SCARICHI ACQUE NERE E BIANCHE VENTILAZIONE SCARICHI PARTE 2



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2013-2014 SCARICHI ACQUE NERE E BIANCHE VENTILAZIONE SCARICHI PARTE 2

Scheda 1 Definizioni 1. acque reflue domestiche: Acque contaminate dall uso e solitamente scaricate da WC, docce, vasche da bagno, bidè, lavabi, lavelli e pozzetti a terra. 2. acque grigie: Acque reflue che non contengono materia fecale o urina (normalmente vengono convogliate insieme alle acque nere). 3. acque saponose: acque provenienti dal lavello di cucina e dalla lavastoviglie 4. acque nere: Acque reflue che contengono materia fecale o urina. acque meteoriche: Acque derivanti da precipitazioni naturali, 5. Acque meteoriche: acque provenienti da piogge e raccolte sulle coperture degli edifici (non sui piazzali) 6. sistema di scarico: Sistema composto da condutture di scarico ed altri componenti per la raccolta e lo scarico delle acque reflue per mezzo della gravità (collettore fognario a quota inferiore rispetto al sistema di scarico dell alloggio) o di mezzi di sollevamento (collettore fognario a quota inferiore rispetto al sistema di scarico dell alloggio). 7. sistema misto: Sistema di scarico provvisto di una conduttura unica per lo smaltimento delle acque meteoriche e delle acque reflue (sistemi urbani di raccolta acque). 8. sistema separato: Sistema di scarico provvisto di condutture separate per lo smaltimento delle acque meteoriche e delle acque reflue (obbligatorio fino al limite di propruetà).

Scheda 2 Definizioni

Scheda 3 Definizioni

Scheda 4 Ventilazione degli scarichi: tubazioni che permettono il passaggio del necessario quantitativo d aria fino all uscita dei sifoni degli apparecchi Idrosanitari. La corretta ventilazione di un impianto di scarico esclude la formazione di pressioni e depressioni idrostatiche nelle condotte a causa della caduta di masse di acqua, evitando quindi lo svuotamento dei sifoni degli apparecchi sanitari.

Scheda 5 Ventilazione degli scarichi: tubazioni che permettono il passaggio di aria al fine di evitare formazione di zone di pressione e depressione nella colonna di scarico. La corretta ventilazione di un impianto di scarico esclude la formazione di pressioni e depressioni idrostatiche nelle condotte a causa della caduta di masse di acqua, evitando quindi lo svuotamento dei sifoni degli apparecchi sanitari.

Scheda 6 Ventilazione primaria delle reti di scarico Si realizza prolungando la colonna di scarico oltre la copertura dell edificio. Il cappello esalatore deve essere distante almeno 5 m da qualunque finestra/lucernaio.

Ventilazione parallela diretta o ventilazione secondaria Si realizza affiancando ad una colonna di scarico una seconda colonna, adibita al solo passaggio di aria, che collega il tratto terminale superiore della colonna di scarico e il suo piede colonna Scheda 7

Scheda 8 Tratto azzurro percorso solo da aria (colonna di ventilazione) Tratto arancione percorso sia da aria che da acqua (colonna di scarico)

Scheda 9 Ventilazione terziaria Ventilazione dello scarico del singolo apparecchio sanitario o dell insieme dei pezzi sanitario di un bagno

Scheda 10 Ventilazione primaria delle reti di scarico Si realizza prolungando la colonna di scarico oltre la copertura dell edificio. Il cappello esalatore deve essere distante almeno 5 m da qualunque finestra/lucernaio.

Scheda 11

Scheda 12 Dimensioni tipiche delle colonne di scarico e di ventilazione Colonna di scarico generale di fabbricato 110 mm (da prolungare fino a tetto senza cambiamento di diametro) Colonna di ventilazione secondaria (diretta o indiretta) 75-90 mm Scarico WC 110 mm Scarico bidet 50 mm Scarico vasca 50 mm Scarico lavabo 40 50 mm Scarico lavastoviglie 40 mm Collettore sub orizzontale 110 mm fino a fossa settica

Scheda 13

Geberit Ø 110 Scheda 14 PVC DN 50 Geberit Ø 110 Geberit Ø 110 Geberit Ø 110 Geberit Ø 110 PVC DN 110 Geb Ø 50 Geb Ø 50 Geberit Ø 110

Scheda 15 Particolari costruttivi Verificare attraversamenti setti strutturali orizzontali e verticali avendo cura di realizzare eventuali predisposizioni Predisporre eventuali cavedi verticali

Scheda 16 Realizzare eventuali cavedi (possibilmente ispezionabili) per l alloggiamento delle reti di scarico. Collaudare a tenuta le reti di scarico prima del loro tombamento.

