LA PROGETTAZIONE DEL MAGAZZINO



Documenti analoghi
SISTEMI DI STOCCAGGIO

LA PROGETTAZIONE DEL MAGAZZINO

Utilizzazione superficiale

Fondamenti di Economia Aziendale ed Impiantistica Industriale

Magazzini industriali

Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca

Logistica Industriale

Sistemi di stoccaggio

Dipartimento di Economia dell Università degli Studi di Parma Il magazzino

Prestazioni di un magazzino. Magazzini Magazzini Schema a blocchi. per semilavorati interoperazionale. per materie prime terminale

Il magazzino automatico CARTESIO per contenitori in plastica presenta un elevata densità di stoccaggio a fronte di una contenuta occupazione

I SISTEMI DI MATERIALS HANDLING PER LA MOVIMENTAZIONE E LO STOCCAGGIO

Logistica Industriale

articoli per la ferramenta materiali edili ed affini

CARRELLI ELEVATORI TRILATERALI

WMS NFS. La soluzione per l area logistica

Esse vengono definite "mezzi mobili" e possono essere raggruppate in due grandi categorie: trasportatori continui e trasportatori discontinui.

Unità 3. Magazzini industriali

Soluzioni integrate per la gestione del magazzino

L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO

Lo stoccaggio dei materiali può avvenire sia a terra si su apposite attrezzature: gli scaffali.

Gestione dei Processi Logistico-Produttivi SISTEMI DI PICKING. Prof. Fabrizio Dallari. Ricercatore C-log Università C.

m La risposta alle vostre esigenze di stoccaggio

In Pallet Carrier / Under Pallet Carrier.

UNIBO - Bologna, 7 Dicembre 2010

2.1 La logistica integrata ed il sistema CIM 10

Carrelli per il trasporto e il

I VANTAGGI SUPERFICIE EFFICIENZA SICUREZZA

I MAGAZZINI INDUSTRIALI - Tipologie. I magazzini industriali si differenziano in:

PALLETTIZZAZATORI CARTESIANI APERTI

Introduzione alla logistica industriale

Il sistema SMOOV ASRV: un innovativo prodotto risultato delle attività di Ricerca e Sviluppo dell area R&S ICAM VS LOGO

CASEhistory. Fino a pallet. in uscita ogni giorno DRINK INTERNATIONAL

LOGISTICA SU PALMARE GESTIONE DINAMICA DEL MAGAZZINO

MUOVE SEMPLIFICA RISOLVE

CATALOGO TECNICO ASCENSORI ELETTRICI MRL GEARLESS VIMA ASCENSORI

Soluzioni per la Logistica WHS 400 WareHouse Solution per Iseries

Introduzionee principali classificazioni

Jungheinrich WMS. Warehouse Management System. Semplifichiamo il vostro lavoro.

Ing. Diana Rossi INTRODUZIONE alla LOGISTICA ESECUTIVA LOGISTICA INDUSTRIALE. Dichiarazione di copyright. Gli ambiti applicativi della logistica

Picking. Contenuto della lezione

Modelli di Intervento

LO SPECIALISTA DEL TRATTAMENTO MERCI

RETE DI PRODOTTO RAPPRESENTA LE CONNESSIONI TRA I SINGOLI COMPONENTI CHE VANNO A COSTITUIRE IL PRODOTTO FINALE

Numero carrelli senza guidatore a bordo presenti in azienda

Università degli Studi di Cagliari. Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Chimica e dei Materiali IMPIANTI MECCANICI MATERIAL HANDLING

Sviluppo del settore dei servizi logistici per Expo 2015

MASTER L EVOLUZIONE DEL MAGAZZINO VERTICALE AUTOMATICO

PALETTIZZAZATORI E FINE LINEA

MAGAZZINI COMPATTABILI

CASE. history ordini/anno

I professionisti guidano meglio.

Il controllo operativo nell area produzione - approvigionamenti. Corso di Gestione dei Flussi di informazione

La logistica del farmaco Claudio Jommi

LA LOGISTICA INTEGRATA

Capitolo XIV. La gestione della produzione

Grigliato per scaffalature

Fatti su misura per le aziende.

