CONFESERCENTI Sabato, 21 marzo 2015
CONFESERCENTI Sabato, 21 marzo 2015 21/03/2015 Gazzetta di Modena Pagina 27 Sisma, case inagibili Il Governo impone i pagamenti dell' Imu 1 21/03/2015 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Pagina 17 «La Camera di Commercio non chiuda» 2 21/03/2015 La Nuova Prima Pagina Pagina 23 Franchising point per imprenditori e start up: si rafforza la rete 4 20/03/2015 Gazzetta Dell'Emilia Le Associazioni di riferimento di rete Imprese: "Provvedimento... 5 20/03/2015 Il Nuovo Giornale di Modena Si rafforza la rete degli sportelli 6 20/03/2015 Il Nuovo Giornale di Modena Sisma, edifici inagibili tassati con IMU. Rete 8 21/03/2015 Mo24 Intervento di Rete Imprese Modena in merito... 9 20/03/2015 Modena2000 Un comma della Legge di Stabilità reintroduce l' Imu sugli immobili... 10 20/03/2015 Modena2000 Si rafforza la rete dei Franchising Point, gli sportelli 11 20/03/2015 Sassuolo2000 Si rafforza la rete dei Franchising Point, gli sportelli 12 20/03/2015 Sassuolo2000 Un comma della Legge di Stabilità reintroduce l' Imu sugli immobili... 13
21 marzo 2015 Pagina 27 Gazzetta di Modena Sisma, case inagibili Il Governo impone i pagamenti dell' Imu Sorpresa: la legge di stabilità reintroduce l' assurda imposta Le associazioni indignate: «Non sanno quello che fanno» Perfetto: ai terremotati con la casa inagibile il Goberno farà pagare l' Imu. Lo denunciano le associazioni di categoria, ironizzando sul caos burocratico istituzionale che regna nella ricostruzione: «Spiace constatare scrivono in una nota diffusa dalla Cna che a volte la mano destra del Governo non sa quello che sta facendo la sinistra». Non c' è altro modo, secondo le associazioni di riferimento di rete Imprese Cna, Lapam, Confesercenti e Confcommercio per commentare un comma della Legge di Stabilità che stabilisce che a partire dal 1 luglio 2015 gli immobili produttivi e civili distrutti o inagibili a causa del sisma, saranno nuovamente assoggettati all' Imu, anche se in misura ridotta del 50%. «In altre parole. spiega la nota delle associazioni anche se un immobile non è ancora agibile, a partire dal prossimo mese di luglio su quest' ultimo dovrà comunque essere pagata l' Imu, come se non dovesse bastare il fatto che dall' anno fiscale 2014 anche i fabbricati inagibili non si sa come concorrono alla formazione del reddito». Chissà, nell' ottica burocratesca e autoassolutoria che se le case non sono riparate è colpa dei cittadini, nasce così un provvedimento che le associazioni definiscono «incomprensibile, anche perché l' esclusione dall' imu non configura certo un "aiuto di stato". Di certo c' è che in questo modo un bene non disponibile (condizione in questo caso certificata da un' esplicita ordinanza) viene tassato, a partire dalla presunzione che, non si sa come, questo contribuisca a portare a reddito». «A prescindere dall' evidente incongruenza di questa considerazione, rimane l' amarezza di constatare come a fronte di positivi interventi come la proroga dell' inizio di restituzione del prestito per il pagamento delle imposte, intervengano norme come quella richiamata, che impongono a chi non abita la propria casa perché ancora inagibile o a chi non può lavorare nel proprio laboratorio, negozio od officina, di pagarci le imposte, quasi si trattasse di una compensazione dei mancati introiti». Le associazioni di Rete Imprese Italia intendono coinvolgere gli amministratori locali e i parlamentari modenesi «per tentare di trovare le strade più opportune per evitare questa vera e propria vessazione. Perché non si può definire altrimenti la pretesa di tassare ciò che è inutilizzabile». 1
21 marzo 2015 Pagina 17 Il Resto del Carlino (ed. Modena) «La Camera di Commercio non chiuda» Siligardi (Confesercenti): «Verrebbe a mancare un servizio fondamentale» LA NOTIZIA della chiusura della sede locale della Camera di Commercio, a fine aprile, dopo oltre trenta anni di attività, sta suscitando le reazioni delle associazioni di categoria. Sul punto interviene Confesercenti: «È un fatto grave che una città come Carpi, 70 mila abitanti, resti priva di questi servizi. Ciò comporta un grave danno sia per le imprese che per gli intermediari di cui queste si servono». È secco il commento di Massimiliano Siligardi (nella foto), direttore di Confesercenti Terre d' Argine. «Non tutte le pratiche possono essere svolte in forma digitale prosegue ; esiste ancora il ricorso al cartaceo. In questo modo molte