Documento Programmatico del Gruppo di Studio Internazionalizzazione Premessa L internazionalizzazione dell Università, intesa come tutte le possibili forme di collaborazione transnazionale comunque riferibili alla realizzazione della Mission dell Istituzione stessa, rappresenta il processo di inserimento, integrazione e immedesimazione della dimensione internazionale nelle attività accademiche di didattica e di ricerca. La Legge 240/2010, Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, assegna grande rilevanza al processo di internazionalizzazione e prevede che il governo, nell esercizio della delega ad adottare decreti legislativi finalizzati a riformare il sistema universitario, si attenga al principio e criterio direttivo dell'attribuzione di una quota non superiore al 10% del fondo di funzionamento ordinario (FFO) correlata a meccanismi di valutazione delle politiche di reclutamento degli atenei, elaborati da parte dell'anvur e fondati, tra l altro, su la percentuale dei professori e ricercatori in servizio responsabili scientifici di progetti di ricerca internazionali e comunitari [e su] il grado di internazionalizzazione del corpo docente. Inoltre, gli indicatori del Ministero dell Istruzione, dell Università e della ricerca (MIUR) per la valutazione dei risultati dell attuazione dei programmi delle università 2010-2012 e la conseguente allocazione FFO, considerano il coefficiente di internazionalizzazione degli Atenei prendendo in considerazione la proporzione di iscritti che hanno partecipato a programmi di mobilità internazionale (in regime di scambio e non); la proporzione di studenti stranieri iscritti a corsi di laurea magistrale; la proporzione di studenti stranieri iscritti a corsi di dottorato; l entità delle risorse acquisite dall Unione europea e da agenzie e enti, esteri e internazionali. Inoltre, per la VQR 2004-2010 e la conseguente valutazione delle strutture, possono essere considerati solo i periodi di mobilità di docenti/ricercatori (sia in entrata che in uscita) di almeno 3 mesi consecutivi. Altre indicazioni sono date dal Programma Nazionale della Ricerca (PNR) 2011-2013, predisposto dal governo per indirizzare nel paese lo sviluppo coordinato delle attività di ricerca anche relativamente all internazionalizzazione. Non sono stati ancora pubblicati i decreti attuativi della legge 240/2010 per la valutazione degli Atenei che possono dare l esatto peso che avranno nel futuro i diversi indicatori per l internazionalizzazione. I rapporti di cooperazione tra atenei di diversi paesi nonché tra Atenei e altri attori economici e sociali - costituiscono uno degli aspetti più importanti della vita universitaria. Il miglioramento della mobilità di ricercatori, studenti e docenti è elemento fondamentale per accrescere la qualità della ricerca, della didattica e della formazione accademica. Consolidando l offerta in termini di qualità e servizi, il sistema universitario acquista competitività a livello internazionale. Il senso dell internazionalizzazione assume, inoltre, un valore più ampio, quando si configura come strumento di apertura, di dialogo e convivenza 1/ 11
civile, che affianca al concetto tradizionale di collaborazione accademica, mirata soprattutto a finalità di tipo scientifico, quello di cooperazione universitaria allo sviluppo e alla pace. Le principali modalità di internazionalizzazione degli atenei sono: l aggiunta di una dimensione internazionale alle attività di formazione nei tre cicli dell Istruzione superiore; l attrazione dall estero di docenti e studenti di qualità; l inserimento dell Ateneo in reti internazionali di didattica e di ricerca. Pertanto, il processo di internazionalizzazione riguarda in maniera trasversale: le istituzioni, il corpo studentesco, il corpo accademico, il personale tecnico-amministrativo (PTA), l attività di ricerca e l attività di formazione. L Università di Messina, attraverso l applicazione del suo Statuto, dei regolamenti e delle procedure che da esso discendono, intende raggiungere i seguenti obiettivi: 1. promuovere la collaborazione con Università e Istituzioni estere aderendo a reti e consorzi internazionali ed incentivando la caratterizzazione internazionale dei programmi di ricerca e l attivazione di corsi di studio per il conseguimento di titoli congiunti e multipli; 2. sostenere la