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ISTITUTO COMPRENSIVO Via LIBERTA,1 - cod. mecc. MEIC856004-98077 SANTO STEFANO DI CAMASTRA (ME) www.icsantostefanodicamastra.it meic856004@pec.istruzione.it 0921331210-0921390232 C.F. 93002950835 e-mail MEIC856004@ISTRUZIONE.IT CIRCOLARE N. 90 S. STEFANO DI CAM. 08/03/2014 AI COORDINATORI DELLE CLASSI 3 B SCUOLA PRIMARIA S. STEFANO 4 A SCUOLA PRIMARIA CARONIA CENTRO 3 B SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO- CARONIA MARINA Oggetto: MONITORAGGIO ALUNNI BES- DSA Si trasmette in allegato alla presente circolare e breve dispensa informativa riguardante i BES insieme a una scheda che i Sig.ri Coordinatori in indirizzo avranno cura di compilare e consegnare in Segreteria entro il 12/03/2014. tempi brevi Si raccomanda la puntualità nell adempimento al fine di espletare l attività in oggetto in IL DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Eleonora Pipitone Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell art. 3 comma 2 del D. Lgs n. 39 del 1993.

Plesso e Classe N. alunni N. alunni con diagnosi di D.S.A. Eventuali difficoltà incontrate Materiale richiesto e/o eventuale consulto con esperto /interno esterno IL COORDINATORE DI CLASSE.

COSA SONO I DISTURBI DI APPRENDIMENTO I disturbi di apprendimento scolastico si dividono in due tipologie: a) I Disturbi GENERICI O ASPECIFICI; b) I DISTURBI SPECIFICI dell APPRENDIMENTO DSA ; -a) Il Disturbi di Apprendimento ASPECIFICI riguardano difficoltà di apprendimento in relazione a capacità cognitive al di sotto della media e/o a patologie di vario tipo: sensoriali, neurologiche, genetiche, psicologiche In queste situazioni le difficoltà sono spesso generalizzate, quindi non solo nelle competenze "di base", cioè nella lettura, scrittura, matematica, ma anche nei processi logici. -b) I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA) riguardano, DIFFICOLTÀ CIRCOSCRITTE solo ad alcuni processi indispensabili all apprendimento (lettura, scrittura e calcolo), e si manifestano in bambini/ragazzi in età evolutiva che NON HANNO DEFICIT neurologici, cognitivi, sensoriali e relazionali e che HANNO usufruito di NORMALI OPPORTUNITÀ educative e scolastiche. QUALI SONO I DSA DISLESSIA: Disturbo specifico della lettura, d origine neurobiologica, caratterizzato dalla difficoltà ad effettuare una lettura accurata e/o fluente. Cosa succede alle persone con dislessia: Legge lentamente, con fatica soprattutto se ad alta voce; Difficoltà generali con tutto ciò che è scritto (siano numeri siano lettere), confonde nella lettura grafemi di forma simile o diversamente orientati (p;b;q;d m;n a;e), suoni omologhi e simili (F-V;TD;P-B;C-G;L-R;M-N;S-Z),riconosce con difficoltà gruppi sillabici complessi (gn ch gl),perde la riga e salta le parole; Sostituisce le parole brevi tra loro confondendole (soprattutto le congiunzioni e le preposizioni); Difficoltà nella ricopiatura dalla lavagna; Commette errori di decodifica delle parole soprattutto scambiando l ordine delle lettere o delle sillabe (da/ad per/pre da/pa capra/carpa)o modificando l ordine di lettura; Dimostra una grande differenza nel livello di comprensione di uno stesso testo a seconda che lo legga lui o che gli venga letto, spesso, non comprende quello che ha letto; Legge (scrive) spezzando le parole (ba nana anziché banana) smarrendone il senso; Difficoltà a ricordare parole anche ben conosciute; Leggendo omette parti di parole, a volte anche interi gruppi di sillabe; Può leggere/scrivere la stessa lettera o la stessa sillaba ; Per aiutarsi tende a indovinare le parole dopo averne letto l inizio; DISCALCULIA: Deficit del sistema di elaborazione dei numeri e/o del calcolo. Cosa succede nel bambino/ragazzo con discalculia: Può avere difficoltà nell associare il numero alla quantità, o a capire che 2, II in numero romano e la parola DUE abbiano lo stesso