PREVENZIONE E GESTIONE DELLA PEDICULOSI NELLE SCUOLE



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R E G I O N E V E N E T O AZIENDA ULSS 16 SERVIZIO DI IGIENE E SANITÀ PUBBLICA PREVENZIONE E GESTIONE DELLA PEDICULOSI NELLE SCUOLE REVISIONE n 1 Preparato e Verificato Funzione aziendale Servizio di Igiene e Sanità Pubblica Area Materno Infantile Coordinamento Distretti Socio Sanitari AULSS N.16 Struttura Interaziendale Servizio Dell Assistenza Area Territoriale Approvazione Direttore Sanitario Firma Data _10/09/2008 Rev. 1 REV. 1 del 10/09/2008 Pagina 1 di 1

Componenti del gruppo di lavoro: Dipartimento di Prevenzione AULSS 16 - Servizio di Igiene e Sanità Pubblica o Dr.ssa Gottardello Area Materno Infantile AULSS n. 16 o Referente Dr.ssa M.G. D Aquino Unità Operativa Area Materno infantile D.S.S. n 1 2 3 4 5 o Resp. U.O.M.I.Dss. n 1 dr.ssa W. Bittante o Resp. U.O.M.I. Dss. n 2 dr.ssa L. Graziani o Resp. U.O.M.I. Dss. n 3 dr.ssa A. De Lorenzis o Resp. U.O.M.I Dss. n 4 dr.ssa M.T. Battistello o Resp. U.O.M.I. Dss. n 5 dr.ssa M.E. Antonioli Unità Operativa Area Materno Infantile D.S.S. n 1 2 3 4 5 o Coordinatrice A.S.V. T. Salvan o Coordinatrice A.S.V. L. Carraro o Coordinatrice A.S.V. V. Marcato o Coordinatrice OST. L. Frattini o Coordinatrice A.F.D. R. Schiavolin Struttura Interaziendale Servizio dell Assistenza Area Territoriale o Responsabile Dr.ssa Pegoraro Chiara Rev. 1 del 10/09/2008 Pagina 2 di 2

SOMMARIO 1. PREMESSA pag. 4 2. SCOPO pag. 7 3. CAMPO DI APPLlCAZIONE pag. 7 4. RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI pag. 7 5. DIAGRAMMA DI FLUSSO DELLE ATTIVITÀ pag. 8 6. MODALITÀ OPERATIVE pag. 9 7. RESPONSABILITA pag. 11 8. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI pag. 12 ALLEGATI: allegato n. 1 : Scheda informativa (Norme igienico-profilattiche per il controllo pag. 13 della diffusione della pediculosi); allegato n. 2: Lettera del Dirigente Scolastico destinata ai genitori dei pag. 14 bambini con sospetta pediculosi rilavata dall insegnante; allegato n. 3: Lettera del Dirigente Scolastico destinata ai genitori dei bambini pag. 14 che frequentano la classe dove si è manifestato il caso di pediculosi; allegato n. 4: Linee guida per la diagnosi e il trattamento della pediculosi del pag. 16 capo con l egida di Associazione Dermatologi Italiani (ADOI), Società Italiana Dermatologia Medica Chirurgica Estetica delle Malattie sessualmente Trasmissibili (SIDEMAST) e Società Italiana Pediatri (SIP) anno 2005. Rev. 1 del 10/09/2008 Pagina 3 di 3

PREMESSA Da tempo è diffusa fra la popolazione, specie quella infantile, una parassitosi molto contagiosa: la pediculosi del capo determinata da un insetto, il pidocchio, che vive e si riproduce SOLO sulla testa dell uomo. La trasmissione del parassita avviene per contatto diretto con il capo di un soggetto infestato o, meno frequentemente, per via indiretta utilizzando oggetti infestati (per esempio vestiti, cappelli, cuscini e spazzole) che fungono da veicolo. In Italia è stato osservato un aumento del numero di casi di pediculosi soprattutto nelle scuole, dove i bambini hanno più spesso comportamenti a rischio per la trasmissione dei pidocchi. I dati epidemiologici della nostra AULSS nell anno 2005 rispetto al problema pediculosi sono stati i seguenti: Dati forniti dal Dipartimento di Prevenzione (anno 2005) (n. bambini segnalati) N. inchieste epid. 1 controllo N. inchieste epid. 2 controllo Casi pediculosi totali 360 268 6 680 Dati forniti dai Distretti Socio sanitari (anno 2005) Notifiche Screening a. 2005: Positivi Distretto n. 1 157 5462 231 Distretto n. 2 60 122 17 Distretto n. 3 99 2498 182 Distretto n. 4 53 1615 59 Distretto n. 5 22 1344 33 Il Tempo attualmente impiegato dalle Assistenti Sanitarie e/o Infermieri per ogni bambino segnalato è il seguente: Ricezione notifica e trasmissione via Fax operatore di riferimento = 10 Contatti con la scuola per concordare data intervento e comunicazione genitori = 10 Preparazione materiale da distribuire = 10 In classe intervento educativo ai bambini/ragazzi = 20 Controllo del capo = 4 pro capite ( ogni notifica 30bambini circa = 120 ) Segnalazione scritta ai genitori di bambini positivi =15 Colloquio con insegnanti = 15 Contatti con genitori = 10 x 2 = 20 Stesura inchiesta epidemiologica e invio dipartimento = 15 Trasferimento di andata e ritorno a scuola = 30 Totale per ogni bambino segnalato = circa 265 = 4ore e 25 minuti I programmi di screening in ambito scolastico non hanno dimostrato di ridurre l incidenza di parassitosi e non è raccomandato in quanto si tratta di un intervento di non comprovata efficacia (Meinching Hansen 2004). Rev. 1 del 10/09/2008 Pagina 4 di 4