imprese, che si rivolgevano direttamente alla sede di Carpi per otternere misure camerali, o certificati di origine per i prodotti esportati all' estero, saranno private di un servizio e dovranno andare a Modena, con conseguente aggravio di costi. Carpi ha una forte vocazione all' export, è doveroso mantenere questi servizi in città». Per questo la Conferesercenti ha già preso contatti con l' amministrazione comunale affinchè siano messi in campo tutti gli strumenti necessari a impedire la chiusura della sede locale. «Non si deve dimenticare prosegue Siligardi che tra gli utenti della Camera di Commercio vi sono non solo le grandi imprese ben strutturate ed organizzate, ma anche le micro realtà, come gli artigiani e gli ambulanti, per le quali lo sportello locale è fondamentale. La digitalizzazione delle pratiche può infatti comportare per loro un aggravio di costi dovendosi rivolgere ad intermediari, come i commercialisti o le associazioni di categoria». «Siamo favorevoli alla sburocratizzazione prosegue il direttore, quando ciò consente agli utenti un risparmio che poi verrà rimesso nel consumo. Ma in questo caso avviene il contrario: un aumento di costi a carico dei soggetti». Di qui la richiesta all' amministrazione di impegnarsi a trovare una soluzione prima della chiusura dello sportello: «Camera di Commercio e Comune possono cercare qualsiasi soluzione alternativa: aprire lo sportello presso un servizio pubblico, presso un commercialista. La cosa essenziale è che il servizio resti a Carpi». L' associazione riconosce i disagi derivanti dai tagli apportati dalle decisione governative: «Comprendiamo le esigenze di razionalizzazione delle spese, ma egualmente riteniamo che gli uffici decentrati non possano essere trattati tutto allo stesso modo. Carpi è la seconda città della provincia. Siamo disposti a fare fronte unitario con le altre associazioni del territorio, ma un dato è certo: gli imprenditori e gli artigiani carpigiani hanno bisogno in loco di questo servizio». Maria Silvia Cabri. Continua > 2
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21 marzo 2015 Pagina 23 La Nuova Prima Pagina CONFESERCENTI. Franchising point per imprenditori e start up: si rafforza la rete Si rafforza e si aggiorna la rete ter ritoriale dei Franchising Point targati Confesercenti Modena per avvicinare sempre più imprenditori al Franchising. «Negli ultimi tre anni il settore del franchising ha messo a segno a livello nazionale una crescita media complessiva del 5%, e concorre alla creazione dell' 1,2% del Pil italiano. Per questo Federfranchising Modena spiega l' associazione imprenditoriale ha predisposto un piano, comprensivo pure di formazione specifica che mira a rendere ancora più forte la nostra rete di Franchising Point». I Franchising Point 14 gli sportelli in tutta la provincia di Modena sono uno strumento messo a punto da Confesercenti e varato nel 2008, per offri re servizi e consulenza non solo agli imprenditori che operano con la formula del franchising, siano questi franchisor o franchisee, ma anche a chi si avvicina a questo mondo per la prima volta. Il loro ruolo è quello di fare incontrare domanda ed offerta, fornendo infatti le informazioni necessarie ed indispensabili sui diversi aspetti necessari per mettersi in proprio. «Uno strumento conclude Confesercenti Modena che si sta rivelando ancora più utile in un momento di sostanziale stagnazione dei consumi. Il dato di crescita registrato dal Franchising a livello nazionale, non ha mancato di riflettersi anche in ambito locale: dall' attivazione dei Franchising Point nel 2009 ad oggi sul territorio modenese abbiamo registrato un incremento di aspiranti imprenditori di circa un 20%». 4
Gazzetta Dell'Emilia Le Associazioni di riferimento di rete Imprese: "Provvedimento incomprensibile". Le Associazioni di riferimento di rete Imprese: "Provvedimento incomprensibile". Dal 1 luglio 2015 gli immobili produttivi e civili distrutti o inagibili a causa del sisma, saranno nuovamente assoggettati all' Imu. Modena, 20 marzo 2015 Dispiace constatare che a volte la mano destra del Governo non sa quello che sta facendo la sinistra. Non c' è altro modo, secondo le Associazioni di riferimento di rete Imprese Cna, Lapam, Confesercenti e Confcommercio per commentare un comma della Legge di Stabilità che stabilisce che a partire dal 1 luglio 2015 gli immobili produttivi e civili distrutti o inagibili a causa del sisma, saranno nuovamente assoggettati