Schema di principio raccolta acque nere Scheda 17

Scheda 18 Tipico allaccio fognario piede colonna con sifone Firenze per ispezionabilità scarichi a monte della fossa Imhoff

Scheda 19 Le vasche settiche tipo Imhoff sono costituite da una vasca principale (digestione anaerobica) che contiene al suo interno un vano secondario (di sedimentazione). L'affluente entra nel comparto di sedimentazione, che ha lo scopo di trattenere i corpi solidi e di destinare il materiale sedimentato attraverso l'apertura sul fondo inclinato, al comparto inferiore di digestione. È proporzionato in modo tale da garantire il giusto tempo di ritenzione e da impedire che fenomeni di turbolenza, causati dal carico idrico, possano diminuire l'efficienza di sedimentazione. Il comparto di digestione è dimensionato affinché avvenga la stabilizzazione biologica delle sostante organiche sedimentate (fermentazione o digestione anaerobica). Realizzazione in polietilene o vetroresina Dim per 20abitanti equivalenti diametro 160 cm x H 190 cm x 110 kg di massa

Scheda 20

Scheda 21

Scheda 22 Predisposizioni fognarie entro massetto Collettori per a distribuzione di acqua calda/fredda ad uso riscaldamento

Scheda 23 Reti esterne raccolta acque nere Principi generali 1. ad ogni tubazione in uscita dal fabbricato posizionare un pozzetto con sifone Firenze 2. in ogni congiunzione di tubazioni nere o cambio di direzione posizionare un pozzetto di ispezione 3. installare in ogni caso un pozzetto di ispezione almeno ogni 20 m di tubazione 4. far confluire la tubazione generale nella fossa settica

Scheda 24

Scheda 25 Progettazione scarichi acqua nere Principi generali 1. Richiedere all ente gestore il punto di recapito della fognatura comunale e la quota testa tubo del condotto in cui far confluire la tubazione di scarico privata 2. Fissare la pendenza delle tubazioni di scarico (inferiore al 2 %, ovvero 2 cm di salti quota ogni 100 cm di lunghezza della tubazione) 3. Dimensionare le tubazioni suborizzontali con un diametro di 200 mm 4. Calcolare in questo modo la quota di partenza del fondo tubo delle tubazioni di scarico a piede fabbricato 5. Disegnare il profilo della fognatura stabilendo la quota di fondo di ogni pozzetto e la quota testa tubo e fondo tubo per ogni pozzetto

Scheda 26 Progettazione scarichi acqua nere -0,00 m 11,3 m profilo terreno pozzetto 60 x 60 h 1,4 m pozzetto 60 x 60 h 1,4 m Ø 300 passaggio sotto qft -1,36 cunicolo qtt -1,06 Ø 300 pendenza 3 per mille qft -1,39 qtt -0,89 Ø 400 pendenza 3 per mille

Impianto di sollevamento acque bianche/nere con pompa sommersa di rilancio; altezza totale secondo specifiche di progetto; diametro esterno 1.200 mm Elettropompe monofase/trifase con interrutore di livello (livellostato) Scheda 27

Impianto di sollevamento acque bianche/nere con pompa sommersa di rilancio; altezza totale secondo specifiche di progetto; diametro esterno 1.200 mm Elettropompe monofase/trifase con interrutore di livello (livellostato) Scheda 28

Impianto di scarico acque di cucina (lavello e lavastoviglie) Da convogliare separatamente rispetto agli altri scarichi fino al pozzetto degrassatore e da questo alla vasca Imhoff. Lo scopo del pozzetto degrassatore consiste nel separare le sostanze grasse dalle altre, che poi vengono raccolte con lo spurgo del pozzetto medesimo Scheda 29

Scheda 30 Reti raccolta acque bianche Principi generali 1. ad ogni pluviale (minimo 1 ogni 80 mq di coperto da 100 mm di diametro) posizionare un pozzetto di piede colonna con botola di ispezione (dim 20x20 cm) 2. in ogni congiunzione di tubazioni bianche o cambio di direzione posizionare un pozzetto di ispezione 3. installare in ogni caso un pozzetto di ispezione almeno ogni 20 m di tubazione 4. far confluire la tubazione generale in un fosso superficiale (se disponibile) oppure in fognatura

Schema di principio raccolta acque meteoriche Scheda 31

Scheda 32 Progettazione scarichi acqua bianche Principi generali 1. Richiedere all ente gestore il punto di recapito della fognatura comunale e la quota testa tubo del condotto in cui far confluire la tubazione di scarico privata oppure richieder e il punto di recapito in un fosso superficiale 2. Fissare la pendenza delle tubazioni di scarico (inferiore al 2 %, ovvero 2 cm di salti quota ogni 100 cm di lunghezza della tubazione) 3. Dimensionare le tubazioni suborizzontali con un diametro minimo di 200 mm. Calcolare la portata di acqua raccolta dalle tubazioni (10 mm/h per mq di coperto) e verificare sulle tabelle di dimensionamento il diametro della tubazione 4. Calcolare in questo modo la quota di partenza del fondo tubo delle tubazioni di piede colonna dei pluviali 5. Disegnare il profilo della fognatura stabilendo la quota di fondo di ogni pozzetto e la quota testa tubo e fondo tubo per ogni pozzetto

Scheda 33

Scheda 34 Reti raccolta acque stradali e da piazzali Principi generali 1. Posizionare le caditoie stradali 2. in ogni congiunzione di tubazioni bianche o cambio di direzione posizionare un pozzetto di ispezione 3. installare in ogni caso un pozzetto di ispezione almeno ogni 20 m di tubazione 4. far confluire la tubazione generale in un disoleatore 5. Allacciare la tubazione in uscita dal disoleatore alla fognatura comunale

Scheda 35

Scheda 36

Scheda 37 Disoleatore per raccolta acque parcheggi

Scheda 38

Scheda 39