La letteratura scientifica è concorde nell affermare che gli effetti negativi per la salute umana derivano prevalentemente non dalla presenza dell insetto, ma dal modo in cui tale infestazione viene percepita dal singolo individuo e dalla società. Le eccessive e come tali non corrette, reazioni da parte del pubblico conducono inevitabilmente ad azioni inutili, inappropriate o non efficaci, oltre che a diffondere uno stato d ansia nella popolazione. Pertanto non sono giustificate procedure sistematiche di screening per la ricerca di casi di infestazione all interno delle classi scolastiche o in comunità. Al contrario alcuni studi hanno dimostrato che l educazione dei genitori riguardo al riconoscimento e al trattamento della pediculosi e dei bambini ad evitare comportamenti a rischio per la trasmissione del parassita sia efficace. L unica misura di prevenzione è l identificazione precoce dei casi facendo controllare dai genitori ogni settimana la testa dei bambini in età scolare. Risulta fondamentale per il contenimento dell infestazione l azione sinergica della famiglia, scuola, medico /pediatra di famiglia e servizi azienda ULSS con una ridefinizione dei ruoli. Un aspetto di rilevante importanza è quello dell educazione sanitaria: dovrebbero essere implementate iniziative rivolte ai genitori e agli insegnanti, supportate da un adeguato materiale informativo. Sulla base della letteratura, di un confronto con Aziende Sanitarie di altre Regioni sulle modalità di gestione e prevenzione della pediculosi nelle Scuole e in attesa dell ultimazione di Linee Guida della Regione Veneto riguardo questo argomento, si propone il seguente documento che contiene: una definizione dei ruoli delle agenzie formative e sanitarie coinvolte nel problema pediculosi; una procedura organizzativa rivolta agli operatori coinvolti nel problema pediculosi; una Scheda informativa rivolta ai genitori dove sono contenute le Norme igienicoprofilattiche per il controllo della diffusione della pediculosi. una sintesi delle Linee Guida (anno 2005) per la diagnosi e il trattamento della pediculosi del capo con l egida di: Associazione Dermatologi Italiani (ADOI), Società Italiana di Dermatologia Medica, Chirurgica, Estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmissibili (SIDEMAST) e Società Italiana Pediatri (SIP) anno 2005. 1. RUOLO DELLE AGENZIA SANITARIE E FORMATIVE A) Ruolo della famiglia I genitori sono i principali responsabili della salute e del benessere del loro figlio. I genitori del bambino che frequenta la collettività scolastica o qualunque situazione di comunità (colonie, centri estivi, gruppi parrocchiali, sportivi, ecc,) hanno un ruolo fondamentale e insostituibile nella prevenzione, identificazione e trattamento della pediculosi. Le azioni possono essere così riassumibili: identificare precocemente i casi di pediculosi mediante il controllo quotidiano o almeno settimanale della testa del bambino, anche se la scuola non ha Rev. 1 del 10/09/2008 Pagina 5 di 5

segnalato casi ed anche in assenza del sintomo tipico (prurito). Lo screening scolastico non può sostituire tale modalità di controllo; procedere all accertamento presso il medico curante in caso di sospetto; procedere all effettuazione del trattamento in caso di riscontro positivo da parte del medico, e controllo dei familiari; rimuovere manualmente le lendini anche con l ausilio del pettine a denti fitti valido anche a scopo diagnostico; farsi rilasciare dal Medico il certificato che attesti l avvenuto trattamento ai fini della riammissione a scuola del bambino/ragazzo; educare i bambini, nei limiti del possibile ed in considerazione dell età, ad evitare o lo scambio di oggetti personali (cappelli, sciarpe, pettini, ecc.) B) Ruolo della scuola Sebbene le famiglie abbiano la principale responsabilità nell ambito della prevenzione, identificazione e trattamento della pediculosi, la scuola ha un ruolo fondamentale nel sostenere le famiglie in tali attività e nel tutelare la salute degli alunni attraverso le seguenti azioni: mantenere la corretta comunicazione tra i genitori, insegnanti e i servizi della Azienda ULSS n.16, svolgendo un ruolo educativo nei confronti degli stessi alunni in collaborazione con gli operatori dell ULSS n.16; attivare (come disposto nel DP 22/12/1967 n.1518 art.40) il Direttore della scuola o il Capo d Istituto qualora i docenti rilevino negli alunni segni sospetti di pediculosi o nel caso in cui siano gli stessi genitori a segnalare il caso; richiamare i genitori al controllo del capo; richiedere il certificato d avvenuto trattamento rilasciato dal medico curante. Tali azioni educative, per essere efficaci, devono essere intraprese indipendentemente dall eventuale presenza di casi, preferibilmente all inizio dell anno scolastico. Per poter intraprendere efficacemente tali attività, gli insegnanti devono aver acquisito conoscenze sulla pediculosi e sulla sua gestione nelle scuole, attraverso iniziative di formazione organizzate dall Azienda ULSS16. C) Ruolo dell Azienda ULSS n. 16 Gli studi epidemiologici hanno evidenziato che lo screening controllo del capo da parte degli operatori sanitari in ambito scolastico non ha dimostrato alcuna utilità nel ridurre la diffusione della pediculosi (Meinking, Hansen 2004). E fondamentale invece l azione d informazione, educazione sanitaria e sensibilizzazione che si esplica a vari livelli attraverso: la predisposizione, aggiornamento e divulgazione di materiale informativo; l informazione, la formazione e la consulenza, specificatamente rivolta alle figure professionali (Dirigenti Scolastici, insegnanti) e ai genitori coinvolte nel processo di prevenzione/gestione della pediculosi; l informazione alle farmacie locali; Rev. 1 del 10/09/2008 Pagina 6 di 6