all' Imu, anche se in misura ridotta del 50%. In altre parole, anche se un immobile non è ancora agibile, a partire dal prossimo mese di luglio su quest' ultimo dovrà comunque essere pagata l' Imu, come se non dovesse bastare il fatto che dall' anno fiscale 2014 anche i fabbricati inagibili non si sa come concorrono alla formazione del reddito. Si tratta di un provvedimento incomprensibile, anche perché l' esclusione dall' imu non configura certo un "aiuto di stato". Di certo c' è che in questo modo un bene non disponibile condizione in questo caso certificata da un' esplicita ordinanza viene tassato, a partire dalla presunzione che, non si sa come, questo contribuisca a portare a reddito. A prescindere dall' evidente incongruenza di questa considerazione, rimane l' amarezza di constatare come a fronte di positivi interventi come la proroga dell' inizio di restituzione del prestito per il pagamento delle imposte, intervengano norme come quella richiamata, che impongono a chi non abita la propria casa perché ancora inagibile o a chi non può lavorare nel proprio laboratorio, negozio od officina, di pagarci le imposte, quasi si trattasse di una compensazione dei mancati introiti. Sarà cura delle Associazioni di Rete Imprese Italia coinvolgere gli amministratori locali e i parlamentari modenesi per tentare di trovare le strade più opportune per evitare questa vera e propria vessazione. Perché non si può definire altrimenti la pretesa di tassare ciò che è inutilizzabile. (Fonte: Ufficio Stampa CNA MO) 5
Il Nuovo Giornale di Modena Si rafforza la rete degli sportelli Confesercenti per imprenditori e start up Si rafforza la rete degli sportelli Confesercenti per imprenditori e start up cerca nel sito Si rafforza la rete degli sportelli Confesercenti per imprenditori e start up Venerdì 20 Marzo 2015 11:48 Powered by Web Agency Si rafforza e si aggiorna la rete territoriale dei Franchising Point targati Confesercenti Modena per avvicinare sempre più imprenditori al Franchising: una delle poche formule commerciali che hanno mostrato di saper resistere alla crisi. "Negli ultimi tre anni il settore del franchising ha messo a segno a livello nazionale una crescita media complessiva del 5%, e concorre alla creazione dell' 1,2% del Pil italiano. Per questo Federfranchising Modena spiega l' Associazione imprenditoriale ha predisposto un piano, comprensivo pure di formazione specifica che mira a rendere ancora più forte la nostra rete di Franchising Point." I Franchising Point 14 gli sportelli in tutta la provincia di Modena sono uno strumento messo a punto da Confesercenti e varato nel 2008, per offrire servizi e consulenza non solo agli imprenditori che operano con la formula del franchising, siano questi franchisor o franchisee, ma anche a chi si avvicina a questo mondo per la prima volta. Il loro ruolo è quello di fare incontrare domanda ed offerta, fornendo infatti le informazioni necessarie ed indispensabili sui diversi aspetti necessari per mettersi in proprio: dagli obblighi di Legge alla contrattualistica, dalla formazione all' accesso al credito ed alle relative garanzie sui finanziamenti. Sono anche un luogo dove incontrare professionisti esperti e ricevere indicazioni per fare il primo passo verso una nuova attività o per sviluppare una attività già avviata. "Uno strumento conclude Confesercenti Modena che si sta rivelando ancora più utile in un momento di sostanziale stagnazione dei consumi. Il dato di crescita registrato dal Franchising a livello nazionale, non ha mancato di riflettersi anche in ambito locale: dall' attivazione dei Franchising Point nel 2009 ad oggi sul territorio modenese abbiamo registrato un incremento di aspiranti imprenditori di circa un 20%. Si tratta degli accessi ai nostri punti informativi da parte di questi che hanno chiesto specificatamente consulenza per aprire attività in franchising. Sono dati in controtendenza rispetto a quasi tutti gli indicatori macro economici italiani, ed in particolare nel commercio, che ha risentito della difficile situazione economica più di altri settori. Basti pensare che oltre il 50% delle nuove attività commerciali non franchising avviate ogni anno, infatti, riscontra difficoltà già nei primi 6 mesi di vita ed una buona parte di queste, dopo un anno, è costretta a chiudere. Il Franchising, che si basa su formule precedentemente sperimentate, permette la creazione Continua > 6
< Segue Il Nuovo Giornale di Modena di imprese più resistenti ed efficaci sul mercato". 7
