IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE INVERNALE E/O ESTIVA DEFINIZIONI



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ALLEGATO 1 IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE INVERNALE E/O ESTIVA DEFINIZIONI Ai fini della presente determinazione si definisce impianto di climatizzazione un impianto tecnologico la cui produzione di calore è esclusivamente destinata, al netto di eventuali flussi termici esclusivamente finalizzati al corretto funzionamento degli impianti stessi (quali ad esempio il preriscaldamento del combustibile), anche in edifici ad uso non residenziale, al riscaldamento e/o alla climatizzazione invernale e/o estiva di ambienti e/o al riscaldamento di acqua per usi igienici e sanitari. Gli impianti di climatizzazione comprendono i sistemi di produzione del calore e gli eventuali sistemi di distribuzione e utilizzazione dello stesso. Sono riconducibili alla definizione succitata i seguenti impianti: Impianti termici civili come definiti all art. 283, comma 1, lettera d) del d.lgs. n 152/2006 con potenza termica nominale, definita alla lettera e) del medesimo comma, uguale o superiore a 3 MW; Impianti tecnologici la cui produzione di calore è ottenuta mediante sistemi di cogenerazione o trigenerazione o pompe di calore alimentate da motori a combustione interna. Ai fini della presente determinazione i generatori di aria calda sono assimilati, anche se privi di impianto di distribuzione, agli impianti termici civili. Nel caso dei generatori di aria calda non collegati a sistemi di distribuzione, la potenza termica nominale dell impianto termico civile a cui sono assimilati è pari alla somma delle potenze nominali dei singoli generatori di aria calda presenti all interno dello stesso edificio. Le pompe di calore ad assorbimento dotate di focolare dedicato sono assimilate ai generatori di calore. Poiché gli impianti di climatizzazione sopra definiti sono soggetti al Titolo I della parte quinta del d.lgs. 152/2006, la presente determinazione utilizza il termine stabilimento, oltre che per gli insediamenti produttivi, anche per gli edifici, anche ad uso residenziale, nei quali sono installati sistemi di climatizzazione aventi le caratteristiche di cui sopra. Il gestore dello stabilimento, come da definizione dell art. 268 del d.lgs 152/06, lettera n, è la persona fisica o giuridica che ha potere decisionale circa l installazione e l esercizio dello stabilimento e che è responsabile dell applicazione dei limiti e delle prescrizioni contenuti nella presente determinazione. Ai fini del presente provvedimento, l eventuale delega a terzi della responsabilità inerente l esercizio e manutenzione di impianti di climatizzazione e delle relative fasi accessorie individuate al punto 1 della lettera A) dell Allegato 3, non ha effetto sull individuazione della figura del gestore, che conserva la piena titolarità dell autorizzazione acquisita. Nel caso lo stabilimento nel quale sono installati impianti di climatizzazione e le eventuali fasi accessorie si identifichi con un edificio condominiale, il gestore, così come sopra definito, è individuabile nella figura dell amministratore del condominio. La potenza termica nominale complessiva di stabilimento in cui vengono eserciti degli impianti di climatizzazione è pari alla somma delle potenze termiche nominali dei singoli impianti di climatizzazione. La potenza termica nominale complessiva per combustibile e per tipologia di apparecchiatura è pari alla somma delle singole potenze termiche nominali di tutti i sistemi di produzione di energia termica o termica ed elettrica, a servizio degli impianti di climatizzazione, che utilizzano la stessa 1

tipologia di apparecchiatura (generatori di calore, motori a combustione interna anche a servizio di pompe di calore, turbine a gas) e sono alimentati con lo stesso tipo di combustibile. Ai fini della presente determinazione vengono considerati edifici di civile abitazione le tipologie di edifici rientranti nella categoria E1 di cui all articolo 3, comma 1 del dpr 26 agosto 1993, n 412 e di seguito elencate: E1 Edifici adibiti a residenza e assimilabili: E1(1) abitazioni adibite a residenza con carattere continuativo, quali abitazioni civili e rurali, collegi, conventi, case di pena, caserme; E1(2) abitazioni adibite a residenza con occupazione saltuaria, quali case vacanze, fine settimana e simili; E1(3) edifici adibiti ad albergo, pensione ed attività similari. con l avvertenza che rientrano in detta categoria le attività commerciali, artigianali, di servizio e assimilabili, inserite in edifici classificati nella categoria E1. MODALITÀ DI ADESIONE ALL AUTORIZZAZIONE DI CARATTERE