Università degli Studi di Padova Facoltà di Scienze MM. FF. NN. CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN CHIMICA INDUSTRIALE



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Università degli Studi di Padova Facoltà di Scienze MM. FF. NN. CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN CHIMICA INDUSTRIALE Bollettino Notiziario Anno accademico 2011-2012 Informazioni generali

Corso di Laurea Magistrale in Chimica Industriale 1 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN CHIMICA INDUSTRIALE INDICE NOTE GENERALI PER IL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN CHIMICA INDUSTRIALE...pag. 2 ATTIVITÀ DI TUTORATO...pag. 4 REGOLAMENTO PER L INTERNATO E LA PROVA FINALE PER I CORSI DI LAUREA MAGISTRALE IN CHIMICA E CHIMICA INDUSTRIALE...pag. 5 NORME DI FUNZIONAMENTO...pag. 6 ITER PER LA PROPOSTA DI LODE...pag. 7 CONSIGLIO DEI CORSI DI STUDIO IN CHIMICA INDUSTRIALE COMMISSIONE DIDATTICA E COMMISSIONE PER LE ATTIVITÀ DI TUTORATO pag. 8 CARATTERISTICHE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN CHIMICA INDUSTRIALE...pag. 9 OBIETTIVI FORMATIVI...pag. 9 CURRICULUM DEGLI STUDI...pag. 9 TABELLA DELL ORDINAMENTO STATUTARIO...pag. 11 ELENCO DEGLI INSEGNAMENTI CARATTERIZZANTI OPZIONALI...pag. 12 ELENCO DEGLI INSEGNAMENTI A SCELTA CONSIGLIATI...pag. 12 PIANI DI STUDIO...pag. 12

2 Corso di Laurea Magistrale in Chimica Industriale Nel curare la sezione seguente del presente Bollettino-Notiziario si è ritenuto opportuno accorpare, nella prima parte, alcune notizie che sono comuni ai Corsi di Studio in Chimica e in Chimica Industriale, e precisamente le note di carattere generale, la descrizione delle attività di Tutorato ed il regolamento per la prova finale di Laurea. Nella parte successiva sono invece riportate informazioni specifiche relative al Corso di Laurea Magistrale in Chimica Industriale, e precisamente la composizione del Consiglio di Corso di Studio in Chimica Industriale, la composizione della Commissione Didattica e della Commissione per le Attività di Tutorato, le caratteristiche del Corso di Laurea Magistrale e la descrizione dell ordinamento didattico in vigore. NOTE GENERALI PER IL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN CHIMICA INDUSTRIALE A partire dall Anno Accademico 2008/09 è stata avviata la nuova offerta didattica basata sul Decreto 22 ottobre 2004, n. 270, del Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. Tale offerta prevede un primo livello, di durata triennale, costituito dal Corso di Laurea, ed un secondo livello, successivo, di durata biennale, costituito dal Corso di Laurea Magistrale. Dopo la Laurea Magistrale è possibile inoltre accedere alla Scuola di Dottorato, di durata triennale, per conseguire il titolo di Dottore di Ricerca. A partire dall Anno Accademico 2008/2009 è stato istituito il Corso di Laurea Magistrale in Chimica Industriale, appartenente alla Classe LM-71 Scienze e Tecnologie della Chimica Industriale, ed è stato attivato il primo anno di corso. Nell Anno Accademico 2009/2010 viene attivato il secondo anno di corso, portando così a completamento l attivazione del Corso di Laurea. Al Corso di Laurea Magistrale in Chimica Industriale possono iscriversi gli studenti in possesso di un diploma di Laurea o di altro titolo conseguito all estero, riconosciuto idoneo in base alla normativa vigente, qualora abbiano ottenuto un voto finale di Laurea non inferiore a 85 centodecimi, nonché in possesso delle conoscenze, competenze e abilità nelle materie indicate nel Regolamento Didattico per la Laurea Magistrale in Chimica Industriale, reperibile nel sito della