Apparecchiature invisibili: risultati ortodontici, kinesiografici e posturali. Dott.Silvia Marchionni Medico specialista in odontoiatria, Bologna. Sommario In questi ultimi anni le apparecchiature ortodontiche fisse non sono più gradite ai nostri pazienti; causano, in effetti, un disagio estetico notevole e rendono più difficile il mantenimento di una corretta igiene orale. Per questo motivo, le persone tra i 20 e i 50 anni che presentano delle malocclusioni dentali anche importanti, sono molto restie ad intraprendere un trattamento ortodontico tradizionale. L utilizzo della metodica invisalign rappresenta una terapia efficace, non solo in quanto risolve le problematiche estetiche, ma anche perché apporta miglioramenti posturali e articolari documentati da esami su pedana stabilometrica e dall analisi kinesiografica. Summary Recently patients don t like orthodintics fixed appliances,in effect they comply as inconvenient as aesthetical disconfort and it is harder to keep a good oral hygiene.therefore people between 20 and 50 years old with dental occlusion problem are not willing to start an orthodontic treatment. New Invisalign technique rappresents a step forward :it is an effective method not only because it is a solution to the aesthetic problems,but must important,because it brings postural and articular emprovments shawn in the tests based on baropodometric and kinesiografy analysis. Parole chiave:invisalign allineatori,pedana stabilometrica e analisi baropodometriche,kinesiografo..key words:invisalign,aligners,podoscanalyzer and baropodometric analysis,kinesiografy.
Storia La tecnica Invisalign è una tecnica innovativa che nasce in America nel 1997 e ottiene l approvazione FDA nel 1998; nel gennaio 2002 viene importata in Italia.. Questa tecnica si basa sull utilizzo di mascherine derivanti dalla costruzione di modelli sequenziali tramite stereolitografia e la successiva costruzione di mascherine termostampate che esercitano sui denti da riallineare una pressione che sostituisce quella svolta dalle apparecchiature fisse. Ognuno di questi allineatori, che viene sostituito ogni 15 giorni fino ad ottenere il risultato ottimale, è in grado di effettuare uno spostamento dentale di circa 0,25 mm e deve essere indossato per circa 20 ore al giorno, rimuovendolo solo per mangiare e lavarsi i denti. Potendo mantenere una scrupolosa igiene orale ed effettuando uno spostamento dentale con forze leggere, è possibile trattare anche pazienti con problematiche parodontali. Lo specialista per prima cosa rileva le impronte dentali con un materiale di alta precisione in PVS, e poi fatte le fotografie intra ed extraorali, radiografie, ortopantomografia e telerxgrafia. elabora un preciso e dettagliato piano di trattamento. Il tutto viene inviato nella sede del centro che ha inventato il metodo, e precisamente a Santa Clara in California. Una volta ricevuto questo materiale, i tecnici americani sono in grado, utilizzando una tecnica a scansione laser di convertire le impronte in immagini digitali tridimensionali, utilizzando un software con cui viene prodotto un modello virtuale ed un filmato computerizzato, il clin-ceck, ossia una simulazione di come si svilupperanno gli spostamenti dentali fino al risultato finale. Via internet lo specialista riceve questa simulazione virtuale tridimensionale che potrà mostrare al paziente dopo aver apportato le correzioni che riterrà più idonee al raggiungimento del risultato ottimale.(1) Questa visualizzazione facilita il dialogo tra il paziente e l ortodontista, che riesce a vedere in anteprima come potrebbe migliorare la sua malocclusione ed in quanto tempo. La sua motivazione ad iniziare il trattamento viene, così, rafforzata. Questa metodica può essere utilizzata per risolvere le più frequenti malocclusioni dentali.(2-3-4) Materiale e metodo
Nel mio studio ho adottato un protocollo diagnostico che prevede, per ogni paziente, una valutazione posturale su pedana stabilometrica (Physical Gait Support) ed un analisi della dinamica mandibolare ottenuta con l uso del kinesiografo (Biotronic)sin dall inizio della terapia. Durante la terapia, ogni 6 mesi, vengono ripetuti questi controlli per poter monitorare i progressi funzionali e posturali che si ottengono con il miglioramento progressivo della occlusione dentale. La PEDANA STABILOMETRICA permette la misurazione computerizzata delle alterazioni pressorie durante l appoggio podalico. I risultati sono visualizzati mediante una scala colorimetrica proporzionale al valore pressorio. Nell ANALISI STATICA, il paziente viene fatto salire sulla piattaforma in posizione naturale e rilassata, per valutarne l'appoggio podalico. Vengono, in tal modo, calcolate le superfici ed i carichi di ciascun piede, localizzando il baricentro corporeo ed il rapporto tra questo ed i centri pressione dei singoli arti. Fig 1. rappresentazione grafica dell appoggio podalico. Inoltre, la pedana stabilometrica, attraverso l esame dell appoggio plantare, è in grado di rilevare le numerose incongruenze e problematiche insite nei vari distretti articolari che stanno al di sopra del piede, fino all articolazione temporo-mandibolare. I maggiori esperti in meteria, Cagey e Weber,(5-6) affermano, infatti, che le disfunzioni
occlusali, modificando il tono della muscolatura facciale, interferiscono con la regolazione del sistema posturale(7-8-9-10). Nell ANALISI DINAMICA, il paziente viene fatto camminare sui sensori della pedana per valutare la pressione, la superficie, e la localizzazione del punto di maggior appoggio podalico. Lo stesso esame viene ripetuto dopo aver inserito dei rulli di cotone (cd. test di Messermann) tra le arcate dentali per verificare se vi sono dei cambiamenti rispetto alla registrazione precedente. Fig.2. analisi qualitativa e quantitativa dell appoggio podalico durante la marcia. Mediante l ANALISI STABILOMETRICA si studiano in dettaglio gli atteggiamenti ortostatici in appoggio bipodalico e monopodalico; viene calcolato lo spostamento dei centri di pressione di ciascun arto e del baricentro corporeo per evidenziare le oscillazioni del paziente e valutare il suo sistema tonico posturale.si possono testare varie situazioni per differenziare una sindrome discendente da una ascendente.
