PROGETTO ETA LIBERA INVECCHIAMENTO ATTIVO Edizione 2012



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PROGETTO ETA LIBERA INVECCHIAMENTO ATTIVO Edizione 2012 Premessa Il progetto Età Libera Invecchiamento Attivo 2012 permette di avviare in via definitiva una fase innovativa sui temi che ruotano intorno alla vecchiaia per affermare la dignità, il benessere sociale, la salute, il protagonismo delle persone che invecchiano. Il lavoro di questi anni ha valorizzato i rapporti istituzionali a tutti i livelli e costruito un lavoro di rete tra tutti i soggetti del Terzo Settore, del Sindacato dei pensionati delle loro associazioni di riferimento e di diversi docenti dell Università degli Studi di Genova. Questo impegno comune ha prodotto una forte infrastrutturazione sociale che ha permesso di promuovere una molteplicità di progetti attuativi delle diverse azioni previste nel Progetto, innovando l approccio culturale, sociale, istituzionale al cui centro vi è la persona che invecchia nel suo divenire sociale alla quale offrire occasioni-opportunità e sostegno per la costruzione di un proprio progetto di vita, adeguato e aggiornato alle proprie condizioni fisiche, psicologiche, contrastando i rischi di esclusione, di solitudine, di marginalità sociale in cui questa società racchiude gli anziani. Il 2012 è l Anno Europeo dell Invecchiamento Attivo e della solidarietà tra le generazioni : l esperienza ligure può essere rappresentata come un laboratorio esperienziale da offrire come riflessione generale per contribuire a far uscire il tema dell invecchiamento e dei vecchi dall approccio emergenziale con cui viene affrontato dalla politica e da molta parte delle Istituzioni per assumerlo definitivamente come un fatto positivo di conquista sociale e civile della società. Il Progetto può essere uno strumento attraverso cui far crescere la consapevolezza che i temi che ruotano intorno ad una società che invecchia interrogano tutti i segmenti che tengono coesa la società stessa. Lo spazio per l analisi e le riflessioni su questi temi deve partire dalla comunità territoriale nella quale si formano, si incontrano dinamiche sociali contraddittorie, critiche nei rapporti tra generazioni e culture, tra conservatorismi, speranze di rinnovamento e chiusura corporativa di gruppo o individualiste. Partendo da questo segmento di popolazione, entro cui si racchiudono le diverse criticità e tanta parte della nuova esclusione sociale, si possono ricostruire, attraverso l incontro tra la memoria, le nuove dinamiche sociali e la relazione, legami sociali tesi a ridare speranza e senso al futuro per tutte le età. In tal senso le azioni su cui sviluppare il Progetto Età Libera Invecchiamento Attivo 2012 si propongono: - il consolidamento dell infrastrutturazione sociale delle tematiche che ruotano intorno alle politiche dell invecchiamento valorizzando il patto di rete per l invecchiamento attivo formato da Fondazione CARIGE, Istituzioni Pubbliche e Religiose, Terzo Settore, Università e Forze Sociali, costituitosi ai diversi livelli territoriali della nostra regione; - la promozione di un idea di invecchiamento non come periodo residuo, bensì come un epoca della vita nella sua interezza; da qui il concetto di arco della vita da cui partire per reimpostare una nuova cultura della vecchiaia e una politica sociale integrata per azioni progettuali che permetta alle persone che invecchiano di riconoscere, abitare, vivere attivamente la vecchiaia 1

- la riflessione sul contesto sociale dal punto di vista dei cambiamenti nei rapporti tra le generazioni e le culture per riscrivere un patto di solidarietà che valorizzi tutte le età e le culture come reciproco riconoscimento verso una comunità territoriale aperta e capace di prendersi cura del bene comune - la promozione del diritto ad apprendere lungo tutto l arco della vita e per tutte le età come valore per il proprio accrescimento culturale e di conoscenze che aiutano a sviluppare, mantenere le funzioni cognitive e vitali delle persone, in particolare di quelle più avanti negli anni - la promozione della creatività, dell espressività, della manualità, degli