la sorveglianza, il controllo e l educazione in stretta collaborazione con il medico curante e con la scuola in caso di insuccessi terapeutici, recidive, situazioni socio sanitarie sfavorevoli. All Azienda ULSS n.16 è inoltre affidata, ai sensi del DM 15/12/90, la gestione delle notifiche di pediculosi. D) Ruolo del medico curante Il Pediatra di Libera Scelta e il Medico di Medicina Generale sono responsabili della salute dei loro assistiti, della diagnosi e della terapia delle malattie, comprese quelle infettive e parassitarie, che possono colpire i loro assistiti. Pertanto l educazione sanitaria, la diagnosi e il trattamento della pediculosi è di competenza dei medici curanti. 2. SCOPO Definire le modalità di prevenzione e gestione della Pediculosi, in base alle indicazioni della letteratura, alle esigenze del contesto locale e alle esperienze maturate, omogeneizzando le modalità tecnico organizzative degli operatori sanitari afferenti alle Unità Operative Materno Infantili dei Distretti Socio Sanitari dell A.U.L.S.S. n.16 di Padova. 3. CAMPO DI APPLICAZIONE La procedura viene applicata, nell ambito scolastico del territorio dell A.U.L.S.S. n.16 di Padova, da: Pediatri di Libera Scelta, Medici di Medicina Generale, Pediatri di Comunità, Infermieri, Assistenti Sanitarie dell Unità Operativa Materno Infantile dei Distretti Socio Sanitari, Insegnanti degli Asili Nido delle Scuole dell Infanzia e delle Primarie e Secondarie. 4. RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI D.P.R. 22.12.67, n. 1518, concernente regolamento per l'applicazione del titolo III del D.P.R. 11.2.61, n. 264, relativo ai servizi di medicina scolastica, ed in particolare l'art. 47. DM 15.12.90 Sistema Informativo delle Malattie Infettive e Diffusive Circolare Min. Sanità n.4 del 13.3.98 Misure di profilassi per esigenze di sanità Pubblica. Legge sulla privacy D.Lgs. 196/2003 Rev. 1 del 10/09/2008 Pagina 7 di 7

5. DIAGRAMMA DI FLUSSO DELLE ATTIVITÀ PROCESSO: Prevenzione e Gestione della pediculosi nelle scuole RESPONSABILITA Famiglia Insegnanti Pediatra Libera Scelta Medico Medicina Generale ATTIVITA Controllo del capo del bambino/ragazzo Identificazione caso sospetto Accertamento presso il il medico curante RIFERIMENTI DOCUMENTALI NOTE Allegato n. 1: fac-simile della Scheda informativa (Norme igienico-profilattiche per il controllo della diffusione della pediculosi) 1 PEDICULOSI NO SI Pediatri di Libera Scelta e/o Medico Medicina Generale Segnalazione al Servizio Igiene Certificazione di avvio trattamento Dipartimento di Prevenzione/Servizio di Igiene Sanità Pubblica.. Notifica ai distretti Trattamenti pediculosi ASV e/o Infermiere Informazione al Dirigente Scolastico Allegato n. 1: fac-simile della Scheda informativa (Norme igienico-profilattiche per il controllo della diffusione della pediculosi) 1 Dirigente Scolastico/ Docente Nota informativa alle famiglie sui casi di pediculosi Invio alle famiglie di materiale informativo sulla prevenzione e trattamento Restrizione della frequenza fino alla certificazione di avvio trattamento Allegato n. 2: fac-simile della Lettera del Dirigente Scolastico destinata ai genitori dei bambini con sospetta infestazione da pidocchio del capo 2 ASV / Infermiere/Pediatra Formazione e consulenza a docenti e genitori, su richiesta Allegato n. 3: fac-simile della Lettera del Dirigente Scolastico destinata ai genitori dei bambini che frequentano la classe dove si è manifestato il caso di pediculosi 3 Allegato n. 4: Linee guida per la diagnosi e il trattamento della pediculosi del capo con l egida di ADOI, SIDEMAST e SIP anno 2005 4 Certificato del medico curante dell avvenuto trattamento Rev. 1 del 10/09/2008 Pagina 8 di 8

