IL DOCENTE DI CONVERSAZIONE IN LINGUA STRANIERA

Documenti analoghi
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAPACCIO PAESTUM

in rapporto con le competenze chiave di cittadinanza

ISTITUTO COMPRENSIVO LUCCA2. Progettazione curricolare della lingua inglese

ANNO SCOLASTICO 2010/2011 LICEO SCIENTIFICO GIORDANO BRUNO MATERIA INGLESE Ins. Chiara Salerno PROGRAMMAZIONE 2B

CURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO. Traguardi per lo sviluppo delle competenze. Obiettivi di apprendimento( conoscenze e

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

3 CIRCOLO DIDATTICO DI CARPI ANNO SCOLASTICO 2005/2006

OBIETTIVI IN TERMINI DI: COMPETENZE, ABILITÀ, CONOSCENZE E ATTIVITÀ COMPETENZA ABILITÀ CONOSCENZE ATTIVITÀ

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

PROGETTO L. INGLESE (Lab. alunni) Move on Trinity 2 RELAZIONE FINALE

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI LINGUA INGLESE

LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI

Elsworth/Rose,ADVANTAGE 1,Longman. -Jordan/Fiocchi,Grammar Files,Trinità Whitebridge

INGLESE COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE. b. Utilizza la lingua inglese nell uso delle tecnologie dell informazione e della comunicazione

Piano di formazione per l insegnamento in Inglese nella scuola primaria

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati)

Scheda descrittiva del Laboratorio Didattico

PRIMA LINGUA COMUNITARIA: INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI

Anno di corso: Contenuti - temi - attività CLASSE 1^

CURRICOLO VERTICALE I.C. DI RANICA CURRICOLO VERTICALE DI: LINGUA STRANIERA (INGLESE) Ordine / anno Competenze Principali conoscenze/abilità

PROGRAMMAZIONE ANNUALE PER L INSEGNAMENTO DELLA LINGUA E CIVILTA INGLESE - I BIENNIO ANNO SCOLASTICO 2013/2014

Finalità (tratte dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione)

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI DI MADRELINGUA NON ITALIANA ANNO SCOLASTICO 2014/2015

PROF. Silvia Tiribelli MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: II E

I.C. CLEMENTE REBORA STRESA CURRICOLO VERTICALE DI INGLESE

Relazione per l adozione del testo L AVVENTURA DEL LETTORE versione compatta con espansioni multimediali di S. Beccaria - I. Bosio - E.

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE CLASSI TERZE e QUARTE (RIM, Turismo) TERZA LINGUA STRANIERA

Inglese I Lingua - Francese II Lingua - Tedesco III Lingua

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI "L. EINAUDI"

PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA A. S. 2014/15 ATTIVITA EXTRACURRICULARI. PROGETTO Lingua Inglese

PROMUOVIAMO LA LETTUR! ANNO SCOLASTICO 2015/2016 DIREZIONE DIDATTICA IS MIRRIONIS - CAGLIARI

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ED EDUCATIVA LINGUA INGLESE

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica

Progetto di formazione e ricerca SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. ITALIANO Competenze linguistico-comunicative. Competenze di cittadinanza

COMPETENZE DI BASE IN LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE FISSATI DALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO 2012

Programmazione di Classe Prima

LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA

LINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

PROGETTO FORMAZIONE ALUNNI

LINGUA INGLESE INDICATORE (CATEGORIA) ASCOLTO-COMPRENSIONE ORALE

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO

PROGRAMMAZIONE DI CLASSE

Monitoraggio Irc nei Centri di formazione professionali lombardi. anno 2009/2010. Bergamo, 6 aprile 2010 Casa del Giovane

LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA

LINGUA COMUNITARIA INGLESE SCUOLA SECONDARIA CLASSE PRIMA

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.

Funzioni di gestione degli interventi: esperti

Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi.

Area B.E.S. PROGRAMMA DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI STRANIERI A. S. 2014/2015

Attività di recupero che si intendono attivare per colmare le lacune emerse dalle prove d ingresso:

OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI

Istituto Comprensivo di Pralboino Curricolo Verticale

ISTITUTO COMPRENSIVO SAN VENANZO - TR SCUOLA PRIMARIA INGLESE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CLASSE I CLASSE II CLASSE III CLASSE IV CLASSE V

PROGETTAZIONE ANNUALE. A. S. 200_/0_ Classe sez.