mobilità internazionale di tutte le sue componenti (studenti, docenti, ricercatori e personale dirigenziale e tecnico-amministrativo) ed il rafforzamento delle competenze linguistiche; 3. semplificare e rendere trasparenti tutte le procedure direttamente indirettamente connesse al processo di internazionalizzazione; 4. adottare strumenti adeguati per favorire la diffusione internazionale delle attività formative e di ricerca. Il conseguimento degli obiettivi passa anche attraverso il superamento di diverse criticità che si riscontrano dall analisi della situazione dell Ateneo di Messina: 1. riconoscimento degli studi all estero non sempre completo; 2. scarsa flessibilità dei piani di studio, tale non rendere agevole la partecipazione a progetti di mobilità; 3. competenze linguistiche del corpo docente, del corpo studentesco e del PTA non sempre adeguate; 4. rilascio del Diploma Supplement (DS) non sempre puntuale; 5. esiguo numero di corsi di studio erogati interamente o parzialmente in lingua veicolare; 6. capacità di attrazione di studenti, docenti e ricercatori stranieri, specialmente quelli provenienti dai paesi emergenti, non sufficientemente sviluppata (inefficace esposizione verso l esterno dell offerta e delle procedure dell Ateneo, scarso collegamento con il territorio, ecc.) 7. carenza di strutture ricettive e servizi di assistenza specificatamente rivolti a studenti, docenti e ricercatori stranieri. 2/ 11
Per fronteggiare adeguatamente le criticità di cui sopra, ponendo in essere i relativi interventi, si rende assolutamente indispensabile: 1. assicurare che i singoli Regolamenti d Ateneo (soprattutto il Regolamento didattico) prevedano la possibilità di opportune deroghe qualora si tratti di attività correlate al processo di internazionalizzazione; 2. destinare adeguate risorse (finanziarie e professionali) al supporto dei processi di internazionalizzazione, compatibilmente con le disponibilità dell Ateneo ma coerentemente con la valenza strategica che ad essi deve essere attribuita; 3. individuare per ciascun Dipartimento un referente/delegato per le procedure di internazionalizzazione; 4. potenziare le strutture amministrative direttamente coinvolte nei processi di internazionalizzazione, favorendo il coordinamento delle funzioni e delle responsabilità e verificando l adeguata qualificazione e motivazione di tutti i soggetti coinvolti (risulta inaccettabile l interazione con PTA non adeguatamente preparato sul piano linguistico); 5. Sensibilizzare il personale docente anche attraverso la previsione di specifici meccanismi di premialità/penalizzazione in ordine all esigenza di rispettare tutti gli adempimenti connessi e funzionali al processo di internazionalizzazione. Piano Strategico per l Internazionalizzazione In ordine a quanto fin qui esposto, appare opportuno che l Ateneo si doti di un apposito strumento, orientato in via esclusiva allo sviluppo ed al governo dei processi di internazionalizzazione: il Piano strategico per l internazionalizzazione. In tale documento, che deve costituire parte integrante del Piano di programmazione pluriennale, devono essere puntualmente definiti gli obiettivi che si intendono raggiungere, nonché gli strumenti che permettano il loro raggiungimento, garantendo peraltro la qualità del processo. Il piano andrà, pertanto, articolato per obiettivi/aree di intervento. Rispetto a ciascun obiettivo/area di intervento dovranno essere esplicitati: gli indicatori per la misurazione del risultato; i tempi di attuazione delle misure; le risorse ad essi destinante; le connesse responsabilità amministrative e procedurali. Il successo di un tale piano strategico è legato: - alla qualità degli obiettivi che devono essere SMART (semplici misurabili accessibili - realistici- temporalmente definiti), 3/ 11