6. MODALITÀ OPERATIVE All inizio dell anno scolastico: A) La Scuola provvede a sensibilizzare le famiglie sul tema della pediculosi; B) L Azienda ULSS n.16 provvede a: aggiornare il materiale informativo che la scuola distribuirà alle famiglie; effettuare interventi di sensibilizzazione, informazione ed educazione sanitaria per docenti e genitori su richiesta delle scuole; 6.1 Segnalazione La segnalazione del caso può essere fatta dal: Medico Curante, Genitore, Dirigente Scolastico e Insegnanti della Scuola. 6.2 Azioni A) Medico curante Il medico curante invia la notifica completa dell informazione relativa alla scuola e classe frequentata al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica del Dipartimento di Prevenzione, che lo trasmetterà ai Distretti di competenza. Consiglia il trattamento e stila il certificato di avvenuto trattamento che consegna ai genitori B) Genitori Il genitore, il cui figlio è affetto da pediculosi, segnala alla scuola il caso e produce alla insegnante un certificato medico di avvenuto trattamento ai fini della riammissione. Contestualmente, la scuola attiverà l iter previsto per gli alunni della classe (nota di richiamo e stampato informativo, all. 1, e all.3); i genitori che ricevono l informativa di un caso di pediculosi nella classe del proprio figlio o nella scuola, attuano il controllo del capo del figlio, consultandosi anche con il medico curante. C) Insegnante L insegnante informata del caso di pediculosi dal genitore o dal Distretto Socio- Sanitario, richiede un certificato medico di avvenuto trattamento ai fini della riammissione. Consegna a tutti i bambini della classe una nota informativa per i genitori per il controllo del capo dei propri figli e uno stampato informativo (nota di richiamo e stampato informativo, all. 1 e all.3). Rev. 1 del 10/09/2008 Pagina 9 di 9

L insegnante che nota segni evidenti di infestazione di lendini o parassiti sulla testa del bambino, segnala la sospetta pediculosi al Dirigente scolastico (art. 40 del DP 22.12.67 n.1518), il quale, tramite l insegnate della classe, consegna: al genitore del bambino interessato: una lettera in cui si segnala la sospetta presenza di pediculosi e richiede un eventuale certificato medico di avvenuto trattamento (nota di richiamo e stampato informativo, all. 1 e all.2).. a tutti i bambini della classe: una nota informativa ai genitori per il controllo del capo dei propri figli e uno stampato informativo. (nota di richiamo e stampato informativo, all. 1 e all.3). Qualora il genitore del bambino/ragazzo con caso sospetto di pediculosi non provvedesse a fare eseguire il controllo dal medico curante e persista il sospetto fondato di infestazione la scuola rinnova l invito ai genitori a provvedere alla visita medica per accertare o meno il sospetto diagnostico. D) Distretto Socio-Sanitario Gli operatori del Distretto che hanno ricevuto la notifica di pediculosi, informano il Dirigente Scolastico che provvederà ad attivare l iter previsto (nota di richiamo e stampato informativo all. 1 e 3). In linea generale non saranno effettuati screening nelle classi. Gli operatori del Distretto si renderanno disponibili per attuare incontri informativi con genitori e insegnanti, per valutare ed intervenire in situazioni particolari o di disagio sociale. Avvertenze Per i casi reiterati che evidenziano comportamenti non collaborativi od ostruzionismo da parte dei genitori (trascuratezza e/o negazione del problema) il Dirigente scolastico segnala il caso agli operatori sanitari del Distretto. Gli operatori del Distretto procederanno all identificazione delle possibili criticità (errori nella modalità di trattamento, utilizzo di prodotti inefficaci, e altro) avvalendosi della collaborazione degli insegnanti e del medico curante. In tali casi potrà ritenersi necessaria la convocazione dei genitori e del bambino presso il distretto. Per le situazioni particolari è utile avvalersi della collaborazione dei Servizi i Sociali dei Comuni. Rev. 1 del 10/09/2008 Pagina 10 di 10

7. RESPONSABILITA DIREZIONE Sanitaria DIREZIONE Dipart. di Prev. Ig. e Sanità Pubb. DIREZIONE Distretti S.S. Str. Inter. Az. Serv. Assist. Area Terr. UU.OO. Materno Infantile COOR ASV INF. DIFFUSIONE R C C APPLICAZIONE R C R C APPROVAZIONE R R R R = RESPONSABILE C = COLLABORATORE Rev. 1 del 10/09/2008 Pagina 11 di 11

8. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI: Mathias RG, Wallace JF. Control of head lice : using parent volunteers. Can J Pubblic Health. 1989;89:461-463. Chunge RN et al. A pilot study to investigate transmission of head lice. Can J Pubblic Health. 1991; 82:207-2008 Donnelly E et al. Pediculosis prevention and control strategies of community health and school nurses: a descriptive study. J Community Health Nurs. 1991;8:85-95. Van der Stichele RH et al. Systematic review of clinical efficacy of topical treatments for head lice. BMJ 1995; 311:604-608. The Stafford Group. A report of Consultants in Comunicable Disease Control. PHMEG, 1998 (wwww.phmeg.org.uk/documents/headlice/phmeghl.htm) D.L. Heymann M.D. - Manuale per il controllo delle malattie trasmissibili, Rapporto ufficiale dell American Public Health Association. 18 edizione. Meinking TA. Infestations. CurrnProbl Dermatol. 1999; 11:73-120. CDC Parassites anf health: head lice (pediculus humanus capitis). November 4, 1999 (www.dpd.cdc.gov). Hansen R. Guidelines for the treatment of resistant pediculosis. Contemporary Pediatrics. 2000,vol 17 n.8 (suppl) Pediculosi. In:Bollettino Epidemiologico Nazionale. Notiziario ISS Vol.14 n.5, maggio 2001. Dodds CS. Interventions for trating head lice (Cochrane Review). Cochrane Database Syst Rev 2001; 3: CD001165. Linee Guida per la diagnosi e il trattamento della pediculosi del capo con l egida di Associazione Dermatologi Italiani (ADOI), Società Italiana Medica e Chirurgica, Malattie sessualmente Trasmissibili (SIDEMAST) e Società Italiana Pediatri (SIP) anno 2005 Luigi Pais dei Mori. Pediculosi del capo. Dossier InFad Progetto Ecce anno 2, n.21, marzo 2007. Rev. 1 del 10/09/2008 Pagina 12 di 12