valore; Leggendo i numeri, commette errori equivalenti a quelli indicati alla voce dislessia a proposito delle parole; Ha difficoltà a porre nella giusta sequenza le informazioni o gli eventi, i numeri, legge/scrive i numeri in ordine diverso da come sono scritti, ecc.; Tende a confondere numeri con forme simili (3 e 8, 6 e 9, 7 e 4, 2 e 5, ecc.) per questo può avere problemi con l uso della calcolatrice oltre che nella scrittura manuale e anche ovviamente nella lettura dei numeri stessi; Può avere difficoltà a comprendere il valore di posizione delle cifre sia come scrittura posizionale sia come cambio ed equivalenza, e di conseguenza ha difficoltà ad

eseguire correttamente le sequenze operative connesse con il calcolo, sia nelle operazioni sia nelle misure e nelle monete; Può avere difficoltà a descrivere oralmente le fasi operatorie che esegue nei processi matematici (calcolo, risoluzione di problemi, ecc.); Può avere difficoltà a comprendere l organizzazione del tempo e la lettura dell orologio; e nell organizzazione dello spazio fisico (il suo spazio di vita, il banco, ecc.) sia dello spazio del foglio; Può avere difficoltà a memorizzare la tavola pitagorica, le formule ed i fatti aritmetici in genere, a fare i calcoli a mente, ecc.; DISORTOGRAFIA: Difficoltà nel rispettare le regole di trasformazione del linguaggio parlato in linguaggio scritto. Vengono cioè commessi molti errori e di varia tipologia. (accenti, apostrofi, forme verbali etc.). Cosa succede: Commette errori grammaticali e di spelling, errori fonologici (volpe/folpe; pesce;pese),errori non fonologici (scuola/squola), errori di omissione o aggiunte di accenti e doppie; Difficoltà nella produzione di parole omofone (a/ha hanno/anno è/e) e non omofone; Difficoltà nella coordinazione oculo/spaziale visuo/spaziale (come il non riuscire a lanciare una palla nel posto che si è deciso); DISGRAFIA: Difficoltà nella grafia. Cosa succede: La scrittura è irregolare per dimensione e/o pressione ed è difficilmente decifrabile; Vi è scarsa capacità ad utilizzare lo spazio sul foglio e a mantenere la direzione orizzontale dello scritto, i margini non vengono rispettati, gli spazi tra i grafemi e tra le parole sono irregolari; È una difficoltà che investe la scrittura ma non il contenuto. COSA DEVE FARE LA SCUOLA? Dall a.s. 2010/2011 gli Istituti devono predisporre la stesura di un PDP (Piano Didattico Personalizzato): un documento che partendo dalla singola diagnosi, definisce gli strumenti compensativi e dispensativi da adottare nelle diverse discipline, le strategie didattiche e metodologiche più opportune, le modalità di verifica e valutazione che si intendono applicare. Si tratta, pertanto, di specificare quali misure ogni docente intende adottare per quello specifico caso, sulla base delle indicazioni contenute nella diagnosi specialistica e sulla base delle difficoltà riscontrate in classe. L utilizzo di tali misure viene suggerita nella diagnosi dello specialista ed è fondamentale e conforme alla personalizzazione della didattica, al fine di promuovere il successo formativo dello studente con DSA. La scuola, con questo documento, mette in atto tutte le misure necessarie previste dalle normative vigenti in materia di disturbi specifici di apprendimento. Il singolo docente, dopo aver valutato le effettive necessità dello studente e le difficoltà manifestate nella propria materia, dovrà definire quali misure mettere in atto per favorirne il successo scolastico. COSA DEVONO FARE GLI INSEGNANTI Gli insegnanti hanno il compito stabilito dalla normativa, di mettere in atto ciò che serve a ogni studente per favorire il profitto in base alle sue caratteristiche. Nel caso dello studente con DSA, i docenti devono attivare un Percorso Didattico Personalizzato comprensivo delle misure compensative e dispensative e dei criteri di verifica e valutazione personalizzati.