LINGUA INGLESE DALLE INDICAZIONI NAZIONALI

Didattica per competenze in ambito matematico. Semplificando possiamo schematizzare in due i modi di vedere la matematica: per il matematico

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014

CURRICOLO di ITALIANO classe terza

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2015/2016

PROGETTO INTERCULTURALE DI RETE

N.B. A CORREDO DEL MODELLO NELLA CARTE VIENE RIPORTATA LA DOCUMENTAZIONE UTILE PER LA PREDISPOSIZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

Istituto Comprensivo di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 Grado Via Nazionale, 35/b QUERO (Belluno) I PLAY WITH ENGLISH

IT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati

Programmazione di Francese Classe I B Liceo Linguistico Anno scolastico 2015/2016

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

SECONDA LINGUA COMUNITARIA: FRANCESE, SPAGNOLO,TEDESCO.

ISTITUTO COMPRENSIVO GRAZIANO DA CHIUSI PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA. Che cosa è il protocollo di accoglienza?

Proposta di attività di potenziamento dell offerta didattica per la lingua straniera INGLESE (Classe di concorso A346)

L INDIRIZZO SPERIMENTALE LINGUISTICO BROCCA

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

PROGETTO DI INTEGRAZIONE E RECUPERO SCOLASTICO

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi)

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

ITC e TS VITTORIO EMANUELE II - BERGAMO SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2012/13 E.F. 2013

IL PAESE QUATRICERCHIO

ISTITUTO COMPRENSIVO DI CENTALLO - VILLAFALLETTO CURRICOLO VERTICALE DI ISTITUTO. Promuovere la pace per evitare la guerra

IL PORTFOLIO EUROPEO DELLE LINGUE. Mónica Sandra Lista Rodríguez

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROGRAMMAZIONE SECONDO BIENNIO LINGUA e C IVILTA INGLESE

ISTITUTO STATALE COMPRENSIVO Magistri Intelvesi San Fedele Intelvi (Como) Anno Scolastico PROGETTO CINEMA

Rapporto dal Questionari Insegnanti

INSIEME È PIÙ FACILE

PROGRAMMAZIONE DELL UNITÀ di APPRENDIMENTO Il mondo in classe

La valutazione linguistica dell allievo DSA Strumenti teorici ed operativi

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR

PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE PIANO DI LAVORO ANNUALE - CONTRATTO FORMATIVO ITC OPERA

LINGUA INGLESE AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA. ASCOLTO (comprensione orale)

Progetti a.s

LICEO DELLE SCIENZE UMANE

5. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE PIANO DI LAVORO ANNUALE - CONTRATTO FORMATIVO ITC OPERA

Scuola Primaria INGLESE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CLASSE I CLASSE II CLASSE III CLASSE IV CLASSE V

IL CURRICOLO DI SCUOLA LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA

Transcript:

