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MONTECARLO di LAURA GUGLIELMI Colori e profumi, dappertutto. Palme, verde e spazi tra un grattacielo e l altro. Atmosfere rarefatte dentro e fuori gli edifici, voci dimesse, ordine e pulizia anche negli angoli nascosti. In pieno sviluppo la finanza e il turismo di qualità. Si, il Principato di Monaco è proprio come tutti se lo immaginano... 45 RASSEGNA N. 8 DICEMBRE 1999
Da lassù, dal Vista Palace, appena usciti dall autostrada, si può vedere tutto il piccolo principato. Eccolo lì, così famoso, con i suoi grattacieli, il porto, il Casino, la Rocca, il Tennis Country Club, sede di gare importanti, e il Beach Hotel, con la piscina dove fanno il bagno le principesse. Stretto tra Cap San Martin e Cap d Ail, il Principato di Monaco è circondato dalla vegetazione mediterranea: i pini marittimi sono aggrappati alla collina rocciosa, mentre alcuni deltaplani multicolori volteggiano nell aria. Scendendo verso la città subito si intuisce quanto siano importanti gli affari: a ricordarlo sono i tanti cartelloni pubblicitari delle banche e delle agenzie immobiliari. Già dalla fine del secolo scorso meta del turismo internazionale, il principato è diviso in quattro nuclei distinti: La Condamine, che si affaccia sul porto con il club nautico, la sala spettacoli e gli uffici amministrativi; Montecarlo, sede del Casino e degli alberghi più prestigiosi; Monaco, adagiato su un promontorio e delimitato da antiche mura alte sessanta metri, dove sono situati il centro storico e il Palazzo dei Principi, costruito tra il XIII e il XV secolo e, infine, Fontvieille, il quartiere tutto nuovo, nato dal mare. I posti macchina all aperto sono pochi e le auto devono essere lasciate nei numerosi parcheggi a pagamento. D altronde è facile passeggiare, sono tanti gli ascensori e le scale mobili che permettono ai pedoni di risparmiar fatica. Dalla strada principale di Monte Carlo, dietro i giochi d acqua delle eleganti fontane, appare il Casino (1865), polo d attrazione del Principato. La sua facciata è opera di Garnier, l architetto che progettò l Opera di Parigi. Non è difficile vedere personalità del mondo dello spettacolo, della politica, del giornalismo scendere o salire le scale di quel luogo, simbolo del successo. Questo è il Casino che abbiamo visto in tanti film, osservato nelle cartoline, il Casino protagonista dei romanzi di tanti scrittori, primo fra tutti Dostojevski. Due curiosità: nell atrio del Casino le toilette per signori sono più eleganti e numerose di quelle per le signore: forse le donne sono meno tentate dallo sfidare la fortuna e accorrono meno numerose? Si racconta che un tempo un gobbo vendesse cartoline e souvenir all uscita del Casino. Centinaia di giocatori acquistavano la sua merce come segno d augurio, perchè, si sa, la gobba porta fortuna. Così l uomo diventò ricco. Sul suo letto di morte, però, qualcuno scoprì una finta gobba attaccata a due bretelle! Il Café de Paris, situato davanti al Casino, una volta era solo un bar di lusso, dove si poteva bere una Pagine precedenti: veduta panoramica; il castello dei principi Grimaldi. Sopra, dall alto: il Teatro; la chiesa patrona di Montecarlo. A destra: vedute del porto. 46 RASSEGNA N. 8 DICEMBRE 1999
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bottiglia di champagne e gustare cucina internazionale. Ora non è più così, nelle sale retrostanti decine di slot machines e giochi d azzardo tra i tavolini e i banconi del bar. Di giorno e di notte un unica musica in quelle sale: tirar di manovelle e squillar di monete. Questo è lo sport principale di Montecarlo, più del tennis, più del nuoto. In tutto il mondo hanno inventato modi diversi per indicare con i numeri il conto alla rovescia per il Capodanno del 2000: qui niente cifre digitali per il count down, niente trappole elettroniche, solo un aiuola davanti al Casino. E ogni sera, solerti giardinieri cambiavano quel numero, creando semplicemente una diversa combinazione di fiori nell aiuola. Montecarlo, infatti, è piena di giardini, piante di ogni specie provenienti da tutto il mondo. La speculazione edilizia ha colpito duro anche qui, come nella vicina Riviera dei Fiori, eppure quando si cammina per le strade del principato si vedono quasi solo giardini, orti botanici, piante tropicali con appositi cartellini che ne indicano nome e provenienza. Colori e profumi, dappertutto. Palme ovunque. Verde e spazi per il relax tra un grattacielo e l altro. Buganvillea e lacaranda. Fiori dall Australia e dal Brasile. Piante anche al buio, nei tanti parcheggi, ma finte. A pochi passi dal Casino, costruito proprio sul mare, si trova il Centro Congressi. Se ci si siede ai tavolini del bar, dalle grandi finestre si può ammirare il profilo di Cap San Martin, con le sue ville immerse nel verde. All entrata dell Auditorium, vetrate ancora più ampie: un aiuola interna ricca di fichi d india e piante tropicali con il mare sullo sfondo. Una targa informa il visitatore che l Auditorium del Centro 48 RASSEGNA N. 8 DICEMBRE 1999