Alla stesura del documento contribuiranno - se lo desiderano - anche la famiglia e l alunno, che forniranno le informazioni necessarie a creare un percorso formativo personalizzato. Alla famiglia, inoltre, verrà proposta la firma dello stesso; in tal modo la famiglia prende consapevolezza e autorizza la scuola ad utilizzare tutti gli strumenti indicati per il raggiungimento del successo scolastico dell alunno e si impegna a collaborare. Rifiutando l adozione delle misure indicate per il successo scolastico si assume anche la responsabilità di un eventuale insuccesso. La diagnosi di DSA rientra nei dati sensibili, pertanto, senza l autorizzazione della famiglia, la scuola non può divulgare questa condizione, a meno che non sia lo stesso alunno a farlo. E necessario informare tutti i docenti del Consiglio di Classe della situazione, affinché agiscano adeguatamente nel rispetto della privacy. STUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI LE MISURE COMPENSATIVE SONO STRATEGIE O STRUMENTI, INFORMATICI E NON, che hanno lo scopo di COMPENSARE IL DISTURBO supportando i ragazzi in quelli che sono i loro punti di debolezza. L OBIETTIVO DI TALI MISURE e strumenti non deve essere quello di guarire il ragazzo dal disturbo (perché non è ammalato e non si guarisce!), ma di aiutarlo a RIDURNE GLI EFFETTI, predisponendo una MODALITÀ DI APPRENDIMENTO PIÙ ADATTA ALLE SUE CARATTERISTICHE. L'USO di tali strumenti NON ELIMINA IL DISTURBO, MA AGEVOLA L'APPRENDIMENTO. SONO STRUMENTI COMPENSATIVI ad esempio il pc, la sintesi vocale, la calcolatrice, la tabella delle formule, tabelle delle regole grammaticali di qualsiasi lingua, la tavola pitagorica, l'utilizzo di mappe concettuali o mentali e cartine durante le interrogazioni o le verifiche scritte, il dizionario digitale, una diversa presentazione delle modalità di verifica (che può essere personalizzato), l'uso di supporti alle verifiche (prove formative con domande guida per la preparazione alle verifiche), ecc. Gli strumenti compensativi sono PERSONALIZZATI E SCELTI DALL'ALUNNO in base alle sue esigenze. SONO invece MISURE DISPENSATIVE (dispensa da alcune prestazioni): evitare la lettura a voce alta, l'apprendimento mnemonico, lo studio di molte pagine, la sovrapposizione di più prove ( ad esempio nello stesso giorno compiti scritti di diverse materie...)ecc. LA LORO APPLICAZIONE È PREVISTA DALLA LEGGE 170/2010 VERIFICHE Per tutte le discipline: - All inizio di ogni lezione fare una sintesi di quella precedente; - Fornire spiegazioni chiare e precise, preferibilmente con mappe concettuali, e schemi (eventualmente da consegnare all'alunno); - Permettere all'alunno di registrare le lezioni ed evitare di dettare o far prendere appunti; - Preparare le verifiche tenendo presente il problema dell'alunno e, se è necessario, preparare verifiche personalizzate. In tal caso, è opportuno spiegare che si tratta di diverse modalità per verificare gli stessi obbiettivi dei compagni (il rischio è che uno studente con un immagine di sé compromessa, trovi conferma della sua temuta inferiorità e riduca l impegno e la motivazione); - Ricordare che in genere gli alunni con DSA incontrano difficoltà nell acquisire i termini specifici di una disciplina, nell orientarsi sulla linea dei numeri e del tempo, pertanto è opportuno predisporre esercizi alternativi a questi; - Separare la comprensione dalla produzione scritta. Non tenere conto degli errori d ortografia, privilegiare i contenuti alla forma; Privilegiare per quanto possibile l orale allo scritto;

Prevedere un interrogazione orale di recupero se la verifica scritta non è andata bene; Gli argomenti oggetto di studio possono essere articolati in modo diverso rispetto al gruppo classe (diversa distribuzione delle scadenze, minori testi da leggere); Preparare dei supporti alle verifiche (scrivere, o appurarsi che l'alunno abbia scritto, gli argomenti precisi da studiare per le verifiche, consegnare prove formative con cui l'alunno può esercitarsi); Nelle verifiche orali concordare gli argomenti ed il momento della verifica; Nelle verifiche scritte stabilire gli esercizi per verificare la soglia minima e dare più tempo nello svolgimento delle prove; Dare più tempo nelle verifiche scritte, o diminuire il numero degli esercizi Se richiesto dall alunno, permettere l uso del p.c. nelle verifiche scritte; Nelle verifiche permettere all'alunno di consultare semplici strumenti compensativi come, ad esempio nelle lingue straniere, tabelle con la grammatica o con la lista di parole e, nelle altre discipline, le mappe concettuali o schemi riassuntivi per evitare di perdere il filo del discorso ; Scrivere al computer il testo del compito in modo chiaro e leggibile. Le consegne degli esercizi devono essere evidenziate e il testo deve essere ordinato, con gli esercizi scritti in orizzontale e non su due