Rassegna conferenza stampa
INDICE RASSEGNA STAMPA Rassegna conferenza stampa Si parla di noi Corriere Veneto Pd E Ro 17/05/2012 p. 18 «Una riserva Unesco nel Delta del Po» Nicola Chiarini 1 Gazzettino Rovigo 17/05/2012 p. 9 Il Parco del Delta come futura riserva della biosfera 3 La Voce Di Rovigo 17/05/2012 p. 21 100mila euro dalla fondazione Cariparo per sostenere la Silvia Fantinati 4 candidatura del Delta come riserva di biosfera Resto Del Carlino Rovigo 17/05/2012 p. 14 Una nuova vita per il Delta del Po La valorizzazione parte Giuliano dall'unesco Ramazzina 5 Indice Rassegna Stampa Pagina I
Territorio Provincia e Fondazione Cariparo ufficializzano la candidatura per la prestigiosa qualifica internazionale 110 _qw 'Ir /úw/ % r /,_ J//,. ooooo %,3' / Ji /. J//,. Pronto investimento da 100 ROVIGO - Il progetto per sostenere la candidatura del Delta del Po a Riserva della biosfera dell'unesco è stata presentata ieri mattina nella sede rodigina della Fondazione Cassa di risp o di PadoRovigo (Cariparo). Promotori dell'iniziativa la stessa Fondazione Cariparo e l'ufficio veneziano dell'unesco che, con un investimento di centomila euro in due anni, mirano ad arrivare in porto positivamente e, dunque, attraverso il riconoscimento, potenziare la programmazione economica d' sfruttando appieno le potenzialità di sviluppo sostenibile del Parco. In prima battuta, si lavorerà sulla parte veneta per poi estendere l'iniziativa sull'area emiliana per arrivare, appunto, alla Riserva di biosfera interregionale. Il percorso verrà realizzato coinvolgendo tutti i portatori d'interesse, mettendo insieme enti locali e rappresentanze economiche per arrivare a una pianificazione condivisa da gestire a livello sovracomunale. «L'instaurazione di una Riserva di biosfera non comporta alcun nuovo vincolo ambientale - spiega Philippe Pypaert, dell'ufficio Unesco di Venezia - queste riserve si configurano come aree di sperimentazione della sostenibilità e di dimostrazione della fattibilità di tale orientamento per lo sviluppo, a beneficio delle comunità locali. Questo, per esempio, avviene anche a ridosso di aree fortemente industrializzate come, per esempio, il Parco delle Valli del Ticino, vicino a Milano ma in grado di indicare una modello concretaamente diverso». E Antonio Finotti, presidente della Fondazione Cariparo, marca con convinzione la necessità di sostenere il progetto, richiamando i Comuni ad avere un Logo Riserva biosfera Unesco ruolo di primo piano nel sostenere un percorso che rafforza la scommessa sul Parco. «L'iniziativa, anche grazie alla collaborazione degli enti locali, produrrà ricadute significative nel Delta del Po: un territorio dalle straordinarie ricchezze paesaggistiche, architettoniche, storiche che, attraverso questa candidatura di rilievo internazionale, possa essere maggiormente conosciuta al di fuori dei confini regionali». La presidente della Provincia, Tiziana Virgili, e il presidente del Parco, Giuseppe Geremia Gennari, si sono fatti garanti dell'impegno degli enti locali, pur sapendo che nelle comunità permangono ancora resistenze residuali alla presenza del Parco. «Io stesso all'inizio ero tra gli amministratori dubbiosi, ma negli anni mi sono ricreduto - ricorda Gennari - l'intera area con questo eccezionale riconoscimento, compirà un salto di qualità decisivo e si inserirà in un circuito internazionale di assoluto valore». Virgili poi aggiunge: «Questo progetto suona la sveglia agli attori economici e istituzionali del Delta del Po per renderli protagonisti, ponendoli di fronte all'esigenza di un cambio di passo. Se si chiuila euro derà positivamente il percorso con l'unesco, potremo esplicare appieno le potenzialità di visitazione naturalistiche e turistiche». Ora come ora, l'unesco ha costituito una rete mondiale di Riserve della biosfera che comprende 58o siti in 114 Paesi. Ognuna di queste aree deve garantire tre funzioni nel coordinamento nella programmazione economica. La prima è la conservazione dei paesaggi, degli habitat, degli ecosistemi, delle specie, delle diversità. Altro aspetto è quello dello sviluppo, in un'ottica di piena sostenibilità. C'è, e, la funzione logistica di supporto ad attività di ricerca e di formazione perché la Riserva di biosfera divenga un modello di buone pratiche, da emulare oltre i suoi confini geografici. Nicola Chiarini U RIRROCUZIONE RISERV/ T/ Si parla di noi Pagina 1
Patrimonio Uno scorcio del Delta del Po dalla visuale di Porto Tolle Si parla di noi Pagina 2