Congressi, è stato inaugurato nel 1979 dal Principe Ranieri III per accogliere l arte e la cultura. Può capitare di vedere anziani monegaschi con la canna da pesca, seduti sulle fondamenta del Centro Congressi, vicino al sottopassaggio che, una volta all anno, vede i piloti di Formula Uno sfrecciare tra le case. Le più grandi firme del mondo fanno a gara per mostrare la loro merce in vetrine molto curate e ricche di oggetti, tanti sono i porticati zeppi di negozi eleganti, molti gli shopping center: se si vuole spendere soldi, questo è il posto ideale. Con facilità si può affittare una Cadillac con autista (450 franchi all ora) o un elicottero per andare ovunque si voglia. Gli Hotel della Société Des Bains De Mer sono così sontuosi che non sembrano neanche veri: dall Hotel Mirabeau al Monte Carlo Beach Hotel e all Hotel Hermitage. Proprio nel ristorante dell Hotel de Paris, il Louis XV, lavora uno degli chef più famosi del mondo, Monsieur Alain Ducasse. La famiglia regnante fa molto parlare di sé. Strano ma vero: un piccolo principato con una dinastia famosa quanto quella del Regno Unito. I rotocalchi raccontano tutto ciò che riescono a sapere su Carolina e Stefanie, per non dire di Alberto, uno degli scapoli più ambiti del mondo. I Grimaldi di Monaco discendono da una famiglia genovese: nel 1297 Francesco Grimaldi, soprannominato Malizia, si impadronì della Rocca e del castello. Se nel 1997 la famiglia Grimaldi ha festeggiato i 700 anni del principato, il 19 novembre 1999 il Principe Ranieri III ha celebrato i suoi primi cinquant anni di governo. Il Castello dei Principi è situato sulla Rocca: per raggiungerlo dal Museo Oceanografico si percorrono vicoli stretti e bui, ma puliti e profumati. Sulle targhe si possono vedere i nomi in francese con la traduzione nel dialetto locale. Leggendo i nomi dei vicoli in quel dialetto, Carrugiu D A Badia e Carrugìtu Santa Devota, si capisce che, un tempo, la Liguria occidentale e la Costa Azzurra erano legate da una lingua simile: per gli abitanti capirsi tra loro era più facile di oggi. Monaco stessa, con la fabbrica di birra e il ca- A sinistra: esterni ed interni della nuova stazione ferroviaria. Sotto: la tavola di orientamento del giardino esotico. stello, con il museo e le antichità, è molto accogliente e graziosa, scrissero Erika e Klaus Mann nel 1931, soprattutto il castello: decorazione da film sonoro di primo rango. Il Museo è assolutamente da vedere per il suo reparto di acquari: nelle vasche illuminate gli animali degli abissi marini con colori, forme e modi di vita fantastici. Anche i musei non mancano: da quello navale a quello napoleonico. E poi: il Museo Nazionale e la collezione di auto antiche; il Museo delle monete e quello de la Chapelle che contiene opere di Ribera, Rubens e Zurbaran. Non è finita, ci sono ancora il Museo della Vecchia Monaco, il Museo dei Grimaldi e quello preistorico. Vicino al Castello, si trova la chiesa dove sono sepolti i Grimaldi. Una tomba sola è coperta di fiori, la tomba di Gratia Patricia, Principis Ranieri III uxor. Una targa avverte: Silence et Respect. È il sepolcro di Grace Kelly, la leggendaria attrice americana che abbandonò la sua fortunata carriera per diventare Principessa di Monaco. Per lei è stato costruito il roseto di Fontvieille, inaugurato nel 1984. Le rose sono dedicate a personaggi della cultura e dello spettacolo: da Louis De Funès a Henry Matisse, da Ingrid Bergman a Victor Hugo. Una targa ricorda un pensiero della Principessa Grace: Che cosa ha di speciale una rosa che la fa sembrare molto più di un fiore? Forse è il mistero che ha accumulato nei secoli. Forse è la gioia che continua a procurare. Al di là della Rocca, verso Nizza, è situato il nuovo quartiere di Fontvieille, costruito rubando terra al mare. Ci sono voluti sette anni per compiere quest impresa e, con questo escamotage, il piccolo principato si è conquistato un sedicesimo di territorio in più. Gli edifici sono sede di industrie, hòtel e shopping center. Ci sono an- 49 RASSEGNA N. 8 DICEMBRE 1999
