REGOLAMENTO GENERALE DEL LABORATORIO



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ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITÀ DI BOLOGNA SCUOLA DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA SEDE DI CESENA REGOLAMENTO GENERALE DEL LABORATORIO 1

INDICE 1. COSTITUZIONE 2. FINALITA, DESTINATARI E ATTIVITA DEL LABORATORIO 3. STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL LABORATORIO 4. MODALITÀ DI GESTIONE DEI SERVIZI A SUPPORTO DELLA DIDATTICA 5. MODALITÀ DI GESTIONE DEI SERVIZI DI ASSISTENZA AI CORSI DI MODELLISTICA 6. MODALITÀ DI GESTIONE DEI SERVIZI NELL AMBITO DELLA RICERCA SCIENTIFICA E DELLE CONVENZIONI DI RICERCA IN COLLABORAZIONE CON ENTI PUBBLICI E AZIENDE PRIVATE 7. MODALITÀ, PROCEDURE E CONDIZIONI PER L ACCESSO AL LABORATORIO E PER L UTILIZZO DELLE ATTREZZATURE 2

1. COSTITUZIONE Il Laboratorio Modelli di Architettura, di seguito denominato LaMo, è un Laboratorio Scientifico/Didattico del Dipartimento di Architettura Scuola di Ingegneria e Architettura, con sede a Cesena in via Cavalcavia, 61. 2. FINALITA, DESTINATARI E ATTIVITA DEL LABORATORIO 2.1. I principali servizi offerti dal LaMo riguardano l attività di supporto alla didattica, nell ambito dei corsi di laurea attivati presso il Dipartimento di Architettura, per la realizzazione di modelli a scala territoriale, urbana, architettonica e di dettaglio. Tali servizi si configurano concretamente attraverso l assistenza da parte del personale del LaMo ai corsi istituzionali o a singoli gruppi di studenti e laureandi. L attività di supporto alla didattica garantita dal personale prevede l interpretazione e la verifica dei disegni di rilievo o di progetto, la considerazione delle esigenze relative al tipo di rappresentazione scelta e, conseguentemente, la valutazione dei diversi materiali e delle differenti tecniche utilizzabili. 2.2. E inoltre prevista l assistenza tecnica da parte del personale del LaMo ai corsi di modellistica che fanno parte delle Attività Formative Pratiche Guidate (AFPG), previste dal piano di studi del Corso di Laurea, che si svolgono all interno dei locali del LaMo. 2.3. Un ulteriore finalità del LaMo è la gestione della progettazione e della realizzazione di modelli nell ambito dei programmi di Ricerca Scientifica e delle Convenzioni di Ricerca stipulate con Enti Pubblici e Aziende Private. 3. STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL LABORATORIO Il LaMo è gestito da un responsabile tecnico scelto fra il personale tecnico in servizio presso lo stesso laboratorio e da un responsabile scientifico nominato dal Consiglio di Dipartimento. 3.1. PERSONALE TECNICO 3.1.1. Coordina le attività relative alla realizzazione dei modelli all interno del LaMo fornendo indicazioni in merito all interpretazione e verifica dei disegni di rilievo o di progetto, valutando le esigenze relative al tipo di rappresentazione scelta e istruendo gli utenti del LaMo sulle tecniche utilizzabili. 3.1.2. Si adopera per il rispetto delle norme di sicurezza che regolamentano la struttura e l utilizzo delle attrezzature. 3.1.3. Utilizza le attrezzature presenti nel LaMo attenendosi scrupolosamente alle norme di sicurezza riportate nei manuali d uso di ogni singola macchina e utilizzando tutti i dispositivi di protezione individuale previsti, che devono essere presenti nel LaMo e a disposizione del personale tecnico e degli utenti. 3.1.4. Provvede all assistenza e all istruzione dei singoli utenti sull uso delle attrezzature a loro disposizione all interno del LaMo informandoli sulle norme di sicurezza vigenti all interno della struttura e sulle norme di sicurezza che riguardano l uso delle attrezzature ed i loro eventuali rischi residui, mettendo a disposizione degli utenti copia dei manuali d uso di ogni singola macchina e fornendo i dispositivi di protezione individuale previsti. 3.1.5. Durante gli orari di apertura del LaMo sovrintende sul corretto utilizzo delle apparecchiature installate e sul corretto comportamento degli utenti ai fini di evitare manomissioni e danni a cose e persone. 3.1.6. Assicura il funzionamento delle apparecchiature installate nel LaMo e sovrintende agli interventi di installazione, manutenzione o riparazione delle attrezzature del LaMo effettuati da tecnici esterni specializzati. 3.1.7. Partecipa alle attività legate a programmi di Ricerca Scientifica ed a Convenzioni di Ricerca in collaborazione con Enti Pubblici e Aziende Private nei modi e nei tempi concordati con il responsabile scientifico. 3