Allegato n. 1: fac-simile della Scheda informativa (Norme igienico-profilattiche per il controllo della diffusione della pediculosi) Da tempo è diffusa fra la popolazione, specie quella infantile, una parassitosi molto contagiosa: la pediculosi del capo determinata da un insetto, IL PIDOCCHIO, che vive e si riproduce SOLO sulla testa dell uomo. La pediculosi colpisce ogni anno bambini e adulti di qualsiasi classe ed è presente in molte scuole. Per arginare tale fenomeno, è necessaria una stretta collaborazione tra GENITORI-INSEGNANTI- MEDICI DI FAMIGLIA E OPERATORI SANITARI, fin dalle sue prime manifestazioni. Non è un problema grave e può essere risolto in pochi giorni se affrontato in modo corretto e scrupoloso. Per eliminare il parassita e le sue uova (lendini) si deve: Consultare il proprio medico per un idoneo trattamento Applicare sul capo il prodotto antiparassitario seguendo scrupolosamente le istruzioni per l uso; l efficacia dipende dal corretto utilizzo del prodotto che va applicato in giusta quantità e in modo uniforme Rimuovere meccanicamente tramite pettine l eventuale presenza di lendini e pidocchi; tale procedura aumenta il successo della terapia in quanto nessuno dei prodotti in commercio possiede la capacità di Per uccidere eliminare tutte le uova il parassita e le sue uova (lendini) si deve: Per facilitare il distacco delle uova si possono inumidire i capelli con acqua e aceto, quindi passare più volte ciocca per ciocca pulendo il pettine tra una passata e l altra sotto il getto d acqua corrente, meglio calda. Ripetere l operazione Consultare (mezz ora il proprio /die medico ) tutti per i giorni un idoneo per almeno trattamento due settimane Sono da preferirsi Applicare gel sul, schiume capo il prodotto e creme antiparassitario per il maggior potere seguendo penetrante scrupolosamente nelle uova. le istruzioni per Gli shampi sono l uso; sconsigliati l efficacia dipende in quanto dal vengono corretto diluiti utilizzo in del acqua prodotto e il tempo che va di applicato contatto è in troppo giusta breve per esercitare un azione quantità e ottimale in modo uniforme Rimuovere meccanicamente tramite pettine l eventuale presenza di lendini e pidocchi; tale procedura Norme aumenta preventive il successo della terapia in quanto Controllo periodico nessuno delle dei teste che deve essere giornaliero in caso di contatti con bambini positivi. Per l ispezione Per del facilitare capo si il consiglia distacco delle di scegliere uova si un possono luogo ben inumidire illuminato i capelli, di pettinare con acqua ciocca e aceto, per quindi ciocca, i capelli umidi passare con pettine più volte a denti ciocca fitti. per ciocca pulendo il pettine tra una passata e l altra sotto il getto La zona della d acqua nuca e corrente, quella dietro meglio le orecchie calda. vanno controllate con particolare attenzione E sufficiente Ripetere la presenza l operazione di una sola (mezz ora lendine /die (uovo) ) tutti perché i giorni l infestazione per due settimane si protragga nel tempo. Educare il bambino Sono da ad preferirsi evitare gel comportamenti, schiume e creme a rischio per per il la maggior trasmissione potere del penetrante parassita nelle come uova. lo Gli shampi sono sconsigliati in quanto vengono diluiti in acqua e il tempo di contatto è scambio di oggetti personali quali pettini, cappelli, sciarpe, nastri, fermagli per capelli, asciugamani. troppo breve per esercitare un azione ottimale Si ricorda inoltre che l infestazione può estendersi con facilità al nucleo familiare. Si ricorda inoltre che l infestazione può estendersi con facilità al nucleo familiare. Siamo certi che l impegno di tutti i genitori sarà massimo e tale da assicurare un ambiente sano per i propri figli, nel rispetto della collettività. Siamo certi che l impegno di tutti i genitori sarà massimo e tale da assicurare un I BAMBINI POSSONO FREQUENTARE LA SCUOLA ambiente DOPO sano L AVVIO DELL IDONEO TRATTAMENTO DISINFESTANTE CERTIFICATO DAL MEDICO CURANTE (Circolare Ministero della Sanità n. 4 del 13.03.1998) Rev. 1 del 10/09/2008 Pagina 13 di 13