interessi culturali, del tempo libero, del turismo sociale, offrendo occasioni-opportunità attraverso laboratori, eventi, e il Festival itinerante dell Età Libera - la promozione della salute, degli stili di vita, delle attività motorie, dell educazione alimentare, rafforzando e potenziando il concetto di prevenzione in antitesi a quello di medicalizzazione della vecchiaia e di una sua gestione assistenzialistica - la promozione di iniziative finalizzate a far vivere il più a lungo possibile le persone anziane nella propria abitazione, mettendo in atto politiche per l abitare sicuro e per il sostegno alle persone avanti con l età che si trovano in condizioni di fragilità sociale o fisica - la promozione del volontariato civile degli anziani e delle diverse età per la gestione del Progetto Età Libera Invecchiamento Attivo, promuovendo specifici profili di volontariato con funzioni di gestore e/o coordinatore-facilitatore di servizi/attività di protezione e promozione sociale. Il coordinamento e la responsabilità tecnico-organizzativa e amministrativa del progetto sono affidate al sistema associativo Auser Liguria in qualità di soggetto facilitatore che, in collaborazione con la rete per l invecchiamento attivo, opera per la gestione di tutte le fasi attuative delle diverse azioni progettuali. Con l anno 2012 ci si propone di valorizzare le diverse azioni che verranno messe in atto sui temi dell Invecchiamento Attivo, riconducendole in un ottica di sistema e intrecciandole in modo funzionale attraverso un approccio di rete. In questo senso ci si prefigge di collegare, per obiettivi, le azioni definite nell edizione 2011 del Progetto Età Libera Invecchiamento Attivo in partnership con la Fondazione CARIGE e la Regione Liguria (e che saranno in corso di realizzazione fino al Giugno 2012) alle azioni previste dal Progetto promosso da Fondazione CARIGE per il 2012 e alle azioni promosse sui territori dalla Regione Liguria attraverso il Progetto Interventi di Comunità per Anziani. Gli obiettivi sopra descritti, per essere realizzati nel loro insieme e attivare le relative diverse azioni progettuali, richiedono un impegno forte e prevalente di volontari di tutte le età. In tal senso, a monte delle due macro-aree articolate di seguito, è fondamentale portare avanti iniziative per la promozione del volontariato civile di tutte le età: - la realizzazione delle diverse azioni progettuali per la gestione del Progetto Età Libera Invecchiamento Attivo si concretizza da un lato attraverso l impegno professionale di figure tecniche e dall altro, in particolare, attraverso la promozione di un volontariato civile nel quale siano impegnati i cittadini, in particolare gli ultrasessantenni della nostra regione. Questo è reso possibile dando piena applicazione all art. 7 della L. R. 48/2009 che prevede l istituzione di un volontariato civile degli anziani come cittadinanza attiva, responsabile e solidale. A tale proposito saranno promossi specifici profili di volontario con funzioni di gestore e/o di facilitatore di attività. Ai volontari che operano in queste attività di impegno civile, così come previsto dal comma 4 dell art. 7 della L.R. 48/2009, può essere riconosciuto, per il tramite delle associazioni della rete, un rimborso forfetario per le spese sostenute (non superiore a 150,00 mensili e corrispondenti a un congruo numero di turni giornalieri di volontariato) attraverso autocertificazione su un apposito modulo firmato dal volontario e controfirmato dal Legale Rappresentante. 2

L intreccio di queste azioni permette, come anticipato, di prefigurare due macro-aree all interno delle quali definire obiettivi di merito attraverso attività, servizi e offerte di occasioni-opportunità di PROTEZIONE SOCIALE e di PROMOZIONE SOCIALE: A. Macro-area di PROTEZIONE, sostegno per le persone con fragilità sociali e/o fisiche o Azione per il consolidamento del Numero Verde regionale gratuito, operativo dalle 8.00 alle 20.00 di tutti i giorni dell anno, festivi e festività compresi: nello specifico la realizzazione del Call Center regionale e dei Punti di Ascolto va definita a livello interdistrettuale (provinciale