Swisscanto Asset Management SA COMUNICATO STAMPA Studio Swisscanto: casse pensioni svizzere 2007 Sfide politiche e voci di autocritica Zurigo, 26 settembre 2007 - Lo studio di Swisscanto "Casse pensioni 2007" non solo riporta una serie di dati aggiornati sulla struttura e le prestazioni delle istituzioni di previdenza nonché numerosi interventi di illustri esponenti del 2 pilastro, ma offre anche allo stesso tempo una panoramica delle sfide politiche che attualmente deve affrontare la previdenza professionale. Le significative prese di posizione, non di rado corredate da autocritiche, riguardano in particolare la contestata riduzione dell'aliquota di conversione nonché la richiesta di adottare provvedimenti più severi per la gestione dei fondi pensione. Sondaggio rappresentativo Questa primavera, al sondaggio 2007 hanno partecipato 279 casse pensioni per un patrimonio complessivo di CHF 355 miliardi e oltre 1,5 milioni di assicurati e pensionati. Partner del sondaggio è l Associazione svizzera delle Istituzioni di previdenza (ASIP). AWP/Complementa registrano anch essi sulla medesima piattaforma Internet comune i dati per il check-up del rischio, necessario inoltre all Ufficio federale delle assicurazioni sociali come base per la valutazione dell attuale situazione finanziaria delle casse pensioni. L'Associazione ed i periti in materia di casse pensioni richiedono già da anni una riduzione più consistente di quella decisa nell'ambito della prima revisione LPP per l'aliquota minima di conversione. Il Parlamento ha sottoposto al Consiglio federale una mozione invitandolo ad emanare un messaggio al riguardo. Il Consiglio degli Stati, tuttavia, ha respinto la proposta di riduzione nel corso della sessione estiva 2007. Forse l'argomento è troppo scottante per essere affrontato prima delle elezioni, oppure la riduzione non sembra essere addirittura necessaria, come sostiene una minoranza alla Camera bassa?
Aliquota di conversione: uno strumento che non soddisfa le esigenze di ripartizione Othmar Simeon, responsabile della Consulenza in materia di previdenza professionale del Gruppo Swisscanto, descrive nel suo intervento l'importanza e la funzione dell'aliquota di conversione, spiegando poi quale ruolo assumono gli interessi e le aspettative di vita in sede di determinazione di questo tasso. Riferendosi ad un aspetto di fondamentale importanza dell'aliquota afferma che: "L'obiettivo deve consistere nel fissare un'aliquota di conversione la più corretta possibile dal punto di vista attuariale. Nel ramo della previdenza professionale la solidarietà è auspicabile per quanto riguarda le prestazioni di rischio, ma non certamente per il risparmio." La solidarietà si manifesta, ad esempio, quando l'aliquota ha un valore troppo elevato e gli assicurati attivi devono versare contributi per compensare quelli dei beneficiari di rendita. Con una tale ripartizione oggi sussiste proprio questo pericolo, interviene Hanspeter Konrad, direttore dell'asip. "Le istituzioni di previdenza subiscono perdite ad ogni pensionamento, perché l'aliquota di conversione non tiene opportunamente conto dell'aspettativa di vita e del tasso tecnico di interesse, fattori decisivi che non corrispondono più ai reali valori. Un'aliquota troppo alta comporta promesse di prestazioni troppo elevate alle giovani generazioni ed una ripartizione dei redditi. La costrizione consiste nel fare una ripartizione a favore dei beneficiari di rendita, che poi va a scapito delle persone esercitanti un'attività lavorativa." Date queste premesse, non deve sorprendere il fatto che l'asip sia favorevole ad un opportuno adeguamento dell'aliquota di conversione. Pension Fund Governance a cavallo tra autoregolamentazione e obbligo di legge L'altro tema di scottante attualità riguarda la gestione dei fondi pensione, un argomento che racchiude in sé diversi aspetti: sul versante interno abbiamo la garanzia di lealtà nell ambito dell'investimento patrimoniale, oltre a tutti gli elementi che fanno parte della gestione e dell'organizzazione delle casse pensioni. Sul versante esterno, invece, fra queste misure vengono