Facoltà di Scienze MM.FF.NN.. In particolare, il Corso di Laurea Magistrale in Chimica Industriale è ad accesso libero per gli studenti che abbiano conseguito la Laurea in Chimica Industriale presso questa Università e per gli studenti che abbiano comunque conseguito i seguenti Crediti Formativi Universitari (CFU) negli ambiti disciplinari indicati: - 25 CFU nell ambito delle discipline matematiche, informatiche e fisiche; - 13 CFU nell ambito delle discipline chimiche analitiche e ambientali; - 48 CFU nell ambito delle discipline chimiche inorganiche e chimico-fisiche; - 25 CFU nell ambito delle discipline chimiche organiche e biochimiche; - 13 CFU nell ambito delle discipline chimiche industriali e tecnologiche. Tuttavia, per i laureati con elevata preparazione, risultante dalle conoscenze e competenze certificate nel curriculum, provenienti da percorsi formativi non perfettamente coerenti con i requisiti richiesti in ingresso, si può prevedere un diverso percorso in ingresso e/o specifiche prove di ammissione. È inoltre possibile l iscrizione in corso d anno, purché questa consenta una frequenza delle attività formative rispettosa delle propedeuticità e coerente con la struttura generale del Corso di Laurea Magistrale. Per tale motivo l iscrizione dovrà essere perfezionata comunque entro il mese di Dicembre. Per conseguire la Laurea Magistrale, e con essa il titolo di Dottore Magistrale, sarà necessario acquisire 120 CFU. Una volta conseguito il titolo, il Dottore Magistrale in Chimica Industriale avrà la possibilità di accedere alla Scuola di Dottorato, di durata triennale, per conseguire il titolo di Dottore di Ricerca, oppure potrà inserirsi nel mondo del lavoro, sia per svolgere attività libero professionale, previa iscrizione all Ordine dei Chimici, sia per operare nei

Corso di Laurea Magistrale in Chimica Industriale 3 diversi campi dell attività chimica (Laboratori, Industrie, Enti di ricerca, Enti pubblici, ecc.). Tutti i corsi di studio hanno un organizzazione didattica semestrale. Di norma, le lezioni e le esercitazioni di laboratorio si terranno nelle aule e nei laboratori didattici del Dipartimento di Scienze Chimiche, in via Marzolo n. 1. Gli orari dei corsi verranno stabiliti prima dell inizio dei semestri e resi noti tempestivamente mediante affissione agli albi del Corso di Studio e pubblicazione nei relativi siti web (http://www.chimica.unipd.it, alla voce Didattica ). Informazioni dettagliate sui vari insegnamenti attivati sono riportate in altra parte del Bollettino. In particolare, oltre alle informazioni sul Docente titolare e sul relativo Dipartimento di afferenza, per ciascun Insegnamento o Modulo vengono riportate: - le propedeuticità, cioè gli esami che devono essere stati sostenuti con esito positivo per poter essere ammessi alla frequenza e all esame dell insegnamento in oggetto; - i pre-requisiti, cioè le conoscenze che sono necessarie per poter seguire proficuamente il corso (anche se non hanno carattere vincolante, sono irrinunciabili per poter frequentare le lezioni impartite traendone il massimo vantaggio); - le modalità d esame (queste ultime sono da considerare indicative, e saranno approvate dal Consiglio dei Corsi di Studio prima dell inizio delle lezioni). - gli obiettivi; - i crediti formativi, suddivisi per le varie tipologie didattiche (lezioni d aula, esercitazioni, attività di laboratorio); - il programma; - i testi consigliati, con l indicazione di eventuale altro materiale utile messo a disposizione dal docente. L orario di ricevimento degli studenti verrà stabilito dai singoli docenti all inizio dell anno accademico.