Il Nuovo Giornale di Modena Sisma, edifici inagibili tassati con IMU. Rete imprese: Una vera e propria vessazione fiscale Sisma, edifici inagibili tassati con IMU. Rete imprese: Una vera e propria vessazione fiscale cerca nel sito Sisma, edifici inagibili tassati con IMU. Rete imprese: Una vera e propria vessazione fiscale Attualità In evidenza Powered by Web Agency "Dispiace constatare che a volte la mano destra del Governo non sa quello che sta facendo la sinistra. Non c' è altro modo, secondo le Associazioni di riferimento di rete Imprese di Modena Cna, Lapam, Confesercenti e Confcommercio per commentare un comma della Legge di Stabilità che stabilisce che a partire dal 1 luglio 2015 gli immobili produttivi e civili distrutti o inagibili a causa del sisma, saranno nuovamente assoggettati all' Imu, anche se in misura ridotta del 50%. In altre parole, anche se un immobile non è ancora agibile, a partire dal prossimo mese di luglio su quest' ultimo dovrà comunque essere pagata l' Imu, come se non dovesse bastare il fatto che dall' anno fiscale 2014 anche i fabbricati inagibili non si sa come concorrono alla formazione del reddito. Si tratta di un provvedimento incomprensibile, anche perché l' esclusione dall' imu non configura certo un "aiuto di stato". Di certo c' è che in questo modo un bene non disponibile condizione in questo caso certificata da un' esplicita ordinanza viene tassato, a partire dalla presunzione che, non si sa come, questo contribuisca a portare a reddito. A prescindere dall' evidente incongruenza di questa considerazione, rimane l' amarezza di constatare come a fronte di positivi interventi come la proroga dell' inizio di restituzione del prestito per il pagamento delle imposte, intervengano norme come quella richiamata, che impongono a chi non abita la propria casa perché ancora inagibile o a chi non può lavorare nel proprio laboratorio, negozio od officina, di pagarci le imposte, quasi si trattasse di una compensazione dei mancati introiti. Sarà cura delle Associazioni di Rete Imprese Italia coinvolgere gli amministratori locali e i parlamentari modenesi per tentare di trovare le strade più opportune per evitare questa vera e propria vessazione. Perché non si può definire altrimenti la pretesa di tassare ciò che è inutilizzabile". 8
21 marzo 2015 Mo24 Intervento di Rete Imprese Modena in merito al pagamento dell' Imu sulle case inagibili per il terremoto "Una vera e propria vessazione fiscale" Le Associazioni di riferimento di rete Imprese commentano la Legge di Stabilità Legge di Stabilità, ritorna l' Imu sulle case inagibili per il terremoto che stabilisce che a partire dal 1 luglio 2015 gli immobili produttivi e civili distrutti o inagibili a causa del sisma, saranno nuovamente assoggettati all' Imu, anche se in misura ridotta del 50%.Questo il primo commento: "Dispiace constatare che a volte la mano destra del Governo non sa quello che sta facendo la sinistra". Si tratta di un provvedimento incomprensibile, anche perché l' esclusione dall' imu non configura certo un "aiuto di stato". Di certo c' è che in questo modo un bene non disponibile condizione in questo caso certificata da un' esplicita ordinanza viene tassato, a partire dalla presunzione che, non si sa come, questo contribuisca a portare a reddito.concludendo, viene segnalato: "A prescindere dall' evidente incongruenza di questa considerazione, rimane l' amarezza di constatare come a fronte di positivi interventi come la proroga dell' inizio di restituzione del prestito per il pagamento delle imposte, intervengano norme come quella richiamata, che impongono a chi non abita la propria casa perché ancora inagibile o a chi non può lavorare nel proprio laboratorio, negozio od officina, di pagarci le imposte, quasi si trattasse di una compensazione dei mancati introiti". 9