recepite quelle tese a favorire l'esercizio dei diritti d'azionista. Nonostante le richieste del Consiglio federale di norme più severe, in particolare per gli investimenti patrimoniali, Gérard Fischer, CEO del gruppo Swisscanto, approva il rafforzamento dell'autoregolamentazione, ma precisa che occorre potenziare gli strumenti già a disposizione come il codice di comportamento, che a suo avviso dovrebbe essere dichiarato vincolante. In direzione analoga vanno anche le proposte fatte dal consigliere agli Stati Bruno Frick in occasione di una conferenza organizzata da Swisscanto. Anch'egli consiglia agli istituti di previdenza, considerate le grandi responsabilità di ordine finanziario e di politica sociale, di sottoporsi volontariamente ad una severa normativa. Il suo intervento è 2
riportato in una sintesi della conferenza curata da Werner Hug, caporedattore di AWP Soziale Sicherheit. Sarà sufficiente un'autoregolamentazione più estesa? Christoph Ryter, presidente dell'asip e amministratore delle casse pensioni Alcan, dopo aver analizzato i risultati del sondaggio Swisscanto giunge ad una sconfortante conclusione, suffragata anche dalle sue personali esperienze: "( ) purtroppo fino ad oggi il nostro settore non è riuscito a documentare con sufficiente chiarezza che l'applicazione delle disposizioni sulla lealtà sia un obiettivo serio di tutti i diretti interessati. E quindi aggiunge: "Di fronte a questo scenario le proposte del Consiglio federale vanno in linea di massima nella giusta direzione." In altre parole: le basi legali devono essere adeguate alle richieste attuali. Consigli di fondazione nuovi approcci in vista delle sfide da affrontare È lecito chiedersi se i consigli di fondazione possano far fronte alle loro mansioni di grande responsabilità. Michael Brandenberger, CEO di Complementa Investment-Controlling, espone nel suo intervento i compiti, la composizione e le modalità di lavoro dei consigli di fondazione. Basandosi sui risultati del sondaggio giunge ad una conclusione degna di nota: "Dalle risposte fornite dagli intervistati è difficile per ora riuscire a scorgere una tendenza che parli a favore della professionalizzazione dei consiglieri di fondazione. In particolare, è sorprendente che dal sondaggio non emerga alcuna chiara tendenza, riconoscibile per il fatto, ad esempio, che le maggiori casse pensioni auspicassero una composizione più strutturata dei consigli di fondazione. Non si profila altresì alcuna tendenza favorevole al coinvolgimento di membri esterni ("consiglieri di fondazione professionisti") per arrivare ad una vera e propria professionalizzazione. Brandenberger non si ferma comunque a questa critica, egli sta infatti mettendo a punto un modello con i cosiddetti "team di competenza, grazie ai quali potrà meglio ripartire i vari compiti e sfruttare in modo ottimale le singole competenze dei componenti del gruppo. Un consiglio di fondazione competente ha effetti concreti sul risultato dell'istituto di previdenza? A questa interessante ma senza dubbio difficile domanda risponde Hans-Peter Burkhard, direttore del "Center for Corporate Responsibility dell'università di Zurigo. Le correlazioni tra performance e struttura del consiglio di fondazione non sono di facile accertamento. Comunque sia, Burkhard ha tentato di fornire una risposta servendosi di uno dei nessi da lui individuati: "Gli istituti di previdenza che nell'effettuare retrocessioni si sono attenuti a chiare regole ed ai principi della trasparenza hanno regolarmente ottenuto performance superiori alla media nel periodo dal 2004 al 2006. Le loro riserve di fluttuazione, inoltre, sono più consistenti. La remunerazione del capitale a risparmio è tuttavia al di sotto della media e i costi derivanti sono superiori alla media." 3