3.1.8. Collabora con il responsabile scientifico,in funzione delle proprie specifiche conoscenze tecnicoscientifiche e della propria esperienza, fornendo tutte le informazioni necessarie sui materiali, i tempi di realizzazione e le risorse necessarie in termini di collaborazioni e attrezzature, occupandosi della formulazione di preventivi e pianificando le attività del LaMo. 3.1.9. Cura la compilazione periodica dell elenco dettagliato di materiali d uso da reintegrare per garantire il normale funzionamento del LaMo. 3.1.10. Collabora con il responsabile scientifico nella diffusione delle informazioni inerenti le attività svolte dal LaMo. 3.2. RESPONSABILE TECNICO 3.2.1 Oltre alle mansioni indicate al paragrafo 3.1, il responsabile tecnico è tenuto ad adempiere alle mansioni di seguito indicate. 3.2.2. Sovrintende alle attività del LaMo in base alle linee guida concordate con il responsabile scientifico. 3.2.3. Si occupa della gestione economica del LaMo, formula le richieste di acquisto di materiali di consumo e in accordo con il responsabile scientifico elabora le richieste di acquisizione di nuove attrezzature da sottoporre alla presidenza. 3.2.4. Organizza le modalità e i tempi di erogazione dei servizi prestati dal LaMo. 3.2.5. Sovrintende alla messa in atto di tutte le procedure di sicurezza (concordate con l Unità Operativa di Prevenzione e Protezione dell Ateneo di Bologna) da adottare all interno degli spazi del LaMo e necessarie all eliminazione dei rischi per la salute del personale e degli utenti del LaMo stesso. 3.2.6. In riferimento alla realizzazione di modelli nell ambito di programmi di Ricerca Scientifica e di Convenzioni di Ricerca con Enti Pubblici e Aziende Private, esamina e ratifica sia i preventivi economici che le previsioni in termini di tempo e risorse da stanziare. 3.2.7. Cura e redige le proposte di revisione e integrazione del presente regolamento. 3.3. RESPONSABILE SCIENTIFICO 3.3.1. Coordina le attività del LaMo, in base alle linee guida concordate con il responsabile tecnico, vagliando le richieste pervenute al LaMo, sia per quanto riguarda l attività di supporto alla didattica, che per le proposte di partecipazione a programmi di Ricerca Scientifica o a Convenzioni di Ricerca in collaborazione con Enti Pubblici e Aziende Private. 3.3.2. Nel caso in cui contemporanee richieste di utilizzo del LaMo siano valutate incompatibili in relazione ai tempi ed alle risorse disponibili decide, sentito il responsabile tecnico, a quali richieste dare priorità. 3.3.3. Cura l attività relativa alla valutazione ed all acquisto di attrezzature destinate al LaMo ai fini di perseguire una sempre maggiore efficienza e qualità dei servizi. 4. MODALITÀ DI GESTIONE DEI SERVIZI A SUPPORTO DELLA DIDATTICA Il supporto alla didattica all interno del LaMo avviene attraverso modalità diversificate a seconda del servizio richiesto. 4.1. Utilizzo della sala assemblaggio e piccole attrezzature Nella sala assemblaggio e piccole attrezzature gli studenti possono eseguire in maniera autonoma modelli di studio con l ausilio di piccole attrezzature. Modalità di accesso al Laboratorio: l accesso al LaMo è sempre subordinato ad autorizzazione da parte del 4