e dell area del Tigullio) rendendo definitivamente operativi gli instradamenti verso i rispettivi prefissi telefonici. il Call Center regionale funziona con dipendenti e con volontari in maniera integrata ed è operativo per tutta la regione dalle 8.00 alle 20.00 (sabato, domenica e festivi), dalle 8.00 alle 9.00 dalle 12.00 alle 15.00 dalle 18.00 alle 20.00 nei giorni feriali (dal lunedì al venerdì) i Punti d Ascolto (di seguito P.d.A.) sono istituiti in ogni provincia e nel Tigullio, funzionano attraverso un volontario facilitatore-coordinatore e volontari addetti alla risposta telefonica. Sono operativi dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00 dal lunedì al venerdì. Il Call Center e i P.d.A. si avvalgono del programma informatico attraverso il quale si costruiscono per ogni territorio le relative Banche Dati riguardanti: la Banca Dati delle associazioni e dei volontari in rete la Banca Dati sui servizi pubblici e sulle attività del Terzo Settore la Banca Dati sui servizi e attività privati offerti in convenzione (es. negozianti, commercianti, artigiani, ecc.) la Banca Dati come osservatorio sui bisogni all interno della quale registrare tutte le telefonate, le richieste e gli interventi di prossimità svolti dal volontariato. È compito del Call Center e dei P.d.A. costruire le rispettive Banche Dati territoriali. Il Numero Verde è a disposizione di tutti gli anziani e loro famiglie e in particolare viene promosso verso tutti gli anziani presi in carico dai Servizi Comunali e Distrettuali della regione. La promozione del Numero Verde avviene attraverso campagne informative generali verso i cittadini e campagne mirate, coinvolgendo Medici di Famiglia, Farmacie, Distretti, Enti Pubblici. o Azioni di volontariato di prossimità: a. Pronto intervento sociale: svolto nell arco delle 24/48 ore se vi sono volontari della rete disponibili. Le attività di pronto intervento sociale sono: consegna della spesa, consegna dei medicinali, disbrigo piccole commissioni, accompagnamento, piccola manutenzione; b. Telecompagnia/monitoraggio anziani fragili verso persone indicate dai servizi operando il monitoraggio dello stato di salute dell anziano a domicilio attraverso due telefonate settimanali con eventuale intervento di controllo a domicilio, se ritenuto utile; c. Telesoccorso/monitoraggio 24h su 24h per anziani con fragilità complesse: promuovere la presa in carico di 300 anziani garantendo a 150 di loro il telesoccorso h24 e agli altri 150 l aiuto domiciliare attraverso contatti telefonici settimanali e due visite domiciliari mensili effettuate da volontari; d. Trasporto socio-sanitario-assistenziale: promuovere il sostegno alla mobilità proseguendo la sperimentazione in ogni provincia e nel Tigullio del trasporto socio-sanitario-assistenziale a favore delle persone ultrasettantenni sole, con difficoltà di deambulazione, gestito attraverso volontari; 3

e. Animazione e socialità a sostegno degli anziani ospiti negli Istituti: conclusione del Progetto di formazione per animatori volontari negli Istituti, in collaborazione con Fondazione Morando, rivolto a volontari e operatori di Residenze per anziani; attuazione di progetti di animazione in 15 Istituti della nostra regione finalizzati a contrastare le diverse solitudini offrendo occasioni di socializzazione; costruzione, in ognuno dei 15 Istituti, dell elenco degli anziani soli promovendo la loro presa in carico attraverso l affido a volontari che si impegnino a garantire due visite mensili, per contribuire a dare senso sociale alla vita di queste persone; organizzazione di un evento in ogni provincia teso alla valorizzazione e socializzazione delle persone che vivono all interno degli Istituti attraverso iniziative dedicate agli anziani ospiti; f. Domiciliarità leggera programmata: lo strumento tecnico è la presa in carico e la definizione di un Piano Individuale di Assistenza Socio Assistenziale (P.I.S.A.). Il Piano Individuale va caratterizzato su attività di protezione-promozione non sostitutive di prestazioni lavorative con la finalità di aiutare l anziano a mantenere attive le proprie funzioni vitali in un rapporto