RELAZIONE TECNICA STAZIONE DI CAPODIMONTE IMPIANTO FOGNARIO Cod. commessa C-TAN-CAP. Pagina 1 di 9
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2 IMPIANTO DI TRATAMENTO E RECAPITO PER SCARICHI DA INSEDIAMENTO CIVILE E ASSIMILABILI AI DOMESTICI MODALITA ESECUTIVE, CALCOLO, MATERIALI E MANUFATTI D ALLACCIAMENTO DELLA RETE FOGNARIA ACQUE NERE E DELLE ACQUE METEORICHE 1. GENERALITA PREMESSA IMPIANTI DI SCARICO RIFERIMENTI NORMATIVI DESCRIZIONE SOMMARIA DELL IMPIANTO PORTATA ACQUE SANITARIE IMPIANTO FOGNARIO INTERNO IMPIANTO FOGNARIO ESTERNO SISTEMA DI DEPURAZIONE ACQUE METEORICHE VERIFICA DELL IMPIANTO DICHIARAZIONE DI CONFORMITA MANUTENZIONE IMPIANTO...9 Pagina 2 di 9
3 1. GENERALITA Il progetto definitivo relativo alla nuova stazione di Capodimonte della Tangenziale di Napoli, rientra nelle attività regolate dalla " Concessione per la costruzione e l'esercizio delle autostrade Tangenziale est-ovest alla città di Napoli", a norma della Legge 7/2/1961 n.59, rilasciata all Infrasud S.p.A., ora Tangenziale di Napoli S.p.A., con giusta Convenzione del 31/1/1968 rep. n e Convenzione normativa del 10/ n , approvata e resa esecutiva con D.I.M. n. 5346/1 del 18/11/ PREMESSA La presente relazione ha per oggetto i lavori di realizzazione dell impianto di scarico delle acque reflue e di quelle meteoriche prodotte nell edificio di tipo civile adibito a blocco servizi della stazione di esazione Autostradale di Capodimonte (NA). La relazione descrive gli impianti di scarico civili previsti a servizio dell edificio e quelli di drenaggio delle aree di influenza delle coperture e dei piazzali di pertinenza dell area in progetto. Fanno parte della presente relazione gli schemi, le piante e le planimetrie necessarie per meglio individuare i percorsi delle tubazioni, il posizionamento dell impianto di trattamento delle acque reflue, il loro recapito post trattamento, comprensivo delle acque di drenaggio superficiale, nella rete fognaria esistente Per il trattamento delle acque civili è infatti previsto un impianto prefabbricato di trattamento aerobico dimensionato per 4 abitanti equivalenti, disposto sul retro del fabbricato, in luogo dell esistente sistema di trattamento, il cui recapito già avveniva in rete fognaria esistente e che quindi verrà mantenuto. Pagina 3 di 9
4 3. IMPIANTI DI SCARICO RIFERIMENTI NORMATIVI Il dimensionamento degli impianti di scarico acque usate e meteoriche è stato effettuato con la norma UNI EN ; e ; i diametri delle tubazioni sono riportati direttamente negli elaborati grafici del progetto definitivo. L'impianto sarà realizzato secondo le caratteristiche indicate nella seguente relazione e nella documentazione allegata, si dovranno inoltre rispettare tutte le leggi vigenti, anche se non espressamente menzionate, con particolare riferimento a: UNI EN : /06/01 Sistemi di scarico funzionanti a gravità all'interno degli edifici - Requisiti generali e prestazioni. UNI EN : /09/01 Sistemi di scarico funzionanti a gravità all'interno degli edifici - Impianti per acque reflue, progettazione e calcolo UNI EN : /09/01 Sistemi di scarico funzionanti a gravità all'interno degli edifici - Sistemi per l'evacuazione delle acque meteoriche, progettazione e calcolo UNI EN 1277: /05/98 Sistemi di tubazioni di materie plastiche - Sistemi di tubazioni di materiali termoplastici per applicazioni interrate non in pressione - Metodi di prova per la tenuta dei giunti del tipo con guarnizione ad anello elastomerico UNI EN : /05/00 Sistemi di tubazioni di materia plastica per scarichi (a bassa ed alta temperatura) all'interno dei fabbricati - Policloruro di vinile non plastificato (PVC-U) - Specifiche per tubi, raccordi e per il sistema UNI EN 752-7: /04/01 Connessioni di scarico e collettori di fognatura all'esterno degli edifici - Manutenzione ed esercizio UNI 8065: /06/89 Trattamento dell' acqua negli impianti termici ad uso civile. Pagina 4 di 9