personale tecnico del Laboratorio, che autorizza l accesso solo dopo aver verificato se l utente è formato e informato sulle Norme di sicurezza da osservare all interno degli spazi del Laboratorio e nell utilizzo di macchine e attrezzature. Gli utenti autorizzati dovranno compilare un apposito Registro Presenze nel quale dichiarano di essere stati formati e informati in merito alle Norme di sicurezza da osservare all interno degli spazi del Laboratorio ed all utilizzo di macchine e attrezzature. Attrezzature a disposizione: all interno del LaMo gli utenti autorizzati hanno a disposizione utensili e macchine per la lavorazione di legno e derivati, materiali plastici e metalli non ferrosi. Prima di utilizzare le attrezzature l utente deve interpellare il personale tecnico che verificherà il corretto funzionamento delle macchine e l adeguatezza di lame o dischi abrasivi al tipo di lavoro da effettuare. In particolare, per quanto riguarda le norme d uso delle attrezzature e l utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), si fa riferimento alle Informazioni in materia di sicurezza per l accesso al LaMo e l utilizzo delle attrezzature Materiali a disposizione: il LaMo non fornisce direttamente agli studenti materiali per la costruzione di modelli (legno, polistirene, materiali acrilici, cartoncini, colle, vernici, ecc.), quindi l utente deve provvedere al materiale necessario all esecuzione del lavoro nonché alle attrezzature di base (matita, cutter, righe e squadre, ecc.). All interno del LaMo gli utenti troveranno dei contenitori in cui sono presenti materiali di scarto a loro disposizione. Tempi di erogazione del servizio: l accesso al LaMo può avvenire negli orari di apertura previsti, il servizio sarà sospeso durante lo svolgimento dei corsi di modellistica. Nei casi in cui sia raggiunto il limite di capienza della sala assemblaggio e piccole attrezzature del LaMo (12 utenti) sarà data precedenza ai laureandi e ai gruppi di studenti che realizzano collettivamente modelli per i Laboratori Didattici. 4.2. Realizzazione collettiva di modelli per i Laboratori e per i Corsi Il LaMo fornisce assistenza a Laboratori Didattici che desiderino realizzare modelli delle aree oggetto di studio. La modalità di esecuzione di tali modelli (materiali, tecniche di realizzazione, tempistica) viene concordata tra il Docente che richiede la realizzazione, il Responsabile Scientifico ed il Responsabile Tecnico del Laboratorio che ne autorizza la realizzazione. Le richieste scritte, corredate da una serie di informazioni di base (scala del modello, caratteristiche e materiali), devono essere inoltrate dal Docente al Responsabile Scientifico nei 30 giorni precedenti l inizio dell attività didattica (nei due semestri). Modalità di accesso al Laboratorio: per la realizzazione di questi modelli si consiglia la formazione di piccoli gruppi di studenti (max 8), possibilmente con esperienza nella realizzazione di modelli, guidati da una figura di riferimento (docente, tutor) che sovraintenda all esecuzione del modello all interno del LaMo. L accesso al LaMo è in ogni caso subordinato ad autorizzazione da parte del personale tecnico del Laboratorio, che autorizza l accesso solo dopo aver verificato se l utente è formato e informato sulle Norme di sicurezza da osservare all interno degli spazi del Laboratorio e nell utilizzo di macchine e attrezzature. Gli utenti autorizzati dovranno compilare un apposito Registro Presenze nel quale dichiarano di essere stati formati e informati in merito alle Norme sopra citate. Attrezzature a disposizione: per la realizzazione di questi modelli è possibile utilizzare tutte le attrezzature del LaMo, in base a quanto concordato tra il Docente che richiede l esecuzione del modello e il responsabile scientifico del Laboratorio. In particolare, per quanto riguarda le norme d uso delle attrezzature e l utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), si fa riferimento alle Informazioni in materia di sicurezza per l accesso al LaMo e l utilizzo delle attrezzature Materiali a disposizione: i criteri e le modalità per la fornitura dei materiali necessari alla costruzione del modello sono definiti in accordo tra il Docente e il del Laboratorio, una volta che l attività sia stata autorizzata dal responsabile scientifico. Tempi di erogazione del servizio: i modelli saranno realizzati durante i periodi di apertura del LaMo, concordando gli orari con il personale tecnico e compatibilmente con le attività in corso. 5