Le scaffalature di magazzino

NUOVO CENTRO LOGISTICO CAMST

Funzioni logis5che del magazzino

SIT è una società manifatturiera

in sintesi Le scaffalature metalliche e i soppalchi Scaffalature metalliche - Soppalchi

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema

L organizzazione aziendale

Asservimenti laser. Carico e scarico lamiere. Trasloelevatori lamiere. Trasloelevatori cassoni

AUTOMATION BUILDING. Catalogo_A&B_Allegato 3_3.doc 1/6 10/05/04

COPERTURE INDUSTRIALI MOBILI E FISSE SISTEMI DI CHIUSURA FLESSIBILI LOGISTIC SOLUTIONS

Allegato 3 (A) Informazioni relative agli spazi destinati ad ospitare il sistema SLM e linee guida per la stesura del Progetto di layout dell impianto

Unico - La Farmacia. Automatizzare per evadere rapidamente gli ordini. Il magazzino del mese Farmaceutico

Il PANNELLO A TAGLIO TERMICO

Warehouse Solution per AS/400. Soluzione in Radio Frequenza per la gestione di centri di distribuzione all interno del sistema logistico aziendale

LA COMPARTIMENTAZIONE LE DISTANZE DI SICUREZZA

REALIZZAZIONE DI EDIFICIO ADIBITO A SCUOLA DELL INFANZIA - COSTRUZIONE IN LEGNO -

PIACENZA 5 DICEMBRE 2011 Magnapark Monticelli LOGISTICA E PREVENZIONE INCENDI

RISK MANAGEMENT ALCUNE CONSIDERAZIONI. Piatti --- Corso Rischi Bancari: risk management 1

Corso di Finanza aziendale

Indice. Ventilazione Standard

POLITECNICO DI TORINO

ALUMINIUM LOADING SYSTEMS

La progettazione della catena di distribuzione nella supply chain. Progettare la catena distributiva 1

COPERTURE INDUSTRIALI MOBILI E FISSE SISTEMI DI CHIUSURA FLESSIBILI LOGISTIC SOLUTIONS

INDICE 1. PREMESSE STATO DI FATTO... 1

Scaffalature Portapallet convenzionali

Business Intelligence Revorg. Roadmap. Revorg Business Intelligence. trasforma i dati operativi quotidiani in informazioni strategiche.

S o l u z i o n. i a p r o v a d i F u t u r o

Introduzione ai Sistemi Produttivi. Sergio Terzi

VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre Relatore: Ing. Carlo Calisse

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Azienda sicurezza e ferramenta oltre 100 anni

PROCESSI PRODUTTIVI E LOGISTICA I.T.S.T J.F. KENNEDY - PN

FEAII Impianti Industriali

Compattatore a Rullo Standard

5.6.1 REPORT, ESPORTAZIONE DI DATI

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE Università LUMSA - A.A Prof.ssa Laura Michelini

Prolab. Q. il software leader di gestione tecnica per la cantina. Open.co

Magazzini industriali

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI

ECCELLERE NELLA LOGISTICA. Generare opportunità con la logistica

Logistica industriale e gestione degli approvvigionamenti

Transcript:

Corso di Gestione dei Processi Logistico Produttivi Facoltà di Ingegneria LA PROGETTAZIONE DEL MAGAZZINO Ing. Alessandro Creazza Ricercatore C-log Università C. Cattaneo LIUC Centro di Ricerca sulla Logistica 1 ASPETTI GENERALI DI PROGETTAZIONE ELEMENTI BASE DI PROGETTAZIONE analisi dei flussi fisici potenzialità di movimentazione analisi delle giacenze potenzialità ricettiva SITUAZIONE DI RIFERIMENTO stoccaggio su scaffalature a celle a singola profondità UdC pallettizzate monoarticolo (intere o smezzate ) nella zona stoccaggio non si effettua picking

POTENZIALITÀ DI MOVIMENTAZIONE IN INPUT DATI STORICI SUL RICEVIMENTO MERCI EVOLUZIONE PREVISTA DELLE ESIGENZE (caratteristiche delle UdC; dimensioni dei lotti in ricevimento; entità dei flussi) MODALITÀ DI GESTIONE DELLE OPERAZIONI DI STOCCAGGIO PREVISIONE FLUSSI IN INPUT 3 POTENZIALITÀ DI MOVIMENTAZIONE IN OUTPUT DATI STORICI SUL PRELIEVO MERCI EVOLUZIONE PREVISTA DELLE ESIGENZE (evasioni ordini : UdC intere vs. UdC per picking) MODALITÀ DI GESTIONE DELLE OPERAZIONI DI PRELIEVO PREVISIONE FLUSSI IN OUTPUT 4