Allegato n. 2: fac-simile della Lettera del Dirigente Scolastico destinata ai genitori dei bambini con sospetta pediculosi rilevata dall insegnante. Intestazione della scuola Ai Genitori di Con la presente si informa che vostro figlio potrebbe essere affetto da pediculosi del capo e pertanto si consiglia di farlo sottoporre a visita dal medico curante per la conferma e la eventuale prescrizione del trattamento. Si allega la scheda informativa predisposta dalla ULSS n.16, contenente utili informazioni sulla pediculosi. Nella stessa scheda si evidenzia come sia fondamentale la collaborazione di tutti i genitori per il riconoscimento e il trattamento di ogni bambino ai fini della eradicazione della parassitosi. Tutte le operazioni sono state fatte in accordo alla legge sulla privacy D.Lgs. 196/2003. Consci che l aiuto di tutti può ridurre la trasmissione della parassitosi, si ringrazia per la collaborazione e si porgono distinti saluti. Il Dirigente Scolastico Rev. 1 del 10/09/2008 Pagina 14 di 14

Allegato n. 3: fac-simile delle Lettera del Dirigente Scolastico destinata ai genitori dei bambini che frequentano la classe dove si è manifestato il caso di pediculosi. Intestazione della scuola Ai Genitori di Si informa che si sono verificati casi di pediculosi nella classe frequentata da vostro figlio; pertanto vi invitiamo a controllare il capo di vostro figlio, al fine di rintracciare tempestivamente l eventuale presenza di parassiti o loro uova (lendini). Si allega la scheda informativa predisposta dalla ULSS contenente utili informazioni sulla pediculosi. Studi scientifici hanno dimostrato che è poco efficace il controllo del capo da parte degli operatori sanitari, mentre è più efficace il controllo costante da parte dei genitori per identificare precocemente la pediculosi e trattarla adeguatamente. Se i genitori hanno qualche sospetto, devono rivolgersi al medico curante che provvederà all opportuno accertamento, alla prescrizione del trattamento e a rilasciare il certificato di avvenuto trattamento. Tutte le operazioni sono state fatte in accordo alla legge sulla privacy D.Lgs. 196/2003 Consci che l aiuto di tutti può ridurre la trasmissione della parassitosi, si ringrazia per la collaborazione e si porgono distinti saluti. Il Dirigente Scolastico Rev. 1 del 10/09/2008 Pagina 15 di 15

Allegato n. 4: Linee guida per la diagnosi e il trattamento della pediculosi del capo con l egida di Associazione Dermatologi Italiani (ADOI), Società Italiana di Dermatologia Medica, Chirurgica, Estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmissibili (SIDEMAST) e Società Italiana Pediatri (SIP) anno 2005. LINEE GUIDA PER LA DIAGNOSI E IL TRATTAMENTO DELLA PEDICULOSI DEL CAPO CON L EGIDA DI ADOI, SIDEMAST E SIP Che cos è il pidocchio del capo? Pediculus humanus capitis è un parassita obbligato, ematofago, in grado di infestare il cuoio capelluto dell uomo causando la cosiddetta pediculosi del capo. Il suo ciclo vitale dura circa un mese e avviene attraverso tre stadi: uova, ninfa, adulto. Le uova sono deposte dalle femmine adulte a livello dell ostio follicolare e si allontanano progressivamente dal cuoio capelluto con la crescita del capello. Le uova schiudono dopo 7-10 giorni e diventano ninfe e successivamente, dopo altri 7-10 giorni e tre stadi maturativi, si trasformano in adulti. Il pidocchio adulto, di 2-4 mm di lunghezza, è provvisto di estremità a uncino, che permettono di attaccarsi tenacemente al fusto del capello. Quali sono le categorie a rischio? La pediculosi del capo colpisce persone di tutte le età e condizioni socio-economiche; tuttavia, è più frequente nei bambini di età compresa tra i 3 e gli 11 anni, soprattutto di sesso femminile. Gli individui con capelli molto ricci sono colpiti in misura minore. Quali sono i segni distintivi della patologia? La percentuale di pazienti che riferiscono prurito è molto variabile. Il grattamento causato dal prurito può provocare la comparsa di abrasioni ed escoriazioni e, in alcuni casi, sovrinfezioni batteriche. Il prurito al cuoio capelluto e/o la presenza di lesioni da grattamento devono sempre far sospettare una pediculosi. Raramente è presente una linfadenite regionale. Come si diagnostica la pediculosi? La diagnosi si effettua tramite l ispezione accurata dei capelli e del cuoio capelluto (in particolare dietro le orecchie e la nuca): in condizioni di buona illuminazione e con l aiuto di una lente di ingrandimento si separano i capelli. I risultati migliori si ottengono con l uso di un pettine a denti stretti (distanza 0,3 mm) su capelli asciutti o umidi. Il pettine è in grado di aumentare di quattro volte l accuratezza diagnostica e di raddoppiarne la velocità della diagnosi. Il pettine va appoggiato sul cuoio capelluto e tirato giù con fermezza, osservando la presenza di lendini dopo ogni colpo. L intera manovra dovrebbe essere effettuata due volte su tutto il cuoio capelluto. La diagnosi di pediculosi del capo è posta in presenza di pidocchi adulti e/o ninfe e/o uova vitali. La presenza delle sole lendini non significa necessariamente infestazione attiva: se la loro distanza dal cuoio capelluto è inferiore a 6.5 mm, la diagnosi di pediculosi è probabile. Forza della raccomandazione BII. Rev. 1 del 10/09/2008 Pagina 16 di 16