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Il progetto per il riconoscimento dell'unesco 10Omíla euro dalla fondazione Cariparo per sostenere la candidatura dei Delta come riserva di biosfera Silvia Fantinati ROVIGO - Il Delta si candiderà a diventare una riserva di biosfera. Il progetto biennale per la candidatura del Delta del Po ad ottenere dall'unesco la qualifica internazionale di "riserva della biosfera" è stato presentato alla Fondazione Cariparo a Rovigo con il presidente Antonio Finotti, Philippe Pypaert dell'ufficio dell'unesco di Venezia, Gennari presidente dell'ente Parco Delta del Po e di Tiziana Virgili. Pypaert ha detto: "Il progetto è realizzabile su presupposto della condivisione di tutte le realtà e istituzioni del territorio". Il processo che porterà alla candidatura del Delta del Po interesserà principalmente la parte veneta, per poi estendersi alla zona tra Veneto ed Emilia-Romagna. Le istituzioni e le diverse realtà territoriali dovranno lavorare in sinergia con l'obiettivo di definire una pianificazione comune per lo sviluppo sostenibile del Delta. Ogni riserva di biosfera dovrebbe ricoprire tre funzioni: conservativa, di sviluppo e logistica. Gli enti locali, rappresentati dal Parco Regionale Delta del Po, vogliono intraprendere la strada di questa prestigiosa designazione, che avverrà nell'ambito del programma "L'uomo e la biosfera" dell'unesco, di concerto con la Commissione nazionale italiana per l'unesco e il Comitato Nazionale per il programma Mab al Ministero dell'ambiente. La Fondazione che ha sempre creduto nelle potenzialità del Parco del Delta del Po sostiene il progetto con loomila euro. Il programma "L'uomo e la biosfera" dell'unesco ha come principale obiettivo la promozione dell'idea che lo sviluppo socioeconomico e conservazione degli ecosistemi e della diversità biologica e culturale non siano incompatibili tra loro. Si parla di noi Pagina 4
Una nuova La valorzzazïone e 1.. /.. sco Siglato un accordo con Fondazione della Cassa dï Risparmio COSTRUIRE la candidatura del Delta del Po polesano a riserva della biosfera, qualifica internazionale dell'unesco. Un riconoscimento che attraverso la valorizzazione del capitale di conoscenze ed esperienze già disponibili, proietti un'area umida unica al mondo per risorse e bellezze paesaggistiche in una dimensione europea, creando significative opportunità di trasformazione e sviluppo sostenibile. E' partendo da queste basi progettuali che Unesco e Fondazione della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo hanno siglato un accordo biennale a sostegno della candidatura, avviando un progetto per il quale la Fondazione ha stanziato 100 mila di euro. Ieri mattina il progetto è stato presentato nella sede della Fondazione dal presidente Antonio Finotti che aveva al suo fianco Philippe Pypaert, progranwie specialist dell'ufficio Unesco di Venezia, Geremia Gennari, presidente dell'ente Parco del Delta del Po e Tiziana Virgili, presidente della Provincia di Rovigo. Philippe Pypaert ha subito sgombrato il campo da possibili equivoci sul termine riserva. «L'instaurazione di una riserva non comporta nessun vincolo ambientale nuovo per il territorio, le riserve di biosfera si configurano infatti come aree di sperimentazione della sostenibilità e di dimostrazione della fattibilità di tale orientamento per lo sviluppo a beneficio delle comunità locali». Appronfondendo poi il lavoro che sarà effettuato anche da esperti stranieri in %wh «Nessun vincolo ambientale, si tratta i un'area di s eri entazione» sinergia col capitale umano locale, è emerso che l'unesco non partirà da zero, ma sfrutterà e valorizzerà l'esistente. Con le parole di Pypaert, la presenza di Geremia Gennari e Tiziana Virgili, ha assunto un valore di prospettiva importante perché, e lo si è intuito, Parco e Provincia dovranno giocare un ruolo sinergico di primo piano. La Virgili ha parlato di salto di qualità per un progetto che fa diventare protagonista il Delta polesano nello scenario mondiale, mentre Gennari ha approfittato dell'occasione per annunciare che lunedì spera di portare in consiglio il piano biennale del Parco, uno strumento che dovrà rilanciare il Delta del Po all'interno della progettualità regionale assieme alle lagune di Venezia. Giuliano Ramazzina Si parla di noi Pagina 5
Al RAGG I X. nes,o e Fondazione de,@.1:. cassa di Risparmio ffi % %ova e Rovigo hanno >,%. to un accordo er,r, le a sostegno detta ca' U,.Jatura. Stanziati 1 0,,, o, [ a d i euro P. Aa dunque si candida a diventare'r iserva della Wo.fera', qualifica irnernazionale Unesco Un rk:onoscimento che potrebbe proiettare Carea nel mondo Affisuffim Nos :>uno stravolgimento: U pr.getto punta tutto sw La valorizzazione de,l.'esistente i prospettiva n'o aportunità si,r,iicativa per la zona SUGGESTI ON I A destra, uno scorcio che immortala l'area del Delta dei Po, coinvolta nel progetto tra Unesco e Fondazione. A sinistra la presentazione (Donzelli) Si parla di noi Pagina 6