IL DOCENTE DI CONVERSAZIONE IN LINGUA STRANIERA Il ruolo del docente di conversazione in lingua straniera non è quello di dare modelli fonologicamente o formalmente corretti in lingua, ma è quello di contribuire all'educazione interculturale proponendo allo studente un confronto con la realtà del paese di cui studia la lingua. Altra sua funzione è quella di offrire uno stimolo alla conversazione e un indispensabile modello delle molteplici varietà in cui si realizza la lingua, per lo sviluppo di una competenza comunicativa vera e profonda. Figura essenziale che caratterizza l indirizzo ; lavora in autonomia e in codocenza ma entrambi implicano una cooperazione costante e dinamica, stimolano la creatività consentendo lo scambio ed il confronto. È un mediatore culturale. Garantisce una visione non stereotipata ma complessa e problematica della cultura di provenienza. Stimola il dialogo interculturale. È sempre più utile nell accoglienza degli alunni stranieri. È una risorsa per avviare processi di educazione all intercultura. È egli stesso testimone autentico di cultura : aiuta nella decodificazione degli impliciti culturali e presenta aspetti significativi della cultura intesa in senso antropologico. Favorisce l approccio ad una realtà istituzionale diversa. Contribuisce attivamente al processo d integrazione europea in quanto permette agli allievi e ai colleghi italiani di prendere coscienza e di riflettere sulle nostre diversità e sulle nostre somiglianze. Pertanto aiuta a migliorare la comprensione della propria cultura e delle altre attraverso l apprendimento della lingua straniera. E un supporto valido per i colleghi italiani (documenti autentici recenti, opere ed autori letterari attuali, viaggi e scambi all estero, una varietà e una precisione lessicale indispensabile fin dai primi anni : es. il linguaggio dei giovani che evolve e si arricchisce di parole nuove costantemente ) e li spinge ad un confronto costante. E un riferimento indispensabile per la preparazione alle Certificazioni Esterne. E l elemento che stimola allievi provenienti dalla scuola media (con una competenza comunicativa di livello A2 del Portfoglio europeo) e permette loro di attuare il passaggio orale conversando con un nativo. E una testimonianza viva della lingua, della cultura, della mentalità, delle tradizioni del paese di cui si studia la lingua. Dà la possibilità agli alunni di utilizzare una lingua straniera orale attuale ; permette loro di mettere in pratica le strutture ed il lessico imparati per esprimere la propria opinione, affermare un parere o parlare di problematiche recenti. È una figura che si tiene costantemente in contatto con il paese di origine di cui segue gli eventi politici, socio-economici, culturali e dove spesso ha famiglia, interessi sociali ed economici.

NORMATIVA: D.M. 28.5.92, vista la LEGGE 20.5.92. n. 270, Il Ministero della Pubblica Istruzione istituisce una nuova classe di concorso per l insegnamento di CONVERSAZIONE IN LINGUA STRANIERA NEGLI ISTITUTI DÌ SECONDO GRADO. tale intervento didattico, anche attraverso le prestazioni professionali di esperti di madre lingua, debba differenziarsi da quello dei docenti di lingua e letteratura straniera, sia per quanto riguarda i contenuti culturali, didattici e formativi propri, sia per lo stretto raccordo con una cultura diversa da quella italiana. Il compito del docente di conversazione è: non insegnare letteratura, linguaggi settoriali o grammatica, bensì proporsi come modello di comunicazione anche paraverbale e extraverbale e come esperto di cultura antropologicamente intesa del paese di cui diffonde la lingua. Classe di concorso : Tabella C LIX. (Insegnante Tecnico-pratico con obbligo di tenere un registro individuale, fanno parte, a pieno titolo e con pienezza di voto deliberativo, del consiglio di classe. Le proposte di voto per le valutazioni periodiche e finali relative alle materie il cui insegnamento è svolto in compresenza sono autonomamente formulate, per gli ambiti di rispettiva competenza didattica, dal singolo docente, sentito l'altro insegnante. Il voto unico viene assegnato dal consiglio di classe sulla base delle proposte formulate, nonché degli elementi di giudizio forniti dai due docenti interessati."; -Circolare Ministeriale n 28 del 3/02/2000 Protocollo 1201/B//1/A- Legge del 3/05/99 n 124 art. 5 ).