4.3. Realizzazione di modelli per le Tesi di Laurea Il LaMo fornisce assistenza ed attrezzature a Laureandi che desiderino realizzare modelli per la discussione delle loro tesi. È opportuno considerare la realizzazione del modello come un momento di approfondimento della ricerca in atto. Affrontare la costruzione di un modello nell ottica di realizzare un oggetto di qualità comporta un cospicuo impegno da non sottovalutare. L esecuzione di questi modelli va concordata, per quanto riguarda le modalità (materiali, tecniche di realizzazione, tempistica), tra il laureando e il Responsabile Tecnico ed è soggetta ad autorizzazione da parte del Responsabile Scientifico. Le richieste scritte, corredate da una serie di informazioni dettagliate (scala del modello, caratteristiche e materiali, disegni definitivi), devono essere inoltrate dal laureando al Responsabile Tecnico almeno 30 giorni prima della data prevista per la discussione della tesi di laurea. Modalità di accesso al Laboratorio: per la realizzazione di modelli i laureandi dovranno presentare richiesta scritta al Responsabile Tecnico del Laboratorio attraverso un apposito modulo che dovrà essere compilato anche dal Relatore di tesi. Una volta consegnata la richiesta, il responsabile tecnico del Laboratorio convocherà i richiedenti la cui domanda è stata ritenuta idonea per concordare la modalità di esecuzione del modello. L accesso al LaMo è in ogni caso subordinato ad autorizzazione da parte del personale tecnico, che autorizza l accesso solo dopo aver verificato se l utente è formato e informato sulle Norme di sicurezza da osservare all interno degli spazi del Laboratorio e nell utilizzo di macchine e attrezzature. Gli utenti autorizzati dovranno compilare un apposito Registro Presenze nel quale dichiarano di essere stati formati e informati in merito alle Norme sopra citate. Attrezzature a disposizione: per la realizzazione di questi modelli è possibile utilizzare tutte le attrezzature del LaMo, in base a quanto concordato tra il Richiedente e il responsabile tecnico del Laboratorio, anche in funzione delle comprovate conoscenze del Richiedente. In particolare, per quanto riguarda le norme d uso delle attrezzature e l utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), si fa riferimento alle Informazioni in materia di sicurezza per l accesso al LaMo e l utilizzo delle attrezzature Materiali a disposizione: il LaMo non fornisce direttamente ai laureandi materiali per la costruzione di modelli (legno, polistirene, materiali acrilici, cartoncini, colle, vernici, ecc.), quindi l utente deve provvedere al materiale necessario all esecuzione del lavoro nonché alle attrezzature di base (matita, cutter, righe e squadre, ecc.). All interno del LaMo gli utenti troveranno dei contenitori in cui sono presenti materiali di scarto a loro disposizione. Tempi di erogazione del servizio: i modelli saranno realizzati durante i periodi di apertura del LaMo, concordando gli orari con il personale tecnico e compatibilmente con le attività in corso. 5. MODALITÀ DI GESTIONE DEI SERVIZI DI ASSISTENZA AI CORSI DI MODELLISTICA Il personale tecnico del LaMo svolge attività di supporto ai corsi di Modellistica previsti dalle AFPG - Attività Formative Pratiche Guidate. Modalità di accesso al Laboratorio: l accesso degli studenti al LaMo per lo svolgimento dei corsi di modellistica è regolato dai Docenti dei corsi stessi, i quali si impegnano a verificare, e se necessario integrare, la formazione e l informazione sulle norme di sicurezza da osservare all interno degli spazi del Laboratorio e nell utilizzo di macchine e attrezzature. Gli studenti dovranno compilare un apposito Registro Presenze nel quale dichiarano di essere stati formati e informati in merito alle Norme sopra citate. Attrezzature a disposizione: per lo svolgimento dei corsi di modellistica è possibile utilizzare tutte le attrezzature del LaMo, coerentemente con quanto richiesto dal corso. In particolare, per quanto riguarda le norme d uso delle attrezzature e l utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), si fa riferimento alle Informazioni in materia di sicurezza per l accesso al LaMo e l utilizzo delle attrezzature 6