Quali sono le principali molecole utilizzate nel trattamento della pediculosi del capo? Per il trattamento della pediculosi del capo si utilizzano soprattutto gli insetticidi topici. Le molecole principali sono le piretrine naturali, i derivati sintetici (permetrina, piretrine sinergizzate) e il malathion. Qual è il loro meccanismo di azione? I pediculocidi agiscono con differenti meccanismi di azione. Le piretrine esercitano la loro azione bloccando la ripolarizzazione dei canali del sodio nelle cellule nervose dei pidocchi: questo comporta la paralisi e la morte dell artropode. Il malathion provoca un accumulo di acetilcolina a livello recettoriale, con successiva paralisi respiratoria. La paralisi respiratoria costituisce anche il meccanismo d azione del lindano. In che cosa consistono le resistenze a queste molecole? Una delle principali cause del fallimento del trattamento è costituita dall insorgenza di resistenza nei confronti delle molecole utilizzate. La patogenesi della resistenza farmacologica è multifattoriale: utilizzo non corretto dei pediculocidi con riferimento a indicazione, dosaggio, durata del trattamento; tipologia della formulazione; effetto pediculocida residuo; trattamenti di profilassi non adeguati. Che cos è la pseudoresistenza? Si parla di pseudoresistenza in presenza di: trattamento non corretto, compliance non ottimale e reinfestazione. Quali principi attivi hanno dimostrato un azione pediculocida e ovocida? L insetticida ideale dovrebbe possedere il 100% di attività sia nei confronti dei pidocchi sia delle uova. Rivisitazioni sistematiche di studi clinici pubblicati hanno dimostrato che la permetrina all 1% in crema risciacquabile e il malathion sono significativamente più efficaci del placebo in termini di tasso di eradicazione dell infestazione dopo 7-14 giorni. Vi è un evidenza limitata della maggiore efficacia della permetrina rispetto al lindano. Permetrina, piretrine naturali e Malathion, possono essere considerati ugualmente efficaci. Forza della raccomandazione: AI (dati provenienti da studi clinici randomizzati). A fronte di un attività pediculocida sovrapponibile tra piretroidi, malathion e carbaryl, i piretroidi posseggono la maggiore attività ovicida. Per il malathion non sono state accertate l efficacia e la sicurezza nei bambini di età inferiore ai 6 anni. Dal momento che i prodotti antiparassitari specifici non sono ovicidi nella totalità dei casi, è opportuno associare sempre una rimozione meccanica delle lendini per mezzo di un pettine a denti stretti. Quali formulazioni sono efficaci? La formulazione è di grande importanza, sia ai fini dell efficacia sia della compliance. Le formulazioni migliori sono quelle costituite da creme, schiume e gel. Le lozioni con un alta concentrazione di pediculocidi da applicare un unica volta sono da preferire, ma devono essere trattate con cautela, evitando il contatto con le mucose. Gli shampoo andrebbero evitati, poiché il tempo di contatto con i pidocchi è breve e la concentrazione è troppo bassa a causa dell idrofilia; una formulazione inappropriata potrebbe indurre il fenomeno delle Rev. 1 del 10/09/2008 Pagina 17 di 17

resistenze (Forza della raccomandazione BII). L introduzione di una mousse termosensibile a base di piretrine naturali si è dimostrata vantaggiosa in termini di facilità di utilizzo e accettabilità da parte dei pazienti; permette una rapida penetrazione del principio attivo all interno del pidocchio e delle uova e un applicazione del prodotto più precisa e sicura. Quali sono gli schemi terapeutici da utilizzare? È di fondamentale importanza seguire gli schemi terapeutici supportati dai dati della letteratura. Sulla base dei dati di sicurezza ed efficacia, nel trattamento della pediculosi del capo sono raccomandati i piretroidi sintetici, le piretrine sinergizzate e il malathion. Forza della raccomandazione AI (dati provenienti da studi clinici randomizzati). La corretta durata dell applicazione è di fondamentale importanza ai fini della prevenzione dell insorgenza di resistenze. Al contrario, un uso eccessivamente prolungato potrebbe aumentare le probabilità di insorgenza di effetti collaterali. Considerati l odore, l infiammabilità e la possibilità di indurre una depressione respiratoria in caso di ingestione, il malathion dovrebbe essere considerato un farmaco di seconda linea, da utilizzare nei casi di infestazione resistente ai precedenti trattamenti. Forza della raccomandazione AIII (opinione di esperti). Con riferimento alla formulazione, andrebbero preferiti i prodotti in crema, lozione, schiuma termosensibile. Le formulazioni in shampoo e in polvere andrebbero evitati. Si consiglia di utilizzare sempre un tempo di contatto in funzione del prodotto utilizzato, nelle quantità e con le modalità indicate; si consiglia inoltre di effettuare un secondo trattamento a distanza di 7-10 giorni. Forza della raccomandazione AI. Le cause di mancata efficacia vanno individuate in una non corretta comprensione delle istruzioni, nella mancata compliance da parte del paziente, nell insufficiente dose, durata e frequenza delle applicazioni e nella mancata rimozione delle uova vitali. Non vanno utilizzati contemporaneamente o miscelati prodotti pediculocidi diversi. In caso di fallimento al trattamento, ricorrere a molecole che appartengono a una diversa classe farmacologica (Forza della raccomandazione AIII). L utilizzo di un pettine a denti fitti potrebbe essere utile per la rimozione delle uova, prassi che si consiglia di effettuare anche dopo l ultimo trattamento. L utilizzo dell aceto, miscelato con l acqua, può contribuire a facilitare il distacco delle uova dal capello. Si sconsiglia l utilizzo di prodotti a base di erbe (Forza della raccomandazione E). Nel caso in cui la pediculosi sia presente in un solo membro di una famiglia, è opportuno il trattamento contemporaneo degli altri componenti, anche se asintomatici. Le sostanze non insetticide presentano dati di efficacia disponibili? In letteratura non sono disponibili studi clinici che abbiano valutato la sicurezza e l efficacia di trattamenti a base di erbe, olii naturali oppure rimedi casalinghi (maionese, kerosene ecc.). Il loro utilizzo è pertanto sconsigliato. Livello di evidenza EII. Esistono nuovi approcci terapeutici? Tra i principali è da annoverare la piretrina in mousse, composto che contiene piretrine e piperonilbutossido. Rispetto alla permetrina all 1% in crema risciacquabile, questa mousse è più efficace in termini di effetto ovicida. La mousse si traduce per il paziente in un applicazione semplice e rapida e in una migliore accettabilità perché non unge, non sporca e non lascia residui. Rev. 1 del 10/09/2008 Pagina 18 di 18