4 Corso di Laurea Magistrale in Chimica Industriale ATTIVITÀ DI TUTORATO A norma di quanto prescritto dall art. 13 della legge 19.11.1990, n. 341, i Corsi di Studio in Chimica e Chimica Industriale hanno attivato l attività di Tutorato con le finalità che seguono. Il Tutorato ha lo scopo di fornire un supporto di natura didattico-formativa agli studenti lungo tutto il percorso degli studi. In particolare, l attività di Tutorato intende rispondere alle seguenti necessità: a) fornire agli studenti informazioni sulle caratteristiche e sui principali contenuti dei Corsi di Studio, sulle loro finalità e sulle prospettive occupazionali; offrire indicazioni sulle conoscenze e sulle attitudini più idonee per un buon esito degli studi nell ambito di ciascuno dei Corsi di Studio; b) assistere gli studenti nell individuazione del miglior percorso didattico per un proficuo esito degli studi, nella ricerca della soluzione di altri problemi didattico-formativi che dovessero presentarsi nel corso degli studi e nell elaborazione dei piani di studio; c) illustrare le tematiche di ricerca svolte nel Dipartimento di Scienze Chimiche, o curate da docenti ad esso afferenti, in relazione alla scelta della prova finale di Laurea o della tesi di Laurea Magistrale, al fine di valorizzare le competenze, le attitudini e gli interessi dello studente; d) approntare strumenti idonei a ricavare informazioni sulle caratteristiche degli studenti, sulle loro esigenze e sui risultati dell attività di Tutorato stessa e per un suo miglioramento; e) fornire informazioni per predisporre un adeguato collegamento tra curriculum degli studi ed esigenze del mercato del lavoro e/o esigenze personali dei singoli studenti. Premesso che l attività di Tutorato rientra tra i compiti istituzionali dei professori e dei ricercatori come parte integrante dell impegno didattico previsto dalla normativa vigente, nel concreto essa viene volta per ciascuno dei Corsi di Studio dalle seguenti figure e commissioni: a) i Presidenti dei Consigli dei Corsi di Studio in Chimica o in Chimica Industriale, in relazione a tutte le questioni didattiche organizzative che interessano i singoli studenti o gruppi di studenti; b) le Commissioni Didattiche per i Corsi di Studio in Chimica e in Chimica Industriale, costituite dal Presidente del C.C.S. e da tre docenti del Dipartimento di Scienze Chimiche afferenti al C.C.S., in relazione alle questioni didattiche che interessano i singoli studenti nonché alle attività di informazione sul Corso di Studio che vengano richieste da istituzioni didattiche preuniversitarie o da qualificati organismi esterni, e alle attività di accoglienza per gli studenti interessati all iscrizione ai rispettivi Corsi di Studio; c) la Commissione per le Attività di Tutorato di ciascun Corso di Studio. La funzione di questa Commissione è quella di programmare le attività di Tutorato e di coordinarne l attuazione, di verificare l efficacia della didattica e delle attività programmate e di proporre al rispettivo Consiglio dei Corsi di Studio, per le decisioni di sua competenza, altre attività o servizi di Tutorato. Gli orari di ricevimento per gli studenti sono indicati all albo del Dipartimento di Scienze Chimiche, via Marzolo 1.

Corso di Laurea Magistrale in Chimica Industriale 5 REGOLAMENTO PER L INTERNATO E LA PROVA FINALE PER I CORSI DI LAUREA MAGISTRALE IN CHIMICA E CHIMICA INDUSTRIALE Per l internato e la prova finale di laurea magistrale operano le seguenti figure e commissioni: I) la Commissione Lauree Chimiche, unica per i due Corsi di Laurea, con lo scopo di espletare tutte le formalità tecniche previste dalle presenti norme. La Commissione Lauree Chimiche viene nominata in occasione del rinnovo della Presidenza dei due CCS. Essa è composta di 6 membri, 3 nominati dal CCS in Chimica, 3 nominati dal CCS in Chimica Industriale, tra i quali la Commissione elegge il proprio Presidente; II) il Relatore di tesi, con la funzione di seguire lo Studente lungo l intero periodo di svolgimento della tesi, che deve essere di tipo sperimentale, di approvare il contenuto dell elaborato finale e di esprimere una valutazione circostanziata ed autonoma sulle capacità scientifiche e sul bagaglio culturale dello Studente. Il Relatore deve essere: a) un professore di ruolo o un ricercatore del Dipartimento di Scienze Chimiche; oppure b) un professore di ruolo o un ricercatore dei Corsi di Studio in Chimica o Chimica Industriale; oppure c) un ricercatore CNR afferente ad una delle Sezioni del CNR ospitate dal Dipartimento di Scienze Chimiche che, al momento della nomina a Relatore, sia docente di un insegnamento di area disciplinare chimica presso l Ateneo di Padova. In questo caso, in ottemperanza alla delibera del SA del 25/06/07, viene nominato un correlatore, individuato d ufficio nella persona del Presidente del CCS. Il Relatore viene nominato dalla Commissione Lauree Chimiche su segnalazione dello Studente, come indicato nelle successive norme. La tesi può anche essere svolta presso strutture, universitarie e non, diverse dal Dipartimento di Scienze Chimiche, ma sempre sotto la responsabilità di un