Fig 3.grafica dello spostamento del baricentro corporeo. L ANALISI DELLA DINAMICA MANDIBOLARE viene effettuato con il kinesiografo (Biotronic): questa apparecchiatura permette di avere una rappresentazione grafica del movimento mandibolare(1), arricchendo la diagnosi e rendendo possibile il monitoraggio nel tempo degli effetti della terapia. Il Kinesiografo è uno strumento computerizzato per la rilevazione dei movimenti della mandibola; è un apparecchiatura altamente specialistica per l analisi ed il riequilibrio dei disordini dell occlusione e per la valutazione dei rapporti esistenti tra occlusione e postura corporea, esaminati in fase d interazione. È lo strumento ideale per tutti coloro che si dedicano alla riabilitazione dell apparato stomatognatico.(11-12)
Fig 4 Il kinesiografo è costituito da un magnete posizionato a livello degli incisivi inferiori e da una maschera con i sensori.. fig 5.il tracciato kinesiografico è la rappresentazione grafica del movimento mandibolare. CASI CLINICI: Caso n. 1 Paziente A.S. di anni 60 (foto 1). Dall esame obiettivo, appaiono le caratteristiche tipiche di una malocclusione di 3 classe con affollamento a livello degli incisivi inferiori. Sono presenti ampie ricostruzioni protesiche nei settori laterali ed una parodontopatia diffusa in entrambe le arcate. La paziente presenta un alterata dinamica mandibolare con limitazione funzionale documentata dall esame kinesiografico effettuato prima di iniziare il trattamento con la metodica invisalign. Per risolvere l affollamento incisivo, e quindi migliorare l overjet, è stato estratto il 41. La terapia è durata 1 anno; al termine del trattamento è stata effettuata una radiografia panoramica (foto2) per controllare la situazione radicolare ed è stato ripetuto l esame kinesiografico. Dalla loro analisi si può notare l entità del miglioramento della dinamica articolare (foto 3).
Foto 1 Fig 6.Caso clinico n1:fotografie intraorali prima e dopo la terapia con apparecchiature invisalign. Fig7.ortopantomografie pre e post trattamento. Foto 2
Foto 3 Fig 8,Comparazione dei tracciati kinesiografici eseguiti all inizio e al termine del trattamento. Caso n. 2 Paziente F.R. di anni 30 (foto n. 4). Si presenta per una disfunzione dell articolazione temporo-mandibolare che le causa cefalee e dolori a livello del rachide cervicale e lombare, oltre che parestesie notturne alle mani. L esame intraorale permette di diagnosticare una severa malocclusione di 2 classe scheletrica 2 divisione, con deep bite scheletrico e cross bite a livello del 12. La rxgrafia panoramica conferma l agenesia del 13. Prima di iniziare la terapia vengono effettuati i controlli posturali e kinesiografici. La paziente richiede di essere trattata solo con apparecchiature invisalign, per non avere limitazioni nella dizione. La terapia ha inizio nell ottobre 2004 ed è prevista una durata di un anno. Con la progressione del trattamento, si ha una graduale scomparsa della sintomatologia algica presente. Nella foto 5 si vede come si è modificato l appoggio podalico con una miglior distribuzione del carico sia in statica che in dinamica. La dinamica mandibolare (foto6) risulta migliorata.
Foto 4 Fig 9 Caso clinico n2 fotografie intraorali eseguite all inizio e al termine della terapia con apparecchiature invisalign. Foto 5 Fig 10.Comparazione degli esami posturali in statica pre e post terapia.
Foto 6 Fig 11.Confronto dell analisi dinamica del passo prima e dopo la terapia Foto 7 Fig 12.Tracciati kinesiografici confrontabili per verificare i miglioramenti ottenuti. Conclusioni
Con la metodica invisalign è possibile ottenere dei risultati ortodontici ottimali, risolvendo le problematiche estetiche dei nostri pazienti. Sfruttando, inoltre, lo spessore degli allineatori si ha un effetto bite che ci da la possibilità di intervenire sulle disfunzioni articolari e posturali. Bibliografia