- alla capacità di accesso delle componenti dell Ateneo ai programmi incentivanti sia a livello europeo (es., Lifelong Learning Programme, Erasmus Mundus) sia a livello nazionale (es. cooperlink); - alla definizione di precisi piani locali sia di sostenibilità finanziaria anche mediante opportuni meccanismi premianti- che di sostenibilità didattica. MOBILITÀ STUDENTI, DOCENTI, RICERCATORI E PTA La nozione di internazionalizzazione, così come definita nei principali documenti Europei e nazionali in materia, implica l adozione di tutte le misure necessarie volte a potenziare la mobilità di docenti, studenti, ricercatori e personale tecnico amministrativo. Mobilità in Uscita L Ateneo riconosce la mobilità come un diritto. Pertanto, è necessario: Garantire opportunità di mobilità a tutti coloro che desiderino parteciparvi; Garantire la qualità e la trasparenza nella gestione della mobilità. Azioni da intraprendere 1. Accrescere la flessibilità dei corsi di studio e incorporare a livello dei regolamenti didattici; le opportune finestre di mobilità nei percorsi formativi (per mobilità di tipo individuale e di tipo strutturato); 2. Adottare un Regolamento di Ateneo per il riconoscimento dei periodi di studio all estero; 3. Assicurare l utilizzazione del sistema ECTS e il rilascio corretto del Diploma Supplement; 4. Adottare opportuni regolamenti che fissino i criteri di ammissibilità ai programmi di mobilità, specie nel caso essi siano economicamente incentivati, tenendo in considerazione le raccomandazioni contenute nei documenti del processo di Bologna; 5. Migliorare le competenze linguistiche del corpo studentesco mediante risorse economiche all uopo stanziate (ad es. assegnazione su base premiale di voucher linguistici per l acquisizione di certificazioni internazionali, stipulazione di convenzioni con centri/scuole di lingua). Quest ultimo aspetto è necessario non solo per favorire la mobilità outgoing ma anche l accesso dei nostri studenti a corsi internazionali erogati da università italiane in lingua inglese. (vedi accordo siglato dal MIUR con Cambridge Esol). Mobilità in Entrata L Ateneo deve aumentare la capacità di attrarre docenti, studenti e ricercatori internazionali. Pertanto è necessario: perseguire la reciprocità negli scambi per periodi di studio con tutti gli Atenei partner; 4/ 11
accrescere le immatricolazioni di studenti con titoli di studio di altri paesi, soprattutto nel secondo (lauree magistrali) e terzo ciclo (dottorati); offrire corsi di studio internazionali erogati (totalmente o parzialmente) in lingua straniera; privilegiare i corsi di studio a titolo doppio e congiunto. Azioni da Intraprendere 1. Rendere l Offerta formativa dell Ateneo visibile e comprensibile a livello internazionale (es. offerta formativa di ogni facoltà presentata in lingua veicolare; produzione di brochure, ecc.); 2. Utilizzare gli opportuni strumenti di veicolazione dell informazione a livello internazionale (bandi redatti anche in lingua inglese, pubblicizzazione delle position disponibili sulla piattaforma euraxess, ecc) che possano favorire non solo la quantità ma anche la qualità della mobilità; 3. Integrare l Offerta Formativa (OF) ufficiale dell Università con corsi di studio internazionali (d ateneo in lingua straniera; interateneo con ordinamento congiunto; con mobilità strutturata; erogati all estero) che: a. Siano rispondenti ai criteri di assicurazione di qualità dell Ateneo, tenuto conto delle future procedure di accreditamento previsto dalla Legge 240/2010, nonché dei decreti legislativi in itinere per i corsi di studio di 3 ciclo; b. siano appositamente regolamentati, disciplinandone i requisiti (ove necessario), i contenuti erogati in lingua straniera, la percentuale di discenti e docenti stranieri, nonché le procedure e le modalità di attivazione, in funzione del ciclo e tipologia di corso di studio (CL I e II livello, dottorato, scuole specializzazione, master I e II livello, Summer e Winter Schools); c. possano risultare attrattivi identificando le specifiche aree disciplinari sulla base di priorità di cooperazione con paesi EU e con paesi terzi, definibili in base ai documenti prodotti da istituzioni nazionali e estere (es. documenti Politica Europea di Vicinato, PNR, Horizon 2020); 4. Con riferimento specifico ai corsi di dottorato, favorire il ricorso allo strumento della cotutela e prevedere servizi specifici per l immatricolazione di studenti stranieri (modalità di selezione a distanza e secondo tempistiche utili per pianificare il trasferimento in Italia) e la comunicazione anche amministrativa in lingue diverse dall'italiano; 5. Adottare un Regolamento per il riconoscimento dei titoli stranieri, rendendo, ove possibile, più flessibili i requisiti curriculari per l accesso ai corsi di secondo ciclo; 5/ 11