affettivo-amicale. Il Piano Individuale riassume in sé il pronto intervento sociale, la telecompagnia/monitoraggio, la domiciliarità leggera, la socialità. B. Macro-area di PROMOZIONE, come attività di prevenzione sociale azioni finalizzate a valorizzare le risorse vitali delle persone, accrescere le loro conoscenze, prevenire l esclusione sociale, l analfabetismo di ritorno, valorizzare la memoria, l interculturalità, l intergenerazionalità. a. Apprendimento permanente per tutte le età: promuovere l impegno civile degli anziani: percorso formativo sperimentale Passare dal lavoro al pensionamento promuovere l inclusione sociale, l accoglienza e la valorizzazione delle culture: percorso formativo sperimentale Conoscere, convivere e apprezzare la diversità b. Valorizzazione della memoria, dell intergenerazionalità, dell interculturalità: promuovere momenti di incontro fra culture e generazioni attraverso la valorizzazione delle tradizioni culinarie e musicali promuovere la seconda edizione del progetto Pedagogista della Città. Mobilitatore di risorse e mediatore tra le generazioni (area Tigullio-Golfo Paradiso) c. Socialità/tempo libero/valorizzazione del territorio: promuovere il Turismo Sociale e l Estate anziani in città nelle diverse province liguri per contrastare le solitudini degli anziani che restano in città promozione in ogni Provincia e nel Tigullio di eventi territoriali finalizzati ad organizzare iniziative per dare visibilità e valore all espressività, alla creatività, alla manualità delle persone anziane che risiedono nei vari Comuni della nostra Regione attraverso, ad esempio: - concorsi di poesia, pittura, fotografia, filmati, scrittura - rassegne di gruppi canori, rappresentazioni di gruppi teatrali, spettacoli anziani in scena (canto, musica, recitazione, poesia, ecc.) A tali azioni si aggiunge l attività progettuale sperimentale rivolta a contenere e ridurre gli episodi di violenza sulle donne anziane attraverso il Centro Anti-Violenza della Provincia e del Comune di Genova. Alle attività e azioni di cui sopra si aggiunge il sostegno ad alcune iniziative progettuali e alla realizzazione di un Rapporto Sociale del Progetto Età Libera Invecchiamento Attivo per gli anni dal 2009 al 2012, come di seguito descritti. 4

Organizzazione di un Convegno di profilo e rilevanza europea: La Liguria è una Regione che anticipa di vent anni i cambiamenti demografici che si determineranno nel nostro paese e in Europa, e per queste ragioni in questi anni si sono sviluppati molteplici Convegni e iniziative progettuali/seminariali. La riflessione di partenza si è avviata nel 2002 grazie ad un Convegno Internazionale organizzato dall Università di Genova a cui sono seguiti vari appuntamenti di approfondimento culturale e la realizzazione di significativi progetti sociali (Progetto Età Libera Invecchiamento Attivo ) e atti legislativi importanti (Legge Regionale n 48/2009 Promozione e valorizzazione dell invecchiamento attivo ) che fanno della Liguria un laboratorio sociale sui temi dell invecchiamento Attivo. Per queste ragioni si ritiene importante organizzare un Convegno Europeo finalizzato a ridefinire la vecchiaia come arco della vita e valorizzare e offrire la progettualità come terreno di lavoro e sperimentazione. Progettazione e organizzazione dell iniziativa Slow City anno 2013 Predisposizione di un piano organizzativo, di ricerca di finanziatori istituzionali e di sponsorizzazioni da grandi aziende, per la promozione dell evento Slow City per l anno 2013 attraverso la collaborazione e l integrazione del Progetto Età Libera Invecchiamento Attivo e del Progetto Giovani, che prevede anche la realizzazione di un evento fieristico attraverso filiere tematiche tese a valorizzare positivamente i cambiamenti demografici del nostro paese. Realizzazione scientifica del Rapporto Sociale Progetto Età libera Invecchiamento attivo Supervisione e monitoraggio scientifico del Progetto, attraverso l analisi del processo e delle attività progettuali, con l individuazione di indicatori di progetto e la realizzazione del Rapporto Sociale conclusivo per le attività svolte dal 2009 a tutto il 2012. 5