Relatore, definito come sopra. III) Il Controrelatore di tesi, con funzione di revisore dello svolgimento della tesi. Il Controrelatore deve essere un potenziale Relatore, e viene nominato dalla Commissione Lauree Chimiche in occasione dell ammissione in tesi dello Studente. Attraverso un minimo di 3 incontri con lo Studente durante il periodo di internato, il Controrelatore deve, autonomamente dal Relatore, valutare le capacità scientifiche ed il bagaglio culturale dello Studente. IV) Il Correlatore, facoltativo, con la funzione di affiancare il Relatore nell assistenza e nella guida dello Studente durante l internato di tesi. Il Correlatore può essere un docente universitario esterno al Dipartimento di Scienze Chimiche, ovvero una personalità con qualificate competenze scientifiche e/o tecnologiche. Il Correlatore può inoltre essere un docente del Dipartimento di Scienze Chimiche solo nel caso il progetto di tesi richieda, per parte sostanziale delle ricerche, competenze e metodologie non disponibili nel gruppo di ricerca del Relatore. La sua eventuale nomina viene fatta dalla Commissione Lauree Chimiche in occasione dell ammissione in tesi dello Studente, su specifica richiesta ed indicazione del Relatore di tesi. Rimane ferma la responsabilità del solo Relatore nella valutazione della maturazione dello Studente durante l internato di tesi. Il nome del Correlatore è riportato insieme a quello del Relatore e del Controrelatore nel frontespizio della tesi. V) La Commissione pre-laurea, con il compito di esaminare il contenuto della tesi, di ascoltare la dissertazione della stessa, di proporre allo Studente le domande che riterrà più opportune, seguendo le indicazioni riportate nelle successive norme, al fine di dare una giusta valutazione sulla preparazione dello Studente. È composta dal Relatore, dal Controrelatore, e da tre Commissari, che sono nominati dalla Commissione Lauree Chimiche, su delega del Presidente del Corso di Studi, fra coloro che possiedono i requisiti per essere Relatore di tesi. Il Presidente della Commissione pre-laurea sarà, di norma, un professore di ruolo indicato dalla Commissione Lauree Chimiche. Eccezionalmente, e solo quando ciò sia utile ad una migliore discussione della tesi, la Commissione Lauree Chimiche può aggregare alla

6 Corso di Laurea Magistrale in Chimica Industriale Commissione pre-laurea un membro aggiuntivo senza diritto di voto, su segnalazione del Relatore o del Controrelatore. Il Correlatore non può sostituire il Relatore nella Commissione pre-laurea, ma viene invitato alla Commissione pre-laurea come membro aggiuntivo senza diritto di voto. Il Relatore, il Controrelatore ed i Commissari di cui sopra possono essere sostituiti solo per motivate ragioni. In tal caso, il componente della Commissione pre-laurea impossibilitato a partecipare, invierà tempestivamente alla Commissione Lauree Chimiche una nota di giustificazione e la segnalazione di un Docente di ruolo disposto a sostituirlo. La Commissione Lauree Chimiche provvederà quindi alla nomina di un sostituto. Nel caso la sostituzione riguardasse il Relatore o il Controrelatore, questi dovrà inviare in tempo utile la valutazione scritta dello Studente (vedi norme di funzionamento) al Presidente della Commissione pre-laurea. VI) La Commissione per l esame finale di Laurea, nominata dal Preside della Facoltà di Scienze MM.FF.NN. come previsto dal Regolamento Didattico di Ateneo e composta dal Presidente e da quattro Commissari, la quale in sede di proclamazione ufficiale sancisce il voto finale di laurea e l eventuale attribuzione della lode sulla base del curriculum scolastico dello Studente e del giudizio espresso dalla Commissione pre-laurea. Il Correlatore non ha titolo, in questa veste, per partecipare alla Commissione per l esame finale di laurea. Norme di funzionamento 1. Per l ammissione all internato di laurea lo Studente deve aver acquisito almeno 40 CFU del primo anno di corso. Per la Laurea Magistrale in Chimica, lo Studente deve aver sostenuto tutti gli esami del primo semestre del primo anno di corso. 2. Per l ingresso in internato lo Studente in possesso dei requisiti sopra elencati presenta domanda di ammissione presso la Segreteria Didattica del Dipartimento di Scienze Chimiche (via Marzolo 1) entro la data limite che viene fissata dalla Commissione Lauree Chimiche per ogni sessione, utilizzando l apposito modulo fornito dalla stessa Segreteria. In tale domanda lo Studente deve scrivere il nome del Relatore presso il quale intende svolgere la tesi e l argomento generale che intende trattare. È pertanto necessario che preliminarmente lo Studente contatti il potenziale Relatore. Nella domanda di ammissione devono essere indicati gli esami sostenuti e le relative votazioni, nonché gli esami da sostenere. 3. Entro i 10 giorni successivi alla data limite di presentazione delle domande di ammissione la Commissione Lauree Chimiche valuta le domande pervenute e comunica tramite la Segreteria Didattica le decisioni prese. 