colonne; Gratificare lo studente per gli obiettivi raggiunti, sostenere la sua autostima perché, essendo dotato di un QI nella norma, l alunno con DSA sperimenta la frustrazione e si rende conto dei suoi limiti ; COME ORGANIZZARE LE ATTIVITÀ E LE VERIFICHE PER GLI ALUNNI CON D.S.A.? Prove scritte: MATEMATICA: far usare la calcolatrice, formulari con figure geometriche, formule e procedure o algoritmi, la tavola pitagorica, favorire l uso di schemi facilitanti la spiegazione dei procedimenti matematici. Per i disgrafici il DISEGNO geometrico può risultare particolarmente difficile; in DISEGNO TECNICO l esecuzione, la copia dal vero o riproduzione possono essere difficoltose o impossibili per i problemi spaziali e di motricità fine. In particolare, l uso di strumenti tecnici (compasso, riga, ) è arduo per chi presenti disprassia. Inoltre la terminologia tecnica non è facilmente memorizzabile. INGLESE: per le verifiche scritte somministrare esercizi di completamento o a risposte multiple. La lingua straniera va studiata preferibilmente in modo orale. Abbandonare l impostazione grammaticale. Non far usare il vocabolario cartaceo. Non richiedere regole, traduzioni o applicazioni meccaniche di strutture grammaticali, ma utilizzare esercizi a scelta multipla, vero-falso, fornendo l esempio della struttura richiesta e non il termine grammaticale. Le difficoltà presenti in Italiano si mostrano anche nella lingua straniera (lettura ore, destra sinistra, numeri, confusioni terminologiche, utilizzo erroneo di preposizioni e dei tempi dei verbi ), quindi non vanno valutati tali errori. Separare la comprensione dalla produzione. Non richiedere i verbi irregolari: è impossibile in caso di DSA memorizzarli. Evitare in generale lo studio mnemonico, favorire l apprendimento graduale del lessico e ridurre il numero di vocaboli richiesto. L insegnamento deve essere sistematico, con molte ripetizioni dello stesso contenuto o della stessa struttura con modalità diverse per mantenere viva l attenzione del discente. ITALIANO: per il compito di italiano far utilizzare, ove è possibile, il computer con il correttore automatico. Nell'analisi grammaticale, logica e del periodo permettere all'allievo di consultare schemi con le possibili voci (Es. A. aggettivo 1)qualificativo 2) indefinito 3) numerale B. nome1) proprio 2)comune Nei testi non correggere e non valutare gli errori ortografici. Prove orali:

In GEOGRAFIA può essere difficoltoso compilare una cartina e orientarsi spazialmente. Così la memorizzazione può non essere agevole. In STORIA la sequenza temporale e la memorizzazione di date e di nomi può essere difficoltosa. Programmare le interrogazioni specificando gli argomenti che saranno chiesti e ridurre il numero delle pagine. Avvisare 10 minuti prima di interrogare, per dare il tempo di prepararsi psicologicamente e di ripassare. Durante l'interrogazione fare utilizzare sussidi cartacei quali: - Tabelle (date, eventi, nomi, categorie grammaticali, ecc); - Linea del tempo, cartine geografiche fisiche, politiche, grafici; - Mappe concettuali. In EDUCAZIONE FISICA non pretendere il riconoscimento di destra e sinistra, l orientamento spaziale, la memorizzazione di sequenze. MODALITÀ DI VALUTAZIONE: la valutazione delle prove sarà effettuata con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma; non si valutano gli errori di spelling, ortografia ecc.; Le prove orali hanno maggior peso delle prove scritte. Nella valutazione l insegnante terrà conto delle specifiche difficoltà dell alunno: le misure compensative e dispensative non devono abbassare il voto. Gli obiettivi educativi devono essere comuni a tutta la classe, poiché l inclusione delle competenze, non può che passare attraverso una condivisione di azioni e di finalità educative. COSE DA NON FARE Far leggere l'alunno a voce alta se non vuole; Correggere tutti gli errori nei testi scritti; Dare liste di parole da imparare; Fare copiare dalla lavagna; Fare ricopiare il lavoro già svolto, perché scorretto o disordinato; Fare paragoni con i compagni; Normativa L 170 del 8 ottobre 2010 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico Gazz. Uff. 18 ottobre 2010 n.244 Linee guida MIUR 12 luglio 2011 in allegato al D.M.5669 del 21luglio 2011. Accordo Stato-Regioni Indicazioni per la diagnosi e la certificazione diagnostica dsa del 24/07/2012 ELENCO dei siti utili: http://www.aiditalia.org/upload/vademecumpdf_1.pdf http://www.dislessia.org www.lescuoledelnove-vicenza.it/2011/.../vadem%20ic9giugno2011 http://www.aiditalia.org/it/circolare_ministeriale_prot_n_4099_a_4_del_5_10_2004.html http://www.aiditalia.org/upload/provvedimenti_1_2.pdf http://dsariflessioni.wordpress.com/2012/04/19/vademecum-dellaid-di-roma-sui-dsa-quiper-esteso/ http://www.ospedalebambinogesu.it/portale2008/default.aspx?iditem=1394 http://www.istruzione.it/web/istruzione/