IL DOCENTE DI CONVERSAZIONE SUL BIENNIO LINGUISTICO DESTINATARI : Principianti assoluti Falsi - principianti (allievi che hanno studiato tre anni di lingua 2 alla scuola superiore di I grado) Principianti avanzati (allievi che hanno studiato inglese, anche alle primarie e nella scuola superiore di I grado) OBIETTIVI: L obiettivo essenziale da raggiungere per il docente di conversazione è quello di promuovere l apprendimento della lingua straniera cercando di sviluppare soprattutto la competenza comunicativa e la capacità di interagire oralmente in maniera adeguata secondo le differenti situazioni di comunicazione e integrando le abilità necessarie che prevedono delle subcompetenze: competenza linguistica, competenza sociolinguistica, competenza discorsiva e competenza strategica. Il suo ruolo non è di insegnare grammatica o letteratura che forniscono rispettivamente una conoscenza delle strutture della lingua e della produzione dei grandi autori ma di colmare l esigenza di una pratica linguistica del qui ed ora METODOLOGIA: Il lavoro del docente di conversazione si orienta principalmente verso l approccio comunicativo ed è un insegnamento attivo e pratico che si avvale anche delle attività laboratoriali, partendo da situazioni di comunicazione conosciute agli studenti, usando materiale e documenti autentici, motivanti e vari. Questi piccoli stimoli servono come punti di partenza o integrazione nell apprendimento ed aiutano a fissare argomenti e strutture introdotte dal docente di lingua e cultura. L obiettivo è di far scoprire gli usi diversi della lingua attraverso la riflessione e in seguito dare la possibilità agli studenti di interagire con i loro compagni, utilizzando le espressioni apprese e avvicinandoli il più possibile all utilizzo reale della lingua. Il docente di conversazione sin dal primo momento parla in lingua, usando la madrelingua degli studenti solo in casi di assoluta necessità, fornendo agli studenti sempre più strutture per usare la lingua anche nell ordinaria gestione della lezione, facendo entrare i ragazzi in contatto con la lingua viva, la civiltà e la cultura del paese della lingua oggetto di studio. Lavora sui meccanismi che ricorrono negli scambi di conversazione come, ad esempio, i turni di parola. Questi sono regolati da comportamenti linguistici, paralinguistici e non verbali: chi voglia inserirsi e far sentire la propria voce dovrà attirare l attenzione del gruppo su di sé, giocare con l intonazione, ecc. Il docente di conversazione è una testimonianza vivente che stimola gli allievi allo studio della lingua straniera, senza avere con la lingua target un rapporto scolastico/normativo: nei confronti dell errore linguistico e culturale ha un atteggiamento particolare, in quanto nella sua storia tali errori rappresentano esperienze di apprendimento.

MODALITA DI LAVORO: Apprendimento cooperativo ( cooperative learning ) Soluzione di problemi Metodo dei casi Learning by doing Simulazioni Memorizzazione Giochi di ruolo Attività ludiche Tempesta di idee ( brainstorming ) Ricerche su Internet Webquest Gestione di un progetto etwinning. Ecc. Queste strategie permettono agli allievi di potenziare delle competenze in lingua straniera e anche attraverso l uso delle nuove tecnologie. Questo risponde alla formazione di nuove competenze di base indicate nella strategia di Lisbona. La lezione frontale viene riservata a brevi periodi quando l insegnante parla della cultura del proprio paese e comunque dà spunto alla riflessione, ai commenti da parte degli alunni ed ai paragoni con la realtà che gli allievi vivono quotidianamente. Il ruolo dell insegnante è di facilitatore, fa domande stimolanti per provocare una risposta e interviene nella correzione della pronuncia o della struttura (spesso guida l allievo nella ricerca e rimozione dell errore). MODALITÀ DÌ VERIFICA : Monologare (produzione) e dialogare (interazione) Riassunto orale di un testo precedentemente letto o ascoltato Verifica di un esposizione precedentemente preparata (esposizione guidata/parlare su traccia) Verifiche delle competenze orali Test di ascolto Verifiche di lettura I criteri per la valutazione del parlato si orientano ai parametri delle certificazioni esterne: Svolgimento del compito proposto Pronuncia, intonazione e fluidità Efficacia espressiva La valutazione nel corso del trimestre e del pentamestre e si concretizza in uno o due momenti di verifica formale rispettivamente nel corso del trimestre e del pentamestre. La valutazione complessiva è registrata sul registro elettronico nella colonna voti orali ed è accompagnata dall annotazione voto del docente di conversazione. Essa contribuisce a fare la

media dei voti (scritti ed orali) del docente di lingua e cultura. I voti intermedi sono registrati nella colonna contrassegnata da una matita CONTENUTI: (da adeguare al manuale e/o testo in dotazione) STRUMENTI: Il libro di testo (CDROM del libro di testo), Uso delle TIC (Tecnologie dell Informazione e della Comunicazione) Quotidiani/riviste - articoli (uso di Internet: quotidiani e riviste stranieri in linea), CD (Brani musicali) DVD/Internet (il meteo, estratti di film in lingua con e senza sottotitoli, trailer, anteprima dei film, la pubblicità, capire e descrivere delle scene, il linguaggio non e paraverbale, ) Vocabolari online Moddle Registro elettronico (Didattica) Ascolto, visioni di film, registrazioni di dialoghi, ecc. GRIGLIA DI VALUTAZIONE: (dei dipartimenti) - Griglia di osservazione - Griglia di valutazione orale dei dipartimenti di lingue.