4. Il periodo minimo di internato è fissato in 8 mesi (160 giorni lavorativi). Tuttavia, se lo Studente deve ancora sostenere esami del primo anno, la Commissione Lauree Chimiche estende il periodo minimo di internato in proporzione ai CFU mancanti. Una volta iniziato l internato di laurea, lo Studente non può cambiare l argomento della tesi o il Relatore, se non per ben giustificati motivi, che saranno comunque sempre sottoposti al vaglio della Commissione Lauree Chimiche. Qualora venga assegnato un nuovo Relatore, viene considerato nullo l eventuale periodo di internato precedentemente compiuto, salvo diversa disposizione della Commissione Lauree Chimiche. 5. Alla fine dell internato, e secondo le scadenze che di volta in volta verranno rese pubbliche, lo Studente deve presentare alla Segreteria Didattica la tesi in 7 copie, firmate dallo stesso, dal Relatore, dal Controrelatore, e, se del caso, del Correlatore. Inoltre deve consegnare una fotocopia del libretto con le votazioni degli esami sostenuti. 6. Lo Studente deve inoltre rispettare tutte le altre scadenze stabilite dalla Segreteria Studenti, sia per quanto riguarda la presentazione della domanda di laurea che la consegna della scheda di laurea e del libretto con gli esami ultimati. Nel caso di stage, lo Studente dovrà inoltre espletare le procedure previste in merito dall Ateneo. 7. Alla fine del periodo di internato lo Studente che abbia superato tutti gli esami previsti dal

Corso di Laurea Magistrale in Chimica Industriale 7 proprio piano di studi deve discutere la tesi di fronte alla Commissione pre-laurea. I Commissari, dopo aver dichiarata l ammissibilità della tesi, ascolteranno la dissertazione ponendo allo Studente alcune domande su argomenti di cultura chimica generale connessi o meno con l argomento della tesi. In questa occasione si svolgeranno le seguenti operazioni: a) il Relatore e il Controrelatore, prima dell ingresso dello Studente, consegnano al Presidente della Commissione le loro valutazioni scritte dello Studente, elaborate in modo autonomo; b) i Commissari, presa anche visione del curriculum accademico, concordano le domande su argomenti di carattere generale da porre allo Studente; c) lo Studente viene introdotto ed ha luogo la discussione della tesi con relativa interrogazione; d) uscito lo Studente, la Commissione fa una valutazione generale sull esito del colloquio e della discussione, e se questa valutazione è positiva procede alla sua formalizzazione in termini di punti di profitto. Al termine il Presidente della Commissione comunica allo Studente l esito della dissertazione e il numero totale di punti assegnati. In caso di rifiuto, lo Studente potrà sostenere nuovamente l esame in una sessione successiva. Similmente, nel caso di riprovazione da parte della Commissione, lo Studente dovrà sostenere nuovamente l esame in una sessione successiva, proseguendo nel frattempo il suo internato di laurea. I deliberati della Commissione pre-laurea vengono inviati alla Commissione per l esame finale di Laurea, unitamente alle valutazioni scritte del Relatore e del Controrelatore ed a quelle eventuali dei Commissari. 8. La Commissione pre-laurea ha a disposizione da 2 a 10 punti, che devono servire in uguale misura a valutare: l elaborato finale; la discussione dell argomento di tesi; la cultura generale. Nel caso di Studenti preventivamente segnalati (vedi più sotto) come meritevoli di attenzione per una proposta di lode, la Commissione pre-laurea delibera in proposito, anche a maggioranza. Tale proposta deve rimanere riservata. 9. Il voto finale di laurea viene assegnato dalla Commissione per l esame finale di Laurea sommando i punti globalmente ottenuti dallo Studente come descritto al punto 8, alla media ponderata sui CFU dei voti degli esami del biennio magistrale, tradotta in centodecimi. La Commissione per l esame finale di Laurea attribuirà inoltre 1 punto aggiuntivo allo Studente che si laurei entro la durata legale del Corso. La Commissione per l esame finale di Laurea eseguirà un unico arrotondamento dopo aver sommato le singole votazioni. Inoltre, qualora la votazione complessiva conseguita prima dell arrotondamento non sia inferiore a 112/110, la Commissione per l esame finale di Laurea, recepite le indicazioni al merito della Commissione pre-laurea, delibera in piena autonomia e all unanimità l attribuzione della lode. La Commissione per l esame finale di Laurea procede infine alla proclamazione ufficiale secondo la formula di rito. Iter per la proposta di lode Per la proposta di attribuzione della lode deve essere seguito il seguente iter: il Relatore e/o il Controrelatore segnalano lo Studente alla Commissione pre-laurea non appena questa è stata costituita. La Commissione pre-laurea assumerà nel modo che ritiene più opportuno tutte le indicazioni utili a formulare un giudizio al riguardo. L eventuale proposta di lode, espressa anche a maggioranza, viene segnalata alla Commissione per l esame finale di Laurea, la quale delibera autonomamente tenendo eventualmente conto anche di tutti gli altri elementi di giudizio in suo possesso. Lo Studente può essere proposto per la lode soltanto quando la votazione complessiva conseguita, prima dell arrotondamento, non sia inferiore a 112/110.