Modena2000 Un comma della Legge di Stabilità reintroduce l' Imu sugli immobili inagibili: una vessazione, secondo Rete Imprese Dispiace constatare che a volte la mano destra del Governo non sa quello che sta facendo la sinistra. Non c' è altro modo, secondo le Associazioni di riferimento di rete Imprese Cna, Lapam, Confesercenti e Confcommercio per commentare un comma della Legge di Stabilità che stabilisce che a partire dal 1 luglio 2015 gli immobili produttivi e civili distrutti o inagibili a causa del sisma, saranno nuovamente assoggettati all' Imu, anche se in misura ridotta del 50%.In altre parole, anche se un immobile non è ancora agibile, a partire dal prossimo mese di luglio su quest' ultimo dovrà comunque essere pagata l' Imu, come se non dovesse bastare il fatto che dall' anno fiscale 2014 anche i fabbricati inagibili non si sa come concorrono alla formazione del reddito.si tratta di un provvedimento incomprensibile, anche perché l' esclusione dall' imu non configura certo un "aiuto di stato". Di certo c' è che in questo modo un bene non disponibile condizione in questo caso certificata da un' esplicita ordinanza viene tassato, a partire dalla presunzione che, non si sa come, questo contribuisca a portare a reddito.a prescindere dall' evidente incongruenza di questa considerazione, rimane l' amarezza di constatare come a fronte di positivi interventi come la proroga dell' inizio di restituzione del prestito per il pagamento delle imposte, intervengano norme come quella richiamata, che impongono a chi non abita la propria casa perché ancora inagibile o a chi non può lavorare nel proprio laboratorio, negozio od officina, di pagarci le imposte, quasi si trattasse di una compensazione dei mancati introiti.sarà cura delle Associazioni di Rete Imprese Italia coinvolgere gli amministratori locali e i parlamentari modenesi per tentare di trovare le strade più opportune per evitare questa vera e propria vessazione. Perché non si può definire altrimenti la pretesa di tassare ciò che è inutilizzabile. 10
Modena2000 Si rafforza la rete dei Franchising Point, gli sportelli Confesercenti per imprenditori e start up Si rafforza e si aggiorna la rete territoriale dei Franchising Point targati Confesercenti Modena per avvicinare sempre più imprenditori al Franchising: una delle poche formule commerciali che hanno mostrato di saper resistere alla crisi. "Negli ultimi tre anni il settore del franchising ha messo a segno a livello nazionale una crescita media complessiva del 5%, e concorre alla creazione dell' 1,2% del Pil italiano. Per questo Federfranchising Modena spiega l' Associazione imprenditoriale ha predisposto un piano, comprensivo pure di formazione specifica che mira a rendere ancora più forte la nostra rete di Franchising Point".I Franchising Point 14 gli sportelli in tutta la provincia di Modena sono uno strumento messo a punto da Confesercenti e varato nel 2008, per offrire servizi e consulenza non solo agli imprenditori che operano con la formula del franchising, siano questi franchisor o franchisee, ma anche a chi si avvicina a questo mondo per la prima volta. Il loro ruolo è quello di fare incontrare domanda ed offerta, fornendo infatti le informazioni necessarie ed indispensabili sui diversi aspetti necessari per mettersi in proprio: dagli obblighi di Legge alla contrattualistica, dalla formazione all' accesso al credito ed alle relative garanzie sui finanziamenti. Sono anche un luogo dove incontrare professionisti esperti e ricevere indicazioni per fare il primo passo verso una nuova attività o per sviluppare una attività già avviata."uno strumento conclude Confesercenti Modena che si sta rivelando ancora più utile in un momento di sostanziale stagnazione dei consumi. Il dato di crescita registrato dal Franchising a livello nazionale, non ha mancato di riflettersi anche in ambito locale: dall' attivazione dei Franchising Point nel 2009 ad oggi sul territorio modenese abbiamo registrato un incremento di aspiranti imprenditori di circa un 20%. Si tratta degli accessi ai nostri punti informativi da parte di questi che hanno chiesto specificatamente consulenza per aprire attività in franchising. Sono dati in controtendenza rispetto a quasi tutti gli indicatori macro economici italiani, ed in particolare nel commercio, che ha risentito della difficile situazione economica più di altri settori. Basti pensare che oltre il 50% delle nuove attività commerciali non franchising avviate ogni anno, infatti, riscontra difficoltà già nei primi 6 mesi di vita ed una buona parte di queste, dopo un anno, è costretta a chiudere. Il Franchising, che si basa su formule precedentemente sperimentate, permette la creazione di imprese più resistenti ed efficaci sul mercato". 11