5 4. DESCRIZIONE SOMMARIA DELL IMPIANTO Gli apporti delle acque di rifiuto sono stati calcolati con criterio statistico-probabilistico di uso contemporaneo di più apparecchi di scarico. Il consumo d acqua giornaliera per ciascun abitante è stato valutato in 250 l/ab./giorno. I criteri di dimensionamento e calcolo dell impianto a gravità per le acque reflue all interno dell edificio seguono le norme UNI EN L impianto di scarico del fabbricato è a servizio delle seguenti utenze: Unità immob. Sup. utile Servizi Igienici Locale ristoro Spogliatoi Altri scarichi Utenti (totale) n (mq) n n n n n N. 3 Vasi N. 2 Docce N. 5 Lavabi N. 1 Lavello N. 2 Bidet 5. PORTATA ACQUE SANITARIE Il dimensionamento del sistema di scarico è stato riferito ai parametri unità di scarico DU, coefficiente di frequenza k, uso del fabbricato, ed agli apparecchi in funzione, classificati per gruppi di unità di scarico in base all equazione : Q = k * ( Σ DU ) 0.5 = 5 l/s La stima della portata scaricata fa quindi riferimento al numero di apparecchi che immettono i reflui nella rete di scarico, in funzione del coefficiente di frequenza K= 0.5. Pagina 5 di 9
6 Verifica del tratto terminale esterno del collettore di scarico DN250 delle acque sanitarie per li quale si è considerata una pendenza minima del 1%, e controllando che la velocità di percorrenza non scenda al disotto dei 0,5m/s al fine di evitare accumulo di sedimenti sul fondo del collettore. 6. IMPIANTO FOGNARIO INTERNO Gli scarichi degli apparecchi sanitari dei servizi igienici confluiranno in pozzetti di raccolta mediante la rete di scarico delle acque nere che sarà realizzata con la posa in opera di tubazioni in PEAD secondo le norme UNI 7613 con i diametri indicati. Ogni apparecchio sanitario sarà dotato di sistema di scarico a sifone in modo da evitare la fuoriuscita nell ambiente di cattivi odori provenienti dalla rete di scarico. Il diametro previsto per gli scarichi dei WC è il DN110; per tutti gli altri si utilizzerà un diametro DN50. Braghe, mentre per curve e raccordi sono previsti pezzi speciali. Le pendenze delle tubazioni di scarico dovranno essere comprese fra il 3% ed il 6% e comunque non inferiori al 2% per ridurre il deposito di liquami che possono determinare un intasamento delle tubazioni. La colonna di scarico delle acque nere si collega ad un pozzetto sifonato ai piedi del fabbricato. Per il tracciato della rete di scarico interna si rimanda agli elaborati grafici di progetto allegati. Tutte le tubazioni di scarico saranno dotate di una rete di ventilazione in modo da garantire il corretto allontanamento delle acque di scarico. Su tutti i tratti di tubazioni saranno installate delle ispezioni per rendere l impianto di facile manutenzione e pulizia. Pagina 6 di 9
7 7. IMPIANTO FOGNARIO ESTERNO La rete di drenaggio delle acque meteoriche ricadenti sulle aree di influenza e delle coperture, è prevista essere realizzata con tubazioni interrate in PEAD secondo le norme UNI 7613 con i diametri indicati. Gli scarichi degli apparecchi sanitari confluiranno in pozzetti di raccolta e d ispezione per poi defluire nell impianto di trattamento da installare in apposito spazio delimitato da recinzione. 8. SISTEMA DI DEPURAZIONE Sarà posta in opera una vasca di depurazione a trattamento aerobico del tipo prefabbricato a valle di una prima fossa Imhoff per la sedimentazione primaria. Successivamente alla sedimentazione i reflui verranno inviati all impianto di trattamento aerobico per l abbattimento del carico organico residuo. A valle dell impianto di trattamento a fanghi attivi si prevede la clorazione, e quindi definitiva stabilizzazione del carico batterico prima della immissione nel collettore di recapito, ad opera sempre di un sistema di rilascio automatizzato della quantità di cloro in funzione delle portate e del tempo di residenza idraulica specifica del comparto. In ultimo è previsto un pozzetto per il prelievo e monitoraggio dei reflui in uscita dall impianto. Successivamente le acque verranno indirizzate alla rete di drenaggio esistente insieme alle acque meteoriche. 