8 Corso di Laurea Magistrale in Chimica Industriale CONSIGLIO DEI CORSI DI STUDIO IN CHIMICA INDUSTRIALE COMMISSIONE DIDATTICA E COMMISSIONE PER LE ATTIVITÀ DI TUTORATO Per i Corsi di Studio in Chimica Industriale è stato costituito il Consiglio dei Corsi di Studio (CCS) in Chimica Industriale. Tutte le informazioni possono essere trovate nel sito web del Dipartimento di Scienze Chimiche (DiSC) http://www.chimica.unipd.it, alla voce Didattica. Presidente: Prof. Saverio Santi Dipartimento di Scienze Chimiche Tel. 049.827.5119 - e-mail: saverio.santi@unipd.it Orario di ricevimento: per appuntamento. Vicepresidente: Prof. Fernando FORMAGGIO Dipartimento di Scienze Chimiche Tel. 049.827.5154 - e-mail: fernando.formaggio@unipd.it Componenti: Docenti, Ricercatori e Professori a contratto titolari di Insegnamenti o Moduli attivati per i Corsi di Studio in Chimica Industriale, compresi Insegnamenti o Moduli mutuati da altri Corsi di Studio, i rappresentanti degli Studenti ed un rappresentante del personale tecnico amministrativo, secondo quanto disposto dall art. 41, comma 5, dello Statuto di Ateneo. Commissione Didattica e Commissione per le Attività di Tutorato: Prof. Saverio SANTI Dipartimento di Scienze Chimiche Prof. Antonio MARIGO Dipartimento di Scienze Chimiche Prof. Fernando FORMAGGIO Dipartimento di Scienze Chimiche Prof. Andrea TAPPARO Dipartimento di Scienze Chimiche

Corso di Laurea Magistrale in Chimica Industriale 9 CARATTERISTICHE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN CHIMICA INDUSTRIALE OBIETTIVI FORMATIVI Il Corso di Laurea Magistrale in Chimica Industriale, che afferisce alla Classe LM-71 Scienze e Tecnologie della Chimica Industriale, si propone di fornire allo studente una solida preparazione a livello avanzato nei vari settori delle discipline chimiche privilegiando in particolare quegli aspetti tecnologici che devono essere propri del bagaglio culturale di un operatore del mondo della produzione. La doppia finalità, di una approfondita preparazione scientifico culturale di base e dell acquisizione dei principi fondamentali che portano alla realizzazione di un processo industriale chimico ed alla sua conduzione, viene conseguita con insegnamenti di chimica, matematica, fisica ed impiantistica chimica, e con esercitazioni di laboratorio. Accanto a questo tipo di preparazione, vengono curati anche quegli aspetti culturali e tecnologici che consentiranno al laureato magistrale in Chimica Industriale di occuparsi, all interno di un azienda o di un istituzione di ricerca, degli aspetti connessi alla ricerca e sviluppo di prodotti e dei processi, ma anche delle problematiche manageriali e dirigenziali. Infine, viene posta particolare attenzione alla formazione di professionisti in grado di affrontare le moderne esigenze del mondo produttivo nel settore delle norme di sicurezza e prevenzione e nel settore della certificazione di qualità. Il Corso di Laurea Magistrale in Chimica Industriale completa la formazione in chimica industriale attivata con la Laurea di primo livello in Chimica Industriale. Il Corso di Laurea Magistrale pertanto persegue i seguenti obiettivi specifici: fornire al laureato magistrale le necessarie conoscenze sulle produzioni industriali chimiche, sulle connessioni processo prodotto e sugli aspetti impiantistici dei processi industriali; avvicinarlo agli aspetti gestionali dell industria chimica, sia in riferimento alla conduzione degli impianti che in relazione all organizzazione aziendale; fornire le necessarie competenze per inserirsi nell attività di ricerca e sviluppo dei prodotti e dei relativi processi, oltre all attività di ricerca scientifica di base e applicata; consentire l accesso alla Scuola di Dottorato in Scienze Chimiche. Tali obiettivi verranno raggiunti integrando le lezioni frontali dei corsi previsti con attività formative, lezioni ed esercitazioni di laboratorio (per più di 30 crediti), in particolare dedicate alla conoscenza di tecniche sperimentali e all elaborazione