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Vedute panoramiche della Rocca e del porto. che aree residenziali, lo stadio e l eliporto che funziona tutto il giorno. Niente paura, ci informa il portiere dell elegante palazzo vicino all eliporto, dagli appartamenti il rumore non si sente, tutte le finestre hanno i doppi vetri. In diversi luoghi della città si incontrano statue di Botero, tra tutte spicca Adamo ed Eva, posta su una terrazza di fronte al mare, dove i due antenati dell umanità - con le loro carni abbondanti in bella mostra - sono spesso circondati dai turisti che aspettano il loro turno per farsi fotografare proprio lì. Se si scende dal Casino verso il porto, per la strada sul mare, si può avere una vista generale sulla città con case e grattacieli, terrazze con tende gialle, blu, a righe. In cima a alcuni edifici si intravedono veri e propri giardini. I palazzi sono proprio tanti, però una volta costruiti non vengono abbandonati per anni, ma sono sottoposti a un attenta manutenzione. In fondo alla discesa la chiesa di Santa Devota, situata in un angolo del porto, incorniciata da un ponte stradale. Da qui si può prendere l ascensore per la nuova stazione o per i giardini botanici. Non si può lasciare il principato senza visitarli, non solo per le numerose specie di piante, ma anche per la vista mozzafiato su tutta la città. Montecarlo si è fatta bella in attesa del 2000, un grande Forum per i congressi sarà pronto fra breve, così come la nuova stazione invisibile che è stata inaugurata il 27 novembre 1999: è sotterranea - un grande buco nella montagna: un opera imponente per una città di 30.000 abitanti. Ora lo spazio occupato dalla vecchia stazione e dai binari potrà essere sfruttato per altre attività. Un progetto di ampia portata, inoltre, prevede l ampliamento del porto e la costruzione di una diga di 350 metri che sarà così in grado di ricevere navi da crociera e gli yacht più grandi. Le spiagge non sono molte: le più belle si possono 51 RASSEGNA N. 8 DICEMBRE 1999
Dall alto: il nuovo quartiere di Fontvieille; l Hotel Hermitage; il cannone della Rocca. 52 RASSEGNA N. 8 DICEMBRE 1999
trovare verso Cap San Martin, tra il nuovo Forum Grimaldi e lo Sporting, in zona Larvotto. Poco più avanti una colonna avverte che si è a Roquebrune e che, tutt a un tratto, si è usciti dal principato e si è di nuovo in Francia. Ma basta percorrere una curva e riecco Montecarlo, che accoglie i visitatori con le sue vie eleganti. Il boulevard d ingresso al principato si chiama Boulevard d Italie, quasi a ricordare che i turisti più numerosi sono proprio gli italiani. Non è facile ottenere la nazionalità monegasca: sono solo in 6200 a averla, anche se gli abitanti sono circa 30.000 appartenenti a 110 nazionalità diverse. Il Principato di Monaco deve la sua ricchezza al turismo con una media annua di ben 625.000 visitatori, ma anche al settore edilizio e ai servizi. Non è da meno il settore finanziario: negli ultimi dieci anni il giro d affari si è triplicato. Le cifre: 43 le banche, 22 le società di gestione del portafoglio, 300 i miliardi di franchi depositati, 1800 gli impiegati: una fonte di ricchezza pari a quella della Svizzera o del Lussemburgo. Le imprese in totale sono 38.000, una cifra da capogiro se si pensa all estensione del principato. Nel 1998, malgrado la crisi, il tasso di crescita è stato del +9%. Un altra ricchezza? Il clima mite che ha reso celebre la Costa Azzurra. Anche in pieno inverno la temperatura è alta e il sole fa la parte del leone. Ciò nonostante molte signore girano impellicciate, bionde e fatali, aprono le portiere delle Ferrari o delle Rolls Royce. Le atmosfere dentro e fuori gli edifici sono rarefatte, le voci dimesse, ordine e pulizia anche negli angoli nascosti. Sì, il Principato di Monaco è proprio come tutti se lo immaginano. A sinistra: la cattedrale Bianca. 53 RASSEGNA N. 8 DICEMBRE 1999
IL PRINCIPATO DI MONACO, PUNTO DI RIFERIMENTO INTERNAZIONALE PER IL PRIVATE BANKING La Banca Regionale Europea al 5% nella Compagnie Monégasque de Banque Negli ultimi dieci anni il Principato di Monaco ha conosciuto un forte sviluppo come piazza finanziaria, come è dimostrato dal numero sempre maggiore di istituti bancari e finanziari che vi si stabiliscono; attualmente è tra i punti di riferimento internazionali per il private banking. La Banca Regionale Europea è presente con una partecipazione del 5% nella Compagnie Monégasque de Banque, banca di riferimento del Principato. Prima per solidità, in costante espansione ed alta redditività, comprende tra i propri azionisti Comit, Mediobanca e Commerzbank. L attività principale della CMB è nel campo della gestione di patrimoni, cui si affiancano l assistenza per finanziamenti e investimenti immobiliari e la consulenza su argomenti giuridici ed amministrativi. La Banca propone inoltre alle imprese i propri servizi nel campo della pianificazione finanziaria, delle fusioni ed acquisizioni, del classamento in Borsa, della gestione delle partecipazioni, delle operazioni di finanza internazionale. La CMB ama sottolineare che i suoi tratti distintivi sono la stabilità, il rigore e il dinamismo, riconducibili, nell ordine, al carattere, alla tradizione ed alla cultura del Principato di Monaco, della Francia e dell Italia. Sopra: particolare della Rocca. A fianco: i giardini di fronte al Casino. 54 RASSEGNA N. 8 DICEMBRE 1999
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