6. Assicurare che agli studenti/docenti/pta venga riconosciuto in maniera completa lo status di studente/docente/pta straniero, così che possano usufruire di tutti i servizi offerti ai soggetti italiani (ad es. immatricolazione degli studenti Erasmus, ecc.); 7. Sostenere finanziariamente lo sviluppo dell'offerta didattica in lingua veicolare regolamentando rigorosamente i processi di concessione dei contributi economici specificatamente finalizzati alla realizzazione di iniziative efficaci alla rilevazione e valutazione interna ed esterna; 8. Prevedere spazi didattici e risorse economiche e umane ad essi dedicate per iniziative finalizzate anche ad un numero limitato di studenti (es. corsi in lingua veicolare paralleli a quelli in lingua italiana); 9. Offrire strutture adeguate per l apprendimento della lingua italiana (es. convenzioni con il CLAM o con enti esterni per lo svolgimento di corsi di italiano, ecc.) atte, oltre ad agevolare anche ad anticipare (es. precorsi estivi) l inserimento degli studenti stranieri nell Università; 10. Predisporre strutture ed iniziative adeguate per l erogazione durante il periodo estivo di Summer Schools di lingua e cultura italiana che possano facilitare l inserimento e l integrazione di possibili studenti stranieri nella realtà del nostro Paese e della nostra Città; 11. Migliorare l efficienza e la disponibilità dei servizi logistici offerti ai studenti/docenti/pta stranieri anche prevedendo la conclusione di opportune convenzioni con gli enti gestori (ERSU, tariffe mense, residences, ecc); 12. Predisporre un regolamento che favorisca anche dal punto di vista procedurale, la qualità e la quantità dell internazionalizzazione del corpo docente sulla base dei criteri stabiliti dall ANVUR (ad es. allo stato attuale VQR per la ricerca); 13. Prevedere personale tecnico-amministrativo di supporto in grado di interagire in un contesto internazionale: a. Migliorare le competenze linguistiche del PTA, destinato all interazione con visitatori internazionali e/o relazioni internazionali anche mediante risorse economiche all uopo stanziate; b. Inserire le conoscenze linguistiche, preferibilmente certificate, come criteri di selezione/progressione del PTA in funzione della posizione da ricoprire; 14. Potenziamento del Settore Relazioni internazionali, attraverso la concentrazione, in capo ad un'unica struttura, delle attribuzioni e delle responsabilità relative alla gestione delle 6/ 11
attività connesse e/o funzionali ai processi di internazionalizzazione. A tal fine è auspicabile che le dotazioni organiche di tale struttura possano essere rafforzate, anche mediante percorsi di mobilità interna, destinando in via prioritaria alle Relazioni internazionali unità di personale in possesso di adeguate ed imprescindibili competenze linguistiche. La struttura di cui sopra dovrebbe supportare e coordinare tutti i soggetti, interni ed esterni, coinvolti nelle attività di internazionalizzazione, in particolare mediante la a. definizione di uno Sportello unico visitatori internazionali finalizzato a erogare servizi e informazioni a favore di docenti/studenti/pta incoming (anche prima del loro ingresso in Italia) permettendo una visione globale e più precisa del flusso in ingresso dei visitatori stranieri; b. gestione della mobilità in entrata/uscita (intra ed extra europea), anche in supporto alle strutture didattiche per le attività connesse al recruitment e ai servizi a favore dei visitatori internazionali in collaborazione con le strutture di servizio dell Ateneo e con reti di partner locali e nazionali; c. veicolazione all interno dell Università di Messina delle informazioni relative alle opportunità di studio e formazione all estero anche in raccordo con i Direttori dei Dipartimenti o con i loro delegati; d. veicolazione all estero delle opportunità di studio e formazione presso l ateneo di Messina; e. attività di R&S finalizzata, in particolare, all implementazione della partecipazione dell ateneo nei network internazionali di cooperazione e mobilità nell area dell istruzione superiore; f. supporto alle strutture coinvolte nell implementazione delle procedure correlate all internazionalizzazione; g. coordinamento dei corsi di lingua italiana a supporto della mobilità in entrata; h. supporto nella stesura degli Accordi quadro, Convezioni e Memorandum of Understanding (MoU) Internazionali dell Ateneo. 7/ 11