dei dati. La Laurea Magistrale in Chimica Industriale consente di dedicarsi all attività di ricerca, di controllo, di conduzione di impianti, in strutture pubbliche e private. Le prospettive di impiego sono buone e riguardano prevalentemente l industria chimica, chimico-farmaceutica, alimentare, conciaria, dei materiali avanzati e manifatturiera in genere, compresa quella meccanica, elettrica ed elettronica. In queste aziende il laureato in Chimica Industriale può trovare collocazione sia nell area della produzione, sia in quella della ricerca, dell innovazione, della gestione e controllo di qualità, sia in quella commerciale e manageriale. Ulteriore prospettiva è quella dell attività di consulenza industriale, anche come libero professionista, relativa alle problematiche della sicurezza e dell igiene nell ambiente di lavoro, nonché l impiego in laboratori di analisi, privati e pubblici, anche in relazione a problematiche ambientali o mediche. La diffusa industrializzazione e le sempre maggiori richieste di salvaguardia ambientale e di sicurezza e prevenzione, hanno portato il chimico, in particolare quello industriale, ad un crescente impiego anche in aziende non strettamente chimiche, sia come libero professionista, che come dipendente. CURRICULUM DEGLI STUDI L attività formativa è realizzata mediante Insegnamenti, che possono essere organizzati in Unità Didattiche distinte (delle quali cioè siano diversi i Docenti che ne assumono la responsabilità) che possono corrispondere a moduli diversi o a tipologie diverse di attività (lezioni d aula,

10 Corso di Laurea Magistrale in Chimica Industriale esercitazioni numeriche, esercitazioni di laboratorio, attività seminariali). Ad ogni Insegnamento corrisponde un unica prova di accertamento finale e l acquisizione del numero complessivo di Crediti Formativi Universitari (CFU) ad esso attribuiti. Ad un CFU corrispondono 25 ore di impegno complessivo da parte dello studente comprensive dell impegno di studio e delle attività didattiche secondo la seguente ripartizione: 8 ore di lezione d aula (A), 12 ore di esercitazioni d aula (E), 16 ore di esercitazioni di laboratorio (L). Per il conseguimento del titolo è prevista una prova finale che consiste nello svolgimento di una Tesi sperimentale su argomento originale di interesse industriale, presso un laboratorio di ricerca universitario o di ente esterno pubblico o privato convenzionato con l Università. Viene riportata di seguito la ripartizione dei 120 CFU tra le diverse tipologie di attività formative ed i vari insegnamenti. Per le attività formative caratterizzanti (tipologia 1b) sono previsti insegnamenti nell ambito della chimica analitica, della chimica fisica, della chimica industriale, della chimica inorganica e della chimica organica, per complessivi 48 CFU. Per le attività formative a scelta dello studente (tipologia 5a) sono previsti complessivamente 12 CFU. Per le attività formative affini e integrative (tipologia 5b) sono previsti insegnamenti nell ambito degli impianti industriali chimici, per complessivi 12 CFU. Per la Prova finale (tipologia 5c) sono previsti complessivamente 47 CFU. Per le altre attività formative (tipologia 5d) è previsto 1 CFU da destinare all acquisizione di conoscenze relative alla brevettualità in chimica. L organizzazione del Corso di Laurea Magistrale è riportata nella Tabella dell ordinamento statutario. Nel II semestre del I anno è previsto che lo Studente acquisisca 12 CFU relativi agli insegnamenti caratterizzanti opzionali (tipologia 1b), da scegliere tra quelli riportati nel presente Bollettino. Nel I semestre del II anno è previsto che lo Studente acquisisca 11 CFU a scelta (tipologia 5a) tra le diverse attività formative offerte dall Ateneo, purché coerenti con il progetto formativo. In tal senso, nel presente Bollettino è inserito l elenco degli insegnamenti a scelta consigliati. Nell ambito del II anno è inoltre prevista la Prova finale, il cui regolamento è riportato nel presente Bollettino.