Materiali a disposizione: il LaMo fornisce al corso i materiali per la costruzione di modelli (legno, polistirene, materiali acrilici, cartoncini, colle, vernici, ecc.). Per quanto riguarda invece le attrezzature di base (matita, cutter, righe e squadre, ecc.) l utente deve provvedere al materiale necessario all esecuzione del lavoro. I criteri e le modalità per la fornitura dei materiali necessari allo svolgimento del corso sono definiti in accordo tra il Docente e i responsabili del Laboratorio. Tempi di erogazione del servizio: i periodi di svolgimento dei corsi vanno concordati tra i Docenti dei corsi di modellistica e i responsabili del Laboratorio. 6. MODALITÀ DI GESTIONE DEI SERVIZI NELL AMBITO DEI PROGETTI DI RICERCA SCIENTIFICA E DELLE CONVENZIONI DI RICERCA IN COLLABORAZIONE CON ENTI PUBBLICI E AZIENDE PRIVATE O CONTO TERZI Progetti di Ricerca Scientifica coordinati da Docenti del Dipartimento di Architettura sede di Cesena. Per realizzare modelli nell ambito dei progetti di Ricerca Scientifica, i Docenti del Dipartimento dovranno presentare richiesta scritta al Responsabile Scientifico del LaMo. Tempi e modalità di esecuzione dovranno essere concordati con il Responsabile Scientifico del LaMo. La copertura dei costi per la realizzazione dei modelli (materiali di consumo e implementazione di attrezzature se necessario) rimane a carico dei proponenti. Il Docente può utilizzare direttamente tutte le attrezzature del LaMo se formato e informato sulle norme di sicurezza da osservare all interno degli spazi del Laboratorio e nell utilizzo di macchine e attrezzature. In caso contrario può avvalersi del contributo del personale del LaMo che provvederà alla formazione necessaria per l accesso autorizzato al LaMo. Le modalità di partecipazione da parte del personale del LaMo vanno concordate con il Responsabile Scientifico del Laboratorio. Gli studenti che, nell ambito di tali attività di ricerca, svolgano il proprio tirocinio all interno del LaMo dovranno essere formati e informati sulle norme di sicurezza da osservare all interno degli spazi del Laboratorio e nell utilizzo di macchine e attrezzature. La formazione è condizione necessaria per ottenere l autorizzazione ad accedere al LaMo. Tirocinanti e Docenti autorizzati dovranno compilare un apposito Registro Presenze nel quale dichiarino di essere stati formati e informati in merito alle Norme di sicurezza da osservare all interno degli spazi del Laboratorio e nell utilizzo di macchine e attrezzature. In ogni caso in cui si utilizzi il LaMo per l esecuzione di modelli di architettura destinati alla ricerca scientifica, l autore della ricerca si impegna a fornire una documentazione finale dell elaborato oggetto della ricerca (fotografie, pubblicazioni, ecc.), e a citare il LaMo e il personale coinvolto in documenti, pubblicazioni, mostre e/o eventi ad essa correlata. Convenzioni di Ricerca in collaborazione con enti pubblici e aziende private ed attività conto terzi Nel caso i cui si attivino Convenzioni di Ricerca che prevedono il coinvolgimento del LaMo tra i Dipartimenti a cui afferiscono i docenti del Dipartimento di Architettura o il Campus di Cesena ed altri enti pubblici o privati, il responsabile scientifico ed il responsabile tecnico del LaMo dovranno essere informati preventivamente. In tal modo sarà possibile valutare l impiego di spazi ed attrezzature, la partecipazione del personale tecnico, le modalità di esecuzione e le tempistiche