Sassuolo2000 Si rafforza la rete dei Franchising Point, gli sportelli Confesercenti per imprenditori e start up Si rafforza e si aggiorna la rete territoriale dei Franchising Point targati Confesercenti Modena per avvicinare sempre più imprenditori al Franchising: una delle poche formule commerciali che hanno mostrato di saper resistere alla crisi. "Negli ultimi tre anni il settore del franchising ha messo a segno a livello nazionale una crescita media complessiva del 5%, e concorre alla creazione dell' 1,2% del Pil italiano. Per questo Federfranchising Modena spiega l' Associazione imprenditoriale ha predisposto un piano, comprensivo pure di formazione specifica che mira a rendere ancora più forte la nostra rete di Franchising Point". I Franchising Point 14 gli sportelli in tutta la provincia di Modena sono uno strumento messo a punto da Confesercenti e varato nel 2008, per offrire servizi e consulenza non solo agli imprenditori che operano con la formula del franchising, siano questi franchisor o franchisee, ma anche a chi si avvicina a questo mondo per la prima volta. Il loro ruolo è quello di fare incontrare domanda ed offerta, fornendo infatti le informazioni necessarie ed indispensabili sui diversi aspetti necessari per mettersi in proprio: dagli obblighi di Legge alla contrattualistica, dalla formazione all' accesso al credito ed alle relative garanzie sui finanziamenti. Sono anche un luogo dove incontrare professionisti esperti e ricevere indicazioni per fare il primo passo verso una nuova attività o per sviluppare una attività già avviata. "Uno strumento conclude Confesercenti Modena che si sta rivelando ancora più utile in un momento di sostanziale stagnazione dei consumi. Il dato di crescita registrato dal Franchising a livello nazionale, non ha mancato di riflettersi anche in ambito locale: dall' attivazione dei Franchising Point nel 2009 ad oggi sul territorio modenese abbiamo registrato un incremento di aspiranti imprenditori di circa un 20%. Si tratta degli accessi ai nostri punti informativi da parte di questi che hanno chiesto specificatamente consulenza per aprire attività in franchising. Sono dati in controtendenza rispetto a quasi tutti gli indicatori macro economici italiani, ed in particolare nel commercio, che ha risentito della difficile situazione economica più di altri settori. Basti pensare che oltre il 50% delle nuove attività commerciali non franchising avviate ogni anno, infatti, riscontra difficoltà già nei primi 6 mesi di vita ed una buona parte di queste, dopo un anno, è costretta a chiudere. Il Franchising, che si basa su formule precedentemente sperimentate, permette la creazione di imprese più resistenti ed efficaci sul mercato".! Start WP. 12
Sassuolo2000 Un comma della Legge di Stabilità reintroduce l' Imu sugli immobili inagibili: una vessazione, secondo Rete Imprese Dispiace constatare che a volte la mano destra del Governo non sa quello che sta facendo la sinistra. Non c' è altro modo, secondo le Associazioni di riferimento di rete Imprese Cna, Lapam, Confesercenti e Confcommercio per commentare un comma della Legge di Stabilità che stabilisce che a partire dal 1 luglio 2015 gli immobili produttivi e civili distrutti o inagibili a causa del sisma, saranno nuovamente assoggettati all' Imu, anche se in misura ridotta del 50%. In altre parole, anche se un immobile non è ancora agibile, a partire dal prossimo mese di luglio su quest' ultimo dovrà comunque essere pagata l' Imu, come se non dovesse bastare il fatto che dall' anno fiscale 2014 anche i fabbricati inagibili non si sa come concorrono alla formazione del reddito. Si tratta di un provvedimento incomprensibile, anche perché l' esclusione dall' imu non configura certo un "aiuto di stato". Di certo c' è che in questo modo un bene non disponibile condizione in questo caso certificata da un' esplicita ordinanza viene tassato, a partire dalla presunzione che, non si sa come, questo contribuisca a portare a reddito. A prescindere dall' evidente incongruenza di questa considerazione, rimane l' amarezza di constatare come a fronte di positivi interventi come la proroga dell' inizio di restituzione del prestito per il pagamento delle imposte, intervengano norme come quella richiamata, che impongono a chi non abita la propria casa perché ancora inagibile o a chi non può lavorare nel proprio laboratorio, negozio od officina, di pagarci le imposte, quasi si trattasse di una compensazione dei mancati introiti. Sarà cura delle Associazioni di Rete Imprese Italia coinvolgere gli amministratori locali e i parlamentari modenesi per tentare di trovare le strade più opportune per evitare questa vera e propria vessazione. Perché non si può definire altrimenti la pretesa di tassare ciò che è inutilizzabile.! Start WP. 13