Le riforme strutturali rafforzano la fiducia nel secondo pilastro Dominique Ammann, partner di PPCmetrics, espone i molteplici conflitti d'interesse che possono sorgere in particolar modo nella gestione patrimoniale. Al proposito elenca tutta una serie di "delicate costellazioni" che riservano particolari rischi di comportamenti scorretti. Ovviamente tali scorrettezze sono presenti in ogni settore dell'economia, tuttavia sono particolarmente gravi nella gestione dei fondi di previdenza del 2 pilastro. Controlli più articolati comportano inevitabilmente maggiori costi, che comunque Amman ritiene sopportabili. "È vero che l'introduzione e soprattutto il controllo dell'osservanza ai nuovi standard sono legati ad un aumento dei costi nell'ambito della gestione dei fondi. Tali costi, però, non sono solamente un effetto della professionalizzazione del settore, ma rappresentano soprattutto un investimento per rafforzare la fiducia in tutto il secondo pilastro." Com'è noto, i nuovi standard sono stati raccomandati dal Consiglio federale nel quadro delle misure sulla riforma strutturale. Thomas Fink, esperto in materia di casse pensioni di Swisscanto, descrive i singoli elementi di questa riforma e ne spiega l'obiettivo. Essi riguardano le nuove norme valide per il consiglio di fondazione quale organo supremo e paritetico, le modifiche per gli uffici di revisione, per il perito e per la vigilanza. Il progetto nel suo insieme è giudicato positivamente dai periti: "Tutto sommato si tratta di un buon progetto di riforma, che ora sarà discusso in Parlamento." Casse pensioni in veste di azionisti attivi L'esercizio dei diritti d'azionista quale parte integrante della gestione è preso in esame nell'intervento di Peter Bänziger, responsabile Asset management e Clienti Istituzionali di Swisscanto. Il problema individuato da Bänziger consiste nel fatto che, per quanto riguarda gli istituti di previdenza di piccole dimension, le spese per l'esercizio attivo dei diritti d'azionista non hanno alcun rapporto con i vantaggi acquisiti. Inoltre, occorre tener conto che in generale l'influsso degli azionisti è ancora molto ridotto. "Al giorno d'oggi il numero dei voti attivi espressi nelle assemblee generali delle aziende svizzere quotate in borsa non ha un'incidenza tale da poter contribuire fattivamente a una migliore corporate governance o a un grado maggiore di trasparenza." Bisogna quindi concludere che le casse pensioni (e anche le società di gestione dei fondi) dovrebbero rinunciare all'esercizio attivo dei loro diritti? Bänziger intravede un'altra possibilità: "Dato che nell'attuale contesto le possibilità di avere voce in capitolo sono molto ridotte, l'esercizio attivo del diritto di voto dovrebbe essere considerato piuttosto come un investimento nel futuro. Se oggi un gestore patrimoniale traccia il cammino da intraprendere in questo settore, gli investitori in fondi orientati sul lungo periodo o gli aventi diritto potranno trarne dei vantaggi non appena l'esercizio attivo dei diritti di voto sarà esteso su larga scala." 4
Download e ordine dello studio Lo studio Le casse pensioni svizzere 2007, con 68 pagine e numerosi grafici e tabelle, è disponibile in tedesco e francese e può essere scaricato come file PDF all indirizzo www.swisscanto-pk-studie.ch oppure ordinato gratuitamente come pubblicazione stampata presso: Paul Winiger, responsabile Elaborazione di mercato, Asset Management e Clienti Istituzionali Telefono +41 58 344 49 53, paul.winiger@swisscanto.ch Swisscanto Asset Management AG, Waisenhausstrasse 2, 8021 Zurigo www.swisscanto.ch Swisscanto: centro di competenza delle Banche Cantonali Quale fornitore di servizi specifici delle Banche Cantonali, Swisscanto si concentra sullo sviluppo e la distribuzione di prodotti di investimento e previdenza di elevata qualità per privati, aziende e istituzioni: fondi di investimento per operatori privati e istituzionali prodotti della previdenza libera e vincolata del 3º pilastro soluzioni previdenziali del 2º pilastro delle fondazioni collettive e di libero passaggio consulenza e amministrazione di casse pensioni patrimoni collettivi delle Fondazioni di investimento mandati di gestione patrimoniale per gli investitori istituzionali. Swisscanto è uno dei principali emittenti di fondi e gestori patrimoniali in Svizzera: il patrimonio complessivamente amministrato ammonta a circa CHF 62,9 miliardi, di cui oltre CHF 52,9 miliardi sono investiti in fondi. 5