9. ACQUE METEORICHE Le acque meteoriche intercettate dalle are di pertinenza risultano provenire da: - copertura fabbricato tecnologico - copertura area esazione - piazzali parcheggi e aree di camminamento - rampa edificio tecnologico - un tratto della sede stradale con esclusione delle aree per la cui posizione e andamento planimetrico si è mantenuto l attuale schema di deflusso e recapito finale. Il dimensionamento del sistema di drenaggio delle acque meteoriche provenienti dalle aree su indicate è stato condotto riferendosi all equazione di possibilità pluviometrica sui cui parametri si riportano di seguito i valori assegnati: Pagina 7 di 9
8 - Evento pluviometrico caratterizzato da un intensità di precipitazione pari a 60 mm/ora; - Superficie impermeabile del lotto (coperture, piazzali, passi carrabili, tettoie, ecc.) =2500mq - Coefficiente di afflusso alla rete φ 0,9; - Coefficiente di sicurezza di 1,5; Supx ϕ xjx δ - Q max = 3600 = 56,3 l/sec Dove, Q max = portata massima di pioggia (l/s); Sup. = superficie impermeabile (mq); φ = coefficiente di afflusso (0,9); j = intensità di pioggia (60 mm/ora); δ = coefficiente di sicurezza (1,5); Definita la portata massima scaricata, il dimensionamento del collettore che convoglia gli scarichi al sistema di drenaggio stradale è stato scelto imponendo un diametro che garantisca comunque un grado di riempimento massimo del 50% della sezione di passaggio della tubazione. La portata verrà convogliata, tramite collettori in PEAD corrugato per classe di carico stradale, alla rete di drenaggio di cui la zona è già dotata, verranno quindi dirette al pozzo di caduta che risulta esistere nell area a verde immediatamente al tergo del fabbricato tecnologico, pozzo di connessione della rete di drenaggio stradale di monte alla stazione, e Pagina 8 di 9
9 del tombino immediatamente sottostante la stazione esistente, a molti metri di profondità rispetto alla quota della sede stradale, tombino edificato per dare trasparenza idraulica alla sede stradale stessa. 10. VERIFICA DELL IMPIANTO Al termine dei lavori sarà cura dell installatore eseguire le verifiche finali atte ad accertare l esecuzione dell impianto in conformità alle indicazioni fornite dal progetto e alle disposizioni Legislative e Normative. 11. DICHIARAZIONE DI CONFORMITA Ultimata la posa dell impianto la Ditta installatrice dovrà rilasciare al committente la Dichiarazione di Conformità dell impianto alla regola dell arte secondo quanto prescritto dal D.M. 37 del La dichiarazione predisposta secondo i modelli ministeriali dovrà avere allegato il progetto esecutivo, la relazione contenente la tipologia dei materiali utilizzati e il certificato rilasciato dalla Camere di Commercio relativo ai requisiti tecnico-professionali della Ditta installatrice. 12. MANUTENZIONE IMPIANTO In relazione a quanto indicato nelle leggi e norme vigenti sarà previsto dal Committente un piano di manutenzione ordinaria e un controllo dell efficienza da effettuare secondo quanto specificato dalle disposizioni vigenti. In particolare si ricorda che l efficacia di un trattamento appropriato è garantita dalla corretta gestione e manutenzione dell impianto che devono essere attuate dal Proprietario dello scarico. Gli impianti di trattamento primario devono essere periodicamente controllati, provvedendo allo spurgo, all allontanamento dei fanghi ed alla pulizia dei pozzetti. Pagina 9 di 9
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SCALA - PROVINCIA BELLUNO
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