GENERALE L adesione all autorizzazione di carattere generale è possibile per stabilimenti in cui siano eserciti esclusivamente impianti di climatizzazione così come definiti al paragrafo precedente e la cui potenza termica nominale complessiva di stabilimento è inferiore a 10 MW e relative fasi accessorie indicate nel punto 1) della lettera A dell Allegato 3. Al fine del calcolo della potenza termica nominale di stabilimento non devono essere considerate le potenze nominali dei generatori di calore a servizio di impianti termici civili definiti e disciplinati al Titolo II della parte quinta del d.lgs. 152/2006. Nel caso in cui sia necessaria, successivamente all adesione all autorizzazione in deroga, un autorizzazione ai sensi dell art. 269 del d.lgs. n 152/2006 gli impianti di climatizzazione autorizzati in deroga saranno ricompresi nell autorizzazione di stabilimento rilasciata ai sensi del citato articolo. Non è consentita l adesione alla presente autorizzazione per l esercizio di impianti di climatizzazione inseriti in stabilimenti produttivi ad eccezione del caso in cui lo stabilimento sia costituito, oltre che dai suddetti impianti, esclusivamente da impianti termici civili disciplinati al Titolo II della parte quinta del d.lgs n 152/2006 e/o da impianti/attività in deroga di cui all art. 272, comma 1 del d.lgs n 152/2006. Nel caso di impianti di cogenerazione e trigenerazione, a servizio degli impianti di climatizzazione e alimentati con biomasse o biogas, di potenze superiori a quelle indicate nella Tabella 1 del d.m. 10 settembre 2010 (Linee guida per l autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili) e, pertanto, soggetti al procedimento unico di cui all articolo 12, comma 4, del d.lgs. 387/2003, l adesione all autorizzazione di carattere generale è possibile per tutti gli altri impianti/attività dello stabilimento. Gli impianti di combustione, compresi gli impianti di cogenerazione e trigenerazione, con potenza termica nominale complessiva, per ogni tipo di combustibile e per ciascuna tipologia di apparecchiatura, contenute entro quelle previste dalla parte I dell Allegato IV alla parte quinta del d.lgs. 152/2006, non sono sottoposti ad autorizzazione. L Autorità competente al rilascio dell autorizzazione è il Comune nel caso di stabilimenti con impianti di climatizzazione esclusivamente a servizio di edifici di civile abitazione, come individuati al paragrafo precedente, mentre è la Provincia in tutti i restanti casi. Nel caso in cui gli impianti di climatizzazione operino in regime di fornitura del calore, anche solo parzialmente, a terzi, l Autorità competente al rilascio dell autorizzazione è la Provincia. 2

A) Autorizzazione per stabilimenti nuovi, da trasferire o da modificare (Allegato 2A) I gestori che intendano installare, trasferire o modificare uno stabilimento con emissioni in atmosfera provenienti esclusivamente da impianti di climatizzazione e relative fasi accessorie indicate nel punto 1) della lettera A dell Allegato 3 devono: modello di cui all Allegato 2A; impegnarsi a rispettare i requisiti tecnico costruttivi e gestionali nonché le prescrizioni stabiliti nell Allegato 3; La domanda (in bollo) di adesione all autorizzazione deve essere presentata almeno 45 giorni prima dell installazione, del trasferimento o della modifica dello stabilimento. In tale caso i gestori sono autorizzati in via generale ai sensi del d.lgs. 152/2006 a decorrere dal 46 giorno dalla presentazione della domanda, fatte salve le disposizioni di cui all art. 272, comma 3 che prevedono, tra l altro, che l Autorità competente possa negare l autorizzazione in presenza di particolari situazioni di rischio sanitario o di zone che richiedono una particolare tutela ambientale, anche in relazione a quanto stabilito dal Piano regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell aria. I gestori autorizzati in via generale a trasferire lo stabilimento da altra località dovranno inviare alla Provincia, al Comune ed all A.R.P.A. competenti per territorio relativamente alla precedente sede dello stabilimento la richiesta di chiusura della pratica. I gestori che intendano trasferire solo alcuni impianti dello stabilimento devono presentare la domanda di adesione come modifica dello stabilimento di destinazione oppure come nuovo stabilimento di destinazione e, relativamente alla precedente sede, comunicare la modifica non sostanziale alla Provincia, al Comune ed all A.R.P.A. competenti per territorio, accompagnata dagli elaborati tecnici aggiornati relativi agli impianti rimasti nello stabilimento. B) Primo rinnovo dell autorizzazione alle emissioni in atmosfera in essere alla data del 29 aprile 2006 