necessarie, così da quantificare l impegno economico necessario per la copertura delle spese materiali. Le modalità di partecipazione da parte del personale del LaMo sono regolate dal Decreto Rettorale n. 1039/2010 a cui si rimanda per ogni ulteriore chiarimento. Gli studenti che, nell ambito delle Convenzioni di ricerca, svolgano il proprio tirocinio all interno del LaMo dovranno essere formati e informati sulle norme di sicurezza da osservare all interno degli spazi del Laboratorio e nell utilizzo di macchine e attrezzature. La formazione è condizione necessaria per ottenere l autorizzazione ad accedere al LaMo. In ogni caso in cui si utilizzi il LaMo per l esecuzione di modelli di architettura all interno di Convenzioni di Ricerca, il responsabile scientifico e gli enti coinvolti si impegnano a fornire una documentazione finale dell elaborato oggetto della ricerca (fotografie, pubblicazioni, ecc.), e a citare il LaMo e il personale coinvolto in documenti, pubblicazioni, mostre e/o eventi ad essa correlata. Il personale qualificato e le attrezzature in dotazione al LaMo (plotter da taglio laser, pantografo CNC, stampante 3D per prototipizzazione rapida, taglierina CNC) garantiscono una elevata qualità di esecuzione, rendendo auspicabile l attivazione di contratti per la realizzazione di modelli di architettura per mezzo di 7

contratti conto terzi. Per le modalità di attivazione di tali contratti e per le norme che ne regolano gli aspetti economici si rimanda al Regolamento sulle modalità di ripartizione dei proventi di cui all'art 66 del DPR 382/80 derivanti da attività di ricerca e consulenza eseguite mediante contratti e convenzioni stipulate ai sensi dell'art 4, comma 5 della L. 370/1999, nonché le attività svolte ai sensi dell'art. 49 del TU delle Leggi sull Istruzione Superiore, approvato con R.D. 31 agosto 1933, n. 1592. 7. MODALITÀ, PROCEDURE E CONDIZIONI PER L ACCESSO AL LABORATORIO E L UTILIZZO DELLE ATTREZZATURE Possono accedere al Laboratorio: Docenti, Studenti e Laureandi nell ambito dell attività didattica e scientifica svolta presso il Dipartimento di Architettura sede di Cesena. L accesso al Laboratorio è sempre subordinato ad autorizzazione da parte del personale tecnico. Le attività che all interno del Laboratorio vengono svolte mediante l'utilizzo di macchine utensili e attrezzature elettromeccaniche da parte degli utenti, vanno effettuate sotto la guida del personale tecnico che forma e informa gli utenti in merito alle Norme di sicurezza da osservare all interno degli spazi del Laboratorio e nell utilizzo di macchine e attrezzature, ovvero in merito a: Appropriate procedure lavorative Rischi fisici e chimici derivanti dall uso di macchine, attrezzature, materiali e sostanze Utilizzazione corretta di macchine e attrezzature Utilizzazione corretta dei dispositivi di protezione individuale Queste informazioni sono contenute nel fascicolo elaborato dal LaMo INFORMAZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA PER L ACCESSO AL LAMO E L UTILIZZO DELLE ATTREZZATURE, disponibile nel sito del Dipartimento di Architettura nella sezione dedicata ai laboratori (LaMo). Inoltre, per quanto riguarda l utilizzo delle attrezzature, le informazioni per il corretto utilizzo in sicurezza sono contenute in apposite SCHEDE TECNICHE situate in prossimità delle attrezzature stesse. Requisito necessario per accedere al Laboratorio ed utilizzare le attrezzature è la presa visione del fascicolo. Il personale del Laboratorio verificherà la conoscenza dei contenuti del fascicolo da parte degli utenti e integrerà le informazioni necessarie in base alle esigenze individuali degli utenti e in relazione alle lavorazioni da effettuare. Gli utenti autorizzati ad accedere al LaMo dovranno compilare un apposito Registro Presenze nel quale dichiarano di essere stati formati e informati in merito alle Norme di sicurezza da osservare all interno degli spazi del Laboratorio e nell utilizzo di macchine e attrezzature. 8