Corso di Laurea Magistrale in Chimica Industriale 11 TABELLA DELL ORDINAMENTO STATUTARIO EX D.M. 270 PER STUDENTI IMMATRICOLATI A PARTIRE DALL A.A. 2011-2012 Attività didattica Ore* Esame/Idoneità CFU Tipol. I Anno I Semestre 27 Chimica industriale macromolecolare 48A + 36L Esame 9 1b Spettroscopie applicate 32A + 24L Esame 6 1b Processi e impianti industriali chimici 1 48A Esame 6 5b Chimica organica applicata 2 48A Esame 6 1b II Semestre 33 Chimica organica industriale 48A + 36L Esame 9 1b Chimica fisica industriale 2 36A + 18L Esame 6 1b Processi e impianti industriali chimici 2 48A Esame 6 5b Caratterizzante opzionale No. 1 Esame 6 1b Caratterizzante opzionale No. 2 Esame 6 1b II Anno I Semestre 30 Insegnamenti a scelta Esame 12 5a Il brevetto in chimica 12 Idoneità 1 5d Prova finale 425 17 5c II Semestre 30 Prova finale 750 30 5c * Le attività didattiche sono suddivise in: lezioni d aula (A); esercitazioni d aula (E); esercitazioni di laboratorio (L). ** Per le attività didattiche con l indicazione Esame è previsto l accertamento finale con l attribuzione del voto in trentesimi.

12 Corso di Laurea Magistrale in Chimica Industriale TABELLA DELL ORDINAMENTO STATUTARIO EX D.M. 270 PER STUDENTI IMMATRICOLATI PRIMA DELL A.A. 2011-2012 Attività didattica Ore* Esame/Idoneità CFU Tipol. I Anno I Semestre 27 Chimica industriale macromolecolare 40A 5 Modulo A Esame Chimica industriale macromolecolare 8A + 48L 4 Modulo B 1b Spettroscopie applicate 32A + 32L Esame 6 1b Processi e impianti industriali chimici I 48A Esame 6 5b Chimica organica applicata II 48A Esame 6 1b II Semestre 34 Chimica organica industriale Modulo A 40A 5 Esame Chimica organica industriale Modulo B 8A + 48L 4 1b Chimica fisica industriale II 40A + 6E + 24L Esame 7 1b Processi e impianti industriali chimici II 48A Esame 6 5b Caratterizzante opzionale No. 1 48A o 24A + 48L Esame 6 1b Caratterizzante opzionale No. 2 48A Esame 6 1b II Anno I Semestre 29 Insegnamenti a scelta Esame 11 5a Il brevetto in chimica 12 Idoneità 1 5d Prova finale 425 17 5c II Semestre 30 Prova finale 750 30 5c * Le attività didattiche sono suddivise in: lezioni d aula (A); esercitazioni d aula (E); esercitazioni di laboratorio (L). ** Per le attività didattiche con l indicazione Esame è previsto l accertamento finale con l attribuzione del voto in trentesimi. Gli studenti iscritti al Corso di Laurea Specialistica in Chimica Industriale ex D.M. 509 devono fare riferimento all ordinamento statutario previsto per il vecchio ordinamento, riportato nel Bollettino dell anno accademico 2007/2008.

Corso di Laurea Magistrale in Chimica Industriale 13 ELENCO DEGLI INSEGNAMENTI CARATTERIZZANTI OPZIONALI Caratterizzante opzionale No. 1, da scegliere tra: Chimica inorganica dei materiali (48A) Sintesi e reattività inorganica (24A + 36L) Caratterizzante opzionale No. 2, da scegliere tra: Chimica analitica dei processi industriali (48A) Chimica analitica e ambiente (48A) 6 CFU 6 CFU 6 CFU 6 CFU ELENCO DEGLI INSEGNAMENTI A SCELTA CONSIGLIATI Biopolimeri (48A) 6 CFU Caratterizzazione di polimeri (48A) 6 CFU Chimica e tecnologia del vetro e dei materiali ceramici (48A) 6 CFU Metodi fisici in chimica organica (48A) 6 CFU PIANI DI STUDIO Gli studenti iscritti al Corso di Laurea Magistrale devono presentare il Piano di Studio mediante il quale vengono definiti gli insegnamenti caratterizzanti opzionali e gli insegnamenti a scelta. Il Piano di Studio, via UNIWEB, deve essere compilato secondo le modalità ed i tempi resi noti mediante comunicazione esposta nell albo dei Corsi di Studio.