per stabilimenti con emissioni provenienti esclusivamente da impianti di climatizzazione e relative fasi accessorie indicate nel punto 1) della lettera A dell Allegato 3 (Allegato 2B) Ai fini del primo rinnovo dell autorizzazione previsto dall art. 281, comma 1, del d.lgs. n 152/2006, i gestori che eserciscono stabilimenti con emissioni in atmosfera provenienti esclusivamente da impianti di climatizzazione (e relative fasi accessorie indicate nel punto 1) della lettera A dell Allegato 3) che alla data del 29 aprile 2006 risultavano autorizzati, anche in via provvisoria o in forma tacita, ai sensi del d.p.r. 203/1988 devono: modello di cui all Allegato 2B entro i termini sotto indicati, rinunciando alle autorizzazioni in essere; rispettare, dal momento della presentazione della domanda, i requisiti tecnico-costruttivi e gestionali e le prescrizioni stabiliti nell Allegato 3 per i generatori di calore a servizio di impianti termici dedicati esclusivamente alla climatizzazione degli ambienti; impegnarsi ad apportare sugli altri impianti gli adeguamenti necessari al fine di rispettare i requisiti tecnico-gestionali e le prescrizioni stabilite nell Allegato 3 entro 2 anni dalla presentazione della domanda; La domanda (in bollo) di adesione all autorizzazione di carattere generale deve essere presentata entro e non oltre i termini previsti dall art. 281, comma 1 del d.lgs. n 152/2006 e di seguito riportati: 3

entro il 31 dicembre 2011 in caso di stabilimenti anteriori al 1988; tra il 1 gennaio 2012 e il 31 dicembre 2013, per stabilimenti anteriori al 2006 che siano stati autorizzati in data anteriore al 1 gennaio 2000; tra il 1 gennaio 2014 e il 31 dicembre 2015, per stabilimenti anteriori al 2006 che siano stati autorizzati in data successiva al 31 dicembre 1999. ricordando che, ai sensi dell articolo 3, comma 31 del d.lgs. 29 giugno 2010, n 128 al fine di qualificare come anteriore al 1988, anteriore al 2006 o nuovo uno stabilimento in cui i singoli impianti o le singole attività sono stati oggetto di distinte autorizzazioni alle emissioni anteriormente all entrata in vigore della presente disposizione (i.e. anteriormente al 26 agosto 2010 ndr), la prima, tra le autorizzazioni in vigore, si considera come autorizzazione dello stabilimento e le altre autorizzazioni in vigore sono valutate congiuntamente in sede di primo rinnovo In tale caso la presentazione della domanda consente il proseguimento dell esercizio dello stabilimento, nel rispetto dei contenuti dell Allegato 3 per i generatori di calore a servizio di impianti termici dedicati esclusivamente alla climatizzazione degli ambienti e secondo le prescrizioni delle autorizzazioni in essere per gli altri impianti fino all adeguamento che deve avvenire entro 2 anni dalla presentazione della domanda e, successivamente, nel rispetto dei contenuti dell Allegato 3, fatta salva la possibilità per l Autorità competente, ai sensi dell art. 272, comma 3 del d.lgs n 152/2006, di negare l autorizzazione in presenza di particolari situazioni di rischio sanitario o di zone che richiedono una particolare tutela ambientale, anche in relazione a quanto stabilito dal Piano regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell aria. C) Adesione all autorizzazione di carattere generale per stabilimenti in esercizio al 29 aprile 2006, con emissioni in atmosfera provenienti esclusivamente da impianti di climatizzazione e relative fasi accessorie indicate nel punto 1) della lettera A dell Allegato 3 che a tale data non ricadevano nel campo di applicazione del d.p.r. 24 maggio 1988, n 203 e/o che ricadevano ma erano esentati dall autorizzazione ivi disciplinata (Allegato 2C) I gestori di stabilimenti in esercizio al 29 aprile 2006, con emissioni in atmosfera provenienti esclusivamente da impianti di climatizzazione (e relative fasi accessorie indicate nel punto 1) della lettera A dell Allegato 3) che a tale data non ricadevano nel campo di applicazione del d.p.r. 24 maggio 1988, n 203 e/o che ricadevano ma erano esentati dall autorizzazione ivi disciplinata, devono: modello di cui all Allegato 2C entro il termine sotto indicato; rispettare, dal momento della presentazione della domanda, i requisiti tecnico-costruttivi e gestionali e le prescrizioni stabiliti nell Allegato 3 per i generatori di calore a servizio di impianti termici dedicati esclusivamente alla climatizzazione degli ambienti; impegnarsi ad apportare sugli altri impianti gli adeguamenti necessari al fine di rispettare i requisiti tecnico-gestionali e le prescrizioni stabilite nell Allegato 3 entro il 1 settembre 2013, come previsto dall art.281 comma 3 del d.lgs. n 152/2006; La domanda (in bollo) di adesione