POTENZIALITÀ RICETTIVA DATI STORICI SULLE GIACENZE DEGLI ARTICOLI e/o DEGLI AGGREGATI EVOLUZIONE PREVISTA DELLE ESIGENZE (dimensione della gamma di articoli; entità delle giacenze per articolo o aggregato;...) MODALITÀ DI ALLOCAZIONE DELLE UdC POTENZIALITÀ RICETTIVA 5 PROGETTAZIONE DEI MAGAZZINI TRADIZIONALI SITUAZIONE DI RIFERIMENTO la zona di stoccaggio è costituita da scaffalature bifronte con celle a singola profondità UdC pallettizzate monoarticolo i mezzi di movimentazione sono carrelli a forche (contrappeso, a montante retrattile, bilaterale, trilaterale) il numero di carrelli non è vincolato al numero di corridoi non si effettua picking nella zona stoccaggio sono noti i valori richiesti di PR e PM 6

PROGETTAZIONE DEI MAGAZZINI TRADIZIONALI SCHEMA DI PROGETTAZIONE FASE 1 PROGETTAZIONE DEL LAYOUT (dimensionamento statico: potenzialità ricettiva) FASE DETERMINAZIONE DEL NUMERO DI CARRELLI (dimensionamento dinamico: potenzialità di movimentazione) NB: esistono interrelazioni tra fase 1 e fase (es.: scelta del layout che minimizza la percorrenza attesa) 7 PROGETTAZIONE DEI MAGAZZINI TRADIZIONALI FASE 1 - POTENZIALITÀ RICETTIVA 1. SCELTA DELLA TIPOLOGIA DI LAYOUT E POSIZIONAMENTO DEI PUNTI DI INPUT E DI OUTPUT. DETERMINAZIONE DELLA SUPERFICIE DELLA ZONA DI STOCCAGGIO dimensionamento del singolo vano di stoccaggio numero di livelli di stoccaggio dimensionamento del modulo unitario determinazione della superficie necessaria 3. DETERMINAZIONE DELLA FORMA OTTIMALE 4. DIMENSIONAMENTO DELLA ZONA DI STOCCAGGIO numero di corridoi numero di colonne di vani potenzialità ricettiva effettiva 8

PROGETTAZIONE DEI MAGAZZINI TRADIZIONALI VINCOLI NELLA PROGETTAZIONE DEL LAYOUT I II III IMPOSTI DAI MEZZI DI MOVIMENTAZIONE altezza massima di sollevamento delle forche larghezza minima dei corridoi... IMPOSTI DALLA CONFORMAZIONE DELL EDIFICIO altezza utile edificio (sottotrave) dimensioni massime in pianta (per l area di stoccaggio) posizione pilastri di sostegno della copertura carichi specifici massimi ammissibili (N/m )... DI ADEGUAMENTO ALLE NORME DI SICUREZZA 9 TIPOLOGIE DI LAYOUT LONGITUDINALE TRASVERSALE Corridoi di accesso se si considera lo stesso numero di corridoi minore interferenza dei mezzi di movimentazione all interno dei corridoi di accesso minore superficie occupata dai corridoi di accesso 10

TIPOLOGIE DI LAYOUT POSIZIONAMENTO CASO 1. L INGRESSO E L USCITA DALLA ZONA DI STOCCAGGIO COINCIDONO IN UN UNICO PUNTO ZONA DI STOCCAGGIO ZONA DI STOCCAGGIO Esempi: transito attraverso unico portone/corridoio, interfacciamento con sistema di movimentazione fisso (convogliatore, ascensore,...) 11 TIPOLOGIE DI LAYOUT POSIZIONAMENTO CASO. LE POSIZIONI DI INPUT E DI OUTPUT SONO DISTRIBUITE LUNGO IL FRONTE DELLA ZONA DI STOCCAGGIO ZONA DI STOCCAGGIO Esempio: banchina ricevimento/spedizione con molti punti di accesso 1

NUMERO DI LIVELLI DI STOCCAGGIO Il numero massimo di livelli di stoccaggio (NL) del magazzino è funzione dell altezza massima di sollevamento delle forche del carrello ovvero dell altezza utile dell edificio (altezza sottotrave) NL : numero di livelli di stoccaggio in verticale 13 DIMENSIONAMENTO DEL MODULO UNITARIO MODULO UNITARIO = elemento che replicato consente di riprodurre l intera zona di stoccaggio P LC P L* LC : larghezza corridoio L* : luce interna del vano + spessore montanti Area del modulo unitario 14