Un ulteriore prodotto innovativo è il dimeticone in lozione al 4%, che si è dimostrato simile alla fenotrina, ma è privo di assorbimento transcutaneo. Alcuni studi hanno valutato l efficacia di kit per la rimozione meccanica dei pidocchi e delle uova, ma con risultati contrastanti. Il ricorso a rimedi casalinghi (alcol isopropilico, olio di oliva, maionese, burro sciolto e kerosene) non è supportato da dati di efficacia; questi prodotti, inoltre, non sono graditi dal punto di vista cosmetico, sono spesso tossici e infiammabili, oltre a presentare il limite di una difficile applicazione sul cuoio capelluto. L utilizzo dell aceto, miscelato con l acqua, può contribuire a facilitare il distacco delle uova dal capello, una volta applicato il prodotto. Come si frena il propagarsi dell infestazione? La prevenzione costituisce uno dei mezzi più importanti per limitare la propagazione dell infestazione. Il controllo della pediculosi si basa prevalentemente su un monitoraggio attento e continuativo e su una diagnosi appropriata e tempestiva. Questo è possibile soprattutto se in primo luogo si sensibilizzano le famiglie nei confronti del problema. Una volta posta la diagnosi, è indispensabile effettuare un controllo e un eventuale trattamento dei contatti stretti, sia a livello familiare sia scolastico, in modo tale da contenere i focolai. Infine, un aspetto di rilevante importanza è quello della educazione sanitaria: dovrebbero essere implementate iniziative rivolte ai genitori e agli insegnanti, supportate da un adeguato materiale informativo che contenga messaggi chiari e inequivocabili. I genitori andrebbero educati a un controllo costante dei propri figli e al corretto riconoscimento del parassita. Le Aziende Sanitarie Locali dovrebbero assumere un ruolo centrale non solo in questo processo di sensibilizzazione, ma anche nel coordinamento tra genitori, insegnanti, medici di medicina generale, medici specialisti e farmacisti Quali regole igieniche sono da tenersi in caso di pediculosi? La trasmissione della pediculosi del capo è interumana diretta. I pidocchi riscontrati su cuscini, poltrone, cappelli sono presumibilmente morti e difficilmente possono infettare una persona. Non è indicata la disinfestazione degli ambienti; le persone interessate vanno educate a concentrare l attenzione sul corretto trattamento piuttosto che su una esagerata igiene ambientale. L utilizzo profilattico di insetticidi e il lavaggio regolare di capelli con prodotti pediculocidi è da sconsigliare perché non sono efficaci ai fini della prevenzione del contagio (Forza della raccomandazione EIII: opinione di esperti). Andrebbero invece lavati ad alte temperature pettini e spazzole utilizzati dal soggetto infestato. Non è necessario tagliare i capelli. Glossario Incidenza: numero di nuovi casi di una patologia o condizione che si registra in un apopolazione in un intervallo di tempo precisato Ovicida: composto o materiale in grado di uccidere le uova del pidocchio. Il termine è distinto da pediculocida anche se una sostanza può esercitare entrambe le funzioni. Rev. 1 del 10/09/2008 Pagina 19 di 19

Attività ovicida: attività determinata incubando per 14 giorni campioni di uova prelevate dal soggetti immediatamente prima e immediatamente dopo il trattamento. Il tasso ovicida viene calcolato come la differenza tra la proporzione delle uova schiuse pre- e posttrattamento. Pediculocida: composto o materiale in grado di provocare la morte dei pidocchi. Il termine è distinto da insetticida, in quanto non tutti i pediculocidi sono pesticidi. Attività pediculolocida: viene determinata dalla proporzione di pidocchi morti rispetto a quelli vivi, oppure dalla proporzione di pazienti con riscontro di pidocchi vivi entro 24 ore di trattamento. Rev. 1 del 10/09/2008 Pagina 20 di 20

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