all autorizzazione di carattere generale deve essere presentata entro e non oltre il 31 luglio 2012, come previsto dall art. 281, comma 3 del d.lgs n 152/2006. In tale caso la presentazione della domanda consente il proseguimento dell esercizio dello stabilimento, nel rispetto dei contenuti dell Allegato 3 per i generatori di calore a servizio di impianti termici dedicati esclusivamente alla climatizzazione degli ambienti e secondo le norme vigenti per gli altri impianti fino all adeguamento che deve avvenire entro il 1 settembre 2013 e, successivamente, nel rispetto dei contenuti dell Allegato 3, fatta salva la possibilità per l Autorità competente, ai sensi dell art. 272, comma 3 del d.lgs n 152/2006, di negare l autorizzazione in 4

presenza di particolari situazioni di rischio sanitario o di zone che richiedono una particolare tutela ambientale, anche in relazione a quanto stabilito dal Piano regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell aria. D) Adesione all autorizzazione di carattere generale per stabilimenti già autorizzati ai sensi dell art. 269 del d.lgs. 3 aprile 2006, n 152 (Allegato 2D) I gestori titolari di autorizzazioni alle emissioni in atmosfera ex art. 269 del d.lgs. 152/2006 per stabilimenti con emissioni provenienti esclusivamente da impianti di climatizzazione (e relative fasi accessorie indicate nel punto 1) della lettera A dell Allegato 3), che intendono aderire all autorizzazione di carattere generale, devono: modello di cui all Allegato 2D, rinunciando a tutte le autorizzazioni in essere; rispettare i requisiti tecnico costruttivi e gestionali di cui all Allegato 3 dal momento della presentazione della domanda e impegnarsi a rispettare le prescrizioni del medesimo allegato; La domanda di adesione all autorizzazione di carattere generale deve essere presentata in bollo. In tale caso la presentazione della domanda consente il proseguimento dell esercizio dello stabilimento nel rispetto dei contenuti dell Allegato 3. E) Variazione della ragione sociale I gestori autorizzati in via generale dovranno comunicare al SUAP, alla Provincia, al Comune ed all A.R.P.A. competenti per territorio, eventuale variazione di ragione sociale ai fini della volturazione della documentazione agli atti. F) Cessazione dell attività I gestori autorizzati in via generale dovranno comunicare al SUAP, alla Provincia, al Comune ed all A.R.P.A. competenti per territorio, la cessazione dell attività degli impianti autorizzati e la data prevista per l eventuale smantellamento degli stessi. G) Modalità per la presentazione e l inoltro delle domande di adesione all autorizzazione 1. La Regione e le Province attivano una procedura informatizzata, quale supporto alla redazione della domanda di adesione all autorizzazione. La procedura è accessibile tramite i siti web istituzionali delle Province e tramite il sito regionale http://www.sistemapiemonte.it/ambiente. Per l accesso alla procedura è necessario che il legale rappresentante che presenta la domanda oppure il soggetto da esso delegato alla presentazione della domanda stessa, disponga di un certificato digitale rilasciato da un Ente certificatore riconosciuto da DigitPA (http://www.digitpa.gov.it/certificatori_firma_digitale). 2. L istanza deve essere predisposta utilizzando la procedura di cui al punto 1, la quale consente: di predisporre l istanza attraverso un processo guidato; di scaricare l istanza e la documentazione allegata ai fini della firma digitale; l inoltro dell istanza e della documentazione allegata tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) al SUAP territorialmente competente, ai sensi del d.p.r. 160/2010, nonché alla Provincia e al Comune, attivando le funzionalità appositamente inserite nella procedura stessa; 5

l inoltro dell istanza e della documentazione allegata tramite Posta Elettronica Certificata (PEC), al Comune e per conoscenza alla Provincia per gli impianti termici a servizio di civile abitazione (E1); in alternativa all inoltro tramite PEC, la stampa dell istanza e della documentazione allegata ai fini della trasmissione a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento (d.lgs. 70/2011, art. 5, c.2): di rendere disponibile ad ARPA le informazioni relative all istanza ed alla documentazione allegata. Sino a nuova determinazione regionale, le istanze con la relativa documentazione sono inviate anche all Autorità Competente interessata al procedimento al fine di garantire il tempestivo raccordo tra il SUAP territorialmente competente e le amministrazioni provinciali e comunali di riferimento ed altresì lo svolgimento del procedimento entro i termini stabiliti dal d.lgs. n. 152/2006 e s.m.i.. 6