DIMENSIONAMENTO DEL MODULO UNITARIO ESEMPIO IPOTESI : UdC pallettizzate per cella (europallet), carrello a montante retrattile 1350 700 1350 1900 Area del modulo unitario : 1,9m x (1,35 +,7 + 1,35)m 10, m 15 COEFFICIENTE DI UTILIZZAZIONE SUPERFICIALE CUS = Numero diudc stoccate Area del modulo unitario [UdC/m ] ESEMPIO IPOTESI : scaffalature bifronti, UdC pallettizzate per cella (europallet), carrello a montante retrattile, 5 livelli di stoccaggio verticali 5 CUS = = 1,95 UdC/m 10, 16

SUPERFICIE IN PIANTA DELLA ZONA DI STOCCAGGIO A = PR CUS [m ] 17 FORMA OTTIMALE DELLA ZONA DI STOCCAGGIO Nell ipotesi di : - utilizzo di cicli semplici - equiprobabilità di accesso ai vani - percorsi rettilineari in pianta - scaffalatura descritta come dominio continuo A = U x V V è possibile determinare il rapporto ottimale tra la larghezza (U) e la profondità (V) della zona di stoccaggio mediante la minimizzazione della percorrenza attesa (A+R) del mezzo di movimentazione U 18

FORMA OTTIMALE DELLA ZONA DI STOCCAGGIO Il valore atteso del percorso di andata e ritorno (P) dalla posizione di è : collocato nel centro del fronte collocato nel vertice del fronte distribuito lungo il fronte V/ V/ V/ U/4 U/ U/3 P= (U/4 + V/) P= (U/ + V/) P= (U/3 + V/) 19 FORMA OTTIMALE DELLA ZONA DI STOCCAGGIO Il valore minimo del percorso di andata e di ritorno dal punto di è ottenuto derivando la seguente relazione : Percorrenza attesa (A+R) : P = U + k V dp du = 0 U A d + k U du = 0 1 k A U = 0 U k = OTT V OTT 0

FORMA OTTIMALE DELLA ZONA DI STOCCAGGIO Rapporti ottimali tra le due dimensioni della zona di stoccaggio (U e V) PUNTO AL CENTRO DEL FRONTE : PUNTO IN UN VERTICE DEL FRONTE : DISTRIBUITO NEL FRONTE : U = OTT V OTT U OTT = V OTT U = 1,5 OTT V OTT collocato nel centro del fronte 1 collocato nel vertice del fronte 1 distribuito lungo il fronte 1 1,5 1 1 PROGETTAZIONE DEI MAGAZZINI TRADIZIONALI FASE - POTENZIALITÀ DI MOVIMENTAZIONE 1. DETERMINAZIONE DEL TEMPO MEDIO DI CICLO SEMPLICE. DETERMINAZIONE DEL NUMERO DI CARRELLI NECESSARI PER SODDISFARE LA POTENZIALITA DI MOVIMENTAZIONE DI PROGETTO 3. DETERMINAZIONE DELLA POTENZIALITA DI MOVIMENTAZIONE EFFETTIVA

TEMPO MEDIO DI CICLO SEMPLICE TCS = TVCS + TF CS [s] P TV CS = + V O S V V U P = + k V NL 1 S = H P = PERCORRENZA ATTESA DI A+R IN PIANTA [m]; S = PERCORRENZA ATTESA DI SALITA / DISCESA DELLE FORCHE [m]; V O = VELOCITÀ DI TRASLAZIONE ORIZZONTALE DEL CARRELLO [m/s]; V V = VELOCITÀ DI SALITA / DISCESA DELLE FORCHE [m/s]; N.B. Nell ipotesi che le velocità di salita e discesa con o senza carico siano uguali 3 POTENZIALITÀ DI MOVIMENTAZIONE Potenz. movimentazione di un singolo carrello : PM CAR = FU 3600 T CS [cs / h] FU = FATTORE DI UTILIZZAZIONE DEL CARRELLO (pause operatori, disponibilità del carrello, Numero carrelli necessari : Potenzialità effettiva di movimentazione : PM PM RICHIESTA CAR N CAR PM CAR (arrotondato all intero superiore) 4