domino meo: sede a dextris meis. II Donec ponam inimicos tuos, scabellum pedum tuorum. III Virgam virtutis tuae emittet Dominus ex Sion: dominare in medio inimicorum tuorum. IV Tecum principium in die virtutis tuae in splendoribus sanctorum: ex utero ante luciferum genui te. V Juravit Dominus, et non paenitebit eum: Tu es sacerdos in aeternum secundum ordinem Melchisedech. VI Dominus a dextris tuis, confregit in die irae suae reges. VII Judicabit in nationibus, implebit ruinas: conquassabit capita in terra multorum. VIII De torrente in via bibet: propterea exaltabit caput. IX Gloria Patri, et Filio, et Spiritui Sancto. X Sicut erat in principio, et nunc, et semper. Et in saecula saeculorum. Amen.

Dixit Dominus I Disse il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra, II Fin quando io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi. III Lo scettro del tuo potere il Signore leverà da Sion: Domina in mezzo ai tuoi nemici. IV Con te il principato nel giorno della tua potenza tra i fulgori dei santi: dal grembo dell aurora, prima del giorno, ti ho generato. V Il Signore ha giurato e non si pentirà: Tu sei sacerdote in eterno al modo di Melchisedek. VI Il Signore è alla tua destra, annienterà i re nel giorno della sua ira. VII Porrà il suo giudizio tra le genti, ammucchierà rovine; di molti schiaccerà la testa a terra. VIII Lungo il cammino berrà dal torrente; poi alta solleverà la testa. IX Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo. X Come era in principio, ora e sempre. E nei secoli dei secoli. Amen. Traduzione di Monica Settanni

Videoimpaginazione e stampa la fotocomposizione - Torino